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Autore Discussione
Re: Dove inizia la democrazia?
#121
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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il non andare a votare secondo me avrebbe sì portato un po' di sconquasso all'interno del mondo politico, però sarebbe tutto finito li

Ma, Gobbo, premesso che parliamo per via ipotetica, se a votare andasse solo il 20, 25% degli aventi diritto, come puoi pensare che tutto si limiterebbe ad uno scossone senza che nulla cambi? Davvero pensi che a quel punto i milioni di italiani non votanti, consapevoli di essere la larga maggioranza, accetterebbero supinamente un governo palesemente illegittimo?
Non mi sembra un ragionamento logico, solo molto rassegnato.
Inviato il: 8/1/2006 15:33
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Re: Dove inizia la democrazia?
#122
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
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solo molto rassegnato.

Non rassegnarti Pax, il bello comincerà fra poco.

Se non altro quando tutto comincerà a precipitare non saremo tra quelli che si chiedono smarriti “Ma che succede?”.

Magra consolazione, lo so, ma quando il gioco si fa duro…

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 8/1/2006 15:43
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  •  SWE
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Re: Dove inizia la democrazia?
#123
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/3/2004
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****
Citazione:
Mah, non scartare che votando otterrai gli stessi effetti. C'è solo una piccola differenza.


Vero. Quella che ci siano meno probabilità di ottenere gli stessi effetti

Citazione:
Muoia Sansone e tutti i Filistei


Ti illudi ! morirebbero i filistei ma Sansone resterebbe in vita “più bello e più forte che prìa”

Citazione:
....ma in realtà sta difendendo la sua posizione capitalista-borghese-comunista, cioè ha paura di perdere i suoi privilegi.


Questa è una tua illazione che faresti bene a non estendere a tutti . Almeno non a me (e a molti altri come me) che non difendo il mio diritto al voto per i motivi da te summenzionati secondo – scusami tu questa volta se ora sono io ad essere acida – un mediocre luogocomune non degno di tanti che frequentano Luogocomune

emanuela

Inviato il: 8/1/2006 16:13
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Re: Dove inizia la democrazia?
#124
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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non difendo il mio diritto al voto per i motivi da te summenzionati

Ecco, questo sì che è uno spunto interessante: perché difendere questo "diritto"? Come pensi di cambiare le cose votando?

Perché non provi - tu o chiunque altro sia sulla stessa lunghezza d'onda - a spiegarlo?

Per me rimane un mistero...
Inviato il: 8/1/2006 16:32
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Re: Dove inizia la democrazia?
#125
Dubito ormai di tutto
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Da u-oy-topos middle Oceania
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Ciao emanuela,


Citazione:
Questa è una tua illazione che faresti bene a non estendere a tutti . Almeno non a me


come mai ti sei sentita tirata in ballo?

Citazione:
Vero. Quella che ci siano meno probabilità di ottenere gli stessi effetti


perchè prodi è il meno peggio?

Citazione:
Ti illudi ! morirebbero i filistei ma Sansone resterebbe in vita “più bello e più forte che prìa”


sansone resta in vita comunque, anzi più forte se lo leggittimiamo

Citazione:
non difendo il mio diritto al voto per i motivi da te summenzionati


ancora, non mi riferivo a te, strano che te la prendi. Ritorniamo sempre al principio. Io credo che con il non voto si eviti di essere collaborazionisti, tanto sansone rimane sempre bello e forte. Più forte direi dandogli il voto in quanto li legittimiamo con la menata del "parlare a nome degli elettori", parlare a nome di chi? E' bello eh sentirselo dire a porta a porta das bruno vespa. Preferirei che non parlassero più a nome mio. Oppure...

Oppure facciamo come nella seconda internazionale, dove una certa ala venne mandata a calci nel sedere fuori da un'altra ala. Ti rcorda qualcosa?

Forse non riesco a spiegarmi, ma io non voglio leggittimare più nessuno e alla luce di quello che ci sarà, i vari fascisti rosa che sono buonisti ma molto pericolosi. Ora avremo anche il patito del noeuro e il the money reform party. Qesti sono capaci di manovrare anche le migliori intenzioni per tirare l'acqua la nuovo mulino.

Mi piacerebbe sapere chi voterai, l'ex consulente della goldman saches (prodi) o il centralinista fassino, o rifondazione e verdi che con le loro manovre sul tema giustizia hanno aiutato a distruggere le indagini di falcone e borsellino.

Passarsi la mano sulla coscienza no eh?

con affetto
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 8/1/2006 17:24
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Re: Dove inizia la democrazia?
#126
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/3/2004
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****


Citazione:
Perché non provi - tu o chiunque altro sia sulla stessa lunghezza d'onda - a spiegarlo?


Ti è stato già spiegato e soprattutto - ultimamente - molto bene da Aliril...
se non te ne sei accorto è perchè tu preferisci leggere solo te stesso...

