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   Scienze Economiche
  Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#841
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 24/10/2008
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non capisco , che senso ha questa possibile mossa?
Inviato il: 10/12/2008 21:05
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#842
Dubito ormai di tutto
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Da Ground Zero
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Adesso però, per fronteggiare la crisi economico-finanziaria, i governatori centrali diversificano, pensano più in «grande», a soluzioni alternative. Pensano, per l'appunto, a emettere debito proprio.

---

non capisco , che senso ha questa possibile mossa?


Si chiama Sindrome da Stampante.
Peraltro penso proprio che per evitare questa scelta ci sia stata la separazione tra Banche Centrali e Ministeri del Tesoro...
Quel che è certo è che non si può pensare di mantenere in piedi un'economia stimolando continuamente i rischi, debiti e gli investimenti alla cazzo di cane rispetto ai risparmi. Grazie a questa "diversificazione" potranno commettere errori più gravi per un periodo più lungo.

Oppure si sono stufati anche loro di Pascucci e del Grasso Bankiere.



EDIT: In realtà ho dei dubbi su quello che ho detto. Diciamo che mi domando se la Fed inonderà i mercati con ulteriore carta straccia per comprare i suoi stessi bond... (che è il motivo per cui tesoro e bc sono state separate).
_________________
Inviato il: 11/12/2008 1:36
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#843
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Speriamo sia il primo di una lunga serie....infatti, in tutto sto casino, finora, di teste cadute non se ne erano viste.

Arrestato ex presidente Nasdaq per frode
NEW YORK - La procura di New York e l'Fbi hanno annunciato ieri l'arresto di Bernard Madoff, trader di Wall Street ed ex direttore del Nasdaq, accusato di aver ideato una gigantesca frode per un valore di circa 50 miliardi di dollari. Madoff, 70 anni, rischia fino a 20 anni di carcere e una multa di cinque milioni di dollari - precisa un comunicato congiunto del Procuratore Lev Dassin e dell'Fbi - se sarà riconosciuto colpevole di aver creato una 'piramide' finanziaria.

EDIT:
Arrestato ex presidente Nasdaq per frode da 50 miliardi $
di Ilaria Verunelli

La denuncia del Fbi

Bernard Madoff, 70 anni, ex presidente del Nasdaq, è stato arrestato con l'accusa di aver ideato una frode da 50 miliardi di dollari attraverso hedge fund "ombra".

Stando alla denuncia presentata alla corte federale di Manhattan, Madoff avrebbe confessato a due dipendenti che il business della sua società di consulenza finanziaria era una «frode», che «tutto era una grande menzogna» e che su trattava, in sostanza, di un «gigantesco schema di Ponzi», una sorta di piramide finanziaria che consiste nell'assicurare alti ritorni finanziari a breve ai primi investitori della catena finanziaria, grazie ai soldi forniti dai nuovi investitori. Un sistema destinato ad accumulare enormi perdite che in questo caso ammonterebbero a 50 miliardi di dollari.

Giovedì mattina, alle 8.30, due agenti dell'Fbi, si sono presentati nella sua casa di Manhattan. «Siamo qui per scoprire se c'è una spiegazione innocente», avrebbe chiesto un agente dell'Fbi. Chiara la risposta di Madoff: «No, non c'è una spiegazione innocente». L'ex presidente del Nasdaq ha quindi dichiarato agli agenti di aver pagato gli investitori con soldi che non c'erano ed ha aggiunto di aspettarsi di finire in galera. Così, gli agenti dell'Fbi lo hanno arrestato. Alle sei del pomeriggio Madoff è comparso di fronte al giudice della corte federale di Manhattan che ha stabilito una cauzione di 10 milioni di dollari. Cifra che Madoff ha regolarmente pagato.


L'ex presidente del Nasdaq nel 1960 fondò la società finanziaria Madoff Investment Securities LLC. Secondo gli inquirenti la frode sarebbe stata perpetrata attraverso un altro hedge fund "ombra" gestito sempre da Madoff. Se le accuse nei suoi confronti verranno accertate si tratterebbe di una delle più grosse truffe finanziarie della storia. Madoff rischia fino a 20 anni di carcere e 5 milioni di dollari di multa.
_________________
La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 12/12/2008 10:38
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#844
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Post preventivo.

La Fed prepara un nuovo taglio dei tassi
allo «zero virgola»

La Federal Reserve americana, presieduta da Ben Bernanke (nella foto) si prepara a ridurre nuovamente il costo del denaro nel tentativo di alleggerire l'impatto della recessione, la crisi peggiore dagli anni Trenta. Dallo scoppio della crisi dei mutui subprime la Fed ha già ridotto i tassi nove volte e, dopo averli portati a fine ottobre all'1% (da un livello iniziale del 5,25%), si appresta a scendere anche sotto questa soglia. L'annuncio sui tassi arriverà martedì 16 dicembre, alle ore 20.15 italiane. Intanto si prepara a reagire alla crisi anche l'Opec, che per sostenere il prezzo del barile ridurrà la produzione (l'Iran, secondo produttore del cartello, ha chiesto un taglio tra 1,5 e 2 milioni di barili al giorno). La decisione sarà presa mercoledì 17 in una riunione ad Orano, in Algeria.

Un'indicazione su quello che si aspetta il mercato viene dai future sui Fed Funds, il tasso di riferimento nel mercato interbancario della Riserva Federale, che interviene per far sì che i tassi reali si orientino verso quel livello. I future danno appunto l'indicazione per un taglio di 0,75 punti
base, che farebbe scendere il tasso sui Fed Funds allo 0,25 per cento. Molti analisti non escludono però che la riduzione possa essere minore e fermarsi a mezzo punto, lasciando i Fed Funds allo
0,50 per cento.

