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di Massimo Mazzucco
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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  Io mi rendo conto...

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  •  edo
      edo
Re: Io mi rendo conto...
#91
Sono certo di non sapere
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Da casa
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citaz:Nel frattempo in Venezuela....

Qualcuno sbaglia a confondere Israele con ebrei... o piuttosto (visti i precedenti) prende le "sue" precauzioni per averne intorno il meno possibile e poterli così controllare?

Per quanto riguarda "i precedenti" mi riferisco (anche) all'ultimo caso della Georgia, dove il governo Israeliano ha avuto un ruolo determinante nella crisi con la Russia.
Per quanto riguarda le precauzioni: difficile dire quanti israeliani non siano in servizio permanente effettivo quando, muovendosi liberamente per il mondo, non portino con se altre "missioni".
Gli studenti che cercano di entrare in contatto con circoli che contano non sono una novità; ultimamente si diffonde l'apertura di ristoranti gestiti da aitanti giovani israeliani. Naturalmente è un caso.
Questo contrasta con le difficoltà che incontra chi invece (anche se europeo) desidera visitare Israele... o no?

Immagino che per ciò che ho scritto "molti drizzeranno le penne"
Inviato il: 2/2/2009 14:23
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  •  redna
      redna
Re: Io mi rendo conto...
#92
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
Voglio solo far notare che la Palestina non è rimasta in piedi finora da sola, non è una critica "morale", capisco che quando stai affogando ti appigli a tutto quello che puoi, ma nella storia, anche recente, ci sono decine di storie di ingiustizie, popoli scacciati, ecc...che non avendo appoggi sostanziosi sono stati spazzati via dal "più forte" e mai ricordati.


La Palestina di cui parli è la Palestina ASSEGNATA dall'ONU?

Voglio dire che non metti nemmeno in considerazione che qualcuno ha rubato la terra e continua a farlo.
La critica morale lasciala perdere. Non esiste una critica morale.
Prima che restituiscano quello che hanno preso e poi si parlerà di critica morale.
Pagheranno gli israeliani come hanno pagato e continuano a pagare i tedeschi. Intanto che si tengono quello che gli è stato loro assegnato e che restituiscano quello che hanno preso ILLEGALMENTE:

Decine di ingiustizie non fanno UNA giustizia ...non ne fanno nemmeno mezza se è per questo!

Quello che tu chiami il più forte è solo una caccola, ma 'qualcuno' dice che è il più forte e via allora a fare un coro.
Il più forte si vedrà. Non si sa ancora chi è.


Citazione:
Chiedo scusa per il fraintendimento, io parlo solo di stati, o classi dirigenti...il popolo ebraico e palestinese non viene mai tenuto in conto da nessuno: sono sicuro che Israele sacrificherebbe migliaia dei suoi abitanti se questo la rafforzasse, penso la stessa cosa per la classe dirigente palestinese...e per quella di qualsiasi altro paese.


Ancora fai lo stesso errrore e lo stesso paragone! ....per cortesia ma allora....

il popolo ebraico è quello che ha preso delle terre illegalmente

il popolo palestinese è quello che muore per tenersi la terra dove è nato

ISRAELE NON SACRIFICHEREBBE NESSUNO DEI SUOI ABITANTI.

Guarda il numero delle vittime palestinesi ora e le vittime israeliane ora.

I soldati israeliani hanno in dotazione una granata per farsi saltare per non diventare prigionieri dei palestinesi.
Non vogliono nemmeno avere grane come quella che stanno avendo con UN solo soldato in mano palestinese!


Citazione:
Ricordiamoci le storie di corruzione dell'OLP e il fatto che Arafat ci sia letteralmente "campato" sulla disgrazia palestinese, so che questa è ancora una controversia...discutiamone.


Ricordiamoci le storie di corruzione di Israele e degli USA....ricordiamoci che Arafat è STATO AVVELENATO....
Discutiamo che cosa? che a farne le spese sono sempre e solo gli arabi/palestinesi?
Discutiamo, invece, se sarebbe anche ora di finirla con questa triste farsa a spese degli innocenti.....

Skabrego

Stalini, Mussolini , la grabretagna ecc....erano figli del loro tempo o meglio figli di chi manovrava quel periodo.
E chi era se non chi aveva in mano i soldi (per fare la guerra...) quello che dettava legge?
Mi sembra superfluo ricordare che i Rothshild erano ebrei e che in quel periodo (ma anche prima ...) hanno sempre sponsorizzato MOLTE guerre.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 2/2/2009 14:26
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  •  Skabrego
      Skabrego
Re: Io mi rendo conto...
#93
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/12/2006
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Redna

Citazione:
Voglio dire che non metti nemmeno in considerazione che qualcuno ha rubato la terra e continua a farlo.


Skabrego, cioè io

Citazione:
So che molti drizzeranno le penne, ma non considero lo stato d'Israele legale, o meglio, indiscutibile.
Solo per il fatto che bisognerebbe commettere la stessa ingiustizia commessa nei confronti dei palestinesi, non chiedo l'eliminazione dello stato e lo sgombero di tutti i suoi abitanti (che sono non un blocco unico di "ebrei" perdio!).
Anche le persone più cieche devono ammettere che siamo davanti ad una conquista impunita e ingiustificata.
Scannatemi pure se vi va...



Redna, non drizzare le penne...
Inviato il: 2/2/2009 15:10
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  •  florizel
      florizel
Re: Io mi rendo conto...
#94
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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Citazione:
il popolo ebraico è quello che ha preso delle terre illegalmente

redna, tra il popolo ebraico c'è anche chi rifiuta israele, come stato e come entità politica.
Il vero punto è quanto e se lo stato israeliano lo rappresenti.
Siamo d'accordo con la storia dei coloni e delle occupazioni del territorio palestinese da parte di ebrei venuti da tutto il mondo, ma SE non ci fosse stata la campagna sionista durante e dopo la II GM, sarebbe andata così in ogni caso?

Citazione:
ISRAELE NON SACRIFICHEREBBE NESSUNO DEI SUOI ABITANTI.


Forse non oggi, perchè facendolo si macchierebbe della gravissima colpa di "incoerenza": se è vero che israele è il luogo dove gli "ebrei" possono vivere "in pace", pensa che autogol sarebbe per le amministrazioni sioniste fare quei morti.
Ma poi, siamo sicuri sicuri? ... 11 settembre docet...roll:
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/2/2009 15:44
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  •  redna
      redna
Re: Io mi rendo conto...
#95
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
So che molti drizzeranno le penne, ma non considero lo stato d'Israele legale, o meglio, indiscutibile. Solo per il fatto che bisognerebbe commettere la stessa ingiustizia commessa nei confronti dei palestinesi, non chiedo l'eliminazione dello stato e lo sgombero di tutti i suoi abitanti (che sono non un blocco unico di "ebrei" perdio!). Anche le persone più cieche devono ammettere che siamo davanti ad una conquista impunita e ingiustificata. Scannatemi pure se vi va...


La considerazione o meno dello stato di israele è SOLTANTO di alcuni stati. Non di tutti.
Alcuni nono lo considerano nemmeno uno stato e non hanno nemmeno relazioni.
Pertanto distinguiamo.

E dajje!!!! Parlare dell'ingiustizia della palestina che senso ha?
Il guaio della palestina si chiama israele e chi lo ha messo li.
La Palestina ha UN solo guaio e quel guaio si è dilagato in tutto il medioriente.

Lo sgombero di uno 'stato' potrebbe essere possibile?
Ma potrebbe almeno esserci (in quello stato) un ravvedimento sulle politiche e sulle relazioni da tenere con i vicini. Questo non è nella politica dello staterello. Lo staterello vuole fare SOLO guerre, vuole SOLO combattere specialmente ora in vista delle elezioni.
Teniamo presente che la situazione di Gaza è fatta ad hoc per le elezioni!
Quindi i palestinesi come merce di scambio per le elezioni.

Chiaro?

Quindi è possibile fare 'equivalenze' palestinesi-israeliani?

Ovvero chi ha preso illegalmente la terrra sta facendo dei legittimi abitanti delle vittime sacrificali alla loro 'politica'....
Se siamo di fronte ad una 'ruberia' impunita e ingiustificata dobbiamo altresì metterci nell'ordine di idee che lo 'staterello' ha all'interno dei grandi criminali.

Chi scanna. Skabrego, come vedi non sono chi ...'drizza le penne'...
°°°


Citazione:
redna, tra il popolo ebraico c'è anche chi rifiuta israele, come stato e come entità politica.


florizel
hai sollevato una questione da tenere in conto.
E'vero che non tutti sono d'accordo sulla politica che persegue israele ma, da quello che ci dicono e dai sondaggi che fanno, la maggior parte delle persone è d'accordo sulla politica di sterminio dei palestinesi, e anzi sono convinti che sia l'uinica da perseguire.
Resta il fatto che i veri ebrei (quelli che seguono la religione e basta...) in questo momento sono alle strette e in conflitto.
Dove possono andare ora, visto che lo stato di israele è stato fatto proprio per gli ebrei e viene ricordata la shoah proprio per loro?
Come possono far valere la loro fede dopo che i rabbini hanno autorizzato la mattanza di gaza?
E'veramente una situazione paradossale e anche lascierà forse, molte vittime dalla parte israeliana, in questo senso.
Lo stato concepito prorpio perchè gli ebrei potessero avere una patria sta diventando il loro cappio.


Citazione:
Il vero punto è quanto e se lo stato israeliano lo rappresenti. Siamo d'accordo con la storia dei coloni e delle occupazioni del territorio palestinese da parte di ebrei venuti da tutto il mondo, ma SE non ci fosse stata la campagna sionista durante e dopo la II GM, sarebbe andata così in ogni caso?


Hai proprio definito bene la faccenda: 'campagna sionista' è il termine esatto. Infatti Hertzl non era un giornalista? e chi meglio di un giornalista non poteva fare, a quel tempo, una campagna?
Per questo sto dicendo che la storiella dello stato dato-agli-ebrei-per-la-shoah sta diventando ridicolo.
Ma per molti è una tragedia.


