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  Il rifiuto della comunità.

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  •  prealbe
      prealbe
Re: Il rifiuto della comunità.
#211
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
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Pax
Citazione:
Senti cicciolino, stai cominciando a stufare: se le analisi che trovi in questo forum non sono per te abbastanza profonde, sei liberissimo di postare le tue elucubrazioni in forum la cui profondità sia per te più soddisfacente, magari uno di pulitori di pozzi neri dovrebbe fare al caso tuo.

Immagino che l’ultima frase sia una simpatica battuta. Anche qui intravedo dei margini di miglioramento piuttosto notevoli.

Citazione:
Non vedo che dialogo ci possa essere con un tizio che butta lì qualsiasi minchiata recupera sul web solo per darsi al cecchinaggio di ogni risposta che riceve dandosi per altro un'aria di superiorità che le infinite contraddizioni che è riuscito a scrivere in questo stesso thread non giustificano minimamente.

Per verificare la interessante ipotesi del cecchinaggio indiscriminato bisognerebbe provare a postare anche una risposta appena appena articolata e ragionata. E vedere di nascosto l’effetto che fa…

Citazione:
Tra l'altro, non vedo dove stia la mancanza di profondità...

Già. Lo so.

Citazione:
… – del resto solo tu sembri vederla – nelle risposte ricevute, visto che il povero, povero Fini dimostra una sconfortante incapacità di osservare realtà che non appartengono evidentemente al suo mondo di privilegiato, realtà in cui la lotta quotidiana per sopravvivere è la normalità.

La quale “sconfortante incapacità” si evince da…?

Citazione:
Che si faccia un bel periodo in qualche periferia degradata, e tu con lui, vedrai che vi passa la "nostalgia della lotta".

Sarebbe splendido avere svelata l’attinenza di questa frase con il contenuto dell’articolo. Davvero splendido.

Citazione:
E stai tranquillo che non vi mancheranno neanche i ceceni, gli afghani, gli iracheni e tutte le razze multicolori che a Fini piacciono tanto: loro guarda caso han preferito venir qua, a fare le "minoranze tutelate" a spese nostre.

Toh! Una tesi inedita e sorprendente, in un tuo post! Presumo che riusciresti ad infilarla anche in un 3D sull’Arte dell’origami. Un evergreen davvero intramontabile!

Citazione:
Voi sì che siete dei bamboccioni viziati, per usare la terminologia usata da un noto "rappresentante del popolo" per descrivere chi non riesce neanche ad affittarsi un monolocale.

“Bamboccioni viziati”… “Bamboccioni viziati”… “Voi sì che siete dei bamboccioni viziati”… Eh, non c’è niente da fare: quando qualcuno è padrone dello stile, si vede sempre. Chapeau, Pax!


Prealbe
Inviato il: 9/10/2007 19:33
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  •  bandit
      bandit
Re: Il rifiuto della comunità.
#212
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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Fini scrive quelle robe..a mio avviso uno che scrive così è innanzitutto e principalmente insoddisfatto di sè stesso..e se la prende con la realtà circostante.
Inviato il: 9/10/2007 19:39
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Il rifiuto della comunità.
#213
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/1/2007
Da
Messaggi: 478
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Bandit
Citazione:
Fini scrive quelle robe..a mio avviso uno che scrive così è innanzitutto e principalmente insoddisfatto di sè stesso..e se la prende con la realtà circostante.

Certo. Perché naturalmente è scontato che si può essere perfettamente soddisfatti a prescindere dalla realtà circostante. E’ chiaro ed evidente.


Prealbe
Inviato il: 9/10/2007 19:44
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  •  bandit
      bandit
Re: Il rifiuto della comunità.
#214
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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Messaggi: 1649
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lo dici tu, ma se è chiaro ed evidente per te, va bene anche per me
Inviato il: 9/10/2007 19:47
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  •  franco8
      franco8
Re: Il rifiuto della comunità.
#215
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
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Mi spiace sopratutto per te, mc, ma in quest'occasione mi tocca dare ragione nella sostanza a prealbe...
Scusate la digressione generale, detta con triste amarezza, ma troppo spesso, mi pare che qui (intendo sugli scritti del sito) si predichi bene e si razzoli male anzi malissimo...
Si smascherano criticamente tante azzardate costuzioni propagandate da media e rimbalzanti a destra e a manca, ... per poi finire a dare un credito apparantemente spropositato a discorsi con scarsissima sostanza... ( Russel guerrafondaio, gli ecologisti sterminatori dell'umanità, i massoni adoratori del demonio e così via... - per non parlare di etichette su chi pronunci o scrive anche solo poche volte in vita sua "paroline magiche"... anche se queste stanno nel comunissimo quotidiano vocabolario di ciascuno... )

Ora.. la prima osservazione o impressione di Pax era del tutto leggittima... (in quanto pensiero o opinone personale) ma poteva esser poi sviluppata in modo più sostanzioso o dare seguito a delle opinioni più argomentante... invece di dar seguito generici fanculo... o peggio finire in attacco personale ...O peggio (mc) di dar quasi del "qualunquista" a Fini... (anche se ciò "mitigata" dalla ammissione di non conoscere 'il personaggio' )

(Tra l'altro... non si sa davvero a cosa ti riferisci, Pax, perché ce ne vuole davvero per chiamare "analisi" la tua prima osservazione... - il secondo post è solo un'attacco personale... non lo considero nemmeno - ).

prealbeCitazione:

Il che non mi sorprende affatto.

A me un po' sì.. Più che altro.. Mi aspetto qualcosa di più.

Comunque... Lasciamo perdere le polemiche .... E andiamo allo spunto del brano di Fini riportato da prealbe.


Come interpretiamo il brano di Fini? E quali rapporti ci sono con le tesi sopra espresse principalmente da prealbe e da nessuno, su "individualismo" e "comunità"?

A proposito.. che ci dici preable? Dacci una tua interpretazione.
Non ti limitare agli sfotto'!

Elementi sparsi da considerare:

1.
Teniamo conto anche dell'osservazione di bandit... ("Fini se la prende con la realtà .. ma è, più che altro, insoddisfatto di sè")
L'osservazione può essere in parte corretta, ma rischia di diventare una delle tante giustificazioni dell'accettare la realtà così com'è.
O, peggio, una specie di censura anche in buona fede in delle voci (anche interiori) dissidenti... (un tipo di censura che c'è sempre stata: non per nulla in unione sovietica, i dissidenti li internavano in ospedale psichiatrico e li consideravano disadattati....)