La politica monetaria del «quantitive easing»
Ma al di là della decisione di politica monetaria, i mercati guarderanno con grande attenzione al
comunicato di domani della Fed per capire se Ben Bernanke intende procedere, come ha fatto capire a più riprese, sulla strada del «quantitive easing», cioè la politica monetaria adottata dal Giappone agli inizi degli anni 90 per combattere la deflazione e la stagnazione economica.
Bernanke, un esperto di Grande Depressione, ma anche di politica monetaria giapponese, ha dichiarato a più riprese di non voler lasciare nulla di intentato per mantenere in moto l'economia. Il «quantitative easing», cioè l'immissione sul mercato di grandi masse di nuovo denaro, è uno degli
strumenti previlegiati in quest'ottica perchè consente di mantenere pienamente approvvigionato il mercato del credito. Nel corso delle ultime settimane, la Fed ha annunciato di voler comprare 500 miliardi di dollari di asset tossici di Freddie Mac e Fannie Mae che il gruppo Aig non è più in
grado di assicurare. Inoltre ha annunciato la creazione di un fondo da 200 miliardi per garantire le cartolarizzazioni nel campo del credito al consumo, in particolare carte di credito, prestiti studenteschi e finanziamenti per l'acquisto di un'auto. È sono proprio questi interventi che
gli economisti giudicano più adatti per fornire un importante stimolo all'economia nel corso dei prossimi mesi nell'attesa dell'altra grande tessera del mosaico, vale a dire il New Deal promesso da Barack Obama.

Nel corso del passato weekend fonti vicino al presidente eletto hanno fatto sapere che la manovra di stimolo, che prevede investimenti in infrastrutture per riammodernare il Paese, sarà certamente superiore ai 500 miliardi di dollari ipotizzati finora. Si parla di una forbice compresa tra
i 750 e i 1.000 miliardi di dollari, un fiume di denaro che si spera serva a spazzare via la recessione e a riportare l'economia verso terreni migliori. (p.f.)
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Inviato il: 15/12/2008 18:52
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  •  tibberio
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#845
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Perche' questa storia mi sa di qualcosa gia' visto? mmmh...ah, gia'!

I dubbi c'erano, ma i controllori non hanno visto
dal nostro inviato Antonella Olivieri

NEW YORK. L'ultimo filing alla Sec è di gennaio e segnalava che Bernard Madoff gestiva 17 miliardi di dollari per conto di 23 clienti. Solo un miliardo, secondo altre comunicazioni, era investito in azioni, ma chi chiedeva spiegazioni si sentiva rispondere che era politica della casa mantenersi liquidi alla fine di ogni trimestre. Col senno di poi, solo un assaggio delle tante bugie che hanno permesso di raccontare per anni la bella favola del mago di Wall Street che, nella buona e nella cattiva sorte, riusciva a far guadagnare sempre e comunque i suoi clienti. Ma probabilmente la truffa da 50 miliardi di dollari non sarebbe stata neppure scoperta se lo stesso Madoff, pressato dai riscatti, non avesse deciso di consegnarsi alla polizia.
Già nel '92, secondo quanto rivelato dal New York Times, la Sec aveva avuto sentore di un'attività di gestione patrimoniale "clandestina" che prometteva lauti ritorni. «Abbiamo aperto il dossier pensando di trovarci di fronte a una potenziale catastrofe», aveva dichiarato al Wall Street Journal un funzionario della Sec nel dicembre del '92. Invece il "caso" – un primo tassello di quello che sarebbe diventato un gigantesco castello di carta – fu chiuso senza conseguenze con la restituzione di 440 milioni di dollari a due investitori della Florida che li avevano affidati alla Bernard Madoff Investment Securities.
L'attività di "consulenza" – perchè Madoff ufficialmente si limitava a incassare le commissioni sulla negoziazione dei titoli consigliati – non fu comunque notificata alla Sec fino al 2006 quando il broker finito in dissesto dichiarò di aver superato la soglia dei 15 investitori che impone la segnalazione. Non si conosce però il motivo per cui la Sec ordinò un'ispezione presso la Bernard Madoff Investment Securities ancora nel 2007. In un comunicato diffuso nella tarda serata di venerdì l'Authority presieduta da Christopher Cox ha ammesso che gli accertamenti, precisando però che lo staff di New York che se ne era occupato non aveva segnalato poi la pratica alla Commissione di vigilanza. Sollevando così altri interrogativi sul perchè tutti i campanelli d'allarme siano stati sistematicamente ignorati.
Già nel '99, infatti, Harry Markopolos, che lavorava per un concorrente, aveva analizzato la strategia di Madoff e aveva concluso che le performance dichiarate non erano realistiche, informando dei suoi sospetti l'ufficio della Sec di Boston. «Madoff Securities è il più gigantesco Ponzi scheme del mondo», aveva denunciato di nuovo alla Sec a fine 2005, ma le sue accuse erano cadute nel vuoto.
Un altro concorrente, la società di consulenza per hedge fund Aksia di New York, alla fine del 2006 aveva messo in guardia la propria clientela dopo aver scoperto che i conti di Madoff erano certificati da una società di revisione, la Friehling & Horowitz, che aveva sede in un buco da venti metri quadri e contava solo tre dipendenti: un partner ultrasettantenne residente in Florida, una segretaria e un impiegato che faceva solo sporadica comparsa in ufficio.
Ma i dubbi erano affiorati già in precedenza sulla stampa specializzata. Un'analisi firmata da Michael Ocrant per la rivista di settore MarHedge nel maggio 2001 spiegava come fosse impossibile replicare le strabilianti performance ottenute da Madoff utilizzando la sua stessa strategia d'investimento. Che, formalmente, consisteva nel puntare sulle 30-35 blue chip maggiormente correlate all'indice S&P 100, per poi proteggere la posizione con opzioni che consentivano un certo margine di guadagno limitando al contempo le perdite nel caso di ribassi. Seguendo questo percorso come era possibile che Madoff riuscisse a ottenere ritorni annui regolarmente superiori al 15% e gli altri no? La risposta è arrivata in questi giorni solo grazie alle confessioni del broker.
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Inviato il: 15/12/2008 21:13
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#846
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Madoff Securities è il più gigantesco Ponzi scheme del mondo

