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   Religioni & Spiritualità
  Ateismo di "default"

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Re: Ateismo di "default"
#751
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Siamo già andati oltre i nostri sensi grazie al metodo scientifico

Mmm..male interpretata. Abbiamo allargato lo spettro dei nostri sensi grazie a strumenti che rendono percepibile in mniera indiretta ciò che direttamente non percepiamo.
Citazione:
forse capiresti cosa intendo per Dio.

Credo di capirlo; una sorta di "network" delle menti "naturali" e "sovrannaturali", che comprende l'individuo singolo ("Questo sei tu"dovrebbe significare questo) e agisce in maniera onnisciente proprio perchè è tutto. Un panteismoestremo (suppongo,corregimi se sbaglio).
Affascinante, ma,come dici tu,si basa tutto sulle esperienze mistiche.
Inviato il: 9/5/2007 11:40
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Ateismo di "default"
#752
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
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Buon giorno

x mpi

Citazione:

Hai ragione nell' affermare che la nostra capacità di comprensione è limitata, ma stiamo attenti a capire quali sono questi limiti.


La nostra limitatezza di comprensione, ci impedisci anche di avere una chiarezza su questi limiti. Sembra un gioco di parole ma non e' contraddittorio il discorso.

Citazione:

Il metodo scientifico per questo ha abolito le "verità" assolute per le teorie dimostrabili.


Giro di parole per definire come verita' qualsiasi cosa che puo' essere sottoposta all esame scientifico ( promossa o bocciata insomma) , con i limiti dei quali anche tu hai preso atto.
Non ritorniamo a dire che ti fa comodo affermare che esiste cio' che tu capisci? Deduco che la realta' per te e' subordinata alla tua capacita' intellettuale... o no?

Citazione:

ma di processi studiati e verificati e i limiti vertono sull' interpretazione di dati e sulla loro acquisizione che nel tempo migliorano la teoria


Ma dai su.. non puoi definire la paleontologia un scienza matematica,
interpretano..

x Kirbmarc

Citazione:

Se abbiamo solo quei sensi,non dovremmo proprio riuscire ad andare oltre,e chi afferma di averlo fatto o di aver ricevuto messaggi sovrannaturali sarebbe bugiardo..


L' intelletto e' un senso?

Citazione:

Non ha limiti? E' onnipotente? E per quale ragione l'intuizione /intelletto (che anche gli animali possiedono) sarebbe maggiore della scienza?


Lasciamo stare gli animali, che a questa ora si sarebbero gia' eventualmente convertiti eh eh...
L'intelletto umano odierno, cioe' la nostra capacita' di elaborare I/0 arrivando a delle conclusione e decisioni, non credo sia molto piu' "potente" dell' intelletto di un filosofo greco o latino di 2500 anni fa.
La scienza di allora era inferiore alla scienza di oggi.
Essendo la scienza figlia dell' intelletto ( e una somma di informazioni anche), non possiamo fare a meno di notare che e' solo l'intelletto l'unica forza motrice che puo' far evolvere la scienza, possiamo anche dire che il rendimento ed il lavoro/risultato di questo motore intellettuale costituisce la scienza.
E' nessun rendimento arriva in pratica ad un 100% di efficienza.
Dunque la scienza intesa come rendimento sara' sempre inferiore alla potenza forza motrice in entrata (cioe' l' intelletto).
Il sistema forza-motrice/scienza ai tempi dei romani era del 10% oggi siamo all 80% come percentuale di rendimento.

Citazione:

Gradirei una dimostrazione del fatto che sono irrilevanti. Kant ha smontato la prova del motore immobile proprio con una analisi sull'intelletto.


kant non sapeva nulla sulle qualita' del motore, non sapeva se era mobile o immobile. Mi sembra che formalizzando il linguaggio Godel non sia incappato nei problemi linguistici propri del linguaggio, che hanno fatto deragliare i ragionamenti di Kant.
Secondo Kant, è scorretto fare leva sul principio di causalità e applicarlo a qualcosa. Contento lui..
Inviato il: 9/5/2007 11:54
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#753
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
Da
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Infatti i paleontologi interpretano dati acquisiti.

