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Indice del forum Luogocomune
   Salute & Ambiente
  Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori

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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
Offline
quante volte parlando con qualcuno ci definiamo "ambientalisti", "amanti della Natura", "animalisti" o semplicemente attenti alla salute?

Tutti i giorni!

Non sempre pero' ci si rende conto che tutti questi temi sono intimamente legati alla nostra forchetta!

Nostra, nel senso occidentale: gli altri accoppano piccoli animali per necessità, quindi va bene.

Eh sì, all'azione più banale e meccanica che compiamo ogni santo giorno. Cercherò di essere breve perche' l'argomento è lungo, ma può dare molti spunti di riflessione.

Eh!

Questione AMBIENTALE o ecologica: nutrendoci giornalmente di prodotti di derivazione animale nonche' di animali stessi contribuiamo ahimè attivamente all'inquinamento dei mari, dei fiumi e dell'aria, alla fame nei paesi poveri, all'impoverimento del suolo e al disboscamento selvaggio, Amazzonia compresa.

E al genocidio armeno no? "Strano!"

Forse mangiando una ricca bistecca ho mandato al potere Mugabe e Mbeki.

Perche' tutto questo?

Perché siamo cattivi dentro: ci siamo nati, siamo un refuso della natura, ergo non siamo compatibili con la natura.

La causa sono gli allevamenti intensivi, dove milioni di animali vengono uccisi per soddisfare la gola di noi occidentali.

Beccato! Senza neanche legger prima tutto il post. E in Cina cosa mangiano, il riso?

Se paragonissimo ad esempio la mucca ad una macchina, nessuno di noi oserebbe comprarla: una macchina che consuma molto di più di cio' che produce ed inquina tantissimo!

E il petrolio sta finendo!

Così sono i bovini (ed in misure differenti tutti gli animali allevati). Le deiezioni copiosissime inquinano le falde acquifere e quindi i fiumi e i mari.

Non solo: le flatulenze causano il global warming.

Perche' nessuno ci dice che la situazione drammatica dell'Adriatico (con il fenomeno dell'eutrofizzazione) è dovuta agli allevamenti intensivi della pianura padana?

Perché ci hanno detto che è colpa dell'industria: stanno decidendo se è colpa dell'uomo occidentale oppure del maschio rapace stupratore occidentale. E' un gran dilemma!

Per produrre poi un kilo di carne occorre "sprecare" circa 10 kili di foraggio (soia, mais ecc) che potrebbe invece sfamare milioni di bocche.

Certo! Magari dopo aver accoppato Mugabe e soci.

In Brasile si verifica il paradosso per cui si ha la maggior produzione mondiale di soia e la gente in città che muore di fame, proprio perche' quella soia è destinata ad alimentare i bovini.

E meno male che ci avevano spacciato Lula come Salvatore dell'Ambiente.

Pure l'acqua potabile -bene sempre più prezioso- viene usata in grossissime quantità per dissetare i poveri animali (una mucca beve 200litri al giorno!!).

Fonte?

Leggiamo.

Water Availability and Distribution for Livestock

If you are thinking about creating a better water source and distribution system, here are some pertinent issues. How much water does a cow drink? That quantity and her requirements can be unrelated. The amount varies seasonally because of the moisture content of the grass she is grazing, weather conditions, the distance she has to travel to get water, and other factors such as breed and body weight. At 50 degrees, a cow may consume about five to seven gallons per day, but the amount increases by 0.4 gallons per day for every one-degree increase in air temperature. At 95 degrees, the same cow will drink an average of twenty-four gallons per day. Cows with water available within 800 feet at all times drank fifteen percent more water daily than those that traveled over 800 feet to get water (Gerrish and Davis, 1999).

24 gallons = 90.8498832 litri, al massimo. Quindi?

Per produrre nuovi pascoli vengono bruciati ettari ed ettari di foresta tropicale con conseguenze gravissime sul clima del pianeta.

Per via del global warming. Figurati che un luogo chiamato Greenland sta tornando verde. Orrore.

I suoli poi, una volta ospitato gli allevamenti, si impoveriscono e diventano sterili, aumentando l'erosione e la desertificazione.

E noi li lasciamo così, tanto erano gratis.