E un Ponzi Scheme solo quando collassa: se tutto va bene e' finanza creativa.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 15/12/2008 22:04
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#847
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Citazione:

«Madoff Securities è il più gigantesco Ponzi scheme del mondo»


Noooo... ce ne sta uno moooolto più grosso. Si chiama "borsa".
Inviato il: 15/12/2008 22:16
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#848
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Who is Bernard Madoff?



So who is Bernard L. Madoff? Apart from running his "investment company" and being a former chairman and director of the National Association of Securities Dealers (NASDAQ), Madoff is a very committed Jewish Zionist who has served as the treasurer of two leading Zionist organizations. Madoff is just like Richard Fuld of Lehman Brothers, Sanford Weill of Citibank, and Maurice Greenberg of A.I.G., the major culprits behind the $2 trillion bail-out.

Madoff is another New York Zionist Jew, whose grandparents and parents immigrated to the United States in the 1900s from the hotbed of Zionism in the primitive and backwards Pale of Settlement (today's Byelorussia, Poland, and Lithuania). Madoff is another Zionist "Russian" Jew who has committed a massive financial fraud and cheated Americans and others out of untold billions of dollars.

Madoff at Yeshiva University's (YU) 79th Hanukkah dinner, from the left: Bernard L. Madoff, YU's treasurer and chairman, Syms School; Sy Syms, vice chairman, Board of Trustees; and Josh S. Weston, chairman of Boys Town Jerusalem foundation. It should be noted that Sy Syms has long been a director of the Israel Discount Bank, a scandal plagued Israeli bank based in Tel Aviv.

Madoff is a former national treasurer of the American Jewish Congress (AJC) of New York City, one of the major fund-raising organizations for the state of Israel. Founded by the Hungarian Zionist rabbi Stephen S. Wise, the AJC claims to be "the first Jewish Defense Agency to support the establishment of a Jewish state" and boycott Germany in the 1930s. Wise was a Zionist who had been trained at the Jewish Theological Seminary in New York City, where Michael Chertoff's rabbi father and grandfather also studied and taught.

Madoff is also the treasurer of Yeshiva University, a private Jewish university in New York City, where he is chairman of the board of the university's business school, the Sy Syms School of Business, which he has endowed with large donations, from his "Ponzi" scheme no doubt.

Madoff has been a member of Yeshiva University’s Board of Trustees since 1996, and was elected chairman of the board of Syms School of Business in 2000. (Yeshiva University is clearly trying to erase traces of Madoff from their website, but the cached versions remain.)

At Syms, where Madoff is the chairman of the board, "Jewish tradition provides the framework for consideration of ethical issues, an integral part of the student's education." Does the "Jewish tradition" taught at Yeshiva U. support giant "Ponzi" schemes like the one run by their chairman? Is this the kind of business they teach the students at Syms? Cheat the "goyim," i.e. non-Jews, and steal their money?
Inviato il: 15/12/2008 23:36
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#849
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Crisi: Soros 'e' scoppiata una superbolla che durava da 60 anni'

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 dic - Non una bolla come quelle che sono nate e poi esplose con cadenza quasi decennale, ma una superbolla che dura da oltre sessanta anni e la cui vita e' stata prolungata artificialmente dalla banca centrale americana con politiche monetarie troppo accomodanti. E' l'analisi della crisi in atto offerta oggi dal finanziere George Soros sul Financial Times. 'Tutti i processi che vedono nascere e poi scoppiare una bolla - scrive Soros - di solito sono imperniati sul credito e in genere sono basati su un errore di giudizio. Questo di solito consiste nel non vedere che esiste un rapporto circolare tra l'abbondanza dell'offerta del credito e il valore del collaterale. La facilita' del credito genera domanda che spinge al rialzo il valore delle proprieta' e questo a sua volta fa aumentare la quantita' di credito disponibile. La bolla nasce nel momento in cui la gente compra case sul calcolo che in un secondo tempo potra' rifinanziare il mutuo traendone un profitto. Il recente caso dello scoppio del mercato immobiliare negli Stati Uniti e' un esempio lampante di questo processo'. Ogni volta che l'espansione del credito dava segnali di rallentamento, osserva Soros, le autorita' sono intervenute iniettando liquidita' e trovando altre maniere di stimolare l'economia. 'Questo ha creato un sistema di incentivi asimmetrici noti anche con la definizione di moral hazard - continua Soros - che ha incoraggiato un'ulteriore espansione del credito. Il processo ha avuto un tale successo che la gente ha cominciato a credere in quella che Ronald Reagan chiamava 'la magia dei mercati' e che io invece definisco 'market fundamentalism', e cioe' la convinzione che i mercati tendino a trovare da se' un punto di equilibrio e che dunque la cosa migliore sia quella di permettere loro di perseguire il loro interesse particolare'. Un chiaro errore questo secondo Soros perche' 'e' stato proprio l'intervento delle autorita' a impedire un collasso completo dei mercati finanziari'. Secondo Soros, la crisi e' ora destinata a durare ancora molto a lungo. 'La capacita' delle autorita' finanziarie di stimolare l'economia e' ostacolata dalla scarsa predisposizione del resto del mondo ad accumulare ulteriori riserve di dollari. Fino al recente passato, gli investitori speravano che la Fed facesse tutto quello che era in suo potere per evitare una recessione perche' cosi' era sempre successo. Ora dovranno rendersi conto che la Fed non e' piu' in grado di farlo. Con i prezzi di petrolio e delle altre commodities in fase di stabilizzazione e con lo yuan che si sta apprezzando, la Fed dovra' ancora preoccuparsi dell'inflazione. Se i fed funds dovessero scendere oltre un certo limite, il dollaro finirebbe ancora sotto pressione e i rendimenti dei bond a lungo termine salirebbero. A questo punto la capacita' della Fed di stimolare l'economia potrebbe dirsi conclusa'. cop
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Inviato il: 16/12/2008 14:53
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#850
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Ben ha agito.
No comment