Ed è vero che i limiti del mio pensiero non mi permettono di comprendere fino in fondo il "limite" stesso.

Mi ripeto il fatto che una cosa non sia percepita dai nostri sensi non vuol dire per forza che essa esista.

Il concetto di VERITA' religiosa è assoluto e quindi intollerante.

Il concetto di VERITA' scientifica è relativo.
Inviato il: 9/5/2007 12:05
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#754
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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Se degli assiomi definiscono un sistema ed all' interno di questo sistema sono presenti dei paradossi che sfuggono all' enunciato stesso non solo la ricerca della verità diviene relativa ma è il concetto stesso di verità assoluta che ne viene inficiato.

A proposito dell' agnosticismo, meritomio io non aspetto una prova di dio io proprio non mi ci relaziono. Qui ora non sto parlando di dio ma del peso della religione nel pensiero.
Inviato il: 9/5/2007 12:12
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Ateismo di "default"
#755
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
Da
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Buon pomeriggio

x mpi

Citazione:

Se degli assiomi definiscono un sistema ed all' interno di questo sistema sono presenti dei paradossi che sfuggono all' enunciato stesso non solo la ricerca della verità diviene relativa ma è il concetto stesso di verità assoluta che ne viene inficiato


Siamo sicuri che il nostro linguaggio, i nostri enunciati, siano veramente efficienti al 100%? Non hai mai pensato che il lavoro di "trasformazione" del nostro pensiero in linguaggio ( a proposito avete mai provato ad "allenare" il pensiero cercando di non usare il linguaggio?, elaborando pensieri completamente staccati da un qualsiasi linguaggio ? in poche parole riuscire a pensare senza ripetere dentro di se le parole) non riesca ad avere una efficacia pari al 100% per motivi tecnici legati al linguaggio stesso? ( una tale grammatica, una tale terminologia ecc ecc).
Siamo sicuri che ragionando "superficialmente" sugli enunciati riusciamo ad ottenere qualcosa di migliore rispetto ad un ragionamento puro? non inquinato da questioni di trasformazione in parole?
Tante argomentazioni filosofiche campano sulla differenza di rendimento, su quel piccolo scarto che sempre esiste dovuto alla trasformazione del pensiero puro in un pensiero tradotto in linguaggio.

Ecco perche' molte volte la poesia riesce a evocare sensazioni che una normale descrizioni in enunciati "freddi e matematici" non rende.
Godel ha avuto una brillante intuizione per evitare i trabocchetti del linguaggio e degli enunciati, cioe' incomprensioni, con la Godelizzazione dei termini.
Inviato il: 9/5/2007 13:38
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#756
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
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Ciao meritomio

Non ho mai detto che il linguaggio non abbia limiti anzi.

Non capisco il tuo concetto di "Migliore"

La poesia suscita delle emozioni è arte.

Lo studio del cervello tenta di spiegare il funzionamento dell'organo.


Qual'è il conflitto?
Inviato il: 9/5/2007 13:42
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Ateismo di "default"
#757
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

meritomio ha scritto:
Buon pomeriggio



Siamo sicuri che il nostro linguaggio, i nostri enunciati, siano veramente efficienti al 100%? Non hai mai pensato che il lavoro di "trasformazione" del nostro pensiero in linguaggio ( a proposito avete mai provato ad "allenare" il pensiero cercando di non usare il linguaggio?, elaborando pensieri completamente staccati da un qualsiasi linguaggio ? in poche parole riuscire a pensare senza ripetere dentro di se le parole) non riesca ad avere una efficacia pari al 100% per motivi tecnici legati al linguaggio stesso?


Ciao meritomio, quello che dici e' interessante, non ci avevo mai pensato in questi termini.
_________________
La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 9/5/2007 13:48
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#758
Mi sento vacillare
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Però ricordatevi che il problema del linguaggio è anche in relazione alla "comunicabilità" al "trasferimento" dell' informazione
Inviato il: 9/5/2007 13:51
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Ateismo di "default"
#759
Ho qualche dubbio
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Buon giorno

x mpi

Citazione:


La poesia suscita delle emozioni è arte.

Lo studio del cervello tenta di spiegare il funzionamento dell'organo.



