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  La cospirazione dietro l'Unità d'Italia

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  •  Descartes
      Descartes
La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#1
Dubito ormai di tutto
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Quali furono i veri interessi che causarono la nascita del nostro paese?
E' il risorgimento davvero un epoca di eroismi e risvegliata consapevolezza nazionale, oppure fu solamente una facciata dietro agli interessi economici di qualche potere dietro le quinte?

Cito da un articolo di Carlo Bertani:

Per gli amanti della Storia, possiamo citare alcuni eventi che illuminano quanto sia pieno di sfumature e contraddizioni ciò che ci raccontano.
Garibaldi fu il conquistatore del Regno delle Due Sicilie? E come fece a raggiungere Marsala – con due piroscafi praticamente rubati – se a contrastarlo c’era la Marina Partenopea , ossia la più forte ed organizzata Armata Navale italiana dell’epoca? Come mai le navi di Francesco II non fecero a pezzi il Piemonte ed il Lombardo?

Semplicemente perché nel porto di Marsala erano ormeggiate – casualmente – due fregate britanniche. Quando le navi borboniche giunsero nel luogo dello sbarco, non riuscirono a far molto per il timore di colpire i due legni inglesi – che a loro volta avrebbero chiamato qualche “fratello maggiore” della Flotta del Mediterraneo britannica – e Garibaldi riuscì ad inoltrarsi nell’interno indisturbato. Successivamente, parecchi alti ufficiali borbonici si fecero corrompere – ma qui entriamo già in aree dubbie – mentre la presenza delle due navi inglesi è inconfutabile. Molti, però, continuano a ritenere l’impresa dei Mille una semplice combinazione di coraggio e fortuna, mentre dietro all’impresa c’era la precisa volontà britannica, che vedeva in un futuro (e relativamente debole) stato italiano un contrasto all’espansione francese nel Mediterraneo.


Sulla wikipedia leggiamo:

Secondo alcune recenti scoperte dello storico Giulio Di Vita presso archivi inglesi, è emerso che il governo e la massoneria inglesi finanziarono segretamente la spedizione dei mille con la somma di tre milioni di franchi francesi del tempo, del valore di molti milioni di euro attuali. E' verosimile pensare che tale somma fu utilizzata per corrompere i generali e i notabili borbonici.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_dei_Mille

Luigi Fabiano scrive:

Ci si domanda come mai sono riusciti i Savoia a far assurgere il proprio regno a campione dell’idea nazionale di uno stato centrale? Gli studiosi liberali dell’800 e alcuni storici del’ 900 ritenevano che i Savoia fossero moralmente migliori degli altri sovrani. A Massimo d’Azeglio fu assegnato il compito di contattare le diverse correnti della massoneria e metterle in contatto con i Savoia.

Angela Pellicciari scrive in un articolo:


Grazie a questa scelta strategica che rende il Piemonte docile feudo della cultura inglese, americana, tedesca, di parte del Belgio e dell’imperatore Napoleone III, i Savoia godono dell’appoggio incondizionato dell’una o l’altra di queste potenze e realizzano l’unità d’Italia sfruttando fino in fondo e con grande spregiudicatezza l’unico elemento in proprio favore: la radicale disomogeneità culturale e religiosa con il resto della penisola.

L’anima massonica del regno sardo, e in particolare del Parlamento subalpino, viene mai apertamente alla luce? No, perché l’associazione è pluri-scomunicata e perché il primo articolo dello Statuto vincola i parlamentari all’ossequio della fede cattolica definita religione di stato. L’11 novembre 1848, però, un brillante intervento del deputato Cavallera rende palpabile la "fraternità" quasi come l’aria che si respira. Si sta discutendo di sollevare le finanze dello stato, esauste per la campagna militare, ricorrendo all’esproprio e alla vendita dei beni delle corporazioni religiose. Contrario alla proposta Cavallera fa un discorso brevissimo, allusivo, singolare e sintomatico insieme, che dopo un primo momento di sconcerto suscita la generale ilarità.

Ecco le poche battute del curioso intervento. Gli ordini religiosi - osserva il deputato - sono nati in Italia dove esistono da "più di dodici secoli". Bisogna dedurne che "necessariamente corrispondono ad un bisogno reale della società (rumori) [chiosa degli Atti del Parlamento subalpino]; e per conseguenza se si volessero abolire, altre se ne dovrebbero sostituire; infatti i moderni che vollero abolire i frati, vi sostituirono un’altra specie di frati: e cosa sono i circoli politici, se non vere fraterie? (Sorpresa e scoppio generale di risa prolungate). Perciò posto che non si sa stare senza frati, ai moderni preferisco gli antichi (Segue ilarità e mormorio di voci diverse)".


e ancora:


Per tre anni, tutti i giorni, Giuseppe La Farina (il siciliano massone divenuto segretario della Società Nazionale) ed il presidente del Consiglio del Regno di Sardegna Camillo di Cavour, si incontrano in camera da letto del conte per pianificare l'intervento armato in Italia meridionale. Lo fanno in gran segreto. Al punto che La Farina deve passare per una scala di servizio che comunica direttamente con l'appartamento di Cavour e deve farlo prima dell'alba. Che le cose stiano così è provato nel modo più inconfutabile dalle lettere e dagli articoli dello stesso La Farina.