ma si beviamoci sopra
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Inviato il: 16/12/2008 22:40
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#851
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Inviato il: 17/12/2008 0:40
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#852
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Cosa ne pensate di questa analisi...

Da notare la reazione di Bush, che di certo non agevola il tentativo... oppure ha capito anche lui che, le speranze di una ripresa, sono pari al valore del tasso di sconto della fed.
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Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 17/12/2008 13:46
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#853
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Mi pare una buona analisi, Infettato. I miei 2 cents sull'argomento:

Ground Zero

Leggiti soprattutto i link contenuti nell'articolo, per avere un quadro più generale della situazione e delle possibili conseguenze.
Inviato il: 17/12/2008 15:47
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#854
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vi riporto questo articolo del Sole24h


La prossima bolla è il debito federale
di Mario Margiocco

I titoli del Tesoro americano hanno toccato nei giorni scorsi in alcune emissioni a breve rendimenti zero e persino sottozero - segno di una forte richiesta che per alcuni equivale già a una nuova bolla - confermando così che in tempi difficili il santuario americano, che pure è all'origine della crisi, continua a essere con il dollaro il rifugio più richiesto. Alcuni segnali tuttavia indicano che lo è un po' meno rispetto al passato. E che le strategie d'emergenza stanno seguendo percorsi non percorribili se non per un breve tratto. «I tempi sono propizi per indebitarsi a tassi così bassi, e sarebbero propizi anche per allungare le scadenze del debito pubblico che adesso sono in media a 49 mesi», osserva Ed Yardeni, noto consulente finanziario di Great Neck (New York). «Questo per raccogliere il più possibile liquidità per finanziare tutti i salvataggi e i programmi di stimolo necessari a rilanciare la crescita economica degli Stati Uniti».

Gli Stati Uniti si trovano a fine 2008 con un debito pubblico stimato - extra interventi straordinari da crisi finanziaria - a circa il 75% del Pil e potrebbero toccare presto il 100% del Pil, una situazione italiana. Il debito che è attualmente di circa 10.650 miliardi di dollari (su un Pil di 14.000) dovrà tenere conto delle iniezioni dirette di liquidità da parte del Tesoro e della Fed in finanziarie e banche, nazionalizzate o private, di Fannie e Freddie il cui debito fa ormai parte integrante di quello federale, a Aig, per un totale di 500 miliardi circa di soli esborsi diretti; del prossimo salvataggio dell'auto; di una quota ancora indefinita di liquidità fra quanta anticipata a banche e finanziarie dai vari sportelli Fed che non tornerà più indietro lasciando alla Fed il pegno di titoli di incerto valore; dei 500-700 miliardi del pacchetto di stimolo preannunciato da Barack Obama; dei 700 miliardi del Tarp, l'intervento a sostegno delle banche; più il recente acquisto fino a 500 miliardi di titoli legati ai mutui di Fannie e Freddie e altre finanziarie pubbliche minori e altri interventi per un totale di 300 miliardi. Per i soli impegni straordinari presi nel 2008 il debito pubblico potrebbe aumentare, secondo alcune stime, di circa 2mila miliardi di dollari.

I mercati hanno segnalato nei giorni scorsi la prima preoccupazione di fronte a questa esplosione di liquidità e lo hanno fatto aumentando i costi di assicurazione di chi si tutela contro un ipotetico default del Tesoro americano. Mentre nel gennaio 2007 un cds (credit default swap) a cinque anni aveva un costo annuale con uno spread di 0,5 punti base rispetto al tasso di riferimento, questo saliva a 15 punti base ad agosto ed è ora di circa 60 punti base.
Già a gennaio Moody's aveva preannunciato il rischio, per gli Stati Uniti, di perdere nell'arco di un decennio la tripla A sul debito pubblico. La necessità di sbloccare il credit crunch ha ora imposto ingentissime spese impreviste. Può darsi che gli Stati Uniti riescano a evitare il downgrading del debito che avrebbe effetti pesanti per il sistema globale. In anni recenti il debito canadese e quello giapponese portarono alla perdita della tripla A, nel 95 e nel 98, quando avevano raggiunto il 114% e il 120 per cento. Gli ultimi dati della Fed di St. Louis sull'aumento della base monetaria (adjusted monetary base), comprendente liquidità circolante extra Tesoro ed extra Fed più i depositi presso la Fed stessa, indicano quasi un raddoppio, da settembre, con un'impennata che parte a metà di quel mese (come si vede nel grafico).