Vediamo solo un attimo in quale senso può essere vera (per come la vedo io):
Se uno esprime una critica verso i valori dominanti in una società, è chiaro che lo fa in base a propri metri di gudizio. E' chiaro che c'è una dissonanza, un contrasto, tra i valori personali e i "valori" della società....
Ma "pregiudizialmente", ci sarà del buono da una parte e anche dall'altra...
Stiamo attenti! ( non mi riferisco propriamente a bandit, ma parlo in generale) Se si fa passare o liquidare la critica ragionata e argomentata (magari sbagliata quanto volete) come "lamentela" mossa dal disagio, dall'insoddifazione (o peggio dall' invidia) .. vuol dire..., ci sono buoni motivi per pensare che a qualche livello sta operando quella "censura conservatrice" di cui sopra...

2.
Fini non parla di "insoddisfazione personale" ma di critica alla società attuale.
Il "vorrei essere talebano ecc ecc" è solo una posizione "retorica" non fa parte delle scelte personali (Mi meraviglio un po' che vi sia sfuggito il punto)
...Perché non si sceglie dove nascere. E poichè non si scegliere di nascere in una società o in un'altra... l'osservazione di mc:
Citazione:
...perche' ognuna delle persone che avrebbe preferito essere, le poteva essere tutte.

..forse in parte condivisibile in altri contesti... mi pare non c'entri gran chè con quello che voleva dire Fini.

3.
Secondo Pax (mi corregga se falso del tutto il suo pensiero), invece, Fini farebbe riferimento ad una realtà di privilegiati che non c'è...
che invece è fatta di tanta gente che all'effimero non ci pensa proprio... ecc ecc.

Opinione di Pax. D'altra parte non mi aspetto (da passate discussioni) che condivida questo:

...Una mediocrità quotidiana fatta di pin, di cin, di carte di credito, di bancomat, in cui domina la figura dell’imprenditore, cioè del mercante, che in tutte le culture e in tutti in tempi, prima dell’avvento della Modernità e della Democrazia, era posto all’ultimo gradino della scala sociale, sotto quello degli schiavi, perché gli uomini, finché son rimasti tali, hanno sempre considerato il massimo del disonore scambiare per guadagno.


Tuttavia (ammesso e non concesso che sia vero quello dice Pax) non è essenziale.
Il punto non è quanti vivono nel lusso e quanti no...
Si parla dei valori che vengono seriamente propagandati e ed espressi agli "alti" livelli della società...
I "poveri" possono essere anche maggioranza... ma sono "marginali" (non per me, ovviamente, ma per la società così com'è)...
a me pare poi che buona parte dei "poveri" si adatti comunque ad inseguire quegli stessi "valori-spazzatura"... cosa del tutto funzionale al mantenimento dell' "ordine sociale"...

To be continued...
.. Maybe!
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 10/10/2007 11:58
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Re: Il rifiuto della comunità.
#216
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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ce ne vuole davvero per chiamare "analisi" la tua prima osservazione...

È una tua opinione. A maggior ragione, si può dire lo stesso della retorica di Fini.

il secondo post è solo un'attacco personale

È vero. Ma siccome questo thread è stato iniziato con un attacco personale, e siccome buona parte dei post della compagnia di giro di Prealbe sono solo attacchi personali, mi son preso la licenza anch'io.
Inviato il: 10/10/2007 12:19
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  •  florizel
      florizel
Re: Il rifiuto della comunità.
#217
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Citazione:
giustamente centrate sulle considerazioni piuttosto che sulla persona!


prealbe, ma cosa vuoi che si pensi di questa lunghissima performance solipsistica di Fini?
Abbi pazienza. Lunghissima e fuorviante, se al “nulla” prodotto dal “sistema” contrappone condizioni umane create dallo stesso sistema che afferma averlo ridotto in quel modo.

Un accartocciamento su se stesso davvero onanistico, scusa.

“Quando avverto in me e fuori di me, in un mondo ormai più virtuale che reale…”

Come, “virtuale”?! Lo vedi che è fuorviante…?

Citazione:
Ciò di cui parla l’esimio Fini non riguarda l’aspetto volontaristico (“…scegliere una lotta piuttosto che un'altra...” ) ma la significatività del contesto che ci forma e in cui si vive, la sua capacità di dare un senso alla vita di chi vi è immerso. La sua “anima”, per così dire.


Hai un po’ sbarellato anche te postando un articolo spinto dall’emotività, ed ora stai cercando di dare un senso logico alla cosa, di’ la verità…

Come Blondet a suo tempo.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 10/10/2007 12:40
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Il rifiuto della comunità.
#218
Mi sento vacillare
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Franco8, ti ringrazio - sinceramente - del tuo intervento, che é il primo relativo a quanto scritto da Fini; gli altri convenuti invece, chissà perché mai, hanno ritenuto che fosse opportuno centrare i propri sull’analisi di Massimo Fini in chiave socio-esistenzialista. Mah!

In più, condivido sostanzialmente le tue osservazioni. Mi sembra che tu abbia colto bene i contenuti e il senso dell’articolo. Aggiungo, senza toglierti nulla , che quest’ultimo non era particolarmente ermetico (non lo era affatto). A maggior ragione svetta perciò l’incongruenza degli altri interventi (altro che “E’ una tua opinione.” ).

Inoltre noterai, dai due interventi successivi (1) al tuo, la produttività di un approccio diverso dall’ironia (peraltro decisamente bonaria).


Prealbe


[EDIT]
1 - E anche dall'ulteriore intervento di Pax.
[/EDIT]
Inviato il: 10/10/2007 15:00
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Re: Il rifiuto della comunità.
#219
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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ti ringrazio - sinceramente - del tuo intervento, che é il primo relativo a quanto scritto da Fini

Veramente l'intervento di Fini è l'unica cosa di cui non ha parlato, o quasi. Questa l'unica considerazione di Franco a proposito: Il "vorrei essere talebano ecc ecc" è solo una posizione "retorica" non fa parte delle scelte personali, al che mi domando quindi qual è il suo problema, visto che è proprio la sua retorica che ho voluto criticare.

Ovviamente, se non lo capite è un problema vostro, e non ne sono certo sorpreso.
Inviato il: 10/10/2007 15:14
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  •  franco8
      franco8
Re: Il rifiuto della comunità.
#220
Dubito ormai di tutto
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florizelCitazione:

Lunghissima e fuorviante, se al “nulla” prodotto dal “sistema” contrappone condizioni umane create dallo stesso sistema che afferma averlo ridotto in quel modo.

se tu ti riferisci a:
"Vorrei essere un afgano, un iracheno, un ceceno che si batte per la libertà del proprio Paese dall’occupante, arrogante e stupido. "
non è alla "condizione umana" del battersi o essere in guerra che si riferisce Fini ma all'essere altro ovvero appartenere a cultura diversa da quella "occidentale" cui noi apparteniamo volenti o nolenti apparteniamo...
Non ci vedo "contrapposizione" da parte sua (se non la "contrapposizione" che deriva dalla guerre... )
La "condizione umana creata dal sistema ecc ecc" è l'essere in guerra. Non è l'essere afgano, iracheno, ceceno...
quindi... "fuorviante" da che?


florizelCitazione:

Hai un po’ sbarellato anche te postando un articolo spinto dall’emotività, ed ora stai cercando di dare un senso logico alla cosa, di’ la verità

Capisco che era una battuta con riferimento a precedenti "passaggi"....
Ma, che cosa / chi sarebbe "spinto dall'emotività":
preable nel postare l'articolo ,
o l'articolo di Fini ?
Non ce li vedo nè l'uno nè l'altro...
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Inviato il: 10/10/2007 16:17
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  •  franco8
      franco8
Re: Il rifiuto della comunità.
#221
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
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PaxCitazione:

Veramente l'intervento di Fini è l'unica cosa di cui non ha parlato, o quasi.

