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  Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?

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  •  Calvero
      Calvero
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#61
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:

davy ha scritto:
A mio parere personale:

Religione a parte,nessuno Ti impone di credere in qualcosa...
Credi in ciò che vuoi;che sia esistenza oppure no...
Vai dove desideri,e non dove t'han detto.
Il futuro è parte del tempo indefinibile ed inconsistente.
Decidi Te come sruttarlo


esattamente
..è così

--==°o°==--

E non credi (tornando ai discorsi che anche tu avevi fatto prima), che questa sorta di imposizione sia legata ben bene a quelle interferenze di cui si parlava?

Mi rendo conto anche di come siano proprio anche terra terra certi riscontri propriamente fisici di ciò che ci circonda. E parlo della Natura. Io vivo in un posto dove, letteralmente, in 15 minuti (a piedi) mi trovo vicino a torrenti, boschi, e se ci si ferma lì in quel "silenzio" ci si senti liberi. Sono fortunato.
Questo anche perchè parlavamo di un certo riscontro in quello che fondamentalmente ne è l'essenza dell'Icke (cospirazione/frequenze) pensiero.. trovi anche tu?

Nietzsche diceva che non forgiava un solo ragionamento valido che non fosse stato "elucubrato" durante una passeggiata immerso nella quiete e nella sincerità della natura..
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 5/7/2007 20:10
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#62
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Molto spesso noto che la prosopopea e la sicumera fà prendere lucciole per lanterne,
Povero Socrate,brachilogia o macrologia?
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 5/7/2007 20:24
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#63
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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kalpoterni ha scritto:
Citazione:

Calvero ha scritto:



ciao Kal


Uff!Faccio una certa fatica a seguirti penso però di aver capito,è vero un marocchino è un marocchino un cinese un cinese ecc ecc,mentalità e atteggiamenti sono diversi,la ricerca del se però per me è alla portata di tutti,che poi esista gente che se ne infischia,che non ci crede,che si comporta in maniera diversa rispetto a chi cerca un giusto equilibrio è vero,ed è anche vero che questa "cosa" ci differenzia,per me però non fa razza.
Capisci che voglio dire?

Ciao


Di solito quando in questi casi si fa fatica sono due le cose: 1) Stiamo scoprendo nuovi percorsi che mettono alla prova le nostre sinapsi,e il nostro Cuore; 2) Sono un'imbranato e devo impegnarmi di più.

Spero sia la prima opzione, ovviamente

Diciamo che forse partiamo da frequenze o intuizioni diverse io e te, ma che fondamentalmente in sostanza siamo concordi. Se posso ri-proporre un'approfondimento dico che:
Si stava parlando in relazione a quello che era stato detto sul razzismo.. E io, cercando di portare acqua al mulino dell'argomento che stiamo trattando, ho sottolineato "l'esigenza" ( e in un Forum che porta il nome -luogocomune- la dice lunga) di chiamare le cose con il loro nome.
Appunto perchè anche in ragionamenti che tendono inevitabilmente a essere gratuitamente Buonisti, si insinua (a mio vedere) il rischio di NON tracciare le giuste coordinate. Ed è sbagliato, in questo caso, non essere terra-terra.

Il fatto che per te - non fa razza -, io lo condivido nella maniera in cui riconosco che tutti contestualmente al nostro retaggio abbiamo medesimi diritti a camminare su questa Terra.
Per -contestualmente- (prima di fare confusione) intendo dire, ad esempio un popolo, che l'Industriosità dei Giapponesi non si Confà sicuramente a quella dei Messicani. E' su questa base, eventualmente (contestualmente), che è genuino chiamare le cose con il loro nome e portare così ragionamenti che in una maniera o in un'altra ne discutono.

Si dice ci vogliano 100 anni per fare un proverbio. E al di là delle eccezioni io ci credo.
Se gli italiani sono un popolo di mangia-spaghetti (passami questa leggerezza, è per semplificare), a meno di non voler essere provocatori su basi gratuite, non si discrimina affatto. E' una verità, generalizzata ok, ma una verità.. e così via.. per tutto il resto ( e il DNA, in questo senso, non è cosa da poco).

