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Indice del forum Luogocomune
   Salute & Ambiente
  Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare

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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#31
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
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Citazione:
florizel ha scritto:
Forse ci siamo: fanno parte della vita o della società?
Procedo a passettini piccoli piccoli, così può darsi che si capisce il senso di quello che intendo dire.

Fanno parte della vita reale e non di quella ideale.
Se vivi su un’isola deserta fanno parte delle tua vita la spiaggia, il mare e l’albero di cocco che ti fa ombra.
Se vivi in un posto abitato fa parte della tua vita anche la società.
Non puoi scindere dalla vita il contesto in cui ti trovi.

Citazione:

Ovviamente, il soggetto in discussione non eri te, ma la "società" più in generale, ma tanto "in generale" che quasi quasi le viene più facile eliminare il "ricordo" dell'evento traumatico piuttosto che l'evento traumatico stesso.
Non dirmi che non hai capito quello che intendo, dai.

Ho capito benissimo cosa intendi e ti ho già risposto in merito, per cui non aggiungo altro in proposito.

Citazione:

Soluzioni a COSA, scusa? A "rimuovere" il ricordo?
Ripeto, reale e concreto mi sembra più rimuoverne le cause, e mi riferisco a quelle storture sociali date per "inevitabili".


Ci riprovo, sperando che tu mi legga:

Proponi soluzioni reali e concrete per impedire che avvengano violenze, era questo che intendevo.


Meglio ancora:
Proponi soluzioni reali e concrete per eliminare la cause della violenza e le “storture sociali”.


Aspetto la risposta.
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Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 16/3/2007 3:12
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  •  florizel
      florizel
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Citazione:
Aspetto la risposta.

Onestamente, mi son resa conto che non vale la pena di "esibirsi in sterili disquisizioni" se non si riesce a comprendere che "società" (e "collettività") è qualcosa di completamente artificioso se interpretabile come "indipendente" dalla specificità del singolo e della sua vita, e se non si riesce a capire quale insidia può annidarsi nella falsa convinzione che una "moltitudine" sia responsabile della colpa individuale, e viceversa.

Rimuovere il ricordo di un evento traumatico "sociale" non implica la rimozione del male che l'ha generato, ma può anzi legittimarne l'esistenza come "naturale", e sappiamo che in realtà non è così.
Sono concetti come questi che poi alimentano comportamenti volti a giustificare la necessità di "essere governati".
Pretendere di scardinare questa radicata abitudine al "gregge" impone una coerenza "individuale" senza la quale "collettività" diventa un termine pretestuoso, funzionale solo ad alimentare l'illusione della "partecipazione".

Spero di essere stata abbastanza chiara. Se non altro, sento di essere stata coerente con i principi che mi animano, rinunciando ai quali mi sentirei solo una delle tante pecore dell'unico gregge.
Disadattata, forse? Meglio quello, che "serva" inconsapevole o cosciente di qualche bislacca teoria "partecipativa".

Un saluto.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/3/2007 11:47
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#33
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
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Citazione:
florizel ha scritto:
Onestamente, mi son resa conto che non vale la pena di "esibirsi in sterili disquisizioni" se non si riesce a comprendere che "società" (e "collettività") è qualcosa di completamente artificioso se interpretabile come "indipendente" dalla specificità del singolo e della sua vita

Allora la società fa parte della vita dell’individuo o no?
Se poi parlare con me è una “sterile disquisizione”, ti ringrazio.

Citazione:

e se non si riesce a capire quale insidia può annidarsi nella falsa convinzione che una "moltitudine" sia responsabile della colpa individuale, e viceversa.


Colpa? Sinceramente si parlava di come rimuovere un problema reale. Quello della violenza.

Citazione:

Rimuovere il ricordo di un evento traumatico "sociale" non implica la rimozione del male che l'ha generato, ma può anzi legittimarne l'esistenza come "naturale", e sappiamo che in realtà non è così.


E allora com’è la realtà?

Citazione:

Sono concetti come questi che poi alimentano comportamenti volti a giustificare la necessità di "essere governati".


Quali concetti ?

Citazione:

Pretendere di scardinare questa radicata abitudine al "gregge" impone una coerenza "individuale" senza la quale "collettività" diventa un termine pretestuoso, funzionale solo ad alimentare l'illusione della "partecipazione".