Maaaa.... E' forse una battuta? Non l'ho mica capita...

PaxCitazione:

Ovviamente, se non lo capite è un problema vostro, e non ne sono certo sorpreso.

Mbè?! va bene prenderti la "licenza" di un attacco personale... Ma mi pare che ti stai prendendo il monopolio delle provocazioni!

Come tu stesso hai detto una volta: se cominciamo ad attribuire significati a casaccio alle parole (come "analisi") non ci capiamo più...

Se dici che volevi criticare la "retorica" in quanto "forma del discorso"... Va bene.
Ma... E poi?... Cosa si dovrebbe leggere in quel che hai scritto che non abbiamo "letto"?
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Inviato il: 10/10/2007 16:18
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  •  florizel
      florizel
Re: Il rifiuto della comunità.
#222
Sono certo di non sapere
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franco8Citazione:
non è alla "condizione umana" del battersi o essere in guerra che si riferisce Fini


Veramente, mi riferivo alla condizione umana dell'essere qualcosa che è il sistema a creare, non mi riferivo al "combattere" fine a se stesso.

Citazione:
ovvero appartenere a cultura diversa da quella "occidentale" cui noi apparteniamo


In pratica, Fini ha decretato la condanna definitiva dell'occidentale e dell'occidente...

La cosa mi puzza non poco.

Citazione:
che cosa / chi sarebbe "spinto dall'emotività"


prealbe, naturalmente.
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Inviato il: 10/10/2007 20:47
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Il rifiuto della comunità.
#223
Mi sento vacillare
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Florizel
Citazione:
In pratica, Fini ha decretato la condanna definitiva dell'occidentale e dell'occidente...

La cosa mi puzza non poco.

Buona fortuna, Franco8!


Prealbe
Inviato il: 10/10/2007 21:24
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il rifiuto della comunità.
#224
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Citazione:
gli altri convenuti invece, chissà perché mai, hanno ritenuto che fosse opportuno centrare i propri sull’analisi di Massimo Fini in chiave socio-esistenzialista.


Pensavo che fossi più intuivo Prealbe,e non mi sono dilungata oltre,bastava che leggessi il link e ti documentassi,per capire che ci stavano bene altri fanculo per la retorica, mancava solo che dicesse: signora mia non ci sono più le stagioni di una volta ed aveva fatto bingo !
ma anche un bel fanculo perchè cavalca il malcontento,perchè si erge paladino di chissà quali valori pre-confezionati dal potere di turno quali l'amor patrio,la morale,la religione,l'autorità ecc.,che cozza proprio con quel suo rimpianto del passato come se fosse stato tutto rosa e fiori.
Un bell'ipocrita il signor Fini,forse parente dell'altro Fini?
_________________
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/10/2007 1:45
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Il rifiuto della comunità.
#225
Mi sento vacillare
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Fiammifero
Citazione:
Pensavo che fossi più intuivo Prealbe,e non mi sono dilungata oltre,bastava che leggessi il link e ti documentassi,per capire che ci stavano bene altri fanculo per la retorica, mancava solo che dicesse: signora mia non ci sono più le stagioni di una volta ed aveva fatto bingo !
ma anche un bel fanculo perchè cavalca il malcontento,perchè si erge paladino di chissà quali valori pre-confezionati dal potere di turno quali l'amor patrio,la morale,la religione,l'autorità ecc.,che cozza proprio con quel suo rimpianto del passato come se fosse stato tutto rosa e fiori.
Un bell'ipocrita il signor Fini,forse parente dell'altro Fini?

A parte il fatto che le affermazioni che fai andrebbero sostenute da qualcosa di più articolato e che non è bene confondere la sbrigatività (superficialità?) della propria prosa con la carenza di intuito altrui , continua a sfuggirti il dettaglio (e qui non è questione di intuito...) che quell’articolo è stato inserito nell’ambito di una discussione perché i suoi contenuti erano attinenti; l’autore, nello specifico, avrebbe potuto anche essere Barbablù o Pinco Pallino e la cosa non avrebbe spostato di un bel nulla il suo contenuto, unico motivo per cui è stato postato. Se ci tieni a parlare di Fini e del suo Movimento Zero, mi pare di avere visto un 3D apposito da qualche parte; nel caso presente è semplicemente OT.

Non era tanto tanto difficile, no?


Prealbe
Inviato il: 11/10/2007 8:23
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il rifiuto della comunità.
#226
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Non è affatto OT in quanto si rifà alla tesi dei "valori della comunità" o meglio dire i disvalori,e Fini si commenta da solo,non c'è niente da aggiungere,a mio modo di vedere.
Nostalgia canaglia doveva essere il titolo del suo articolo nonchè quello del presente topic da cui in sintesi si ricava che chi non accetta e/o critica la comunità (nel senso comune della parola) è un disfattista a dir poco.
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Inviato il: 11/10/2007 9:35
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  •  franco8
      franco8
Re: Il rifiuto della comunità.
#227
Dubito ormai di tutto
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florizelCitazione:
Veramente, mi riferivo alla condizione umana dell'essere qualcosa che è il sistema a creare, non mi riferivo al "combattere" fine a se stesso.

Cioè?...
Vuoi dire che è il sistema che crea l'afgano, l'ebreo, ecc? (i valori, la cultura ecc che ciascuno si porta dietro sono dati oggettivi, non sono solo invenzioni del sistema)
Forse si può dire che il sistema ( a parte che sarebbe oppurtuno definirlo meglio) crea le contrapposizioni o sfrutta a suo vantaggio per alimentare le lotte fra poveri... ma non si può dire che le differenze culturali siano creati dal sistema...
Se un esquimese e un pigmeo hanno culture e modi di vivere diversi... non è una "creazione del sistema" ...

Citazione:

In pratica, Fini ha decretato la condanna definitiva dell'occidentale e dell'occidente...