Citazione:
Ma poi, siamo sicuri sicuri? ... 11 settembre docet...roll:


ma la odigo (sede in israele...) non aveva avvertito i suoi che......

°°°°°

Ho trovato questo articolo che fa comprendere come ancora non si possa far luce sugli eventi della II GM.

28/01/2009
Germania, ritirate copie di diari nazisti



Il Land di Baviera ferma la diffusione di diari nazisti perchè pubblicati in violazione del diritto d'autore
Scritto per noi da
Filippo Archi

La polizia federale ha iniziato a ritirare da tutte le edicole tedesche dei fascicoli sulla storia del nazional-socialismo basati sulla ristampa di diari nazisti i cui diritti appartengono al Land di Baviera.

I fascicoli, pubblicati in violazione del diritto d'autore, riportano pagine della storia che, a quanto pare, riescono ancora a mettere in imbarazzo lo stato tedesco. Il secondo numero, ad esempio, è stato dedicato al poco chiaro incendio del Reichstag nel febbraio del 1933, che ha dato inizio all'ondata di terrore nazista nei confronti degli avversari politici. Nel diario sono riportati i manifesti di propaganda nazista che incolpano comunisti e socialdemocratici dell'incendio ed esortano a votare per Hitler. Secondo il Ministro della Giustizia della Baviera Beate Merk, queste pubblicazioni provocatorie mancano di sensibilità verso la storia e il diritto e, dunque, dopo che l'avvertimento di settimana scorsa di interrompere la pubblicazione non è stato ascoltato, ha proceduto a ritirare le copie distribuite questa settimana. Questa decisione ha sorpreso Sandra Paweronschitz, capo redattrice responsabile della pubblicazione dei diari nazisti, la quale sostiene che il Land di Baviera non possa reclamare i diritti d'autore acquisiti alla fine della guerra. Inoltre, dice, la regione della Repubblica federale tedesca mostra di credere che i tedeschi non siano capaci di confrontarsi con la propria storia.

Un'altra opera fondamentale del nazismo, il Mein Kampf di Adolf Hitler, è al centro del dibattito sui diritti d'autore. Il Land di Baviera, che ne è detentore, vieta la pubblicazione di tale opera in Germania, nonostante sia considerata da molti storici un documento fondamentale per la comprensione del nazismo. Secondo lo storico Werner Maser, il figlio del nipote di Hitler Peter Raubal potrebbe riappropriarsi dei diritti d'autore, che potenzialmente valgono milioni di euro, ma l'interessato ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di far valere la propria parentela con l'autore del libro. Alla fine del 2015, quando secondo la legge tedesca decadranno tali diritti e il manifesto del nazismo sarà teoricamente pubblicabile da chiunque, i tedeschi dovranno decidere cosa fare di questo documento. Decisione che non si preannuncia facile, vista la disputa che hanno suscitato i diari.
fonte:peacereporter

edit


Nell immagine: un graffito a Hebron con la scritta "Arabi nei crematori" (foto di Shabtai Gold, Ha'aretz.)
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 2/2/2009 15:45
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  •  Skabrego
      Skabrego
Re: Io mi rendo conto...
#96
Ho qualche dubbio
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Redna

Citazione:
La considerazione o meno dello stato di israele è SOLTANTO di alcuni stati. Non di tutti.
Alcuni nono lo considerano nemmeno uno stato e non hanno nemmeno relazioni.
Pertanto distinguiamo.


Scusami, ma non ti seguo, distinguere cosa da cosa?
E soprattutto cosa c'entra con la mia opinione su Israele?


Citazione:
Quindi è possibile fare 'equivalenze' palestinesi-israeliani?

Ovvero chi ha preso illegalmente la terrra sta facendo dei legittimi abitanti delle vittime sacrificali alla loro 'politica'....
Se siamo di fronte ad una 'ruberia' impunita e ingiustificata dobbiamo altresì metterci nell'ordine di idee che lo 'staterello' ha all'interno dei grandi criminali.


Redna ho toccato un tasto dolente? Cosa c'è che non va?
Se tu sei in grado di mettere in discussione la Shoah, l'11 settembre e mille altre cose non venirmi a dire che non sei in grado di riconoscere l'ipocrita sfruttamento della causa palestinese da parte di altri stati.
O per lo meno di considerare l'idea.
Non capisco tutto questo agitarsi...


Resta che gli articoli che ho riportato parlano di cose strane, che cozzano anche con la mia visione di Israele come parto USA, il ruolo di Stalin mi incuriosisce particolarmente.
Credo che sarebbe il caso di riflettere su quello che non sappiamo piuttosto che urlarci addosso le banalità più scontate.
Scusami davvero, ma lo abbiamo capito da tempo che i palestinesi sono vittime di un'ingiustizia (e ti prego non dirmi "i palestinesi non sono VITTIME, si vedrà alla fine chi sarà la vittima e blah blah blah")

Lo sappiamo che Israele è tanto tanto cattivona.
Facciamo un saltino avanti ora...magari capendo che a qualcuno ha fatto comodo per tanto tempo che la questione palestinese non si risolvesse in nessun modo.
Sai quanta bella propaganda gratis in meno per paesi come l'Iran?
Tanto sono i palestinesi a morire mica gli iraniani.

E...piccola parentesi...in paesi come l'Egitto e l'Arabia, i palestinesi sono considerati meno della...bip!
Colpa degli ebrei?
Siamo sicuri?
Inviato il: 2/2/2009 20:25
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  •  redna
      redna
Re: Io mi rendo conto...
#97
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Scusami, ma non ti seguo, distinguere cosa da cosa? E soprattutto cosa c'entra con la mia opinione su Israele?


rileggi....quello già scritto.


Citazione:
Redna ho toccato un tasto dolente? Cosa c'è che non va?

rileggi....


Citazione:
Non capisco tutto questo agitarsi...

nemmeno io.
C'è qualcunoche si agita, per caso?

Anch'io ho riportato tanti articoli.




Citazione:
E...piccola parentesi...in paesi come l'Egitto e l'Arabia, i

palestinesi sono considerati meno della...bip! Colpa degli ebrei? Siamo sicuri?


stai facendo dei discorsi sciocchi. E non vai a parare da nessuna parte perchè non sai che dire.

Skabrego
se hai intenzione di portare il tutto su di un altro piano che non sia discutere sull'attuale situazione del medioriente la sottoscritta ti saluta.
Casomai volessi restare in tema senza incorrere in giochini 'para-psicologici' tanto cari a tante persone (qui ma anche altrove...) non mi trovi dalla tua parte.
Non risolvi nulla comunque nel travolgere le parole, nel trovare cavilli, nel fare tripli salti mortali su cose scontate. E nemmeno nello stancare le persone che, in buona fede, pensano di trovare delle persone serie con cui discutere.
°°°
edit
se vogliamo fare i sottili allora:

Citazione:
Lo sappiamo che Israele è tanto tanto cattivona.
Facciamo un saltino avanti ora...magari capendo che a qualcuno ha fatto comodo per tanto tempo che la questione palestinese non si risolvesse in nessun modo.


Ne possiamo fare di saltini in avanti e anche tanti ma israele rimane sempre e solo cattivona.
Infatti prova ad indovinare a chi è mai interessato che la questione palestinese non si risolvesse in nessun modo....
Magari proprio a quelli che hanno avvelenato Arafat....e a quelli che vorrebbero gerusalemme solo per loro (innescando anche un contenzioso con il vaticano...per dire).
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Inviato il: 2/2/2009 21:17
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Re: Io mi rendo conto...
#98
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Inviato il: 2/2/2009 22:36
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Re: Io mi rendo conto...
#99
Sono certo di non sapere
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'liberamente' tratto da effedieffe:


Gli atti più significativi per minare alle fondamenta una composizione pacifica sono le quotidiane azioni sostenute dagli Stati Uniti nei territori occupati, tutte riconosciute come criminali: prendere il controllo di terre e risorse preziose, e costruire quelli che il principale architetto del progetto, Ariel Sharon, ha chiamato "Bantustans" per i Palestinesi – un paragone ingiusto perché i Bantustans erano di gran lunga più vivibili rispetto ai frammenti lasciati ai Palestinesi secondo la concezione di Sharon, ora in corso di realizzazione. Ma gli Stati Uniti ed Israele continuano ad opporsi ad una soluzione politica perfino a parole, da ultimo nel mese di dicembre 2008, quando gli Stati Uniti ed Israele (ed alcune isole del Pacifico) votarono contro una risoluzione delle Nazioni Unite che sanciva "il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione" (emanata con 173 voti favorevoli e 5 contrari, contrastata dagli Stati Uniti ed Israele, con pretesti evasivi).

Obama non ha una parola da dire a proposito degli insediamenti e sviluppi di infrastrutture nella Cisgiordania, e delle misure complesse per controllare l’esistenza palestinese, concepite per minare le prospettive per una sistemazione pacifica che preveda l’esistenza di due Stati. Il suo silenzio è una cupa smentita delle sue fioriture oratorie su come "sosterrò un impegno attivo per cercare due Stati che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza".

E’ stato altresì omesso ogni riferimento all’uso di armi americane a Gaza da parte di Israele, in violazione non solo del diritto internazionale, ma anche delle leggi degli Stati Uniti. O la consegna di nuove armi da parte di Washington ad Israele al culmine dell’aggressione israelo – americana, sicuramente ignota ai Consiglieri per il Medio Oriente di Obama.

