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1 Utenti anonimi
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #271 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Non è acqua, javaseth sono le motivazioni principali per la pedofilia generica, quella diciamo "comune" quello che segnali tu è pedofilia di alcuni esponenti del potere che fanno degli atti pedofili una «prova iniziatica» e costituiscono una forma di ricatto permanente per i componenti di varie sette,congregazioni ed altro e quindi appartenente al massimo livello di depravazione perchè non ha nessuna attenuante.(messo e non concesso che si possano dare attenuanti di infermità mentale).
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Satirus |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #272 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
Messaggi: 511
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...tutti i rituali segreti massonici si limitano ad una messa in **l* ad una sorta di stanza 101 della vergogna per legare l'adepto indissolubilmente ... (funziona a meraviglia) Beh! dopo finanziarie su finanziarie siamo tutti un pò francs-maçons
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javaseth |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #273 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
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Citazione: fiammifero ha scritto: Non è acqua, javaseth sono le motivazioni principali per la pedofilia generica, quella diciamo "comune" quello che segnali tu è pedofilia di alcuni esponenti del potere che fanno degli atti pedofili una «prova iniziatica» e costituiscono una forma di ricatto permanente per i componenti di varie sette,congregazioni ed altro e quindi appartenente al massimo livello di depravazione perchè non ha nessuna attenuante.(messo e non concesso che si possano dare attenuanti di infermità mentale).
No fiammifero, ancora acqua. Impotenza,senso d'inferiorità,tabù sessuali,impunibilità perchè le vittime o non sono credute o tacciono,ed in più c'è la componente di sesso sicuro: no malattie e no procreazione.Queste, se ci pensi bene, sono solo le tue idee sull'argomento. Sono preconcetti. Eppure, bastava fare una ricerca su google.... Vediamo wikipedia, che non è certo il massimo: http://it.wikipedia.org/wiki/PedofiliaSi calcola che il 90% di quanti commettano un atto di abuso verso i bambini, abbia subito un'analoga violenza nell'infanzia. Un dato di questo genere rende difficile legiferare in materia: da un lato evidenzia la gravità del danno subito dal bambino (e quindi della colpa del reo), dall'altro lascia intuire la difficoltà di stabilire capacità di intendere e di volere del reo in quanto è possibile che sia affetto da turbe psichiche (o raptus improvvisi) a causa di violenze subite nell'infanzia.
Affermare che nel 90% viene commessa la violenza non è giuridicamente sufficiente a stabilire un nesso causa-effetto fra la violenza subita nell'infanzia e quella commessa, tale da discolpare il reo, ma lascia pensare che si tratti quasi di una sorta di automatismo.. Un automatismo, capisci? Ed è vero che se si è pedofili è facile essere controllati e ricattati, ma è vero anche che non ci si diventa partecipando ad un rito iniziatico. I pedofili sono tutti uguali, nelle cause della loro malattia. Non esistono pedofli normali e pedofili dell'elite. Per esserlo occore essere stati violati, da piccoli, e non necessariamente nel senso sessuale del termine. Una violenza, perpetrata da padre in figlio, che incatena l'essere ad un automatismo irrefrenabile, l'automatismo tipico del ciclo della dipendenza. Quindi ora abbiamo un quadro più chiaro, forse. Ovvero, le elite utilizzano per i loro scopi di dominio persone che probabilmente sono state da loro violate in tenera età per farle diventare docili pedine. Pedine senza scrupoli ne coscienza. Come i sex-addicted normali, incapaci di provare empatia ( e fiducia) nei confronti del prossimo. Hanno capito un meccanismo e lo utilizzano per i loro scopi. Per questo, credo, che la mia prima domanda si fa ancora più impellente. Ovvero, come, se esiste un modo, si guarisce dalle dipendenze? Ciao -javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #274 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
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ciao Nike, mi pare fuor di dubbio che io e te non ci capiamo. Per esempio, non ho ben capito da dove salta fuori il discorso sui quadri, ma va beh, limite mio. Comunque. Citazione: Si impara dalla vita, ma non si impara dai libri. Su questo sono d’accordo.