Sono emozioni che non possono essere spiegate razionalmente come dei semplici input/output dovuti alle onde sonore.
Avevi confermato che la dimensione spirituale esiste ed e' presente.
Probabilmente la poesia influisce sulla dimesione spirituale dell'individuo.
Non mi hai detto se la dimensione spirituale, secondo te, deriva da un semplice meccanismo biologico o se ha un'altra natura.
Sei interessato allo studio del cervello, perche' ipotizzi una qualche relazione fisico/spirituale?

Citazione:

Non capisco il tuo concetto di "Migliore"


Mi riferivo ai predicati logici.
Inviato il: 9/5/2007 13:55
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Ateismo di "default"
#760
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

mpi ha scritto:
Però ricordatevi che il problema del linguaggio è anche in relazione alla "comunicabilità" al "trasferimento" dell' informazione


Va bene, cerchero' di ricordarmelo, anzi mo me lo scrivo proprio
Sai e' che stanotte ho dormito poco....
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servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
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A.Einstein
Inviato il: 9/5/2007 13:59
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#761
Mi sento vacillare
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Va fatta una distinzione concettuale.


Leggo una poesia che mi suscita delle emozioni, non è detto che le debba descrivere per forza. Provo delle sensazioni e ne sono appagato.


Il neurologo studia il cervello. Ne analizza la chimica e i suoi processi interni.


Sapere che le emozioni sono date da un particolare processo chimico mi rendono la poesia meno vera ?


Se descrivo un'emozione tramite la poesia faccio ARTE

Se descrivo il comportamento del cervello tramite la chimica faccio SCIENZA


Ecco perchè mi chiedo cosa significa MIGLIORE
Inviato il: 9/5/2007 14:01
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#762
Mi sento vacillare
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Sentiero


Volevo sottolineare due livelli del linguaggio

Quello interno a noi
Quello esterno fatto per comunicare

Ps. Questo mi sembra interessante
Inviato il: 9/5/2007 14:03
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Re: Ateismo di "default"
#763
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Mpi mi fa veramente piacere che tu abbia riportato quel link; personalmente ho alcuna documentazione scientifica riguardo alla meditazione e la sua capacità di modellare i percorsi neuronali.
Questi documenti hanno un'importante rilevanza per le profonde implicazioni personali, sociali e filosofiche che potrebbero essere copernicane. Ma questo non potrà avvenire senza Dramma e Finzione.

Merito mio, complimenti per l'intuizione sul linguaggio come elemento distorsivo del pensiero.....credo che se tutti utilizzassimo costantemente l'esercizio da te proposto ( il che implica disciplina ed esercizio di consapevolezza) potremmo in breve tempo.......chissà

Kirbmarc.....mi è piaciuta molto come hai inteso l'idea di Dio proposto dall'Advaita Vedanta......potrei dire come tu spesso fai, corretto ma....non solo.
E cmq senza l'Esperienza non c'è verità nella semplice parola.
Ma se l'Esperienza ti prende.....ahi ahi ahi ahi
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"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 9/5/2007 15:41
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      mpi
Re: Ateismo di "default"
#764
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Cosa intendi per Dramma e Finzione ?
Inviato il: 9/5/2007 15:46
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Re: Ateismo di "default"
#765
Sono certo di non sapere
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Citazione:
complimenti per l'intuizione sul linguaggio come elemento distorsivo del pensiero.....credo che se tutti utilizzassimo costantemente l'esercizio da te proposto ( il che implica disciplina ed esercizio di consapevolezza) potremmo in breve tempo.......chissà




Dio, fino a prova contraria e' un concetto (frutto di un insieme di pensieri complementari). Il problema e' che noi pensiamo con le idee, ma analizziamo con il linguaggio: l'analisi e' un dialogo tra noi e la nostra coscienza.

Dio e' la personificazione (banalissima pratica umana per definire un qualsiasi concetto o situazione impersonale che presenta dubbi e incertezze irrisolvibili) di un limite cognitivo.
Tutte le esperienze sensoriali non potrebbero essere mai esplicate con un limitato mezzo come il linguaggio, inadatto per definire propriamente sensazioni e sentimenti, percezioni e intuizioni. Eppure, nonostante sia ovvio che il linguaggio non possa spiegare nulla, ecco spuntare Dio???
Dio e' la "distorsione del pensiero", quella che tenta di spiegare frequentemente cose che non sa (e probabilmente non sapra' mai).