Obama era fermo, tuttavia, nell’affermare che il contrabbando di armi a Gaza deve essere fermato. Egli sostiene l’accordo di Condoleeza Rice e del ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni in base al quale la frontiera tra l’Egitto e Gaza deve essere chiusa – un notevole esercizio di arroganza imperiale, come ha osservato il Financial Times: "mentre si trovavano a Washington a congratularsi l’un l’altro, entrambi gli esponenti sembravano ignorare il fatto che stavano facendo un accordo su un commercio illegale che interessava la frontiera di qualcun altro – l’Egitto, nella fattispecie. Il giorno successivo, un esponente egiziano descrisse il memorandum come ‘fittizio’". Le obiezioni dell’Egitto vennero ignorate.


l'articolo è qui


Citazione:
Obama non ha una parola da dire a proposito degli insediamenti e sviluppi di infrastrutture nella Cisgiordania, e delle misure complesse per controllare l’esistenza palestinese, concepite per minare le prospettive per una sistemazione pacifica che preveda l’esistenza di due Stati.



gli insediamenti, i campi profughi e la vita dei palestinesi a chi interessa?
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 2/2/2009 23:00
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  •  Skabrego
      Skabrego
Re: Io mi rendo conto...
#100
Ho qualche dubbio
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Ciao Redna
Quando scrissi, credo in "aggiornamento da Gaza", che il parallelismo tra la strage dei palestinesi e quello degli ebrei era evidente, nel fatto che tutti sapessero e nessuno facesse nulla, tu rispondesti che non si potevano fare parallelismi.
Che i palestinesi non sarebbero mai stati come gli ebrei.

Sinceramente non capii al tempo, forse adesso capisco qualcosa di più, ma non ne sono tanto sicuro.

Credevo sinceramente di non destare scalpore nel dire che la questione palestinese è molto più tragica di quello che sembra.
Mi sembra che tu non voglia in nessun modo accettare che Palestina non ha un solo nemico: Israele.

Saprai sicuramente che il principale appoggio in quest'ultimo massacro, non si può chiamare guerra, perchè non c'è stato nessun confronto bellico, è venuto da Egitto e Arabia Saudita, senza nessun problema da parte della popolazione di questi stati.

Palestina è stata accerchiata e distrutta nell'indifferenza generale, certo, qualche capo di stato si è riempito la bocca delle solite parole ponderate e miti ma nessuno ha fatto nulla.

Non c'è stato nessun intervento da parte di nessuno, neppure hezbollah ha fatto qualcosa di concreto.
Non si è voluto nemmeno tenere su il fantoccio Al Qaeda, che in quale situazione se non questa, se esistesse, avrebbe dovuto "combattere fino alla morte l'invasore sionista blah blah blah..."?
L'Iran, tanto focoso nelle chiacchiere, quanto vigliacco nei fatti, ha cercato soltanto di guadagnare consenso sui cadaveri palestinesi.
Erdogan ha fatto il teatrino a Davos, per succhiare un pò di consenso nel paese con le manifestazioni più massicce in favore dei palestinesi, ma poi compra le armi da Israele.
Nessuno ha fatto nulla Redna!

Intendiamoci: quando nel 2003 c'è stata l'invasione americana dell'Iraq, la regione è stata infiammata per anni.
Per la Palestina non succede nulla del genere da tempo.
Accettiamo il fatto che il mondo arabo non vuole portare alla vittoria la causa palestinese, ma sfruttare l'indignazione che essa suscita.

Redna ho un sacco di cose da dire, come ce le hai tu, non faccio giochini mentali.
Abbiamo assodato che Israele è "cattiva", cosa vogliamo fare?
Stiamo qui a ripetercelo o proviamo a vedere cosa c'è dietro il palcoscenico?
Credo che Luogocomune serva a questo.
Non a identificare i "nemici", ma a guardare oltre...Florizel l'ha detto tempo fa:

Perdere i puntelli può fare molta paura, ma una volta crollato il tetto...
Inviato il: 3/2/2009 1:25
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Re: Io mi rendo conto...
#101
Sono certo di non sapere
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nel mese di dicembre 2008, quando gli Stati Uniti ed Israele (ed alcune isole del Pacifico) votarono contro una risoluzione delle Nazioni Unite che sanciva "il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione" (emanata con 173 voti favorevoli e 5 contrari, contrastata dagli Stati Uniti ed Israele, con pretesti evasivi).

La mia è solo un'impressione, ma per raggiungere un livello almeno attuale d'inciviltà, al di la della palese e determinante politica criminale dei complici usa e israele, c'è bisogno d'altro.
L'impressione è che gli altri stati arabi non sono altro che la classe dirigente che li domina, e questa è probabilmente disposta a tutto pur di salvaguardare i propri privilegi.
Tra l'altro credo che queste classi dirigenti siano in grado d'immaginare che, non appena i sionisti ruberanno tutto il territorio palestinese, guarderanno a quei confini sentendosi incredibilmente (!) minacciati! Con le conseguenze che possiamo immaginare.
Forse, questi dirigenti valuteranno la consolatoria possibilità di potersi garantire una dorata sopravvivenza altrove, senza curarsi più di tanto del destino dei popoli? Staremo a vedere.
Intanto è dimostrata una cosa: il fronte musulmano è frammentato e questo significa che ciascuno spera di essere l'ultimo della lista, nell'agenda espansionistica del delirante "popolo eletto" (?) Ma di chi, di un dio criminale?
Nel frattempo i paesi musulmani finanziano le strutture palestinesi di assistenza... ma purtroppo (!) quei finanziamenti sono bloccati alla forntiera, nelle mani degli aguzzini con la stella di davide...

Non credo comunque che il livello di schiavitù a cui sono sottoposti i paesi musulmani sia inferiore al nostro, la nostra schiavitù è solo più più sofisticata:
cito "paro paro" da Descartes rif. thread "disastro o cospirazione...":

2 febbraio 2009 - 19.10

Krugman, Obama non esiti a nazionalizzare banche

NEW YORK, 2 feb (AWP/ats/ansa) Il presidente Barack Obama non dovrebbe esitare a nazionalizzare le banche che devono essere salvate. Lo afferma, sulle pagine del New York Times, il premio Nobel per l'economia Paul Krugman, secondo il quale "se i contribuenti devono andare in soccorso delle banche perché non potrebbero acquistare quote delle stesse istituzioni, almeno fino a quando acquirenti privati non si facciano avanti?".

Le parole di Krugman sono in linea con quelle del guru economista Nouriel Roubini, che nei giorni scorsi ha precisato che nazionalizzazioni saranno necessarie per far uscire le banche americane dall'insolvenza.

AWP
fonte: link

Siamo alla follia pura... invece di lasciarle fallire se le comprano con i soldi della gente, che non avrà mai neanche voce in capitolo nella loro gestione...
Inviato il: 3/2/2009 8:43
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      Notturno
Re: Io mi rendo conto...
#102
Dubito ormai di tutto
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Forse è giunto il momento di chiedersi chi o che cosa intendiamo quando diciamo "ebrei".

I nazisti si riferivano al concetto di "razza".

Era un concetto indipendente dalla religione professata ed esclusivamente riferito ai caratteri somatici ed al "sangue". Una specie di definizione "genetica" più che culturale. (ricordo pubblicazioni in cui si davano consigli su "come smascherare un ebreo", corredati da disegni, profili facciali, nasi adunchi, ecc...)

Altri identificano gli ebrei con la religione professata.

Altri ancora come cittadini di Israele.

Altri, forse, con riferimento ad un popolo "geneticamente" accomunato.

Mi domando cosa induca gli ebrei a dare quella definizione di se stessi. Parentela? Genìa? Nazionalità? Cultura? O forse altro che mi sfugge...

Ricordo anche, da bambino, la mia visita al Municipio del paesello in cui viveva mio nonno e di aver visionato la sua scheda anagrafica (redatta in periodo facista, e successivamente solo aggiornata con il matrimonio), in cui c'era ancora il campo denominato "RAZZA" e, accanto, l'annotazione, in bella grafia e con il palese utilizzo di un pennino a inchiostro, "ariana".

Mi ha dato i brividi....... e me li continua a dare.

Sono stato uno stupido a non farmela dare quando lui morì.

L'avrei mostrata ai miei figli.

Avrebbero capito, senza tante parole.
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Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 3/2/2009 10:44
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  •  Skabrego
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Re: Io mi rendo conto...
#103
Ho qualche dubbio
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Ciao Edo (abbi fiducia i dischi arriveranno!).


Citazione:
il fronte musulmano è frammentato


E se non esistesse nessun fronte mussulmano?
Tanto meno uno "arabo"?
Possiamo considerare l'idea che il pan-arabismo è stato un fallimento?
La Lega Araba? Gli "azionisti" principali sono sempre Egitto e Arabia.
Forse, a pensarci bene l'idea stessa di fronte arabo è un po' il frutto della propaganda di questi anni: il pericolo islamico, gli stati islamici, la rete del terrore,ecc...

La storia insegna che non si sentono proprio uniti

Comunque...