fonte: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=34380

Insomma, quale volontà decise realmente le sorti delle nazioni dell'epoca, e della nostra in particolare? E a quale scopo?
Inviato il: 19/9/2006 0:17
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  •  marcuzzzo
      marcuzzzo
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#2
Mi sento vacillare
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sicuramente, gli inglesi avevano molte simpatie a riguardo dell'impresa Garibaldina dei mille. Ma non dimentichiamo che alcuni brigantini inglesi così come altre imbarcazioni del Regno Unito, erano presenti a Marsala al momento dello sbarco per preservare i loro possedimenti in sicilia così come, per vigilare sulla sicurezza dei propri connazionali residenti. Garibaldi, dalla difesa di Roma nel '49 aveva completamente ribaldato le sue convinzioni riguardanti Pio IX ed in special modo sul papato, giudicato dal nizzardo come il maggior avversatore dell'Unità Italiana. Queste idee non potevano non essere prese a simpatia dagli Inglesi (di religione anglicana e convenzionalmente antipapisti). Non tralasciamo inoltre che sino alla fine della seconda guerra mondiale tutti gli esponenti inglesi avevano caldeggiato i movimenti indipendentisti siciliani in modo da creare una nazione indipendente sotto il protettorato britannico (i giacimenti carboniferi dell'isola facevano gola).
Inviato il: 2/11/2006 9:47
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#3
Sono certo di non sapere
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Alcune domande delle 100 pistoline in ordine sparso su quello che non mi hanno mai detto alle scuole elementari filo-sabaude nella fredda capitale subalpina (ma neanche dopo in tempi moderni):

1. Per chi lavorava Nino Bixio (ricorda Craxi, nevvero?) prima di imbarcarsi per Marsala (e anche dopo, magari)?

2. Come mai Garibaldi non ebbe il TRIONFO a Torino, ma a Londra (con tanto di pezzettini di carta dalle finestre, come gli astronauti Mercury & Apollo)?

3. Prima dell'ingresso a Palermo dei Garibaldini, secondo il testimone oculare Giuseppe Cesare Abba, la citta' fu sottoposta ad un bombardamento navale. Di che nazionalita' erano navi, cannoni e ciurme?

4. Che marca di fucili era imbracciata preferibilimente dai Garibaldini?

5. Che marca di fucili era in dotazione all'Esercito Piemontese?

6. Da dove venivano i nuovi cannoni da campagna dell'Esercito Piemontese e quanto erano costati?

7. Chi fu il primo Sindaco di Roma dopo la "Liberazione" da parte dell'Esercito Piemontese e cosa faceva ogni martedi' sera?

8. Come mai i biscotti "Garibaldi" sono un classico della pasticceria britannica?

9. Chi era al fianco di Garibaldi (o alla schiena) a Teano?

10. Chi comincio' l'epurazione dei dissidenti a colpi di palla da .42 gia' a bordo dei piroscafi diretti a Marsala e continuo' brillantemente in Sicilia?

Altro che "simpatie" e "carbone" (vino Marsala, quella e' la chiave), altro che "opposizione alla Francia", leggi Mare Nostrum".

E poi dicono che le cospirazioni sono una favola
Inviato il: 2/11/2006 10:26
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#4
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Per chi lavorava Nino Bixio (ricorda Craxi, nevvero?)


Caxxo: anche Faxio

E io che pensavo che l'unità di italia è stata fatta per liberare il meridione dalla tirannia borbonica e dargli l'opportunità di essere governati dai ben più democratici e civilizzati xavoia...


Vabbè... amen...

Comunque che l' "eroe dei due mondi" fosse un mercenario dai contorni oscuri non mi pare difficile da capire.
Inviato il: 2/11/2006 10:36
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  •  marcuzzzo
      marcuzzzo
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#5
Mi sento vacillare
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e io che ho detto? ma secondo te gli inglesi non si auspicavano la nascita di una potenza nel mediterraneo che potesse contrastare la Francia?? per quanto riguarda il bombardamento di Palermo, a non risulta prima dell'arrivo dei garibaldini. Se hai notizie più precise a riguardo, ti prego di fornirmele. Al contrario mi pare che furono le navi di Federico II a bombardare la città, provvedimento che suscitò lo sdegno dell'intera europa. In effetti tutte queste pressioni a livello continentale limitarono di molto le azioni dell'esercito borbonico.
Più che la Sicilia, io porrei delle domande riguardanti lo sbarco in continente! perchè in Calabria non ci si oppose come in Sicilia? perchè Ferdinando II lasciò napoli per attestare la difesa sul volturno? non dimentichiamoci che i garibaldini entrarono nella città partenopea con almeno 10.000 borbonici che non spararono quasi 1 colpo!
Inviato il: 2/11/2006 10:39
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  •  ivan
      ivan
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#6
Sono certo di non sapere
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Le considerazioni dei post precedenti sono giuste.

Ora non voglio entrare nel merito delle cospirazioni risorgimentali, lascio agli storici il compito di farlo.

Quel che voglio dire è che in questo paese si sono distrutti, si è fatta tabula rasa delle due cose che erano alla base del nostro Stato: Il Risorgimento e la Resistenza.

Si è distrutto il cemento ideologico che doveva essere alla base dell'unità nazionale; e al suo posto non è stato messo null'altro se non mile e mille campanili.

Ma come si fa a rimpaingere i Borboni, gli Asburgo, etc, etc etc ?

Non se ci avete fatto caso, ma nelel scuole elemenatri la storia si ferma ala medioveo: per me che avevo "il tamburino" come sussidiario, per me che "La canzone del Piave" era la poesia preferita, l'assenza del risorgimento nei programmi scolastici è solamente una follia, null'altro.

I miei avi hanno combattuto la grande guerra sul Piave e sull'Isonzo: tutto questo suona come una mancanza di rispetto e nulla più.

Statemi bene e continuate pure a sognare i Borboni, gli Asburgo, etc etc

Io invece mi terrò strette le decorazioni dei miei avi.
Inviato il: 2/11/2006 10:45
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:

ma secondo te gli inglesi non si auspicavano la nascita di una potenza nel mediterraneo che potesse contrastare la Francia??

No, si auspicavano la nascita di una potenza nel mediterraneo che potesse contrastare l'Impero Ottomano.
Citazione:
per quanto riguarda il bombardamento di Palermo, a non risulta prima dell'arrivo dei garibaldini.