Quale partecipazione ? Allo stupro collettivo?

Citazione:

Spero di essere stata abbastanza chiara.

Forse lo sei stata, ma io non ho capito. Sarà perché ho una formazione tecnica e non umanistica e quindi tendo a vedere il problema in maniera analitica.
Causa ed effetto. Problema da risolvere. Possibili e reali soluzioni.

Citazione:

Se non altro, sento di essere stata coerente con i principi che mi animano, rinunciando ai quali mi sentirei solo una delle tante pecore dell'unico gregge.

Quali principi?

Citazione:

Disadattata, forse? Meglio quello, che "serva" inconsapevole o cosciente di qualche bislacca teoria "partecipativa".

Quale teoria ?

Seriamente Florizel, hai delle proposte concrete per evitare che tali fatti continuino ad accadere?

Un saluto anche a te.
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Maggiolino
Inviato il: 16/3/2007 15:10
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  •  florizel
      florizel
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Citazione:
hai delle proposte concrete per evitare che tali fatti continuino ad accadere?

Temo che la mia formazione, non riduttivamente liquidabile come umanistica, non sia in grado di proporre soluzioni analiticamente coerenti con una visione tecnica della vita e della società.

Ragion per cui, lascio a te l'onere di dimostrare come (e se) gli eventi traumatici derivanti dalla "società" equivalgano agli eventi traumatici "naturali" che ognuno sa di poter reggere, gestire e trasformare.
E se i primi siano "gestibili", in quanto "intervento" su di essi) quanto i secondi.

Solo dopo aver dimostrato questo, dimmi quale utilità possa avere l'utilizzo di un farmaco che rimuova il "ricordo" dell'evento traumatico, se non quello di mettere la classica "pezza" a mali da spacciare come "inevitabili".

Più che proposte, servono riflessioni, ti pare?
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Inviato il: 16/3/2007 17:17
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#35
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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Proponi soluzioni reali e concrete per impedire che avvengano violenze, era questo che intendevo.

Una .45 in ogni borsetta?

Proponi soluzioni reali e concrete per eliminare la cause della violenza

Il dubbio di prendersi una sana revolverata in faccia.

Il ragionevole dubbio è più sufficiente.

e le “storture sociali”.

Definisci "storture sociali."
Inviato il: 16/3/2007 18:02
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#36
Mi sento vacillare
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Citazione:
florizel ha scritto:
Temo che la mia formazione, non riduttivamente liquidabile come umanistica,

La tua ??????????
Guarda che parlavo della mia. Io non ti conosco e non so chi sei, come potrei affermare che tipo di formazione hai?

Citazione:

non sia in grado di proporre soluzioni analiticamente coerenti con una visione tecnica della vita e della società.


Però da quanto ho visto sei in grado di criticarle (genialate), ergo dovresti avere avere delle alternative, oppure rimangono critiche non costruttive.

Citazione:

Ragion per cui, lascio a te l'onere di dimostrare come (e se) gli eventi traumatici derivanti dalla "società" equivalgano agli eventi traumatici "naturali" che ognuno sa di poter reggere, gestire e trasformare.
E se i primi siano "gestibili", in quanto "intervento" su di essi) quanto i secondi.


Please ?

Citazione:

Solo dopo aver dimostrato questo, dimmi quale utilità possa avere l'utilizzo di un farmaco che rimuova il "ricordo" dell'evento traumatico, se non quello di mettere la classica "pezza" a mali da spacciare come "inevitabili".


Ancora?
Ma non si era chiarito che erano due punti distinti?
Servono entrambi. Interventi per la prevenzione e per la riparazione del danno.

Citazione:

Più che proposte, servono riflessioni, ti pare?


No, direi che è solo il primo passaggio, ne mancano due fondamentali: proposta delle soluzioni possibili e attuazione delle stesse, altrimenti il problema permane.
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Maggiolino
Inviato il: 16/3/2007 22:44
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#37
Mi sento vacillare
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Citazione:
Linucs ha scritto:
Una .45 in ogni borsetta?


Perché no ? Drastico ma efficace…

Citazione:

Definisci "storture sociali."


