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   Politica Interna & Estera
  Intervista a Raul Castro

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Autore Discussione
Re: Intervista a Raul Castro
#61
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
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per quanto riguarda la politica cubana sull'emigrazione, secondo me è dovuta - a ragione - alla convinzione che gli esuli vanno ad ingrossare le fila di quelle organizzazioni cubane con sede a miami

Quindi stai dicendo che è lecito bombardare il Libano - preventivamente - per colpa di Hezbollah?

che i telegiornali ci mostrano in festa con le bandiere di cuba per la malattia di fidel,

E' questo un motivo sufficiente per una punizione collettiva stile Palestina?

ma che in realtà hanno organizzato non so più quante azioni terroristiche su suolo cubano: non proprio degli angioletti.

Non avevate appena detto che a Cuba si vive benissimo?

E l'idea non è proprio campata per aria, anche perchè raggiungere il messico non sarebbe un'ideona

E per quale oscuro motivo, visto che da Messico si può andare tranquillamente negli USA?

vuoi mettere l'ilusione del voto, con la certezza del cibo?

Gli ambientalisti ci insegnano che gli animali, anche se ben foraggiati, soffrono quando vengono costretti a vivere nei giardini zoologici, che pertanto dovrebbero essere chiusi. "L'animale è nato libero", c'insegnano gli ecologisti con la barba incolta e il capello unto.

Stranamente, lo stesso concetto non si applica agli esseri umani, che dunque contano meno degli animali nella metafisica eco-socialista e radical-pezzente.

Strano, vero?

ps: ti prego, i link si, ma un paio e non lunghi quanto l'enciclopedia britannica o è la volta buona che mi licenziano

Ha ha ha ha ha!
Inviato il: 22/8/2006 14:59
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#62
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
Da
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"per quanto riguarda la politica cubana sull'emigrazione, secondo me è dovuta - a ragione"
+++++++++++
scusa fammi capire.
per te va bene impedire alla gente di uscire da una certa area per andare dove a loro pare ?
non si puo' parlare, non si può liberamente produrre e scambiare, non si può andarsene.
per fortuna ti danno da mangiare (con ampia scelta, immagino). come ai cani, appunto.

Inviato il: 22/8/2006 15:04
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#63
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/11/2005
Da civitavecchia
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-citazione-

scusa fammi capire.
per te va bene impedire alla gente di uscire da una certa area per andare dove a loro pare ?
non si puo' parlare, non si può liberamente produrre e scambiare, non si può andarsene.
per fortuna ti danno da mangiare (con ampia scelta, immagino). come ai cani, appunto.



io non ho detto questo bandit, ho detto che gli esuli vanno ad ingrossare le fila delle associazioni terroristiche anticubane in florida...è quindi capisco una politica che tenti di contenere questo fenomeno

-citazione-

per fortuna ti danno da mangiare (con ampia scelta, immagino). come ai cani, appunto


nel resto dell'america latina neanche questo...e comunque il concetto è già stato espresso.
In una situazione normale ti darei perfettamente ragione, ma quella del sud america non è una situazione normale. Sappiamo per colpa di chi e da quando.

LINUCS
-citazione-

Quindi stai dicendo che è lecito bombardare il Libano - preventivamente - per colpa di Hezbollah?


zio, questo lo dici tu! non cominciare

-citazione-

che i telegiornali ci mostrano in festa con le bandiere di cuba per la malattia di fidel,

E' questo un motivo sufficiente per una punizione collettiva stile Palestina?



bah....per me lo sarebbe

-citazione-

ma che in realtà hanno organizzato non so più quante azioni terroristiche su suolo cubano: non proprio degli angioletti.

Non avevate appena detto che a Cuba si vive benissimo?



mai detto! ma magari è vero

-citazione-

Gli ambientalisti ci insegnano che gli animali, anche se ben foraggiati, soffrono quando vengono costretti a vivere nei giardini zoologici, che pertanto dovrebbero essere chiusi. "L'animale è nato libero", c'insegnano gli ecologisti con la barba incolta e il capello unto.

Stranamente, lo stesso concetto non si applica agli esseri umani, che dunque contano meno degli animali nella metafisica eco-socialista e radical-pezzente.



e l'uomo è nato libero...ma qualcuno nei post precedenti ha detto che il concetto non è facile e dai confini labili e difficilmente definibili; se poi tieni conto delle situazioni di contorno in cui cerchi di dare forma al concetto, la cosa è ancora più complicata.
io sono dell'idea che noi abbiamo delle libertà che il cubano medio si sogna, ma anche il cubano ha delle libertà che noi non avremo mai

Citazione:
Ha ha ha ha ha!


oddio!
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 22/8/2006 17:20
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Re: Intervista a Raul Castro
#64
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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io non ho detto questo bandit, ho detto che gli esuli vanno ad ingrossare le fila delle associazioni terroristiche anticubane in florida..[./i]

Tutti, sempre. È ovvio.