Quello che voglio dire è che la presunzione insita in tutti noi di credere che realmente si possa attingere all’ interno di noi senza avere sfogliato mai un libro, è come dire che Osama bin Laden da una caverna, con un lap-top, ha coordinato 19 "smandrappati" ad attaccare le twins towers. Scusa perché dovrebbe essere una presunzione? (Tra l'altro non mi pare proprio che sia insita in tutti noi, anzi. Qui ci sta un collegamento con la puttanizzazione dell'individuo e della società). Non potrebbe essere parimenti una presunzione il sostenere il contrario? Citazione: credo che solo “drogati” si possa “vedere qualcosa” dentro un quadro astratto. Acci! Mi sa che non hai letto abbastanza davvero Citazione: La formazione della sensibilità avviene leggendo. Questo in linea generale. (E’ il mio personale parere e non pretendo che sia avvallato) E il mio parere personale è che non concordo col tuo parere personale. Ma il mondo è bello perché è vario. Citazione: Che poi i libri servano, essi stessi, a manipolare, non posso dire che non sia vero, ma fino ad un certo punto. Oibò. Non ho però ben capito come hai risposto alla mia domanda: < Mi stai dicendo che uno, se non legge, non può "imparare qualcosa dalla vita"? > Ho un po' di confusione perché prima dici: Citazione: Si impara dalla vita, ma non si impara dai libri. e poi: Citazione: La formazione della sensibilità avviene leggendo. Cioè, cosa intendi per "imparare" e "formarsi una sensibilità"? PS: è vero, non ci si trova su questo thread! Stiamo parlando di svariate decine di argomenti, dall'astrattismo alle dipendenze, dalla consapevolezza alla dignità... Qualcuno ha trovato il filo?
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Satirus |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #275 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
Messaggi: 511
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XX - DIFFERENZIARSI DAL VOLGO
Tralascia lo studio e non avrai afflizioni. Tra un pronto e un tardo risponder sii quanto intercorre? Quel che gli altri temono non posso non temer io. Oh, quanto son distanti e ancor non s'arrestano! Tutti gli uomini sono sfrenati come a una festa o un banchetto sacrificale, come se in primavera ascendessero ad una torre. Sol io quanto son placido! tuttora senza presagio come un pargolo che ancor non ha sorriso, quanto son dimesso! come chi non ha dove tornare. Tutti gli uomini hanno d'avanzo sol io sono come chi tutto ha abbandonato. Oh, il mio cuore di stolto quanto e' confuso! L'uomo comune e' cosi' brillante sol io sono tutto ottenebrato, l'uomo comune in tutto s'intromette, solo io di tutto mi disinteresso, agitato sono come il mare, sballottato sono come chi non ha punto fermo. Tutti gli uomini sono affaccendati sol io sono ebete come villico. Sol io mi differenzio dagli altri e tengo in gran pregio la madre che nutre.
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felice |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #276 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/3/2006
Da Parma
Messaggi: 759
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Ho visto dopo le ore 23:00, le puttane sui viali di bologna, meno scoperte delle signore di via Indipendenza. Allora ho domandato a quanto e mi hanno picchiato. Ma pensavo di essere sui viali!!! Non volevo offendere! Ero solo distratto un attimino!!!
Perché??? E' colpa mia se mi creano confusione?? NO! no esiste la puttanizzazione della società. siete solo fumati! Vi passerà... fe
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Solo col governo di sinistra possono passare SORDIDE e SILENTI le riforme di destra. Il SOLE é storto! Sento di navigare su una nave tarmata. Le tarme sono tante che la nave sulla quale viaggio é destinata a risolversi consumata nel fuoco delle GUERRE.
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Satirus |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #277 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
Messaggi: 511
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Forse fra qualche anno potrai chiederlo a chiunque e nessuno/a ti picchierà più, risponderanno con una cifra in "World Credits" ... oppure ... verrà "il grande moralizzatore" ad ogni pisello sarà impiantato un microchip a controllo satellitare che rilascerà scariche a 10.000 volt ogni qual volta vi sarà una "sollevazione" non autorizzata dal "gran pianificatore delle nascite"
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Beta |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #278 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/7/2005
Da
Messaggi: 230
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Citazione: Voglio dire...... che un individuo del 2006 è "più vecchio", ne sa di più, di un’ individuo della preistoria. (Antiche civiltà a parte….)
Sicuramente un antico egizio era molto più "sapiente" di un odierno homus occidentalis plasmato dalla propaganda della "guerra al terrore" e dalle moderne favole metropolitane. E sicuramente, gli ingegneri delle piramidi avrebbero subito fiutato la panzana del crollo-esplosione delle Torri in 9 secondi !