E' su questa base che quando sostanzialmente Davy diceva che siamo in pochi, gli dò ragione.
Così come è ovvio che guardando il mondo, diciamo così, con "occhio divino" il TUTTO diventa una cosa sola. Ma siccome parliamo anche a questo piano di realtà, credo che coerentemente, senza sarcasmo, con intelligenza, si possano anche riconoscere pregi, difetti, mancanze, qualità o negligenze di un popolo.. di una razza, come di uno Stato.. come di una persona..

Ciao Kal
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 5/7/2007 20:34
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#64
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Timor ha scritto:
Oggi ho trovato un articolo interessante che ripropone quanto ho cercato di esplicare....

Link

Linucs non avvicinarti che certi argomenti potrebbero provocarti un forte senso di nausea e vertigini



Ciao Timor.
Riporto i tre paragrafi secondo me più interessanti legati ai nostri discorsi, del link che ci hai indicato:-


1)- L’intelletto è una risorsa utile per il ricercatore spirituale. Ha il potere di analizzare, sintetizzare e comporre nuove combinazioni e schemi. Questa capacità investigativa e analitica è molto utile nello sviluppo del proprio arsenale di discernimento ed estensione di pensiero. Con l’intelletto potete leggere quanto volete, fino a che non avrete familiarità con quello che un certo numero di altre persone hanno detto riguardo alla ricerca spirituale.

2)- L’intelletto è resistente al cambiamento. Quando si diventa ricercatori spirituali, si sceglie di accelerare il ritmo del cambiamento e della trasformazione nell’esperienza della vita. Perciò, sebbene l’intelletto possa portare il ricercatore spirituale in una situazione in cui è più consapevole di chi è e del perché è qui, generalmente non è né l’intelletto né le capacità dell’intelletto di mantenere il ricercatore in equilibrio e sulla rotta mentre le maree e le ondate del cambiamento e della trasformazione investono il ricercatore che si sta aprendo come un fiore.

3)- La coscienza è l’altra mente che avete come complesso mente/corpo/spirito, come coloro noti come Ra hanno definito una persona residente su questa Terra. A differenza della mente che è particolarmente e unicamente vostra, condividete la facoltà della coscienza con tutti gli esseri. Non stiamo semplicemente dicendo che condividete la coscienza con tutti gli altri esseri umani. Stiamo dicendo che condividete la coscienza con ogni briciola contenuta nella creazione infinita dell’uno Creatore.

Ecco, credo che vi sia una profonda relazione con la strada che percorre anche alla nostra uscita dal corpo. Tu concordi?
Per il resto della lettura, (comunque di massima condivisibile) vi leggo comunque una nota nella forma che và troppo verso la New Age ed è in parte opinabile a mio vedere.

Tornando a noi. Oggi ho letto una bellissima frase su un giornale di "alta fedeltà (pensa tu ) che dice:-

<< Lo scoprire consiste nel vedere ciò che tutti hanno già visto e nel pensare ciò che nessuno ha pensato>> bella, no? Può tornarci utile per cercare una migliore forma, nelle discussioni che a volte partono per tangenti sbagliate.. soprattutto in questi argomenti.

Ciao Timor
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Inviato il: 5/7/2007 20:48
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#65
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
Molto spesso noto che la prosopopea e la sicumera fà prendere lucciole per lanterne,
Povero Socrate,brachilogia o macrologia?


..molto spesso è la cosa migliore da dire in questi casi;
beh.. in un certo senso il tuo nome prorio ti dona

con affettuosa prosopopea
e sicumera ironia

tuo Calvero
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Inviato il: 5/7/2007 20:52
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  •  kalpoterni
      kalpoterni
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#66
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/10/2006
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Citazione:

Calvero ha scritto:


Di solito quando in questi casi si fa fatica sono due le cose: 1) Stiamo scoprendo nuovi percorsi che mettono alla prova le nostre sinapsi,e il nostro Cuore; 2) Sono un'imbranato e devo impegnarmi di più.