[i]è quindi capisco una politica che tenti di contenere questo fenomeno


Fantastico, pena di morte a chi se ne vuole andare: è un terrorista.

In una situazione normale ti darei perfettamente ragione, ma quella del sud america non è una situazione normale. Sappiamo per colpa di chi e da quando.

Ti vedo pieno di certezze. Le conservi insieme alla bandiera?

che i telegiornali ci mostrano in festa con le bandiere di cuba per la malattia di fidel,
E' questo un motivo sufficiente per una punizione collettiva stile Palestina?

bah....per me lo sarebbe


Complimenti.

e l'uomo è nato libero...ma qualcuno nei post precedenti ha detto che il concetto non è facile e dai confini labili e difficilmente definibili

Solo nel caso degli uomini, ovviamente, altrimenti come facciamo a convincerli ad accettare il giogo?

io sono dell'idea che noi abbiamo delle libertà che il cubano medio si sogna, ma anche il cubano ha delle libertà che noi non avremo mai

Quali?
Inviato il: 22/8/2006 17:39
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#65
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/8/2006
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Paxtibi, ancora una volta mi scuso con te perche’ sto per farti un’altra domanda personale :
quanti anni hai ? 17/18? Ne ho piu’ del doppio dei tuoi, e questo mi consente di sentirmi in grado di suggerirti qualcosa (che piu’ avanti leggerai). Non sono consigli (come ben diceva il buon De Andre’, ma spunti di riflessione)
Parli della libertà come bene assoluto (e condivido) e poi la releghi in un concetto limitato e ripeti come si fa con una filastrocca che ci cantava la nonna delle parole che sembrano apparentemente avere un significato, ma che di significato non sono : libertà o non libertà di stampa.
Pensa solo che cosa hanno saputo fare della libertà di stampa gli organi di informazione prima e durante la “guerra preventiva” in Irak.
In alcuni casi i giornali e le tv in genere si sono limitati a capovolgere la verità . Un esempio?
Financial Times, 23 settembre 2002, titolo in prima pagina : Us in pledge to rebuild Iraq (gli USA promettono solennemente di ricostruire l’Irak). Il testo poi riassume una intervista a Condoleezza Rice dove si esplicita la necessità di una guerra contro l’Irak impegnandosi poi (dopo averlo distrutto ) a ricostruirlo. Che messaggio arriva con questo titolo? Che chi vuole la guerra diventa chi vuole ricostruire.
Oppure il Sole24 ore del 12 ottobre 2002 , titolo : Saddam prepara un nuovo disastro ambientale (occhiello: il dittatore sarebbe pronto a incendiare i pozzi iracheni). Messaggio del titolo? L’aggredito diventa colui che minaccia.
La maggior parte dei lettori, si sa, legge soltanto i titoli, e su questo vero e proprio scambio delle parti, i veri aggressori hanno puntato gran parte delle loro carte, capovolgimento a volte anche paradossale della verità.
Altre volte il titolo enfatizza la distorsione della verità contenuta nell’articolo, un esempio su tutti una foto Reuters del 7 aprile del 2003 : un bambino iracheno di 12 anni, Ali’ Ismail Abbas senza braccia a causa di un bombardamento dove ha perso l’intera famiglia composta da 16 persone.
E’ uno dei piu’ vibranti atti di accusa contro l’agressione americana in Irak, e invece? Pochi mesi dopo i titoli dei giornali di tutto il mondo riportano piu’ o meno cosi’ : La “vittoria” di Ali’, La “guerra vinta “ di Ali’. Motivo? Gli sono stati attaccati degli arti artificiali, ora il bimbo sta bene studia l’inglese e si appassiona di calcio. Una storia a lieto fine ? Certo che ci vuole un bel coraggio trarre una morale consolatoria dalla tragica storia di un bambino che la guerra ha mutilato. E la verità dei portatori della famosa libertà di stampa ? Mutilata pure quella.
Ci sono tanti modi di cambiare i connotati alla verità : si può metterla a testa in giu’ come negli esempi di qui sopra, oppure truccarla, imbellettarla per farla sembrare meno brutta di quello che e’.
Eufemismo, ipocrisia. E se l’ipocrisia è stata definita –l’onore che il vizio rende alla virtu’- possiamo definire l’eufemismo come –l’onore che la menzogna rende alla verità-
La maggior parte degli eufemismi che vengono usati dai nostri portatori di libertà di stampa sono usati per rendere innocue le notizie, rassicuranti, non in grado di creare reazioni ostili. Pensate : la parola capitalismo è pressoche’ scomparsa dal lessico dei nostri giornalisti. Al suo posto troviamo –società di mercato- sistema di mercato- -mondo delle imprese-
Con riferimento all’Irak la stampa statunitense ha usato degli eufemismi per giustificare le menzogne dette dal governo per giustificare la guerra , venivano chiamate – Untrusths – (non verità) anziché –Lies_ (bugie). Nella nostra lingua la differenza sembra irrilevante, ma con il primo termine si indica la non intenzionalità del mentire e resta solo il fatto oggettivo che non si è detta la verità. Le armi di distruzione di massa? Untruths dovute a failures (incapacità inefficienza, errori) non menzogne intenzionali. E cosi’ le torture nel carcere di Abu Ghraib le responsabilità ai gradi piu’ bassi della gerarchia militare sono state definite (sempre dagli organi dei portatori di libertà di stampa) –Leadership failures- (carenze del comando). Guerra definita magicamente –guerra per la democrazia- E Bush arriva a dire alle famiglie dei soldati feriti in Irak che i loro figli stanno combattendo una guerra per la pace . Questo è uno dei bi-pensieri di Orwell nel suo 1984 , la guerra è pace. Si era sbagliato di appena 20 anni.
Titoli della libera stampa in paesi liberi : invasione di Panama : Operazione Giusta Causa
Afghanistan –Operazione Libertà Duratura. Irak –Operazione Libertà Irachena-
Le vittime civili? : Effetti Collaterali, oppure Persone non Implicate. Siccome non si puo’ dare una patente di legittimità al nemico si usa un termine difficilmente reperibile sul dizionario-Militanti- o –Miliziani- poi chiaramente anche –Terroristi-
Gli eserciti mercenari di cui si servono oramai le guerre contemporanee diventano –security contractors- i mercenari diventano –manager della sicurezza- I territori palestinesi occupati da Israele diventano solo –Territori-
Come vedi molto ma molto spesso la libertà di stampa elude la verità , senza fatica, con una alzata di spalle. La evita, la scansa , la ignora. Quando il discorso ideologico trionfa imponendo le sue gerarchie di problemi o pseudoproblemi, quando l’informazione mediatica si riduce ad intrattenimento , chiacchiericcio, finalizzato a spingere i consumi , quando la politica “mette in scena “ la “guerra al terrorismo” la libertà di stampa non serve a niente.
O meglio, diventa un’arma . Viviamo in un paese libero ! Siamo mica a Cuba qui! Abbiamo la libertà di stampa , quindi ……..??? Beviamocela.

