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No al Trattato di Lisbona | #1 |
Ho qualche dubbio 
Iscritto il: 30/8/2006
Da Lemuria
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Una delle notizie più significative di questi giorni riguarda sicuramente l’Irlanda, la quale non ha aderito ai programmi di sviluppo Europeo varati nel Trattato di Lisbona di cui i media ufficiali hanno poco discusso. Il fatto che uno degli stati membri all’UE non abbia aderito a tale iniziativa significa che l’incerto programma di sviluppo proposto dall’ONU tramite quest’ormai famoso ed “oscuro” trattato, ora viene posto in una situazione di stallo proprio a causa dell’incerto obiettivo vagamente esposto ai diretti interessati. La classe politica italiana (esclusa la Lega Nord) si è dimostrata contraria a questa decisione scaturita dal referendum popolare irlandese ed è notevole l’impetuosità con cui i media espongono il loro favore ad un trattato di cui non si sa nulla e che, nonostante l’eventuale incidenza sul cambiamento della cultura Italiana, non è stato esposto a livello mediatico, ma è stato approvato senza alcun referendum popolare.
I commenti blaterati dalle varie ed opposte fazioni politiche sono ancora una volta lontani dall’esprimere una sola parola su quello che è in effetti questo trattato: anche questa volta i mezzi d’informazione si astengono dal dichiarare che i problemi relativi all’immondizia di Napoli o agli scandali degli ospedali milanesi sono dovuti alle convenzioni che il governo ha stipulato con enti privati dediti al controllo delle amministrazioni pubbliche. Questi enti eseguono questi programmi di "sviluppo", sulla base di accordi stipulati a Lisbona nel marzo del 2000.
L’attuale crisi economica europea altro non è che il risultato dell’adesione a questi programmi di controllo privatizzato che hanno iniziato a parassitare gli stati membri all’UE nel momento della formazione del mostruoso superstato totalitario.
Prima della creazione dell'UE, gli stati ancora sovrani conoscevano grandi ed indipendenti sviluppi economici e sociali, ma ora si ritrovano obbligati a sottostare a normative che variano da quelle inerenti l'economia (le quote latte con le importazioni obbligatorie) a quelle riguardanti problemi sociali (i flussi degli immigrati).
Può sembrare scorretto affiancare latte ed immigrati, ma, nel momento in cui lo stesso cittadino “europeo” viene introdotto in un sistema che lo pesa e seleziona come se fosse merce, l’immigrato rimane tale ed il cittadino diventa profugo.
Non è facile interpretare e descrivere il cambiamento economico e sociale che si vuole realizzare nei paesi membri all’UE, ma è dimostrabile che qualcosa è andato storto o che tutto procede come da programma… Fatto sta che io cittadino sento questa crisi economica, ma non di certo il tuo politico di fiducia che vive come un nababbo oppure lil dirigente della multinazionale che si mangia il piccolo pesce finito nella rete grazie ai famigerati studi di settore, giostrati dai soliti “grandi” commercialisti ed avvocati. E’ giusto ricordare che la Crisi non è avvertito neanche da chi esibisce la propria bella faccia nel TG convenzionato. Chiunque egli sia, ti dà con noncuranza la notizia (se te la riporta) dei duecentomila morti per suicidio in India a causa della fame e degli O.G.M. Monsanto, ma subito dopo ti propone un servizio coi fiocchi sulla biennale di Venezia, dove un pannolone dell’artista viene venduto a cinquecento mila euro.
L' indifferenza verso i reali problemi e l'assuefazione all'orrore sono provocate nella mente e nell'’animo dell’individuo tramite un sistema così potente ed efficace che impedisce di vedere quello che c’è oltre, ma questa non è di certo una giustificazione per chi si esprime, dicendo che tanto è così e che non si può far nulla.
Il Trattato di Lisbona è prevalentemente finalizzato al controllo dello sviluppo tecnologico europeo e si sviluppa tramite l’attuazione di distinti programmi (tra cui E-Government ed E-Procurament) spesso menzionati in articoli, emendamenti e decreti legislativi che in Italia vengono attuati tramite il braccio esecutivo della Consip SPA.
Questi programmi proposti dall’O.N.U. ed attuati attraverso la N.A.T.O., mirano ad una diffusione della multimedialità rivolta al cittadino con la finalità ultima di realizzare un Unico e grande Monopolio sul mercato globale dei prezzi e della grande distribuzione, provvedendo, di conseguenza, a trasferire l'esazione fiscale diretta ed indiretta a livello multimediale.
Oltre al favorire questo nuovo mercato, approvando leggi che tagliano le gambe a piccoli imprenditori ed ai piccoli contribuenti, i governi trasferiscono (tramite le convenzioni) i fondi dei contribuenti tartassati a società (spesso esterne all’UE) che risultano dedite a speculazioni private tendenti all’acquisizione ed al controllo dei più svariati settori.