Guerra in Medio Oriente: chi sfrutta la legittima causa palestinese
Scritto da Elisa Arduini
La guerra in corso tra Hamas e Israele non è un semplice conflitto locale, è a tutti gli effetti un conflitto regionale i cui attori non sempre sono ben individuabili. E' molto riduttivo sostenere che il tutto si limita ad una disputa tra il gruppo islamico palestinese e Gerusalemme, perché gli interessi in gioco sono di portata molto maggiore e coinvolgono ben altre realtà le quali sfruttano indiscriminatamente la legittima causa palestinese.
Prima di tutti c'è l'Iran. Teheran negli ultimi mesi ha rifornito di armi Hamas esattamente, anche se in misura minore, come ha fatto con Hezbollah in Libano. I Mullah non hanno mai inviato a Gaza un solo pacco di aiuti umanitari nonostante siano in prima fila nel denunciare l'isolamento della Striscia. Solo nei primi giorni di conflitto hanno inviato attraverso l'Egitto un carico di aiuti umanitari. Per il resto utilizzano il popolo palestinese come arma di propaganda contro Israele e Hamas come arma sacrificabile da scagliare all'occorrenza contro Gerusalemme. Dietro la rinuncia alla tregua di Hamas c'è Teheran.
Insieme all'Iran, ma molto più defilata, c'è la Siria. Damasco prima dell'inizio del conflitto stava trattando con Gerusalemme per la restituzione delle alture del Golan, una trattativa che era arrivata a buon punto. Tuttavia la Siria ha sempre tenuto i piedi su due staffe usando l'alleanza con Teheran e quindi con gli Hezbollah libanesi come una vera e propria arma di ricatto nei confronti di Israele. A Damasco c'è la sede dell'ufficio politico di Hamas presieduto da Khaled Meshal e sempre dalla Siria arrivano molti dei finanziamenti in denaro al movimento estremista islamico, versamenti che finiscono puntualmente nelle tasche dei leader di Hamas o nelle tasche dei miliziani delle Brigate Ezzedin al Qassam, ma in nessun caso vanno in progetti di sviluppo destinati a migliorare le condizioni di vita del popolo palestinese. Damasco usa quindi Hamas come arma di pressione su Gerusalemme. Neanche la Siria ha mai inviato un solo pacco di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
Uno degli attori più nascosti è senza dubbio l'Arabia Saudita. Per molto tempo Riyad ha finanziato a grandi mani Hamas. Solo negli ultimi tempi, quando cioè gli arabi hanno preso coscienza che il baricentro di Hamas si stava spostando verso gli sciiti iraniani, ha chiuso in parte i cordoni della borsa. Per molti mesi lo sceicco saudita e ideologo di Al-Qaeda, Safar al Hawali, ha cercato attraverso il figlio Abdallah di raccogliere fondi per Hamas nei paesi arabi, il tutto in configurazione anti-iraniana e, naturalmente, anti-israeliana. Non ha raccolto molto ma quel poco che ha racimolato (si parla comunque di milioni di dollari) sono andati nelle tasche dei leader di Hamas. In nessun caso quei soldi sono stati usati per lenire le sofferenze della popolazione di Gaza. Dall'Arabia, a differenza di Iran e Siria, ogni tanto sono arrivate partite di aiuti umanitari che hanno raggiunto Gaza attraverso l'Egitto, ma sono state solo una goccia nel mare.
Infine tra i principali attori della guerra tra Hamas e Israele c'è l'altro movimento palestinese, Al Fatah. Sconfitto in modo democratico alle ultime elezioni il movimento guidato dal Presidente Abu Mazen non ha mai digerito la sconfitta che di fatto gli toglieva dalle mani il giocattolo palestinese che tanti milioni di dollari aveva fruttato ai loro leader e che per anni aveva gonfiato i loro conti in Svizzera (si veda l'eredità lasciata da Yasser Arafat). Al Fatah ha soffiato sul fuoco per mesi chiedendo a più riprese un intervento israeliano a Gaza e arrivando nei primi giorni di guerra a giustificare l'intervento di Gerusalemme, nonostante le molte vittime civili. Negli ultimi mesi Fatah ha ricevuto aiuti dalla comunità internazionale per centinaia di milioni di dollari. Nemmeno un centesimo di questi aiuti è andato alla popolazione di Gaza e si dubita che sia finito in progetti di sviluppo per la Cisgiordania. Abu Mazen, in pratica, predica bene ma razzola male, chiede il rispetto del Diritto per la gente di Gaza ma è tra i principali attori della attuale situazione.
Come si può vedere da questi pochi e semplici dati, sono in tanti a sfruttare il popolo palestinese e le sue legittime rivendicazioni, non solo Israele. In tanti denunciano le violazioni dei Diritti dei palestinesi, in tanti urlano contro Israele, ma pur dichiarandosi amici del popolo palestinese in effetti lo sfruttano lasciando e, anzi, quasi preferendo, che rimanga perennemente nell'attuale situazione. E proprio da questa situazione che sbuca l'ultimo e forse più pericoloso attore della crisi mediorientale: l'estremismo religioso. L'estremismo da sempre succhia sangue dalle popolazioni allo stremo, dal malcontento e dalla povertà. Gaza è una vera e propria fucina di shahid (martiri) pronti a immolarsi per quella che loro credono una causa giusta mentre invece altro non è che l'ennesimo episodio di sfruttamento della giusta causa palestinese. L'estremismo religioso abbinato alle mire iraniane potrebbe diventare l'arma più letale contro Israele, il pericolo più grosso per un eventuale allargamento del conflitto.
Nella fantasia collettiva occidentale c'è l'immagine del bambino palestinese che scaglia il sasso contro i militari israeliani, una moderna trasposizione di Davide contro Golia. La realtà è un'altra e ben diversa. I primi a guadagnare sulle spalle del popolo palestinese sono quelli che si dichiarano loro amici, coloro cioè che usano quella immagine per la loro propaganda ma che non pensano affatto al futuro di quel bambino. Questo non giustifica in nessuna caso il comportamento di Israele o l'eccessivo uso della forza al quale si assiste in questi giorni, come non giustifica gli espropri di terra dei coloni, il muro e tutte le amenità alle quali è sottoposto il popolo palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Tuttavia è bene ricordare quando si chiedono i legittimi Diritti dei palestinesi chi ci sia, oltre a Israele, dietro alle sofferenze di questo popolo innocente.
Noi chiediamo giustizia per il popolo palestinese, una giustizia che però deve esulare dagli interessi delle potenze regionali che da quasi 60 anni sfruttano a loro piacimento le legittime rivendicazioni dei palestinesi. A Israele chiediamo di fermarsi per non fare gli interessi di chi da questo conflitto ha tutto da guadagnarci. Chiediamo che interrompa la costruzione di nuove colonie e quindi l'esproprio di terre palestinesi. Chiediamo l'immediata apertura di corridoi umanitari a Gaza che consenta un immediato soccorso alla popolazione innocente. Alla comunità internazionale chiediamo di predisporre un accurato controllo sui fondi elargiti alla Autorità Nazionale Palestinese e di accertasi che quei fondi finiscano finalmente in progetti di sviluppo per il popolo palestinese e non nei conti svizzeri dei leader di Fatah. Dopo 60 anni riteniamo che sia arrivato il momento di mettere i Diritti dei palestinesi in cima alla lista delle priorità e di smettere di usare quei sacrosanti Diritti per i proprio interessi personali o nazionali.
Elisa Arduini

P.S.: i kurdi sono 30 milioni di persone, sono stati uccisi col gas, vessati in ogni modo. Chiedono che venga riconosciuto il loro stato...chi li ricorda?
Inviato il: 3/2/2009 11:42
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Re: Io mi rendo conto...
#104
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Skabrego

forse non hai capito quello che ho scritto.Penso che sia per questo che c'è verso che ci capiamo.

la citazione di cui parli riguardo i puntelli fanno solo pensare che tu voglia appunto togliere i puntelli.
Ma i puntelli che vuoi tu.Non i puntelli dell'ipocrisia e delle cose scontate.°°°°
ho messo il discorso 'unilaterale' sulla costituzione dello stato di israele...

ho messo la situazione interna politica in cui giaceva un tempo israele (e giac ancora peggio tutt'ora tanto che devono fare mattanze ulteriorei di palestinesi)

Poi non dire che NON sono giochi psicologici...

.Citazione:
Stiamo qui a ripetercelo o proviamo a vedere cosa c'è dietro il palcoscenico?


magari dietro il palcoscenico di quelli che hanno fatto il teatrino....non di quelli che sono stati ammazzati per fare il teatrino!


Citazione:
La storia insegna che non si sentono proprio uniti


la storia insegna che gli arabi SONO DIVERSI e non è il caso di fare paragoni con altri. Essere o meno uniti fra loro è una faccenda diversa da quella occidentale. A meno che dare aiuti e armi sia una forma di 'unione'....
Sei proprio sicuro che gli USA sono tanto uniti a israele ?
Sei così sicuro che non verranno MAI scaricati dagli USA?
Quello che succede ora in medioriente da dei segnali esattamente contari a quello che si pensa.
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Inviato il: 3/2/2009 12:02
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Re: Io mi rendo conto...
#105
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redna, Skabrego: ma dov’è che non vi siete capiti?
Magari dite la stessa cosa arrivandoci da due punti diversi…

Una cosa pare certa: dalle documentazioni riportate da Skabrego le strutture dei crematori sono esistite.
Ma, se non erro, gli stessi revisionisti, pur attribuendo ad esse una funzione diversa da quella nota, ne ritengono certa l’esistenza.
E’ per queste, ed altre domande, che mancano risposte certe:
Citazione:
Quante persone vennero uccise nell'Olocausto?
Chi fu coinvolto direttamente nelle uccisioni?
Chi autorizzò le uccisioni?
Chi sapeva delle uccisioni?
Perché la gente partecipò direttamente, autorizzò o accettò tacitamente le uccisioni?

Se il revisionismo si è assunto il compito di rivedere e rileggere l’Olocausto al di là della propaganda sionista e di dati incerti spacciati come definitivi, o poi scoperti come imprecisi, nulla puù essere lasciato preda di qualunque schieramento aprioristico.
A questo punto, o ipotizziamo di tutto, o prendendo una posizione definitiva su una delle svariate ipotesi ci perdiamo qualche pezzo importante per strada.

Però, redna, quando tu scrivi
Citazione:
Sarebbe stato utile per tutti capire i motivi veri dell'olocausto ed essere attenti altresì a non fare altri sbagli e a non commetterne di peggio.

fornisci un indizio: forse, scoprire quei motivi non era utile, semplicemente (lo affermo con tutto l’orrore del caso, ovviamente). Non solo ad israele.
E Skabrego non sbaglia affermando che, come allora per il popolo ebraico, oggi anche per il massacro dei palestinesi vige un’omertà nel mondo arabo (parliamo sempre degli STATI) pari a quella che ha permesso l’Olocausto (non solo ebraico, d’accordissimo).
Il popolo palestinese che resiste all’occupazione israeliana è un “mezzo” per gli stessi interessi arabi (parliamo sempre degli interessi economici e politici degli stati, non dei popoli, su cui va fatto un discorso a parte perché anche al di fuori della Palestina ci sono state mobilitazioni a supporto del suo popolo). Se la sua resistenza all’invasione ed al massacro è simbolicamente il tramite per tenere in piedi il teatrino dell’opposizione mondo arabo/occidente, il suo riscatto ne segnerebbe la fine. E costituirebbe anche un esempio per le altre popolazioni arabe in conflitto con i loro governi.
Tra l’altro, le “trattative” di Egitto e di Arabia Saudita puntano ad un compromesso con israele, non certo all’autodeterminazione del popolo palestinese.

Citazione:
La considerazione o meno dello stato di israele è SOLTANTO di alcuni stati. Non di tutti.