Ora passiamo al suggerimento, Paxtibi.
Dovresti studiare un po’ di piu’. Quando affermi un qualcosa, prima va alla radice, non ripetere a pappagallo frasi trite e ritrite , fatte e rifatte . Citi frasi degli altri estrapolate da un contesto e le commenti con frasi che forse non sono comprensibili nemmeno a te che le scrivi. Tutto questo è desolante. Non sconforta anche te ?
Non ti offendere, ma chi ti legge non riesce a comprendere quale sia il tuo pensiero , e peggio quello che vuoi dire. Sembrano solo frasi contro, contro tutti e tutto. E alla fine riesci in una sola giornata a dare contro al concetto stesso di contro. Il mio è un appunto perché sei tanto giovane e puoi e devi migliorare, attraverso la cultura. Io mi sforzo di farlo e farlo ancora anche se sono ben piu’ vecchio di te.

Chiara_mente
Inviato il: 22/8/2006 17:55
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Re: Intervista a Raul Castro
#66
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Paxtibi, ancora una volta mi scuso con te perche’ sto per farti un’altra domanda personale :quanti anni hai ? 17/18?
Citazione:
Dovresti studiare un po’ di piu’. Quando affermi un qualcosa, prima va alla radice, non ripetere a pappagallo frasi trite e ritrite , fatte e rifatte

Certa gente le rogne se le va a cercare con la bacchetta da rabdomante su un vulcano attivo.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 22/8/2006 18:02
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Intervista a Raul Castro
#67
Mi sento vacillare
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Citazione:
il fatto, però, che tu risponda con una domanda tendenziosa alle affermazioni fatte da mnz86 e dagli altri nei post pro-cuba, farebbe supporre che tu sia per alcuni versi d'accordo con loro

Aspè...calma...
Il fatto che data la mia "cultura" sia più avezzo di Linucs o Pax al trattare le dittature,non significa che,oggi come oggi,vi sia disposto a vivere o a tollerarle...
Neanche se ritornasse il Duce in persona(che sicuramente,dato il suo pragmatismo ed esperienza-"governare gli italiani non è difficile;è inutile" pare abbia detto-si guarderebbe bene dal ripetere passo passo la storia...).
Mi hai mai sentito spezzare una lancia in favore del regime di Pinochet o della vecchia giunta brasiliana!!!???

Citazione:
Certa gente le rogne se le va a cercare con la bacchetta da rabdomante su un vulcano attivo.

...e come darti torto,Pike...
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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 22/8/2006 18:06
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Re: Intervista a Raul Castro
#68
Sono certo di non sapere
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Certa gente le rogne se le va a cercare con la bacchetta da rabdomante su un vulcano attivo.

No: a questo non vale neanche la pena di rispondere.

