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   Storia, Arte & Cultura
  Andy Warhol

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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Andy Warhol
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/9/2005
Da Bergamo
Messaggi: 837
Offline
visto che di arte non ci capisco una mazza, e visto che ho già pile di libri da finire.. gradirei sentire un pò di opinioni su Warhol, giusto x farmene un'idea.. il tipo di arte, la cosiddetta arte di serie, le idee (se ce ne sono), il supporto al consumismo o la critica ad esso.. insomma, warhol: genio pazzo o astuto businnessman creatore di croste(in serie per giunta..)?
_________________
-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Inviato il: 9/6/2007 15:15
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Andy Warhol
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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La solita "americanata" ,a mio parere
Lo sò,la grafica bla bla bla, la rottura bla bla bla, forma popolare di comunicazione bla bla bla .....
due modi di comunicare,due stili diversi,epoche diverse,ma preferisco van Ghog
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 9/6/2007 23:11
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  •  Wropot
      Wropot
Re: Andy Warhol
#3
So tutto
Iscritto il: 28/5/2007
Da
Messaggi: 1
Offline
Ciao Blsabbath, su Warhol il discorso è molto interessante e ricco.

Siamo difronte ad una delle più grandi e importanti espressioni artistiche degli ultimi 50 anni.

I paragoni ed ed i raffronti che possono essere fatti sono molteplici e vanno esaminati contestualmente e non "secondo me", cosa che nell'arte, in ultima analisi, significa poco.

Non pensare di saltare completamente la parte di lettura però!

Che, hai preso il sito per un bigino??

Ciao.
Inviato il: 10/6/2007 3:01
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Andy Warhol
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione:
"secondo me", cosa che nell'arte, in ultima analisi, significa poco.

hai colto nel segno,chi decide ed impone i gusti,che crea miti e mode non è la massa a cui si dice che l'arte è rivolta,ma è la solita elite di suprema " Intellighenzia " quindi anche se è soggettivamente una "cacata" e/o un "capolavoro" lo decide il bussiness
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 10/6/2007 10:16
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Re: Andy Warhol
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/8/2005
Da Roma
Messaggi: 43
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
hai colto nel segno,chi decide ed impone i gusti,che crea miti e mode non è la massa a cui si dice che l'arte è rivolta,ma è la solita elite di suprema " Intellighenzia " quindi anche se è soggettivamente una "cacata" e/o un "capolavoro" lo decide il bussiness

Sicuramente in alcune occasioni sarà così: succede nella musica e in tutti gli altri ambiti, e anche l'arte è un mercato, però a mio aviso è un errore definire l'arte soltanto in quanto bella, brutta o ben fatta perché l'arte è anche rappresentazione della propria epoca e al di là del gusto che si possa provare o non provare nel guardare le sue opere, Wahrol rappresenta egregiamente il suo tempo.
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"...deduco da una frase del Vangelo che è meglio un imbianchino di Le Corbusier" - F.B.
Inviato il: 10/6/2007 13:22
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: Andy Warhol
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/9/2005
Da Bergamo
Messaggi: 837
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Citazione:
Wahrol rappresenta egregiamente il suo tempo.


quel che non capisco è in realtà COME lo rappresenti. Se le sue opere abbiano al loro interno una critica al modello consumista, se invece lo supportino, oppure se non hanno dentro nulla, e tale ambiguità è appunto sfruttata dall'artista per essere apprezzato su entrambi i fronti, proprio x la sua non chiara presa di posizione..

quando egli afferma che il prodotto di massa è democratico perchè per esempio, la coca cola la beve ugualmente sia il poveraccio qualunque che il presidente degli stati uniti.. beh.. mi cascano un pò le braccia
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Inviato il: 10/6/2007 14:46
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  •  nike
      nike
Re: Andy Warhol
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
Da
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Citazione:

quel che non capisco è in realtà COME lo rappresenti. Se le sue opere abbiano al loro interno una critica al modello consumista, se invece lo supportino, oppure se non hanno dentro nulla, e tale ambiguità è appunto sfruttata dall'artista per essere apprezzato su entrambi i fronti, proprio x la sua non chiara presa di posizione..

quando egli afferma che il prodotto di massa è democratico perchè per esempio, la coca cola la beve ugualmente sia il poveraccio qualunque che il presidente degli stati uniti.. beh.. mi cascano un pò le braccia


Andy Warhol era decisamente un genio, ma anche un businessman sono perfettamente d'accordo. Ma andrebbe letto molto e visto molto su di lui. Comunque mai come vedere una sua mostra, ci sono anche delle permanenti, ti fa capire chi fosse, per altro ci sono films su di lui fatti molto bene: come Basquiat . Da vedere assolutamente.

Riporto un articolo che parla un po’ di Andy Warhol (e di cultura gay)

"Pride", n. 70, aprile 2005
Nella vecchia Factory
Intervista a Gerard Malanga
(fotografo)
[…]

giornalista: Tu hai sempre detto che fotografi ciò che non puoi scrivere e scrivi ciò che non puoi fotografare. Man Ray diceva che fotografava ciò che non poteva dipingere... Warhol, invece...?

G.M. Lui era attratto dalla "Realtà", da ogni cosa fosse action... Per lui tutto era riproducibile tecnicamente. Registrare su nastro conversazioni casuali o scattare in continuazione polaroids divenne per lui un'ossessione. Non a caso diventò regista cinematografico.
Ogni oggetto, persona o suono poteva diventare opera d'arte. Era attratto da ciò che era "popolare", dalla "celebrità" ma anche da cose scioccanti ed inusuali. Comprese le persone strambe e "uniche" di cui amava circondarsi. Lui però non aveva grandi capacità critiche, ne era attratto inspiegabilmente.
Era aperto ad ogni cosa nuova che lo potesse incuriosire e divertire.

giornalista : La Pop Art, alla fine dei conti, oggi può essere vista come un'arte alienata, frutto dell'epoca moderna malata di consumismo. Warhol s'era reso conto di questa "denuncia" inconscia nelle sue opere?