Ormai con i tassi all'1% e senza più quasi margini di manovra il presidente della Federal Riserve, Ben Bernanke, pensa a misure di monetizzazione del debito che si giustificano solo in una situazione eccezionale e per breve periodo. Emissioni di titoli propri da parte della Fed e acquisto di emissioni del Tesoro, una misura da economia di guerra già attuata dal 1942 al 1951. La monetizzazione del debito pubblico del resto è già in atto dal 25 novembre, quando la Fed ha annunciato che acquistava 500 miliardi di mutui cartolarizzati da Fannie e Freddie. L'acquisto è fatto per ridurre lo spread fra il debito delle Gse, Fannie e Freddie appunto, ed è quindi una classica monetizzazione del debito pubblico. Alla riunione di agosto si parlò di monetizzazione e il presidente della Federal reserve di Dallas, Richard W. Fisher, osservava che «se la Fed dovesse frenare la tendenza al rialzo dei tassi, monetizzerebbe in effetti il rampante deficit fiscale. La Federal reserve si è sempre fieramente opposta per più di un quarto di secolo alla monetizzazione dei deficit e sono convinto che non può permettersi di monetizzarli neppure oggi».
Se il debito pubblico incomincia davvero a preoccupare, il debito nazionale totale comprendente l'esposizione del settore pubblico, di famiglie, imprese, settore finanziario e il debito estero, è decisamente preoccupante. Negli Usa il debito nazionale totale è al 370% del Pil, con un rapporto raddoppiato rispetto ai valori del 1957
_________________
"l'utopia esiste, è radicata nello spirito degli uomini.Credo che sempre di più il capitalismo le sue logiche appaiano inutili.Il mio cervello,il mio sapere,i miei desideri non hanno più bisogno di un padrone:io, individuo lavoro nella mia autonomia
Inviato il: 17/12/2008 15:51
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#855
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Mi piace "la prossima bolla", come a far intendere "noi sì che sapevamo, solo che sbadatamente non vi avevamo detto un cazzo..."
Inviato il: 17/12/2008 18:56
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#856
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Forse qualcuno lo ha già detto e me ne scuso, ma questo mi sembra abbastanza importante:

"Sintesi delle considerazioni e delle proposte sulla crisi finanziaria illustrate dall´On. Umberto Pirilli alla riunione del gruppo UEN-EA
dell´ 8 Ottobre 2008 al Comitato delle Regioni, presentate al gruppo UEN del Parlamento Europeo, discusse e approvate dallo stesso nella riunione che si é tenuta a Strasburgo il 18 Novembre 2008.

"La crisi gigantesca dell’economia di carta , costruita negli anni dai tecnici della globalizzazione sull’assunto che la massa monetaria potesse restare nell’ambito del circuito finanziario – e dunque parallela rispetto a quella dell’economia reale-, ha segnato il punto di non ritorno devastando i mercati finanziari di tutto il Mondo e segnando negativamente, non si sa ancora entro quali limiti, le economie reali del mondo occidentale innanzitutto.

La fiducia, su cui si basava la finanza “parallela”, è venuta irrevocabilmente a mancare.

L’U.S.A. , l’U.E. e i Governi di tutti i Paesi sono impegnati a contrastare gli effetti devastanti dello tsunami finanziario assumendo provvedimenti di contenimento, da un lato, di sostegno e di fiducia dall’altro. E mentre la risposta coordinata e globale è in itinere, l’U.E. registra le previsioni negative del suo PIL per l’anno in corso e per tutto il prossimo anno con un generale impoverimento della classe media, con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, con il baratro dell’indigenza e della povertà assoluta pronto a fagocitare altre vittime, non è dato sapere quante.

Tutti gli analisti concordano nel ritenere che sia fondamentale sostenere i bisogni, dare ossigeno alle imprese, investire in opere pubbliche per rendere strutturale la ripresa e la crescita aumentando così e contestualmente la competitività dei sistemi.

Per raggiungere sì tali obiettivi occorrono risorse finanziarie non inflative ché altrimenti si curerebbe il male con gli stessi strumenti che lo hanno generato travolgendo la diga e la filosofia di Maastricht .

Di qui la seguente proposta:

*

conferimento virtuale da parte delle Banche Centrali degli Stati dell’U.E. alla Banca Centrale Europea (BCE) delle rispettive riserve auree e/o di Stato, o di parte di esse;
*

emissione di titoli della BCE per un importo fino a 5 volte il valore dei beni conferiti;
*

negoziazione del rispettivo controvalore da parte dei singoli Stati;
*

impiego della relativa massa finanziaria da parte dei singoli Stati finalizzato a politiche infrastrutturali, a politiche di sostegno al disagio sociale e alla ripresa dell’economia reale, alla ricerca;
*

non imputabilità di tali flussi finanziari ai parametri regolatori del trattato di Maastricht;

tempi di rientro da 5 a 10 anni, secondo le esigenze e le modalità da verificare e concordare tra l’U.E. e la BCE da una parte e i singoli Stati dall’altra "


Fonte: http://www.consulentidellavoro.it/browse.php?mod=article&opt=view&id=4852
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Inviato il: 18/12/2008 18:38
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  •  Hiei2
      Hiei2
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#857
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Inviato il: 18/12/2008 20:46
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#858
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ORMAI QUEST'UOMO LO ADORO.
E' UNA VARIABILE IMPAZZITA, MA NON PER FINTA COME COSSIGA.

E' LA RESIDUA SPERANZA IN QUESTO MONDO GRIGIO E ABBRONZATO.

---------

BERLUSCONI: LA MOSSA FED SUI TASSI E' COMUNISTA
di WSI-REUTERS

Tagliando al minimo il tasso sui prestiti interbancari a breve la banca centrale americana ha fatto una mossa "comunista", ha detto il premier. Con il capitale eroso dall'inflazione non resta che investire nelle aziende.
Tagliando al minimo il tasso sui prestiti interbancari a un giorno la Fed americana ha fatto una mossa "comunista". Con il capitale eroso dall'inflazione non resta che investire nelle aziende. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo alla conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. "Con questa mossa il capitale non rende niente, siamo al comunismo. È un paradosso: il capitale soffre l'inflazione, non ha alcuna possibilità di rendimento quindi il capitale deve essere investito in una azienda", ha detto Berlusconi.
Inviato il: 19/12/2008 12:38
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#859
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Qualcuno sa se/quando potrebbe esserci un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE?
Inviato il: 19/12/2008 17:05
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#860
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Bush ha annunciato un pacchetto di "salvataggio" di 17.4 miliardi di dollari per le compagnie automobilistiche, con l'eccezione della Ford Motor Co. che ha detto di non aver bisogno di assistenza "a breve termine":


The White House announced a $17.4 billion rescue package for the troubled Detroit auto makers that allows them to avoid bankruptcy and leaves many of the big decisions for the incoming Obama administration.