Non mi pare affatto... se vogliamo è una "condanna" (da parte sua) di (alcuni) dei valori fondamentali su cui si fonda la cosiddetta società "moderna"...
Non è l'occidentale e l'occidente in toto l'obiettivo, è la cultura di riferimento e i valori dominanti che vengono propagandati (vedi il riferimento alla TV).
(Quelli su esplicitati... e ripetuti)
Per esempio:

...Una mediocrità quotidiana fatta di pin, di cin, di carte di credito, di bancomat, in cui domina la figura dell’imprenditore, cioè del mercante, che in tutte le culture e in tutti in tempi, prima dell’avvento della Modernità e della Democrazia, era posto all’ultimo gradino della scala sociale, sotto quello degli schiavi, perché gli uomini, finché son rimasti tali, hanno sempre considerato il massimo del disonore scambiare per guadagno.


Non la vedo affatto come "condanna definitiva", poichè si capisce che l'attuale cultura dominante (non l'occidente in toto) è "degenerata".... ma l'occidente ha radici antiche ha (anche) valori positivi...
Si può salvare sì (almeno credo che lo pensi anche Fini): così come è cambiata "degenerando" e peggiorando negli ultimi secoli... può cambiare in meglio... (...se, ad esempio, si darà priorità ad alcune cose che attualmente vengono considerate secondarie e viceversa sia valuterà secondarie certe cose che attualmente vengono considerare prioritarie, ad es. : l'economia)
Vedi ad esempio:

Una società del fracasso che non conosce più i valori del silenzio e del controllo di sé e applaude anche ai suoi morti.

E' sintomatico. Una volta (molto recentemente) a nessuno sarebbe venuto in mente di applaudire a un funerale...
Le culture mutano pian piano....
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..
(detto, fatto)
Inviato il: 11/10/2007 11:03
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  •  florizel
      florizel
Re: Il rifiuto della comunità.
#228
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Offline
Franco8Citazione:
Vuoi dire che è il sistema che crea l'afgano, l'ebreo, ecc?


No, voglio dire che è il sistema che “crea” l’afghano che deve difendersi, l’ebreo torturato, il kamikaze imbottito di esplosivo, l’irakeno ed il ceceno oppressi.
Fini non sta parlando né di valori né di cultura come caratteristiche di popoli, ma di condizioni esistenziali dovute ad un intervento esterno che incidono, semmai, su quelle caratteristiche.
Ulteriore distinzione va fatta tra “cultura” di un popolo e scelte (se così si possono definire) di “appartenenza politica”: è errato mettere sullo stesso piano le due cose, e credo che l’errore di accomunarle, o il frainteso circa il mio commento, sia tuo, non di Fini, il quale intende esattamente l’afghano, l’irakeno, l’ebreo, il ceceno (che poi è occidentale) sotto il profilo sociale, e non culturale.

In pratica, contrappone quelle reazioni di “lotta” all’assuefazione di questa “democrazia” e del consumismo, commettendo l’errore di ritenere necessario essere “altro” dall’occidentale, come se per esso non ci fossero vie di uscite di sorta.
In qualche modo, inchioda anche gli altri popoli e le altre culture, perché se non c’è risoluzione per gli orrori dell’occidente, non c’è via di uscita nemmeno per la risoluzione delle oppressioni che produce altrove.

Tra l’altro, senza andare troppo lontano avrebbe anche potuto “aspirare” ad essere uno dei tanto occidentali che muoiono di fame grazie a pensioni e stipendi ridottissimi, o alle prese con il sistema sanitario, per citarne solo alcune.

Evidentemente, la SUA condizione sociale occidentale non gli consente di trovare anche in occidenti i “paragoni” utili alle sue elucubrazioni solitarie.

L’errore, o la fallacia, dell’articolo di Fini, a mio avviso sta nel differenziare le reazioni sociali tra popoli e popoli, e non tra “stati” e popoli. Se il suo ragionamento si fosse attenuto a questa seconda analisi, la fallacia di contrapporre l’occidente ad altre culture sarebbe stata evidente.
Nell'articolo, invece, è ben mascherata.

E con questo, forse ho risposto anche alla tua seconda richiesta di esplicitazione…

Citazione:
Se un esquimese e un pigmeo hanno culture e modi di vivere diversi... non è una "creazione del sistema" ...


Franco, credevo che "per te" sarebbe stato facile capire cosa intendevo…

prealbeCitazione:
Buona fortuna, Franco8!


Che fai, ricominci a sparare a zero sui commenti degli utenti? Ci avrai presi per gli occidentali narcotizzati da cellulari e TV?

Se questo Fini ti ha proprio messo nel sangue una gran voglia di giocare alla “lotta”, comincia a confrontarti, piuttosto che giocare a quello che la sa tutta ed il resto sono degli idioti.
Se non ti garba, c’è sempre la Palestina: lì potrai esercitarti al tiro col sasso.
E non sono nemmeno occidentali.
Se vuoi ti cerco un volo economico. Solo andata.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 11/10/2007 14:18
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  •  franco8
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Re: Il rifiuto della comunità.
#229
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florizelCitazione:

No, voglio dire che è il sistema che “crea” l’afghano che deve difendersi, l’ebreo torturato, il kamikaze imbottito di esplosivo, l’irakeno ed il ceceno oppressi...

Scusa tanto... Ma mi sembrava di averlo capito: è esattamente quello che dicevo sin dall'inizio.
Il sistema "crea" _l'afgano_che_deve_difendersi_etc.
Il sistema NON "crea" _l'afgano_etc. (c'è già, c'è a prescindere)

Citazione:

Tra l’altro, senza andare troppo lontano avrebbe anche potuto “aspirare” ad essere uno dei tanto occidentali che muoiono di fame grazie a pensioni e stipendi ridottissimi, o alle prese con il sistema sanitario, per citarne solo alcune.
Evidentemente, la SUA condizione sociale occidentale non gli consente di trovare anche in occidenti i “paragoni” utili alle sue elucubrazioni solitarie.

Questa è parente stretta della considerazione di Pax...
buona parte degli "occidentali morti di fame" fanno riferimento a quei valori (non si tratta di fargliene una colpa...)
( quando dicevo sopra - e mi riferivo proprio al brano di Fini, visto che questo non era chiaro:

Il punto non è quanti vivono nel lusso e quanti no...
Si parla dei valori che vengono seriamente propagandati e ed espressi agli "alti" livelli della società...
I "poveri" possono essere anche maggioranza... ma sono "marginali" (non per me, ovviamente, ma per la società così com'è)...

)
Quindi... ho capito l'obiezione ma te l'accetto solo in parte...
A parte il fatto che (per fortuna) "morti di fame" in senso letterale ce ne stanno pochi... Il punto è che buona parte del morti_di_fame (in senso relativo) hanno nella sostanze quelle stesse "aspirazioni" quegli stessi valori "vuoti" di cui parla Fini...
(con qualche felice eccezione, s'intende).

