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  Archeologia alternativa

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  •  buiore
      buiore
Re: Archeologia alternativa
#421
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Trystero:
Dunque negli ultimi 160.000 anni non c'è mai stata alcuna possibilità che l'Antartide sia stata libera dai ghiacci e possa aver ospitato la favolosa civiltà di Atlantide.


Invece la possibilità esiste....
La parte atlantica dell'Antartide, quella che guarda al sud america, non ha i colossali depositi di ghiaccio che invece si trovano nella parte opposta. Proprio questo dimostra che questa parte del continente è stata solo "recentemente" occupata dai ghiacci.
Quando si parla di carotaggi ad altissime profondità in realtà si parla delle attività svolte dalle basi scientifiche che si trovano nelle zone da "sempre" sotto ghiaccio.
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Inviato il: 2/10/2008 15:38
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Archeologia alternativa
#422
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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Più cerco di comprender e più mi rendo conto di non sapere.

Il “gioco” è molto interessante, ma molto complesso.cerco il capo della matassa, ma finisco per ritrovarmi dentro la solita scatola fatta di materia che limita la mia visione, ma questo è un altro discorso….

Antartide = Atlantide ??

Vi segnalo questo articolo da cui ho estratto alcuni passaggi :
F. Barbiero

<< (…) Non va dimenticato che l’analisi presente è partita dall’ipotesi, suffragata da un grande complesso di evidenze geologiche, che la situazione climatica del pleistocene fosse dovuta ad una diversa posizione dei poli.
Se il polo nord si trovava nell’area della baia di Hudson, il polo sud, di conseguenza, era spostato di una ventina di gradi in direzione dell’Australia.

Tutta la parte dell'Antartide rivolta verso l'Oceania, e cioè la Terra di Marie Byrd, le terre Adelie, di Wilkes e della Regina Mary, erano coperte di ghiacci come lo sono ora.
Ghiacci che dovevano spingersi bene addentro fin nel cuore del continente e dovevano anche interessare le zone montagnose dell'isola, indipendentemente dalla loro latitudine.

La fascia costiera che si affaccia verso l'America, l'Africa e l'Asia, invece, vale a dire la penisola di Palmer, l'area di Weddell, la terra della Regina Maud ecc. fino alla baia di Mackenzie, doveva essere sgombra dai ghiacci.
La sua latitudine era all'incirca uguale a quella odierna dell'Europa, fino ad un minimo di 40 gradi di latitudine.
Questa fascia, dunque, doveva godere allora di un clima assai mite.

E’ comprensibile che l’ipotesi di una diversa posizione dei poli possa essere accolta con scetticismo; vorrei però sottolineare il fatto che esiste evidenza geologica assoluta, fornita da carotaggi effettuati nell’area di Weddell e di Ross dal Glomar Challenger , che alla fine del pleistocene questa fascia era libera dai ghiacci e vi scorrevano dei fiumi. (…) >>

<< (..) In conclusione, l’ipotesi che alla fine del Pleistocene l’Antartide fosse occupata da una popolazione civile, che a seguito di una avvenimento catastrofico si diffuse poi in tutto il resto del mondo, è supportata da un complesso di indizi e vere e proprie prove di vario genere, che si possono così riassumere:

a. prove di carattere geologico, indicanti che nel Pleistocene la fascia atlantica dell’Antartide era libera dai ghiacci e abitabile;

b. indicazioni di carattere mitologico, concordi nel citare un immane disastro accaduto alla fine del pleistocene, con la scomparsa di un terra civile avente le caratteristiche fisiche dell’Antartide

c. prove di carattere etnologico, che non indicano alcun territorio particolare, ma presuppongono l’esistenza di un bagaglio culturale comune all’origine di tutte le civiltà e culture non paleolitiche

d. prove di carattere cartografico - dimostrano l’esistenza di una civiltà in possesso di mezzi tecnici e matematici superiori a quelli di qualunque civiltà antica conosciuta, che ha cartografato il mondo intero, ed in particolare l’Antartide, in epoca anteriore a 8000 anni fa.

In particolare i planisferi dimostrano che la concezione antica del mondo come isola circolare circondata dal fiume oceano, si riferisce proprio all’Antartide; dimostrano inoltre indirettamente la attendibilità del racconto di Platone. >>

Segnalo anche questo video .