Inviato il: 22/8/2006 18:11
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#69
Ho qualche dubbio
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bravo Pax
stai già imparando
Inviato il: 22/8/2006 18:28
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Re: Intervista a Raul Castro
#70
Sono certo di non sapere
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stai già imparando

Ecco, impara qualcosa anche tu: fatti una veloce ricerchina nei contenuti del sito e vedi un po' quanto ci hai azzeccato nel tuo giudizio su di me.

È tutta da ridere!
Inviato il: 22/8/2006 18:30
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Intervista a Raul Castro
#71
Sono certo di non sapere
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Pax! Sempre a lamentarti!...

Una volta che ti fanno un complimento! Che giudicano il tuo spirito giovane ed affamato di conoscenza..

Pensa se ti davano del matusalemme!

Ashoka
Inviato il: 22/8/2006 18:34
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Re: Intervista a Raul Castro
#72
Sono certo di non sapere
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Citazione:
a questo non vale neanche la pena di rispondere
Avevi come al solito ragione tu, questo e' un TROLL, che si infiltra per fare perdere tempo con lunghi interventi il cui unico senso e' spezzare la discussione.
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Inviato il: 22/8/2006 18:35
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Re: Intervista a Raul Castro
#73
Sono certo di non sapere
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io non ho detto questo bandit, ho detto che gli esuli vanno ad ingrossare le fila delle associazioni terroristiche anticubane in florida...è quindi capisco una politica che tenti di contenere questo fenomeno

Dunque esprimi un giudizio collettivo su tutti i migranti provenienti da Cuba, esattamente come farebbe Calderoli.

nel resto dell'america latina neanche questo...e comunque il concetto è già stato espresso.

Ma come, e il miracolo di Chavez e dell'Argentina?

In una situazione normale ti darei perfettamente ragione, ma quella del sud america non è una situazione normale. Sappiamo per colpa di chi e da quando.

Tiro a indovinare: nostra?

> Quindi stai dicendo che è lecito bombardare il Libano - preventivamente - per colpa di Hezbollah?
zio, questo lo dici tu! non cominciare
> E' questo un motivo sufficiente per una punizione collettiva stile Palestina?
bah....per me lo sarebbe


Come volevasi dimostrare.

mai detto! ma magari è vero

Ma se abbiamo appena stabilito che ci sono punizioni collettiva

e l'uomo è nato libero...ma qualcuno nei post precedenti ha detto che il concetto non è facile e dai confini labili e difficilmente definibili;

Eh?

se poi tieni conto delle situazioni di contorno in cui cerchi di dare forma al concetto, la cosa è ancora più complicata.

Quindi la libertà è relativa? Allora forse alcuni popoli ne meritano meno di altri? Cosa stai dicendo?

io sono dell'idea che noi abbiamo delle libertà che il cubano medio si sogna, ma anche il cubano ha delle libertà che noi non avremo mai

Ottimo. Quali?

===

Paxtibi, ancora una volta mi scuso con te perche’ sto per farti un’altra domanda personale : quanti anni hai ? 17/18? Ne ho piu’ del doppio dei tuoi, e questo mi consente di sentirmi in grado di suggerirti qualcosa (che piu’ avanti leggerai). Non sono consigli (come ben diceva il buon De Andre’, ma spunti di riflessione)

Ci troviamo in presenza di un classico tentativo da manuale.

Parli della libertà come bene assoluto (e condivido) e poi la releghi in un concetto limitato e ripeti come si fa con una filastrocca che ci cantava la nonna delle parole che sembrano apparentemente avere un significato, ma che di significato non sono: libertà o non libertà di stampa.

Infatti la libertà di stampa è una conseguenza della libertà in generale: la libertà di stampa, da sola, è l'ennesima gentile concessione del governo ladro, revocabile in qualsiasi momento in seguito alla solita telefonata.

Pensa solo che cosa hanno saputo fare della libertà di stampa gli organi di informazione prima e durante la “guerra preventiva” in Irak.

Pensa a quello che hanno fatto gli altri organo di stampa, opportunamente raccolti stile whatreallyhappeed.com.

Embé?

In alcuni casi i giornali e le tv in genere si sono limitati a capovolgere la verità.

Sarebbe molto meglio se la verità fosse non solo capovolta, ma obbligatoria?

Un esempio?

Mi risparmio la gara di link: goooogle is your friend.

La maggior parte dei lettori, si sa, legge soltanto i titoli, e su questo vero e proprio scambio delle parti, i veri aggressori hanno puntato gran parte delle loro carte, capovolgimento a volte anche paradossale della verità.

Se la maggior parte dei lettori legge solo i titoli, per quale motivo dev'essere chiamata a votare per decidere collettivamente a quale disastro andare in contro? Non è forse una forma di assicurazione obbligatoria sulla stupidità, a favore degli stupidi?

E la verità dei portatori della famosa libertà di stampa ? Mutilata pure quella.

Questo sarebbe colpa della libertà di stampa?