Citazione:

L’errore, o la fallacia, dell’articolo di Fini, a mio avviso sta nel differenziare le reazioni sociali tra popoli e popoli, e non tra “stati” e popoli. Se il suo ragionamento si fosse attenuto a questa seconda analisi, la fallacia di contrapporre l’occidente ad altre culture sarebbe stata evidente.
Nell'articolo, invece, è ben mascherata.

Hai chiarito meglio quel che intendevi.
Ma... Secondo me, invece di dire che "è ben mascherata" è più semplice dire che parlava d'altro...
Fini non sta parlando della contrapposizione delle culture... Ma parla di questa cultura dominante...
Fa riferimento alla contrapposizione tra stati e popoli, ma gli serve solo come passaggio. non è l'oggetto del discorso.
Non sta parlando dei contrasti all'interno della società, ma dei valori presi a riferimento dalla maggioranza, (ricchie e poveri) dei membri della società...

(Secondo me) Fini per trovare qualcosa di veramente "altro", deve per forza guardare "fuori"...
Potrebbe dire "vorrei essere un senza-tetto" ma la cosa non renderebbe..
(Non c'è "guerra"... e dove c'è "lotta" questa è nascosta ai più...)

Il punto è che, (per dirne un'altra) Fini non intende dire:
"voglio lottare come un talebano ecc."
ma il discorso della lotta a me sembra del tutto incidentale, perchédice:
- "preferirei perfino essere un iracheno che lotta per il suo paese...
(condizione 1)evidentemente oggettivamente poco desiderabile in quanto rischiosissima
2) in più impossibile, nel senso detto, se è Fini, non può essere iracheno... se nasceva irakeno non era Fini...
)
-"... invece che vivere in una società del genere... (e fa degli esempio per dire a cosa si riferisce)"


Comunque ... Mi dispiace che abbiamo letture così diverse dello stesso brano ( volendo, la cosa dovrebbe essere abbastanza "istruttiva" e interessante per tutti... )

-----
Citazione:

Se vuoi ti cerco un volo economico. Solo andata.

Ma no.. Mandalo in gommone...che è meglio.
(scherzo.ovviamente! )
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 11/10/2007 15:13
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  •  florizel
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Re: Il rifiuto della comunità.
#230
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Ricominciamo con le frasi estrapolate. Tu in BLU, Io in ROSSO (però vediamo di trovare un modo meno esasperante, per capirci).

"non è alla "condizione umana" del battersi o essere in guerra che si riferisce Fini ma all'essere altro ovvero appartenere a cultura diversa da quella "occidentale" cui noi apparteniamo volenti o nolenti apparteniamo..."

è il sistema che “crea” l’afghano che deve difendersi, l’ebreo torturato, il kamikaze imbottito di esplosivo, l’irakeno ed il ceceno oppressi...

Citazione:
mi sembrava di averlo capito: è esattamente quello che dicevo sin dall'inizio.


Sei sicuro di aver interpretato le parole di Fini nel modo esatto?

Almeno nel post precedente a quest'ultimo.

Citazione:
Questa è parente stretta della considerazione di Pax...


Infatti sostengo il commento di Pax.

Citazione:
buona parte degli "occidentali morti di fame" fanno riferimento a quei valori


"Quali" valori, franco8? A cosa ti riferisci?

Citazione:
Fa riferimento alla contrapposizione tra stati e popoli, ma gli serve solo come passaggio.


Guarda, mi sono sforzata di trovarlo, ma il riferimento proprio non ce lo vedo.

Citazione:
Potrebbe dire "vorrei essere un senza-tetto" ma la cosa non renderebbe


Non renderebbe rispetto a "cosa"? Poco spargimento di sangue rispetto al dramma di altre "categorie" di persone, forse?
Eppure, ritrovarsi in "occidente" sfrattati da casa grazie alle leggi dello stato, ad esempio, non mi pare molto diverso dal vedersela demolire dall'occupante. Ma forse, come dicevo, è solo questione di
quantità di materia ematica...

Diverso sarebbe stato se Fini avesse augurato ad occidentali e non di riconoscere le "comuni" oppressioni, che altrove si chiamano occupazioni militari, bombe, embarghi, sperimentazioni farmaceutiche, ecc... e qui narcosi collettiva tramite armi meglio mimetizzate.
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Inviato il: 11/10/2007 16:02
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Re: Il rifiuto della comunità.
#231
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Prendo atto dei commenti di Francotto e di Prealbe, visti i quali sono costretto a rileggermi con molta piu' attenzione gli spunti in questione.

...
Banalita'.
Non dice nulla che io non abbia gia' analizzato, valutato e processato per trarne insegnamento.
Non mi riconosco nella descrizione dello squallore etico con il quale contraddistingue la nostra societa' (chissa' se riferita solo all'italia o piu' in generale all'occidente...) ed anzi la trovo molto superficiale (che poi e' proprio il difetto riscontrato nei miei posts: non e' che e' solo una opinione proprio come la mia??!!) perche' si ferma all'apparenza dei risultati che sono frutto del lavoro svolto dal sistema, non la volonta' della popolazione (per lo meno NON della sua maggioranza).
...
Non mi dice niente che possa aiutarmi a capire meglio l'argomento del 3d. Non mi fornisce nessuno spunto interessante.
Ora che non l'abbia capito per la seconda volta, puo' benissimo essere, ma evidentemente non ci posso fare niente.
Beato te, Prealbe, che ne puoi godere la profondita' estrema!


-------
Per Francotto, ti prego, non ti dispiacere per cosi' poco!!!
Su con la vita che non siamo ne' talebani, ne' kamitestedikazi e nonostante tutto abbiamo un concetto preciso e personale di lotta per la liberta'.
Volgio dire, meglio una catastrofe planetaria, chesso' un incenerimento improvviso del pianeta, che il bizzarro anelito di una condizione invivibile che sproni all'ascetismo. .
Ah... e' solo una provocazione!? ... Piu' che provocatoria mi pare una cazzonata.
____

A proposito di superficialita':
se io mi riferisco allo stato economico di una certa (piuttosto che una altra) classe sociale (i lavoratori, per esempio) non e' per sottolinearne
l'indigenza, ma e' per segnalare che chi muore di fame spesso non riesce a pontificare grandezza. E, sinceramente, questo pare sfuggire al Fini.
Le Lotte che elevano sono forzatamente bramate come unica speranza di sopravvivenza in quei casi estremi: non una scelta filosofica consapevole, non una forma di ascetismo... eccheccaz...