Peccato però che tu non sia Oscar Wilde

emanuela
Inviato il: 8/1/2006 17:29
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Re: Dove inizia la democrazia?
#127
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Peccato però che non tu non sia Oscar Wilde

O per fortuna, dipende dai punti di vista.

Comunque grazie, come al solito molto ben disposta e costruttiva.
Inviato il: 8/1/2006 17:38
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  •  SWE
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Re: Dove inizia la democrazia?
#128
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/3/2004
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***
Vincenzo, scusa ma mi sei molto simpatico.
Quindi non mi va di scendere in polemica da quattro soldi proprio con te ...
baci baci,
emanuela

Ps : Citazione:
come mai ti sei sentita tirata in ballo?

Temevo che ti saresti "attaccato" a questa osservazione (o roba del genere tipica anni '70/80) ma ho sperato fino all'ultimo di no...
Poi invece me la sono vista scritta bella bella sotto gli occhi...
Inviato il: 8/1/2006 17:40
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Re: Dove inizia la democrazia?
#129
Dubito ormai di tutto
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Ciao emanuela. Ti "conosco" da quando frequento questo sito, almeno 2 anni e anche tu mi sei simpatica e non mi va di scendere a polemiche puerili con te.

L'osservazione tipica anni 70 e 80, si. Però alla mia prima osservazione, quella riguarda a chi vota per mantenere uno stato di cose così come è, ha controbattuto dicendo che non potevo rivolgerla a te. Potevi anche cercare di spiegare perché non è così piuttosto che metterla sul piano personale. Quindi l'incipit alla polemica stile anni 70 e 80 sembra che lo hai dato tu.

Non hai comunque risposto alle mie varie osservazioni e, come ben sai, io cerco di portare avanti le discussioni senza mai scadere sul piano personale ma sui fatti concreti o comunque quelli che io limitatamente riesco a vedere.

Il dubbio che chi vota lo fa per mantenere lo stato di cose in peidi così come non è sensato? Cioè, anche se nelle intenzioni dell'elettore ci sia la voglia di cambiare qualcosa, non è che gli sfugge come sono andati, diciamo, gli ultimi 30 anni di democrazia rappresentativa? Cioè, non sembra opportuno ogni tanto provare a fare qualcosa di diverso?

Non so più come dirlo ma io non ho niente contro chi vota, il problema è che coinvolge pure me. Io non votando non coinvolgo nessuno, chi invece vota aggrava la situazione e coinvolge anche chi non vorrebbe essere bastonato, regolato, controllato, comandato e quant'altro...

Dimmi dove erro e, se la mia polemica stile bee gees è stata infantile, me ne scuso, facendoti comunque notare come tu hai trattato con ironia alcuni post precedenti. E la differenza non c'è.

grazie
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Inviato il: 8/1/2006 17:54
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Re: Dove inizia la democrazia?
#130
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il dubbio che chi vota lo fa per mantenere lo stato di cose in piedi così come non è sensato? Cioè, anche se nelle intenzioni dell'elettore ci sia la voglia di cambiare qualcosa, non è che gli sfugge come sono andati, diciamo, gli ultimi 30 anni di democrazia rappresentativa? Cioè, non sembra opportuno ogni tanto provare a fare qualcosa di diverso?


Non c'e' alcun dubbio.
Il vostro (tuo in paricolare) punto di vista e' molto chiaro, al riguardo, e sono altrettanto chiaro con me stesso, che posso valutare il tuo sensato intervento come una buona analisi della realta'.
Ti risultera' altrettanto chiaro che e' possibile si preferisca stare un po' "meno peggio" nel "benino" a cui si e' adagiati, in quanto "borghesi" (eheheh...mannaggi'atte'), mentre si organizza qualcosa di meglio, qualcosa di piu' vicino alle sante parole che ho letto scritte da qualcuno di voi (tutti...)... ...chiaro, no?
Per qualcuno che abbia un punto di vista come questo e' altrettanto chiaro che forse, dico forse, non e' il momento politico giusto per fallire in una strategia astensionista, e' questo e' semplicemente un altro modo di vedere le cose.

Dall'altra parte coloro che non si interessano di stato (nel senso della politica delle parti, e' ovvio) e che preferiscono fare una analisi di tipo statistico (ultimi 30ni=ladri, continueranno cosi'...) ....mi pare ovvio che si converga, tutti, nella stessa conclusione, votanti e non votanti.
Punti di vista, quindi.

Convincetemi che si puo' "convincere all'astensione" tutto il paese entro la primavera e ne riparliamo, eh?




Nel frattempo mi leggo la rosa dei candidati... eheheh... ahahhaha... ohi ohi... ahi ahi... che male de panza!
(portatile scarico... ciao...)

mc
Inviato il: 8/1/2006 18:31
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Re: Dove inizia la democrazia?
#131
Dubito ormai di tutto
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Da u-oy-topos middle Oceania
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AT mc, sono d'accordo su tutto, però......

