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Indice del forum Luogocomune
   Religioni & Spiritualità
  Il senso della vita

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  •  meritomio
      meritomio
Re: Il senso della vita
#151
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
Da
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Salve

x Lonewolf58

-citazione-

Inoltre se lo cose fossero così chiare ed esplicite, come qualcuno paventa, non comprendo come sia stato possibile arrivare a tali e tante scissioni all'interno del Cristianesimo.
Pike, com'è la situazione nell'Irlanda del Nord

rispondo

Perche' nessuno vuole riconoscere un' unica autorita' che scaturisce dai semplici insegnamenti chiaramente indicati nei Vangeli.
Le scissioni e le correnti esistono anche dentro i partiti politici.
Certamente non e' piacevole constatare la "divisione" dei Cristiani.
Le "divisioni" dei Cristianesimo sono state causate probabilmente da motivazioni piu' materiali che religiose.

Lonewolf, come e' la situazione in Cina?
Inviato il: 20/3/2007 7:59
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Il senso della vita
#152
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
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Citazione:
Lonewolf, come e' la situazione in Cina?
Stanno digerendo i bambini con litri di Coca-cola... comunque in Cina non c'è un conflitto tra cristiani, vero?
Citazione:
Perche' nessuno vuole riconoscere un' unica autorita' che scaturisce dai semplici insegnamenti chiaramente indicati nei Vangeli.
E quale sarebbe quest'autorità? L'infallibile chiesa? Se fosse infallibile non avrebbe commesso tanti errori nella storia... per i quali in alcuni casi si è anche scusata, ammettendo quindi di aver sbagliato... ma bastano le scuse se gli errori vengono reiterati?... visto che qui si divertono in molti a mostrare il proprio scibile... ciapa... "Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere"
Citazione:
Le "divisioni" dei Cristianesimo sono state causate probabilmente da motivazioni piu' materiali che religiose.
Certo... per il materialismo della chiesa romana... (quella infallibile! per un piccolo esempio vedi Valdesi)... sto ancora aspettando una risposta ad un mio post e cioé se sia necessaria, per diffondere il Verbo, la stola di ermellino?
A proposito dei semplici insegnamenti chiaramente indicati nei Vangeli..."Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi e dallo ai poveri, ed avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguitami" (Matteo 19:21)
Hai letto la mia firma? Ecco tutto li sta il problema...
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 20/3/2007 8:43
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Il senso della vita
#153
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
Da
Messaggi: 226
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Salve

X Lonewolf58

Situazione in Cina. ( gia' postata da un'altra parte)

da wilpedia

For more background see Religion in China.

While the government claims that 16 million Chinese are Christian, it is estimated that between 40 million [1] to 65 million [2] Chinese are Christian (or 3% to 4% of the Chinese population). Christianity is also the fastest growing religion in China[citation needed]. The Christian population in China comprises Protestants, Catholics, and a very small number of Orthodox Christians.

dalla cina stessa

Recently, the director of the Chinese State Administration for Religious Affairs (SARA), Yie Xiaowen, said that the number of Christians in China has reached 130 million, including 20 million Catholics, during internal meetings at Beijing University and Chinese Academy of Social Science, according to a CAA source.

da bruxells

http://www.brusselsjournal.com/node/1650

It is noteworthy that the capitalist economy of China and South Korea is booming at the same time as Christianity is spreading among Chinese and Koreans. Christianity is retreating in Europe, which is in serious economic decline. Korean and Chinese students of European classical music play Beethoven, Bach and Mozart while Western youth listen to Gangsta rap and enjoy Arabic music at Islamic cultural festivals. Will the dynamic of individualism bloom in China while it is suffocating in Europe where it was once championed?

dagli Stati Uniti

March 28, 2006
The Pope and the secret Christians in China
Pope Benedict XVI has expressed a desire to visit China, in the wake of the appointment of chinese Cardinal Zen, one of 15 new members of the College of Cardinals.

Many issues remain obstacles, and a Papal visit will not likely happen soon. The Washington Times notes:

The pope's wish to visit China was also voiced during an interview Saturday with Vatican Foreign Minister Archbishop Giovanni Lajolo, who said the "time is ripe" for the Holy See and Beijing to resume formal ties broken off in 1951.

The Vatican has expressed a willingness to meet Beijing's precondition of breaking ties with Taiwan. Beijing has not reciprocated, however, on Rome's key request, that the pope be allowed to appoint Chinese bishops.

The Chinese regime does not allow any independent group to exist, on the theory that it could emerge as a rival for the Communist Party. There is an offical state—controlled Catholic Church in China, but millions of Chinese worship as secret Christians in home—based congregations. The persecution of Falun Gong exemplifies the hostility and fear of the regime toward independent religions.

Hard numbers are nonexistent, but friends involved in support of the underground churches report that Catholicism and Christianity in general are enjoying strong growth in China. Certainly, the loss of communist orthodoxy and the eviscreration of Buddhist and Taoist institutions has left a spiritual vacuum.

Given the role of John Paul the Great in bringing down European communism, the Chinese regime may be hesitant to allow a Papal visit. But even they are not immune to greater forces connected to man's relation to the spirit.

Hat tip: China Challenges

Thomas Lifson 3 28 06

Mi scuso per coloro che non sanno l'inglese, la sostanza e' la seguente:

Per ogni italiano cristiano "perso"perche' avvolto nelle nebbie della confusione, si convertono al Cristianesimo 10.000 cinesi.
Ipotizzo che entro 2 decenni la cina sara' il piu' grande stato Cristiano al mondo. In barba a mao e confucio.


Prima la Russia, adesso la Cina, e l' India e gia' sulla buona strada.


NOTA BENE CHE LE AUTORITA' CINESI STANNO IMPRIGIONANDO E TORTURANDO I PRETI CRISTIANI.

-citazione-

E quale sarebbe quest'autorità? L'infallibile chiesa? Se fosse infallibile non avrebbe commesso tanti errori nella storia... per i quali in alcuni casi si è anche scusata, ammettendo quindi di aver sbagliato... ma bastano le scuse se gli errori vengono reiterati?... visto che qui si divertono in molti a mostrare il proprio scibile... ciapa...


rispondo

Non confondere autorita' con la gli insegnamenti di Gesu'.

-citazione-

Certo... per il materialismo della chiesa romana... (quella infallibile! per un piccolo esempio vedi Valdesi)... sto ancora aspettando una risposta ad un mio post e cioé se sia necessaria, per diffondere il Verbo, la stola di ermellino?
A proposito dei semplici insegnamenti chiaramente indicati nei Vangeli..."

rispondo

Non ti piace la stola di ermellino?
Sei diventato ateo per via di una stola di ermellino?
Se vedi l'ultima sfilata d'alta moda di Gaultier..brrr chissa' cosa diventi.


Meglio restare in tema.
Inviato il: 20/3/2007 9:13
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Il senso della vita
#154
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
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Se non rispondi alle domande come credi di meritarti una risposta?...
Con questo tuo post confermi quello che penso tu sia... un Troll
Ciao e buon divertimento
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 20/3/2007 9:24
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Il senso della vita
#155
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
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RISALVE

X Lonewolf58


-citazione-

Se non rispondi alle domande come credi di meritarti una risposta?...
Con questo tuo post confermi quello che penso tu sia... un Troll

rispondo

Rispondo alle domande che sono in tema con il senso della vita.
Discutere dell'infallibilita' della Chiesa' puo' dare un senso alla tua vita?
Sei stato tu a sollevare dubbi e questioni sulla Chiesa, che sono OT.
Probabilmente sei piu troll tu di me.

Mi hai confermanto che tu non senti nulla a riguardo il senso della tua vita, e continui a postare qua?
Puoi farlo tranquillamente.
Inviato il: 20/3/2007 9:39
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#156
Mi sento vacillare
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LoneWolf58 ha scritto:
Citazione:
L'infallibile chiesa? Se fosse infallibile non avrebbe commesso tanti errori nella storia... per i quali in alcuni casi si è anche scusata, ammettendo quindi di aver sbagliato... ma bastano le scuse se gli errori vengono reiterati?