Moi ?
E’ Florizel che l’ha introdotta , spetta a lei definirla.
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Maggiolino
Inviato il: 16/3/2007 22:52
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  •  fiammifero
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
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Anno 0 : nessuna esperienza precedente,tabula rasa per quanto riguarda stato,società,leggi ,etichette,religioni,tutti alla pari e con pari opportunità.
Catastrofi naturali modificano le risorse della terra,le carestie incalzano così pure le malattie e siamo in troppi per troppo poco.
Ci sarà qualcuno che si incazza e diventa violento pur di sopravvivere fregandosene dell'altro e sopraffacendolo? (l'istinto di sopravvivenza è innato )
Inizia così l'anno 1 in cui i più forti,i più intelligenti,astuti,senza scrupoli,egoisti hanno avuto il sopravvento ed inizia la storia così come la conosciamo,con le religioni,le politiche,i capi,le classi sociali le leggi e tutte le conseguenze che ne deriveranno.
Eliminato l'istinto di sopravvivenza e i lati negativi dell'uomo (passioni,ira,orgoglio,cupidigia,arrivismo,egoismo ecc.)
si potrebbe vivere in santa pace e non ci sarebbero nè traumi nè ricordi negativi.
la soluzione l'ho trovata,cosa vinco?
nel frattempo ho iscritto a kick boxing mia figlia,le ho suggerito una serie di suggerimenti per evitare di trovarsi in brutte situazioni,in casa i fucili ci sono per il resto,non posso fasciarmi la testa prima di rompermela
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 16/3/2007 23:42
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  •  Maggiolino
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
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Inviato il: 16/3/2007 23:50
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  •  florizel
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#40
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Citazione:
come potrei affermare che tipo di formazione hai?

Maggiolino, dal momento che esprimevo concetti che tu addebiti ad una formazione “umanistica”, visto che secondo te solo quel tipo di approccio permetterebbe di capire quello che intendo, e dando per scontato che fosse la mia, devo farti il copia-incolla del post precedente per dimostrarti che stai giocando con le paroline e girando in tondo su concetti ampiamente illustrati?
Citazione:
Però da quanto ho visto sei in grado di criticarle (genialate), ergo dovresti avere avere delle alternative, oppure rimangono critiche non costruttive.

Le critico “umanisticamente”, infatti.
Citazione:
Please ?

Lascio a te l'onere di dimostrare come (e se) gli eventi traumatici derivanti dalla "società" equivalgano agli eventi traumatici "naturali" che ognuno sa di poter reggere, gestire e trasformare. E se i primi siano "gestibili", in quanto "intervento" su di essi) quanto i secondi.

Una .45 in ogni borsetta?

Il primo colpo bisognerebbe riservarlo a chi insieme al ricordo ci leverebbe anche il gusto della vendetta.
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Inviato il: 17/3/2007 1:40
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#41
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Citazione:
florizel ha scritto:
Maggiolino, dal momento che esprimevo concetti che tu addebiti ad una formazione “umanistica”, visto che secondo te solo quel tipo di approccio permetterebbe di capire quello che intendo, e dando per scontato che fosse la mia, devo farti il copia-incolla del post precedente per dimostrarti che stai giocando con le paroline e girando in tondo su concetti ampiamente illustrati?

Guarda, il copia e incolla lo faccio io:
Citazione:

Forse lo sei stata, ma io non ho capito. Sarà perché ho una formazione tecnica e non umanistica e quindi tendo a vedere il problema in maniera analitica” –


Nessun gioco di parole. Esprimo semplicemente un mio limite. Se ho sbagliato a classificare gli argomenti trattati come umanistici, dimmelo, che problema c’è ? La mia preparazione in quel campo si ferma alle scuole superiori.
Mi sono sforzato di comprendere ciò che dici, ma tu non mi aiuti di certo. Ti pongo domande alle quali non rispondi. Quando rispondi lo fai evincendo solo alcune frasi, stravolgendo il senso di ciò che volevo dire.
Rileggi il post n° 26, ti cito quando parli di prevenzione e ti domando quali rimedi adotteresti, e tu cosa fai ?
Ecco la tua risposta:
------ Soluzioni a COSA, scusa? A "rimuovere" il ricordo?
------ Ripeto, reale e concreto mi sembra più rimuoverne le cause, e mi riferisco a quelle storture
----- sociali date per "inevitabili"

Ancora:
post n° 16, aggiungo tra parentesi “per il tuo braccio, s’intende” per chiarire meglio il concetto che sto esprimendo, ma non serve. Nel post n° 20 mi rispondi impuntandoti sulla diversità delle cause ignorando l'attinenza dell’effetto che era il punto dibattuto.
Forse questo è “giocare con la parole”, oppure mi leggi con superficialità, non so che dire.
Riesci a spiegarmi il perché di questi continui fraintendimenti ?