Citazione:
non e' il momento politico giusto per fallire in una strategia astensionista


Quando sarà il momento giusto? Il momento giusto secondo me è sempre il momento giusto.

1. Si pone il problema del perché bisogna scegliersi un rappresentante. Se è per stare meno peggio nel benino, sembra inutile perché
2 Si dovrebbe riuscire a provare nel caso nessuno si recasse alle urne sarebbe peggio di come è adesso. Vedi, non credo che la prima cosa che ci passerebbe per la testa sarebbe quella di ucciderci tra di noi. In fin dei conti ognuno vuole vivere la propria vita in pace e tranquillità, quindi senza pù governanti e ladri vari probabilmente ci organizzeremmo molto meglio. Nelle difficoltà si trovano tanti spunti interessanti!
3 Se non inizimo a fare il primo passo il momento giusto non arriverà mai

Citazione:
in quanto "borghesi"


Non fa paura dirlo, se quacuno mi dicesse che sono borghese gli risponderei di si, nei limiti dell'accezione del termine!!!!! Infatti posso permettermi alcune cose però i sacrifici che ho fatto li compensano...è in che modo!

Citazione:
Convincetemi che si puo' "convincere all'astensione" tutto il paese entro la primavera e ne riparliamo, eh?


Vedi punti precedenti. Come convincere che esiste la befana...vien di notte...con le scarpe tutte rotte...

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Inviato il: 8/1/2006 18:51
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  •  soleluna
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Re: Dove inizia la democrazia?
#132
Dubito ormai di tutto
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ehheheheh MC

se posso permettermi.... da un punto dovremo pure iniziare no? Oppure vogliamo sederci a tavola quando è già tutto pronto apparecchiato e cucinato?

Rispettosa-mente
Pat
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"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
Inviato il: 8/1/2006 18:52
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  •  SWE
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Re: Dove inizia la democrazia?
#133
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Vincenzo, tu dici :

Citazione:
Io non votando non coinvolgo nessuno


Questa è una tua supposizione.
Anche una non- azione di questo tipo è un’azione in una società “organizzata” come la nostra
Perché, che lo voglia o no, il tuo diritto all’ astensione “ è previsto” e produce effetti che andranno ad influire sui risultati senza per questo modificare o addirittura scardinare “l’organizzazione” stessa


Dunque se ti senti meglio non votando la tua decisione è legittima e rispettabile ma sostenere che [chi invece vota aggrava la situazione e coinvolge anche chi non vorrebbe essere bastonato, regolato, controllato, comandato e quant'altro...] non è esatto perché il nesso non-voto -> abbattimento del sistema non c’è

Anzi una non partecipazione massiccia favorirebbe in maniera esponenziale l’ accrescimento dell’arroganza del potere perché verrebbe “tradotta” ( in malafede, se vuoi ma questo avverrebbe..) come un disinteresse da parte dei cittadini verso le scelte politiche quindi , secondo me è proprio “chi non vota” che aggraverebbe la situazione

Se poi tu “me la butti” sui nomi e sui personalismi … (Fassino, Prodi, D’Alema, Casini, Fini … ecc..ecc…) è logico come, a questo livello, non possa che essere d’accordo con te e dire banalmente "che tanto sono tutti uguali" ( però..mai al livello di chi attualmente ci governa) ma siccome io credo ancora che - per quanto “gli uomini di potere” possano a tavolino costruire i loro castelli di carte – esista sempre un fattore imprevedibile capace di inceppare qualche ingranaggio dei loro micidiali meccanismi, sono ancora convinta del senso e del valore contenuti nella attiva e cosciente partecipazione democratica dei singoli individui
Partecipazione che non inizia né finisce nell’arco di un fine settimana di primavera ma che dovrebbe costantemente persistere giorno per giorno attraverso i comportamenti dei cittadini stessi.
Non è vero che non abbiamo armi per combattere il malcostume e la bassezza della classe politica ( almeno di quella a noi più vicina e che dovrebbe risolvere i problemi di sopravvivenza quotidiana)
Diciamo piuttosto che anche i cittadini hanno sviluppato nel loro piccolo gli stessi germi e le stesse patologiche malformazioni di chi li governa
Il punto quindi sta nel risvegliare una presa di coscienza collettiva concreta ed attiva. una riscoperta dell’autenticità e del sostanziale significato dei rapporti fra i popoli cosa che, a mio avviso, non si realizza di certo sposando e divulgando un’elitaria quanto inefficace dottrina del non-voto

emanuela





Inviato il: 8/1/2006 19:54
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Re: Dove inizia la democrazia?
#134
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Il punto quindi sta nel risvegliare una presa di coscienza collettiva concreta ed attiva. una riscoperta dell’autenticità e del sostanziale significato dei rapporti fra i popoli cosa che, a mio avviso, non si realizza di certo sposando e divulgando un’elitaria quanto inefficace dottrina del non-voto

Peccato, non mi hai convinto. Pazienza.