Diluvio Universale 1 di 6 (Piramidi, Annunaki, Misteri)
1 http://it.youtube.com/watch?v=xMljy-g1Fbw&feature=related
2 http://it.youtube.com/watch?v=teMye8PFtvU&feature=related
3 http://it.youtube.com/watch?v=ysjBORE6bFY&feature=related
4 http://it.youtube.com/watch?v=yXVVtE097i0&feature=related
5 http://it.youtube.com/watch?v=1xdJrClOarQ&NR=1
6 http://it.youtube.com/watch?v=VoNSZLKLsLA&feature=related
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 9/10/2008 23:14
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  •  beat
      beat
Re: Archeologia alternativa
#423
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/2/2006
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salute,
il filmato l'ho visto e l'ho trovato molto interessante.
In relazione alla civiltà sudamericana del Perù e in particolar modo alla città di Tiahuanaco con i resti del "Kalasasaya" e della "Porta del Sole" appare affascinante l'ipotesi sulla datazione del diluvio e della posizione del sito peruviano/boliviano.
Azt-lan secondo le leggende azteche, era il loro luogo ancestrale. Dove si trovasse la "terra in mezzo alle acque" rimane un mistero. Forse è possibile che la terra originaria degli aztechi, fosse stata chiamata "luogo bianco" proprio perchè si trovava in luoghi coperti dal ghiaccio e dalla neve, e ciò farebbe pensare alla leggendaria Atlantide e alla sua identificazione con l'Antartide
Inviato il: 11/10/2008 14:06
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  •  buiore
      buiore
Re: Archeologia alternativa
#424
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/10/2008
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Citazione:

beat ha scritto:
......
Azt-lan secondo le leggende azteche, era il loro luogo ancestrale.

Dove si trovasse la "terra in mezzo alle acque" rimane un mistero.

Forse è possibile che la terra originaria degli aztechi, fosse stata chiamata "luogo bianco" proprio perchè si trovava in luoghi coperti dal ghiaccio e dalla neve, e ciò farebbe pensare alla leggendaria Atlantide e alla sua identificazione con l'Antartide


Se prendi un mappamondo, anche di quelli di plastica per le scuole elementari.... e guardi l'antartide...
Capisci improvvisamente tutto.
E' l'unico continente che può essere definito "terra di mezzo".
E' realmente in mezzo a tutto.
Tutti gli oceani la raggiungono. I continenti asia, america, africa gli sono disposti intorno....

Il nome azteco Aztlan è quantomeno indicativo di una altra peculiarità del continente perduto: anch'esso punta il dito sull'antartide.
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Inviato il: 13/10/2008 9:37
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Archeologia alternativa
#425
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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Che dire del mito di Lemuria o Mu ??

L’Antartide potrebbe essere la terra della “mitica” Atlantide ?
Dove potrebbe essere la “mitica” Lemuria o Mu ?

In nessun posto perchè non è mai esistita .
http://it.wikipedia.org/wiki/Lemuria

Era un’isola nel oceano Pacifico.
http://www.croponline.org/lemuria.htm

Era un’isola nell’oceano Indiano.
http://www.duepassinelmistero.com/Lemuria%20e%20Mu.htm

La mitologia di Atlantide e Lemuria sono collegate tra loro ?

Potrebbero essere la stessa storia raccontata da culture diverse ??

Potrebbero essere due colonie di extraterrestri con provenienza differente ??

Quante domande !!

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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 13/10/2008 11:21
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  •  buiore
      buiore
Re: Archeologia alternativa
#426
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Al2012 ha scritto:
Che dire del mito di Lemuria o Mu ??
L’Antartide potrebbe essere la terra della “mitica” Atlantide ?
Dove potrebbe essere la “mitica” Lemuria o Mu?
La mitologia di Atlantide e Lemuria sono collegate tra loro ?
Potrebbero essere la stessa storia raccontata da culture diverse ??


Esattemente.
Credo che i miti parlino della stessa terra mitica:
Atlantide...
e questa è da collocarsi in Antartide.
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Inviato il: 13/10/2008 13:00
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Archeologia alternativa
#427
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Pyter ha scritto:


Sovrapposizione delle coste tracciate sulla mappa piri reis con una mappa moderna.


nessuno di voi ha fatto caso che in quella mappa son riportate le isolette dell' arcipelago di Santa Luzia/Capoverde?
Inviato il: 13/11/2008 14:06
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  •  buiore
      buiore
Re: Archeologia alternativa
#428
Ho qualche dubbio
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Cosa intendi?
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Inviato il: 15/11/2008 10:09
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Archeologia alternativa
#429
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
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Citazione:

buiore ha scritto:
Cosa intendi?



Le isole di capoverde son state scoperte dai portoghesi intorno al 1455, solo decenni dopo son state inserite nelle cartografie.
Le mappe di Piri Reis (1513) ne riportano la collocazione esatta nei vari punti di riferimento rispetto alla costa mauritana.



il particolare poco apprezzabile dalla mia foto, ma verificabile con Google earth facendo un certo zoom e con una copia ad alta risoluzione della cartina di Piri Reis, é che questa seconda mostra un bel pò più di 'terraferma' nelle isole di capoverde, come se immortalasse una situazione geografica di un periodo in cui l' oceano aveva un livello più basso.

Una particolarità é che in alcuni punti di queste isole, le maggiori vette sono di circa 2000 sul livello del mare, ma tra di loro le isolette son collegate sotto l' oceano a una profondità di meno di 300 metri.
Inviato il: 15/11/2008 13:10
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  •  buiore
      buiore
Re: Archeologia alternativa
#430
Ho qualche dubbio
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Ottimo contributo..
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Inviato il: 17/11/2008 9:12
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Archeologia alternativa
#431
Sono certo di non sapere
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Citazione:

sitchinite ha scritto:

Una particolarità é che in alcuni punti di queste isole, le maggiori vette sono di circa 2000 sul livello del mare, .