G.M. No. La Pop Art poté esistere perché i mass media erano l'immagine dell'attualità, e la Pop Art amava la modernità propagandata attraverso tutti i media: pubblicità, giornali, televisione e il cinema delle stars. Era un'arte che non avrebbe potuto esistere al di fuori di questo "culto" per i media.

giornalista:A sua volta la Pop Art divenne "di moda" perché i media se ne occuparono immediatamente, per il suo aspetto scioccante e bizzarro. Fu come se per un attimo i media si fossero guardati dentro a uno specchio e si auto-incensassero. Andy amava le cose che dipingeva e non faceva certo denuncia sociale...

G.M. è vero. Quando degli amici gli suggerirono di dipingere ciò che lui amava di più, iniziò a disegnare su tela le banconote verdi dei dollari!

==========


Un paio di films su Warhol da vedere che ne mostrano il carattere:

Factory Girl (un film che ha fatto arrabbiare tutti anche Bob Dylan, ma è un bel ritratto dell'epoca.)


============


Basquiat: [i]Busquiat meets Wahrol video clip da YouTube


La Trama del film:

Jean-Michel Basquiat è un giovane artista di strada newyorkese. Il fortuito incontro con Andy Warhol lo proietta repentinamente nel sofisticato milieu delle gallerie d'arte di Soho; ma questo ambiente, pervaso di cinismo e di opportunismo, non fa per Jean-Michel……..[...]

===============

Qui invece una clip di una mostra di Andy Warhol ; tratto da una serie televisiva "An American Family"



.......................................................................
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Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
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Re: Andy Warhol
#8
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/8/2005
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BlSabbatH ha scritto:
quel che non capisco è in realtà COME lo rappresenti. Se le sue opere abbiano al loro interno una critica al modello consumista, se invece lo supportino, oppure se non hanno dentro nulla, e tale ambiguità è appunto sfruttata dall'artista per essere apprezzato su entrambi i fronti, proprio x la sua non chiara presa di posizione...
quando egli afferma che il prodotto di massa è democratico perchè per esempio, la coca cola la beve ugualmente sia il poveraccio qualunque che il presidente degli stati uniti.. beh.. mi cascano un pò le braccia

Be', Warhol sosteneva proprio che l'arte dovesse essere fruibile da tutti e per paradosso ritraeva ciò che era di uso comune proprio per parlare il linguaggio di tutti, dunque il suo discorso sulla coca cola credo fosse più una metafora riferita all'arte che al prodotto in sé. Credo che ai suoi tempi certi discorsi globali avessero una coscienza diversa da quelli attuali ma questa è solo una mia opinione/sensazione.
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Inviato il: 10/6/2007 15:18
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  •  nike
      nike
Re: Andy Warhol
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
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Citazione:

Be', Warhol sosteneva proprio che l'arte dovesse essere fruibile da tutti e per paradosso ritraeva ciò che era di uso comune proprio per parlare il linguaggio di tutti, dunque il suo discorso sulla coca cola credo fosse più una metafora riferita all'arte che al prodotto in sé. Credo che ai suoi tempi certi discorsi globali avessero una coscienza diversa da quelli attuali ma questa è solo una mia opinione/sensazione.


Credo che Andy Warhol piuttosto che altri che vissero quel perido fossero gente in gamba, gente che rischiava grandi cose particolarmente la loro pelle considerata la droga che girava, anche se sembrerebbe OT il concetto che vorrei esprimere è proprio quello di un ‘artista come: Jean-Michel Basquiat (Jean-Michel Basquiat (Brooklyn, 22 dicembre 1960 – New York, 12 agosto 1988):
Ctz:
«Io non penso all'arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita».
«Non ascolto ciò che dicono i critici d'arte. Non conosco nessuno che ha bisogno di un critico per capire cos'è l'arte»


E’ stato uno dei più importanti esponenti del graffittismo americano, riuscendo a portare, insieme a Keith Haring, questo movimento dalle strade metropolitane di oggi alle gallerie d’arte.

[..] Viene soprannominato il James Dean dell’arte moderna, essendo riuscito a scalare quel mondo con grande velocità, ma a scomparire in un tempo ancora minore.
La stessa sorte toccherà anche all’amico Haring, morto di AIDS due anni dopo, che il 17 agosto lo accompagnerà nell’ultimo viaggio, insieme a Francesco Clemente ed altri stretti amici, al cimitero di Greenwood a Brooklyn.
[...]
==========

Lo so che ci sono critici e persone colte che potrebbero rispondermi, ma rtenengo che chiunque possa rispondere.

La vita comune che A. W. tentò di stravolgere fu questa:

Pleasantville -
.....................

Come morì Andy Warhol ad esempio? Morì a New York nel 1987 in seguito a un intervento chirurgico alla cistifellea. Non di overdose o altro. Non come tutti gli artisti o quasi che scoprì. C’è da chiedersi se non ci trasmise pur essendo un artista il cinismo, l’indifferenza, il capitalismo. Non credo fosse “pagato” da qualcuno , ma certamente in possesso della migliore arma per fare soldi.

Gli artisti i soldi non li hanno mai fatti, chissà perché!
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Inviato il: 10/6/2007 17:31
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