Grazie comunque per la spiegazione.
Inviato il: 8/1/2006 20:08
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  •  soleluna
      soleluna
Re: Dove inizia la democrazia?
#135
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Io credo fondamentalmente che il problema sia compiere il "lutto" della morte dell'"ideale" filosofia politica che sentiamo vicina.
Quello paritario democratico e giusto che poi incarnato nelle persone improvvisamente si decompone e mostra tutte le sue brutturee le sue fallacie.

Citazione:
Anzi una non partecipazione massiccia favorirebbe in maniera esponenziale l’ accrescimento dell’arroganza del potere


Io, contrariamente, credo che una alta partecipazione al voto compia l'effetto da te paventato per l'astensione, quello di avvalorare masochisticamente un sistema che ci massacra in ogni caso, nel caso del voto con il nostro avvallo indipendentemente da quale schieramento porti a casa la conta più alta...

Libera-mente
Pat
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Re: Dove inizia la democrazia?
#136
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Peccato, non mi hai convinto. Pazienza.

Non avevo ( e non ho) nessuna intenzione di convincere nè te nè altri.

Ho solo risposto a Vincenzo e spiegato il mio punto di vista .

emanuela
Inviato il: 8/1/2006 20:16
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Re: Dove inizia la democrazia?
#137
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Ho capito, Emanuela, ma sono io che spero sempre di trovare qualcuno che mi convinca che le cose non stanno come le vedo io.
Perché io le vedo brutte forte...
Inviato il: 8/1/2006 20:31
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Re: Dove inizia la democrazia?
#138
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AT SWE

Ciao emanuela, grazie per le puntualizzazioni, cerco di continuare la discussione con alcune domande. Saltano purtroppo le mie limitate capacità di sintesi, forse sarebbe più facile discuterne a 4okki!

L'organizzazione di questa società non l'ho decisa io, mi è stata imposta assieme a tantissime altre cose. Quale strumento ho per muovermi e prendere decisioni, quelle che più influiscono sull'andamento della mia vita? Nessuna. Posso solo sottostare alle regole, che non ho deciso io. Delegando e votando alimento questo circolo vizioso. Continuo a dare agli altri la possibilità di decidere sulla mia vita, nel momento in cui delego qualcuno questo ha piana libertà d'azione ed in ogni momento può commettere un errore che influsice sulla mia vita. Che poi abbia dei limiti di azione anche lui (ma rientrano all'interno delle regole che io non ho deciso) o che le prossime elezioni non lo voto (intanto ha disastrato la mia vita) o che lui non può deidere niente affatto (perché le decisioni vengono prese altrove) sembra una buona ragione per non continuare nella votazione, che sarebbe, come afferma soleluna, masochistica. Non votando non rieso a capire in che modo possa io influenzare sugli altri. Per questo ti dicevo che forse la mia influenza - non votando - sarebbe quella di far cadere nella cacca gli altri, perché a seguito di un astenzione di massa potrebbe succedere qualcosa di brutto. Ma anche su questo non ne sono convinto. Di più Se nessuno andasse a votare, voi avete obiettato dicendo che si costituirebbe un governo di unità nazionale, quindi siete consci che queste persone non si pongono scrupoli e problemi di coscienza. Non se li pongono se non vengono legittimati (per tanti motivi e confermato da alcune vostre considerazioni) figuriamoci quando hanno il "consenso popolare". Con tale consenso possono agire senza limiti..../Mentre scrivo mi sale un atroce dubbio illuminante, che avrei dovuto già scrivere\

In fin dei conti ci stiamo preoccupando inutilmente. Le decisioni non vengono prese dai delegati, in fin dei conti loro sono mossi da altri. Questo è forse il punto della questione, votarli non serve a nulla, tanto loro nulla possono. Ed ora che mi viene in mente l'h sentito spesso affermare da loro stessi...ehm. Vediamo un pò. Votare una persona di buona coscienza serve a nulla, tornerà bastonata a casa perché avra incontrato tanti di quegli impedimenti burocratici che avrà impeigato 5 anni di mandato solo a capirci qualcosa. Votare invece gli infiltrati che sono nel reale apparato decisionale è paradossale (tra questi spiccano i nomi che ti ho fatto più altri sui quali tu giustamente sembri essere d'accordo)

Aggiungerei. Un ulteriore problema si pone quando qualcuno non si sente rappresentato, cosa fa? A prescindere dalla sua azione sarà un soggetto non rappresentato, per quello che possa contare esserlo. Infatti come può una persona rappresentare, diciamo, 10mila persone? Ci sono talmente tante contraddizioni che basterebbero a far capire quanto è inutile proseguire su questa linea. Dicevo, in questa società non organizzata, tu giustamente metti tra le virgole capovolte "organizzata", che ruolo ha chi non si sente rappresentato? Questa, da notare, è un ulteriore aggravante, o se vuoi non cambia nulla. Votanti e non devo sottostare a regole che non hanno deciso, nel caso del non-votante, e deciso di delegare nel caso del votante, ma pare opportuno ritenere che non tutte le mosse del rappresentante possano stare bene ai 10mila votanti.... E' o non è un aporia?