Spero sia la prima opzione, ovviamente


3) forse so "gnurante" io

Citazione:

Diciamo che forse partiamo da frequenze o intuizioni diverse io e te, ma che fondamentalmente in sostanza siamo concordi. Se posso ri-proporre un'approfondimento dico che:
Si stava parlando in relazione a quello che era stato detto sul razzismo.. E io, cercando di portare acqua al mulino dell'argomento che stiamo trattando, ho sottolineato "l'esigenza" ( e in un Forum che porta il nome -luogocomune- la dice lunga) di chiamare le cose con il loro nome.
Appunto perchè anche in ragionamenti che tendono inevitabilmente a essere gratuitamente Buonisti, si insinua (a mio vedere) il rischio di NON tracciare le giuste coordinate. Ed è sbagliato, in questo caso, non essere terra-terra.


Sono daccordo,trovo il buonismo gratuito una cosa inutile...



Citazione:

Si dice ci vogliano 100 anni per fare un proverbio. E al di là delle eccezioni io ci credo.
Se gli italiani sono un popolo di mangia-spaghetti (passami questa leggerezza, è per semplificare), a meno di non voler essere provocatori su basi gratuite, non si discrimina affatto. E' una verità, generalizzata ok, ma una verità.. e così via.. per tutto il resto ( e il DNA, in questo senso, non è cosa da poco).

E' su questa base che quando sostanzialmente Davy diceva che siamo in pochi, gli dò ragione.
Così come è ovvio che guardando il mondo, diciamo così, con "occhio divino" il TUTTO diventa una cosa sola. Ma siccome parliamo anche a questo piano di realtà, credo che coerentemente, senza sarcasmo, con intelligenza, si possano anche riconoscere pregi, difetti, mancanze, qualità o negligenze di un popolo.. di una razza, come di uno Stato.. come di una persona..

Ciao Kal


Ora mi è ben chiaro cosa intendi,si,è giusto "pesare" con intelligenza pregi,difetti,qualità ecc di altri popoli.

Ciao
Inviato il: 5/7/2007 21:35
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  •  partynight
      partynight
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#67
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 27/11/2005
Da NE
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.Ciao Cassandra,esperienza "tosta" questa,successa una sola volta a me (le altre non riuscivo ad aprire gli occhi) ero sul divano (un paio di anni fa) che sonnecchiavo,e mi sono accorto che stava per succedere "qualche cosa",mi lasciai andare e cominciò la "paralisi",poi a un certo punto decisi di riprendermi e alzarmi,a occhi chiusi mi alzavo,sentendomi pesantissimo,con movimenti lentissimi e una fatica sovrumana,poi però quando aprivo gli occhi ero sempre li fermo immobile sul divano,ho fatto questa cosa più volte -in piedi poi aprivo gli occhi ed ero sempre li- finche mi sono realmente ripreso e alzato...questa è quella più particolare che ricordo,ricordo anche che nel periodo di "paralisi" mi chiedevo cosa stesse succedendo,però senza paura,anzi incuriosito ridacchiavo

Scopro solo ora questa discussione, la quale mi incuriosisce in special modo perche varie "esperienze" del genere sono capitate anche a me una decina di volte. In ogni caso ricordo perfettamente che mi capitavano appena dopo pranzo nel periodo in cui facevo un riposino steso sul divano con la tv accesa.
Ricordo una specie di sensazione tipo un lievissimo stordimento e contemporaneamente una sensazione di "paralisi" crescente. ricordo benissimo il non riuscire a muoversi e magari guardarsi tranquillamente attorno!! poi regolarmente nell'arco di 5-15 secondi facevo quello sforzo di riprendermi per paura di non muovermi veramente più. (paura per modo di dire visto che di ciò non me ne sono mai preoccupato)
Il più delle volte questi avvenimenti accadevano anche 2-3-4 volte di seguito e il più delle volte però li "interrompevo" dopo 2-3 secondi.