Mi son accorto che non ho messo l' unità di misura... é 2000 piedi, circa 600 metri.
Inviato il: 17/11/2008 9:54
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  •  gudarian
      gudarian
Re: Archeologia alternativa
#432
Mi sento vacillare
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Ciao a tutti,

relativamente alla carta di Pirì Reìs si dovrebbe considerare anche la mappa di Oronzo Fineo ed in particolare gli studi di Charles Hapgood

Tale mappa è il risultato di copiature di numerose carte "sorgenti" e rappresenta la parte costiera del continente antartico priva di ghiacci.

In essa il continente antartico è fedelmente riprodotto e posizionato. Su di esso vengono annotate catene montuose e fiumi, quali effettivamente abbiamo scoperto siano esistiti, ora coperti dalla coltre di ghiacci. La parte interna invece e priva di raffigurazioni fluviali e montuose, il che ci indica che tale parte, a differenza di quella costiera, era già ricoperta di ghiacci.

Il mappamondo di Fineo sembra essere un'altra prova convincente riguardo alla possibilità di una remota colonizzazione del continente australe e lo ritrae in un'epoca corrispondente alla fine dell'ultimo periodo glaciale.

La carta mostra anche numerosi estuari, insenature e fiumi, a sostegno delle moderne teorie che ipotizzano antichi fiumi in Antartide in punti in cui sono oggi presenti ghiacciai come il Beardmore e lo Scott. I vari carotaggi effettuati negli ultimi tempi sono a sostegno della tesi che l'Antartide era un tempo abitabile: i campioni sono ricchi di sedimenti che rivelano condizioni differenti di clima, ma soprattutto si nota una rilevante presenza di grana fine, come quella che viene trasportata dai fiumi. Inoltre, i carotaggi rivelano che solo intorno al 4000 a.C. l'Antartide venne completamente ricoperto dai ghiacci.

Saluti
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Inviato il: 18/11/2008 15:09
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  •  buiore
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Re: Archeologia alternativa
#433
Ho qualche dubbio
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Citazione:

gudarian ha scritto:
Ciao a tutti......................
..... Inoltre, i carotaggi rivelano che solo intorno al 4000 a.C. l'Antartide venne completamente ricoperto dai ghiacci.
Saluti


Allora possiamo affermare che la parte atlantica dell'antartide può essere stata abitata dall'essere umano in un remoto passato???
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Inviato il: 18/11/2008 16:13
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  •  gudarian
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Re: Archeologia alternativa
#434
Mi sento vacillare
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Basandosi sulle teorie di Hapgood, si potrebbe considerare l’Antartide libero dai ghiacci in un’epoca compresa tra il 15.000 e il 4000 a.C. (presumibilmente intorno al 10.000 a.C.) e quindi abitabile (se lo fosse effettivamente...).

Saluti
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Inviato il: 18/11/2008 16:49
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  •  gudarian
      gudarian
Re: Archeologia alternativa
#435
Mi sento vacillare
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Per essere più precisi,

i carotaggi che attesterebbero la non totale copertura da parte dei ghiacci sono quelli relativi alla spedizione di Byrd del 1949 che effettuarano delle misure nel mare di Ross, rilevando cambiamenti delle condizioni ambientali in diverse epoche.

Si scoprì che prima del 4000 a.C. vi era un clima caldo, ed era durato per molto tempo.

La teoria di Hapgood, prevede lo slittamento della crosta terrestre sopra il suo mantello a partire dal 90000 a.C. l'Europa si avvicinò al Circolo Polare Artico e continuarono nel 50.000 a.C. con il Nord America nella zona polare, per terminare nel 9.600 a.C. con un violento sisma.

La data del 9600 a.c. è indicativa anche per quanto riguarda i riscontri relativa alla tipologia di corrosione presente sulla Sfinge

E' possibile che l'Antartide nel 15.000 a.C. fosse più vicina all'Equatore di 2500 miglia.
Un simile movimento avrebbe provocato lo spostamento di una terra abitabile nel circolo polare antartico.

Saluti
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Inviato il: 18/11/2008 17:22
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  •  buiore
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Re: Archeologia alternativa
#436
Ho qualche dubbio
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Citazione:

gudarian ha scritto:
....................................
La teoria di Hapgood, prevede lo slittamento della crosta terrestre sopra il suo mantello a partire dal 90000 a.C. l'Europa si avvicinò al Circolo Polare Artico e continuarono nel 50.000 a.C. con il Nord America nella zona polare, per terminare nel 9.600 a.C. con un violento sisma.
....................................
E' possibile che l'Antartide nel 15.000 a.C. fosse più vicina all'Equatore di 2500 miglia.
Un simile movimento avrebbe provocato lo spostamento di una terra abitabile nel circolo polare antartico.