Per le regole di comuna convivenza non abbiamo bisogno di capi, rappresentanti e generali, faccio questa piccola annotazione a scanso di ulteriori osservazioni. Infatti non credo a chi dice che siamo bestie con il bisogno del pastore.

Altro discussione è come sarebbe un'organizzazione diversa, magari sarebbe meglio aprire un altro forum*

Hai letto archeologia del presente di Sebastiano Vassalli?:
"Io sono un fanatico dell'Aspirina - le dissi - . Quei dischetti bianchi, dentro alle loro scatole bianche e verdi, sono una delle poche certezze che ci ha dato questo secolo. L'utopia socialista è crollata, la fede nel progresso è crollata, ma l'Aspirina, per la mia generazione, è un punto di riferimento incrollabile, e non mi deluderà mai. Se non credo nell'Aspirina, in cosa posso credere?"

Poi volevo riportare questo tratto dall'ultima intervist a pasolini che ho letto solo stanotte, qualche sonnambulo mi ha mandato il link:

"Hai mai visto quelle marionette che fanno tanto ridere i bambini perché hanno il corpo voltato da una parte e la testa dall’altra? Mi pare che Totò riuscisse in un trucco dl genere. Ecco io vedo così le truppe di intellettuali, sociologi, esperti, giornalisti dalla intenzioni più nobili. Le cose succedono qui e la testa guarda di là. Non dico che non c’è più il fascismo. Dico: smettete di parlarmi del mare mentre siamo in montagna"

Non è che siamo in montagna e stiamo parlando di mare?

ciao

*Se volete apreire un altro forum su come avete in mente un altro tipo di organizzazione, magari lo chiamiamo "i reietti dell'altro pianeta", che ne dici soleluna?
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Inviato il: 8/1/2006 21:21
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Re: Dove inizia la democrazia?
#139
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Vincenzo, non vorrei aver capito male ma da quanto leggo mi sembra che tu stia mescolando un discorso politico (se non addirittura “partitico”) con un più ampio e complesso discorso esistenziale che investe scelte di vita collocabili al di là ed al di fuori di un molto più materiale e spicciolo problema elettorale capace al massimo di rimediare attenuandoli o aggravare ingigantendoli alcuni aspetti della nostra vita pratica quotidiana .

Noto infatti dal tuo scritto come sia costantemente presente il riferimento a te stesso, alla tua vita, ai tuoi bisogni, alle tue delusioni e alle tue insoddisfazioni.
D’Alema, Fassino e Berlusconi non c’entrano niente

Ma se il non andare a votare rappresenta per te una seppur piccola consolazione a questi disagi provocati da un sistema in decomposizione di cui tutti , non credere, ci rendiamo conto di essere vittime impotenti e di cui tutti vediamo assai bene le aberrazioni, è giusto che tu lo faccia.

Personalmente ho maturato una netta separazione fra le mie scelte ed esigenze di vita profonde e speculative e le mie azioni pratiche di fronte alla concretezza di un tentativo di risoluzione almeno riguardo ai molti problemi che opprimono la vita in senso giornalierio di gran parte dei miei connazionali

emanuela


Inviato il: 8/1/2006 22:37
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Re: Dove inizia la democrazia?
#140
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Citazione:
Personalmente ho maturato una netta separazione fra le mie scelte ed esigenze di vita profonde e speculative e le mie azioni pratiche di fronte alla concretezza di un tentativo di risoluzione almeno riguardo ai molti problemi che opprimono la vita in senso giornalierio di gran parte dei miei connazionali


AT SWE

Sarò pazzo. e - dopotutto - non sono nessuno, ma separare il privato ed il politico mi continua a sembrare esiziale per la sopravvivenza dell'umanità. E di me stesso.
I problemi che opprimono la vita nostra (mia e degli altri esseri umani di questo pianeta - non riconosco "connazionali", ma solo "cospecifici", cioè appartenenti alla stessa specie) li risolviamo se riusciamo a mettere assieme le nostre scelte profonde e speculative e le nostre scelte "politiche" e"collettive". Altrimenti, credo, non facciamo altro che riproporre la dicotomia dell'esistente. Da un lato le dichiarazioni delle Costituzioni, dei Governi, delle Bandiere. Dall'altro la corsa al profitto personale e il menefreghismo più totale per i problemi quotidiani.