Questione salutistica: se abbiamo paura dei pesticidi di frutta e verdura allora dobbiamo stare attenti al consumo di carne: nelle membra degli animali da allevamento si concentrano infatti i pesticidi e le sostanze chimiche presenti nelle piante di cui si alimentano, ma con concentrazioni molto più alte!

Temo maggiormente i microbi che incrocio ogni giorno sui mezzi pubblici. A proposito, la mucca pazza è andata a far compagnia a SARS e ITX?

Inoltre è pratica comune somministrare antibiotici (anche quando l'animale è sano, per scongiurare costose cure in caso di malattia) ,antinfiammatori, farmaci contro le condizioni di stress in cui vivono, promotori della crescita (per accellerare la filiera produttiva, forzando i tempi della Natura) sempre che poi non ci siano altre schifezze tossiche nei mangimi (come la diossina -vedi polli alla diossina- o resti animali -vedi scandalo mucca pazza).

In pratica la mucca assume meno farmaci dei pargoli nella scuola pubblica gratuita e federale. Idea: forse potremmo mangiare quelli, celebrando la diversità importata da chissà quale angolo di mondo.

Prima del macello la carne si "carica" poi di adrenalina e acido lattico (derivati dalla paura e dallo stress della povera bestiola) che non fanno in tempo ad essere smaltite! Alla morte si producono inoltre tossine cadaveriche (putrescina, cadaverina, ptomaine ecc) che il nostro intestino (lungo + di 8 metri e quindi inadatto ad un simile "pasto") digerirà lentamente e a fatica.

Che la carne ed il latte (con i loro derivati) siano un problema salutare del mondo occidentale è testimoniato dalla letteratura scientifica e certe malattie (cancro al colon, al pancreas, alla mammella, infarto, artrite, gotta, aterosclerosi, obesità, reumatismi, OSTEOPOROSI* e chi più ne ha più ne metta) sono tipiche delle culture occidentali, dove pare "d'obbligo" il consumo di carne e latte.

(insiste!)

* le potenti lobby industriali della carne e del latte ci vogliono far credere per esempio che bere latte allontani il rischio di osteoporosi. Niente di più falso! Tale malattia, che provoca l'idebolimento della matrice ossea, è praticamente sconosciuta nei popoli che NON consumano latte e formaggi.L'assunzione di latte provoca l'osteoporosi.

Guarda: a questo punto potrebbe essere una delle tante inutili tare genetiche dello stupido uomo occidentale, gravemente punito da Madre Natura.

Questione ETICA: molti di noi si professano amanti degli animali ma commettono un errore di fondo, distinguendo tra animali di serie A (i nostri amici da compagnia come gatti o cani oppure le specie in via di estinzione come balene e panda) e animali di serie Z, destinati a vivere in condizioni misere per poi essere "immolati" per il nostro esigente palato.

I palestinesi vengono prima o dopo la Z?

In realtà tutti gli animali sono in grado di "sentire": amore, affetto, compagnia, amicizia, tristezza, paura proprio come noi umani!

Ho capito: dopo la Z.

Ma questo viene negato agli animali da allevamento ed eccoli subire i peggiori soprusi degni di campo di concentramento: immobilizzazioni in gabbie strettissime, trasporti su strada lunghi dei giorni, amputazioni di becchi o parti del corpo, allontanamento coatto dei propri cuccioli, malattie da stress, alimentazione forzata ed innaturale, sconvolgimento ed accorciamento del ciclo di vita fino ad arrivare a casi aberranti (come l'ingozzamento artificiale delle oche per il patè de foie gras).

E meno male che non ti ha sentito Foxman, altrimenti a quest'ora stavamo tutti in carcere.

E' giusto far subire tutto questo a degli animali senzienti?

Perché, se non fossero senzienti potremmo macellarli con gioia?

Considerato che il potere delle industrie lattiero-casearie e quello degli allevamenti è correlato con quello delle case farmaceutiche (prima ci fanno ammalare e poi ci "curano") se ne deduce che smettere di consumare carne e latticini è un dovere, un piacere e un DONO che facciamo all'ambiente, a noi stessi, alla società e agli animali.