Infatti non risulta a nessuno, a meno che non si legga il libro di Abba e che non si rifletta sulla mancanza di morti e feriti tra i Garibaldini.
Citazione:
Al contrario mi pare che furono le navi di Federico II a bombardare la città, provvedimento che suscitò lo sdegno dell'intera europa.

E Bin laden ha buttato giu' le Twin Towers tra lo sdegno della cristianita' intera.
Citazione:
Più che la Sicilia, io porrei delle domande riguardanti lo sbarco in continente! perchè in Calabria non ci si oppose come in Sicilia? perchè Ferdinando II lasciò napoli per attestare la difesa sul volturno? non dimentichiamoci che i garibaldini entrarono nella città partenopea con almeno 10.000 borbonici che non spararono quasi 1 colpo!

Ottime domande, varrebbe la pena di investigare.
Inviato il: 2/11/2006 11:20
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#8
Sono certo di non sapere
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Citazione:

ivan ha scritto:
Le considerazioni dei post precedenti sono giuste.

Ora non voglio entrare nel merito delle cospirazioni risorgimentali, lascio agli storici il compito di farlo.


Gia', LORO SANNO.....

Citazione:
Quel che voglio dire è che in questo paese si sono distrutti, si è fatta tabula rasa delle due cose che erano alla base del nostro Stato: Il Risorgimento e la Resistenza.
Si è distrutto il cemento ideologico che doveva essere alla base dell'unità nazionale; e al suo posto non è stato messo null'altro se non mile e mille campanili.

Magari il cemento era fatto un po' in economia eh? E magari non c'e' nient'altro che i campanili: la vera unita' d'Italia e' la fratellanza di coloro che videro CAROSELLO e che fra poco saranno estinti dalle pensioni inesistenti. Ma era un po' pochino, non vi sembra?

Citazione:
Ma come si fa a rimpaingere i Borboni, gli Asburgo, etc, etc etc ?

E CHI DIAMINE LI RIMPIANGE? IN CHE INTERVENTO E' SCRITTO??? Sembra una costante qui a LC negli ultimi mesi questa continua mentalita' degli opposti, tutto o niente, con me o contro di me, e io che avevo detto, qual e' la tua idea, VOI, TU etc.

LA PIANTIAMO, PER FAVORE?

E MAGARI LEGGERE QUEL CHE SI E' SCRITTO, INVECE DI IMMAGINARE DI LEGGERE QUEL CHE NON E' MAI STATO SCRITTO, AVREBBE CERTAMENTE MOLTI BENEFICI PER TUTTI.

Citazione:
Non se ci avete fatto caso, ma nelel scuole elemenatri la storia si ferma ala medioveo.

Effetto del tempo pieno: piu' tempo si ha, meno si riesce a fare.

Citazione:
per me che avevo "il tamburino" come sussidiario, per me che "La canzone del Piave" era la poesia preferita, l'assenza del risorgimento nei programmi scolastici è solamente una follia, null'altro.

Indoviniamo senz'altro i tuoi motivi: arruolati senza indugio, hai la nostra benedizione.

Citazione:
I miei avi hanno combattuto la grande guerra sul Piave e sull'Isonzo: tutto questo suona come una mancanza di rispetto e nulla più.

Mancanza di rispetto per che cosa, per la belluina bestialita' degli interventisti o per la mancanza di sano buon senso che spinge alla renitenza nei casi in cui si e' spinti verso il macello come pecore belanti?

Citazione:
Statemi bene e continuate pure a sognare i Borboni, gli Asburgo, etc etc.

Mentre tu sogni di avere letto che qualcuno li abbia sognati.
Citazione:
Io invece mi terrò strette le decorazioni dei miei avi.
Sarebbe stato sicuramente meglio per i loro figli e le loro mogli stringere i tuoi avi, invece che medaglie e soldi di una paga ridicola che erano gia' finiti all'inizio della settimana, sempre che ne arrivassero.
Inviato il: 2/11/2006 11:39
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  •  marcuzzzo
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#9
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l'impero ottomano era già insidiato da ben altre potenze stai sicuro! la Russia in primis voleva che si aprissero i porti del bosforo.
Inviato il: 2/11/2006 11:39
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#10
Sono certo di non sapere
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Citazione:

marcuzzzo ha scritto:
l'impero ottomano era già insidiato da ben altre potenze stai sicuro! la Russia in primis voleva che si aprissero i porti del bosforo.

Domanda per una bambolina: chi era l'ammiraglio Canavaro del quale la "Boubolina" di Kazantikis rimpiangeva la virilita' e la cortesia? Era russo?
Chi ha dichiarato guerra alla Turchia e l'ha vinta piu' volte? I Russi?
Inviato il: 2/11/2006 11:45
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#11
Dubito ormai di tutto
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Una domanda "spassionata": Visto che l'esercito italiano era stato sonoramente battuto in tutte o quasi le battaglie della terza guerra di indipendenza, il Veneto come lo abbiamo ottenuto? Solo perchè i Prussiani avevano data una batosta al vecchio impeo asburgico o c'è qualche "Longa Manus"? (Non ne so nulla, pura curiosità, Pike, che mi sembra avere almeno un infarinatura del problema, forse potrà darmi qualche dritta.)
Inviato il: 2/11/2006 11:47
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#12
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Kirbmarc ha scritto:
Una domanda "spassionata": Visto che l'esercito italiano era stato sonoramente battuto in tutte o quasi le battaglie della terza guerra di indipendenza, il Veneto come lo abbiamo ottenuto? Solo perchè i Prussiani avevano data una batosta al vecchio impeo asburgico o c'è qualche "Longa Manus"? (Non ne so nulla, pura curiosità, Pike, che mi sembra avere almeno un infarinatura del problema, forse potrà darmi qualche dritta.)