Ci sono tanti modi di cambiare i connotati alla verità : si può metterla a testa in giu’ come negli esempi di qui sopra, oppure truccarla, imbellettarla per farla sembrare meno brutta di quello che e’.

Solo che alcuni ci credono e altri no. Se il potere dei media fosse assoluto, non saremmo tutti qui riuniti a scrivere. Quindi resta il problema della stupidità soggettiva: da dove origina?

La maggior parte degli eufemismi che vengono usati dai nostri portatori di libertà di stampa sono usati per rendere innocue le notizie, rassicuranti, non in grado di creare reazioni ostili.

Ti riferisci alla vasta terminologia politically correct, tra cui "vibrant community" al posto di "ghetto?"

Pensate : la parola capitalismo è pressoche’ scomparsa dal lessico dei nostri giornalisti. Al suo posto troviamo –società di mercato- sistema di mercato- -mondo delle imprese-

Per ciò che scrivono i giornalisti sul "capitalismo", dev'essere una gran perdita. E che dire del "sistema paese?"

Con riferimento all’Irak la stampa statunitense ha usato degli eufemismi per giustificare le menzogne dette dal governo per giustificare la guerra , venivano chiamate – Untrusths – (non verità) anziché –Lies_ (bugie).

Quindi, oltre alla libertà di stampa, occorre la libertà di accesso alle diverse fonti di informazione.

Come vedi molto ma molto spesso la libertà di stampa elude la verità , senza fatica, con una alzata di spalle.

La libertà di stampa elude? Mi era sembrato che a eludere fossero i giornalisti, i quali hanno un nome, un cognome, una testata e un editore. Quale sarebbe dunque la soluzione a questo eccesso di libertà di stampa?

La evita, la scansa , la ignora. Quando il discorso ideologico trionfa imponendo le sue gerarchie di problemi o pseudoproblemi, quando l’informazione mediatica si riduce ad intrattenimento , chiacchiericcio, finalizzato a spingere i consumi, quando la politica “mette in scena “ la “guerra al terrorismo” la libertà di stampa non serve a niente.

Ma cosa stai dicendo? Io ho davanti 150 feed RSS di 150 giornali diversi, cosa mi vieni a raccontare?

O meglio, diventa un’arma . Viviamo in un paese libero ! Siamo mica a Cuba qui! Abbiamo la libertà di stampa , quindi ……..??? Beviamocela.

Abbiamo la libertà di stampa? Hanno forse abolito le leggi speciali?

Ora passiamo al suggerimento, Paxtibi.

Rullo di tamburi...

Dovresti studiare un po’ di piu’.

Studiare cosa?

Quando affermi un qualcosa, prima va alla radice, non ripetere a pappagallo frasi trite e ritrite , fatte e rifatte.

Radice di cosa?

Citi frasi degli altri estrapolate da un contesto e le commenti con frasi che forse non sono comprensibili nemmeno a te che le scrivi. Tutto questo è desolante. Non sconforta anche te?

Sconforta anche me, soprattutto quando immagino i miei interlocutori mentre votano.

Non ti offendere, ma chi ti legge non riesce a comprendere quale sia il tuo pensiero, e peggio quello che vuoi dire.

E questo è un problema di chi, esattamente?

Sembrano solo frasi contro, contro tutti e tutto.

E' una definizione molto curiosa di "tutto."

E alla fine riesci in una sola giornata a dare contro al concetto stesso di contro. Il mio è un appunto perché sei tanto giovane e puoi e devi migliorare, attraverso la cultura.

Quale cultura?

Io mi sforzo di farlo e farlo ancora anche se sono ben piu’ vecchio di te.

Dov'è il consiglio? Non ho trovato alcuna indicazione puntuale.
Inviato il: 22/8/2006 18:37
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Intervista a Raul Castro
#74
Sono certo di non sapere
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Picke e Pax grazie di esistere

Mai divertita tanto
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 22/8/2006 18:42
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Re: Intervista a Raul Castro
#75
Sono certo di non sapere
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Gia' Fiammifero

E Picke e' una via di mezzo tra Pike Bishop e David Icke
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 22/8/2006 18:50
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Intervista a Raul Castro
#76
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Ti ho romanizzato,vedo che sei ancora lucido,me ne compiaccio
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 22/8/2006 19:02
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#77
Ho qualche dubbio
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Eccone un altro
Inviato il: 22/8/2006 19:08
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Intervista a Raul Castro
#78
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Chiara_men: non so da quanto segui il sito, ma qui si discutono le idee e non le persone.
Se quello che scrive Paxtibi, o chiunque altro, non ti sta bene, hai tutto il diritto, ed al fine della discussione il dovere, di criticarlo ma dovresti esimerti dal trarre giudizi personali su età e cose del genere.