E poi, ho ammesso più volte che l’ideale sarebbe un mondo dove non esistesse la violenza, non la sola “riparazione alla stessa”
Guarda, io non sono un bambino e non ho nessun timore ad ammettere di aver sbagliato e non mi interessa neanche aver ragione. Difendo però il mio pensiero sulla base delle mie convinzioni finchè non mi si dimostra che ho torto.

Dunque affermo che :
la soluzione ideale sarebbe quella di rimuovere tutte le cause di violenza, in modo che questa non possa provocare danni, purtroppo visto che (secondo il mio giudizio, s’intende) questa, allo stato attuale delle cose, non è REALMENTE eliminabile è necessario che esistano rimedi per i danni provocati.
Nell’ipotesi che la violenza possa essere totalmente eliminata e, se e solo se, si abbia la certezza assoluta di averlo fatto, allora i sistemi per riparare i danni provocati dalla stessa sono inutili non esistendo più le cause.

E’ sbagliato ?

Citazione:

Le critico “umanisticamente”, infatti.

Allora una cultura umanistica ce l’hai o no?
Ti è difficile spiegare ad un povero “tecnico” qual è l’errore che sta commettendo?
Sto sparando stupidaggini a raffica o c’è qualcosa di giusto in quello che dico?

Citazione:

Lascio a te l'onere di dimostrare come (e se) gli eventi traumatici derivanti dalla "società" equivalgano agli eventi traumatici "naturali" che ognuno sa di poter reggere, gestire e trasformare. E se i primi siano "gestibili", in quanto "intervento" su di essi) quanto i secondi.


Io qui incontro un problema: non riesco a discriminare eventi “naturali” da eventi “innaturali” nella vita di una persona se non definendo “innaturali” eventi che in teoria non dovrebbe esistere.
Ma chi decide cosa dovrebbe esistere e cosa no? Io? Tu? O forse quel poco di buono che c’è ancora nell’essere umano? Un pensiero comune che parte dalle esigenze della società ? Qualcosa di innato dentro di noi? Di divinamente giusto?
Io la vedo così, in base alla propria educazione, periodo storico, contesto sociale, esigenze, sviluppiamo alcune idee che ci accomunano agli altri, le quali si concretizzano nei canoni della nostra vita.
Da qui nasce in noi un modello di vita ideale al quale tendiamo e lo raffrontiamo con la realtà individuando le differenze.
Ma non posso dire se il mio modello sia giusto o no, è relativo al mio contesto e a quello di altri, non alla totalità degli individui e delle situazioni che concorrono a formare la vita reale che mi circonda.

Non posso quindi classificare eventi “naturali” e “innaturali”, sarebbe soggettivo, non assoluto.
Ogni atto compiuto da un uomo è per lo stesso giusto e “naturale”, altrimenti non lo compirebbe.


Faccio un esempio:
Virginia 1670, la schiavitù era ammessa, era “normale”, almeno per la maggior parte delle persone.
Tanto da dichiarare i negri schiavi a vita.
Non credo che lo fosse dalla parte degli schiavi.
Due esigenze diverse, due pensieri differenti.
Qual è quello giusto, qual è quello sbagliato.. È relativo. Per me è sbagliata la schiavitù.
Non per gli schiavisti, evidentemente.

Guarda l’esempio di fiammifero, Anno 0, la sopraffazione fisica di individui per la sopravvivenza.
E’ un evento innaturale ? Dovuto alla società? O all’istinto dell’uomo ?
Lo spirito di sopravvivenza non è qualcosa di naturale nell’uomo? Sono innaturali gli atti che ne derivano ? Come li definiamo ?

Quando trent’anni fa precipitò quell’aereo sulle Ande e i sopravvissuti compirono atti di cannibalismo, come li cataloghiamo?
No lo so, dimmelo tu, io li classifico eventi della vita e con essi mi rapporto secondo il mio modello ideale.