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Huh |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #279 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/5/2006
Da
Messaggi: 70
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Citazione: icuramente un antico egizio era molto più "sapiente" di un odierno homus occidentalis plasmato dalla propaganda della "guerra al terrore" e dalle moderne favole metropolitane. Sicuro? Io credo che il popolo, in qualsiasi generazione, è e sarà sempre plasmato e preso in giro... comunque si sta perdendo il filo del discorso
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felice |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #280 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/3/2006
Da Parma
Messaggi: 759
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x Huh il 9/10/2006 17:08:15 Citazione: comunque si sta perdendo il filo del discorso ..qual'é il filo se parliamo delle donne che si trasformano in merce mi pare di essere nel discorso o no? fe
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #281 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Ma cos'è questo mito del passato che ce lo fà rimpiangere,come se fosse sempre stato rose e fiori? Poi non parliamo della donna,che tranne alcune eccezzioni prontamente levate di torno, è stata sempre strumentalizzata,ghettizzata ed esorcizzata. Finchè si parla che nei tempi passati l'aria era più respirabile,non c'era l'inquinamento,la natura era sublime,i cibi genuini ci posso stare perchè è vero fino alla "rivoluzione industriale" ma per il resto sono tutte mistificazioni. In ogni epoca,sin dalle origini dell'uomo,chi era agiato,più intelligente ha sempre avuto una posizione di prestigio mentre il volgo è stato sempre male,schiavizzato e strumentalizzato per accrescere il potere di pochi su molti. Questo è un dato di fatto. Anche oggi,che semprerebbe l'era della tecnologia,delle scoperte scentifiche,mediche chi ne può usufruire è solo quello che economicamente sta bene,oggi come allora. Che minchia di nostalgia per il passato? Bello il mondo greco: ma non c'erano gli schiavi,i tiranni? Bello il mondo romano: patrizi , plebei e schiavi. Bello il medioevo: feudatari, piccoli artigiani,servitori della gleba e i poveri Bello il rinascimento:ricchi,poveri,e schiavi di nuovo. Bello il risorgimento:ideali a più non posso per levarsi di torno la schiavitù,la povertà,lo sfruttamento ed i privilegi. Bello il Novecento:guerre mondiali,migrazioni di massa,miseria e totalitarismi. Allora cari signori nostalgici del passato,in quale epoca volete ritornare dalla parte dei poveri ed emarginati? Io come donna,in nessuna e non c'è bisogno di spiegare il perchè E non tirate fuori la spiritualità perchè non è mai esistita se non in qualche anacoreta esaltato,ed i soliti ricchi che a pancia piena filosofeggiavano,scrivevano e disquisivano dello scibile umano.
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Satirus |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #282 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/4/2006
Da Luogocomune
Messaggi: 511
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'azz che sfogo! è uscito dall'anima! (Ed il bello è che è cresciuta in un epoca di femminismo) la mia tigrotta! quoto! "un pò per soggezione"
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nike |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #283 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
Da
Messaggi: 845
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javaseth Il cervello è un mio amico? O e' un mio nemico?E’ mio amico. Purtroppo ogni tanto andrebbe riformattato.. Ci becchiamo talmente tanti virus nel corso della vita … Il cervello, da quello che abbiamo visto, ha dei limiti. La fantasia, invece, sembra di no..
Perchè?Io starei attento anche con la fantasia; comunque quello che più è a rischio di puttanizzazione è di certo la “nostra sensibilità”. Che chiamerò anche “il cuore” per utilizzare un termine più comune e comprensibile. -Anche se sono due cose diverse – Nella teoria che vuole la lettura come fonte di conoscenza della vita, come mai, leggendo che, per esempio, una cosa si dovrebbe fare in un certo modo, poi la faccio immancabilmente in un altro?Non lo so forse sei dislessico? Sto scherzando…. Quello che volevo dire era semplicemente che: leggere è un approccio razionale alle cose, la sensibilità, “il cuore” è irrazionale. Ora , il cuore essendo irrazionale è a mio parere più manipolabile dalla società, dalla religione e dalla fede imposta. Da quando nasciamo, e mentre cresciamo, ci creiamo - sarebbe meglio dire ci creano - una morale. La sensibilità è a mio avviso condizionata dalla morale che ci formiamo ( ci formano) crescendo e “questa morale” è dovuta al tipo di ambiente culturale nel quale viviamo. citazione-
(nike13)La formazione della sensibilità avviene leggendo.
(javaseth) O avviene, invece, sentendo?Utilizzare il cuore per sentire è pericoloso; perché sprofondiamo nelle emozioni che ci confondono anche di più e nel ignoto; per ignoto non intendo qualcosa che non conosciamo, ma qualcosa che non afferriamo razionalmente. Quindi : rifiutare a priori la razionalità del cervello è inutile, se contestualmente non accettiamo, anche, che le nostre emozioni, la nostra sensibilità, la nostra vera natura non siano anch’esse il prodotto (di conseguenza puttanizzate, svendute) dell’ambiente culturale nel quale siamo cresciuti. ... Quando non si poteva viaggiare o non si avevano i soldi per farlo, ( anche se adesso viaggiare è turistico più che culturale o esplorativo), lo si faceva con i libri. In questo modo si aprivano le porte della nostra capacità di percezione del mondo e della vita. Oggi il mondo ci viene già servito confezionato, tipo cibo precotto , con la televisione che “lavora per immagini” e non ti lascia tempo e spazio per rallentare il processo di apprendimento delle cose: formarci una capacità critica, riflettere….fantasticare. I libri allenano la concentrazione, raccontano la saggezza attraverso le fiabe, si ha a disposizione tempo e spazio anche per la riflessione; ti lasciano il tempo di meditare.. e sono ancora una risorsa da non sottovalutare per costruire personalmente, la nostra sensibilità.