Ho solo una infarinatura, dici bene! Non ne so molto della pace di Vienna.
L'unica cosa che mi sembra evidente era la volonta' delle grandi potenze continentali, ma soprattutto della Gran Bretagna, di favorire l'Italia. La "longa manus" e' pero' evidente nel successivo Referendum delle popolazioni venete, concessione che gli austriaci erano riusciti ad ottenere e che erano sicuri di potere girare a loro vantaggio. Come i successivi referendum (vedi Monarchia-Repubblica), la polizia segreta si diede molto da fare per truccarne l'esito, a volte con sfacciataggine palese. Non ho riferimenti da dare, solo i racconti di mio nonno-bis che mi diceva che al suo paese, vicino a Venezia, tutti piangevano lacrime vere alla notizie dell'esito del referendum e di lacrime e sangue, grazie all'annessione, avrebbero ancora dovuto versarne, dalla guerra passando per l'emigrazione forzata in Piemonte ed in Francia per finire sotto la diga del Vajont.
Inviato il: 2/11/2006 12:37
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#13
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A proposito di risorgimento e con buona pace degli apologeti, c'e' qualche meridionale che ci voglia parlare degli internati del FORTE DI FENESTRELLE?

Io, da piemontese, me ne vergogno troppo. I campi di sterminio non li hanno subiti solo i portatori di scodella.
Inviato il: 2/11/2006 12:51
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  •  marcuzzzo
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#14
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andiamo con ordine:

1- la polizia segreta non aveva nessunissimo bisogno di truccare i referendum perchè il diritto di voto era veramente esiguo e riservato a quella classe borghese che osteggiava i regni assolutistici (ducato di parma,di lucca,granducato di Toscana) che dopo il 1815 l'avevano esclusa dall'attività politica.Tantè che nel 48' dovettero redare una costituzione,all'eccezione del regno delle due sicilie.

2- in secondo luogo i referendum allora si chiamavano "plebisciti" evidentemente si dava per scontata la vittoria del "si".

3- in terzo luogo, il veneto l'Italia l'ottenne perchè l'impero asburgico già prima della guerra contro la prussia aveva rinuciato ai suoi possedimenti nel triveneto e nella venezia giulia.
Inviato il: 2/11/2006 13:14
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#15
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Giusto, andiamo per ordine:
1) la polizia segreta aveva bisogno di truccare i referendum e lo fece in piu' occasioni anche se il diritto di voto era veramente esiguo e riservato a alla classe borghese che, in Veneto era in gran parte fedele all'Austria. Come ho detto, pero' l'unico mio riferimento e' il nonno-bis, che personalmente ritengo affidabile.
2- il fatto che i referendum allora si chiamassero "plebisciti" e ammesso e non concesso dessero per scontata la vittoria del "si", non cambia una virgola se la maggioranza vota "no".
3-l'impero asburgico già prima della guerra contro la prussia aveva rinuciato ai suoi possedimenti nel triveneto e nella venezia giulia?????????
E allora la guerra che la facimmo a fa'??????
Non mi risulta, puoi citare delle fonti?
Inviato il: 2/11/2006 13:25
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  •  ivan
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#16
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-citazione-

Non se ci avete fatto caso, ma nelel scuole elemenatri la storia si ferma ala medioveo.


Effetto del tempo pieno: piu' tempo si ha, meno si riesce a fare



Il risorgimento è stato volutamente tolto dai progarmmi scolastici.

Ora dico io, in un paese in cui città ha vie e monumenti dedicati agli eroi del Risorgimento, come si fa a togliere il Risorgimento dai programmi scolastici?

Quale mente perversa ha potuto fare ciò?

E per quale fine?
Inviato il: 2/11/2006 15:03
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  •  ivan
      ivan
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#17
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-citazione-

Io invece mi terrò strette le decorazioni dei miei avi.

Sarebbe stato sicuramente meglio per i loro figli e le loro mogli stringere i tuoi avi, invece che medaglie e soldi di una paga ridicola che erano gia' finiti all'inizio della settimana, sempre che ne arrivassero.




I miai avi, gli avi dei miei conterranei, hanno combattuto la garnde guerra con orgoglio; sono sati anche dieci anni lontani da casa, strappati ai loro cari, ma erano tutti orgogliosi di aver difeso l'Italia sul Carso.

Io le medaglie le custodirò gelosamente, così come custodirò gelosamente i racconti della gente che sul Carso, sul Piave, sull'Isonzo ha combattuto e sofferto.
Inviato il: 2/11/2006 15:07
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
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citazione-

per me che avevo "il tamburino" come sussidiario, per me che "La canzone del Piave" era la poesia preferita, l'assenza del risorgimento nei programmi scolastici è solamente una follia, null'altro.


Indoviniamo senz'altro i tuoi motivi: arruolati senza indugio, hai la nostra benedizione.



Ho appena recuperato un CD che contiene la Canzone del Piave.

La riascolterò con immenso piacere.
Inviato il: 2/11/2006 15:10
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      ivan
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#19
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citazione-

Ma come si fa a rimpaingere i Borboni, gli Asburgo, etc, etc etc ?


E CHI DIAMINE LI RIMPIANGE? IN CHE INTERVENTO E' SCRITTO??? Sembra una costante qui a LC negli ultimi mesi questa continua mentalita' degli opposti, tutto o niente, con me o contro di me, e io che avevo detto, qual e' la tua idea, VOI, TU etc.

LA PIANTIAMO, PER FAVORE?

E MAGARI LEGGERE QUEL CHE SI E' SCRITTO, INVECE DI IMMAGINARE DI LEGGERE QUEL CHE NON E' MAI STATO SCRITTO, AVREBBE CERTAMENTE MOLTI BENEFICI PER TUTTI.


Hai ragione: non ho citato il doge di Venezia, non ho citato il Papato, il Granducato di Toscana ...