Saluti


Ma non sarebbe più credibile che fosse l'equatore più vicino all'antartide anzichè il contrario?
La teoria di hapgood cerca di spiegare tutta una serie di dati sul nostro pianeta. Ecco quindi ritenere che la sia la crosta terrestre a muoversi posizionandosi di volta in volta a latitudini diverse....
Mentre nel caso di uno spostamento dell'inclinazione dell'asse terrestre si otterrebbe le stesse soluzioni ai problemi evidenziati ma, a mio parere e non solo, in una maniera più concretamente fattibile...
cosa ne pensi?
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Inviato il: 19/11/2008 9:50
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  •  superava
      superava
Re: Archeologia alternativa
#437
Mi sento vacillare
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nn so ditemi cosa ne pensate...nnn so se lemuria, mu..sia esistita io penso di si leggendo su internet tutte le notizie, ma ogni tanto penso a quello che siamo.. alle nostre differenze tra popolazioni,tra quelli di colore, bianchi e soprattutto asiatici... nn so se discendiamo da uno stesso ceppo ma mi sn fatto l'idea di no...poi ho ricercato le discendenze e origini dei nostri alfabeti, e delle nostre lingue e questo ha accentuato questa convinzione
Inviato il: 20/11/2008 3:02
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Decifrata la cabala !
#438
Ho qualche dubbio
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Decifrato il nucleo segreto della tradizione ebraica.
Decifrato il nucleo segreto della tradizione ebraica.E’ uscito il saggio di Sergio Gatti:
“LA DOTTRINA SEGRETA EBRAICA ALLA LUCE DELLA TEORIA SUL SERPENTE PIUMATO” (Editore Fermenti di Roma, www . fermenti-editrice.it , alla voce ‘saggistica’, poi ‘Sergio Gatti’, e apri scheda introduttiva) Finalmente svelato il millenario segreto gelosamente custodito dalla tradizione ebraica. Il libro, frutto di un decennale lavoro di investigazione sui rapporti esistenti fra antico Mito ed Astronomia, esprime coerentemente, adducendo una mole di prove, una vera e propria teoria: nel nostro sistema solare esiste un grosso pianeta abitato, ancora non scoperto dagli astronomi a causa delle sue peculiari caratteristiche orbitali. Questa informazione, insieme alle esatte coordinate orbitali di quel pianeta, ci viene fornita da miti curiosamente ‘paralleli’ in ogni continente, e non ne rimane fuori nemmeno la millenaria tradizione ebraica ... Il saggio è reperibile a Roma, presso la libreria Bibli, Via dei Fienaroli 28, oppure tramite prenotazione RDE O IBS libreria telematica.
INVITO A PRESENTAZIONE.
Il saggio sarà presentato dall’Autore, con metodo a diapositive POWERPOINT schermo largo, in data sabato17 gennaio 2009, alle ore18, presso la libreria BIBLI, in Via dei Fienaroli 28, Roma Trastevere. Introduce Donato di Stasi.
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A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 5/12/2008 18:51
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Decifrata la cabala !
#439
Sono certo di non sapere
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Sergiogatt mi sembra di capire che hai scritto un libro...
Inviato il: 7/12/2008 23:38
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Decifrata la cabala !
#440
Ho qualche dubbio
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Esatto, ho scriitto il saggio indicato: è una precisa teoria che ordina in senso astronomico i simboli della tradizione ebraica. Il mio cognome è Gatti, ora cercherò di correggere. Ciao
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A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 8/12/2008 9:28
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Decifrata la cabala !
#441
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A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
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Inviato il: 13/1/2009 18:57
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Decifrata la cabala !
#442
Ho qualche dubbio
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LE BUGIE DELL’ARCHEOLOGIA.
Di solito mi occupo dei miti nelle loro connessioni con l’astronomia. Oggi ampliamo l’argomento inserendo nel discorso astronomico anche dei manufatti megalitici, cioè un qualcosa normalmente riferito all’archeologia. E’ noto che in tutto il mondo esistono centinaia di siti megalitici (da alcune piramidi ai cerchi di pietra, etc.) che ovunque presentano delle caratteristiche comuni: già a prima vista, suscitano degli interrogativi circa la loro costruzione, in quanto ci si domanda chi e come abbia potuto spostare e collocare non grossolanamente, ma con precisione millimetrica, dei massi di centinaia di tonnellate con la stessa facilità con cui i bambini collocano i pezzi del Lego. Lavori che neanche oggi, con i mezzi moderni, saremmo in grado di portare a termine. Ovunque, questi megaliti sono orientati in modo da avere un senso astronomico, essendo posizionati in maniera esatta rispetto ai punti cardinali, e nei giorni dei solstizi e degli equinozi creano dei particolari corridoi di luce, che evidentemente sono voluti. Addirittura sono stati provati dei riferimenti alla precessione degli equinozi, un lentissimo movimento retrogrado dell’asse terrestre. Siamo dunque di fronte ad un linguaggio unitario presente in tutto il mondo, di incerta origine, che evidenzia fenomeni astronomici, e che potremmo definire ‘il linguaggio astronomico della pietra’. Parallelamente a questo, come accennavo sopra, esiste un altro linguaggio di natura astronomica, anch’esso di diffusione mondiale: il linguaggio mitico. La deduzione logica che possiamo trarre a questo punto è che sia il ‘linguaggio della