Come puoi vedere, se solo ti guardi attorno, la tua posizione mi pare ampiamente condivisa... Basta leggere i quotidiani o guardare la tv.

Buona vita, comunque.

Guglielmo

P.S.: Per Redazzucco: Se vuoi apri un nuovo forum, ma potremmo semplicemente andare avanti in modo più frammentato, il tipo di "organizzazione" che vorremmo salterà fuori per conto suo, dal processo, faticoso e lungo, ma bello e necessario, di lettura, scrittura e confronto delle varie vite di questo forum. Ma è solo la mia opinione, sono curioso di sentire anche le altre.

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"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
Inviato il: 8/1/2006 23:00
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Re: Dove inizia la democrazia?
#141
Dubito ormai di tutto
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Se il problema è spicciolo stiamo discutendo diuna cosa spicciola probabilmente, forse hai ragiore te.

Errico MALATESTA - Dialogo Fra Contadini

"I signori che ci hanno levato tutto, dopo che ci han costretti a lavorare come bestie per guadagnare un tozzo di pane, mentre essi coi sudori nostri vivono senza far niente di buono, nelle ricchezze e nella crapula, dicono poi che noi, per essere uomini onesti, dobbiamo sopportare volentieri la nostra posizione e vederli ingrassare alle nostre spalle senza nemmeno fiatare. Se invece ci ricordiamo che siamo uomini anche noi, e che chi lavora ha diritto di mangiare, allora siamo farabutti ; i carabinieri ci portano in carcere, e i preti per giunta ci mandano all’inferno.

Statemi a sentire, Beppe, voi che siete lavoratore e che non avete mai succhiato il sangue del vostro simile. I veri birbanti, la gente senza onore sono quelli che vivono di prepotenza, quelli che si sono impadroniti di tutto ciò che sta sotto il sole, e che, a forza di patimenti, hanno ridotto il popolo allo stato di un gregge di montoni che si lascia tranquillamente tosare e scannare. E voi vi mettete, coi signori per darci addosso ?! Non basta che essi abbiano dalla loro il governo, il quale essendo fatto dai signori e pei signori, non può non appoggiarli ; bisogna dunque che i nostri stessi fratelli, i lavoratori, i poveri, si scaglino contro di noi perché vogliamo ch’essi abbiano pane e libertà.

Ah, se la miseria, l’ignoranza forzata, l’abito contratto in secoli di schiavitù, non spiegassero questo fatto doloroso, io direi che sono senza onore e senza dignità quei poveri che fanno da puntello agli oppressori dell’umanità, e non già noi, che mettiamo a repentaglio questo misero tozzo di pane e questo straccio di libertà, per cercare di giungere al punto che tutti stiano bene.

ciao
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 8/1/2006 23:15
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Re: Dove inizia la democrazia?
#142
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Ho rinunciato, con grande dispiacere, a proporre il discorso a livello astratto. Rientro ora a quello concreto, facendo riferimento - per evitare confusione eccessiva - solo agli ultimi post di Bruno e Paxtibi, che qui riporto:

BRUNO dice: "Il discorso iniziato da Massimo sulla delega non era specifico a democrazia diretta o indiretta (anzi mi ha cazziato subito quando ho puntualizzato la differenza tra la determinazione e l'indeterminazione dell'oggetto del mandato).

PAX risponde: "Forse il vero problema è che nessuno ha capito cosa voleva dire Massimo..."

In realtà ASHOKA lo ha capito benissimo, e lo ringrazio anzi per aver provato a seguirmi. Ma era con PAX che avevo iniziato il discorso, partendo da una sua affermazione, ed era (anche) di lui che avevo bisogno per proseguirla.

Io chiedevo solo di validare o confutare una premessa teorica, che ho illustrato in 40 modi differenti, su cui poi impostare il ragionamento. Ma forse in PAX c'era una ritrosia istintiva ad accettarla, poichè magari sentiva che lo avrebbe portato a rivelare una sua contraddizione. Non lo so, ma in ogni caso non mi sembrava di aver fatto una richiesta così astrusa.

In seguito, BRUNO chiede a PAX: "Da quanto hai detto finora, mi e' sembrato che fosse proprio il concetto di delega tout court che aborrisci." E PAX risponde: "In effetti sì. Io il prezzo della mia energia lo tratterei per conto mio."

Ma dove? In che film, scusa? Che cosa vuole dire "io il prezzo dell'energia lo tratterei per conto mio?" Che tu tratti la tua fornitura personale, che ti tiri da solo il gasdotto personale dalla cantina di casa tua fino all'Afghanistan, che vai personalmente a discutere con ogni leader di ciascuna nazione per il passaggio del tuo gasdotto personale, che parti personalmente ad aggiustarne uno snodo se si rompe o perde gas…?