Tranquillo: vedrai che quando rimetteranno al potere il Doge ...
Inviato il: 2/11/2006 15:12
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
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Ivan

dimmi che sei sarcastico, perche' se non lo sei temo per la tua salute mentale (ed a giudicare dall'ultimo post, che alla mia domanda "dove vai" risponde "porto pesci", ho ben donde nel pensare che tu abbia bisogno di aiuto professionale).

O magari hai solo sbagliato website? Questo e' ormai per antonomasia un website dove si discute delle palle propagandistiche che ci propinano e che ci hanno propinato in passato, non un website di vecchi alpini alcolisti con delirium tremens che ricordano quanto fosse bella la guerra in Russia!!!

O magari non sei Ivan e qualche stronzo nostalgico pseudofascista scoppiato per le troppe pere sta usando il tuo pseudonimo a tua insaputa?

Come si fa ad essere orgogliosi di una carneficina totalmente inutile che e' costata un milione di morti, la fine della civilta' contadina italiana, innumerevoli famiglie distrutte ed i piu' infami accadimenti che mai siano avvenuti in Italia, quali decimazione delle truppe, artiglieria che spronava la fanteria e qualche volta l'annientava, fame, miseria, disperazione, malattie e tutti i soliti accessori tipici della guerra, insieme a faciloneria, non-comunicazione, mancanza di ogni tipo di senso comune e criminale incuria degli ufficiali superiori dell'Esercito (tanto per limitarsi alla guerra mondiale, ma anche sul cosiddetto "risorgimento" - de che? - ci sarebbe da parlare a lungo)?

Chi fa l'apologia di un crimine e' un criminale, Ivan, cerca di pensare prima di scrivere.
Altrimenti vai in Iraq e restaci.
Inviato il: 2/11/2006 15:30
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  •  hornet
      hornet
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#21
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Citazione:

marcuzzzo ha scritto:
andiamo con ordine:

1- la polizia segreta non aveva nessunissimo bisogno di truccare i referendum perchè il diritto di voto era veramente esiguo e riservato a quella classe borghese che osteggiava i regni assolutistici (ducato di parma,di lucca,granducato di Toscana) che dopo il 1815 l'avevano esclusa dall'attività politica.Tantè che nel 48' dovettero redare una costituzione,all'eccezione del regno delle due sicilie.

2- in secondo luogo i referendum allora si chiamavano "plebisciti" evidentemente si dava per scontata la vittoria del "si".

3- in terzo luogo, il veneto l'Italia l'ottenne perchè l'impero asburgico già prima della guerra contro la prussia aveva rinuciato ai suoi possedimenti nel triveneto e nella venezia giulia.



ma quante cose insegnano a scuola, farò in modo che mio figlio stia più attento di quanto non lo sia stato io.
Inviato il: 2/11/2006 15:59
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  •  ivan
      ivan
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#22
Sono certo di non sapere
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Ivan

dimmi che sei sarcastico, perche' se non lo sei temo per la tua salute mentale (ed a giudicare dall'ultimo post, che alla mia domanda "dove vai" risponde "porto pesci", ho ben donde nel pensare che tu abbia bisogno di aiuto professionale).

O magari hai solo sbagliato website? Questo e' ormai per antonomasia un website dove si discute delle palle propagandistiche che ci propinano e che ci hanno propinato in passato, non un website di vecchi alpini alcolisti con delirium tremens che ricordano quanto fosse bella la guerra in Russia!!!

O magari non sei Ivan e qualche stronzo nostalgico pseudofascista scoppiato per le troppe pere sta usando il tuo pseudonimo a tua insaputa?

Come si fa ad essere orgogliosi di una carneficina totalmente inutile che e' costata un milione di morti, la fine della civilta' contadina italiana, innumerevoli famiglie distrutte ed i piu' infami accadimenti che mai siano avvenuti in Italia, quali decimazione delle truppe, artiglieria che spronava la fanteria e qualche volta l'annientava, fame, miseria, disperazione, malattie e tutti i soliti accessori tipici della guerra, insieme a faciloneria, non-comunicazione, mancanza di ogni tipo di senso comune e criminale incuria degli ufficiali superiori dell'Esercito (tanto per limitarsi alla guerra mondiale, ma anche sul cosiddetto "risorgimento" - de che? - ci sarebbe da parlare a lungo)?

Chi fa l'apologia di un crimine e' un criminale, Ivan, cerca di pensare prima di scrivere.
Altrimenti vai in Iraq e restaci.


Vedo che si passa alle maniere forti.

Vedo che si usano termini pesanti.

A quanto pare non amiamo il contraddittorio, caro PikeBishop.

Una cosa sono le contraddizioni della storia, altra cosa è disprezzare la propia storia.

Abolire il Risorgimento dai programmi scolastici, come
ha voluto ed imposto la scuola di pensiero a cui appartieni, E' UNA COSA CHE NON FA ONORE, E' UNA COSA INFAME.

Senza pregio il resto del tuo ultimo post, non lo commento nemmeno.
Inviato il: 2/11/2006 16:35
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  •  ivan
      ivan
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#23
Sono certo di non sapere
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Citazione:
ma quante cose insegnano a scuola, farò in modo che mio figlio stia più attento di quanto non lo sia stato io.


I programmi scolastici si fermano al medioevo.

E fosse solo questa l'unica perla.
Inviato il: 2/11/2006 16:36
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  •  Pausania
      Pausania
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#24
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Ivan, io sui luoghi della prima guerra mondiale ci sono nato, casa dei miei nonni era stata requisita dal regio esercito per farne un comando e di storie ne ho sentite tante, tramandate oralmente.

E da quello che ho capito quei poveri contadini erano stati presi e buttati in mezzo al fango e ai pidocchi, e la vita era scandita dalle razioni di cognac: quando arrivava il cognac, ci si ubriacava e via, all'assalto. Savoia! Non avevano ancora inventato le afetamine all'epoca.