Ora, a tutti: torniamo In Topic, e stop alla polemica personale che se proprio qualcuno ci tiene puo' benissimo continuarla in privato, qualunque post che conterrà anche un solo riferimento ad essa verrà rimosso. Grazie.
Inviato il: 22/8/2006 19:20
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#79
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/8/2006
Da
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Linucs riprende parte della mia frase

Paxtibi, ancora una volta mi scuso con te perche’ sto per farti un’altra domanda personale : quanti anni hai ? 17/18? Ne ho piu’ del doppio dei tuoi, e questo mi consente di sentirmi in grado di suggerirti qualcosa (che piu’ avanti leggerai). Non sono consigli (come ben diceva il buon De Andre’, ma spunti di riflessione)


e commenta cosi'
Ci troviamo in presenza di un classico tentativo da manuale.

Il fatto di scrivere da tanto tempo qua non da a nessuno il diritto di spadroneggiare e tentare la ridicolarizzazione delle idee altrui.
Il tempo di permanenza in un luogo non concede nessuna immunità

Qualcuno ha pure detto che sono un troll, mi pare lo stesso che in un altro post mi chiama confusa-mente, allora se rileggi con attenzione non ho dato giudizi sull'età ma ho fatto delle considerazioni , ma solo in seguito ai commenti che ho visto dare da paxtibi sia a me che ad altri.
L'atteggiamento baldanzoso , strafottente e presuntuoso è carino quando è condiviso, quando una delle due parti lo subisce e basta , puo' diventare fastidioso e costringe a fare commenti che solitamente non farebbe.

Pretendo l'educazione che do, niente di piu'.

Inviato il: 22/8/2006 19:41
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Re: Intervista a Raul Castro
#80
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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L'atteggiamento baldanzoso , strafottente e presuntuoso

Come l'atteggiamento che traspare da questo tuo commento, ad esempio?

quanti anni hai ? 17/18? Ne ho piu’ del doppio dei tuoi, e questo mi consente di sentirmi in grado di suggerirti qualcosa

Baldanzoso, strafottente, presuntuoso, e completamente sballato, tra l'altro.

è carino quando è condiviso, quando una delle due parti lo subisce e basta , puo' diventare fastidioso e costringe a fare commenti che solitamente non farebbe.

Ecco spiegati i commenti leggermente "sopra le righe" che hai ricevuto in risposta.

Ma ora direi di ascoltare Goldstein e di tornare sull'argomento lasciando perdere le diatribe sulla mia età o sulla mia cultura, che non credo interessino.
Inviato il: 22/8/2006 19:50
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Intervista a Raul Castro
#81
Dubito ormai di tutto
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Chiara_men: ho scritto il messaggio in fretta per stoppare il diverbio personale e far ripartire la discussione, ora sto rileggendo a fondo (ci vuole un po'...) e ci sono stati anche riferimenti verso di te da altre persone che dovevano essere evitati.
Ti chiedo perciò scusa per avere mirato solamente te, e fermo restando quanto detto nel precedente messaggio, estendo la mia critica anche a coloro che hanno usato nomignoli, o dato del troll. Non vedo nei messaggi di chiara_men nessuno dei segni distintivi del troll, che è un'etichetta dispregiativa quando data a sproposito.

Chiudo e ripeto l'invito a rimanere in topic, ed a scrivere possibilmente post informativi e non composti da una singola riga di nessun interesse per chi legge. Grazie.

Inviato il: 22/8/2006 19:58
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Re: Intervista a Raul Castro
#82
Sono certo di non sapere
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e commenta cosi'

E ti è andata pure bene:

Ci troviamo in presenza di un classico tentativo da manuale.

Il quale tentativo, naturalmente, continua:

Il fatto di scrivere da tanto tempo qua non da a nessuno il diritto di spadroneggiare e tentare la ridicolarizzazione delle idee altrui.

Ma il problema non è quando si tenta, il problema è quando ci si riesce.

Ho indovinato?

Non solo: il disprezzato "alias" talvolta osteggiato con cordialità dalla Redazione nasconde ogni differenza di "classe", "età" e "cultura", quindi - potendo tutti scrivere ugualmente - non si capisce come qualcuno possa spadroneggiare. Il tentativo da manuale (capitolo 12) si chiama "psicofuffa."

Il tempo di permanenza in un luogo non concede nessuna immunità

Motivo per cui ai nuovi arrivati non viene risparmiato alcunché.

In nome di Allah e di Maometto suo profeta: di quale immunità vai parlando? Immunità da cosa? E' un mistero misterioso!

Qualcuno ha pure detto che sono un troll, mi pare lo stesso che in un altro post mi chiama confusa-mente, allora se rileggi con attenzione non ho dato giudizi sull'età ma ho fatto delle considerazioni, ma solo in seguito ai commenti che ho visto dare da paxtibi sia a me che ad altri.

E, come da manuale, le considerazioni riguardavano l'ipotetica e mai dimostrata correlazione tra giovane età e scarsa cultura, come se il tempo di vita (alla pari di quello di permanenza sopra citato) potesse dare origine - indovina? - ad una qualche forma di immunità. Oltre a non venir data alcuna definizione utile di cultura, il che lascia il lettore volenteroso nel buio dell'ignoranza.