E poi quando hai finito parti personalmente per andare a parlare con la società autostrade, per discutere della tua tratta personale di asfalto da casa fino al luogo dove lavori, e poi con il proprietario del parcheggio sotto il tuo ufficio ti metti a trattare personalmente le tue tariffe individuali per tutto l'anno, e poi vai al bar e chiedi un cappuccino, ma il prezzo lo tratti prima, separatamente, perchè tu non accetti quello imposto dalle regole del libero mercato…..

A Pà, ma cce stai a pijjà pe-er culo, ce stai?
Inviato il: 8/1/2006 23:29
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Re: Dove inizia la democrazia?
#143
Sono certo di non sapere
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Veramente io a casa mia il petrolio per la caldaia lo compro già per conto mio, me lo portano a casa con un'autobotte.
Mentre per il prossimo anno la mia padrona di casa forse metterà un impianto a gas, anche lì l'azienda che lo fornisce te lo porta a casa insieme con la ricevuta.
Quindi non capisco tutta questa meraviglia.

Ma forse in PAX c'era una ritrosia istintiva ad accettarla, poichè magari sentiva che lo avrebbe portato a rivelare una sua contraddizione.

Eh no, Massimo, non fare il furbo: io ho scritto che la democrazia potrebbe funzionare in ambito ristretto, cioè dove si può applicare la democrazia diretta; tu hai tirato in ballo il delegato e la democrazia rappresentativa, che è una cosa ben diversa, cercando di farmi dire che, siccome la democrazia diretta funziona in piccola scala, in larga scala funzionerebbe anche quella rappresentativa.

Forse sei tu che mi stai a pijà per culo...
Inviato il: 8/1/2006 23:39
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Dove inizia la democrazia?
#144
Sono certo di non sapere
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Facciamo il punto:

Il mezzo democratico per potere dire la nostra è solo il voto,tant'è che nell'ultimo referendum si sono fatti in quantro per non farci raggiungere il quorum,quindi lor signori temono il voto.

Esiste una campagna elettorale dove tutti si danno da fare a sputtanare la coalizione ed il partito dell'altro.

Sappiamo che i ns.politici sono marionette delle politiche altrui,già dalla fine della II° Guerra Mondiale.

Abbiamo provato di tutto,governi di centro,di destra,di sinistra (trasformismi del potere) e stiamo sempre peggio.

Se vado a votare accetto le regole e scelgo il meno peggio
Se non vado a votare ,il non voto è fisiologico e/o non cambia niente
Se annullo la scheda con qualsiasi "amenità" stresso solo lo scrutinatore.

Alternative concrete?

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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/1/2006 23:45
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Re: Dove inizia la democrazia?
#145
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Alternative concrete?


Intellettuali d'oggi idioti di domani
ridatemi il cervello che basta alle mie mani
profeti molto acrobati della rivoluzione
oggi faro' da me senza lezione

de andrè - il bombarolo
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Inviato il: 8/1/2006 23:53
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Re: Dove inizia la democrazia?
#146
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No PAX, io non pigliavo per il culo, io ragionavo. Almeno, ci provavo.

Mentre per il riscaldamento tu dai una risposta che mi fa davvero stupire. Il fatto che tu EFFETTIVAMENTE paghi direttamente il tuo gasolio, significa che confermi anche tutto il resto? Paghi la tua strada privata, il tuo cappuccino personale, il tuo parcheggio....

Speriamo che tu non mi risponda adesso che tu in centro ci vai a piedi, e che il parcheggio non lo paghi.....perche allora davvero dovrai riconoscere di non saper distinguere fra un problema posto a livello generale e lo stesso posto a livello specifico.

Sarebbe come se discutessimo di Sharon e tu dicessi: "Il problema del sionismo non esiste, perchè IO non ho mai avuto problemi con gli ebrei".

PS: E poi scusa, il fatto che tu ti paghi il tuo gasolio direttamente, significa per caso che hai trattato tu il prezzo personalmente con la compagnia petrolifera? O lo hai accettato supinamente, esattamente come tutti gtli altri? Dove sarebbe, tutto 'sto "eroismo" nel pagare il gasolio all'autobotte?
Inviato il: 9/1/2006 0:39
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Re: Dove inizia la democrazia?
#147
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Volevo semplicemente far notare che per comprare l'energia non è necessario occuparsi del gasdotto nel Zambonistan: l'esempio del mio petrolio serviva solo a quello.

(Per inciso, è bene ricordare che anche sulle autostrade pubbliche, costruite con i soldi del contribuente, si paga il pedaggio, mentre nelle bollette della luce il 50% è il prezzo dell'energia, e il resto altre gabelle)

significa per caso che hai trattato tu il prezzo personalmente con la compagnia petrolifera? O lo hai accettato supinamente, esattamente come tutti gtli altri?

Purtroppo il mercato proprio libero non è. Però ho potuto scegliere tra diversi fornitori l'offerta migliore in termini di prezzo e di servizio. Così come potrebbero fare i nostri amici condomini discutendone tra loro; e con più cervelli al lavoro, è probabile che alla fine sceglieranno meglio di me.