Quello che in Italia ed in Europa si può vedere con i propri occhi è una consistente “coalizione privata” che ha come obbiettivo primario l’acquisizione e l'egemonia sulle amministrazioni e sui servizi pubblici, favorendo società introdotte per mezzo di gare di appalto concepite e svolte su misura per tali aziende.
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Re: No al Trattato di Lisbona | #2 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Non è facile interpretare e descrivere il cambiamento economico e sociale che si vuole realizzare nei paesi membri all’UE, ma è dimostrabile che qualcosa è andato storto o che tutto procede come da programma…
E qual è, domanda per il lettore, questo cambiamento economico e sociale?
Intendo dire, tralasciando le solite panzane e i soliti slogan sulla "cittadinanza", sui "migranti", sul "mercato cattivo" e le cagate sul "Vaticano" che ricorrono nei forum: ragionando come ragionerebbe chi si sveglia la mattina ed inventa un "programma" simile - gente che sicuramente non cogita per slogan e ritornelli - qual è esattamente il cambiamento desiderato, perché, e da chi?
Oltre al favorire questo nuovo mercato, approvando leggi che tagliano le gambe a piccoli imprenditori ed ai piccoli contribuenti, i governi trasferiscono (tramite le convenzioni) i fondi dei contribuenti tartassati a società (spesso esterne all’UE) che risultano dedite a speculazioni private tendenti all’acquisizione ed al controllo dei più svariati settori.
Quindi i governi sono culo e camicia con un sottoinsieme ben specifico del "privato", ma la retorica in opposizione a ciò solitamente non fa differenze tra "questi privati" e "quei privati". A chi giova allora lo slogan e il ritornello? Probabilmente a chi vuole più sostegno per il "pubblico" pilotato da lorsignori, e magicamente il carovita è colpa del panettiere e del cartolaio sotto casa.
Quello che in Italia ed in Europa si può vedere con i propri occhi è una consistente “coalizione privata” che ha come obbiettivo primario l’acquisizione e l'egemonia sulle amministrazioni e sui servizi pubblici, favorendo società introdotte per mezzo di gare di appalto concepite e svolte su misura per tali aziende.
Intendi dire che la coalizione privata deve sfruttare il "pubblico", perché senza di esso non avrebbe il potere per imporsi?
Già immagino la soluzione: più potere al "pubblico", però che sia "onesto" (com'è "onesto" chi non ha altro mezzo per campare oltre che rubare).
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Re: No al Trattato di Lisbona | #3 |
Ho qualche dubbio 
Iscritto il: 30/8/2006
Da Lemuria
Messaggi: 153
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Un esempio.
Se il sig. Rossi apre un’azienda con fondi personali perché vuole partecipare ad un appalto pubblico per il riciclaggio, smaltimento e riuso dei rifiuti in una determinata zona al prezzo di 50 Euro a tonnellata, il sig. Rossi “forse” sarà ammesso alla gara d’appalto e, in questo caso, (ipotesi) dovrà aumentare la propria quota di spesa, perché la società privata che il governo ha delegato affinché stabilisca i criteri d’appalto ha deciso che la quota minima di spesa deve essere di almeno 80 Euro a tonnellata.
Dunque il sig. Rossi decide di partecipare alla gara d’appalto, incrementando la quota e garantendo maggiore sicurezza sugli obiettivi da raggiungere che, a questo punto, considerata l’organizzazione della concorrenza, dovrebbero essere già vicini ad essere conseguiti. Modificando qua e là il bilancio ha persino dovuto estromettere dai fornitori chi gli avrebbero garantito utilità a buon prezzo: questo perché la solita società privata ha “stabilito” che i mezzi dediti al servizio pubblico devono essere forniti dall’azienda della quale controlla la flessibilità del prezzo d’acquisto che non deve mai essere troppo basso.
A questo punto (sempre ipotesi) il sig. Rossi invia esperti mondiali nei luoghi dove ha intenzione di stoccare immense tonnellate di rifiuti, ma, quando un amico gli fa sentire una telefonata di Mastella (che qualche tempo fa è stata divulgata durante la trasmissione “Anno Zero”), capisce che non vincerà quell’appalto e qualche tempo dopo ne comprende il motivo, leggendo le cronache che tutti conoscono, ma che pochi sanno intendere.
Questo esempio può essere interpretato in diversi modi, ma quello che emerge è l’operatività di aziende private che hanno preso in affitto (pagato dai contribuenti) la gestione di molti beni e servizi erogati e garantiti dallo Stato.