"In the midst of a financial crisis...allowing the U.S. auto industry to collapse is not a responsible course of action," Mr. Bush said.

"Under ordinary economic circumstances, I would say 'this is the price that failed companies must pay' and I would not favor intervening to prevent the auto makers from going out of business," the president said. "But these are not ordinary circumstances."

The deal would extend $13.4 billion in loans to General Motors Corp. and Chrysler LLC in December and January, with another $4 billion likely available in February. It also would provide the government with non-voting warrants, although the exact amount was unclear immediately. Ford Motor Co. has said it doesn't need short-term assistance.

The deal is contingent on the companies' showing that they are financially viable by March 31. If they aren't, the loans will be called and all funds must be returned, officials said.

"We lost 533,000 jobs last month," Mr. Bush said in an appearance Thursday. "What would another million jobs lost do to the economy? What would that do to the psychology in markets? What would that do -- how would that affect the working people? And so as you can tell, we're all in, in this administration. And if need be, we'll be in for more."

fonte: Wall Street Journal
Inviato il: 20/12/2008 10:16
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#861
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Hiei2 ha scritto:
Qualcuno sa se/quando potrebbe esserci un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE?


A mio parere nel 2009 i tassi delle banche centrali andranno tutti a zero o quasi, in tutto il mondo. E sarà naturalmente inutile, come è stato inutile in Giappone. Anzi peggiorerà le cose, facendo sopravvivere cadaveri non competitivi sulle spalle dei cittadini, invece di lasciare spazio alla nascita di nuove imprese che potrebbero generare vera domanda, che è l'unica cosa che potrebbe porre fine alla crisi (a parte naturalmente una provvidenziale terza guerra mondiale... ).
Inviato il: 20/12/2008 10:21
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#862
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Descartes ha scritto: (a parte naturalmente una provvidenziale terza guerra mondiale... ).

Sfondi una porta aperta, ma non è questo il topic.

Mi pare di capire che per il momento non c'è un'aspettativa di taglio di tassi della BCE per una data precisa anche se "è nell'aria".
Inviato il: 20/12/2008 10:32
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#863
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Descartes ha scritto:

(a parte naturalmente una provvidenziale terza guerra mondiale... ).


Lo dici come se fosse cosa da niente
Per curiosità cosa sono i tassi della BCE, e cosa comporterebbe una taglio ?
Grazie.
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#864
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menphisx ha scritto:

Per curiosità cosa sono i tassi della BCE, e cosa comporterebbe una taglio ?
Grazie.


La BCE è la banca centrale europea, che come la Fed in USA, ha l'autorità esclusiva di creare il denaro e prestarlo solo alle banche o agli stati.
La principale modalità attraverso la quale avviene il prestito è rappresentata dalle operazioni di rifinanziamento a breve termine: la BCE convoca gli agenti economici autorizzati che domandano liquidità e li sottopone ad una procedura d’asta a tasso variabile per l’assegnazione delle cifre richieste. L’oggetto di determinazione dell’asta è il tasso di interesse al quale avverrà il prestito. Il TASSO UFFICIALE DI SCONTO è la base minima d’asta e le offerte dei partecipanti possono spaziare solo a tassi di interesse superiori.

Il tasso di sconto viene anche chiamato "costo del denaro", proprio perchè più alti sono gli interessi, più costoso è ripagare un prestito dalla BCE e quindi più costoso è "comprare" nuovo denaro.

La ragione per cui è importante è che quel tasso influenza la quantità di denaro in circolazione.

Quando il tasso di sconto è alto, le banche tendono a prendere i soldi da altre banche, che fanno interessi minori, e quindi la BCE non deve creare nuovo denaro per prestarglielo.

Quando il tasso di sconto è basso, le banche tendono invece a prendere il denaro dalla BCE, e quindi la BCE crea nuovo denaro con cui fa prestiti. Questo immette nuovo denaro nel sistema, producendo inflazione, ovvero espansione della massa monetaria.

Quindi le banche centrali modificando il tasso di interesse hanno il potere di aumentare o meno la massa monetaria, e quindi di creare più o meno inflazione.

Normalmente il taglio dei tassi troppo in basso produrrebbe inflazione eccessiva, ovvero aumento eccessivo della massa del denaro, svalutazione della moneta e dei salari ed aumento dei prezzi. Già normalmente i tassi vengono tenuti più bassi del necessario (per fare gli interessi delle aziende, che così ottengono un costante abbassamento "occulto" dei salari dei dipendenti senza dover rinegoziare i salari con i sindacati, impoverendo la gente ed arricchendo l'elite finanziaria), ma la scelta di abbassarli a 0% è rara anche per loro ed è comunemente dovuta al tentativo di compensare la scarsità di denaro in circolazione durante una fase deflattiva o deflazionistica temporanea.

Ma questa è una crisi deflattiva vera e propria dovuta allo scoppio di una bolla, non una normale fluttuazione temporanea, ed il taglio dei tassi non è sufficiente ad aumentare la massa monetaria, in quanto la deflazione è tale che la massa si sta riducendo più rapidamente di quanto la BCE possa creare denaro. La ragione è che se ad esempio il denaro si sta apprezzando dell'1%, per neutralizzare tale apprezzamento la BCE dovrebbe offrire tassi di interessi negativi, -1%, ovvero pagare le banche a cui presta denaro invece di essere pagata, ma questo ovviamente è impossibile perché non ci guadagnerebbe nulla ma anzi andrebbe in perdita.

