...uno dei commenti più interessanti e degno di nota lì dentro, escludendo quelli di una certa sicurezza ostentata da parte SirEdward, secondo me è quello di John. Estratto:
"Il problema non è l'esplosivo, ma l'innesco e meglio ancora il detonatore.
Ossia: come accidenti lo fai esplodere l'esplosivo? Come accidenti fai esplodere esplosivo nascosto (ammesso che la cosa abbia un senso) all'interno di decine o centinaia di colonne di acciaio e/o cemento armato?
Detonatore elettronico a impulso radio? A parte il fatto che sarebbe una follia (le onde radio fanno brutti scherzi e l'etere oggi è densamente inquinato dal punto di vista elettromagnetico) di sicuro non si può immaginare una pila elettrica che resti efficiente per 30 anni.
Detonatore elettrico a filo? E i fili dove stavano? Chilometri e chilometri di filo...
Il problema delle bombe che non esplodono (e sono tante: la percentuale mediamente è intorno al 10%, non a caso c'è tutta la polemica sulle bombette cluster) sono proprio i congegni di innesco, costituiti da parti elettromeccaniche che tendono a deteriorarsi con il tempo e sono comunque soggette a difetti di fabbricazione, malfunzionamenti ecc...
Per queste ragioni si usano SEMPRE i fili nelle demolizioni: primo perchè nessuno si fida di congegni elettronici che possono autoinnescarsi (o all'opposto non funzionare) per effetto di emissioni elettromagnetiche esterne; secondo perchè un filo attraverso il quale far passare corrente elettrica che attiva il detonatore non è soggetto a malfunzionamenti; terzo perchè nelle demolizioni controllate anche una sola carica che non esploda o non esploda nell'istante corretto, potrebbe pregiudicare il funzionamento dell'intera sequenza e compromettere - tragicamente - il risultato finale."
Se n'era già parlato in un topic che avevo aperto tempo fa. Allora menzionai Laffoley:
...rimando a quest'articolo:
http://portland.indymedia.org/en/2007/03/356342.shtmlL'origine
del piano di un'esercitazione che prevedesse l'attacco del WTC per come si è svolta la tragedia risale proprio agli anni '70:
http://www.codenamegrillfire.com/?n=1&id=1 ...e testimonianza ne è anche quella in cui Hilton ammette che negli anni '70, tra i personaggi del movimento neo-con, già si analizzava la possibilità d'imporre una nuova politica estera negli Stati Uniti a seguito di una nuova Pearl harbour...
...mi vien da fare un'obiezione: il WTC è stato disegnato da Yamakasi. Prima del WTC Yamakasi aveva disegnato un complesso residenziale per il rilancio dell'edilizia pubblica: oltre una trentina di edifici. Quel complesso non decollò mai e alla fine venne totalmente demolito...
...come si poteva riconoscere un incarico di una certa importanza come potrebbe essere stato il WTC a lui dal momento che veniva da un trascorso ampiamente fallimentare?
Sulle parole di John avrei da dire altro anche in seguito ad alcune domande specifiche, inerenti, guarda a caso, le sue farneticazioni, che avevo rivolto ad un esperto in materia di demolizioni e di cui devo chiedere il permesso per la divulgazione. Le risposte sono risultate corrispondenti alle mie aspettative e volevo introdurle nel topic di Barry Jennings, autorizzazione permettendo...
Il che non avverrà presto... se mi sarà consentito!