Sono cresciuto ascoltando i canti degli alpini, e persino le memorie dell'unico corpo dell'esercito italiano che abbia un radicamento nel territorio ed una tradizione "popolare", le uniche cose che senti sono questi poveri ragazzi (quelli del '99 avevano 17 anni) mandati al macello.

Prima che sui libri di storia, io la Grande Guerra l'ho vista fuori di casa, coi monumenti ipocriti e le lapidi di ragazzi caduti, mandati ubriachi marci a correre addosso ad una mitragliatrice austriaca, per far livellare i dislivelli del terreno coi cadaveri; oppure a tornare indietro e farsi sparare da una mitragliatrice dei Carabinieri.

L'eroismo se lo sono inventato dopo: all'epoca la differenza tra la caserma e il carcere era niente. La differenza fra un pidocchio e un fante era che il pidocchio aveva almeno un pasto decente.

E dopo che i Generali avevano praticamente perso la guerra, a Caporetto hanno cominciato a fucilare i disgraziati che erano riusciti a scappare.

Eroismo....

A proposito, è la "Leggenda del Piave", non la canzone
Inviato il: 2/11/2006 17:20
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  •  marcuzzzo
      marcuzzzo
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#25
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posso anche essere d'accordo con voi sulla carneficina della 1°guerra mondiale, ma lasciamo stare il risorgimento! unica pagina gloriosa della storia italiana, avevamo contro tutti gli eserciti europei che diamine!
Inviato il: 2/11/2006 17:50
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  •  marcuzzzo
      marcuzzzo
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#26
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Giusto, andiamo per ordine:
1) la polizia segreta aveva bisogno di truccare i referendum e lo fece in piu' occasioni anche se il diritto di voto era veramente esiguo e riservato a alla classe borghese che, in Veneto era in gran parte fedele all'Austria. Come ho detto, pero' l'unico mio riferimento e' il nonno-bis, che personalmente ritengo affidabile.



la polizia segreta di chi??
poi, qui abbiamo un errore di fondo: ti ho detto che dopo la restaurazione del 15' la classe borghese perse ogni potere politico e giurisdizionale all'interno dei singoli stati (i quali erano REGIMI ASSOLUTISTI)...come vuoi che votasse a grande maggioranza per il granduca o il re di turno?? peggio di tafazzi! nel 1859 quando i granducati di toscana,livorno,massa,parma e modena votarono per l'annessione gli elettori ammontavano a 400.000 in granparte di estrazione borghese.

2- il veneto e in special modo venezia non erano per niente fedeli all'Austria! certo,non possiamo dire che tenessero in gran modo ad entrare nel regno d'Italia ma ricordiamoci che violente proteste ebbero luogo dopo il trattato di Campoformio (1807) quando la serenissima venne ceduta agli asburgo...La Repubblica Veneziana era una potenza marittima e preferiva essere indipendente.
Inviato il: 2/11/2006 18:41
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  •  ivan
      ivan
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#27
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Caro Pausania, lo ripeto: una cosa sono le contraddizoni della storia ( tra cui i tristi episodi che hai citato), altra cosa è il disprezzo della propia storia.
Io dico che è innegabile che nella nostra storia ci siano state "cospirazioni" di vario tipo, pagine oscure, etc, etc, etc.
Ma dico che è incredibile che il Risorgimento venga vilipeso al punto da toglierlo dai programmi scolastici!
Ma che storie sono queste?
Cos'è questa follia ?

Quanto al Piave, sul mio CD c'è scritto "La canzone del Piave"*. Ora canzone o leggenda, non è questo il punto; il punto è che essa è una poesia, una canzone che pare non essere più gradita, così come paiono essere graditi i simboli dello Stato Italiano e della sua storia (è appena il caso di ricordare i vergongosi fischi al tricolore di qualche tempo fa).



*
Testualmente il mio CD riporta: "Inni Militari La Canzone Del Piave (24 Maggio)".
Inviato il: 2/11/2006 19:31
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#28
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Citazione:

L'eroismo se lo sono inventato dopo: all'epoca la differenza tra la caserma e il carcere era niente. La differenza fra un pidocchio e un fante era che il pidocchio aveva almeno un pasto decente.

E dopo che i Generali avevano praticamente perso la guerra, a Caporetto hanno cominciato a fucilare i disgraziati che erano riusciti a scappare.

Eroismo....

A proposito, è la "Leggenda del Piave", non la canzone


L'eroismo c'è sempre stato , la storia parla di grandi battaglie , non della vita quotidiana , gli uomini muoiono per degli ideali , in questo c'è eroismo.
Interessante questa discussione , c'è sempre da imparare , mi piace parecchio la citazione del trionfo di Garibaldi
Inviato il: 2/11/2006 19:32
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  •  felice
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Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#29
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Tutto quello che non ci hanno
detto sul quattro novembre


Il 4 novembre ripudiamo la guerra

Oggi si svolgono in tutta Italia le cerimonie per ricordare il 4 novembre 1918, data in cui l'Italia usci' "vittoriosa" dalla prima guerra mondiale.
Con questo volantino vogliamo dedicare spazio alle vittime della prima guerra mondiale, che hanno pagato con la loro vita il costo di una guerra inutile.


La festa del 4 novembre fu una ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi
coraggiosi che si immolavano per la Patria. Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze
armate. Questa eredita' non e' stata sufficientemente sottoposta a critica con l'avvento della Repubblica.

Vogliamo portare nella consapevolezza sociale cio' che e' ormai acquisito nello studio degli storici e degli studiosi: l'Italia entro' in guerra nonostante l'Austria avesse promesso
la restituzione di Trento e Trieste in cambio nella non belligeranza. L'intento era infatti quello di espandere l'Italia verso territori esteri (come avvenne con la conquista del Sud
Tirolo) seguendo il mito dell'imperialismo romano, che ebbe poi nel fascismo la sua massima celebrazione. Dopo la guerra infatti si parlo' di "vittoria mutilata" perche' le mire
espansionistiche non furono coronate.