Il massimo che può fare una banca centrale durante una depressione è scendere al tasso dello 0%, ovvero prestare i soldi senza guadagnarci nulla, come il Giappone ha fatto per anni, ma questo non è sufficiente a compensare le forze deflattive, causate dalla distruzione dei capitali dovuti a fallimenti per lo scoppio di una bolla.

Anzi, poichè ciò che ha permesso la bolla che ha causato la crisi è stato proprio l'eccesso di liquidità dato da tassi troppo bassi, che ha artificiosamente creato nel mercato una offerta eccessiva di beni rispetto alla reale domanda, continuare a drogare il sistema con denaro a basso costo non fa che prolungare l'agonia di aziende o banche che dovrebbero essere già fallite in quanto sovradimensionate rispetto alla reale domanda del sistema. Inoltre non è detto infatti che il taglio influenzi realmente l'euribor, cioè il tasso medio a cui le banche rivendono il denaro comprato dalla BCE, e che determina ad esempio il tasso sui mutui. Infatti durante una deflazione le banche guadagnerebbero di più tenendo il denaro in cassa in quanto il denaro invece di deprezzarsi aumenta di valore. Quindi l'unica situazione in cui ci guadagnerebbero nel prestarlo sarebbe solo se l'interesse sul prezzo fosse superiore all'apprezzamento. Se in una deflazione ad esempio il denaro si apprezza del 2% l'anno, le banche per guadagnarci dovrebbero rivenderlo al 3% per guadagnarci l'1%. Pergiunta in uno scenario di deflazione e quindi di depressione economica, vi è incertezza sulla capacità delle persone che ottengono il prestito di pagare tali interessi, e quindi le banche alzano ulteriormente il prezzo per diminuire i rischi a lungo termine sul totale dei prestiti.

Quindi gran parte del denaro prestato resterebbe nella pancia delle banche, senza essere immesso realmente in circolazione. Di conseguenza il nuovo denaro non circola restando intrappolato nelle banche, non aumentando la massa monetaria circolante, e quindi non riducendo in alcun modo la deflazione. Anzi, poichè le banche mettono a bilancio quei soldi per non fallire, non sono costrette a ritirare e liquidare i loro investimenti in aziende che invece dovrebbero fallire in quanto sovradimensionate. Se invece quelle aziende fallissero, l'offerta di beni si ridurrebbe e si ristabilirebbe naturalmente l'equilibrio tra massa monetaria e offerta di beni reali, e la deflazione avrebbe fine. Invece in questo modo la deflazione viene prolungata indefinitivamente, come accaduto in Giappone.
Inviato il: 21/12/2008 9:25
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#865
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Grazie della bella spiegazione
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Inviato il: 21/12/2008 14:37
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#866
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La FED apre una linea di credito di 200 miliardi di dollari direttamente agli Hedge Fund, scavalcando le banche. Fino ad ora solo banche e governo potevano accedere direttamente ai prestiti della banca centrale americana. Ora anche gli Hedge Fund e varie istituzioni finanziarie potranno accedervi.

Hedge funds gain access to $200bn Fed aid
By Krishna Guha in Washington
Published: December 20 2008 05:01

Hedge funds will be allowed to borrow from the Federal Reserve for the first time under a landmark $200bn programme intended to support consumer credit.

The Fed said on Friday it would offer low-cost three-year funding to any US company investing in securitised consumer loans under the Term Asset-backed Securities Loan Facility (TALF). This includes hedge funds, which have never been able to borrow from the US central bank before, although the Fed may not permit hedge funds to use offshore vehicles to conduct the transactions.

The asset-backed securities to be funded under the programme are pools of credit card receivables, automobile loans and student loans.

The idea is to increase the supply of these loans and reduce borrowing rates by ensuring that the companies that make the loans can sell them on to investors who have guaranteed access to low-cost funding from the Fed.

The TALF is a key plank of the unorthodox strategy set out by the Fed last week as it cut interest rates virtually to zero. Washington insiders expect the programme will be dramatically expanded next year with further capital support from Treasury once the Obama administration takes office.

A senior official in the outgoing Bush administration told the Financial Times it could also be broadened to include new commercial and residential mortgage-backed securities.

The Fed thinks risk premiums or “spreads” for consumer loans are much higher than would be justified by likely default rates, even assuming a nasty recession.

It attributes this to a lack of buying interest in the secondary market where the loans are sold on to investors. By making loans to these investors on attractive terms it aims to increase market liquidity.

Making the scheme open to all US companies is a radical departure for the Fed, which normally supports financial market liquidity indirectly by ensuring banks have adequate liquidity to make loans to other investors.

However, the liquidity the Fed is providing to banks is not flowing through to financial markets, because banks are balance-sheet constrained and risk-averse. So it is channelling funds directly to investors.

The scheme is not designed specifically for hedge funds and a wide range of financial institutions are likely to participate.

Nonetheless, Fed officials hope that hedge funds will be among those investors that take advantage of the low-cost finance to drive down spreads.

The loans will be secured only against the securities and not the borrower. However, the Fed will lend slightly less than the value of the securities pledged as collateral. The Treasury has committed $20bn to cover potential losses.

Since the credit crisis erupted, hedge funds have complained that they cannot get the leverage they need to arbitrage away excessive spreads and meet high hurdle rates of return.

“Demand is there for leverage but not supply,” said Sylvan Chackman, head of global equity financing at Merrill Lynch.

In effect, the Fed will now take on the role of prime broker – the lead bank that lends to a hedge fund – for specific assets.


fonte: link
Inviato il: 21/12/2008 16:15
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
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Qualcuno sa se/quando potrebbe esserci un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE?