I servizi forniti da queste aziende monopolistiche sono finalizzati allo Sviluppo europeo ed oltre ad avere un’evidente inclinazione alla svendita dei beni “comuni” (Attualmente l’ Alitalia), pretendono di gestire i dati personali ed il denaro del cittadino tramite l’abolizione della banconota e l’introduzione di una nuova carta d’identità, ma anche destinata ai servizi sanitari ed al credito, da usare rigorosamente per gli acquisti relativi alla propria classe sociale.
Questo radicale cambiamento non è un ipotesi, ma è contemplato nel Trattato di Lisbona.
L’adesione dell’Italia al trattato significa che il governo si è piegato al cambiamento della Costituzione italiana, senza chiedere il parere popolare (per questo motivo da dicembre 2007 né destra né sinistra sono più scesi in piazza a raccogliere firme per cambiare la Carta ): questo perché l’adesione definitiva a tale trattato impone automaticamente l’approvazione di una costituzione superiore… quella europea.
Come negli anni precedenti e, a differenza di altre nazioni, anche questa volta il governo italiano ha promulgato leggi in linea con un trattato ancora da ratificare e da stabilire…
I programmi di sviluppo (E-government ed E-procurament) ai quali l’Italia ha aderito possono sembrare democratici ed innocui: ad esempio, la campagna sulla politica multimediale sarebbe anche una lodevole iniziativa, ma nel momento stesso in cui la si analizza e si considerano i risultati, si scopre che un programma di sviluppo come l’E-procurament è volto al controllo delle informazioni personali del cittadino classificato, violando così definitivamente la Costituzione italiana che dovrebbe tutelare la privacy che ora verrebbe infranta dai soliti enti privati.
Inoltre l’esecuzione di tale progetto fa ufficialmente capo ad un altro programma chiamato “Technology Information” che è stato studiato ed approvato in un contesto militare in cui viene esposta la chiara esigenza all’utilizzo di “Bio-Tecnologie” miranti al controllo delle emozioni e delle sensazioni nel essere umano.
Approvando questo trattato, ’intera Europa entrerebbe in un sistema che porterebbe solo all’apparenza democrazia, ma come si potrebbe definire democratico un sistema ultra tecnologico e multimediale che impone l’innesto di microchip nell’uomo che già nel 1996 avevano la capacità di gestire la produzione di bilioni di enzimi nell’ipotalamo, tanto da gestirne le emozioni di una persona davanti ad una scheda elettorale?
Quello che ancora una volta mi stupisce è vedere giornalisti, scrittori, politici che catturano l’attenzione blaterando a destra od a sinistra affinché non si noti che in realtà stampano investono e gestiscono il denaro, manipolano le abitudini, le ambizioni e tutto quello che è spontaneo allo scopo di creare una coscienza collettiva, una storia ed una cultura unica per tutto il globo, un punto di vista unico per tutti.
Personalmente sono lontano da qualunque tendenza politica e spero che un domani sui libri di scuola venga insegnata la verità, ma, conoscendo il significato fittizio di destra e di sinistra, esprimo un semplice parere, avvertendo che la solidità ed il significato dei principi italiani od inizia ad essere tutelato ora, oppure no lo sarà mai più.
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Re: No al Trattato di Lisbona | #4 |
Ho qualche dubbio 
Iscritto il: 30/8/2006
Da Lemuria
Messaggi: 153
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Voteremo anche noi in Italia per questo Trattato?
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Re: No al Trattato di Lisbona | #5 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
Messaggi: 1114
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Citazione: davy ha scritto: Voteremo anche noi in Italia per questo Trattato?
Figurati. Aderiremo per via parlamentare.
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Re: No al Trattato di Lisbona | #6 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
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Citazione: Orwell84 ha scritto: Citazione: davy ha scritto: Voteremo anche noi in Italia per questo Trattato?
Figurati. Aderiremo per via parlamentare.