La Chiesa è infallibile perché non consiste semplicemente nella somma degli uomini cristiani e battezzati che la compongono. La Chiesa ha come capo visibile il papa, ma non bisogna dimenticare che egli è capo per procura, essendo Cristo il capo invisibile ma presente in modo realissimo. Per questo si usa dire che la Chiesa è il corpo mistico di Cristo. Dunque dal lato puramente umano, gli uomini di Chiesa sono fallibili e peccatori come gli altri (ma con la differenza che i sacramenti e la vita di preghiera sono reali aiuti a non peccare, per chi vi si impegna a dovere), ma dal lato divino non ha senso pensare ad errori o fallibilità, poiché verrrebbe meno il senso stesso dell'istituzione della Chiesa da parte di Cristo (che consiste proprio nel garantire una dottrina preservata dall'errore). Dunque la Chiesa è infallibile in materia di dottrina (perché sostenuta nella verità in modo soprannaturale da Cristo stesso), mentre i suoi ministri possono umanamente sbagliare (perché Cristo lascia il libero arbitrio all'uomo, che può usarlo più o meno bene in relazione al cammino verso la santità) e dunque taluni atti degli uomini di Chiesa possono corrispondere ad errori storici (mai, tuttavia, in materia dottrinale). L'imprecisione nel tuo ragionamento sta dunque nel concepire la Chiesa come un'istituzione puramente umana.
Ciao
Alessandro
_________________
Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 20/3/2007 10:06
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Il senso della vita
#157
Sono certo di non sapere
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ZOT....
il fulmine divino mi ha incenerito...
per gli OT scusatemi ma credo di essere in buona compagnia
il senso della vita?.... io dico... VIVERLA
e con ciò lascio questo 3d
ci vediamo sugli altri...
ciao a tutti (troll compresi)
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 20/3/2007 10:19
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Re: Il senso della vita
#158
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
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Citazione:
L'imprecisione nel tuo ragionamento sta dunque nel concepire la Chiesa come un'istituzione puramente umana.

Il tuo ragionamento invece e' "puramente viziato" da un dogma che ti fa credere fortemente che la chiesa non sia una istituzione "puramente umana".
Credere fortemente ad una cosa purtroppo, qui sulla Terra e tra Noi uomini, non la rende vera.
Ecco che il pilastro principale su cui regge tutto il Vostro ragionamento e', a sua volta, appoggiato su una base fragile quanto puo' esserlo la fiducia verso un istituzione umana, un organo di potere, amministrativo, economico, politico, per il quale e' fondamentale che le persone abbiano fiducia in loro.

No fiducia, no istituzione religiosa. No istituzione religiosa, no indottrinamento, e quindi, no credenti che non si pongono dubbi e che, per questo, credono senza riserve.

COncludendo, l'imprecisione del tuo ragionamento, percio', e' che consideri la possibilita' che esista un qualche divino essere infallibile, e te lo imponi come punto di partenza sul quale basi tutta un analisi che dovrebbe avere questa "esistenza eventuale", come meta.


Scusa, ma se si parla di ragionamenti, stiamo parlando di costruzioni della ragione, di razionalita'.
La Fede non e' razionale, un ragionamento si.
Non si puo' spiegare nulla sulla fede con la ragione se non si rimuove il dogma che pone le basi su cui ragionare. Ecco cosa ritengo di impreciso nel tuo "ragionamento irrazionale".

mc
Inviato il: 20/3/2007 11:08
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#159
Sono certo di non sapere
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Meritomio,
per tua conoscenza il termine sbrodolarsi addosso,può avere due significati:
1 sporcare di brodo, di sugo o altro liquido
2 fig., rendere prolisso e noioso, tirare in lungo un discorso o uno scritto
ma offesa non lo è,a meno che non si abbbia la coda di paglia
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 20/3/2007 11:57
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#160
Mi sento vacillare
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Finalmente un commento privo di astio, battutine, offesine, risposte e contro risposte alle offesine!
mc ha scritto:
Citazione:

COncludendo, l'imprecisione del tuo ragionamento, percio', e' che consideri la possibilita' che esista un qualche divino essere infallibile, e te lo imponi come punto di partenza sul quale basi tutta un analisi che dovrebbe avere questa "esistenza eventuale", come meta.


Tu avresti ragione se l'unico accesso a Dio fosse dato dalla fede religiosa, ma, anche se in modo diverso dalla fede, alcuni (tra cui io) ritengono che la semplice ragione umana possa raggiungere l'affermazione provata dell'esistenza di un ente Infinito (infinito in atto) e dunque Infallibile. Naturalmente si tratta di mettersi a valutare il valore probante di quelle prove, che sono poi le famose prove dell'esistenza di Dio, che molti, specialmente dopo Kant, non ritengono valide (ma che molti altri, anche dopo Kant, ritengono invece valide).
Il secondo passo, a mio avviso, è quello che ci porta alla scelta della religione vera, nel panorama di tutte quelle esistenti. Anche qui è sbagliato credere che ci si affidi alla sola fede, poiché gli elementi razionali che si traggono dalle dimostrazioni dell'esistenza di Dio, danno una certa descrizione, per quanto limitata, di cosa sia Dio e dunque si può discriminare le varie religioni in base a quanto si sa di Dio dal punto di vista razionale. Ad esempio si comprende subito che ogni tipo di politeismo è logicamente errato, poiché di Infinito in atto ve ne può essere solo uno.
Da qui segue il concetto proprio di fede, che è un affidarsi a quella autorità infallibile che è Dio.
Ancora una cosa: affidarsi alla Chiesa su procura divina, è a mio avviso un atto razionale prima che di fede, infatti, una volta stabilito che Dio si è rivelato all’uomo (e non dico che sia un passo facile), viene di conseguenza che Egli debba in qualche modo garantire che vi sia una continuità nella corretta interpretazione di ciò che Egli stesso ha rivelato, altrimenti non avrebbe avuto il minimo senso rivelare qualcosa che si fosse già saputo incorrere di lì a poco in una parziale/totale corruzione o fraintendimento.
Ciao
Ale
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Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 20/3/2007 12:27
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Re: Il senso della vita
#161
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Naturalmente si tratta di mettersi a valutare il valore probante di quelle prove, che sono poi le famose prove dell'esistenza di Dio, che molti, specialmente dopo Kant, non ritengono valide (ma che molti altri, anche dopo Kant, ritengono invece valide).

Non è un semplice questione di ritenere o no: Kant ha smontato le prove dell'esistenza di Dio sul piano logico; per questo motivo dopo di lui la ricerca religiosa in filosofia si è orientata sul tema del "salto" nella fede (Kierkegaard) dell'esistenzialismo religioso,insomma a parte rare eccezioni (Maritain,i neotomisti) motivate da un recupero di antiche concezioni della "logica" come unitario strumento aristotelico (e tale non è) , quelle prove sono logicamente invalidate.
Citazione:
Anche qui è sbagliato credere che ci si affidi alla sola fede, poiché gli elementi razionali che si traggono dalle dimostrazioni dell'esistenza di Dio, danno una certa descrizione

"Descrizione" che si basa essa stessa sulla forzatura logica del concetto di Infinito. matematicamente esistono numerosi tipi di infinito (continuo,numerabile, forse anche altri) , dunque un politeismo non sarebbe logicamente errato. Purtroppo per le prove razionali dell'esistenza divina, la logica e le scienze non si sono fermate all'epoca aristotelica.
Citazione:
autorità infallibile che è Dio.

Attribuire infallibilità ad un ipotetico "Architetto-Creatore" che emerge dalle prove tradizionali è un'immotivata aggiunta.
Citazione:
affidarsi alla Chiesa su procura divina, è a mio avviso un atto razionale prima che di fede

Sarebbe anche da chiarire quale chiesa avrebbe questa "fiducia divina": il Cattolicesimo? l'Ortodossia?il Marcionesimo? la Chiesa Copta? i Protestanti?
Inoltre la continuità nella corretta interpretazione avrebbe potuto essere persa o distrutta dalla fallibilità umana, o potrebbe conservarsi in una interpretazione esoterica dei testi,non alla portata di tutti.
Inviato il: 20/3/2007 13:36
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  •  SENTIERO
      SENTIERO
Re: Il senso della vita
#162
Dubito ormai di tutto
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Da ROMA
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
Ciao Sentiero
concordo con te in tutto,soprattutto su questo:
Citazione:
noi non siamo mai (o quasi) presenti a noi stessi, non ci ricordiamo mai di noi, siamo proiettati fuori, verso l'esterno.