pietra’ che ‘linguaggio del mito’, avendo natura e contenuti astronomici, siano l’espressione di un medesimo soggetto; potremmo dire che siano ‘le due braccia che obbediscono al medesimo cervello’. In altre parole, questi linguaggi potrebbero essere il frutto di una civiltà unitaria, che secondo ogni evidenza archeologica e di tradizione orale, è presente nei cinque continenti. A mio avviso, è in questo senso che si debbano orientare le ricerche di archeologi, storici, antropologi, epistemologi. Invece, il quadro generale della ricerca delle origini appare frantumato e, a mio avviso, deludente: vi è poca comunicazione fra le varie discipline, e ognuna tende a far risaltare le proprie deduzioni senza prendere nella dovuta considerazione il portato delle altre. Il risultato di tale frammentazione è una sorta di caos: è la banalizzazione, la frantumazione dei veri significati (astronomici) sia dei megaliti, sia dei miti. I miti vengono considerati al livello di ‘favole primitive’, ed i megaliti demansionati al ruolo di tombe per membri di tribù paleolitiche. Senza che ci si renda conto, appunto, che trattasi delle due facce della stessa cultura di alto livello. Oggi mi soffermerò sui megaliti. Tutto quello che i moderni studiosi riescono a dirci sull’orientamento astronomico dei medesimi è che ‘gli antichi erano buoni astronomi, e che comunque orientavano quei massi a fini agricoli, essendo fondamentale per i contadini avere l’esatta conoscenza di solstizi ed equinozi’. Ebbene, questo virgolettato è un vero concentrato di baggianate. Intanto i primitivi, per definizione, non potevano essere buoni astronomi, e poi, evidentemente, dovevano passare il loro tempo alla ricerca del cibo e a difendersi dalle fiere, e non ad ingegnarsi per poter spostare massi di centinaia di tonnellate, riunendosi a migliaia allo scopo e trascurando le attività quotidiane. E per quanto riguarda l’agricoltura: io ho passato una vita in mezzo ai contadini, quelli veri, quelli che una volta, quando non riuscivano a a far produrre la terra, subivano la carestia, e non ho mai sentito nessuno parlare dell’importanza di solstizi ed equinozi. Casomai, l’unico evento astronomico che veramente interessa i contadini, di facile osservazione, è la luna crescente e la luna calante, perché in un caso piuttosto che nell’altro la semina ha maggior successo, e il dato è empiricamente di facile verifica tramite l’osservazione diretta da parte dei medesimi. Viceversa, tornando al tema, l’esatto calcolo dei solstizi ed equinozi, oltre ad essere un’operazione che richiede lunghe osservazioni e calcoli complessi, non è di alcuna utilità all’agricoltura! Quindi, tirando le somme: sia il linguaggio (astronomico) del mito, sia il linguaggio (astronomico) della pietra, sono stati travisati, snaturati dai loro reali significati. Entrambi i modi espressivi sono in realtà il prodotto di una civiltà unitaria, di livello planetario, che aveva delle altissime conoscenze astronomiche, e che portava avanti un suo progetto, su cui discetto nei miei libri. La mistificazione di cui oggi siamo vittime, e che ho qui cercato di sintetizzare, si ripropone di continuo. Ad esempio, ho in mano il quotidiano Repubblica del 12-3-2008; a pag. IX dell’inserto culturale vi è un servizio intitolato “Il ritorno dei Ciclopi”, che argomenta sulle mura poligonali megalitiche di Ferentino (e non solo), paesino a 60 km. a sud da Roma. Le mura a macigni trapezoidali irregolari di Ferentino, del tutto simili a manufatti incaici presenti in Sud America, sono di difficillima realizzazione tecnica. L’articolo sostiene che di quelle mura non si sa nulla: i Romani le trovarono lì; non si conosce nulla del popolo che le abbia costruite. Quindi, di quelle mura non si sa nulla di nulla. Di seguito, però, lo stesso articolo sostiene che quelle mura sono state elevate verso il 7° sec. a.C. Ma come! Come si può attribuire una qualsiasi datazione, quando si è appena scritto che di quelle mura non si sa nulla di nulla! Teoricamente, potrebbero – si - essere state innalzate nel 700 a.C., ma anche nel 2.000, o nel 4.000, o nel 7.000 a.C.... Vogliamo finalmente iniziare ad essere onesti e coerenti nello spiegare – o non spiegare, se non si è in grado – il significato dei manufatti megalitici, o dei materiali mitici orali e scritti, che comunque sono sotto i nostri occhi? Perché azzardare delle datazioni quando non si è in grado di farlo? E perché affibbiare dei significati agricoli quando ciò è palesemente un falso? In queste moderne impostazioni, molto lontane da una ricerca seria, non vi è alcuna scientificità, seppure questa venga conclamata a gran voce; sono impostazioni che, aldilà degli esempi citati, tendono generalmente a frazionare una materia seria, univoca e coerente, in tante piccole parcelle, che poi vengono magari analizzate separatamente in maniera pignolesca sino alla paranoia, lasciandosi però sfuggire il senso complessivo. Sergio Gatti.
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A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 15/1/2009 14:52
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Decifrata la cabala !
#443
Sono certo di non sapere
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Sergiogatt non mi sembra bello scrivere un articolo e incollarlo in più thread...
a mio avviso dovresti sceglierne uno a tema e metterlo li.
Inviato il: 15/1/2009 19:16
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Archeologia alternativa
#444
Ho qualche dubbio
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
Sergiogatt non mi sembra bello scrivere un articolo e incollarlo in più thread...
a mio avviso dovresti sceglierne uno a tema e metterlo li.