Velstrusconi esulta unanime, dopo aver vomitato bile sull'Irlanda. Cattivi, cattivi, ma come si permettono di esercitare la democrazia diretta... del resto anche Napolitano ha detto che "la piazza non è il sale della democrazia". Hanno le idee ben chiare, questi massoni mondialisti.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #7 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Ho in corso di preparazione una scheda riguardante il trattato, da inviare via mail. Ve la porgo nell'augurio che vogliate darmi qualche consiglio per migliorarla. COSA SAI sul “TRATTATO DI LISBONA” ? 1) Sai che è un trattato di riforma europea che sostituisce i precedenti trattati e con il quale si afferma definitivamente la prevalenza del diritto comunitario su quello nazionale? 2) Sai che tutto il potere decisionale in Europa sarà gestito da 27 Commissari (uno per ogni nazione, non necessariamente eletti dal popolo, che dal novembre 2014 diventerebbero meno di 27, in rappresentanza di solo i 2/3 degli stati), dal Consiglio (anche qui, membri non necessariamente eletti dal popolo), e dalla BCE (banca centrale europea… e figuriamoci se gli “eletti dal popolo” li troviamo proprio qui!), e che il Parlamento Europeo continuerebbe ad avere un ruolo puramente consultivo? - Ti senti rassicurato dal fatto che così poche persone decidano del destino di 500 milioni di abitanti? - Ritieni che esistano organizzazioni che possano agire per condizionare le decisioni di organismi gestiti da così poche persone, non elette dal popolo, che hanno un potere assoluto sul popolo stesso ma che non rispondono a nessuno che li abbia eletti? - Hai mai sentito parlare di “BILDERBERG” e “COMMISSIONE TRILATERALE” ? 3) Sai che il trattato di Lisbona reintroduce la pena di morte? - Con ambiguità il trattato non cita direttamente la pena di morte ma rimanda alla “carta dei diritti fondamentali” che nel suo articolo 2, prevede la pena di morte per reprimere “UNA SOMMOSSA O UN’INSURREZIONE”. Nessun esempio è citato per definire il concetto di “sommossa o insurrezione”. Ma se il popolo insorge… qualche buon motivo deve pur averlo… e per questo chi si ribella può essere (legalmente), assassinato! 4) Sai che la politica di difesa del trattato di Lisbona, prevede oltre alle “missioni di pace” anche missioni “offensive”? 5) Sai che in caso di arresto potrai essere spostato in qualunque regione europea, proprio come avviene ora all’interno di qualunque nazione tra un carcere e l’altro? 6) Sai che il trattato garantisce l’uguaglianza (reciprocità), tra i membri ma contemporaneamente garantisce l’ineguaglianza tra essi, consentendo alla Danimarca ed all’Inghilterra di continuare a stampare le loro monete nazionali? 7) Sai che l’Inghilterra rimane comunque proprietaria del 15,98% e la Danimarca del 1,72% della BCE per la produzione di banconote in “euro”? 8) Sai che il contenuto del trattato di Lisbona è sostanzialmente quello della “costituzione europea” che è stata bocciata da un referendum popolare in Olanda e Francia, il “trattato di Lisbona” è stato bocciato dal referendum popolare in Irlanda. Perché queste bocciature? Magari perché questi popoli sono “antieuropeisti” o piuttosto perché sono più informati di noi? (i governi di Francia e Olanda hanno poi ratificato la “costituzione europea” quando questa ha cambiato nome in “trattato di Lisbona” in totale spregio al risultato referendario. 9) Sai che gli appartenenti alle polizia ed esercito nazionali dovranno prestare giuramento di fedeltà alla unione europea e chi si rifiuterà potrà essere licenziato? 10) Sai che con l’approvazione del trattato di Lisbona sarà illegale manifestare contro “l’unione europea”? Questo significa la fine della libertà di esistere per i partiti ed i movimenti ad ispirazione localistica che professino ideali indipendentistici. 11) Sai cosa affermò Jean Monnet, uno dei fondatori dell’attuale idea di Europa? : “le nazioni dell’Europa dovrebbero essere guidate verso il superstato senza che i loro popoli sappiano cosa sta’ accadendo”. Sei consapevole che questo sta’ accadendo OGGI? ORA CHIEDITI 1) Perché è la prima volta che ricevi queste informazioni. 2) Perché i giornalisti sono pronti a mostrarti il plastico e radiografare l’ultimo omicidio di provincia ma tacciono il dibattito sul trattato di Lisbona, così importante per il nostro futuro e per quello dei nostri figli e nipoti. 3) Perché la gran parte dei nostri rappresentanti politici si dichiarano a favore di questo trattato? Lo sostengono ripetendo mediocri slogan come:”chi è contro l’Europa è un terrorista!” senza rendersi conto che è proprio questa idea di “Europa” ad essere terroristica, così come lo sono i toni autoritari, tipici di chi vuole sottrarsi al confronto. 