In effetti ogni nostra azione è in risposta a degli stimoli,quasi in automatico in base alla nostra personalità ed esperienze vissute.
Ho imparato da poco invece a "focalizzare " prima di agire,ad ascoltarmi,a ponderare e ti giuro che è alquanto difficile ma devo dire che si raggiunge una certa consapevolezza e soddisfazione nel discernere dall'istintività immediata di cui spesso ci si può pentire.
Più che mettermi dentro il paesaggio,cosa che ho sempre fatto, io lo sorvolo e vedo dall'alto l'insieme sapendo di farne comunque parte.
Non sò se per te è la stessa cosa,ma molto spesso l'empatia, l'impulsività e l'emotività mi hanno fregato.
Qui si entrerebbe troppo nel personale per farti degli esempi,spero comunque di essere stata abbastanza chiara.
Ciao


Purtroppo in questi giorni ho avuto strani problemi di collegamento al sito....
Comunque volevo dire che se Fiammifero e' d'accordo con me e Kirillov81 e' d'accordo con me, perche voi due eravate in disaccordo ?

Comunque per "essere presente" intendo semplicemente il ricordarsi di se stessi in ogni momento della giornata.
Quando uno pensa non e' presente, e' presente se osserva i propri pensieri, senza esserne identificato.

Ciao, Roberto.
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La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 20/3/2007 14:02
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Re: Il senso della vita
#163
Sono certo di non sapere
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Citazione:
...alcuni (tra cui io) ritengono che la semplice ragione umana possa raggiungere l'affermazione provata dell'esistenza di un ente Infinito (infinito in atto) e dunque Infallibile.

Se per raggiungere intendi "verificare tutto", non mi convince affatto il concetto, perche' "viziato", come si diceva prima, da un punto di partenza dogmatico.
Se per raggiungere intendi "intuire", va meglio perche' esula da ogni riferimento precedente (dottrinale) per rifarsi piu' alla propria coscienza individuale, creando una percezione propria, della propria dimensione spirituale.

Il punto e' che non si puo' minimamente parlare di "AFFERMAZIONI PROVATE", non e' "ragionevole", se non ricercando tra le dottrine una qualche similitudine che "confermi" posticciamente le proprie intuizioni emotive.

Visto che si parla di intuizioni, permettimi di lasciarmi conquistare dall'intuizione che questa "conferma posticcia" da parte di un'istituzione religiosa, arrivi al fedele, dopo l'aver valutato i possibili punti di incontro con le ricerche individuali (per esempio con uno studio standard sugli schemi di individuazione dello spirituale da parte di societa' prese come bacino di consenso).
Sto insinuando che le religioni assecondano dinamicamente la percezione dei fedeli, manipolandone l'evoluzione, proprio grazie all'influenza che si instaura in un rapporto di reciproca assistenza (psicologica e consensuale).

Un po' come sfruttare le sensazioni di disagio sociale, per esempio delle periferie, del suburbano italiano, da parte della Lega. Si usa questa sensazione, cavalcandola fornendo una valvola di sfogo, una ragione che spieghi questi problemi interiori e permetta di concretizzarli in un sentimento specifico (in questo caso di odio, nel caso delle religioni di appartenenza superiore, etc...), o per lo meno di indirizzarli su tutt'altro. Tutto questo invece di investigare approfonditamente sulle ragioni personali-individuali dei propri rancori.
I dogmi esistono anche qui:
"Ci rubano il lavoro", "ci rubano le case", "rubano", "si accaparrano aiuti pubblici", "dovrebbero rimanere nei loro rispettivi paesi", etc., e tutto cio' di becero si possa dire sull'argomento.

La religione sfrutta questo bisogno dell'uomo di rispondere ai quesiti esistenziali a cui non sappiamo, tutt'ora, rispondere. Crea dei presupposti per appagare la sete di informazioni dei credenti ed, allo stesso tempo, i propri interessi manipolatori, il tutto dinamicamente (alla faccia dei vincoli dottrinali toglie o mette a seconda dell'interesse particolare...!) nel corso dei Secoli.
Non v'e' dubbio alcuno che i Vangeli siano stati sottoposti ad un trattamento "strategico", funzionale per le varie epoche che si susseguivano: questo, per me e' sufficiente a farmi ritenere immancabilmente, la natura delle religioni (in particolare della chiesa cristiana), puramente umana.
E' un prodotto dell'uomo per l'uomo.


Citazione:
Anche qui è sbagliato credere che ci si affidi alla sola fede, poiché gli elementi razionali che si traggono dalle dimostrazioni dell'esistenza di Dio, danno una certa descrizione, per quanto limitata, di cosa sia Dio e dunque si può discriminare le varie religioni in base a quanto si sa di Dio dal punto di vista razionale.

Non esiste "l'arrivare a dio da elementi razionali" che non significhi basarsi su l'irrazionalita' di alcune sensazioni, o su "ragionamenti" dogmatici che partono dall'incognita' per scoprire lo svolgimento della ricerca.
Capire dio, poi, e' l'accettazione incondizionata della sua esistenza: ovvero cedere, comunque al dogma.
Anche, colui arrivi a dio con la sola ragione (cosa che trovo piuttosto relativa all'intuito, che alla razionalita') deve piegare la propria ragione alla propria tradizione culturale: la propria formazione, a seconda dell'area del mondo di appartenenza, plasma e descrive i paletti della propria razionalita'. Molto difficile, quindi, scampare alla limitazione di scelta tra le poche opportunita' diffuse nel mondo.
Chiunque, percio', arrivi emotivamente ad aprirsi a nuove esperienze mentali (cio' che dovrebbe fare una ricerca spirituale, per es.) e' spesso vincolato, anche senza aver subito dottrine particolari, all'immagine diffusa delle divinita': la maggior parte, non avendo mezzi per poter esternare le proprie emozioni e le sensazioni sconosciute, quelle ispirate da alcuni tipi di meditazione, sostanze psichedeliche, o massima concentrazione interiore, si risponde con cio' che molti accettano incondizionatamente...dio, appunto (altre motivazioni prendono piede, oltre ad avere un piu' "concreto", invece che astratto-non definibile, punto di riferimento: il bisogno di appartenenza dell'uomo, la socializzazione, le paure varie... etc...).

Un esempio di cio' che scrivo sono questi forum:
nonostante io non creda all'esistenza di un essere "divino" (ho dei problemi di accettazione, pure, adesso, con il concetto di esseri divini) mi ritrovo a ragionare su concetti che non accetto, impostimi dalla societa' in cui mi sono formato e in cui Vi siete formati.
Prima ancora di parlare di divino, vorrei discutere della possibile natura di questo "divino"... e' inutile dire che per me il divino e' un concetto "puramente umano".
Frutto della mente, concepito dagli uomini e sfruttato dalle elite politico-economiche.
Nulla a che vedere con lo spirituale, o meglio, quelle sensazioni che vengono etichettate come "spirituali", a cui la religione, per convenienza attribuisce una natura divina... che poi e' un'altra forzatura suggerita dal non poter rispondere delle loro origini... (cerebrali?).

Citazione:
Ad esempio si comprende subito che ogni tipo di politeismo è logicamente errato, poiché di Infinito in atto ve ne può essere solo uno.


dio = infinito?
Da che cosa si dovrebbe intuire, se non dall'accettarlo supinamente?
Infinito, inoltre, e' un'altra incognita:
E' come sostituire X con Y in un problema, pretendendo di averlo risolto.

Citazione:
Da qui segue il concetto proprio di fede, che è un affidarsi a quella autorità infallibile che è Dio.

Cioe' ad una imposizione concettuale che non da spiegazione di se' stessa perche' non ne puo' avere (almeno una spiegazione razionale, perche' in una dottrina si puo' imporre tutto, anche le argomentazioni piu' assurde!).

Citazione:
...affidarsi alla Chiesa su procura divina, è a mio avviso un atto razionale prima che di fede

...cioe'?... E' un atto razionale, giudicare un concetto irrazionale, come e' dio, una motivazione tale da giustificare un irrazionale fiducia in un qualcosa che impone per dogma le proprie verita'?
Ti prego, non usare razionale... che in questo contesto mi provoca l'orticaria... ...(scherzo)

Citazione:
... infatti, una volta stabilito che Dio si è rivelato all’uomo (e non dico che sia un passo facile), viene di conseguenza che Egli debba in qualche modo garantire che vi sia una continuità nella corretta interpretazione di ciò che Egli stesso ha rivelato, altrimenti non avrebbe avuto il minimo senso rivelare qualcosa che si fosse già saputo incorrere di lì a poco in una parziale/totale corruzione o fraintendimento.

Esatto, una volta stabilito che "Dio si è rivelato all’uomo" tutto calza alla perfezione....
Peccato che questo vada accettano senza nessun dubbio... Il credente accetta incondizianatamente, per i vincoli tradizionali a cui facevo riferimento prima, che queste cose che tu chiami "rivelazioni" siano dovute a dio, o siano addirittura "dio stesso che comunica".
Inoltre, si deve ancora accertare che dio possa esistere che ambiguamente si passa a discutere della sua manifestazione... senza subire i dogma niente e' plausibile della fede.