Da quando non ho più tempo di rilassarmi in divano dopo mangiato guarda caso non mi è più successo qualcosa del genere.
Allora mi chiedo: non sarà che tutto ciò non sia altro.. che so.. un normalissimo effetto della digestione in una posizione poco consona?A me sembra verosimile. Magari se lo chiedo al medico me lo conferma. (chi glielo chiede?)
Inviato il: 6/7/2007 0:33
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  •  kalpoterni
      kalpoterni
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#68
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/10/2006
Da
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Citazione:

partynight ha scritto:

Da quando non ho più tempo di rilassarmi in divano dopo mangiato guarda caso non mi è più successo qualcosa del genere.
Allora mi chiedo: non sarà che tutto ciò non sia altro.. che so.. un normalissimo effetto della digestione in una posizione poco consona?A me sembra verosimile. Magari se lo chiedo al medico me lo conferma. (chi glielo chiede?)


Per me no,la digestione non ha nulla a che vedere con queste esperienze,te lo dico perchè a me succede anche senza prima aver mangiato nulla,tipo al mattino,o alla sera prima di cenare.Credo che se chiedi al medico una cosa del genere specificando magari le "uscite dal corpo" ti prescrive 5-6 scatole di pastiglie e ti consiglia uno psicologo. (cmq fa ciò che ritieni giusto)

Una cosa dimeticavo,vi capita mai durante il sonno di avere la sensazione di precipitare nel vuoto....? A me si,tempo fa seguivo un programma radiofonico (TOTEM su RTL) dove tra le varie cose si parlava anche di uscite dal corpo,e una volta il relatore di questo argomento disse che questa sensazione significa che si sta cominciando ad uscire dal corpo.

Saluti
Inviato il: 6/7/2007 9:54
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Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#69
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/11/2005
Da
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Ciao Calvero, complimenti hai estratto i passaggi per me più significativi del link che ho postato tralasciando quel ambiguo retrogusto new age, che ahimè ultimamente ha una facile presa sul sottoscritto.....Sarà il lobo destro che comincia a scaricare in maniera anomala ?

Il passaggio per me più importate era questo:Citazione:
Stiamo dicendo che condividete la coscienza con ogni briciola contenuta nella creazione infinita dell’uno Creatore
......per cercare di far capire, attraverso la sincronicità del link, che tutto è dentro alla nostra Anima senza eccezione, non esistono cose senz'anima.
Non c'entrano l'espressione dell'ignoranza, dell'odio, del narcisismo egoico, della volontà di dominio e di sopraffazione come elementi differenziati che non possono appartenere a coloro che hanno anima; perchè sono tutti elementi dentro di noi che riconosciamo esternamente in quanto ci appartengono profondamente. Credo che prima accettiamo questo fatto prima superemo le polarità che così tanti conflitti producono e hanno prodotto. Siamo tutti responsabili di quello che avviene e non serve giustificarsi con fasulle differenziazioni fra chi agisce e chi viene agito ergendosi come al solito a giudice e boia. Scusate il tono sto parlando a me stesso

Come disse il buon Amleto alla amata Ofelia:
Anch'io
son virtuoso abbastanza, e tuttavia
mi potrei incolpar di tali cose,
da pensar che sarebbe stato meglio
mia madre non m'avesse partorito.
Sono molto superbo,
vendicativo, pieno d'ambizione,
con più peccati pronti ad un mio cenno
che pensieri nei quali riversarli,
o fantasia con cui dar loro forma,
o tempo sufficiente a consumarli.
Che ci fa al mondo un essere così?
Sempre a strisciare qui, tra cielo e terra?
Siamo grandi canaglie, tutti quanti:
farai bene a non credere a nessuno.

Eppure siamo anche capaci dell'opposto e di andare anche oltre....e questo mi dà un immenso piacere .
Il più intenso amore l'ho provato, in una delle mie peregrinazioni, per un sassolino così delicato che un tocco troppo pesante avrebbe potuto farlo svanire. Non aveva forse anima quel sassolino?