4) Il trattato di Lisbona è così vincolante che potrà subire modifiche solo con l’unanimità degli stati; un’ipotesi davvero difficile da attuare se si pensa che Inghilterra e Danimarca si troverebbero a dover ridiscutere il loro status privilegiato. Questo messaggio non è contro l’integrazione europea ma è per un’integrazione che rispetti le reali esigenze democratiche dei popoli. Questo messaggio è utile per evidenziare la deleteria esistenza di strutture di potere, create e gestite da poche famiglie a capo di multinazionali, come “bilderberg” e “commissione trilaterale”, che hanno una pesante e illegittima influenza sulle strategie politiche ed economiche che coinvolgono centinaia di milioni di persone. Qui di seguito troverai i link alle notizie ed alle fonti di questo messaggio. Non fermarti alla lettura di queste poche righe, verifica queste informazioni. Prenditi questa responsabilità in nome tuo, dei tuoi figli e dei tuoi nipoti e se condividi lo spirito di questo messaggio fallo conoscere e fai pressione sui tuoi rappresentanti politici e sui giornalisti affinché sviluppino il corretto dibattito democratico sui contenuti del trattato di Lisbona. Non farti intimorire da vuoti slogan… potresti scoprire che quasi nessuno dei nostri rappresentanti politici ha letto il trattato! Anche perché il trattato di Lisbona è una mostro burocratico dove il corpo centrale e gli altri documenti ai quali è collegato, convivono in confusa e pericolosa contraddizione! Sulla reintroduzione della pena di morte: http://www.youtube.com/watch?v=qWZbEKjcd1Mlezione del Prof. Schachtschneider all'Università di Salisburgo sui pericoli del Trattato, inclusa la pena di morte, in vari stralci su Youtube) Qui Interessante articolo del Prof. Giuseppe Guarino: http://claudiogiudici.ilcannocchiale.it/ A proposito della PENA DI MORTE: Il prof. Karl Albrecht Schachtschneider ha affermato a questo proposito: “Nella Dichiarazione riguardante le Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali, che secondo l'Art. 49b (51) TUE ("Allegato") sono parte costituente dei Trattati, dunque sono parimenti vincolanti, sta scritto: ‘Le disposizioni dell'articolo 2 della Carta corrispondono a quelle degli articoli summenzionati della CEDU [Carta europea dei diritti dell’uomo, ndr] e del protocollo addizionale e, ai sensi dell'articolo 52, paragrafo 3 della Carta, hanno significato e portata identici’.” Il prof. Schachtschneider sottolinea come all’art. 2 della CEDU si preveda: “La morte non si considera cagionata in violazione del presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario: […] c) Per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un’insurrezione”; e l’articolo 2 del protocollo n. 6 della CEDU dice: “Uno stato può prevedere nella propria legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra; tale pena sarà applicata solo nei casi previsti da tale legislazione e conformemente alle sue disposizioni ...”.Schachtschneider aggiunge: “Sommosse o insurrezioni possono essere viste anche in certe dimostrazioni. Secondo il Trattato di Lisbona, l'uso mortale di armi da fuoco in tali situazioni non rappresenta una violazione del diritto alla vita. In guerra si trovano attualmente sia la Germania che l'Austria. Le guerre dell'Unione Europea aumenteranno. Per questo, l'Unione si riarma – anche con il Trattato di Lisbona.”Il prof. Schachtschneider aggiunge infatti: “La prassi dell'Unione di estendere estremamente i testi sui doveri degli stati membri non autorizza ad escludere anche una tale interpretazione, quando la situazione lo comanda o lo consiglia.” http://it.youtube.com/watch?v=I0ldy6g8jEM Articoli interessanti: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4708&mode=&order=0&thold=0 http://www.disinformazione.it/trattato_lisbona.htm Informazioni sul gruppo Bilderberg: http://it.wikipedia.org/wiki/BilderbergInformazioni sulla Commissione Trilaterale: http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_Trilaterale Informazioni sulla Commissione Europea: http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_europea Informazioni sulla BCE Banca Centrale Europea: http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea Informazioni su Jean Monnet: http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Monnet Trattato di Lisbona, testo integrale in italiano: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cmsUpload/cg00014.it07.pdfCerca altre informazioni su questi argomenti utilizzando internet, perché difficilmente potrai trovare altrove pareri diversi da quelli che la casta diffonde tramite giornali e tv.
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Re: No al Trattato di Lisbona | #8 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
Messaggi: 1114
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Citazione: Freeman ha scritto:
[...] del resto anche Napolitano ha detto che "la piazza non è il sale della democrazia". Hanno le idee ben chiare, questi massoni mondialisti.
Beh va compresa la preoccupazione di Napolitano. Solitamente è dove ci appendono i rappresentanti democratici "che tirano troppo la corda" [cit.]. Citazione: 7) Sai che l’Inghilterra rimane comunque proprietaria del 15,98% e la Danimarca del 1,72% della BCE per la produzione di banconote in “euro”? ?
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Citazione: 7) Sai che l’Inghilterra rimane comunque proprietaria del 15,98% e la Danimarca del 1,72% della BCE per la produzione di banconote in “euro”? ?
Non colgo il senso del punto interrogativo.
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Mande |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #10 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
Messaggi: 1301
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Citazione: Citazione:
7) Sai che l’Inghilterra rimane comunque proprietaria del 15,98% e la Danimarca del 1,72% della BCE per la produzione di banconote in “euro”?
?
Non colgo il senso del punto interrogativo.