No, redna, non è così: israele è riconosciuta praticamente da TUTTI gli stati, compresi quelli arabi.
Per i motivi di cui sopra. Fintanto che non “scremiamo” la questione palestinese da tutta una serie di fattori che, si, le sono esterni, ma che su di essa innestano interessi economici e geopolitici, non potremo mai dare vera dignità al popolo palestinese e a tutti i popoli che lottano contro ogni ingerenza.

edo ha fatto centro, a mio avviso:

”L'impressione è che gli altri stati arabi non sono altro che la classe dirigente che li domina, e questa è probabilmente disposta a tutto pur di salvaguardare i propri privilegi. “

Circa i musei dell’Olocausto: non perché l’Olocausto doveva essere solo una “storiella” li hanno edificati. Al posto delle TT ora ci sono due fasci di luce, a “memoria” di quelle vittime, reali, concrete, 3000 e più vite umane spazzate via dagli interessi dei potenti. Ti chiedo: cosa ti fa credere che ad uno stato retto sui progetti di lobbies e gruppi di potere, che hanno come scopo il DOMINIO sul mondo e nelle mani la sorte di milioni di persone, non “convengano” delle VERE vittime per cui erigere musei e monumenti?
Anzi, quanto più provabile è il massacro, tanto più legittimati si sentono a “celebrarlo”.
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Inviato il: 3/2/2009 13:20
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Re: Io mi rendo conto...
#106
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Citazione:
E Skabrego non sbaglia affermando che, come allora per il popolo ebraico, oggi anche per il massacro dei palestinesi vige un’omertà nel mondo arabo (parliamo sempre degli STATI) pari a quella che ha permesso l’Olocausto (non solo ebraico, d’accordissimo).


Il popolo ebraico legato a filo doppio con gli USA vuole fare della palestina quella che hanno fatto i tedeschi con loro.
Specifico: per loro la nascita dello stato di palestina deve avvenire solo passando attraverso un 'loro' olocausto.
Questo è quello che emerge da quello che succede ora.
Non vogliono altre soluzioni. E l'ONU è succube a questo,ovviamente.

Gli stati arabi sono contro i palestinesi o ce lo vorrebbero far credere?

La foto che ho riportato dove c'è scritto: arabi nei forni crematori (scritta in ebraico) significa forse qualcos'altro?
Che cosa hanno fatto i palestinesi agli israeliani, dopo che gli hanno preso illegalemente anche le terre?
Perchè arrivare a questo se non perchè 'ce la devono avere con qualcuno'?
Il motivo per cui ce l'hanno con qualcuno non dovrebbe essere esaminato da qualche psicologo (vedi caso Freud era ebreo) invece che continuare loro stessi a non capire perchè si devono trovare sempre dei 'nemici? (vedi caso sono alleati agli USA che hanno sempre campato nel trovarsi un nemico occasionale...)

Quello che è successo in germani più di 60anni fa ha qualcosa a che fare con i palestinesi di ora?Donne e bambini sapevano il perchè morivano?
Allora non guardiamo se ci sono stati i forni crematori ma guardiamo piuttosto perchè ora succede questo.Si sa benissimo che i palestinesi non c'entrano nulla nelle loro vicissitudini nel corso della storia.
I veri ebrei sanno che sono sempre stati insieme agli arabi senza problemi, anche in europa.
Quindi non sono gli ebrei (intesi come religione) ma altri che montano la rabbia contro i palestinesi.


Citazione:
Tra l’altro, le “trattative” di Egitto e di Arabia Saudita puntano ad un compromesso con israele, non certo all’autodeterminazione del popolo palestinese.

vedi caso l'Egitto ha sempre un contenzioso con Israele e il sinai è pieno di terrorismo proprio per questo.Israele lo ha sempre voluto, anche se è sempre stato dell'Egitto.
L'arabia saudita gioca sporco.Giochi arabi di cui si conosce poco.
Resta anche il fatto che ha nel suo territorio aerei e missili che possono colpire israele.
Penso che abbiate perso di vista un fatto solo: tenendo buono israele si tengono buoni anche gli USA e in questo momento sono in difficoltà sia militarmente che economicamente.Sostenere delle guerre e avere una crisi interna non è una condizione delle migliori.

Citazione:
No, redna, non è così: israele è riconosciuta praticamente da TUTTI gli stati, compresi quelli arabi.

non non è affato così.
Non lo è proprio. Tiene presente che proprio l'Iraq non ha mai riconosciuto israele e vedi come è andato a finire.
Ci sono degli stati arabi che non hanno nemmeno relazioni e considera che il venezuela ha mandato via l'ambasciatore israeliano.

Quali sono i 'puntelli' che devono cadere?


Citazione:
Fintanto che non “scremiamo” la questione palestinese da tutta una serie di fattori che, si, le sono esterni, ma che su di essa innestano interessi economici e geopolitici, non potremo mai dare vera dignità al popolo palestinese e a tutti i popoli che lottano contro ogni ingerenza.

non credo che sia 'scremando' che si possa far qualcosa.
Gli interessi economici e geopolitici nei confronti delle mattanze hanno qualcosa a che fare?
Quello che succede ora è SOLO per la sopravvivenza di israele perchè lo sanno benissimo(in israele) che sono condannati a lottare per SEMPRE per una terra che è stata rubata

.========================

Israele è in uno stato di perenne ed altissima tensione con tutti gli Stati arabi, esclusi Giordania ed Egitto. Israele, come stato, non viene riconosciuto da nessuno dei paesi arabi ed islamici, ad esclusione della Turchia, Giordania, Egitto, Mauritania e Albania con i quali intrattiene normali relazioni diplomatiche.

Le seguenti 31 nazioni non hanno relazioni diplomatiche ufficiali con Israele (al 19 novembre 2006):

Africa: Algeria, Chad, Comore, Gibuti, Guinea, Libia, Mali, Niger, Somalia, Sudan

Americhe: Cuba

Asia Orientale : Nord Corea, Taiwan

Asia del Sud : Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Maldive, Pakistan

Sud-est asiatico: Brunei, Indonesia, Malaysia

Asia occidentale: Iran, Iraq, Libano, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Siria, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Bahrain

La Repubblica Araba Saharawi Democratica e la Repubblica di Cina (Taiwan) non riconoscono Israele, ma non sono membri delle Nazioni Unite.


non tutto è sempre così scontato.
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Inviato il: 3/2/2009 13:35
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Re: Io mi rendo conto...
#107
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redna
Citazione:
Il popolo ebraico legato a filo doppio con gli USA vuole fare della palestina quella che hanno fatto i tedeschi con loro.


Quoto. Ma la questione da esaminare rimane "in nome di che cosa", appunto. Se parliamo di "popolo ebraico" riferendoci a quanti oggi occupano la Palestina, siamo d'accordo, ma dobbiamo capire se la propaganda continua a funzionare anche per loro come ha funzionato e funziona ancora per tutto l'occidente; e anche che andrebbe fatta un'attenta analisi di quanto ci viene propinato dalla stampa e dall'informazione ufficiale circa gli "umori" degli ebrei, al di là delle nirenstein, degli ovada e compagnia cantante.

Citazione:
Gli stati arabi sono contro i palestinesi o ce lo vorrebbero far credere?

Non ti seguo... Ma se fossero stati CON la causa palestinese, di certo non avrebbero trattato la questione "confini" del '67 alla stregua di come l'ha trattata israele: OCCUPAZIONE STRATEGICA MILITARE in medioriente.

Citazione:
Quello che è successo in germani più di 60anni fa ha qualcosa a che fare con i palestinesi di ora?

Io direi proprio di si.

Citazione:
Donne e bambini sapevano il perchè morivano?

Se ti riferisci all'Olocausto, ci sono molti indizi per cui si può affermare che sapevano quali fossero i motivi "apparenti": la persecuzione ebraica ed il nazismo.

Citazione:
tenendo buono israele si tengono buoni anche gli USA e in questo momento sono in difficoltà sia militarmente che economicamente.Sostenere delle guerre e avere una crisi interna non è una condizione delle migliori.

redna, "tenersi buona" israele è solo un'operazione di facciata. Se non capiamo questo, non capiamo nemmeno la strategia della "creazione del nemico" che citavi.
Sulla "crisi" interna io non ci metterei la mano sul fuoco, per lo stesso motivo per cui qualcuno ritiene che la "nostra" crisi economica è solo un pretesto per affermare qualcosa d'altro...
Come si fa a ritenere gli USA ed israele paesi militarmente ed economicamente "in crisi", perdio?

Citazione:
Tiene presente che proprio l'Iraq non ha mai riconosciuto israele e vedi come è andato a finire.
Ci sono degli stati arabi che non hanno nemmeno relazioni e considera che il venezuela ha mandato via l'ambasciatore israeliano.

Quali sono i 'puntelli' che devono cadere?

Ah, l’Iraq non ha mai riconosciuto Israele? Ma parli del popolo irakeno, o del suo ex capo di stato?
Oggi parliamo del governo iraniano, o del popolo iraniano? Perché mi pare che in merito agli “affari” petroliferi questi stati si rapportino senza problema alle amministrazioni USA, e che sappiano ANCHE che trattare con essi significa trattare con lo STATO israeliano.

I puntelli che devono cadere sono quelli che spingono a “far credere” che popoli e stati siano la stessa entità.

Citazione:
Gli interessi economici e geopolitici nei confronti delle mattanze hanno qualcosa a che fare?

Io credo proprio di si.
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Inviato il: 3/2/2009 14:34
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Re: Io mi rendo conto...
#108
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Citazione:
Ma la questione da esaminare rimane "in nome di che cosa", appunto

tenersi quel pezzetto di terra (ed eventualente prenderne anche degli altri...) che si sono preso illegalmente ma sulla quale hanno costruito molti interessi di altri. israele resta sempre la sentinella degli USA in medioriente ma, se cambiano gli interessi (il petrolio e il controllo del medioriente non può essere infinito nemmeno per gli USA...) allora israele non serve più a questo scopo.
Al momento si assiste ad una escalation di guerre a questo scopo.
Ma con hezbollh nel libano non mi pare sia andata bene e anche ora la mattanza in palestina non ha avuto i frutti che si pensava avesse.
Ultimamente israele si da da fare ma sbatte continuamente contro un muro (che sia quello del pianto?)
L'unica soluzione era restare nella zona con i territori assegnati e anche in pace con i vicini.
La politica che vige tutt'ora è quella di fare guerra perenne.
Potrebbe essere che l'industria delle armi ha trovato degli ottimi acquirenti con un' ottima mentalità?