Ti riferisci a "Le bugie dell'archeologia" ... E' uscito 3 mesi fà sul mensile "L'Attualità" del prof. Salvemini, e basta. Mi è capitato ieri fra le mani, e ho pensato di inserirlo qui, dato che il tema è proprio "Archeologia alternativa". Mi pare di non averlo inserito altrove, non ce ne sarebbe il motivo, correggimi se sbaglio. Approfitto per invitare chi si trova a Roma alla presentazione del mio ultimo saggio prevista per domani:
Centro Culturale Libreria Bibli
Via dei Fienaroli, 28 - ROMA (Trastevere). Tel. 06.5884097– info@bibli.it
Sabato 17 Gennaio 2009 – Ore 18,00
Fermenti Editrice presenta:
"La dottrina segreta ebraica alla luce della teoria sul Serpente Piumato"
di Sergio Gatti
(collana Nuovi Fermenti/Saggistica)
Relatore: Donato Di Stasi
Una originale interpretazione della tradizione ebraica secondo cui questa va inserita in un contesto più ampio, collegata ad altre tradizioni locali.
Tutte le tradizioni religiose, compresa quella ebraica, si innestano nel culto di diffusione mondiale che fu – e in alcuni casi tuttora è – tributato al dio- pianeta denominato nel linguaggio mitico, “Serpente Piumato” (alias Nibiru, alias Visnu, alias Drago cinese. etc.). La via verso la conoscenza è indicata dai simboli, ed è lastricata di astronomia.
Drink
GULP! Mi rendo conto adesso che il nome della discussione è cambiato: da 'Archeologia alternativa' a 'Decifrata la cabala'. Starò più attento, scusami e grazie! La settimana prossima rimedierò ai miei colpi maldestri e cominceremo a parlare dei simboli della cabala.
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Inviato il: 16/1/2009 8:19
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  •  redna
      redna
Re: Archeologia alternativa
#445
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
La settimana prossima rimedierò ai miei colpi maldestri e cominceremo a parlare dei simboli della cabala.

se guardi bene qualcuno ha già aperto un forum sulla cabala.
Non è il caso che se ne faccia un altro!

Citazione:
Vogliamo finalmente iniziare ad essere onesti e coerenti nello spiegare – o non spiegare, se non si è in grado – il significato dei manufatti megalitici, o dei materiali mitici orali e scritti, che comunque sono sotto i nostri occhi? Perché azzardare delle datazioni quando non si è in grado di farlo? E perché affibbiare dei significati agricoli quando ciò è palesemente un falso?

E perchè non dire apertamente che il serpente piumato è il nome che hanno dato a thot quando ha dovuto partire per il sudamerica?


Citazione:
sono impostazioni che, aldilà degli esempi citati, tendono generalmente a frazionare una materia seria, univoca e coerente, in tante piccole parcelle, che poi vengono magari analizzate separatamente in maniera pignolesca sino alla paranoia, lasciandosi però sfuggire il senso complessivo.

esatto.
Quindi si fanno un sacco di ragionamenti e relativi frazionamenti.
Il serpente piumato quindi è SOLO thot (in sumero: Ningiziddha, figlio di Enki).
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 16/1/2009 21:47
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Archeologia alternativa
#446
Ho qualche dubbio
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Citazione:

E perchè non dire apertamente che il serpente piumato è il nome che hanno dato a thot quando ha dovuto partire per il sudamerica?...
Il serpente piumato quindi è SOLO thot (in sumero: Ningiziddha, figlio di Enki).