Dovrebbe risponderti Orwell comunque ho un'idea abbastanza chiara anch'io del perché vi sia il punto di domanda. Vedi... E' vero che la Banca d'Inghilterra possiede il 15,98% delle quote della BCE. Basta una visitina al sito ufficiale della BCE e lo si trova scritto tranquillamente. Il problema risiede nel fatto che la banca d'Inghilterra partecipa degli utili della BCE. Siccome però gli utili della BCE vengono comunemente definiti "reddito da emissione monetaria" o signoraggio c'è sempre qualcuno che storce il naso. In questo devo dare ragione ad Orwell. Esistono parecchie persone alle quali è stato fatto il lavaggio del cervello convincendoli che le banche centrali non ricavano alcun utile per il "lavoro" che fanno. Se ci pensi è ridicolo Di che cosa camperebbero senza utili? Di aria? Mah.... Comunque se queste persone leggono una affermazione come la tua c'è il rischio concreto che prendano la e-mail per una bufala invece di considerarla seria. Per riuscire a far passare il messaggio a più persone possibili credo anch'io ti convenga omettere questo se pur inconfutabile particolare.
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #11 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Concordo. Forse è meglio che scriva solo questo: Sai che l’Inghilterra rimane comunque proprietaria del 15,98% e la Danimarca del 1,72% della BCE ?
Passo questi giorni aleggere il "trattato di Lisbona" ed il "trattato sul funzionamento dell'unione europea", ti garantisco che è un delirio.
p.s. tu hai delle altre osservazioni sul contenuto o sulla forma della scheda?
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Mande |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #13 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
Messaggi: 1301
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Citazione: p.s. tu hai delle altre osservazioni sul contenuto o sulla forma della scheda?
No. Nel complesso mi sembra equilibrata e fornisci sufficienti link per dimostrare le tue affermazioni. Ottimo esempio di informazione corretta ed imparziale 
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Re: No al Trattato di Lisbona | #14 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
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mia traduzione articolo dal Daily Telegraph: L'estensore della Costituzione europea dice che i referendum possono essere ignorati
I futuri referendum saranno ignorati sia che siano tenuti in Irlanda che in qualsiasi altro paese, ha affermato Valéry Giscard d'Estaing, l'architetto della Costituzione della UE L'ex Presidente francese ha redatto la vecchia Costituzione, bocciata dal voto dei cittadini francesi e olandesi tre anni fa, in seguito resuscitata sotto forma di Trattato di Lisbona, a sua volta dribblata dai cittadini irlandesi due settimane fa. Giscard d'Estaing ha riferito all'Irish Times che la bocciatura del referendum da parte dell'Irlanda non fermerà il Trattato, nonostante il requisito legale dell'unanimità da parte di tutti e 27 gli stati membri della UE. "Stiamo operando verso l'introduzione del voto a maggioranza perché finché esiste l'unanimità, non combineremo niente" ha detto "E' impossibile operare ad unanimità con 27 membri. Questa volta è stata l'Irlanda, la prossima sarà qualche altro (Paese). L'Irlanda è l'1% della UE".(continua sul mio blog)
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #15 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Il concetto di maggioranza che il trattato fa suo è quello di maggioranza "qualificata" data dal 55% degli stati membri che totalizzino almeno il 65% della popolazione.
Probabilmente, vista l'approvazione per via parlamentare ottenuta dal trattato, la proposta di D'Estaign farà riferimento alla maggioranza qualificata; non ho dubbi sul fatto che, se non avessero già in tasca questo risultato, non si porrebbero alcuno scrupolo a far ricorso alla maggioranza semplice...
Rimane da stabilire se nelle intenzioni di D'Estaign e del gruppo di cui lui è la faccia pubblica, lla necessità dell'unanimità degli stati rimane in vigore per modificare lo stesso trattato che invece può essere approvato a maggioranza.