Citazione:
e anche che andrebbe fatta un'attenta analisi di quanto ci viene propinato dalla stampa e dall'informazione ufficiale circa gli "umori" degli ebrei, al di là delle nirenstein, degli ovada e compagnia cantante.

Gli umori degli ebrei (intesi come religione) a qualcuno interessano?
Le statistiche dicono che la popolazione israeliana è d'accordo circa gli attacchi in palestina.Occorre vedere se sono d'accordo anche gli ebrei su questo.
Ma mi pare che questo, nello staterello, non venga preso in considerazione. E pensare che israele è noto DOPO la shoah.

Citazione:
Ma se fossero stati CON la causa palestinese, di certo non avrebbero trattato la questione "confini" del '67 alla stregua di come l'ha trattata israele: OCCUPAZIONE STRATEGICA MILITARE in medioriente.

se è per questo non avrebbero lasciato nemmeno solo l'iraq.
Ma Mubarak da chi è stato messo in egitto?
Arafat perchè è stato avvelenato?
Il Libano perchè occorre destabilizzarlo ?
La Siria perchè è uno stato canaglia dopo che sono state rubate le alture di golan?
E l'arabia saudita con chi sta realmente?


Citazione:
redna, "tenersi buona" israele è solo un'operazione di facciata. Se non capiamo questo, non capiamo nemmeno la strategia della "creazione del nemico" che citavi

tener buona israele era intesa come tener buoni gli USA.
Se si attacca israele vuol dire dosi massicce di armi (anche sperimentali) che arrivano da oltreoceano.



Citazione:
Sulla "crisi" interna io non ci metterei la mano sul fuoco, per lo stesso motivo per cui qualcuno ritiene che la "nostra" crisi economica è solo un pretesto per affermare qualcosa d'altro... Come si fa a ritenere gli USA ed israele paesi militarmente ed economicamente "in crisi", perdio?


La crisi esiste ma è mascherata.
Tutti sanno che il petrolio (su cui è costruita a nostra società) non è eterno.Pertanto con la presunta crisi si sta solo cercando di far deviare gradatamente la società su di un altro sistema di vita.
Le auto non si vendono più come prima, poi arriva che serve meno petrolio. Intanto qualcuno pensa a qualcos'altro e vedi caso DEVONO essere solo quelli che vivono con i proventi del petrolio!

Che motivo avevano gli USA di andare in iraq? e per cosa, visto che non c'erano nè armi di distruzione di massa e non hanno nemmeno il petrolio gratis.

Che motivo aveva israele di fare mattanze con i palestinesi?
oltre alle elezioni è chiaro che 'preventivamente' sta scalciando per avere qualcosa perchè qualcuno non gli prenda anche quello che ha gia.

Se un re, un imperatore si muove dal trono non è per nulla.
Un imperatore ha tutti i proventi senza fare nulla. Ma quando il regno traballa e sta per finire deve muovere il culo.
E fino alla fine dice che le cose vanno bene.
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Re: Io mi rendo conto...
#109
Mi sento vacillare
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Stavo facendo una piccola ricerca per rispondere alla domanda di Skabrego che dice: " Nel caso i Krematorium non fossero altro che crematori, a cosa sarebbero serviti 4 impianti, per una capacità complessiva di circa seimila corpi al giorno?" quando, mi avviene di imbattermi in un articolo che, oggi 3 febbraio, pubblica il quotidiano on line "La Stampa", articolo che sembra fare l'occhiolino anche a me. Ammetto che un po' mi condiziona e irretisce al contempo, al punto che mi balena un pensierino spontaneo spontaneo: " le due alte personalità che fanno intimazioni nientemeno che al papa, non saranno forse di parte? Che la Merkel sia di origini ebraiche è ininfluente? Lo stesso vescovo di Magonza, Lehmann, porta un cognome ebraico, sarà un fortuito caso"? ...Ma guarda cosa vado a pensare! Intanto le parole " Da parte del Vaticano e del Papa deve essere affermato molto chiaramente che non ci può essere alcuna negazione» accidenti..." non può esservi alcuna negazione" ma ci rendiamo conto quanto siano ridicole e coercitive queste parole?

BERLINO

La cancelliera tedesca Angela Merkel invoca «chiarezza» a papa Benedetto XVI sulla controversa questione della revoca della scomunica al vescovo negazionista Richard Williamson.

«Se una decisione del Vaticano fa emergere l’impressione che l’Olocausto possa essere negato - ha affermato il capo del governo di Berlino in un incontro con i giornalisti - questa deve essere chiarita. Da parte del Vaticano e del Papa deve essere affermato molto chiaramente che non ci può essere alcuna negazione» sull’argomento. Finora, invece, ha sostenuto la Merkel nel giorno in cui altri alti prelati della Chiesa tedesca hanno preso posizione contro il Pontefice, tutti i chiarimenti arrivati si sono rivelati «insufficienti».

«Questo non deve passare senza conseguenze», ha affermato Merkel, «a mio giudizio, questa non è soltanto una questione che riguarda le comunità cristiane, cattoliche ed ebraiche in Germania, ma il Papa e il Vaticano dovrebbero chiarire senza ambiguità che non ci può essere alcuna negazione e che vi debbano essere relazioni positive con la comunità ebraiche nel complesso». Nel mirino della Merkel ci sono ancora le dichiarazioni del Monsignor Richard Williamson, uno dei quattro vescovi lefebvriani ai quali il Papa ha revocato la scomunica. Il religioso aveva negato in passato l’esistenza delle camere a gas. Mentre Benedetto XVI aveva espresso la sua «solidarietà» agli ebrei e condannato la negazione della Shoah.

Sulla questione c’è stata anche una dura presa di posizione della Chiesa tedesca. In un’intervista alla radio pubblica Suedwestrundfunk il cardinale e vescovo di Magonza, Karl Lehmann, ex presidente della Conferenza episcopale tedesca, aveva affermato che la questione potrebbe essere risolta solo con scuse «ad alto livello». Lehmann aveva definito «una catastrofe per i sopravvissuti dell’Olocausto» la decisione di Benedetto XVI di riammettere Williamson nel seno della Chiesa e aggiunto che il Papa deve chiarire che la negazione dell’Olocausto non è una trasgressione perdonabile. Lehmann aveva anche chiesto le dimissioni del responsabile della Commissione «Ecclesia Dei», cardinale Dario Castrillon Hoyos, il quale in un’intervista aveva affermato di non essere stato a conoscenza delle affermazioni negazioniste di Williamson".
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Re: Io mi rendo conto...
#110
Sono certo di non sapere
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Citazione:
«Questo non deve passare senza conseguenze», ha affermato Merkel, «a mio giudizio, questa non è soltanto una questione che riguarda le comunità cristiane, cattoliche ed ebraiche in Germania, ma il Papa e il Vaticano dovrebbero chiarire senza ambiguità che non ci può essere alcuna negazione e che vi debbano essere relazioni positive con la comunità ebraiche nel complesso».


la Merkel dovrebbe spiegare ai tedeschi, casomai venissero fuori documenti in cui si dice che la shoah era qualcosa di diversa da quello che ci hanno descritto, come mai si continuano a dare soldi dei contribuenti tedeschi agli israeliani.Nel contempo non credo che gli stessi facciano salti di gioia nel non avere più un introito da spendere ....
Dunque è sul filo del rasoio...
Allora Israele arriva in aiuto e dice che non vuole avere più rapporti con il vaticano. Questa mossa è duplice: da una parte sono profondamente offesi dalle parole del papa, dall'altra tengono lontano dalla loro terra il pontefice (che voleva fare una visita in maggio ai luoghi santi).

E'evidente ormai che il Vaticano lo vogliono sistemare per benino.E la Merkel fa al caso loro, e Sarkozy anche....
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Inviato il: 3/2/2009 21:44
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Re: Io mi rendo conto...
#111
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Proprio ieri ho inviato questa domandina ad un sito specialistico. Sopratutto per la mia sorpresa che, alla presa di posizione di Erdogan non sia seguita la solidarietà di alcun capo di stato arabo o musulmano.
Segue loro risposta:

buongiorno,
vi chiedo quale sia l'impegno dimostrabilmente prodotto dai paesi islamici (e in particolare dei paesi arabi intorno a israele), per aiutare il popolo palestinese.
Ve lo chiedo perchè da ciò che la propaganda massmediatica propone, pare che tutti stiano li' a guardare e basta (in primis l'egitto).
Il dubbio è che, se fosse vero il disimpegno di questi paesi, essi siano complici del massacro in atto.
Grazie,
Edoardo

Gentile Edoardo
Purtroppo, in questo caso, non si tratta di propaganda ma di amara realtà: i governi arabi sono i maggiori responsabili di ciò che e' accaduto, accade ancora ed accadrà a Gaza ed in tutta la Palestina. Le loro azioni avrebbero potuto anche essere del tutto simboliche, ed avrebbero comunque avuto una grande valenza per il morale del popolo palestinese. Invece essi hanno preferito il silenzio, che, e' vero, significa complicità e connivenza con il massacro in atto.
Grazie a lei
Saluti cari
la redazione di
www.arabcomint.com



citaz. Redna: Il popolo ebraico legato a filo doppio con gli USA vuole fare della palestina quella che hanno fatto i tedeschi con loro.

Ma non lo ammetteranno mai! Se pure i palestinesi dovessero finire fisicamente nei forni crematoi per mano israeliana e gl'israeliani per l'occasione dovessero mettersi la divisa da ss, direbbero: "si... ma mia nonna ha sofferto di più". Oppure: "si, ma loro sono solo 1500000, "noi" eravamo 6258965" e così via.
Idem se li gasassero o li bombardassero con l'atomica. "hanno sofferto meno" direbbero sentendosi, in coscienza, giustificati.