Concordo parzialmente: Toth in Sudamerica ha preso il nome di Serpente Piumato probabilmente per rendere chiara e manifesta al popolo la sua origine divina... In altre parole, quel nome è il segno del comando! Ma questo è un simbolismo 'a valle'; il simbolismo 'a monte', come ritengo di aver dimostrato nei miei libri, è astronomico. Il 'serpente' e l' 'uccello' (=Serpente Piumato, o Drago) sono le fasi orbitali del pianeta Nibiru: 'Uccello' quando, nel seguire il suo 'destino', cioè la sua orbita, si trova al di sopra del nostro piano di eclittica; 'Serpente' quando si trova al di sotto del medesimo. Una mia invenzione? No, questa via interpretativa ci viene fornita dalle scritture sacre indiane, dalla tradizione ebraica, dai libri dei morti egizi. Naturalmente, avremo tutto il tempo e il modo per riparlarne. Oggi ho una presentazione proprio sulla tradizione ebraica (cabala), e ancora mi devo preparare. Saluti cosmici. Sergio Gatti.
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Inviato il: 17/1/2009 8:59
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Archeologia alternativa
#447
Sono certo di non sapere
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A proposito di Thot vi propogo un articolo molto carino di Domenico Turco che analizza il legame Thot-Hermes.
Su alcune cose non mi trovo daccordo ma é molto molto carino.
Ciò che ne vien fuori é che il legame thot-hermes non avviene in età greca ma molto prima.

http://www.mondo3.it/tradizione/ermesthoth.html
Inviato il: 17/1/2009 12:56
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Archeologia alternativa
#448
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Citazione:

se guardi bene qualcuno ha già aperto un forum sulla cabala.
Non è il caso che se ne faccia un altro!

E' vero, ho notato che qualcuno aveva già aperto un forum sulla cabala, ma esitavo ad inserirmi per non offendere la sensibilità di alcuno, trattandosi di un argomento delicato. Ora credo di aver superato questo ostacolo psicologico, e poco fà ho aggiunto un post su 'Il mistero che avvolge la Kabbalah' (Religioni e Spiritualità). Inviterei tutti a seguire anche quel forum, perché in realtà materie come 'Archeologia alternativa', 'Cabala', 'Teoria di Sitchin' sono interconnesse, più di quanto si possa immaginare. Ricordo infatti che Sitchin è ebreo, ed è nato proprio come studioso della Bibbia. L'archeologia, poi, è lo sfondo di tutto.
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Inviato il: 19/1/2009 9:40
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  •  S.Gatti
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Re: Archeologia alternativa
#449
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GLI ANTICHI EGIZI ADORAVANO IL SOLE? NEANCHE PER IDEA!
EGITTO: LA TRADIZIONE MANIPOLATA.

Il Cairo. L’immagine che propongo è tratta da un affresco rinvenuto in una tomba egizia, nella valle di Giza. Mostra uno strano serpente associato ad una figura umana sovrastata da un globo. Il serpente ‘vola ‘ in direzione di alcune ‘stelline’ (di cui una è una croce ansata) visibili sulla sinistra. Fra poco vedremo che cosa l’immagine rappresenti secondo l’archeologia ufficiale, nonché quale ne sia invece la mia interpretazione. Prima però vorrei precisare che si tratta di un insieme simbolico di origine arcaica, risalente alla tradizione più antica. Insieme simbolico che, appunto, è composto dai seguenti elementi: GLOBO-UOMO-CROCE-SERPENTE-UCCELLO.


(Nella foto in basso il segno egizio dela vita, detto ANKH, o croce ansata, ingrandimento del piccolo segno che si vede sotto il muso del serpente. Essendo inserito in un contesto di corpi celesti, secondo la mia teoria rappresenta la Terra)