Alla stessa maniera in Italia chi ha a che fare con i conti dell'ultima settimana e ne rimane puntualmente schiacciato non puo' permettersi di discutere a fondo di alti concetti filosofici o di spendere soldi per accrescere la propria cultura ed in questo modo ambire alla crescita evolutiva. Soprattutto se l'insicurezza generata da questa situazione prende il sopravvento. Quell'evoluzione sociale che il Fini sembra agganciare senza alternative possibili alla tragedia e al dramma, qui in Italia si riferisce ad una situazione dalla quale si sopravvive fisicamente ma che difficilmente e' superabile intellettualmente, concettualmente... e grazie a cio' e' molto spesso procrastinabile quell'evoluzione (oltreche' molto difficle!!!!): e' una sconfitta parziale, parzialmente accettabile ( sigh...). E per questo che trovo le sue affermazioni, abbastanza banali.
A maggior ragione, se dietro al tutto ci sono vari registi che pretendono che ce la si faccia da soli... anche chi non ha i mezzi per farlo.

I vari personaggi televisivi potrebbero in qualche modo aiutare ma seguono un copione consapevolmente o meno, poco importa. A meno che tu non creda, come sembra credere Fini, che la tv passa solo cio' che la gente vuole.
Se cosi' fosse, lasciamo perdere ...

ciao

mc
Inviato il: 11/10/2007 16:47
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  •  florizel
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Re: Il rifiuto della comunità.
#232
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Citazione:
Non mi fornisce nessuno spunto interessante.


Condividiamo in parecchi, mc... Anzi, è fin troppo generoso spenderci altre parole, che saranno prontamente bollate come idiozie, vedrai...

Citazione:
per segnalare che chi muore di fame spesso non riesce a pontificare grandezza. E, sinceramente, questo pare sfuggire al Fini.


Che sembra si sia alzato, la mattina che ha scritto l'articolo, pensando "Oggi voglio essere un afghano. Tanto in TV non c'è niente di buono."
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Inviato il: 11/10/2007 19:43
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  •  prealbe
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Re: Il rifiuto della comunità.
#233
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Fiammifero
Citazione:
Non è affatto OT in quanto si rifà alla tesi dei "valori della comunità" o meglio dire i disvalori,e Fini si commenta da solo,non c'è niente da aggiungere,a mio modo di vedere.

Nostalgia canaglia doveva essere il titolo del suo articolo nonché quello del presente topic da cui in sintesi si ricava che chi non accetta e/o critica la comunità (nel senso comune della parola) è un disfattista a dir poco.

Perdona, Fiammifero, ma se questo è il meglio che sai fare quanto ad articolazione delle tue posizioni, effettivamente non ci sono molte alternative all'affidarsi all'intuito degli interlocutori…

Aggiungo che la tua sintesi della discussione (ma anche la tua analisi - si fa per dire - di Fini) è davvero (troppo) andante. Capisco la tendenza a sintetizzare le questioni, ma se si eccede in questa direzione la banalizzazione di qualunque argomento è certa. L'analisi di alcuni fenomeni - che sono complessi - è di conseguenza altrettanto complessa, e non si può pretendere di cavarsela applicando sempre e a qualunque ambito le proprie due solite formulette in croce: qua e la tocca accettare di sforzarsi un po' di più o di rinunciare dignitosamente all'impresa.


Prealbe
Inviato il: 11/10/2007 22:07
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  •  prealbe
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Re: Il rifiuto della comunità.
#234
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Florizel
Citazione:
Che fai, ricominci a sparare a zero sui commenti degli utenti? Ci avrai presi per gli occidentali narcotizzati da cellulari e TV?

Se questo Fini ti ha proprio messo nel sangue una gran voglia di giocare alla "lotta", comincia a confrontarti, piuttosto che giocare a quello che la sa tutta ed il resto sono degli idioti.
Se non ti garba, c'è sempre la Palestina: lì potrai esercitarti al tiro col sasso.
E non sono nemmeno occidentali.
Se vuoi ti cerco un volo economico. Solo andata.

Sempre pacata e ben disposta, néh?

Non sto sparando a zero su niente e nessuno, Florizel: è che ti conosco molto bene come interlocutrice, e conosco con certezza l'onere di dibattere con te partendo da posizioni differenti dalle tue. Non credo di averti mai visto deflettere di un millimetro dalla tua tesi iniziale, non necessariamente per la bontà della stessa né degli argomenti a sostegno; di conseguenza ritengo che Franco8 si stia imbarcando in un impresa assai ardua ed estenuante con ben scarse - nessuna! nessunissima! - possibilità di un esito diverso da quelli precedentemente osservati. Di qui gli auguri - scherzosi, piantiamola di inalberarci per ogni stronzata - di buona sorte.


Prealbe


P.S. E si prenda magari anche atto che i cellulari e la TV non sono affatto i soli narcotici a disposizione dell'Occidente; ce ne sono altri ottimamente dissimulati sotto ben altre e insospettabili etichette, eccezionalmente efficaci nel non destare il minimo sospetto nei fruitori, convinti infatti di stare invece assumendo miracolosi antidoti.
Inviato il: 11/10/2007 22:12
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  •  prealbe
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Re: Il rifiuto della comunità.
#235
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Infine, a tout le monde:

ribadisco che l'articolo di Fini è stato postato NON in quanto scritto dal più o meno noto personaggio MA per i suoi contenuti attinenti - ebbene si - alla discussione di cui al titolo del presente 3D. Dell'estensore, in questa sede, non è pertinente dibattere. Se qualcuno ci tiene particolarmente, lo invito ad aprire un 3D apposito e a postare lì le proprie considerazioni. Sarò lieto di partecipare.

Grazie.



Prealbe


P.S. mc, a te rispondo sul nuovo 3D, se verrà aperto.
Inviato il: 11/10/2007 22:15
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  •  florizel
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Re: Il rifiuto della comunità.
#236
Sono certo di non sapere
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Citazione:
conosco con certezza l'onere di dibattere con te partendo da posizioni differenti dalle tue


Guarda un po', io penso esattamente la stessa cosa di te, prealbe. Eppure, non mi sogno di definirlo un "onere".

Sarà perchè il confronto non mi crea disagio?

Citazione:
Non credo di averti mai visto deflettere di un millimetro dalla tua tesi iniziale


Capace che sia per il fatto che prima di scrivere "penso", valuto se quello che affermo sia una cazzata o meno, se trova conferma nei fatti e se aderisce alla realtà delle cose. Puoi dire lo stesso di quella menata che è l'articolo che hai postato?

Citazione:
tua tesi iniziale, non necessariamente per la bontà della stessa né degli argomenti a sostegno


Ancora una volta: la "bontà" di una tesi è decretata dal fatto che a TE piaccia, o che si basi su osservazioni LOGICHE?
Se poi ci spieghi pure dovìè l'attinenza dell'articolo postato con la discussione, ci restituisci il sonno perso in queste nostre notti insonni a rifletterci su.