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Citazione: Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #284 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Ciao Satirus,perchè tanta meraviglia? La conoscenza dei periodi della nostra storia non permette di nasconderci dietro un dito,e rimpiangere il passato,a meno che non appartieni ad un certo ceto sociale che vuole riavere il perduto
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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florizel |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #285 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Messaggi: 8195
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La conoscenza dei periodi della nostra storia non permette di nasconderci dietro un ditoGiusto. Figuriamoci la NON conoscenza. e rimpiangere il passato,a meno che non appartieni ad un certo ceto sociale che vuole riavere il perdutoScusa, e come la mettiamo con quelli che vivono, tutt'oggi, sotto la soglia della povertà? Da quale parte devono guardare, per evitare di "rimpiangere" qualche cosa? Voglio dire che forse l'errore è stato smettere di "guardarsi intorno", proiettandosi in un continuo affaccendarsi per assicurarsi ciò che rischia perennemente di venir sottratto, e non parlo di effimeri lussi, ma di aspetti che garantiscono la sopravvivenza. La "puttanizzazione" ha inizio nel piegare al bisogno. Questo per chi non cede alle languide tentazioni del "frivolo" in agguato ad ogni angolo. Figuriamoci per gli altri.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #286 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione: Scusa, e come la mettiamo con quelli che vivono, tutt'oggi, sotto la soglia della povertà? Da quale parte devono guardare, per evitare di "rimpiangere" qualche cosa? Appunto loro non guardano da nessuna parte,cercano di andare avanti, chi guarda con nostalgia il passato è quello che ne ha un'idea romantica e distorta. Secondo te essere poveri allora era meglio che esserlo adesso? Tu torneresti nel passato conoscendo la storia e tenendo conto di essere pergiunta donna? A te la scelta del periodo,poi ne parliamo! Almeno oggi non c'è il rogo per le streghe,e se vado alla caritas un tetto e da mangiare lo trovo Citazione: La "puttanizzazione" ha inizio nel piegare al bisogno. Quindi va da sè che la puttanizzazione della società è di antica memoria visto che da sempre ci sono state schiere di poveri bisognosi di tutto insieme a soggetti "bisognosi" di lussi . Quindi,ripeto perchè nostalgia del passato visto che parlano i numeri,meno persone prima meno puttanizzazione,più persone oggi più puttanizzazione!
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Huh |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #287 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 25/5/2006
Da
Messaggi: 70
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Intanto c'è in qualcuno queste specie di sentore, oggi, non ieri. Quindi?
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #288 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Scusa, e come la mettiamo con quelli che vivono, tutt'oggi, sotto la soglia della povertà?
La loro soglia della povertà equivale ad un Sultano in Badombia, quindi sono colpevoli, come tutti gli occidentali, che sono pallidi e viscidi, speriamo che si estinguano tutti, che mi sono rotto l'anima di vedere questi squallidi fantasmi circolare per strada. Che orrore, che schifo!
(indovinello...)
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florizel |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #289 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Appunto loro non guardano da nessuna parte,cercano di andare avantiMagari anche col capo chino e recandosi alle urne perchè "ieri era peggio"...bello, sembra un film di Carpenter. Secondo te essere poveri allora era meglio che esserlo adesso?Secondo me è lo stesso schifo. Tu torneresti nel passato conoscendo la storia e tenendo conto di essere pergiunta donna? Almeno mi sarei risparmiata le "quote rosa". Ti pare poco? A te la scelta del periodo,poi ne parliamo!Sono indecisa tra Neolitico e Spagna '36. Almeno oggi non c'è il rogo per le streghe,Infatti, ora i roghi sono le paillettes, la "carriera" e i fronzoli. se vado alla caritas un tetto e da mangiare lo trovoEcco. Qui sono sicura che preferirei tornare indietro. Almeno non sarei costretta ad attingere alle risorse spacciate da chi condanna i poveracci alla CARITA' per tutta la vita. Citazione: va da sè che la puttanizzazione della società è di antica memoria visto che da sempre ci sono state schiere di poveri bisognosi di tutto insieme a soggetti "bisognosi" di lussi . Finchè c'è traccia di un "sistema" che elargisce in cambio dell'anima e dei tuoi giorni, si. Citazione: visto che parlano i numeri,meno persone prima meno puttanizzazione,più persone oggi più puttanizzazione! Qui non ti seguo. Se non fosse incomprensione sarebbe avvilimento.