L'atteggiamento baldanzoso , strafottente e presuntuoso è carino quando è condiviso, quando una delle due parti lo subisce e basta , puo' diventare fastidioso e costringe a fare commenti che solitamente non farebbe.

Intendi dire che dobbiamo negoziare con il collettivismo, a forza di petali di rosa?

Pretendo l'educazione che do, niente di piu'.

Ed è esattamente ciò che ricevi, oltre a non essere - per i motivi sopra esposti - nella posizione di pretendere alcunché.
Inviato il: 22/8/2006 20:40
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#83
Ho qualche dubbio
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Linucs hai fatto un polpettone fatto di niente. Il tuo scopo è la provocazione.,
Se pretendi di esistere in virtu' di quanto gli altri ti facciano esistere, hai sbagliato bersaglio.
Io non raccolgo provocazioni. Do opinioni personali, e come tali naturalmente fallibili.
Accetto ogni tipo di contestazione , tranne quelle vuote di contenuti ma atte solo a creare palcoscenici per chi ha bisogno di polvere di stelle.
Percio', ripeto, hai sbagliato bersaglio.
Il tuo modo di commentare citando le frasi altrui e intercalando vari bhooo o sbadadanghete...oppure facendo domande che rasentano l'assurdo, possono destare ammirazione in qualcuno, in me destano preoccupazione.
Se siamo circondati da persone che non hanno idee ma che sanno solo surrugare le idee altrui con lo scopo di demolirle per fare un passo in piu' verso un piedistallo virtuale dal quale sentire le voci osannanti del niente
caro amico, ignorami pure , saro' lieto di fare altrettanto
Inviato il: 22/8/2006 21:53
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Re: Intervista a Raul Castro
#84
Sono certo di non sapere
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Linucs hai fatto un polpettone fatto di niente. Il tuo scopo è la provocazione., Se pretendi di esistere in virtu' di quanto gli altri ti facciano esistere, hai sbagliato bersaglio.

Psicofuffa, volume 2.

Io non raccolgo provocazioni. Do opinioni personali, e come tali naturalmente fallibili.

Capisco. Ora sono diventate fallibili, per fortuna. Stranamente, prima pareva che fossimo tutti imbecilli, ubriachi di libertà di stampa.

Accetto ogni tipo di contestazione , tranne quelle vuote di contenuti ma atte solo a creare palcoscenici per chi ha bisogno di polvere di stelle.

Ah, non le accetti? Mi duole l'anima. Invece il contenuto dell'età e della cultura era pregno di significati, immagino.

Il tuo modo di commentare citando le frasi altrui e intercalando vari bhooo o sbadadanghete...oppure facendo domande che rasentano l'assurdo, possono destare ammirazione in qualcuno, in me destano preoccupazione.

Ora invece mi sanguina il cuore.

Se siamo circondati da persone che non hanno idee ma che sanno solo surrugare le idee altrui con lo scopo di demolirle per fare un passo in piu' verso un piedistallo virtuale dal quale sentire le voci osannanti del niente

E ti permetti di affermare ciò dopo la favoletta sull'età e sulla cultura?

Ma chi credi di prendere per il culo?

Ci hai provato, ti è andata male: ora dai un taglio al vittimismo e alle stronzate.
Inviato il: 22/8/2006 22:04
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  •  Chiara_men
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Re: Intervista a Raul Castro
#85
Ho qualche dubbio
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la vera vittima sei tu ma di te stesso, ed ora chiuso.
Inviato il: 22/8/2006 22:07
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Re: Intervista a Raul Castro
#86
Sono certo di non sapere
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la vera vittima sei tu ma di te stesso, ed ora chiuso.

Volume 3, QED.
Inviato il: 22/8/2006 22:28
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#87
Mi sento vacillare
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Citazione:
Aspè...calma...
Il fatto che data la mia "cultura" sia più avezzo di Linucs o Pax al trattare le dittature,non significa che,oggi come oggi,vi sia disposto a vivere o a tollerarle...


questo vale anche per me...comunque non mi pare che nessuno di quelli che ho citato ti hanno detto "domani mi trasferirei a santa clara". io non mi trasferirei neanche a roma.

Quello che penso, senza rispondere frase per frase o battagliamo dialetticamente su dieci parole alla volta senza voler recepire il contenuto generale di un discorso, è che la situazione cubana rapportata al resto dell'america latina è sicuramente ottima dal punto di vista dei servizi che il cittadino cubano riceve dallo stato; è sicuramente ottima dal punto di vista sanitario, scolastico, ecc.
Nel messico democratico stanno decisamente peggio e il confine con gli usa non e poi così facile da superare (è più facile sbarcare direttamente in florida, zio; ti tirano su dalla barca in 10!). Quando ci sono stato l'impressione che ho avuto è che tutti avessero poco, ma che lo avessero tutti...a me sembra un sistema socialmente più equo. Da noi non fuziona così.