Per quello che sono ora, questo... non e' sufficiente, nemmeno per un riavvicinamento, tenendomene a distanza, verso la religione...

mc
Inviato il: 20/3/2007 15:03
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#164
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Ciao Sentiero,
Kirillov mi sembra che non sia affatto d'accordo con me quando affermo che siamo solo diversi,lui dà all'uomo uno scopo nobile che è quello di servire Dio,per me è escluso.
Tu,come me,mi pare di aver capito,che tolto l'uomo dalla natura la stessa vàò avanti lo stesso o no?
Citazione:
Comunque per "essere presente" intendo semplicemente il ricordarsi di se stessi in ogni momento della giornata.
Quando uno pensa non e' presente, e' presente se osserva i propri pensieri, senza esserne identificato.

In ogni momento della giornata è impossibile,a meno che non abbia tolto l'intuito,l'istinto,l'impulsività ed altre reazioni immediate dettate dal proprio carattare e dalla propria fisicità.
(Se mi insultano e non me lo merito,rispondo a tono,se mi faccio male una parolaccia mi scappa,se il mio corpo è "sollecitato" da mio marito mi abbandono ecc.).
Pensare prima e poi agire,in altre circostanze invece per me è ascoltarmi,interrogarmi,sentirmi e valutare le conseguenze di varie opzioni,praticamente estraniarmi dall'impulsività e dalle emozioni immediate,vedere dall'esterno.
Spiega meglio il tuo concetto,forse intendiamo cose diverse
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 20/3/2007 23:55
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  •  SENTIERO
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Re: Il senso della vita
#165
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
Ciao Sentiero,
Kirillov mi sembra che non sia affatto d'accordo con me....


In effetti volevo evidenziare una contraddizione tra il Krillov che si rapporta con te e il Krillov che risponde a me. Mi sembra che tra voi due si tende a parlare delle vostre differenze, mentre io di solito cerco di evidenziare cio' che ci accomuna. Se poi non c'e' , pazienza.

Tolto l'uomo dalla natura forse col tempo verrebbe sostituito da una creatura che ne farebbe le veci.
Il mondo minerale viene trasformato da quello vegetale in organico. Il mondo vegetale viene trasformato a sua volta dal mondo animale. L'uomo deve trasformare il mondo animale in materia sottile, costruendo la sua anima immortale(cosi' come aveva gia' accennato pikebishop). Tra cielo e terra.
Insomma la natura andrebbe avanti, ma partendo da qualche passo indietro.

Citazione:

In ogni momento della giornata è impossibile,a meno che non abbia tolto l'intuito,l'istinto,l'impulsività ed altre reazioni immediate dettate dal proprio carattare e dalla propria fisicità.....

Spiega meglio il tuo concetto,forse intendiamo cose diverse


Non e' impossibile essere presenti a se stessi tutto il giorno, e' quasi impossibile .
Comunque i bambini lo fanno senza sforzo fino ad una certa eta' 4/6 anni (per entrare nel regno dei cieli bisogna essere come i bambini....mica perche' l'entrata e' quella stretta e non ci si passa ).
L'intuito fa parte della presenza, il resto della fisicita' (parola che aprirebbe un thred apposito, ma che non mi sogno lontanamente di fare)

Accorgersi di non essere presenti e' il segno che si comincia ad ESSERE PRESENTI. Anche se dura una frazione di secondo.
Il caro vecchio Gurdjieff con il suo sistema della Quarta via aveva definito alcuni livelli evolutivi dell'uomo. Colui che cominciava a rendersi conto di non essere presente, ovvero di vivere nel sonno, era l'uomo numero 4 . L'uomo numero 5 riuscuiva ad essere presente quando decideva di farlo. L'uomo numero 6 aveva accesso permante alla Presenza o terzo stato di coscienza. L'uomo numero 7 era il cosidetto illuminato ed aveva accesso al quarto stato di coscienza (cosi' mi dicono ).

Mo la domanda e' come se fa' a fa' ste cose ?

Quando Bertoldo vendeva il cavallo dicendo che cacava monete d'oro, aggiungeva che pero' doveva mangiare il mangime giusto.......il compratore si rendeva conto dopo che il mangime giusto erano monete d'oro.

Ciao a tutti, Roberto.
_________________
La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
Inviato il: 21/3/2007 3:16
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  •  kirillov81
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Re: Il senso della vita
#166
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mc ha scritto:
Citazione:

Se per raggiungere intendi "verificare tutto", non mi convince affatto il concetto, perche' "viziato", come si diceva prima, da un punto di partenza dogmatico.
Se per raggiungere intendi "intuire", va meglio perche' esula da ogni riferimento precedente (dottrinale) per rifarsi piu' alla propria coscienza individuale, creando una percezione propria, della propria dimensione spirituale.


Mi riferisco a studi filosofici, cioè a tentativi di arrivare a Dio a prescindere da qualsiasi dottrina religiosa e da qualsiasi dogma. La filosofia è infatti il tentativo di capire le cose con l'uso della pura ragione. Ovviamente poi bisogna che le prove filosofiche dell'esistenza di Dio siano valide, ma prima di averle studiate e valutate è un po' dura essere già sicuri che non lo sono o che addirittura sia impossibile anche solo il tentativo di giungere a Dio con la sola ragione. L'intuizione è poi quanto di più distante da un discorso razionale, proprio perché è del tutto soggettiva (se ti riferisci a intuizioni di tipo mistico).

Citazione:
Il punto e' che non si puo' minimamente parlare di "AFFERMAZIONI PROVATE", non e' "ragionevole", se non ricercando tra le dottrine una qualche similitudine che "confermi" posticciamente le proprie intuizioni emotive.


Appunto, prima di giungere a una tale conclusione definitiva, bisogna almeno provare a valutare le prove filosofiche.

Citazione:
Visto che si parla di intuizioni,


Io non parlo proprio di intuizioni e la spiegazione che dai tu è di tipo psicologico-sociologico e non ha nulla a che vedere con la filosofia.

Citazione:
La religione sfrutta questo bisogno dell'uomo di rispondere ai quesiti esistenziali a cui non sappiamo, tutt'ora, rispondere.


Eventualmente vero, se fosse vero che a tali questioni è impossibile rispondere. Ma questo è proprio il punto della questione.

Citazione:

Un esempio di cio' che scrivo sono questi forum:
nonostante io non creda all'esistenza di un essere "divino" (ho dei problemi di accettazione, pure, adesso, con il concetto di esseri divini) mi ritrovo a ragionare su concetti che non accetto, impostimi dalla societa' in cui mi sono formato e in cui Vi siete formati.


Questa è ancora un'altra questione. Se fosse impossibile astrarsi dal contesto culturale in cui si è stati educati, per giudicare tale contesto ed eventualmente rifiutarlo (in quanto si scopra che è falso), nemmeno tu potresti essere giunto a queste conclusioni. Il punto non è se sei nato in questo contesto o in un altro, il punto è di poter essere in grado di trovare la verità. Se essere nato cristiano ti rende necessariamente tale (o essere nato comunista in URSS) allora è impossibile anche solo poter pensare di non essere cristiano o comunista.
Appena posso proseguo
Ciao
Ale
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Inviato il: 21/3/2007 9:05
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Re: Il senso della vita
#167
Sono certo di non sapere
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E' dio, l'intuizione.
Pensaci, e' un essere paradossale:
E' il creatore di Tutto...
Ma non lo riconosci in questa intuizione il marchio umano?
Il Marchio della limitatezza.
Se l'uomo, per mezzo della religione fosse alla ricerca della verita' si porrebbe, decisamente, la domanda "Cosa c'e' prima di dio?". Invece, no.
Dio e' il limite filosofico di questi millenni, (per lo meno tra quelli conosciuti) e la religione e' un modo per lenire il dolore provocato dal proprio fallimento conoscitivo.
E' solo una parola dietro cui si cerca di occultare, alla propria coscienza, la consapevolezza dei propri limiti.

La vera grande Intuizione, forse, sta nel fatto di poter pensare a questa consapevolezza come ad una meta a cui ambire, invece, di riconoscersi nel propri limiti umani.
Ricorda un po' il detto, anch'esso molto umano, "se non lo puoi sconfiggere, unisciti a lui":
evidentemente affrontare i propri limiti e' molto oneroso.
Addirittura, pensare di idolatrarli, mi sembra molto al di fuori della realta'.