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/economia/news/2008-12-21_121289977.html
Citazione:

Bce: possibile taglio tassi gennaio
Ordonez, con prospettive inflazione inferiori al 2%
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Se le aspettative di inflazione rimarranno significativamente al di sotto del 2% la Bce dovrebbe tagliare i tassi a gennaio. Lo ha detto Miguel Angel Fernandez Ordonez, membro del consiglio della Banca centrale europea in un'intervista a El Pais.'Decideremo in gennaio - ha detto- ma se,fra le altre variabili, noteremo che le aspettative di inflazione rimarranno ben al di sotto del 2%,la cosa logica da fare per noi sarebbe tagliare i tassi di interesse'.


Possibile taglio dei tassi a Gennaio...
Dal 2,50 arriveranno al 2,25%... al 2,00%?
Difficile a dirsi comunque quasi sicuramente sarà un taglio. Quello che però è bene rilevare sottotraccia rispetto alle dichiarazioni è il ripetersi di "inflazione al 2%".
Secondo alcuni infatti il tasso applicato oggi dalla FED è un "tasso reale" negativo. Chi fa queste affermazioni le basa sul fatto che l'inflazione (intesa come aumento generalizzato dei prezzi) è maggiore del tasso di sconto. Si vorrebbe dunque far credere che il "capitale" che le generose banche centrali prestano a noi poveri diavoli non solo non è remunerato (interesse) ma è addirittura eroso dall'inflazione dei prezzi.

Se pur questo ragionamento sia ridicolo per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con l'economia poiché le banche centrali non posseggono un capitale da prestare ma al pari delle commerciali generano credito dal nulla, questi continui richiami all'inflazione fanno prevedere che la BCE non oltrepasserà mai la barriera del 2% e si tiene pronta a rialzare il tasso di sconto alla prima occasione.
Inviato il: 22/12/2008 0:30
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#868
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Inviato il: 22/12/2008 4:16
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
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I tassi zero della Fed non possono più agire per la ripresa globale

L'azzeramento dei tassi di interesse praticati dalla Federal Reserve statunitense ha immediatamente suscitato paragoni con il caso giapponese di un decennio fa. Allora il tasso zero praticato dalla Bank of Japan non rilanciò nè gli investimenti nè i consumi. Eppure le famiglie nipponiche erano tutt'altro che indebitate.

E' improbabile pertanto che quelle USA possano, ora che non hanno proprio più soldi, comportarsi in maniera spendacciona precipitandosi a chiedere prestiti. La loro credit-worthiness si sta deteriorando sistematicamente per via della caduta sia dei redditi - secondo il Washington Post il 63% della popolazione sta ormai subendo un calo nelle proprie entrate - che dei valori immobiliari. La pressione esercitata sui bilanci familiari da spese per la sanità e l'istruzione non si allenterà: questi sono ormai diventati settori di rendita monopolitisca protetti per via legale.

Il Giappone ha evitato un grande crollo solo grazie alla spesa pubblica in deficit ed alle esportazioni. Tuttavia ambedue non hanno risollevato l'accumulazione capitalistica, ma solo permesso di vivacchiare nella stagnazione. Negli anni dei tassi zero le società finanziarie nipponiche hanno lucrato molti soldi attraverso operazioni speculative basate sul carry trade dello yen e sul rimpatrio dei profitti da parte della multinazionali nipponiche. Questo giochetto non è applicabile agli USA. Allora, infatti, il tasso di crescita cinese era ancora in aumento - mentre oggi è in forte calo - e ciò comportava l'espansione degli investimenti diretti e dell'esportazione di macchinari nipponici verso la Cina. Lo stesso dicasi per la domanda di prodotti giapponesi indotta dalle bolle Usa delle tecnologiche dotcom durante la seconda metà degli anni novanta e da quella dei valori immobiliari e del credito dopo il 2002.
Gli Usa, come compratori mondiali di prima ed ultima istanza, non hanno niente intorno su cui poggiare. Ciò significa che l'azzeramento dei tassi rilancia poco o nulla, mentre sancisce la fine della politica monetaria. Sebbene questa crisi abbia mostrato la validità della questione marxiana del realizzo e degli sbocchi, rispetto al reddito salariale come contraddizione principale dell'accumulazione capitalistca, non è garantito che il superamento di tale contraddizione sia possibile attraverso meccanismi keynesiani. E' assai probabile che nella situazione attuale una politica keynesiana richieda un livello di spesa pubblica in deficit di una grandezza simile al 25% di deficit sul Pil che caratterizzò il bilancio Usa durante la seconda guerra mondiale.

Nessuna istituzione capitalistica è oggi diposta a contemplare una spesa di tali dimensioni. E non la concepì nemmeno Roosevelt; fu la guerra ad imporgliela, di fatto. I suggerimenti del Financial Times di questi giorni - passare alla «politica dell'elicottero» (stampare moneta e farla piovere dall'elicottero; su chi, però, non viene detto, perchè dirlo significherebbe far piovere i soldi sui salariati e sui pensionati) - testimononiano del vicolo cieco in cui si trovano le istituzioni del capitalismo e i loro ideologi, compresi quelli keynesiani. L'effetto principale della decisione della Fed ricade sul tasso di cambio nei confroni dell'euro e dello yen. Per il Giappone, questo ne determina il soffocamento ora che la capacità cinese di evitare la crisi sta svanendo. Per l'Europa, ciò significa invece il suo incapsulamento in un «sistema aureo» come il franco francese negli anni trenta, aggravandone la crisi economica ed istituzionale. Vedremo poi il perchè.

Joseph Halevi
Fonte: www.ilmanifesto.it/
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La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#870
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