Come lo difendi un sistema come questo osteggiato soprattutto (e non solo) dalla più grande potenza economico-militare che sta lì pronta a 80 km?
Sicuramente la pena di morte non è una soluzione e non la sostiene nessuno abbia un minimo di cervello e su questo avete ragione voi. Ma io una soluzione non c'è l'ho...ditemi la vostra

PAX: alcune certezze le ho, altre no...devo dedurre che tu discuti con qualcuno non avendo mai dubbi e solo per raccontargli le tue? poco costruttivo ti pare?

Citazione:
Ma il problema non è quando si tenta, il problema è quando ci si riesce.

Ho indovinato?


l'autocompiacenza della convizione di essere riuscito a ridicolizzare qualcuno è agghiacciante
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 22/8/2006 22:58
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Re: Intervista a Raul Castro
#88
Sono certo di non sapere
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Quando ci sono stato l'impressione che ho avuto è che tutti avessero poco, ma che lo avessero tutti...a me sembra un sistema socialmente più equo. Da noi non fuziona così.

Come no?! In galera, tutti hanno poco, ma ce l'hanno tutti, e nessuno se ne può andare – a parte chi ha amicizie altolocate: proprio come a Cuba.

Quindi, che fai ancora lì? A Cuba, di corsa. O al limite, in galera!

Inviato il: 22/8/2006 23:42
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Re: Intervista a Raul Castro
#89
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Due parole sulla questione "arroganza":
Linucs, ed ultimamente Pax che asintotticamente converge nel suo modo di essere, quanti utenti con cui vi siete confrontati NON VI HANNO postato irritazione per le Vostre modalita' di confronto, ultimamente?

Poi, ci si fa la abitudine, e' vero, come a quelle malattie croniche a cui non ci si da piu' attenzione. Anzi, con il passare del tempo forse si impara a filtrare, a discapito dell'irritazione procurata dal "modus", ma a vantaggio di una rinnovata stima per la qualita' innegabile di alcuni interventi, quell'approccio indisponente che, altrettanto innegabilmente, puo' risultare veramente ... pesante.
Detto cio': mi rendo definitivamente conto che il confronto va gestito anche in queste condizioni "turbate" e anzi alla lunga diventa una delle componenti piu'stimolanti, nel continuare le proprie argomentazioni, per cui, se Chiara_men e' solo l'ennesimo utente che esprime irritazione, penso che sara', sempre che riesca a superare l'irritazione dovuta all'esposizione alla prima trentina di post di linucs (e pax), anche l'ennesimo utente che imparera' a conviverci, sempre che l'amore per la discussione, prevalga, e che non sia qui solo per "pretendere" ragione, rispetto, etc.
Queste cose, come ognuno di noi tenta di fare, dovra' guadagnarsele con altrettanta determinazione con la quale "pretende"...

Spero che l'ennesima lamentela, inoltre, ben predisponga i criticati ad una ennesima valutazione del proprio comportamento... (sempre per amore della discussione e del confronto...)...
------

Cuba :

Come al solito i sostenitori anticubani confondono (in cattiva fede? ) la analisi approfondita dei pro ed i contro di una determinata situazione politica, con l'incondizionata adesione ad essa.
Si parlava di manuali, linucs?
Questo che capitolo e' ? .... qual'e' il passo dov'e' spiegato che le conclusioni tratte dall'interlocutore devono per forza essere forzate all'eccesso, per snaturarne lo spunto analitico?

Stesso "lavoro di disturbo degli equilibri delle analisi critiche" svolto nella discussione stato-mercato-democrazia-anarcocapitalismo...

Le scorrettezze ci sono ovunque, basta saperle cogliere...

Senza, profondere "conclusioni pret a porter" per gli altri non e' proprio possibile analizzare tutte le sfumature in tutte le direzioni?

Sono le ideologie a confronto o le idee esposte nei vari post (che sono individualmente filtrate, e magari smussate dagli spigoli della dottrina, riformulate in ottiche e punti di vista differenti, grazie ad approfondimenti personali...)?

Sembra di vedere il BUS di un pc, solo "Zeri e Uni"... e il 2... e il 3, il 7? Dove sono finiti gli altri numeri?

mc

Inviato il: 23/8/2006 11:56
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  •  tccom
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Re: Intervista a Raul Castro
#90
Mi sento vacillare
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Citazione:
Spero che l'ennesima lamentela, inoltre, ben predisponga i criticati ad una ennesima valutazione del proprio comportamento... (sempre per amore della discussione e del confronto...)...


ciao core!

quoto tutto mc, ho provato ha dirlo un pò nel mio ultimo post, ma la tua dialettica è infinitamente migliore della mia

PAX, SIFU!
mi siete simpaticissimi!
ma certe volte ve strozzerei volentieri!

non siete mai banali, ma il modo in cui conducete le discussioni è quello

ciao
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 23/8/2006 12:05
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