Dove sarebbe, tutto 'sto "eroismo" nel pagare il gasolio all'autobotte?

Uh? Eroismo? E chi ha parlato di eroismo? Semplicemente, non abito in un condominio.
Inviato il: 9/1/2006 1:10
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  •  gobbo
      gobbo
Re: Dove inizia la democrazia?
#148
Dubito ormai di tutto
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Pax ha scritto:Citazione:
se a votare andasse solo il 20, 25% degli aventi diritto, come puoi pensare che tutto si limiterebbe ad uno scossone senza che nulla cambi? Davvero pensi che a quel punto i milioni di italiani non votanti, consapevoli di essere la larga maggioranza, accetterebbero supinamente un governo palesemente illegittimo?
Non mi sembra un ragionamento logico, solo molto rassegnato.


Ciao Pax, ovvio che non mi trovo d'accordo con la tua affermazione. Va bene che parliamo in via teorica, però voglio fare due conti. In Italia ultimamente c'è astensione sui 20-25%. Anche se si arrivasse un'astensione che va dai 70-75%, ho dei forti dubbi che il governo uscito dalle elezioni sarebbe illegittimo, per il semplice motivo che bastasse anche un solo 10% dei votanti per eleggere un governo. La mia impressione è che cambierebbe ben poco nella consapevolezza dei italiani per il semplice motivo che nelle due ultime legislature sia il governo Prodi, sia il governo Berlusconi avevano numericamente la minoranza dei votanti perchè la maggioranza dei lettori aveva votato per l'opposizione(le solite stranezze della legge Italiana) però come tu ben sai questo non ha impedito ai suddetti governi di fare gli affari loro. Un altro motivo per cui penso che succederebbe ben poco viene dato anche dall'esempio americano dove se non vado errato circa 50% dei lettori non hanno neanche votato e il presidente governa con il voto del 25% dei elettori. Negli Stati Uniti dove la propaganda è talmente forte, l'americano semplice che sente dalla mattina alla sera che vive nel paese della più grande e della più forte democrazia finisce per credere in tale propaganda, di conseguenza il fatto che un governo come quello americano governa i Stati Uniti e direi anche il mondo con un 25% dei suoi elettori viene spacciato come un fatto di riuscita democratica e non come un fallimento della stessa. Non mi pare che negli Stati Uniti ci sia una rivoluzione in corso. Per questi due motivi penso che cambierebbe poco con questo non voglio dire come ho già detto nel primo post che bisogna andare a votare perché detto tra me te io non ci vado votare da nessuna parte, ma voglio semplicemente dire che visto il sistema anche il non andare a votare contribuirebbe secondo me poco a cambiare le cose come stanno. Servirebbe una rivoluzione copernicana del tutto il sistema. Sono convinto che un sistema inteso come un'organizzazione delle cose e delle persone serve, perché prendendo spunto dal tuo ultimo post in risposta a quello di Massimo va bene il discorso del comprare da solo l'energia ma se bisogna fare una strada che si fa?Non è che tutti gli abitanti della zona dove si fa la strada possono decidere ognuno per conto proprio, ammettiamo per un momento che si mettono d'accordo e scelgono pure la ditta che farà i lavori, ma poi chi è che controllerà la ditta?Chi è che controllerà dopo i controllori della ditta, insomma chi controlla i controllori. Penso che finché si parli delle cose personali nel senso dei beni personali di consumo si può anche usare una specie di democrazia chiamiamolo diretta in forma d’assemblea dove tutti decidono di tutto ma se poi si deve decidere qualcosa di più complicato come per esempio: chi è che fa il poliziotto,il giudice il professore,il medico che si fa?Per non parlare se ce da decidere se si deve fare un Sistema Sanitario oppure un Sistema Scolastico. Io non ho una formula per costruire un nuovo sistema, ma ho una paura che visto come si sono messe le cose qualcun altro in un futuro non molto lontano ci imporrà un Stato unico dove tutti noi saremmo come Chaplin nel suo film “Tempi Moderni.”


il gobbo
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Inviato il: 9/1/2006 1:23
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  •  SWE
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Re: Dove inizia la democrazia?
#149
Mi sento vacillare
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Citazione:
e - dopotutto - non sono nessuno


Beh, in effetti te lo sei detto da solo...

Em.

Ps: questa poi ma separare il privato ed il politico mi continua a sembrare esiziale per la sopravvivenza dell'umanità è "datata" addirittura '68 !
( a parte il fatto che nemmeno hai capito e hai confuso "privato" con " intimo" , due cose assai distinte e molto ben separate ed era in riferimento a quanto scritto in precedenza da Vincenzo...leggi bene prima di "parlare")
Inviato il: 9/1/2006 1:33
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Re: Dove inizia la democrazia?
#150
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autorimosso
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