Ebbene, ufficialmente l’immagine raffigura RA, identificato con il Sole, che corre da un estremo all’altro del cielo, dà la vita, eccetera. La prima obiezione che si potrebbe sollevare ad una attribuzione del genere è ... che cosa hanno a che fare con il Sole i motivi simbolici sopra elencati? Proprio nulla, si direbbe. Altra obiezione: secondo il Libro dei Morti, il ciclo di RA dura ... parecchie generazioni umane! Quindi nulla a che vedere coi cicli del sole, cioè il giorno di 24 ore, l'anno di 365 giorni ... La terza obiezione è storica: nel corso dei millenni, questo agglomerato simbolico che, ripeto, è di origine ancestrale, ha subito diverse variazioni di significato. Vale a dire: dalla prima dinastia di faraoni (3.100 a.C.) fino alla 4^ o 5^ dinastia (circa 2.600 a.C.) indicava il culto riservato alla massima divinità, non meglio identificata dagli studiosi. Poi, a partire dalla 4^ o 5^ dinastia, vi è stato nel culto un improvviso cambiamento di enorme importanza: si è iniziato a riferire la medesima simbologia al SOLE! Dalla sera alla mattina, certamente per decreto di un faraone, il misterioso superdio è diventato il Sole. Vi è stata dunque una manipolazione di carattere religioso: a “simboli fermi” è avvenuto un drammatico cambio di destinazione del culto! Il problema consiste nel cercare di capire quale fosse stato l’oggetto del culto nei secoli precedenti. Di cosa poteva essersi trattato? E non finisce qui: 13 secoli più tardi, durante la 18^ dinastia di faraoni, ad Amenofi IV venne in mente di detronizzare il Sole e di ripristinare, istutuzionalizzandolo, l’antico culto della bontà e dell’amore (a proposito di bontà e amore: che cosa ci viene in mente?). Attenzione: i simboli del nuovo (ma antico!) culto continuano senza alcuna interruzione ad essere i medesimi, quelli sopraelencati! Ma dopo pochi anni, la classe sacerdotale, che evidentemente si era ben accomodata con il culto solare, in una congiura di palazzo uccide il pio faraone eversore delle coscienze e torna ad imporre al popolo il culto del dio Sole! Dopo neanche due decenni, anche il giovane figlio di Amenofi IV, Tutankhamon, viene assassinato, e questo nuovo omicidio va a mio avviso interpretato come uno strascico delle faide intestine iniziate con l’omicidio del padre (per dovere di cronaca, riporto che l’ultimissima spiegazione della morte di Tutankhamon è l’ ‘incidente di caccia’...). Oggi, dopo 3.300 anni, i nostri storici e archeologi si sono anch’essi pedissequamente adagiati sul culto solare, che come abbiamo visto è però solo l’ultimo esito delle lotte religiose interne all’Egitto. Lotte che avevano avuto come contendenti da una parte RA inteso come il Sole, dall’altra sempre RA, ma inteso come ... mistero! Volendo esprimere tutto ciò con una equazione matematica, avremmo: RA:Sole=RA:x dove l’incognita x da risolvere è appunto la vera natura del dio supremo degli Egizi. Ora, gli elementi a nostra disposizione per scoprire l’incognita, cioè la vera natura del dio RA, sono diversi, e li ho elencati sopra: in particolare, i simboli che vediamo nell’immagine. Parrebbe tanto strano riferire tali simboli all’astronomia? Di fatto, sulla sinistra appaiono delle stelline che paiono essere corpi celesti; una delle stelline è a forma di croce ansata (Ankh). Per gli egizi la croce ansata significava ‘vita’. Quindi, direi che il segno della ‘vita’ in un contesto di corpi celesti significhi ... la Terra nel contesto del sistema solare! E allora, sempre riferendoci all’immagine, dove sta il Sole? Evidentemente è il globo che si vede sulla testa della figura umana. Rimane però da risolvere il quesito principale, cioè che cosa sia il serpente alato associato alla figura umana. Ebbene, la mia risposta è che, trovandoci in un contesto astronomico, e più precisamente nel nostro sistema solare (la presenza della croce ansata non lascia adito a dubbi), quel serpente alato che dirige (vola) verso i pianeti a noi conosciuti è a sua volta un pianeta! Ed è abitato! E’ abitato da una specie umana molto evoluta! La figura umana con le braccia allargate, a mio parere, vuol simboleggiare l’astronomo che sta misurando le distanze astrali. Ecco la vera natura del dio RA espressa dai simboli.
Per concludere: non si capisce il motivo per cui i nostri storici e archeologi abbiano sempre accettato pedissequamente l’equazione RA=Sole, quando all’interno della stessa cultura egizia vi erano fortissimi dubbi e contestazioni in proposito. Né si capisce come mai nessuno finora abbia mai ipotizzato un logicissimo collegamento fra l’ ‘antico culto’ delle prime dinastie e la riforma religiosa di Amenofi IV. Dovrebbe essere pacifico che la tradizione più antica sia anche quella più veritiera: infatti la tradizione è una delle poche cose al mondo che non si possono ricreare ex novo. Se ciò avviene, è evidente che vi è stata una manipolazione. E’ quanto è avvenuto in Egitto (ma non solo in Egitto): il culto del Sole è solo un qualcosa di posticcio, artificiosamente messo lì a rimpiazzare quello che era stato il vero culto degli antenati, riservato al dio-pianeta della bontà e dell’amore Serpente Piumato. Un culto di natura astronomica non circoscritto all’Egitto, ma che trova riscontro nei cinque continenti, come dimostro nei miei libri. Ove spiego anche i motivi per cui tale pianeta ancora non è stato scoperto dagli astronomi.
Sergio Gatti (autore dei saggi: ‘Il pianeta abitato Serpente Piumato’, editore Sovera, e ‘La dottrina segreta ebraica alla luce della teoria sul Serpente Piumato’, editore Fermenti).
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http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 25/1/2009 8:48
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Archeologia alternativa
#450
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
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Bella analisi, personalmente non concordo con la tua deduzione ma non posso certo dire che non sia coerente..

volevo solo segnalarti 2 cosa:
1) non fare l' errore degli egittoligi classici che estrapolano quella immagine... l' immagine completa non é quella ma questa:



2) Non é ufficialmente riconosciuto che quello sia Ra, anzi nella 11a ora del viaggio di Pepi, sopra l' immagine sta una scritta che recita 'O Pepi il vento del nord ti solleverà come ha sollevato Osiride' (non c' é uniformità di traduzioni su questa frase ma Ra non viene menzionato).
Inviato il: 25/1/2009 13:27
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