Citazione:
E si prenda magari anche atto che i cellulari e la TV non sono affatto i soli narcotici a disposizione dell'Occidente


Vero. Ci sono anche i Fini pensatori.
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Inviato il: 11/10/2007 22:56
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Re: Il rifiuto della comunità.
#237
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Citazione:

Sei sicuro di aver interpretato le parole di Fini nel modo esatto?

No che non sono sicuro... Tu sì?
Ma perche,poi!? ... Esiste un "modo esatto"?!
Magari il tuo e il mio sono entrambi "modi esatti" (o possibili) anche se contrastanti....
(l'ambiguità del linguaggio comune rende possibile anche questo, credo...)

Magari dietro alle parole di Fini, o nella testa di Fini quando pensava quelle parole c'è poco o nulla di quello che noi interpretriamo o nessuna delle "intenzioni più o meno mascherate" che vi vediamo.. ?

Fatto sta che non ci vedo, nelle parole di Fini, quello che ci vedi tu. (perciò ad es. Che Fini abbia inteso afgano ecc in senso "sociale" piuttosto che "culturale" non mi pare faccia differnza, erché non è dell'afgano ecc. che voleva parlare...
)

Comunque .. provo a sintetizzare e a dividere i due punti, sperando almeno di essere un po' più chiaro, che mi pare che ho fatto un po' di confusione:

1) riguardo alla tua interpretazione secondo la quale Fini utilizzi certe "figure" per "decretare" o .(insomma boh?) una "condanna definitiva dell'occidente" ecc ecc... Definitivamente Non sono affatto d'accordo.

...Come non ci vedo, nel discorso di fini nel suo insieme, questo:
Citazione:

... ritenere necessario essere “altro” dall’occidentale, come se per esso non ci fossero vie di uscite di sorta.


Dirà magari alla fine delle "banalità" (come dice mc) o.. se volete... delle cose più trite e ritrite, ma il "vorrei essere ecc ecc" gli serve solo per introdurre le cose (più o meno banali) della seconda parte del testo...


2) riguardo a .. quanto in realtà siano "condivisi" questi "valori della modernità" oggetto della critica ...
... credo che ci sarebbe da approfondire e chiarire il discorso.,, perché vi seguo fino ad un certo punto nelle vostre (tua di Pax e anche di mc) osservazioni al riguardo... Cioè non comprendo in pieno cosa c'entra il discorso ricchi-poveri con il discorso di Fini....
( Perciò... possiamo anche essere un po' più d'accordo sul discorso generale... Ma mi pare che ciò vada assolutamente oltre, rispetto a, ciò di cui parla Fini in questo scritto..)

Sicuramente, da una parte c'è da dire che la società è più ricca (nel senso di valori e di diversità) di quel che la TV mostra, o anche solo di quel che la cosiddetta "classe dirigente" esprima...
Ma d'altra parte, ho l'impressione (mi sbaglierò, lo spero) che la maggioranza (" di morti di fame in senso non letterale") abbia a riferimento quell'insieme di valori e quella "classe dirigente"... molto più, ad esempio, di quel che poteva accadere cent'anni fa...
In questo senso, dicevo anche nella risposta all'osservazione di Pax, non è importante, in questo discorso, quanti in effetti vivano nel lusso, hanno "successo" ecc ecc... ma quanti aspirano al lusso a "quel" successo ecc ecc...
o, ancora, ad esempio, quanti pensano di poter risolvere tutti i propri problemi con i soldi.

Ora... non si tratta di essere "moralisti" o "pauperisti" (di vedere la ricchezza come "male" o altro)... ma come dicevo, di "cambiare" l'ordine di priorità...
Se poi questo "ordine di priorità" desiderabile è più vicino a quello del passato... lo sarà non in quanto "passato", ovvero per ragioni nostalgiche o altro, ma per tante altre ragioni (tanto per far riferimento al discorso di fiammifero )

P.S.
dimenticavo..
Citazione:
"Quali" valori, franco8? A cosa ti riferisci?

Sempre a quelli, espressi qui :
....una società senza grandezza, dove gli obiettivi sono cambiare l’automobile, comprare l’ultimo cellulare, tenere lucida la casa, trovare la «propria regolarità» con “Activia” e dove le donne hanno perso il loro fiore più falso e più bello che un tempo si chiamava pudore. Una mediocrità quotidiana fatta di pin, di cin, di carte di credito, di bancomat, in cui domina la figura dell’imprenditore, cioè del mercante, che in tutte le culture e in tutti in tempi, prima dell’avvento della Modernità e della Democrazia, era posto all’ultimo gradino della scala sociale, sotto quello degli schiavi, perché gli uomini, finché son rimasti tali, hanno sempre considerato il massimo del disonore scambiare per guadagno.
....
Una società del fracasso che non conosce più i valori del silenzio e del controllo di sé e applaude anche ai suoi morti.


Citazione:

Diverso sarebbe stato se Fini avesse augurato ad occidentali e non di riconoscere le "comuni" oppressioni, che altrove si chiamano occupazioni militari, bombe, embarghi, sperimentazioni farmaceutiche, ecc... e qui narcosi collettiva tramite armi meglio mimetizzate.

Ok.. Ma non puoi rimprevorarlo su quello che NON ha detto... Se rendo l'idea. Gusto?
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..
(detto, fatto)
Inviato il: 11/10/2007 23:00
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  •  franco8
      franco8
Re: Il rifiuto della comunità.
#238
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Citazione:

Per Francotto, ti prego, non ti dispiacere per cosi' poco!!!

Onde creare fraintendimenti "mi dispiace per mc" vuol dire letteralmente "mi dispiace per mc", non significa "chiedo scusa ad mc".
Vero che era anche una gentilezza nei tuoi riguardi, ma se proprio deve fare questo effetto vorra dire che... la prossima volta ti mando direttamente a fanculo (visto che va tanto di moda)
oppure scriverò:
"mc non ha capito una mazza, ma chi se ne frega di quel che pensa mc..." (... anche se non è vero, e mi interessa)
O se preferisci
" se non capisci è un problema tuo"...
(ogni riferimento è puramente casuale )

(ovviamente scherzo! )

mcCitazione:

Banalita'.
Non dice nulla che io non abbia gia' analizzato,....

Perfetto! (mc e florizel).
Ma... questo punto, se questo è il tuo legittimo giudizio... converrai che le cose banali di solito sono cose vere e ovvie e condivise...
Per cui... non capisco quell'iniziale presa di posizione...
non ne vedo le ragioni, e... cerco di non dispiacermene...
Pur avendo tuscritto delle cose giuste ... (come dicevo anche a florizel) ciò che ai scritto è tutto un'altro discorso, tutto un'altro argomento... non si tratta dell'oggetto del discorso di Fini. (e non si può rimproverare uno di non parlare di un A se sta parlando di B...)

mcCitazione:
Non mi dice niente che possa aiutarmi a capire meglio l'argomento del 3d. Non mi fornisce nessuno spunto interessante.