Le esperienze di cui si parla spesso (sentiero, timor ed altri) non potrebbero essere distorte dai concetti formulati esprimendo, con un linguaggio improprio, cio' che si ritiene si sia provato sensorialmente?

Riassumendo, mi accorgo che sto dicendo che l'uomo, fondamentalmente, e' allo scuro di tutto cio' che riguarda la vita (in generale) e cerca di esaltare la propria esistenza, le poche qualita' che potrebbe vantare umilmente, inventandosi una dimensione in cui tutto viene portato agli estremi (al meglio)...
Una necessita', come la ha chiamata qualcuno, appunto:
la necessita' fa l'uomo ladro...

mc
Inviato il: 9/5/2007 16:17
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Re: Ateismo di "default"
#766
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L' uomo non è all 'oscuro di ciò che riguarda la vita, per fortuna sono finiti i secoli bui...
Inviato il: 9/5/2007 16:20
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Re: Ateismo di "default"
#767
Sono certo di non sapere
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La lucina di una candela nell'immenso ed infinito nero dell'universo, non credo si possa definire "la fine dei secoli bui".... a meno che non ti riferisca ad altro...

(io intendo Vita come "origini della vita" (tutta la vita), anche quel tipo di vita che non conosciamo, e che non conosceremo mai......)...

... o forse, si sa tutto, ormai, e non mi hanno avvisato...??
(i credenti evitino di commentare con riferimento a dio, please... )

mc
Inviato il: 9/5/2007 16:27
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Re: Ateismo di "default"
#768
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Se ci riferiamo alla vita come evoluzione degli organismi viventi su questo pianeta siamo un bel pò avanti
Inviato il: 9/5/2007 16:29
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Re: Ateismo di "default"
#769
Sono certo di non sapere
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Ah... ecco... mi pareva...
No, io mi riferisco alla "creazione di tutto l'Universo" (questo sconosciuto)...

... la Terra e' proprio il "lumino" fioco a cui mi riferivo nel discorso che facevo sulla conoscienza...
In ballo, con il "concetto" di dio, c'e' molto di piu': ed e' questo uno dei tanti punti deboli in esso...
L'altro e' proprio l'uomo stesso:
questo ridicolo esserino, debole ma tanto, tanto, tanto sicuro di se' (ahahahha... senza contare che una apparente sicurezza e' quasi sempre lo scudo caratteriale di un "insicuro cronico"!... talmente tanto di credersi ad immagine e somiglianza di un CREATORE, in ottimi rapporti con Lui come se fosse una esistenza universalmente "centrale").

mc
Inviato il: 9/5/2007 16:43
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Re: Ateismo di "default"
#770
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Caro Mc, nonostante per la maggior parte del thread, sia stato in accordo con le opinioni che esprimevi stavolta devo dissentire.
Ma la premessa mi serve per far capire che quando usiamo le parole, ciascuno ha ragione , perchè infiniti sono i punti di vista e le prospettive come avrebbe detto il buon Spinoza riguardo alla Sostanza.

Come soggetto percettore ( direbbe Don Juan) o individualità cosciente posso aggrapparmi a un solo elemento di realtà: il mio percepire e il mio "fare esperienza".
Non esiste null'altro di concreto per il soggetto; per quanto mi riguarda le parole, tutte le parole sono favole, racconti che fanno o faccio a me stesso nel mio atto di sperimentare.
Non esiste e non esisterà mai una realtà esterna al di là del mio esperire....e questo a livello fenomenologico è l'unico dato autoevidente che sono in grado di verificare, il mio sperimentare-essere qui e adesso.
Se qualcuno ti dice che ha sperimentato un diverso modo di essere qui e adesso e l'ha chiamato arbitrariamente Dio, per te è ininfluente perchè è e rimane solo un racconto finchè non lo sperimenti a tuo modo.
Ma infiniti sono i racconti che ti sono stati raccontati Mc fin dalla nascita, infiniti, sulla natura di quello che credi di essere e sui limiti che ti sono/ ti sei imposto. Ma sono solo racconti. Così come le figure di un sogno, anch'io in verità sono solo un racconto
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Inviato il: 9/5/2007 16:55
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Re: Ateismo di "default"
#771
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Kirbmarc.....mi è piaciuta molto come hai inteso l'idea di Dio proposto dall'Advaita Vedanta......potrei dire come tu spesso fai, corretto ma....non solo.