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felice |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #290 |
Mi sento vacillare
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Cara fiammifero, non entro per ora in quest'argomento perché la penso esattamente come te e ogni parola guasterebbe l'esatta manifestazione della tua giustissima e calibrata veduta. Con stima. fe
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #291 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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FlorizelCitazione: Sono indecisa tra Neolitico e Spagna '36. dunque indecisa tra la "clava" ed il "fucile",rimediamo subito con un biglietto in Afghanistan tra "chador" e "Kalashnikov" Citazione: Infatti, ora i roghi sono le paillettes, la "carriera" e i fronzoli. sei ne sei allergica ora puoi scegliere di evitarli,il rogo e le tortura dell'inquisizione per un'inezia erano all'ordine del giorno Citazione: Ecco. Qui sono sicura che preferirei tornare indietro. Almeno non sarei costretta ad attingere alle risorse spacciate da chi condanna i poveracci alla CARITA' per tutta la vita. Chissà perchè ora ho davanti a me l'immagine di camion presi d'assalto da disperati che non mangiano da giorni e se ne infischiano della dignità e della solidarietà,così come pure lo era nei campi di concentramento ? Citazione: Qui non ti seguo. Se non fosse incomprensione sarebbe avvilimento. In effetti c'è di chè di avvilirsi,in quanto non è mai esistito un periodo storico senza pecche,ingiustizie,miserie perchè il debole ha sempre pagato,l'uomo altruista lo è solo quando è messo in condizione di esserlo,altrimenti prevale il "mors tua vita mea " Da qui tuto il discorso che chi guarda indietro vede solo i lati positivi che sono prerogativa del ricco e potente. Nè io nè te,con il nostro caratterino,potremmo essere eteree,cortigiane,serve della gleba e via dicendo sotto la tutela di padri,mariti e considerate solo incubatrici Realistica-mente
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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florizel |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #292 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Messaggi: 8195
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fiammiferoCitazione: dunque indecisa tra la "clava" ed il "fucile",rimediamo subito con un biglietto in Afghanistan tra "chador" e "Kalashnikov" Forse fai un po' di confusione, Fiamma. L'Afghanistan che conosciamo oggi, come il resto del mondo, è il prodotto dell'intervento della modernità, e lo scempio culturale e materiale che ne è stato fatto. Niente a che vedere con la sua specificità e le sue origini, niente a che vedere con la libertà nella quale ogni popolo dovrebbe essere lasciato libero di proseguire il suo cammino. Te la sentiresti di arrogarti il diritto di andare da una donna afghana e chiederle se vuole le "paillettes" al posto delle sue tradizioni, senza sentirti un po’ “yankee”? Io no. Mi sentirei piuttosto di sostenerla nel suo percorso, lei e tutto il suo popolo, verso ciò che sceglierebbero, non verso ciò che gli verrebbe dato "in cambio di". Magari, magari avessero i fucili della Rivoluzione spagnola, o la clava di uomini ancora in possibilità di sottrarsi alla schiavitù. Prediamo il "chador": non credi che le nostre "paillettes" siano a loro modo qualcosa che "nasconde"? Eccola, la verità: "nascondere facendo mostrare", vantare appartamenti, carriera, lavastoviglie, e talvolta perfino il proprio nucleo familiare, come se fossero delle conquiste "interiori", mentre sappiamo benissimo (certo, che lo sappiamo), che è un'altra forma di assoggettamento che sta togliendo l'amore al GESTO, e sostituendo la CURA dell’altro/a con espressioni affettive sempre più sbrigative e troppo troppo legate a scelte di “contorno”, senza parlare della libertà di gestire il nostro TEMPO, da dedicare a chi vorremmo e vivere come vorremmo, nonostante quelle “comodità” e questi “progressi”. Non sto inneggiando alla vita da poveracci, sto piuttosto considerando se quelle "conquiste" non portino dentro di sé, oltre alla loro utilità, anche un insidia che ci allontana dalla nostra "scelta" di farne uso o meno, facendoci simili ad automi, assolutamente private, nel caso delle donne, di una femminilità che sgorga da un'anima attenta DI se stessa, e della naturale capacità creativa ed organizzativa; e nel caso degli uomini, privati del loro comprensibile orgoglio, e di tutte le loro più intime caratteristiche, asserviti a loro volta ad uno stereotipo di cui sono i primi schiavi. Quando affermo che sono indecisa tra Neolitico e rivoluzione spagnola, sto dicendo che in quei periodi sarebbe stato ancora possibile, per le donne, nello specifico, la piena espressione di sé o la realizzazione autonoma della propria “libertà”, per se stesse e per la comunità, senza leader da servire in cambio della “zuppa”, e senza fronzoli dietro ai quali nascondersi. Citazione: sei ne sei allergica ora puoi scegliere di evitarli, Certo che posso, ci mancherebbe altro. Ma non se ne