La prima guerra mondiale fu un affare per grandi industriali, politici corrotti, funzionari statali senza scrupoli, alti ufficiali con le mani in pasta. Le commesse di
guerra fruttarono profitti cosi' scandalosi che fu nominata una commissione di inchiesta parlamentare, prontamente sciolta dal fascismo dopo la marcia su Roma.

I migliori libri di storia segnalano che il fascismo al potere - fra i primi atti - blocco' la commissione
parlamentare che indagava sulla prima guerra mondiale e sui porofitti illeciti accumulati da faccendieri, La prima guerra mondiale costo'
burocrati, generali, industriali. all'Italia 650 mila morti e un

milione di mutilati e feriti, molti

Perche' allora si festeggia la prima guerra mondiale? Una risposta ci viene da un testo scolastico: G. De
Vecchi, G. Giovannetti, E. Zanette, "Moduli di storia 2", ed. scolastiche B. Mondadori. di piu' di quanti erano gli abitanti di Trento e Trieste, i territori

"L'idea di una "guerra grande" non per l'orrore e la sofferenza bensi' per l'eroismo e ill patriottismo dei suoi ottenuti con la vittoria dellaprotagonisti e la bonta' dei suoi obiettivi, nacque soltanto dopo il conflitto. Essa fu il risultato delle commemorazioni
ufficiali dei governi liberali dell'immediato dopoguerra e poi del regime fascista. Questa idea si guerra, che erano gia' stati con-
concretizzo', fin dagli anni immediatamente successivi al conflitto, in una serie di iniziative finalizzate a cessi all'Italia dall'Austria in
tenere vivo negli italiani il ricordo della guerra: cerimonie pubbliche, istituzione di festivita' (per esempio il 4 cambio della non belligeranza novembre, anniversario della vittoria), intitolazione di vie e scuole a eroi della guerra, diffusione nelle stesse
scuole e nei centri ricreativi dei canti patriottici. Ma lo strumento piu' efficace furono i monumenti ai caduti.
Fu soprattutto il regime fascista a favorirne la diffusione, imponendone la costruzione in tutti i paesi e citta'
d'Italia. Quali erano la funzione e le caratteristiche dei monumenti ai caduti? Il loro obiettivo immediato era la commemorazione dei soldati morti sul campo di battaglia, in particolare di
quelli originari della località in cui era costruito il monumento. Tuttavia, nei testi che apparivano sulle lapidi e nel tipo di raffigurazione emergeva un altro e piu' importante obiettivo. Si
trattava, infatti, di iscrizioni e di sculture che descrivevano la guerra come una sofferenza giusta e necessaria; i soldati vi erano rappresentati come degli eroi che, consapevolmente e
volontariamente, avevano sacrificato la propria vita per la patria. In sostanza, i monumenti e le lapidi presentavano la guerra come un momento di "grandezza" dell'Italia e degli
italiani, dunque come un'esperienza estrema ma assolutamente positiva. Niente di piu' lontano dalla realta'. Appare allora chiaro che i monumenti erano progettati non solo per
offrire alle famiglie un conforto e una giustificazione per la morte dei loro cari, ma anche e soprattutto per costruire la memoria di una guerra "grande" che ne
falsificava la realta' nascondendone gli aspetti piu' violenti e assurdi.

A Bussonelo (TO) una lapide cominciava con queste parole:

La memoria non ufficiale e l'opposizione alla guerra

La memoria ufficiale della guerra non fu pero' l'unica forma di commemorazione del conflitto. Soprattutto nel PER QUELLO CHE FU SOFFERTO
biennio 1919-20, vi furono associazioni e forze politiche che cercarono di mantenere in vita il ricordo dell'oppo-NELL'OZIO DEPRAVANTE DELLA CASERMA
sizione alla guerra e delle sofferenze che essa aveva causato ai soldati e ai civili. Anche questa versione SOTTO IL BASTONE DELLA SERVITU'
alternativa si manifesto' attraverso lapidi e monumenti in genere costruiti nei comuni guidati da sindaci socialisti. NEL LEZZO DELLE TRINCEE
Si trattava pero' di monumenti molto diversi da quelli ufficiali. Le lapidi "alternative" erano ben piu' precise ed NELLE VIGILIE DI MAGNIFICATE CARNEFICINE..
.
esplicite nel descrivere l'orrore del conflitto. I soldati morti erano descritti come vittime e non come eroi.


Essa fu distrutta nel 1921 dai fascisti.

Questi monumenti ebbero vita breve e difficile. Gia' i primi governi liberali del dopoguerra ne ostacolarono
o
vietarono la costruzione; con la salita al potere del fascismo, nella cui ideologia tanta parte aveva l'esaltazione Il monumento ai caduti di Tolentino (MC)
,
della nazione e della guerra, essi vennero tutti distrutti. distrutto dai fascisti nel 1922, recava questa lapide:


Un mito presente ancora oggi POSSA LA SANTITA' DEL LAVORO REDENTO
L'interpretazione ufficiale della guerra rimase prevalente anche dopo la caduta del fascismo, non solo a causa FUGARE E UCCIDERE PER SEMPRE
dell'efficacia della propaganda del regime, ma anche perche', messa a confronto con la seconda guerra IL SANGUINANTE SPETTRO DELLA GUERRA
mondiale - che in Italia nessuno, a parte il regime fascista, aveva voluto - la Grande guerra appariva meno PER NOI E PER TUTTE LE GENTI DEL MONDO
insensata e drammatica. E' solo a partire dagli anni sessanta che nelle interpretazioni degli storici, così come QUESTA LA SPERANZA E LA MALEDIZIONE NOSTRA
nella mentalita' degli italiani, ha cominciato a riaffiorare una memoria critica della guerra. A testimoniare la CONTRO CHI LA GUERRA VOLLE E RISOGNA
sopravvivenza del mito della Grande guerra vi sono ancora i monumenti di epoca fascista; in molti casi ne e'
stata modificata la dedica, estendendola anche ai morti della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Solo in pochissime realta', in genere nel corso degli anni settanta e ottanta,
sono stati sostituiti con nuovi monumenti che rappresentano la guerra non come un giusto sacrificio per il bene della patria, ma come un orrore da evitare per sempre.
"


o



Lettere dal Fronte


Chi il 4 novembre festeggia la "vittoria" farebbe bene a rileggere questa lettera scritta da una vittima, semianalfabeta,
ma con le idee molto piu' sincere e molto piu' chiare di tanti intellettuali ed editorialisti di oggi:

"Maesta' inviamo a V.M. questa lettera per dirvi che finite questo macello inutile. Avete ben da dire voi, che e' glorioso il
morire per la Patria. E a noi sembra invece che siccome voi e i vostri porchi ministri che avete voluto la guerra che in
prima linea potevate andarci voi e loro. Ma invece voi e i vostri mascalzoni ministri, restate indietro e ci mandate avanti
noi poveri diavoli, con moglie e figli a casa, che ormai causa questa orribile guerra da voi voluta soffrono i poverini la
fame! Viliacchi, spudorati Ubriaconi, Impestati, carnefici di carne umana, finitela che e' tempo li volete uccidere tutti? Al
fronte sono stanchi nell'interno soffrono la fame, dunque cosa volete? Vergognatevi, ma non vedete che non vincete, ma
volete che vadino avanti lo stesso per ucciderli. Non vedete quanta strage di giovani e di padri di famiglia avete fatto, e
non siete ancora contenti? Andateci voi o viliacchi col vostro corpo a difendere la vostra patria, e poi quando la vostra vita
la vedete in pericolo, allora o porchi che siete tutti concluderete certamente la pace ad ogni costo. Noi per la patria
abbiamo sofferto abbastanza, e infine la nostra patria e' la nostra casa, e' la nostra famiglia, le nostre mogli, i nostri
bambini. Quando ci avete uccisi tutti siete contento di vedere centinaia di migliaia di bambini privo di padre? E perche'?
per un vostro ambizioso spudorato capriccio."

Lettera dal fronte del tenente Angelo Campodonico, 1915.

Durante le oscurissime notti, quando scoppiano sulle trincee terribili granate, i soldati cercano uno scampo nel ritirarsi
indietro, e allora io e gli altri ufficiali li ricacciamo, puntando il nostro moschetto carico, pronto ad agire ad ogni tentativo di
fuga. Forse questi sono i momenti peggiori della guerra, quando noi, sotto il grave peso dell'enorme responsabilita', siamo
costretti a ricorrere a qualunque mezzo, pur di obbedire anche noi agli ordini che ci vengono da fonte superiore.

Lettera di protesta di un italiano, Padova, 28 maggio 1916

Signor re,
basta tanto macello di carne umana. Loro signori tutti birboni sono in salvo, i nostri poveri tutti al macello. Volete conqui-
stare la terra e ammazzare i cittadini? Dite voi signori di amare la Patria e intanto distruggete chi la rende grande
e
gloriosa. Uccisa la gioventù e molti padri di famiglia chi lavorerà le terre italiane? Invece della guerra se aveste avuto
buon senso avreste fatto lavorare tante terre incolte, e così far sfamare i popoli, ma no, li volete ammazzare. Un padre
che ama i suoi figli non cerca di ucciderli per acquistare terra, lei invece si proclama padre della Nazione... che padre è?
E la faccia finita che è ora, basta la guerra così infame e ingiusta. Siamo tutti stanchi: domme, bambini, uomini, anziani.
La nostra bella Italia prima si diceva fiore d'Europa, ora invece lutto e pianto.


Lettera spedita a Viterbo il 14 agosto 1917 da un soldato di 21 anni

Questa lettera e' costata una condanna a 1 anno e 10 mesi di reclusione militare per "insubordinazione" e "lettera denigratoria".

La guerra e' ingiusta, perche' e' voluta da una minoranza di uomini i quali, profittando della ignoranza della grande massa
del popolo, si sono impadroniti di tutte le forze per poter soggiogare, comandare e massacrare; che chi fa la guerra e' il
popolo, i lavoratori, loro che hanno le mani callose e che sono questi che muoiono, sono essi i sacrificati, mentre gli altri, i
ricchi, riescono a mettersi al sicuro.

(Fonte: E.Forcella e A.Monticone, "Plotone di esecuzione", Laterza)

Dal 4 novembre rinasca il monito solenne: MAI PIU' LA GUERRA!


Questo documento e’ stato realizzato e distribuito da Peacelink, una
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alternativa ai messaggi proposti dai grandi gruppi editoriali e televisivi.
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Inviato il: 2/11/2006 19:44
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: La cospirazione dietro l'Unità d'Italia
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
2- il veneto e in special modo venezia non erano per niente fedeli all'Austria! certo,non possiamo dire che tenessero in gran modo ad entrare nel regno d'Italia ma ricordiamoci che violente proteste ebbero luogo dopo il trattato di Campoformio (1807) quando la serenissima venne ceduta agli asburgo...La Repubblica Veneziana era una potenza marittima e preferiva essere indipendente.


Campoformio è del 1797.. come conclusione della campagna d'Italia di Bonaparte...

Citazione:
posso anche essere d'accordo con voi sulla carneficina della 1°guerra mondiale, ma lasciamo stare il risorgimento! unica pagina gloriosa della storia italiana, avevamo contro tutti gli eserciti europei che diamine!


eh?

Ashoka
Inviato il: 2/11/2006 20:29
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