Beh,nessuno ha la correttezza assoluta...
Cosa c'è di non corretto (che tu riesci a spiegarmi) nella mia descrizione?
Citazione:
Come soggetto percettore ( direbbe Don Juan) o individualità cosciente posso aggrapparmi a un solo elemento di realtà: il mio percepire e il mio "fare esperienza".

Che però deve derivare da qualche parte.
Citazione:
Non esiste e non esisterà mai una realtà esterna al di là del mio esperire....

La fonte delle esperienze non volontarie e comuni fra più soggetti deve essere esterna.
Inviato il: 9/5/2007 17:17
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Re: Ateismo di "default"
#772
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Kirbmarc non ho detto che la tua interpretazione non è corretta e solo che non è esaustiva, non esaurisce il mistero....nessuna parole potrebbe.
L'hai definito panteismo estremo, il mio prof di filosofia l'avrebbe definito panenteismo. Hai parlato di network di menti, è così ma forse è solo un'unica coscienza eterna ed immutabile e cmq dicendo questo anch'io sono corretto ma non esaustivo.

Citazione:
Che però deve derivare da qualche parte


Non vedo perchè

Citazione:
La fonte delle esperienze non volontarie e comuni fra più soggetti deve essere esterna


Come sai mi servo sembre della metafora del sogno; il sogno non è un esperienza volontaria ed è comune a te e ai soggetti che vi partecipano; la fonte dov'è? chissà
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Inviato il: 9/5/2007 17:36
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Re: Ateismo di "default"
#773
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Citazione:
Come sai mi servo sembre della metafora del sogno; il sogno non è un esperienza volontaria ed è comune a te e ai soggetti che vi partecipano; la fonte dov'è? chissà

Non ho mai sentito parlare di sogni in comune;spiega sono curioso.
(Ma forse intendi gli oggetti del mio sogno?).
Citazione:
Non vedo perchè

Tu dici che si può avere certezza solo delle proprie esperienze personali.
Ma noi non veniamo a conoscenza delle nostre esperienze, non le impariamo, le abbiamo e basta (l'esperienza è un fatto esterno a noi per questo: è un avvenimento,non una conoscienza.La conoscenza è una conseguenza dell'esperienza). Ad esempio,dire io sono arrabbiato non esprime una conoscenza nel vero senso del termine, è piuttosto una componente verbale del comportamento che definisce l'essere arrabbiato.
Il che esige che ci sia un esterno da cui questi fatti ci vengono proiettati.
Per sogni e visioni, si tratta comunque di un "esterno relativo": un altro sottolivello del sistema operativo mentale.
Inviato il: 9/5/2007 17:49
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Re: Ateismo di "default"
#774
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I sogni condivisi e quindi riconosciuti successivamente da entrambe le persone mi sono solo stati raccontati; e in quanto racconti e non esperienze dirette non hanno alcun valore per la mia soggettività.
Ergo mi riferivo a quelli che tu definisci oggetti del sogno che cmq preferisco definire presenze...

Citazione:
noi non veniamo a conoscenza delle nostre esperienze, non le impariamo, le abbiamo e basta


assolutamente daccordo ma poi fai un salto logico inappropiato, o meglio metafisico (eheh buon Popper), affermando che dato che i fatti avvengono e solo in seguito li conosciamo devono venire da qualche parte. Scusa non vedo la logica stringente.
I sogni, le allucinazioni, le visioni pure avvengono ma da dove arrivano?
Adesso, per salvare capra e cavoli, arrivano da un "esterno relativo", termine che non significa assolutamente nulla quanto il successivo di "sottolivello del sistema operativo".

Ma dato siamo in fase di stallo dialettico e il tuo vivere sente fortemente l'"esser altro da te del mondo" quando personalmente sento (ahimè) il mio "esser mondo" ti racconterò una favola che per me è un'esperienza.