Mi è impossibile classificarli obbiettivamente.

Ecco perché chiedo a te (sempre se ne hai voglia) di dirmi quali siano gli eventi naturali e quelli che non lo sono.


Ti chiedo solo una cortesia, se decidi di rispondermi, spendi un po’ del tuo tempo per chiarire quei concetti che secondo te non riesco a comprendere, non fraintendere quello che dico, non sto prendendo in giro nessuno.

Io, la buona volontà per intavolare un discussione costruttiva ce l’ho messa tutta, mi piacerebbe vederla da parte tua.
Un saluto
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Maggiolino
Inviato il: 17/3/2007 4:58
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#42
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proprio oggi,in casa mia si è accaduto un evento fortuito che ha solo sfiorato la tragedia,fortunatamente tutto bene grazie alla prontezza di riflessi di mio marito,se c'ero io senz'altro ero in rianimazione per commozione cerebrale.
Ha anche il suo lato comico la faccenda,ma solo dopo,al momento tanto spavento,un sanitario rotto perchè è caduto uno sportello del palchettone,ed escoriazioni su una gamba. Cosa voglio dire? bene se la causa della caduta dello sportello fosse stata mia e avesse colpito una badante,una colf si parlerebbe subbito di infortunio sul lavoro,(quindi sociale)invece è stata la disattenzione di mia figlia e rientra in un generico infortunio domestico.
Ancora,se ci fosse stato un bambino,sarebbe morto all'istante,se non ci fosse stato nessuno,solo un gran botto e danni materiali.
A volte la differenza la fà solo una piccola variante chiamata "caso" con conseguenze non prevedibili.
E' solo una riflessione da condividere e da prenderla per quello che è
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 17/3/2007 22:43
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  •  florizel
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#43
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la soluzione ideale sarebbe quella di rimuovere tutte le cause di violenza, in modo che questa non possa provocare danni, purtroppo visto che (secondo il mio giudizio, s’intende) questa, allo stato attuale delle cose, non è REALMENTE eliminabile è necessario che esistano rimedi per i danni provocati.

Non posso procedere a risponderti se prima non mi chiarisci COSA si dovrebbe prevenire, secondo te.
A mio avviso, si tratta di prevenire i danni "sociali" che procurano i traumi di cui hai riportato un esempio. Ma pare che tu non sia d'accordo a separarli da ciò che è invece "naturalmente" connaturato alla vita degli esseri umani, per cui di cosa vogliamo amabilmente chiacchierare?
Citazione:
Ti è difficile spiegare ad un povero “tecnico” qual è l’errore che sta commettendo?

Non quanto a te sembri difficile discriminare eventi “naturali” da eventi dovuti a cause “sociali”. Non "innaturali", ma "sociali".
Tanto per capirci: lo stupro di cui è stata vittima la tua amica è un danno "sociale", per me.
Rimuoverne il ricordo, giusto o sbagliato che tu lo ritenga, non implica il rimuoverne le cause, ed è esattamente quello che ritengo si debba fare. Il rischio che l'utilizzo del farmaco comporta è che lo si adoperi unicamente su chi ha subìto il danno, per evitare di intervenire sulle cause che l'hanno provocato.
La schiavitù è un danno sociale.
Un aereo che casca è un danno sociale.
Una casa abbattuta da una ruspa è un danno sociale ( e politico).
Assistere impotenti ad un omicidio è un trauma da evento sociale.
Essere torturati è un danno sociale.
Essere licenziati è un danno sociale.
Una diga che straripa è un danno sociale.
Ammalarsi di cancro per contaminazione all'uranio impoverito è un danno sociale.
vedere i propri figli o i propri cari trivellati di colpi durante una guerra è un danno sociale.
Puoi affermare che questi siano eventi "naturali"?
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Inviato il: 19/3/2007 12:07
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#44
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Citazione:
florizel ha scritto:
Non posso procedere a risponderti se prima non mi chiarisci COSA si dovrebbe prevenire, secondo te.
A mio avviso, si tratta di prevenire i danni "sociali" che procurano i traumi di cui hai riportato un esempio.


Su questo sono d’accordo, l’ho già detto più volte.
Citazione:

Ma pare che tu non sia d'accordo a separarli da ciò che è invece "naturalmente" connaturato alla vita degli esseri umani, per cui di cosa vogliamo amabilmente chiacchierare?