evitano gli “effetti”, se dopo 30 anni si è già “troppo vecchie” per poter iniziare un’attività, se si è costrette ad indossare il tailleur “pratico, ma mi raccomando, che si intravedano le tette”, e se tutto intorno ci parla di doversi “adeguare” ad ogni costo. E quando lo si evita per se stesse, piange comunque il cuore vedendo come si è ridotto il genere femminile, "grazie" anche alle sue "rappresentanti" politiche. Citazione: il rogo e le tortura dell'inquisizione per un'inezia erano all'ordine del giorno L’inezia era il pretesto, lo scopo ci dovrebbe essere chiaro. Non so, credi che sottrarre alle donne tutte le loro arti, le loro potenzialità, ed immolarle sull’altare della “parità” non sia stato un'altra maniera di mandarci al rogo? Se prima, come giustamente affermi, la schiavitù era “farle figliare”, oggi è precludere loro questa possibilità. Se prima la schiavitù era la famiglia, oggi la schiavitù è il falso riscatto da essa. Guarda come tutto è talmente relativo… Citazione: Chissà perchè ora ho davanti a me l'immagine di camion presi d'assalto da disperati che non mangiano da giorni e se ne infischiano della dignità e della solidarietà Forse perché i soliti noti sono riusciti a farti credere che TU stia meglio di loro? Quella chiamasi CARITA’, Fiamma, non riscatto umano e liberazione. Questa tua uscita è infarcita di paternalismo, e se arrivi ad affermare l'utilità di organismi come la "Caritas" solo perchè distribuisce miseri scatoloni a gente privata di tutto, soprattutto ogni qual volta gli si tira una bomba in testa o gli si depredi il territorio e la cultura, è anche cinismo. Azz...siamo "complottari" solo quando il Potere uccide in maniera palese: quando invece "assiste", smettiamo di "complottare". Rifletti, per favore. Citazione: perchè il debole ha sempre pagato,l'uomo altruista lo è solo quando è messo in condizione di esserlo,altrimenti prevale il "mors tua vita mea " Attenzione: è questo il substrato culturale (sottoculturale, anzi) che il potere produce ed alimenta per andare poi a bombardare popoli interi nel nome dello “stile di vita” e delle “certezze” da difendere. Mettendole in discussione sistematicamente e subdolamente. E sai perché il “debole” continua a pagare? Perché finchè l’individuo non si renderà conto del fatto che i “garanti” di quelle certezze” sono anche gli stessi che possono sottrargliele, il “potere” continuerà a dominare, dividendo. Citazione: Nè io nè te,con il nostro caratterino potremmo essere eteree,cortigiane,serve della gleba e via dicendo sotto la tutela di padri,mariti e considerate solo incubatrici Beh, io con il mio non mi sono ancora piegata a ritenere che i legami di sangue ed il proprio orticello siano i soli a dover essere tutelati, il mio orizzonte è un po’ più ampio. E non credo che basti il “caratterino”, per potersi sottrarre all’autorità: è necessario il coraggio e la determinazione, lo sguardo profondo e l’istinto “sano”, la conoscenza di sè e l’autostima, mettere le mani nella merda, esporsi, ed anche rischiare, fidandosi unicamente di se stessi. E credere che questo sia possibile anche per altri. In una sola parola, “liberarsi”.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #293 |
Sono certo di non sapere
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Bella filippica Floriz,ma con me sfondi una porta aperta,evidentemente l'ironia da queste parti non è apprezzata o non vista,pazienza Non ho nessuna confusione in testa,te l'assicuro ma i miei virgolettati andavano oltre le parole perchè simboli rappresentativi di condizioni femminili mai variate nella sostanza. Ogni epoca ha i suoi " strumenti" di puttanizzazione,di coercizazione occulta o manifesta,e proprio perchè poche persone ne sono coscienti lo si può analizzare,ma di fatto essendo il rapporto di 1 a 100 si stà nella merda insieme a chi non se ne accorge. Citazione: Quando affermo che sono indecisa tra Neolitico e rivoluzione spagnola, sto dicendo che in quei periodi sarebbe stato ancora possibile, per le donne, nello specifico, la piena espressione di sé o la realizzazione autonoma della propria “libertà”, per se stesse e per la comunità, senza leader da servire in cambio della “zuppa”, e senza fronzoli dietro ai quali nascondersi. Tu parli di possibilità (fallite allora come adesso),io parlo delle situazioni di fatto generali dando per scontato che tu conosca i perchè ed i percome Citazione: Questa tua uscita è infarcita di paternalismo, e se arrivi ad affermare l'utilità di organismi come la "Caritas" solo perchè distribuisce miseri scatoloni a gente privata di tutto, soprattutto ogni qual volta gli si tira una bomba in testa o gli si depredi il territorio e la cultura, è anche cinismo. A parte che prima non c'era manco quella,non dò nessuna giustificazione,(dove l'hai vista?) registro sempre i dati di fatto e se la realtà è cinica non è mia colpa e come vedi l'uomo dimostra tutte le sue miserie proprio in circostanze estreme,non quando è satollo.Non è paternalismo nè retorica, nè sub strato culturale,nè cinismo registrare l'evidenza dei fatti passati e presenti,non è paraocchi nè schiavismo è solo realismo,perchè non è mia intenzione fare la moralista nè la mistificatrice. Se tu lo conosci un periodo in cui vale tornare indietro e sempre dalla parte dei più poveri segnalalo ma con evidenza di fatti non come potenzialità ,sempre per rimanere in tema ossia la puttanizzazione è storia vecchia non invenzione della modernità