C'è una forma particolare di sogno lucido che viene chiamato falso risveglio; l'altro giorno mi sono svegliato come al solito nella mia camera e giunto in salotto dove c'era la luce accesa ho cercato di spegnerla premendo l'interruttore. Non ha funzionato. Ero in un sogno lucido dannatamente reale, ho guardato l'orologio e non si leggeva l'ora, altro indizio.
Quando ho realizzato di star sognando avrei voluto volare, ma per la strizza e l'impossibilità di definire esattamente dove mi trovavo mi sono ben guardato dal buttarmi dal terrazzo. Solo quando ho letteralmente attraversato la porta di casa ho cominciato a volare per trovarmi improvvisament in un altrà città dove un cielo senza scie e una luce diurna tenerissima riscaldavano il mio corpo di sogno.
Poi son precipitato nel letto di casa
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Inviato il: 9/5/2007 18:24
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Re: Ateismo di "default"
#775
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Caro Mc, nonostante per la maggior parte del thread, sia stato in accordo con le opinioni che esprimevi stavolta devo dissentire.

Perche' dissentire?

Quello che insinuo (perche' null'altro possiamo fare tutti) e' che la "sostanza" e' anch'essa una interpretazione nel proprio cervello, nel momento in cui la percepiamo, che e' una mediazione tra linguaggio, quello che si conosce, quello che si immagina, cio' che si prova e si e' provato (le infinite prospettive).

Citazione:
Come soggetto percettore ( direbbe Don Juan) o individualità cosciente posso aggrapparmi a un solo elemento di realtà: il mio percepire e il mio "fare esperienza".

Un "elemento di realta'" un po' troppo soggettivo, infatti.

Citazione:
Se qualcuno ti dice che ha sperimentato un diverso modo di essere qui e adesso e l'ha chiamato arbitrariamente Dio, per te è ininfluente perchè è e rimane solo un racconto finchè non lo sperimenti a tuo modo.

Non e' ininfluente se stiamo parlando di "come e' nato l'Universo (o meglio il "TUTTO"). E' quello che dico anch'io:
Dio e', e rimarrebbe, una proiezione mentale del mio conscio-inconscio (non importa), e questo e' sufficiente per escluderlo dalla lista delle teorie plausibili, perche' con essa dovrei accettare anche un altro miliardino di opinioni-esperienze-prospettive individuali, o meno, che siano.

Citazione:
Ma infiniti sono i racconti che ti sono stati raccontati Mc fin dalla nascita, infiniti, sulla natura di quello che credi di essere e sui limiti che ti sono/ ti sei imposto.

Gia'. Cio' che si sperimenta personalmente ha poco a che fare con cio' che non conosciamo, ma "tutto a che fare" con cio' che conosciamo.
Ma non conosciamo niente di quello che c'e' al di fuori di noi stessi (sia esternamente, sia internamente a noi stessi, ovvio...).....!!!
E anche se ci fosse qualche legame, leggero o profondo, tra quello che percepiamo e quello che non conosciamo, sarebbe impossibile, per prima cosa riconoscerlo, o capirlo per analizzarlo, e figuriamoci, poi, spiegarlo ad altri...
Strano che, soprattutto, i credenti ci riescano, vero?... Usano concetti non proprio originali... ehehhe...
C'e' anche da dire che i non credenti si astengono dal cercare di farlo perche' un internamento sarebbe l'unico destino che li attenderebbe, semmai ci provassero!!!.
Inoltre, potrebbe trattarsi gia' di una proiezione della propria conoscenza, confusa con qualcosa di mai "provato", mentre e' solo recondita e lontana nella propria memoria...

Capisco e concordo che la meditazione apra alcune porte che mai potrebbero spalancarsi (o semplicemente socchiudersi appena) altrimenti, ma non ritengo possano essere prese come significative esplicazioni o semplici accenni per "verita'" assolute. Le vedrei come significative per se stessi:
ovvero raggiungere alcuni limiti della propria esistenza, ma riferibili solo a se stessi... al massimo, a se stessi nel mondo...