Forse ho capito, finalmente quello che intendi: è solo un problema di definizioni.
Credo che tu intenda (correggimi, se sbaglio) “evento naturale” tutto quello che può accadere nella vita di un uomo in assenza della società (ad un naufrago su un’isola deserta), mentre sociale tutto quello che deriva dalla convivenza delle persone.

Citazione:

Tanto per capirci: lo stupro di cui è stata vittima la tua amica è un danno "sociale", per me.
Rimuoverne il ricordo, giusto o sbagliato che tu lo ritenga, non implica il rimuoverne le cause,

Va beh, Florizel questo mi sembra chiaro, non ho mai affermato il contrario.

Citazione:

ed è esattamente quello che ritengo si debba fare.


Anch’io, se è per questo, se non rimuovi le cause il problema permane.
Il solo rimedio non è una soluzione.

Citazione:

Il rischio che l'utilizzo del farmaco comporta è che lo si adoperi unicamente su chi ha subìto il danno, per evitare di intervenire sulle cause che l'hanno provocato.

Questo concetto l’ho capito subito, almeno uno su tanti.
Il rischio esiste ed esiste per tutto ciò che si presta a molteplici impieghi.
Nello specifico caso forse sarebbe più economicamente conveniente rimediare al danno che alle cause, ma questo non te lo saprei dire.
In quest’ottica comprendo i tuoi timori e spero che non si avverino.

Citazione:

La schiavitù è un danno sociale.
Un aereo che casca è un danno sociale.
Una casa abbattuta da una ruspa è un danno sociale ( e politico).
Assistere impotenti ad un omicidio è un trauma da evento sociale.
Essere torturati è un danno sociale.
Essere licenziati è un danno sociale.
Una diga che straripa è un danno sociale.
Ammalarsi di cancro per contaminazione all'uranio impoverito è un danno sociale.
vedere i propri figli o i propri cari trivellati di colpi durante una guerra è un danno sociale.
Puoi affermare che questi siano eventi "naturali"?


Assumendo la definizione di “naturale” data poco sopra, assolutamente no, dipendono dalla società.
Vedi, quello che mi ha portato fuori strada era la distinzione tra eventi “naturali” e “innaturali”.
Prendiamo la schiavitù, l’ha creata la società e quindi le conseguenze sono imputabili ad essa.
Putroppo io la vedo come la conseguenza della cupidigia e dell’egoismo dell’uomo, e quindi “naturale”, logica, ovvia, usa il termine che preferisci, perché derivano dalla natura dell’uomo.
Se invece mi fermo all’ultima causa, senza cercare di risalire a quelle che a loro volta l’hanno generata, allora fare la classificazione che proponi mi è molto semplice, se mi ammalo perché lavoro in un posto insalubre, in primo luogo è per cause di lavoro, in secondo per causa della società e così via…

Spero di averla azzeccata…..
Ora ti saluto e se puoi non “strapazzarmi” tanto...
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Maggiolino
Inviato il: 19/3/2007 14:08
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  •  florizel
      florizel
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#45
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Credo che tu intenda (correggimi, se sbaglio) “evento naturale” tutto quello che può accadere nella vita di un uomo in assenza della società

In assenza di una società "malata", sia chiaro. Altrimenti, detta così sembrerebbe che io stia parlando di qualcosa di astruso, di individui immersi nel "nulla".
Ed il dolore, quando non proviene da quelle che ho definito "storture sociali", ovvero ciò che secondo me sono le emanazioni delle storture del sistema (ora non vorrei che mi chiedessi di definire "sistema", non la finiremmo più...), il dolore o l'evento traumatico è qualcosa che l'individuo può sopportare, e rimuoverne il ricordo credo che sia un'operazione artificiosa.
Con questo non voglio dire che solo il dolore insegna, quanto piuttosto che siamo portati a credere che sia da eliminare quanto al contrario la "gioia" sia da alimentare ad ogni costo, quasi tanto da diventare la condizione assoluta.
Citazione:
Nello specifico caso forse sarebbe più economicamente conveniente rimediare al danno che alle cause

Ti stai riferendo alla convenienza economica derivante dalla vendita del farmaco?
Citazione:
Prendiamo la schiavitù, l’ha creata la società e quindi le conseguenze sono imputabili ad essa.
Putroppo io la vedo come la conseguenza della cupidigia e dell’egoismo dell’uomo, e quindi “naturale”, logica, ovvia, usa il termine che preferisci, perché derivano dalla natura dell’uomo.