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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florizel |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #294 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: Grazie per la considerazione, Fiamma. E pensare che ero convinta di aver reso le mie parole abbastanza più comprensibili. Citazione: i miei virgolettati andavano oltre le parole perchè simboli rappresentativi di condizioni femminili mai variate nella sostanza. Infatti, non vedo il problema: è questo che si cercava di dimostrare, e vedo che ci sei arrivata. Citazione: proprio perchè poche persone ne sono coscienti lo si può analizzare,ma di fatto essendo il rapporto di 1 a 100 si stà nella merda insieme a chi non se ne accorge. Nella sostanza, accorgersene e non far nulla per tirarsene fuori è autodeleterio, per sè e per gli altri. Citazione: se la realtà è cinica non è mia colpa Certo che no. Diventa ANCHE nostra quando attribuiamo funzioni positive alle espressioni più subdole e nascoste del "potere", o quando ne "approfittiamo" per interessi egoistici. "Puttanizzazione volontaria", sarebbe. Citazione: come vedi l'uomo dimostra tutte le sue miserie proprio in circostanze estreme (...) registrare l'evidenza dei fatti passati e presenti, Mi rendo conto che al potere non conviene che si sappia troppo in giro, ma chi si informa al di là del mainstream dovrebbe sapere che tra gli uomini esistono gesti di grande solidarietà che il mainstream omette quasi sistematicamente, fatta eccezione per quelle che riguardano il "sacrificio" di se stessi, da annoverare tra i termini del Buzzword Bingo.
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fiammifero |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #295 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: Grazie per la considerazione, Fiamma. Ritenendo opportuno fare lezione di storia,analizzare il perchè ed i percome implica di fatto una mancata considerazione nelle mie capacità di giudizio e di conoscenza storica,quindi ho sottolineato che sfondavi una porta aperta e che non ce ne era bisogno così come interpretare a proprio uso e consumo cose da me non dette,in quanto mi sono limitata a registrare i fatti e non sono entrata nel merito. La conferma è questa tua considerazione: >>chi si informa al di là del mainstream dovrebbe sapere che tra gli uomini esistono gesti di grande solidarietà che il mainstream omette quasi sistematicamente >> come se non lo sapessi,ma proprio perchè non è la norma sono considerati "gesti di grande solidarietà" e non hanno mai prodotto significativi mutamenti nella società,come dire una rondine non fà primavera. Quindi,tutto sommato al di là del fatto che ci sono persone che si sentono "liberate dal sistema" è indubbio che rimpiangere il passato è solo un'altro luogo comune e che la puttanizzazione è sempre esistita proprio perchè l'uomo in momenti di bisogno tira fuori il peggio di sè,fatte le dovute eccezioni che confermano la regola e che non producono sostanziali mutamenti. Non mi hai ancora detto qual'è l'epoca d'oro dell'umanità ed in cui vorresti tornare dalla parte del povero
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #296 |
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Secondo me Fiamma ti saresti trovata bene a Creta nel periodo pre-minoico Epoche di matriarcato, ginecocrazia.Blessed be
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #297 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
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Citazione: fiammifero ha scritto: Ogni epoca ha i suoi " strumenti" di puttanizzazione,di coercizazione occulta o manifesta,e proprio perchè poche persone ne sono coscienti lo si può analizzare,ma di fatto essendo il rapporto di 1 a 100 si stà nella merda insieme a chi non se ne accorge. Ciao Fiamma Questa considerazione mi suona come una "accettazione passiva" di una situazione vista come immutabile. Si può quindi giungere a giustificare l'immobilismo morale e materiale di chi scrolla le spalle e dice "Tanto, merda per merda, perché sbattersi?" Credo di no. Chi ne è cosciente lavora affinché sempre più persone ne siano coscienti. E' un percorso personale, che si fa partendo da se stessi e insieme agli altri. E poi ancora ad altri, e altri... E la consapevolezza di questa situazione si espande. Non mi sembra corretto quantificare "chi se ne rende conto" come una minoranza che -parrebbe quasi per sua natura- non sarà mai in grado di cambiar qualcosa, dicendo che "tanto, quei pochi stanno nella merda con gli altri". Quei pochi si fanno un mazzo così per conquistare questa consapevolezza, e di riflesso per estenderla agli altri. Insomma, il tuo discorso