Le religioni forniscono una condizione attiva all'interno di questo meccanismo, perche' creano la dimensione distorta in cui si formano le culture e, tramite il quale, impostano le regole, convenzionalmente, a seconda dei bisogni.
Impongono, con la dottrina e la tradizione popolare, delle priorita' al quale l'aspetto umano e' totalmente subordinato, imbastendo in esso le trame del proprio potere politico.
Impongono, comunque, soprattutto, proprio il concetto filosofico limite, quello perpetrato con la parola dio (o divinita'), all'interno del quale, hanno ampi margini di sopravvivenza.
Ecco perche' gia' parlare di dio o di divinita' e' una forzatura inaccettabile (razionalmente e nemmeno intuitivamente).
Un'altra forzatura inaccettabile e' il pretendere di avere un qualche minimo rapporto o una minima relazione con esso\essa\loro...

mc
Inviato il: 21/3/2007 14:03
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  •  kirillov81
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Re: Il senso della vita
#168
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mc ha scritto:
Citazione:

Se l'uomo, per mezzo della religione fosse alla ricerca della verita' si porrebbe, decisamente, la domanda "Cosa c'e' prima di dio?". Invece, no.


Ribadisco che io prima che attraverso la religione, cerco Dio attraverso la ragione filosofica. Questo lo schema generalissimo delle prove dell'esistenza di Dio, per capire come sia assurda la domanda "Che cosa c'è prima di Dio?". Ci sono alcune caratteristiche generali della realtà concreta che tocchiamo con mano (ad es. il movimento, cioè le cose che esistono mutano, divengono = prima via o prova di San Tommaso d'Aquino), che ci fanno capire che tale realtà non può esistere se non è causata da qualcosa che a sua volta non ha bisogno di essere causato. Se la realtà esistente ha bisogno di essere causata da altro per esistere, qualora anche questo altro fosse bisognoso di altra causa per esistere, è necessario prima o poi giungere ad una causa incausata, perché altrimenti tutta la serie dei causati resterebbe non spiegata (cioè sarebbe contraddittoria). Dunque, se si dimostra che la realtà necessita una causa per la propria esistenza, è necessario che vi sia una causa ultima, che a sua volta non sia causata. Per questo domandarsi che cosa ci sia prima di questa causa ultima è privo di senso.
Citazione:

Dio e' il limite filosofico di questi millenni, (per lo meno tra quelli conosciuti) e la religione e' un modo per lenire il dolore provocato dal proprio fallimento conoscitivo.
E' solo una parola dietro cui si cerca di occultare, alla propria coscienza, la consapevolezza dei propri limiti.


Questa è un'opinione che potrebbe avere senso solo quando fosse dimostrato non solo che è impossibile dimostrare Dio, ma che è possibile dimostrare il contrario, cioè che Dio non esiste.
Citazione:

La vera grande Intuizione, forse, sta nel fatto di poter pensare a questa consapevolezza come ad una meta a cui ambire, invece, di riconoscersi nel propri limiti umani.


Che meta sarebbe? Quella di illudersi che esista l'impossibile?
Citazione:

Le religioni forniscono una condizione attiva all'interno di questo meccanismo, perche' creano la dimensione distorta in cui si formano le culture e, tramite il quale, impostano le regole, convenzionalmente, a seconda dei bisogni.


Qui torniamo alle tue interpretazioni del fenomeno religioso, che potrebbero avere senso solo ove fosse dimostrato che Dio non può esistere; ossia ove fosse certo che qualsiasi religione non può che essere falsa.
Ciao
ale
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Inviato il: 21/3/2007 15:29
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  •  meritomio
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Re: Il senso della vita
#169
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Buon pomeriggio

X mc

-CITAZIONE-

Se l'uomo, per mezzo della religione fosse alla ricerca della verita' si porrebbe, decisamente, la domanda "Cosa c'e' prima di dio?". Invece, no.

RISPONDO

Io giro le domande agli atei.

Non devono assolutamente rispondere con concetti filosofici.

A) E cosa c'era prima della realta?

esiste qualche informazione reale di cosa esisteva prima della realta? - che non sia una baggianata matematica. NO NO NO

Abbiamo gia' toccato i limiti con le teorie sull'universo, di sicuro non potranno mai essere verificate e non hanno trovato nessuna risposta , che valore dobbiamo dare a dei fisici che non sanno dare spiegazioni del perche' la realta' esiste?
Tu pensi che la matematica semplice possa dare spiegazioni a questi interrogativi?
Certamente arriveranno a definire una matematica in cui zero=uno per escamotage.


B) Cosa serve la realta'?

C) Cosa serve l'uomo alla realta'?

D) Da dove viene la vita?

E) Che senso ha la vita?

Se esiste un senso della vita spiegabile tramite una legge naturale, anche se richiede 100 bibbie per poterlo mettere per iscritto.. vorrei sapere dove si trova questo libro.


o gli atei sanno la risposta alle domande A B C D E e se le tengono per loro.

ed in ogni caso tutte le risposte che fanno riferimento al caso o al fatto che le domande come sono poste non hanno senso, fanno ridere i polli.

O fanno gli atei perche' non hanno il coraggio di ammettere che non esiste alternativa al credere in Dio

-CITAZIONE-

Le religioni forniscono una condizione attiva all'interno di questo meccanismo, perche' creano la dimensione distorta in cui si formano le culture e, tramite il quale, impostano le regole, convenzionalmente, a seconda dei bisogni.


RISPONDO

Non mi interessa piu' di tanto la religione, mi interessa Dio e Gesu'.
La religione consiste negli insegnamenti di Gesu', ma il primo passo da fare e' credegli.

mc ma quando ti farai certe domande anche tu?
Inviato il: 21/3/2007 16:12
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  •  kirillov81
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Re: Il senso della vita
#170
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Kirbmarc ha scritto:
Citazione:

Non è un semplice questione di ritenere o no: Kant ha smontato le prove dell'esistenza di Dio sul piano logico; per questo motivo dopo di lui la ricerca religiosa in filosofia si è orientata sul tema del "salto" nella fede (Kierkegaard) dell'esistenzialismo religioso,insomma a parte rare eccezioni (Maritain,i neotomisti) motivate da un recupero di antiche concezioni della "logica" come unitario strumento aristotelico (e tale non è) , quelle prove sono logicamente invalidate.


Kant aveva un orizzonte culturale disciplinarmente piuttosto vasto (si interessava di logica, fisica, matematica, scienze naturali, oltre che di filosofia), ma storicamente poco profondo. Pur essendo un ottimo latinista e pur conoscendo bene anche il greco, non aveva mai studiato i classici della letteratura latina e greca e nemmeno i classici della filosofia greca e medioevale. Le critiche alle prove razionali dell'esistenza di Dio, sono esposte principalmente in du opere: in quella "Intorno all'unico argomento per la dimostrazione dell'esistenza di Dio" (opera pre-critica del 1762-63) e nella celeberrima "Critica della ragion pura" (nella sezione intitolata "Analitica trascendentale", opera del 1781). Cito a memoria, potrei essere impreciso. Ora, le critiche di Kant hanno di mira la metafisica di tipo razionalistico di Wolff e di Leibniz e non le prove tomistiche, che da quelle razionalistiche sono profondamente diverse.
Praticamente l'unica critica specifica di Kant, che potrebbe avere una qualche relazione teoretica con le prove tomistiche, è la critica al principio di causa. Ma la critica di Kant alla causalità, ripresa in parte da Hume, ha come presupposto necessario tutta la dottrina epistemologica di Kant, che è altamente opinabile (e che io personalmente ritengo profondamente errata).
Più in generale va detto che la novità teoretica delle dottrine kantiane non riguarda la logica in senso stretto (logica che sostanzialmente rimane immutata da Aristotele fino al sorgere della logica matematica, simbolica o formale dell'800 - Boole, Frege -, rispetto a cui Leibniz fu solo un precursore); bensì l'epistemologia, cioè la branca filosofica che studia, non semplicemente (come la logica) i nessi formali del ragionamento, ma il modo di conoscere dell'uomo in generale (conoscenza sensibile, intellettuale, facoltà relative, problema del realismo, dell'empirismo, dell'idealismo, ecc.).
Dunque le critiche kantiane toccano molto marginalmente le prove tradizionali aristotelico-tomistiche.