Questa è una questione spinosa, che mette due concezioni dell'essere umano una contro l'altra, come sempre quando si tratta di stabilire se una società violenta è la diretta conseguenza dell'indole umana o se essa non ne rappresenti un aspetto "superabile".
Un discorso interessantissimo, e sconfinato, che sarebbe il caso di affrontare, con moooolta buona volontà.
Citazione:
Se invece mi fermo all’ultima causa, senza cercare di risalire a quelle che a loro volta l’hanno generata, allora fare la classificazione che proponi mi è molto semplice

Ora ho capito anch'io le difficoltà che avevi nel "decodificarmi"...
Citazione:
se puoi non “strapazzarmi” tanto...

Ti sembro una che strapazza il prossimo senza ragioni?
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 19/3/2007 22:55
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#46
Mi sento vacillare
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Citazione:

In assenza di una società "malata", sia chiaro. Altrimenti, detta così sembrerebbe che io stia parlando di qualcosa di astruso, di individui immersi nel "nulla".

Ok, quello che io intendo come confronto tra società ideale e quella reale.
Ovviamente quella “ideale” è un modello relativo, non assoluto, almeno per me

Citazione:

Ed il dolore, quando non proviene da quelle che ho definito "storture sociali", ovvero ciò che secondo me sono le emanazioni delle storture del sistema (ora non vorrei che mi chiedessi di definire "sistema", non la finiremmo più...),

No, non te lo chiedo, ora corriamo sugli stessi binari, non ho problemi a seguirti.

Citazione:

Ti stai riferendo alla convenienza economica derivante dalla vendita del farmaco?


Non necessariamente. Assumendo che i costi di tali eventi ricadano sulla società (farmaco gratuito, terapie, etc…) potrebbe essere più vantaggioso in termini di bilancio rimediare al danno che eliminarne le cause o anche solo ridurle con opere di prevenzione. E’ un’eventualità che ho considerato.
Putroppo è quello che si fa in ogni economia, solo che quando ci sono di mezzo le persone questo tipo di discorso, per me, è inapplicabile.
Ma ho paura che altri non la pensino così.


Citazione:

Un discorso interessantissimo, e sconfinato, che sarebbe il caso di affrontare, con moooolta buona volontà.


Concordo in toto.

Citazione:

Ti sembro una che strapazza il prossimo senza ragioni?

Alè.., un’altra strigliata…. Sono tutto arruffato….

Un saluto.
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Maggiolino
Inviato il: 20/3/2007 11:02
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  •  javaseth
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#47
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Addio a traumi e brutti ricordi. "Ecco il correttore mnemonico"

Addio lunghe sedute dallo psicanalista o notti insonni. Presto cancellare dalla memoria un evento traumatico o, più semplicemente, un fastidioso brutto ricordo, potrebbe essere facile come prendere un'aspirina. Un gruppo di scienziati del Centro per le Scienze Neurologiche di New York ha fatto un passo avanti nella direzione indicata da tanti film e libri di fantascienza, mettendo a punto un farmaco capace di rimuovere ricordi sgradevoli che, nostro malgrado, la memoria si ostina a conservare. Per ora i test sui ratti hanno dato risultati molto incoraggianti. In un prossimo futuro la sperimentazione su volontari umani dirà se l'equipe guidata da Joseph LeDoux è sulla strada giusta.

[...]

Il Comitato di Bioetica della Casa Bianca, si è già schierato contro questo tipo di studi, sostenendo che modificare il contenuto della nostra memoria equivale a modificare la nostra personalità. Di tutt'altro parere Roger Pitman, psichiatra di Harvard, secondo cui la cancellazione della memoria permanente potrebbe aiutare le vittime di attentati terroristici, stupri e incidenti.



Continua...

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
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  •  florizel
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#48
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Fermo restando che ritengo il "Comitato di Bioetica della Casa Bianca" nocivo quanto il farmaco stesso, l'articolo sembra confermare quella che si vorrebbe proporre come una tendenza all'uso del farmaco:

"Presto cancellare dalla memoria un evento traumatico o, più semplicemente, un fastidioso brutto ricordo, potrebbe essere facile come prendere un'aspirina."