Citaz. Redna: I veri ebrei sanno che sono sempre stati insieme agli arabi senza problemi, anche in europa.
Quindi non sono gli ebrei (intesi come religione) ma altri che montano la rabbia contro i palestinesi.

Quando gli uomini vivono insieme e non c'è nessuno che li indottrini all'odio, vivono bene.
Il problema sorge quando fin dalla più tenera età ti propinano in tutte le salse che:
a) sei parte del popolo prediletto da quel minchione sanguinario che non puoi neanche nominare!
b) essendo la prediletta di testa di cazzo, sei superiore a tutti gli altri animali parlanti.
c) quel coglione che adori ti darà tutto il mondo (se fai ciò che devi... ovviamente)

Capisci bene che a furia di farti inculcare le idee attribuite a un coglione testa di cazzo e sanguinario... diventi il suo miglior rappresentante.
Certo, se l'educazione degli ebrei fosse improntata alla tolleranza (in questo caso specifico, perchè non mancano altrettanti minchioni che vivrebbero in cielo e che farebbero capo ad altre "belle religioni"), oggi non saremo a questo punto.



Citaz. Redna: Resta anche il fatto che (l'arabia saudita) ha nel suo territorio aerei e missili che possono colpire israele.

Se un saudita prova a toccare i missili americani parcheggiati nel suo cortile di casa... lo trivellano.



Citaz. Baciccio: non ci può essere alcuna negazione» accidenti..." non può esservi alcuna negazione" ma ci rendiamo conto quanto siano ridicole e coercitive queste parole?

Per difendere la mia libertà di pensiero ho rischiato il """linciaggio""" in questo forum:QUI
Inviato il: 3/2/2009 23:57
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Re: Io mi rendo conto...
#112
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edo
riguardo la lettera che citi:

i paesi arabi hanno dei grossi problemi interni e, se non li hanno, c'è sempre qualcuno che glieli procura sia oltrealtantico che molto più vicino.
Pertanto dare la colpa per il loro disinpegno verso i palestinesi mi sembra eccessivo. Cosa potrebbe fare la Siria, il Libano...?
In Egitto chi ha messo Mubarak se non gli USA e li governa da una vita.
In arabia saudita la famiglia saud l'hanno messa gli USA.
In Pakistan c'è una destabilizzazione in atto da parte di chi?
L'Afganistan sta combattendo da generazioni.
L'Iraq è messa bene con la 'democrazia' importata?

Occorre dire che da quando gli USA hanno messo gli occhi (e interessi) sul medio oriente è stata la fine. Non era successo nemmeno con la dominazione britannica, nè con i francesi....
Almeno hanno avuto un occhio di riguardo per quelle terre mentre gli USA hanno trattato il medioriente come il sudamerica e lo stanno facendo diventare tale sempre di più.
Imputare ai 'governi' arabi la loro assenza verso i palestinesi è non ammettere che, invece, la vita in quei luoghi diventa sempre più difficile e nessuno corre in loro soccorso.
La nostra politica estera incentrata sull'amicizia con il mondo arabo e con i popoli del mediterraneo è finita con stragi ed assassini.
Ora vanno in Libia a buttar soldi per farli star buoni.Il proverbio arabo: chi disprezza comprerà, in questo caso, ha un significato.Solo che il governo attuale non ha capito che saranno ancora qui a chiedere soldi non appena li hanno finiti perchè non esistendo nessun altro appiglio chiedono solo quello che sono disposti a dare, ovviamente ai contribuenti non si chiede se sono d'accordo (visto che siamo in democrazia).

Il silenzio degli arabi nei confronti della palestina alla fin fine è anche questa propaganda per i sionisti. Vorrebbero far capire ai palestinesi che sono lasciati soli perche devono capire che per loro non c'è futuro e via di scampo. Chi tiene i mass media? chi da notizie? i palestinesi o i governi arabi forse....qui da noi i mass media che notizie ci riportano?

Per quanto riguarda l'arabia saudita ha dei missili SUOI nel suo territorio puntati verso israele e aerei comprati dagli USA nel bunker nel deserto ai confini.
Il territorio quasi desertico non è controllato da satelliti spia...come nella maggior parte dei deserti e la sua politica è sempre stata ambigua.
Stavolta si è messa a fianco dell'egitto ma con che scopi non si sa vista la sua posizione nei confronti di israele.

Consideriamo inoltre la posizione dei paesi arabi nei confronti di israele.
Ci vendono che israele è uno stato 'accettato' da tutti mentre la realtà è tristemente diversa come l'etichetta data a loro di democrazia.
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Inviato il: 4/2/2009 9:02
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Re: Io mi rendo conto...
#113
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Citazione:

Il problema sorge quando fin dalla più tenera età ti propinano in tutte le salse che:
a) sei parte del popolo prediletto da quel minchione sanguinario che non puoi neanche nominare!
b) essendo la prediletta di testa di cazzo, sei superiore a tutti gli altri animali parlanti.
c) quel coglione che adori ti darà tutto il mondo (se fai ciò che devi... ovviamente)


Straquoto.

L'eterno problema del "Massimo Valore" che giustifica le massime nefandezze.

E' comune a qualunque religione io conosca.

Finirà.... prima o poi finirà.....

Magari troveranno altro per rincoglionirci, ma questa bufala finirà..... (spero.........)
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 4/2/2009 9:11
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Re: Io mi rendo conto...
#114
Sono certo di non sapere
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Citazione:
L'eterno problema del "Massimo Valore" che giustifica le massime nefandezze. E' comune a qualunque religione io conosca. Finirà.... prima o poi finirà..... Magari troveranno altro per rincoglionirci, ma questa bufala finirà..... (spero.........)


direi piuttosto che sta incominciando.
La faccenda di gerusalemme e di tutto il caos che stanno gettando nella zona è per il terzo tempio.
Quindi nessuno ha in mente di finirla.
Israele si trova li solo per costruire il terzo tempio.
Ovviamente i mass media non lo dicono.Quindi non è vero.
Ma se si guardano certe notizie :

Il dott. Abu Sha‘ar ha condannato i continui scavi israeliani sotto la città di Gerusalemme, in particolare sotto le fondamenta della moschea al-Aqsa. Questi scavi hanno causato il crollo del pavimento di una classe in una scuola dell’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency), in seguito al quale sono rimasti feriti 17 bambini. La scuola in questione dista circa 250 metri dalle mura della moschea al-Aqsa.

Il Ministro Abu Sha‘ar ha diffidato l’occupazione israeliana dai suoi continui atti criminali, a cominciare dagli scavi, per continuare con la confisca dei terreni dei palestinesi di Gerusalemme e la costruzione delle colonie.

Il Ministro ha quindi sollecitato un gesto veloce e immediato per opporsi ai ripetuti tentativi israeliani di demolire la moschea al-Aqsa e i luoghi sacri dell’islam, invitando i musulmani di tutto il mondo a sostenere la città occupata di Gerusalemme, che viene violata ogni giorno dalle bande sioniste.
fonte:infopal.it

stanno cercando qualcosa sotto la MOSCHEA di al-aqsa.
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Inviato il: 4/2/2009 10:22
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Re: Io mi rendo conto...
#115
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v'invito a diffondere presso uttte le redazioni, indirizzi mail etc, l'articolo attualmente in homepage!!!
Inviato il: 4/2/2009 22:45
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Re: Io mi rendo conto...
#116
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redna
Citazione:
La politica che vige tutt'ora è quella di fare guerra perenne.
Potrebbe essere che l'industria delle armi ha trovato degli ottimi acquirenti con un' ottima mentalità?

Si chiama “guerra permanente”, e non si fa solo con le armi.
Lo stesso isolamento del popolo palestinese è un’arma. L’isolamento delle voci ebree CONTRO è un’arma. Le “statistiche” sono un’arma.
Quindi io diffiderei dall’affermare che il “popolo ebraico” vuole fare ai palestinesi ciò che è stato fatto a loro. Se invece così dovesse essere, è perché la propaganda dell’Olocausto ha fatto abbastanza presa da indurre ad identificarsi continuamente con quegli innocenti, tanto da renderlo vittime due volte; e la seconda, anche della loro stessa stupidità.
Con le conseguenze nefaste che sappiamo.

Notturno
Citazione:
L'eterno problema del "Massimo Valore" che giustifica le massime nefandezze.

E' comune a qualunque religione io conosca.

Notturno, finalmente ti si legge: tutto ‘stu burdello per uscirtene col “Massimo Valore” ed un giudizio sulla religione che prescinde da chi la strumentalizza? Andiamo benone.

redna
Citazione:
stanno cercando qualcosa sotto la MOSCHEA di al-aqsa.

Hai qualche link a proposito? Che idea te ne sei fatta?
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Inviato il: 5/2/2009 0:39
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Re: Io mi rendo conto...
#117
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FLO:

Non è che io non legga, tutt'altro.

Sai qual è la verità?

La verità è che io ho sempre guardato con simpatia a Israele e agli ebrei in generale.

Mi incuriosisce quel popolo. Sembra uscito da uno di quei negozi di antiquariato, sai, quelli tutti di mogano, polverosi, ma che sembrano custodire inutilia miste a piccoli tesori.

E mi affascinano persino quei pochi brandelli di ritualità che ho intravisto in vari film.

Ero, quindi, istintivamente "orientato".

Qui sto imparando che c'è un punto di vista diverso dal mio.

E non solo "diverso", ma anche molto ben fondato, almeno per quel che sto leggendo.

Pero'.....pero'..... mi restano due cose da superare:

1) l'istinto di guardare con simpatia Israele..... in qualche modo mi ricorda il tifo calcistico, irrazionale, magari per una squadra che manco m'appartiene geogaficamente.... immotivato, magari anche mooolto flebile (di fatto non guardo manco una partita o una sola trasmissione calcistica.... me ne frego abbastanza.... ), però c'è e non sparisce nemmeno davanti a considerazioni razionali. Sto dandomi del tempo per capire di più e per comprendere di più di tutta questa faccenda. Non mi risulta facile.