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redna |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #16 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
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GRAZIE IRLANDA
DALLA PERIFERIA CELTICA DELL’EUROPA L’ESTREMO VETO ALLA DITTATURA DI BRUXELLES
Roma 14 giugno (La Velina Azzurra) – L’unico popolo che si è opposto per secoli con le armi alla prepotenza inglese; l’unico che negli Usa ha saputo seriamente contrastare il dominio coloniale dell’oligarchia Wasp; ed ora l’unico che, ribellandosi al trattato-truffa di Lisbona, ha saputo vincere la stanchezza di un continente votato alla sconfitta e all’avvento integrale della dittatura anglo-bancaria. Da togliersi il cappello, signori, da abbassare le insegne e i gagliardetti, come si diceva una volta. Questi irlandesi pazzi e ubriaconi, questi selvaggi attaccabrighe e bombaroli dell’indomabile periferia del continente hanno riaperto i giochi concedendoci una residua possibilità di lotta e un’ipotesi di futuro alternativo. Dio li benedica. C’eravamo infatti già arresi alla schiacciante superiorità del nemico. In quel magico 2005 l’orgoglioso, splendido rifiuto popolare di francesi e olandesi al Trattato costituzionale europeo aveva aperto una fase di ripensamento, uno scenario di revisione realistica sulla natura del cosiddetto processo d’integrazione europea. Quel tentativo finale di sottrarre agli Stati continentali, dopo la leva monetaria, anche gli ultimi significativi poteri per affidarli all’evanescente cupola burocratica di Bruxelles era stato bocciato e doveva essere seppellito. Per un momento l’abbiamo sperato. Ma non conoscevamo ancora l’inesauribile capacità di sopraffazione degli euro-burattinai e degli euro-fantocci. Il cosiddetto Trattato di Lisbona, poi sfacciatamente riproposto ai popoli europei, non è altro che la stessa bozza costituzionale riscritta e riciclata. Un imbroglio indegno, perpetrato sempre con lo stesso obiettivo: distruggere gli Stati europei e assemblarli in un’amorfa entità sovra nazionale senza storia e senza identità. Questa volta i succubi capi dei governi, a cominciare dagli “americani” camuffati Sarkozy e Angela Merkel, erano stati mobilitati a procurarsi una sbrigativa ratifica nei vari Parlamenti, evitando i rischi di nuovi referendum popolari. Elementare: poiché i popoli non intendono rinunciare ai loro valori nazionali bisogna assolutamente evitare che votino. Proprio come nelle vere democrazie! Pensate: 18 Paesi europei tra cui l’Italia sono finora entrati nell’Euro rinunciando alla propria moneta per semplice decisione dei governi e senza neppure un referendum consultivo interno e nemmeno un vero confronto parlamentare. Battere moneta è il primo attributo di uno Stato sovrano mentre gli italiani un giorno lessero sui giornali che il loro governo vi aveva rinunciato decidendo esso nel nome di presunti superiori ideali e interessi europei. Con il trattato di Lisbona si voleva fare cosa analoga. Su 27 Paesi dell’Unione 18 Parlamenti lo hanno ratificato di corsa. In Italia la Lega Nord aveva chiesto un referendum, sebbene con voce debole e pronta alla rinuncia. La storia sembrava quindi chiusa. Ma l’Irlanda ha voluto esercitare il suo diritto al referendum, ed ecco il risultato. Leggetevi la stampa nazionale ed internazionale di oggi e ridete davanti ai fantocci costernati e sconvolti, incapaci di ammettere che il grande progetto è davvero fallito; intenzionati ad andare avanti nonostante tutto e concentrati nella ricerca di una nuova frode. La regola dice che in caso di rifiuto di uno degli Stati membri il nuovo trattato decade. Ma il coro già lamenta quanto sia ingiusto che uno solo dei partecipanti possa condizionare la volontà degli altri. E invita a proseguire nelle ratifiche parlamentari. Vedrete, ci proveranno ancora.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
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Re: No al Trattato di Lisbona | #17 |
Ho qualche dubbio 
Iscritto il: 30/8/2006
Da Lemuria
Messaggi: 153
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Un piccolo aggiornamento: Ieri 1 giugno 2008, anche la Polonia ha detto NO al trattato di Lisbona 
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Re: No al Trattato di Lisbona | #18 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
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Per essere precisi, la Polonia ha detto "nì", nel senso che la Dieta ha votato a favore, ma il presidente gemello (  )si è rifiutato di firmare la ratifica, perché "con il voto negativo dell'Irlanda non ha senso" .
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
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Re: No al Trattato di Lisbona | #19 |
Ho qualche dubbio 
Iscritto il: 30/8/2006
Da Lemuria
Messaggi: 153
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Oggi il governo Italiano ha dato il consenso definitivo al “Trattato di Lisbona”; a nulla è servita l’iniziativa che chiedeva un referendum popolare sul trattato,ed a nulla sono servite le innumerevoli richieste di “chiarimenti” avanzate al governo per sapere che cosa implica l’adesione a questo trattato “Stalinista”. Di fronte a questa notizia,mi è tornato alla mente un articolo che qualche giorno fa lessi sulla stampa,in cui si alludeva ad un nuovo veicolo spaziale “europeo e russo” destinato ad i viaggi lunari e spaziali,e che come dichiarato,sarà marchiato col simbolo delle stelline europee messe in forma circolare,con al centro la grande “stella rossa” Personalmente credo che questa adesione sia stata indotta dalle polemiche estere che ultimamente fanno apparire questo governo di estrema “destra”,ma nel contempo,grazie a questa adesione,mi rendo ancora una volta conto che navighiamo e navigheremo ancora e rovinosamente nel ben nascosto Comunismo che veglia sulla rovina delle culture popolari.
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #20 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Anche il Beppe Nazionale ha parlato del trattato in termini critici, ma ho l'impressione che il buon Beppe su alcuni argomenti "pucci il biscotto" una sola volta, senza insistere oltre e comunque in modo tale che possa comunque sempre sostenere anche ed eventualmente: "io l'avevo detto!". Troppo comodo?