Ora, se la memoria "si ostina" a conservare i ricordi sgradevoli, una ragione dev'esserci.
Intervenire su di essa, appare sempre più come un mezzo per mettere un bavaglio alle coscienze, e scongiurare qualunque ipotesi di opposizione alla brutalità di guerre, disastri e violenze imposte:

"...la cancellazione della memoria permanente potrebbe aiutare le vittime di attentati terroristici, stupri e incidenti. Questi traumi condizionano negativamente la vita, l'emotività e la serenità di chi li subisce."
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Inviato il: 23/3/2007 14:07
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  •  carloooooo
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
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Citazione:
Intervenire su di essa, appare sempre più come un mezzo per mettere un bavaglio alle coscienze, e scongiurare qualunque ipotesi di opposizione alla brutalità di guerre, disastri e violenze imposte:

"...la cancellazione della memoria permanente potrebbe aiutare le vittime di attentati terroristici, stupri e incidenti. Questi traumi condizionano negativamente la vita, l'emotività e la serenità di chi li subisce."


Se da una parte gli attentati terroristici vengono inscenati per invadere paesi ad emanare patrioct acts (cavalcando la paura per ulteriori attentati terroristici) e se dall'altra si rimuove la paura derivante dal ricordo degli attentati terroristici, a cosa serve inscenare attentati terroristici?


Carlo
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  •  florizel
      florizel
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
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Citazione:
se dall'altra si rimuove la paura derivante dal ricordo degli attentati terroristici, a cosa serve inscenare attentati terroristici?

Bella domanda, carloooooo.
Giustamente, rimuovendo il ricordo dell'attentato, la strategia della paura di un perenne "nemico" verrebbe a decadere.
Però, in questo caso, solo se si utilizzasse il farmaco su di un'intera popolazione...ipotesi (per il momento) abbastanza peregrina.
Però, rimuoverne il ricordo in quellii direttamente coinvolti comporterebbe anche l'impossibilità di cercare oltre l'apparenza e le sempre più incoerenti motivazioni che se ne danno. Una sorta di "normalizzazione" degli spiacevoli "incidenti", insomma.
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#51
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Citazione:
Giustamente, rimuovendo il ricordo dell'attentato, la strategia della paura di un perenne "nemico" verrebbe a decadere. Però, in questo caso, solo se si utilizzasse il farmaco su di un'intera popolazione...ipotesi (per il momento) abbastanza peregrina. Però, rimuoverne il ricordo in quellii direttamente coinvolti comporterebbe anche l'impossibilità di cercare oltre l'apparenza e le sempre più incoerenti motivazioni che se ne danno. Una sorta di "normalizzazione" degli spiacevoli "incidenti", insomma.


Certo, come ipotesi sta in piedi. C'è da vedere quanto sia plausibile. Il mio era un modo come un altro per dire "complottisti sì, ma con moderazione!"


Carlo
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Inviato il: 26/3/2007 13:10
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  •  florizel
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
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Già, con moderazione...però vorrei capire il perchè dell'articolo di Repubblica, a questo punto.
Vorrei capire perchè parla dell'eventualità di rimuovere il ricordo di attentati terroristici mettendoli sullo stesso piano di eventi spacciati altrettanto subdolamente come "normali".
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Inviato il: 26/3/2007 13:23
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  •  carloooooo
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Re: Spazzare via i brutti ricordi, un farmaco per spegnere la mente e smettere di ricordare
#53
Dubito ormai di tutto
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Perché la parola "attentati terroristici" viene nominata ad ogni piè sospinto sia nei media sia nella vita reale.

Prova a chiedere ad una persona qualsiasi quali sono le sue più grandi paure, e fra queste ti dirà sicuramente il "terrorismo". La propaganda ha lavorato molto bene da questo punto di vista.

Quindi, secondo me, non c'è niente di così strano in quell'articolo. Semplicemente il giornalista è anch'egli vittima della propaganda, e (in quanto giornalista, ossia persona letta da centinaia di migliaia di altre) fautore inconsapevole di essa. Non sempre c'è malafede nel fare il gioco sporco del potere.

Carlo
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Inviato il: 26/3/2007 13:34
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