OK... questo sì. In effetti sarebbe meglio da esplicitare più chiaramente, mi pare... (anche se non mi pare proprio del tutto oscuro..)
Anch'io rinnovo la domanda a prealbe... per spiegare o esplicitare meglio i rapporti di queste ultime considerazioni con le passate

Vi sarà sfuggito forse nel post eccessivamente lungo e scritto un po' coi piedi:

franco8Citazione:

Come interpretiamo il brano di Fini? E quali rapporti ci sono con le tesi sopra espresse principalmente da prealbe e da nessuno, su "individualismo" e "comunità"?

A proposito.. che ci dici preable? Dacci una tua interpretazione.
Non ti limitare agli sfotto'!

....
P.S.
..Un'ultima cosa.. e poi ho finito:
Per esempio:
mcCitazione:

Alla stessa maniera in Italia chi ha a che fare con i conti dell'ultima settimana e ne rimane puntualmente schiacciato non puo' permettersi di discutere a fondo di alti concetti filosofici o di spendere soldi per accrescere la propria cultura...

E' pure giusto. Ma non vedo cosa c'entra.
Come dicevamo prima NON si parla di "scelte consapevoli" e personali, come può essere quello di cui parli tu (farsi una cultura, ragionare, discutere ecc.) ma del nascere (quindi NON per scelta) in una società piuttosto che in un altra... Non (propriamente) dei valori personali, ma dei "valori" in una società che appunto NON vengono discussi, ma vengono dati per scontati, sottointesi e quasi indiscutibili...

Citazione:

...Le Lotte che elevano sono forzatamente bramate come unica speranza di sopravvivenza in quei casi estremi: non una scelta filosofica consapevole, non una forma di ascetismo... eccheccaz...

E infatti! Chi mai ha parlato di "scelte filosofiche più o meno consapevoli" ?!!

---------------

Citazione:

A maggior ragione, se dietro al tutto ci sono vari registi che pretendono che ce la si faccia da soli... anche chi non ha i mezzi per farlo.

Su questo punto.. non so..forse ti sbagli.. (o comunque la pensiamo un po diversamente... anche se non in maniera opposta). Ma mi pare un discorso degno di essere approfondito... anche se mi pare OT...
-------------
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..
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Re: Il rifiuto della comunità.
#239
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Citazione:
P.S. mc, a te rispondo sul nuovo 3D, se verrà aperto.

Non vorrei chiederti tanto...



... infatti non te lo chiedo... ...




mc
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Re: Il rifiuto della comunità.
#240
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Anch'io rinnovo la domanda a prealbe... per spiegare o esplicitare meglio i rapporti di queste ultime considerazioni con le passate
Vi sarà sfuggito forse nel post eccessivamente lungo e scritto un po' coi piedi:

Beh, anch'io ho ribadito il concetto rifacendo la richiesta a Prealbe di articolare il suo pensiero al riguardo, ma soprattutto snocciolare questa "palese" attinenza...
T'e' sfuggito o io scrivo col culo ?? eheheh.


Citazione:
....una società senza grandezza, dove gli obiettivi sono cambiare l’automobile, comprare l’ultimo cellulare, tenere lucida la casa, trovare la «propria regolarità» con “Activia” e dove le donne hanno perso il loro fiore più falso e più bello che un tempo si chiamava pudore. Una mediocrità quotidiana fatta di pin, di cin, di carte di credito, di bancomat, in cui domina la figura dell’imprenditore, cioè del mercante, che in tutte le culture e in tutti in tempi, prima dell’avvento della Modernità e della Democrazia, era posto all’ultimo gradino della scala sociale, sotto quello degli schiavi, perché gli uomini, finché son rimasti tali, hanno sempre considerato il massimo del disonore scambiare per guadagno.
....
Una società del fracasso che non conosce più i valori del silenzio e del controllo di sé e applaude anche ai suoi morti.

E secondo te non critica il livello culturale delle popolazioni che langue nell'abitudine alla moderna democrazia ?
Secondo me, si. E' piu' un giudizio con relativa condanna.
Per fortuna che ci si e' messo anche lui in mezzo, tra i trogloditi che sopravvivono in questo squallore... risparmiandosi quel briciolo di dignita' che mi ha consentito di appigliarmi a qualcosa di commentabile. Senza quel riferimento sarebbe stata una superficiale sentenza sommaria.

Quello che mi stupisce dei tuoi commenti, Francotto e' che mi pareva fossi spesso pronto a condannare una sorta di pianificazione della reazione dell'opinione pubblica.
Gruppi di potere che influenzano le popolazioni e le indirizzano verso i propri "orizzonti".
La propaganda che deve pilotare la gente, convincendola con la menzogna contro i propri interessi.

Ora.
A me sembra un disegno, quello di rincoglionire la popolazione. La tv pubblica ha cresciuto un paese, lo ha formato propagandisticamente, mentre forniva anche nuovi orizzonti culturali prima impensabili nella societa' italiana.
All'epoca (tra i '60 e gli '80), serviva gente di un livello culturale superiore per creare un certo tipo di societa'. Adesso che non e' piu' la specializzazione che serve, la cultura non e' piu' necessaria, anzi...

La popolazione e' mantenuta nell'aia senza la possibilita' di poter mettere il naso fuori.
Intuisco l'articolo di Fini come una critica alle galline del pollaio, chiuse da un recinto, perche' non vogliono uscire oltre i propri confini.
E' come se Fini, come gallina, aspirasse ad essere chiamato dal cuoco: il rischio di perdere la testa c'e'... pero', vuoi mettere col rimanere (vivi ma rinchiusi... o meglio rinchiusi ma vivi...) dentro?

Inoltre, la lotta dell'irakeno, dell'afghano, il Fini, dimentica di classificarla anche come reazione necessaria e volutissima da parte degli "occupanti vari", affinche' la repressione opprima del tutto gli individui, dividendoli tra di loro, e perseguita affinche' possa essere diluita nei decenni a venire:
nemmeno una contro-risposta ma una voce del coro insieme alle altre nella "compagnia della guerra".
Secondo il mio punto di vista e' piu' un imbuto, invece di essere una via d'uscita. Una scelta obbligata ad andare dalla padella alla brace, non il riscatto della propria vita dal futuro squallido incombente... proprio come l'attualita' in Italia.

E' un po' generalista (nel senso superficiale del termine), a mio avviso.

mc
Inviato il: 12/10/2007 16:52
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