Citazione:
Non saranno un po ipocriti questi continui tentativi di proteggere la pirateria informatica nascondendosi dietro la libertà di parola?
Dal punto di vista industriale, probabilmente e' ingiustificabile.
Pero' ... insomma.
Prima di tutto e' inutile chiudere un sito... e' pressoche' ridicolo cercare di sconfiggere la "pratica di scambio" in questa maniera. Gia' guardata sotto questa luce la cosa diventa da "ingiustificabile" ad inutile.
E' come cercare di impedire i Rave party rovinando una festa all'anno.
.
E poi, come se non bastasse il lato ridicolo del tentativo istituzionale, la Societa' (intera) che opera la censura con i suoi organi istituzionali non garantisce una politica salariale tale da poter permettere a chi usufruisce dei "punti di scambio" di pagarsi tale prodotti dell'ingegno. Se guadagnassero di piu', gli stessi frequentatori probabilmente avrebbero piu' convenienza nel comprare determinati prodotti (grazie ad una politica di after sale decente, per esempio).
Inoltre, sarebbe ora che si contrastassero tecnicamente queste pratiche, non con la forza (e pure inutilmente!
)... che siano facilmente craccabili e', sostanzialmente, un difetto attribuibile alle software house e all'industria del settore... (diverso il discorso sull'arte scaricabile, come musica e film...ma ci sono altri forum in cui se ne parla).
p.s.: fondamentalmente, dovrebbero farsi risarcire da chi offre la possibilita' di fare queste pratiche e ci guadagna dei gran soldi:
i providers, i produttori hardware e gli altri dell'indotto informatico.
Se ci pensi sarebbe piu' ovvio che chi ci guadagna si occupi di fare il software (quello che si ruba nei siti come la Baia...), cosi' da fornire motivi per la acquisto di un pc:
Senza questi prodotti non servirebbero a nulla quelle scatolette di plastica e silicio, prendendo i computer stessi (quindi i produttori hw) come primi beneficiarii della pratica piratesca.
Nessuno si ricorda le
tasse sui cd/dvd supporti vergini, tasse antipirateria che tutti, anche i piu' onesti furono costretti a pagare?
Il principio non e' lo stesso?
Ovvero, chi produce supporti per veicolare la pirateria deve destinare un tot del guadagno agli organi di gestione diritti di autore...
Io estenderei il discorso al resto dell'indotto, per esempio, invece di cercare, facendo ridere i polli
, di tamponare la falla con il "dito della chiusura dei siti".
Tornando alla tua domanda:
Ipocrisia...? Mah... insomma, direi piu' realismo indignato.
mc