***

Inoltre, io non so quello che sono, e non credo di essere qualcuno o qualcosa di limitato perche' intuisco che i miei limiti non potranno mai essere superati tutti ,nel corso di una sola vita:
ovvero come trasformare una vita limitata, in una vita senza limiti (e viceversa... ovviamente...come fa la religione :
Dio e' un limite ad una vita illimitata di possibilita' di pensarsi... )

Un numero sempre maggiore di limiti fanno in modo che il superarli tutti diventi un qualcosa di impossibile per l'uomo, e speculare su questo e' molto allettante per "ministri mistici" e "predicatori di verita' assolute".
Meglio aggirare il problema con un entita' finita e definita a cui attribuire tutto, successi e fallimenti conoscitivi.

Dissenti ancora?

mc
Inviato il: 9/5/2007 18:25
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  •  nasissimo
      nasissimo
Re: Ateismo di "default"
#776
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/5/2007
Da Arezzo
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Citazione:


..è corretto (razionalmente) dire che in assoluto il male non esite, e quindi qualsiasi azione (quindi anche la più crudele) viene giudicata in basa ad un certo "sistema di valori".. e quindi giudicata "relativamente"... poiché tali valori non possono dirsi "assoluti e universali".
Tuttavia
1) non è razionale pretendere di stabilire che esistano dei "valori" assoluti.



non lo pretendo affatto. Anzi ritengo che l'assolutismo etico sia non solo non giustificabile razionalmente, ma anche per nulla auspicabile.
Tuttavia credo che anche il relativismo celi delle insidie, e che queste insidie siano rese particolarmente evidenti dalla presente congiuntura storica. Credo anzi che sia proprio la precezione emotiva dell'inadeguatezza del relativismo, la causa prima della risacca che produce questa sinistra nostalgia di medioevo che si respira.

Citazione:

..non "giudichi" il comportamento della vedova nera (il ragno) che si mangia lo "sposo" (per fare un esempio estremo)... Perché mai dovresti stabilire che è male una certa azione anche fuori dal tuo sistema, dalla tua cultura?! Ti interessa (razionalmente) stabilire cosa è bene o male per te e per quelli con cui condivide certi valori (la tua "comunità" in senso generale)..


Non è che "mi interessa". Credo che sia indispensabile. Sistemi etici diversi molto difficilmente possono coesistere all'interno della stessa comunità. Possono coesistere (con fatica) solo se le differenze riguardano aspetti non nucleari, e se si accetta di riporre nella sfera privata tutto cio' che non è universalmente condiviso. La Modernità ha superato la fase delle guerre di religione con la creazione di una sfera intima ristretta, ove relegare tutte le questioni "private". Quest'opera però, chiamiamola "privatizzazione della religione", che prende le mosse addirittura dal tempo di Sebastian Frank, ha avuto bisogno di secoli di duro lavoro per essere portata ad uno stato di accettabili condivisione e comprensione, ed ha ottenuto come risultato una pacificazione solo parziale.
Adesso il problema si ripropone, come cinque secoli fa. A produrlo è l'allargamento - dovuto di per se solo a innovazioni tecnonolgiche - del sistema Mondo a "comunità" unica, allargamento che porta il sistema stesso ad abbracciare gruppi che ne erano sempre restati fuori, e che questa "privatizzazione" non hanno mai conosciuto.
Bisogna rifarsi da capo.

Citazione:


esistono comunque (o è ragionale presuppore che esista) una specie di "nocciolo" di valori comune a tutti gli uomini.
Che rende vicini al "patologico" e "anormale" chi mancasse di certe "sensibilità"... (come quelle verso le azioni riprovevoli che preso ad esempio)



Non ne sono così sicuro. E comunque non è sufficiente. Esistono questioni le cui soluzioni etiche sicuramente non sono condivise, che non possono essere nascoste sotto il tappeto col trucco della sfera privata, o con un altro simile. Vanno affrontate, e risolte.
Prima di affrontarle, però, mi pare necessario discutere i criteri in base ai quali giudicare i Valori. Dato che i criteri di giudizio sono anche criteri di Valore, la faccenda non è semplice per nulla.

Citazione:


Ahi!!! Governo Mondiale?????