Scusate se mi sono lasciato andare OT è colpa del lobo destro
Dopo riattivo il lobo sinistro e definisco, come già Calvero ha suggerito, in maniera analitiva come
tutto questo sia collegato ai viaggi fuori dal corpo.....ma saranno i soliti asettici concetti

Ciao
_________________
"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 6/7/2007 10:27
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#70
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
Da
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Per farvi capire cosa intendevo con"paura" vi segnalo questo forum:
http://freeforumzone.leonardo.it/viewdiscussioni.aspx?f=37279&idc=4&t=1152660213250

E' davvero incredibile da leggere. Per quello che ho capito, si tratta per la maggior parte di ragazzini adolescenti che si abbandonano ai viaggi fuori dal corpo come una specie di "droga". Non in tutti i casi ovviamente, e facciamoci anche la tara delle balle, ma la sensazione che si ha dopo aver letto una serie di thread è che questi ragazzini stiano "giocando col fuoco", ovvero provocando meccanicamente un'esperienza trascendente per il solo gusto di visitare il parco giochi.
Qualcuno racconta di brutte esperienze, altri di brutti incontri, altri sostengono (non so se plausibilmente) che quasi non riescono più a fermarsi dal farlo. Le frasi più frequenti sono roba tipo: "non vedo l'ora di andare a dormire", "oggi l'ho fatto tre volte", "mia mamma non vuole che lo faccia".
Io lo trovo assolutamente inquietante, e per tornare al discorso della mia "paura" quel forum mi ha fatto capire che la questione è contraria: occorre invece una preparazione interiore, per intraprendere certe esperienze. Preparazione che riguarda più il carattere che le conoscenze, la capacità di controllo sulle emozioni, la sospensione di giudizio, la capacità di pensiero laterale e la concentrazione.

O più semplicemente, non voglio fare come i ragazzini che se ne vanno a Disneyland.
_________________
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 6/7/2007 11:06
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Re: Non voglio uscire - Fuori dal Corpo - ..per quanto?
#71
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/8/2006
Da Lemuria
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Ciao a Calvero ed al resto del gruppo.

Tornando "terra-terra" con la discussine,come giustamente dice Cassandra;
mi sembra opportuno raccontarvi la mia esperienza personale.
Quello statato di "grazia" che ho vissuto una sola volta,credo che sia l'apice dell'esistenza congiunta di "quei pochi",
mentre invece mi è capitato innumerevoli volte,e sempre dopo quella volta famosa (che racconterei,ma è davvero indescrivibile in alcune parti),
di trovarmi in dormiveglia,di notte,ed essere immobilizzato;
dopo di chè mi sento come ondulare,come se il letto diventasse un dondolo,e poi una volta armonizzata l'ondulazione,mi sento lievitare,riesco a sentire che stò passando attraverso il soffitto e sempre più su.
A quel punto,in passato,cercavo di urlare con tutta la mia forza,ma non usciva nulla,e non potevo fare nulla!
Una volta,ci sono riuscito,e mi sono sentito come sbattere sul letto,ed i vicini sono accorsi perchè non avevano mai sentito un urlo del genere...
L'ultima volta che mi è capitato di iniziare "a salire",è accaduto qualche giorno prima che Calvero scrivesse l'articolo,nei giorni in cui ricominciavo a scrivere su LC dopo tanto;ma questa volta non avevo nessuna paura,ed anzi,ero io che "sforzavo" per vedere dove finivo.
A quel punto mi sono trovato libero dal corpo,in un luogo scuro,ma con tante linee di luce... Ero felice,e mi sembrava di sguazzare nell'acqua come un pesce.

Scusatemi se ci sono errori o mi sono espresso male,ma devo correre a lavoro! Volevo aggiungere un paio di cosette... spero di riuscirci questa sera
Inviato il: 6/7/2007 14:15
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