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #21 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Re: No al Trattato di Lisbona | #22 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
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In Irlanda ci riprovano. Il primo referendum ha sancito un chiaro no, e ora il governo cerca di convincere gli irlandesi a votare sì con pubblicità come queste. Sono ben oltre la frutta.. direi che hanno superato anche l'ammazzacaffé 
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edo |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #23 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Quanta "democrazia" c'è in un sistema che - reitera - il voto finchè raggiunge il risultato prestabilito?
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benitoche |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #24 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
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In una conferenza stampa a Strasburgo il 16 settembre, il parlamentare irlandese Joe Higgins ha accusato la Commissione Europea di diffondere deliberatamente la paura nel tentativo di imporre un "sì" al referendum del 2 ottobre in Irlanda sul Trattato di Lisbona. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=18744
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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Pyter |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #25 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
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La democrazia non è la stessa in tutti i paesi. Essa prende forma a seconda delle attitudini e dei gusti dei suoi abitanti.
Per esempio:
Il formato della democrazia irlandese è in DivX, molto compresso. Una volta trovato il codec giusto, sono necessari due passaggi per avere un risultato ottimale.
Quello italiano è sempre in DiVX, ma funziona solo con un passaggio. C'è un'alta probabilità di errore, ma la meta non è il risultato finale: l'importante, per il referendum, è farlo e basta. Come viene viene.
Il formato della democrazia americana è invece in MPEG, e, non essendo in formato compresso, tende ad occupare più spazio.
Quello russo è in formato matrioska, mkv, ad alta definizione, ma c'è un casino di roba dentro e ancora non è capito da tutti.
Quello di al qaeda è in formato i-pod, facilmente trasportabile per computer portatili, ecc.. ecc..
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
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black |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #26 |
Mi sento vacillare 
Iscritto il: 27/8/2009
Da
Messaggi: 844
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Citazione: Pyter ha scritto: La democrazia non è la stessa in tutti i paesi. Essa prende forma a seconda delle attitudini e dei gusti dei suoi abitanti.
Per esempio:
Il formato della democrazia irlandese è in DivX, molto compresso. Una volta trovato il codec giusto, sono necessari due passaggi per avere un risultato ottimale.
Quello italiano è sempre in DiVX, ma funziona solo con un passaggio. C'è un'alta probabilità di errore, ma la meta non è il risultato finale: l'importante, per il referendum, è farlo e basta. Come viene viene.
Il formato della democrazia americana è invece in MPEG, e, non essendo in formato compresso, tende ad occupare più spazio.
Quello russo è in formato matrioska, mkv, ad alta definizione, ma c'è un casino di roba dentro e ancora non è capito da tutti.
Quello di al qaeda è in formato i-pod, facilmente trasportabile per computer portatili, ecc.. ecc..
silvio berlusconi è un trojan
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Re: No al Trattato di Lisbona | #27 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
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reaven |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #28 |
Mi sento vacillare 
Iscritto il: 8/11/2005
Da
Messaggi: 341
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gia, è assurdo, stiamo per diventare gli Stati Uniti D'europa, e nessuno ne parla.
Domani votano un altra volta gli irlandesi? se passa il "si" passa il trattato???
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Re: No al Trattato di Lisbona | #29 |
Dubito ormai di tutto 
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
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E' tutto così ironico.. La costituzione europea si farà comunque, lo hanno detto e ripetuto tutti i leader dei miei stivali di gomma; se l'Irlanda voterà ancora no troveranno l'ennesimo escamotage per andare avanti lo stesso. Ma al tempo stesso l'Irlanda è la nostra ultima speranza affinché il baraccone di questi pezzenti psicolabili salti agli occhi anche dei più addormentati. Basta vedere a che razza di propaganda sono arrivati pur di far leva sulla parte più irrazionale della popolazione (vd. post sopra e vd. il continuo spingere sulla crisi, per uscire dalla quale vogliono far credere sia necessario far passare la costituzione europea; con l'Islanda ci sono riusciti..). Ho sempre tifato Irlanda, specie a rugby. Oggi tifo più forte che mai. ps: Alla ratifica mancano solo Rep. Ceca, Irlanda e Polonia. Deputati cechi hanno presentato un ricorso contro il trattato.
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METAL4EVER |
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Re: No al Trattato di Lisbona | #30 |
Mi sento vacillare 
Iscritto il: 8/1/2009
Da
Messaggi: 507
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io ho cominciato a intasare il blog di grillo con commenti tipo: (es...)Demagistris è a favore del trattato di lisbona....SI DOVREBBE VERGOGNARE! ...NO AL TRATTATO DI LISBONA! NO AL NWO! NO ALLA DEFINITIVA ABOLIZIONE DEI NOSTRI DIRITTI! .... voglio vedere se cominceranno a censurarmi...cmq...se volete unirvi al coro, sappiate che fa bene allo spirito... 
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