Citazione:

"Descrizione" che si basa essa stessa sulla forzatura logica del concetto di Infinito. matematicamente esistono numerosi tipi di infinito (continuo,numerabile, forse anche altri) , dunque un politeismo non sarebbe logicamente errato. Purtroppo per le prove razionali dell'esistenza divina, la logica e le scienze non si sono fermate all'epoca aristotelica.


Il concetto di infinito attuale o in atto, è distinto e non deriva dall'infinito matematico o potenziale; e non è un concetto contraddittorio.
La filosofia analitica contemporanea (a partire dagli anni '40 del secolo scorso) ha dimostrato un sempre crescente interesse per il recupero non solo della logica aristotelica e tomistica, ma anche della loro ontologia, tanto che c'è una corrente denominata proprio "tomismo analitico". I teoremi di incompletezza di Goedel, nei loro risvolti epistemologici generali, hanno poi riportato in auge principi basilari della logica aristotelica, contro il programma logicista di Frege. Dunque semmai la logica contemporanea sta virando in una direzione per nulla contraria a quella della logica classica su alcuni punti fondamentali.
Ciao
Ale
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Ut Veritas Patefiat
Inviato il: 21/3/2007 16:21
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  •  meritomio
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Re: Il senso della vita
#171
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Buona sera

x mc

.-CITAZIONE-

Scusa, ma se si parla di ragionamenti, stiamo parlando di costruzioni della ragione, di razionalita'.
La Fede non e' razionale, un ragionamento si.

RISPONDO

ragionamento razionale? adesso ti faccio un esempio di ragionamento: l'uomo e' un tavolo perche' il tavolo ha le gambe . Non fa una grinza ma lo trovi razionale come ragionamento? il ragionamento di per se non dice niente sulla razionalita'. Per evitare queste confusioni irrazionali si dovrebbe formalizzare il linguaggio e sai dove si arriva? ai teoremi di Godel.

-CITAZIONE-

Non si puo' spiegare nulla sulla fede con la ragione se non si rimuove il dogma che pone le basi su cui ragionare.

RISPONDO

Oltre che avere chiaro in partenza il concetto di assenza di Dio dovrei anche arrivarci con dei ragionamenti? non mi sembra sensato questo atteggiamento mentale o per lo meno inutile.Nel caso in cui io credessi in Dio dovrei prima fare un ragionamento per smettere di credere ( per rimuovere il concetto di Dio non esistono i detersivi o le spugne detergenti per vostra sfortuna) e dopo farne un'altro per avere la conferma del primo ragionamento?
Non si potrebbe partire da una posizione neutra ed arrivare a delle conclusioni razionali che provano l'esistenza di Dio? quello che tu chiami dogma iniziale si deve collocare alla fine del ragionamento, non alla premessa iniziale per cominciare a ragionare, che nel tuo caso ti ha portato a non credere in Dio nel mio caso mi ha portato a credere in Dio.
Probabilmente tu sei partito dal dogma della "non esistenza di Dio", ma siccome sei insicuro continui a fare dei ragionamenti ? un dogma poco sicuro? che continuamente rimetti in discussione?

x Fiammifero

.-CITAZIONE-

Meritomio,
per tua conoscenza il termine sbrodolarsi addosso,può avere due significati:
1 sporcare di brodo, di sugo o altro liquido
2 fig., rendere prolisso e noioso, tirare in lungo un discorso o uno scritto
ma offesa non lo è,a meno che non si abbbia la coda di paglia

RISPONDO

Grazie per il chiarimento,
Inviato il: 21/3/2007 21:21
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#172
Sono certo di non sapere
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Citazione:
adesso ti faccio un esempio di ragionamento: l'uomo e' un tavolo perche' il tavolo ha le gambe


questa è una delle poche eccezioni della natura,Myrtle Corbin, la donna con quattro gambe, era nata a clabourne, texas, e aveva due corpi separati dalla vita in giù. questa foto fu scattata quando aveva circa 15 anni. si sposò ed ebbe cinque figli. quattro femmine e un maschio. tre dei bambini erano nati da un corpo e due dall’altro. morì nel 1927.
E i tavolini ad una gamba sola?
Citazione:
Non fa una grinza ma lo trovi razionale come ragionamento?

E' semplice fallacia
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 22/3/2007 10:04
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  •  meritomio
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Re: Il senso della vita
#173
Ho qualche dubbio
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Salve

X Fiammifero

anche se ha 4 gambe ( fotomontaggio?..) non e' un tavolo, al massimo una povera disgraziata.

Non concordi?

ciao
Inviato il: 22/3/2007 10:10
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il senso della vita
#174
Sono certo di non sapere
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Ciao meritomio,non è un fotomontaggio ,se fosse nata nel medio evo senz'altro sarebbe stata considerata un'indemoniata ,una figlia del diavolo e bruciata insieme alla madre perchè senz'altro si sarebbe accoppiata con satana in un sabba
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 22/3/2007 10:18
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Re: Il senso della vita
#175
Sono certo di non sapere
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Ciao Ale,
Citazione:
Ci sono alcune caratteristiche generali della realtà concreta che tocchiamo con mano (ad es. il movimento, cioè le cose che esistono mutano, divengono = prima via o prova di San Tommaso d'Aquino), che ci fanno capire che tale realtà non può esistere se non è causata da qualcosa che a sua volta non ha bisogno di essere causato.
Se la realtà esistente ha bisogno di essere causata da altro per esistere, qualora anche questo altro fosse bisognoso di altra causa per esistere, è necessario prima o poi giungere ad una causa incausata, perché altrimenti tutta la serie dei causati resterebbe non spiegata (cioè sarebbe contraddittoria).

Ma perche' mai dovrebbe essere per forza spiegata una cosa del genere. Infatti, e' solo una intuizione che va creduta.
E' una rinuncia mascherata da "soluzione".

Ecco cosa cita, in conclusione la "prima via":
Ora, non si può procedere all'infinito, perché altrimenti non vi sarebbe un primo motore, e di conseguenza nessun altro motore, perché i motori intermedi non muovono se non in quanto sono mossi dal primo motore [...]. Dunque è necessario arrivare ad un primo motore che non sia mosso da altri; e tutti riconoscono che esso è Dio.»
Il chiaro intento e' quello di forzare al Dogma.
Non v'e' dubbio che tu lo possa accettare ed esserne ripagato, ma non si puo' affermare che questo spieghi quel qualcosa che non sappiamo, e che non e' nelle nostre capacita' intellettive capire, a mio avviso.

Anche con questo genere di filosofia si ripresenta il problema del punto di arrivo che "miracolosamente" diventa il punto di partenza.
E' un idea di quello che potrebbe essere, un sospetto di quello che potremmo scoprire... d'accordo: teorie frutto di intuizioni che se non "supportate" (in maniera coatta) dalla dottrina del dogma "dio", non valgono poi molto di piu' del politeismo, altro tentativo di intuire le nostre origini. Ne piu', ne' meno dell'affermare l'intuizione che l'essere umano non sia in grado di capire cio' che riguarda le origini della vita.

La differenza e' la fede cieca: io non trovo plausibile affidarsi ad una semplice teoria chiamandola verita'.
Soprattutto quando, alla base di ogni ragionamento, v'e' un tentativo di forzare il campo di azione della ragione stessa. Limitarlo. Schematizzarlo per rendere piu' semplice il concetto teorizzato dalla propria intuizione. Per esempio, la personificazione del divino, tende a questo ... infatti, ecco che gesu' fa compiere il vero balzo in avanti verso l'accettazione diffusa di una dimensione divina che "ammicca" pesantemente alla sfera umana ed a tutti i suoi aspetti fondamentali, con il fine di rendere tutto piu' a portata di "credente".

Citazione:
Questa è un'opinione che potrebbe avere senso solo quando fosse dimostrato non solo che è impossibile dimostrare Dio, ma che è possibile dimostrare il contrario, cioè che Dio non esiste.

Scusa, ma allora ha tutto il senso di questo mondo:
nessuno ha mai dimostrato ne' l'esistenza di dio, ne' la sua non esistenza. Si sono, fondamentalmente, solo IPOTIZZATE, sia l'una che l'altra teoria.

L'emotivita' individuale che si manifesta sotto gli stimoli della tradizione e della dottrina di un popolo, non puo' certo ritenersi una conferma di nessuna delle due possibilita'. I fatti inspiegabili, misteriosi, che potrebbero essere accaduti sono resi riconducibili a questa o a quell'altra teoria filosofica tramite forzatura, tramite l'imposizione di certezze che non lo sono mai state (se non individualmente sentite).