2) Il sospetto (scusate la brutalità) che qui molti di quelli che scrivono nutrano lo stesso spirito di "simpatia" (che io provo per Israele), ma indirizzato verso i Palestinesi. Cosa che renderebbe un pochino meno "credibili" le cose che leggo.

In buona sostanza, Flo, sto cercando di capirci di piu'.

Non ho molto da dire, perché poco conosco della faccenda.

Se proprio "strizzato", l'unica cosa che mi viene da pensare, per ora, è che appare che la nascita di uno stato sia quanto mai sanguinosa e incivile.

Come si fa a dire che uno Stato nasce su una comunanza di cultura, linguaggio, ecc?

Non è avvenuto così in moltissimi casi che ricordo. La stessa Italia nacque da un ideale di un pugno di uomini. Non condiviso da milioni di altri uomini. Nei primi anni so che ci sono state ingiustizie e persecuzioni in migliaia di casi. Brigantaggio docet.

Lo stesso dicasi per la Francia, l'Inghilterra, ecc.....

Tutti i grandi stati citati e forse anche tutti gli altri, in generale, sono nati sulla prevaricazione e la violenza.

Eppure dobbiamo riconoscere che hanno avuto un ruolo importante per la diffusione della conoscenza e del miglioramento del tenore di vita.

In Cina avvenne la stessa cosa....

In Israele non mi sembra stiano accadendo cose sostanzialmente differenti.

La popolazione degli Ebrei, per quel che ho capito, è andata aumentando, hanno usato il potere economico acquisito altrove, per acquistare terreni e insediarsi in Palestina.

Via via che sono aumentati, sono aumentate le frizioni con l'altro popolo che vi viveva.

Il potere economico e gli appoggi internazionali hanno fatto la differenza in favore degli Ebrei.

Fin qui quel che ho capito.

Continuo a leggere e a cercare di capire.

Grazie a tutti.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 5/2/2009 9:14
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Re: Io mi rendo conto...
#118
Sono certo di non sapere
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Citazione:
stanno cercando qualcosa sotto la MOSCHEA di al-aqsa.

Hai qualche link a proposito? Che idea te ne sei fatta?


Stanno cercando (gli ebrei) il punto esatto dove fare la cerimonia per la costruzione del terzo tempio. Non oso pensare che cosa potrebbe succedere se toccassero qualcosa della moschea!
Per fare questa cerimonia devono però trovare il messia.
Non si sa se esiste ora.
Ma siccome continuano a scavare e puntano su gerusalemme si può immaginare che i tempi sono vicini.
Nel contempo devono tener lontani i cattolici dai luoghi santi e il contenzioso con il vaticano potrebbe andare in tal senso e la storia dell'olocausto è solo il pretesto.
Obama a Gerusalemme ha detto che la capitale di israele deve essere Gerusalemme quindi la politica degli USA è segnata (se Obama vuole stare alla casa bianca...)

Per quanto riguarda la dichiarazione del vescovo circa l'olocasuto nazista:


Amburgo, 4 feb. (Ap) - Il vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson considera le affermazioni fatte alla tv svedese Stv "non punibili". L'edizione online del Financial Times Deutschland (Ftd) cita il procuratore di Ratisbona, Guenther Ruckdaeschel, secondo il quale un legale del vescovo britannico si è fatto vivo e ha dichiarato che i giornalisti dell'emittente svedese avevano garantito che l'intervista doveva essere trasmessa esclusivamente in Svezia. "Intende dire che non sono punibili", ha spiegato Ruckdaeschel. La procura sta esaminando le dichiarazioni. A inizio novembre, Williamson aveva negato l'esistenza delle camere a gas in un'intervista alla televisione svedese 'Stv' (http://svtplay.se/v/1413831/webbextra_langre_intervju_med_william son). Un giornalista coinvolto nella vicenda ha detto inoltre che, se necessario, lui e i suoi colleghi si faranno interrogare sotto assistenza giudiziaria internazionale. La giustizia bavarese indaga dal 23 gennaio sul presunto reato di incitamento all'odio nei confronti del vescovo che nega la Shoah Cuc
========

è stato un polverone fatto ad hoc....


Citazione:
In Israele non mi sembra stiano accadendo cose sostanzialmente differenti.

ribadisco che mille ingiustizie non fanno una giustizia...
Nessun stato ha avuto una shoh per costituirsi e non hanno dichiarato di costituirsi come stato e il giorno dopo fare guerra con i vicini.
Gli altri stati hanno perso territori con la guerra e con la guerra se li sono ripresi ma non li hanno rubati.
Finchè non arriviamo a capire questo non si va avanti.
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Inviato il: 5/2/2009 10:56
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Re: Io mi rendo conto...
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Citazione:

ribadisco che mille ingiustizie non fanno una giustizia...


Concordo appieno.

Citazione:

Nessun stato ha avuto una shoh per costituirsi e non hanno dichiarato di costituirsi come stato e il giorno dopo fare guerra con i vicini.
Gli altri stati hanno perso territori con la guerra e con la guerra se li sono ripresi ma non li hanno rubati.
Finchè non arriviamo a capire questo non si va avanti.


Beh, non mi sembra che sia avvenuto sempre come dici tu.

Il Regno di Sardegna ha occupato tutta l'Italia. Ma prima non l'aveva.

Se l'è inventata di sana pianta.

Mai esistita l'Italia... culture diverse, politiche diverse, diversi i livelli di evoluzione culturale (impegno politico, consapevolezza, gestione della cosa comune, tipologie di governo, ecc...), diversissime le lingue parlate.

In Sicilia un piemontese non l'avrebbero mai capito.

Pensa che ancora nel corso della I Guerra Mondiale uno dei maggiori problemi dello stato maggiore dell'esercito era che i soldati italiani non si capivano tra di loro.

Siamo (noi italiani) figli di un'aggressione di uno Stato nei confronti di altri Stati (Stato della Chiesa, staterelli toscani, emiliani, ecc., Regno delle 2 Sicilie...).

E' stata proprio la tivvu' che ha unificato l'Italia. Ma c'è voluto qualche annetto!

Lo stesso è avvenuto in Francia, con le guerre di annessione degli stati del nord ai danni di quelli del sud (mi pare di ricordare, perlomeno) e idem per l'Inghilterra.

Per quel poco che ne so una cosa simile è avvenuta per l'unificazione della Cina.

Stessa identica questione (ma ben più vicina alla realtà di Israele) è stata quella della storia degli USA.

Hanno colonizzato un intero continente, decimando culture e commettendo genocidi che sono proseguiti per secoli, fino ai tempi nostri (vedi la faccenda delle scuole riservate ai nativi d'america, in cui li massacravano).

Non sono situazioni di avanzamenti e/o cessioni di terreno.

E' proprio un'espansione, un'annessione. Anche brutale.

E ho notizie di tanti casi di violenza, omicidi, prevaricazioni, ecc... in danno dei "conquistati" del sud-italia.

Fin qui, ahimé, le comunanze (che, come tu giustamente dici, non "giustificano" le ingiustizie fatte dopo da altri) con la storia di Israele/Palestina.
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#120
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Citazione:
La verità è che io ho sempre guardato con simpatia a Israele e agli ebrei in generale.
Mi incuriosisce quel popolo.

Qui si potrebbe scrivere un trattato di antropologia…
Incuriosisce molto anche me. Anzi, mi incuriosiscono tutti i POPOLI, e meno li identifico con i “loro” governi e più ne emergono le caratteristiche.
Non possiamo forse affermare che, storicamente, i popoli hanno spessissimo dovuto adeguare le loro specificità agli interessi degli stati, piuttosto che vedere realizzato il contrario? Cioè: si è MAI visto uno stato che si fondasse sul rispetto delle caratteristiche del popolo che vuole rappresentare? A ben guardare, non mi pare se ne trovi traccia, nella storia.
A meno che quelle caratteristiche non siano venute “utili”.
Nel caso di israele, quelle caratteristiche sono state amplificate.

E per qualunque altro POPOLO che suscita simpatia e curiosità, non siamo portati così nettamente a ad identificarlo con i suoi governi o i suoi regimi.
La propaganda che impone di associare gli ebrei con Israele in quanto stato funziona sempre, non c’è verso…
Comunque sollevi una questione importante: per nessun altro popolo l’operazione di “innesto” degli interessi delle elites di potere sulle caratteristiche e le tradizioni religiose e culturali è riuscita tanto bene quanto per quello ebraico. Nessuna altra elite di potere è riuscita ad attingere tanto bene alle risorse di un popolo quanto quella sionista.

Rimangono solo gli ebrei ortodossi a rivendicare un’autonomia delle tradizioni ebraiche dal governo sionista.

Quanti sanno che la tradizione ebraica non è limitata unicamente all’esodo di questo popolo?
Esiste una ricchissima tradizione religiosa ebraica , eppure nella percezione comune il popolo ebraico è associato indissolubilmente al suo “ritorno” nella Terra Santa.
Vedi anche
il Talmud.

Citazione:
Il sospetto (scusate la brutalità) che qui molti di quelli che scrivono nutrano lo stesso spirito di "simpatia" (che io provo per Israele), ma indirizzato verso i Palestinesi. Cosa che renderebbe un pochino meno "credibili" le cose che leggo.

Molti di quelli scrivono sembra abbiano chiara la distinzione tra popolo ebraico e stato sionista, molto semplicemente. Il fatto di provare “empatia” per il popolo palestinese, però, non implica che la si provi automaticamente anche per le organizzazioni che si sono costituite nel tempo per la sua “liberazione”.
Vedi quanto è più facile assumere l’idea che uno “stato” sia l’emanazione delle tradizioni di un popolo più che qualunque altro tipo di organizzazione sociale?

Citazione:
l'unica cosa che mi viene da pensare, per ora, è che appare che la nascita di uno stato sia quanto mai sanguinosa e incivile. Come si fa a dire che uno Stato nasce su una comunanza di cultura, linguaggio, ecc? Non è avvenuto così in moltissimi casi che ricordo.

Stai facendo dei grossi passi in avanti. Me ne compiaccio…
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