mi sembra tgliare le gambe a ogni qualsivoglia tentativo di alzare la testa da quella merda e prendendosi per mano, cercare di salire sempre più su. Citazione: Se tu lo conosci un periodo in cui vale tornare indietro e sempre dalla parte dei più poveri (...) la puttanizzazione è storia vecchia non invenzione della modernità Ho scritto nel thread sulla libertà che non si sta parlando di nostalgia e di desiderio di tornare al passato, ma anzi, di volontà di integrare le esperienze del passato, che oggi possiamo analizzare, con le esperienze personali che ognuno ha fatto e fa qui ed ora. La puttanizzazione è sempre esistita, ma oggi più che mai si è trasformata in qualcosa di sottile e invisibile, di subdolo, che penetra nelle nostre menti e le plasma evitando che l'individuo possa rendersene conto. Ma non è mai troppo tardi. Citazione: perchè il debole ha sempre pagato,l'uomo altruista lo è solo quando è messo in condizione di esserlo,altrimenti prevale il "mors tua vita mea " Vorrei al proposito lasciarvi questo breve passaggio da un libro molto bello, "Situazione disperata ma non seria" di Robert Shaw. Bisognerebbe contestualizzare ma verrebbe lunga, per cui dico solo che chi parla è un militare inglese prigioniero da 8 anni, con un compagno, in una cantina di un tedesco che non li ha avvertiti che la 2° guerra mondiale è nel frattempo finita... <Desidero soltanto essere libero come ogni altro e mi sembra che l'unico modo per esserlo veramente sia trovare un mezzo che permetta alla parte migliore di noi di esprimersi e di continuare a farlo.> (scusate la consueta, confusionaria, lungaggine)
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florizel |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #298 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: fare lezione di storia,analizzare il perchè ed i percome implica di fatto una mancata considerazione nelle mie capacità di giudizio e di conoscenza storica Scusa, ma io continuo a cogliere una prosopopea di fondo, in questa affermazione: se qui siamo convinti di sapere le cose perchè le abbiamo "lette", o perchè ci basiamo solo sulla nostra esperienza personale, credo che tanto lontano non andiamo. Se invece parliamo dell'intera umanità e non solo di noi stessi, facciamo funzionare il cervello, e ci riserviamo il beneficio del dubbio, forse forse qualcosa riusciamo anche a capirlo. "Conoscenza storica" significa anche capire PERCHE' i gesti di solidarietà tra gli uomini NON hanno prodotto grandi mutamenti, significa andare al di là del semplicistico quanto opportunistico giudizio sulla "naturale" strafottenza dell'essere umano. Ho cercato di fare una riflessione su questo, ma a quanto pare è stato preso come un fatto "personale". Pazienza, imparerò a scegliere con maggior cura i miei interlocutori. Citazione: Non mi hai ancora detto qual'è l'epoca d'oro dell'umanità ed in cui vorresti tornare dalla parte del povero Questa è una domanda "personale" a cui rispondo solo per piantarla qui: io sono GIA' dalla parte del povero, io SONO povera, se ti riferisci alla condizione economica. Non ho proprietà, non mi sono garantita il futuro e la pensione sulla pelle dell'uomo che amo, non mi sono venduta il culo o l'anima in cambio di un pezzo di pane. Quello che HO è quello che SONO, se avere di più significa svendermi, non fa per me. E' emblematica l'importanza che stai dando all'aspetto MATERIALE dell'esistenza, che è esattamente la trappola sistematicamente tesa da chi sta imbrigliando l'umanità. Lo vedi cosa significa "conoscere" la storia? I miei ossequi.
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florizel |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #299 |
Sono certo di non sapere
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Secondo me Fiamma ti saresti trovata bene a Creta nel periodo pre-minoicoOla, Santaruina de mi corazòn. Permettimi una "considerazione": quello che la storiografia del potere spaccia per "matriarcato", è qualcosa di molto diverso dall'esercizio del potere delle donne sugli uomini. Anche in questo caso, non ce l'hanno detta tutta. A mio modestissimo parere, ovviamente. Ti abbraccio.
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bigivan |
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Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!? | #300 |
Ho qualche dubbio
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Florizel, scusa l'OT..tutto ciò che hai detto è degno di nota e stima..tuttavia non si può rinunciare a tutto ciò senza pensare un minimo al futuro,nel senso che se nella vita occorre fare dei sacrifici per poter stare meglio economicamente è bene farlo poichè di ciò ne usufruiranno un domani anche i tuoi figli,nipoti.. visto che in questa m... di società è il denaro che comanda io personalmente preferisco garantirmi un futuro con un lavoro che mi piaccia e che mi renda economicamente..per far star bene me e i miei futuri figli (se ne avrò ora ho solo 21 anni) poi potrò anche non riuscirci ma almeno vorrei tentare..
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