Citazione:
Che meta sarebbe? Quella di illudersi che esista l'impossibile?

La meta della liberazione dalla deprimente condizione mortale degli umani.
Dare un senso, raggiungibile e intuibile, alla propria esistenza.
(....mi stupisce che me lo abbia chiesto!... mi sembra scontato...).

Dio e' un bisogno, non una verita'...

Citazione:
Qui torniamo alle tue interpretazioni del fenomeno religioso, che potrebbero avere senso solo ove fosse dimostrato che Dio non può esistere; ossia ove fosse certo che qualsiasi religione non può che essere falsa.

Queste tue considerazioni non fanno altro che confermarmi la situazione in cui siamo:
d'accordo non si e' provato la non esistenza di dio (ma nemmeno l'esistenza), quindi, fondamentalmente, siamo nella situazione in cui ogni ipotesi esistenziale e' basata su intuizioni di come potrebbero essere andate le cose.
Questa cosa dovrebbe, automaticamente, declassare questi concetti a puro intrattenimento filosofico:
Sei pronto a rinunciare alle tue certezze?
Difficile che un credente lo sia.

Molto piu' facile per uno come me, senza dogmi a regolare la propria vita, senza dottrine che vincolano la coscienza in maniera meccanica (guarda un po' meritomio, com'e'!), che si appoggia alla sua coscienza, basandosi direttamente sulle proprie esperienze e non su cio' che e' confermato esclusivamente sulle esperienze altrui, o si basa sui loro modelli di riconoscimento e di classificazione degli eventi, delle sensazioni personali (le emotivita' individuali che danno forma a quella che molti scambiano per una qualche conferma di un qualcosa... un qualcosa che e' gia' l'intuizione di qualcos'altro... ).

...a presto...
********

Meritomio, sei veramente concettualmente illeggibile.



marco
Inviato il: 22/3/2007 11:52
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Re: Il senso della vita
#176
Sono certo di non sapere
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Citazione:
esiste qualche informazione reale di cosa esisteva prima della realta? - che non sia una baggianata matematica. NO NO NO

Come darti torto: Tutte baggianate quelle che trattano le risposte alle origini della vita... (e io che sto a di' da du' mesi?!.. 'anvedichessei!?!).

Citazione:
Certamente arriveranno a definire una matematica in cui zero=uno per escamotage.

Perche', cosa ti sembra la soluzione "dio"? Per me assomiglia a Infinito=Uno? ... e tu credi ciecamente a questa equazione insensata.

Citazione:
o gli atei sanno la risposta alle domande A B C D E e se le tengono per loro.
...ed in ogni caso tutte le risposte che fanno riferimento al caso o al fatto che le domande come sono poste non hanno senso, fanno ridere i polli.

Sei un arrogante: per quale motivo ti riservi il diritto di elevare il tuo punto di vista al di sopra degli altri?
Se non fosse penoso, sarebbe ridicolo.

Il tuo e' chiaro fanatismo: non hai la minima idea di quello che si sta discutendo, infatti te ne tieni, ipocritamente, alla larga elargendo domande, invece, che tentare risposte degne, ai dubbi sollevati dagli altri utenti.
Sembri sulla difensiva come coloro che, offesi nel profondo, non riescono lucidamente ad affrontare le argomentazioni trattate. Inoltre, ti ostini a mantenere questo ipotetico discorso a distanza con un emblematico ateo virtuale (esperienza di discussioni precedenti, suppongo), arrogantemente incurante delle proposizioni e delle argomentazioni postate dagli altri, ti isoli nei tuoi ragionamenti e nei tuoi contro-ragionamenti, sostituendo alle obbiezioni altrui, il transfer delle tue (o di questo interlocutore virtuale e/o precedente) in esse.

Citazione:
O fanno gli atei perche' non hanno il coraggio di ammettere che non esiste alternativa al credere in Dio

Questo a proposito di "fare ridere i polii"?

Citazione:
Se esiste un senso della vita spiegabile tramite una legge naturale, anche se richiede 100 bibbie per poterlo mettere per iscritto.. vorrei sapere dove si trova questo libro.

Tutte le risposte sarebbero nel grande libro della storia umana, se esistesse.
... comunque, non e' questo il punto, non riesci proprio a capirlo:
Non e' questione di avere una risposta al riguardo e basare le proprie scelte su di essa, e' questione di non essere in grado, come umani, di averne, e di scegliere ci non basare su di esse la propria vita.

Sono un non credente, non perche' sono fermamente convinto (certezza assoluta) che dio possa non esistere, ma perche' dio, rappresenta una teoria di quello che potrebbe essere successo.

E' la dottrina che trasforma questa teoria in Certezza Assoluta. E' la dottrina che propone una classificazione sensoriale addomesticata agli intenti formativi della religione stessa: intendo dire che influenza le interpretazioni delle proprie esperienze (mentali, di coscienza, e, addirittura, pratiche ...)... che poi costituiscono le "conferme individuali" che molti credenti credono di avere vissuto a riprova dell'esistenza del divino.
E', sempre, la dottrina che impone di ragionare tutti, credenti e non credenti, in termini di divino influenzando la tradizione e la cultura popolare, forzando a rimanere, anche chi libero dal dogma, nel proprio ambiente concettuale fittizio: e' come giocare le partite sempre in casa. Il campo di casa e' la fede irrazionale, e le squadre sono quelle definite dagli utenti.
Le risposte all'interno della sfera irrazionale delle fede, non sono ne' dimostrabili, ne' confutabili con la sola ragione:
nel confronto alla pari, chi mantiene la propria posizione dominante, vince.

Una volta definito il paletto "dio", il dogma sta gia' influenzando e distorcendo il campo d'azione della ragione, con l'imposizione di limiti cognitivi, costruiti ad arte e/o insiti nell'uomo stesso (... proprio per poter mantenere invariato il proprio potere...e vale per ogni religione!).

Imporre il concetto di dio e' vincere le partite... ma e' anche secondo me, consapevolmente, illudersi.

mc
Inviato il: 22/3/2007 13:51
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  •  meritomio
      meritomio
Re: Il senso della vita
#177
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/2/2007
Da
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Buon pranzo

X mc

-CITAZIONE-

Meritomio, sei veramente concettualmente illeggibile.

RISPONDO

Leggi bene quello che scrivi.

-CITAZIONE-

Non si puo' spiegare nulla sulla fede con la ragione se non si rimuove il dogma che pone le basi su cui ragionare

RISPONDO

Che siginifica?
Che per spiegare razionalmente la Fede con la ragione( avere la fede richiede per lo meno l'esistenza di Dio.. visto che stiamo parlando di fede religiosa), bisogna prima rimuovere il dogma di Dio?

Sono credente e dovrei elaborare un pensiero basandomi su dei ragionamenti ( quali?) razionali per arrivare a dire che mi sono sbagliato? se non sono in grado di rimuovere il dogma da solo dovrei fidarmi della tua parola?
Hai messo come necessaria la condizione che qualsiasi ragionamento sulla Fede( che non puo' essere staccata dall' esistenza di Dio verso il quale si ha fiducia) deve avere un ateismo di partenza.

Pertanto gli unici che possono ragionare razionalmente sulla Fede sono gli atei.

rimuovere il dogma = ateismo di partenza.

Nel caso in cui sia ateo non mi serve fare un ragionamento alcuno per riconfermare il mio ateismo.

Sono "neutro" ed elaboro qualsiasi ragionamento che portera' a solo 2 conclusioni Dio esiste o Dio non esiste.

Praticamente hai detto niente, come tante altre volte.
Scusami se non te lo avevo mai fatto notare prima.

-CITAZIONE-

Dio e' un bisogno, non una verita'

RISPONDO

Dio esiste e noi ne abbiamo bisogno.

-CITAZIONE-
...........
............
Queste tue considerazioni non fanno altro che confermarmi la situazione in cui siamo:
d'accordo non si e' provato la non esistenza di dio (ma nemmeno l'esistenza), quindi, fondamentalmente, siamo nella situazione in cui ogni ipotesi esistenziale e' basata su intuizioni di come potrebbero essere andate le cose.

RISPONDO

Invece di perderti in filosofie che probabilmente mastichi maletto e che esponi in maniera molto curiosa se non peggio, non potresti postare una risposta in merito ai quesiti meno "filosofici" che ti avevo fatto presente nel mio post precedente?
Possiamo avvisare che hai gia' detto che non lo sai?
me lo hai confermato tu e l'ho stampato per tenertelo sempre presente, perche' comincio a dubitare della tua memoria.
E dopo ti lamenti se non rispondo ai tuoi post?
Ma leggi quello scrivi ?
Sembrano delle frasi prese da un volantino di propaganda di chissa quale cicisbeo politicante.