L'idea fa una certa paura anche a me. Tuttavia, come dicevo, mi pare che le cose vadano in questa direzione. E le Nazioni Unite, con le loro delibere, le loro "raccomandazioni" e le loro risoluzioni, sono già, almeno nelle intenzioni, un "governo mondiale" allo stadio embrionale, mentre la carta universale dei Diritti dell'Uomo, che rappresenta un tentativo di descrivere quel nucleo di valori condivisi che si diceva, è un abbozzo di Costituzione mondiale.
Vedo che qui si cita spesso Kant: ebbene il vecchio Kant, che aveva la vista lunga, già nel 1795 nel suo "progetto di pace perpetua" aveva formulato l'idea di una Repubblca mondiale fondata sul superamento del sistema degli stati nazionali, che si sarebbero dovuti dissolvere in una sorta di federazione.
Al tempo di Kant questo era fantascienza pura. Ma Kant previde che la costituzione di questa "Repubblica federale mondiale" sarebbe divenuta improcrastinabile, quando si fossero verificate queste quattro condizioni (prerequisiti):

a) quando l’esperienza della devastazione della guerra avrebbe spinto le nazioni a rinunciare alla libertà selvaggia ed alla situazione intollerabile di anarchia internazionale;
b) quando lo sviluppo del commercio, essendo la terra un globo, avrebbe obbligato l’umanità a rassegnarsi a vivere a stretto contatto;
c) quando l’evoluzione dell’umanità avrebbe raggiunto lo stadio della formazione di una Costituzione civile Repubblicana, fondata sulla libertà e sull’uguaglianza;
d) quando l’apparire di una opinione pubblica mondiale avrebbe consentito alla violazione del diritto avvenuta in un punto della terra di essere avvertita dovunque.


..ebbene, CI SIAMO.
e il punto "d" è stato l'ultimo LED ad accendersi.
Pure l'ordine, aveva azzeccato.
Inviato il: 9/5/2007 21:16
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  •  mpi
      mpi
Re: Ateismo di "default"
#777
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/3/2007
Da
Messaggi: 329
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Nasissimo completamente daccordo con te ma...

Siamo sicuri che l'umanità opterà per un diritto internazionale condiviso ed accettato prima di autodistruggersi ?
Inviato il: 9/5/2007 21:58
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  •  nasissimo
      nasissimo
Re: Ateismo di "default"
#778
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/5/2007
Da Arezzo
Messaggi: 43
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Citazione:

x Nasissimo

Non so che religione sia la tua. Cristiana non di certo ( la tua e' una domanda retorica )



Con "la nostra" si intende evidentemente la religione di maggioranza (almen per ora) dalle nostre parti. Anche la tua è una domanda retorica.

Citazione:


trovami un passo nei vangeli dove si giustifica la Violenza



L'antico testamento è pieno di passi simili, se proprio insisti mi metto a sfogliare il Levitico e te ne trovo a bigoni. I vangeli, in questo, rappresentano certo un miglioramentino; di giustificazioni dirette alla violenza ce ne sono poche (ma se mi metto a spulciare ne trovo) perché furono elaborati per reagire ad un sistema di potere preesistente, che sulla violenza si fondava.
Tuttavia quello di separare le responsabilità degli "interpreti" dalle responsabiltà degli autori è un brutto vizio. E visto in un ottica Moderna, questo miglioramento è ben poca cosa.
Un sistema che pensa la dottrina insindacabile, la scrittura inemendabile ed il capo supremo infallibile, implicitamente giustifica la violenza e la sopraffazione.
Inviato il: 9/5/2007 22:26
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  •  nasissimo
      nasissimo
Re: Ateismo di "default"
#779
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/5/2007
Da Arezzo
Messaggi: 43
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Citazione:

e' normale abborrire l'aborto ecc ecc..

E' normale abborrire le seghe,con le lquali si fanno stragi di "potenziali esseri umani"...


..vedo che anche tu oltre un certo limite perdi l'aplomb..
Inviato il: 9/5/2007 22:34
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Re: Ateismo di "default"
#780
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
Messaggi: 1665
Offline
Citazione:
vedo che anche tu oltre un certo limite perdi l'aplomb..

Era pura logica. Se poi sembra di cattivo gusto la colpa non è mia...
Inviato il: 9/5/2007 22:41
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