Non rispondi ai punti A B C D E ?

CIAO
Inviato il: 22/3/2007 13:59
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Re: Il senso della vita
#178
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Meritotuo:
Preferivo quando non rispondevi....

Citazione:
Hai messo come necessaria la condizione che qualsiasi ragionamento sulla Fede deve avere un ateismo di partenza.

No. La condizione iniziale, e' senza entrambe le conclusioni, che sono la risposta all'incognita da rivelare: non possono essere tra i dati conosciuti.
Ma come al solito hai, risposto a modo tuo, anche per me.

(ESSERE NEUTRO NON E' ESSERE ATEO, per la cronaca... semmai e' valutare alla pari le due ipotesi...)

Citazione:
Dio esiste e noi ne abbiamo bisogno.

Forse, dio, DEVE esistere perche' ne hai bisogno.
Accettare il dogma e', in realta', il meccanismo di difesa per non perdere il punto di riferimento che si scelto per se' stessi. Cio' che risponde alle proprie domande esistenziali, cio' che risponde ai propri dubbi, cio' che puo' sconfiggere le proprie paure...
Come per qualsiasi dottrina esistente che voglia imporre il proprio punto di vista sugli altri, fondamentale partire dal dogma. E, niente di piu' facile, il meccanismo esiste proprio per la natura fragile delle conferme attuabili con la ragione che un credente puo' porsi in relazione all'esistenza del divino.
Tutte conferme individuali, tralaltro, gia', quando si sia intrapresa una ricerca non mediata da terze parti, e ancor di piu', quando inculcata in quanto mediata (perche' legittimata da un consenso allargato, quello degli altri, ma solo ipotizzando di darne le stesse interpretazioni, cosa molto difficile fino in fondo: nel senso che ci sono vari livelli di indottrinamento, quindi vari modi di percepire il divino, quindi varie differenti modi di interpretare. Tutti, pero', convergenti nel dogma del concetto di dio... per la gioia dei ministri religiosi di tutto il mondo).

Citazione:
Possiamo avvisare che hai gia' detto che non lo sai?

Sono commosso che, finalmente, questo ti sia chiaro.

Pero', ti e' meno chiaro quando parli delle mie opinioni come se fossero dei dogmi atei... ...

mc
Inviato il: 22/3/2007 15:36
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  •  kirillov81
      kirillov81
Re: Il senso della vita
#179
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/3/2007
Da Milano
Messaggi: 451
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mc ha scritto:
Citazione:
Ma perche' mai dovrebbe essere per forza spiegata una cosa del genere. Infatti, e' solo una intuizione che va creduta.
E' una rinuncia mascherata da "soluzione".


Se conoscendo e indagando la realtà mi accorgo che tale realtà non potrebbe esistere, se fosse tutta la realtà (cioè che tale realtà sarebbe contraddittoria se affermata come unica realtà), l'affermazione di ciò che si necessita, per spiegare quanto non può stare da solo, non è né un'intuizione né una credenza, bensì un'affermazione dimostrata deduttivamente (a posteriori). Naturalmente bisogna che il passaggio deduttivo della prova sia valido.

Citazione:

Ecco cosa cita, in conclusione la "prima via":
Ora, non si può procedere all'infinito, perché altrimenti non vi sarebbe un primo motore, e di conseguenza nessun altro motore, perché i motori intermedi non muovono se non in quanto sono mossi dal primo motore [...]. Dunque è necessario arrivare ad un primo motore che non sia mosso da altri; e tutti riconoscono che esso è Dio.»
Il chiaro intento e' quello di forzare al Dogma.


Qui citi però solo la seconda e ultima parte della prima via, che per di più è un passaggio non del tutto necessario. Il passaggio che conta è quello centrale in cui San Tommaso pretende di dimostrare che le realtà divenienti, cioè quelle che passano dalla potenza all'atto, non possono essere causa di se stesse.
Su questo passaggio sono state scritte intere biblioteche e dunque è arduo entrare nel merito. Ma quello che vorrei farti ulteriormente notare è che, ammesso per ipotesi che questo passaggio deduttivo sia valido (e ammesso dunque che la prova sia valida), dalla prova emerge non solo la semplice affermazione che esiste un motore immobile, ma anche che questo motore immobile lo è perché è Atto Puro, cioè un essere privo di qualsiasi potenzialità, dunque un essere che è un Infinito in Atto. Essere Infinito in Atto significa poi essere perfetto. E' a questo punto che San Tommaso dice "e tutti riconoscono che esso è Dio”, proprio perché le caratteristiche che la relgione attribuisce a Dio, sono compatibili in maniera eminente con quell’essere che è “uscito” dalla dimostrazione. Come avevo già detto in un post precedente, questo non significa che il Dio filosofico sia concettualmente identico a quello religioso, perché la religione aggiunge molto; ma quello che importa è di avere dimostrato l’esistenza di un Essere perfetto indipendentemente dalla dottrina religiosa. Dunque se quella prova è valida, è automaticamente anche vero che il Dio della religione non ne costituisce una premessa indispensabile, come tu affermi ripetutamente. La riprova storica di questo è data da Aristotele. Lo si può accusare di tante cose, ma non certo di essersi anche solo ispirato alla religione olimpica, che aveva una concezione estremamente antropomorfa del divino. La prova di San Tommaso è uno sviluppo di quella aristotelica e dunque tanto quanto quella aristotelica non presuppone ciò che dimostra (come invece sostieni tu: Citazione:
Anche con questo genere di filosofia si ripresenta il problema del punto di arrivo che "miracolosamente" diventa il punto di partenza
).

Citazione:

Dio e' un bisogno, non una verita'...


Questo argomento di tipo psicanalitico, se fosse cogente, varrebbe anche per te. Potrei sempre supporre che sei ateo perché in qualche modo ciò appaga il tuo desiderio di libertà dalle regole.
Il punto non è dunque questo, ma quello di esaminare nello specifico le possibili prove dell’esistenza di Dio. Solo dopo questo esame, potrai dirti sicuro di una soluzione o dell’altra. Gli psicologismi sono spiegazioni comode e un po’ banali (anche perché la psicoanalisi è piena di assurdità colossali).

Citazione:

Sei pronto a rinunciare alle tue certezze?
Difficile che un credente lo sia.


Sono sempre pronto, perché, se è vero che è più bello che Dio esista (piuttosto che il contrario), però odio con tutte le mie forze l’errore, così come amo in assoluto la verità. Perciò preferisco sempre stare (diciamo, tento sempre di stare) nella verità, anche se può essere scomoda. Sai dal punto di vista pratico essere credente ti pone parecchi limiti: io ad esempio di temperamento sarei un libertino nato…
Ciao mc
Ale
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Inviato il: 22/3/2007 19:15
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Re: Il senso della vita
#180
Sono certo di non sapere
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Citazione:
vere esperienza di un’illuminazione interiore è come se in un mondo di ciechi nati, vi fosse qualcuno che improvvisamente vede i colori. È chiaro che colui che vede i colori, potrà disquisire sulla loro essenza e sulle loro differenze solo con chi li abbia visti a sua volta, altrimenti risulta impossibile comprendere la differenza tra il rosso, il verde, ecc. (mancando, appunto, a chi cieco resta, l’esperienza del referente reale del concetto).

E chi sarebbe la persona normale, il cieco o chi vede i colori?
Citazione:
Invece nel caso di una teoria fisica, la conclusione del ragionamento è valida e risulta comunicabile ad altri (che ovviamente devono capire qualcosa del linguaggio usato, ma non è questo il punto) anche se entrambi gli interlocutori non hanno mai avuto esperienza diretta dell’entità a cui il ragionamento conclude. In questo senso più la scienza è teorica, più è intersoggettiva (cioè non dipendente da tipi di esperienza di cui si può capire qualcosa solo provando tali esperienze direttamente), anche se la teoria in sé può essere concettualmente molto complessa e ardua per i profani.

Perche' si occupa solo di cose che possono essere conosciute, di cui si puo' parlare, ma che non necessariamente si sono comprese. Cio' non impedisce, se vuoi stare a sentire e non trincerarti dietro a preconcetti, che anche le cose comprese possono essere conosciute, ma per comprenderle bisogna, appunto essere in grado di comprenderle: d'altronde non mi pare che si parli di quanti alle elementari.
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 23/3/2007 0:24
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