Un dovere? Alla società? Se è un piacere, non è un dovere, e se è verso te stesso, non è verso la società, in quanto la salute è tua, e non mia, anche se magari mi tocca pagare il conto, pretesto che potrà sicuramente essere usato per eventuali razionamenti ed altre amenità.

Ps c'e' molta disinformazione e omertà nei media, soprattutto per il controllo esercitato dalle potenti industrie che pagano profumatamente innumerevoli spot ed "esperti" molto compiacenti...

Ecco perché - al contrario di te, assassino pallido - sono diventato un Freegan, per espiare la mia colpa d'esser nato occidentale: frugo nella spazzatura e mangio verdura marcia per non uccidere le piantine e gli animaletti che mi circondano.

Tiro ad indovinare: mentre noi facciamo tutto ciò, in India e Cina devono mangiar bistecche, altrimenti non avranno la forza di riderci dietro con forza sufficiente dopo aver ottenuto l'esenzione da Kyoto?



Ogni volta che leggo le parole etico, solidale e consapevole... sospetto. Quando leggo anche la parole occidentale... ho la certezza: dove vuoi andare a parare, esattamente?
Inviato il: 18/7/2006 23:37
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  •  migiu2
      migiu2
Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/6/2006
Da
Messaggi: 358
Offline
Salve a tutti
quante volte parlando con qualcuno ci definiamo "ambientalisti", "amanti della Natura", "animalisti" o semplicemente attenti alla salute?
Non sempre pero' ci si rende conto che tutti questi temi sono intimamente legati alla nostra forchetta! Eh sì, all'azione più banale e meccanica che compiamo ogni santo giorno. Cercherò di essere breve perche' l'argomento è lungo, ma può dare molti spunti di riflessione.

Questione AMBIENTALE o ecologica: nutrendoci giornalmente di prodotti di derivazione animale nonche' di animali stessi contribuiamo ahimè attivamente all'inquinamento dei mari, dei fiumi e dell'aria, alla fame nei paesi poveri, all'impoverimento del suolo e al disboscamento selvaggio, Amazzonia compresa.
Perche' tutto questo?
La causa sono gli allevamenti intensivi, dove milioni di animali vengono uccisi per soddisfare la gola di noi occidentali. Se paragonissimo ad esempio la mucca ad una macchina, nessuno di noi oserebbe comprarla: una macchina che consuma molto di più di cio' che produce ed inquina tantissimo! Così sono i bovini (ed in misure differenti tutti gli animali allevati). Le deiezioni copiosissime inquinano le falde acquifere e quindi i fiumi e i mari. Perche' nessuno ci dice che la situazione drammatica dell'Adriatico (con il fenomeno dell'eutrofizzazione) è dovuta agli allevamenti intensivi della pianura padana?
Per produrre poi un kilo di carne occorre "sprecare" circa 10 kili di foraggio (soia, mais ecc) che potrebbe invece sfamare milioni di bocche. In Brasile si verifica il paradosso per cui si ha la maggior produzione mondiale di soia e la gente in città che muore di fame, proprio perche' quella soia è destinata ad alimentare i bovini.
Pure l'acqua potabile -bene sempre più prezioso- viene usata in grossissime quantità per dissetare i poveri animali (una mucca beve 200litri al giorno!!).
Per produrre nuovi pascoli vengono bruciati ettari ed ettari di foresta tropicale con conseguenze gravissime sul clima del pianeta. I suoli poi, una volta ospitato gli allevamenti, si impoveriscono e diventano sterili, aumentando l'erosione e la desertificazione.


Questione salutistica: se abbiamo paura dei pesticidi di frutta e verdura allora dobbiamo stare attenti al consumo di carne: nelle membra degli animali da allevamento si concentrano infatti i pesticidi e le sostanze chimiche presenti nelle piante di cui si alimentano, ma con concentrazioni molto più alte! Inoltre è pratica comune somministrare antibiotici (anche quando l'animale è sano, per scongiurare costose cure in caso di malattia) ,antinfiammatori, farmaci contro le condizioni di stress in cui vivono, promotori della crescita (per accellerare la filiera produttiva, forzando i tempi della Natura) sempre che poi non ci siano altre schifezze tossiche nei mangimi (come la diossina -vedi polli alla diossina- o resti animali -vedi scandalo mucca pazza).
Prima del macello la carne si "carica" poi di adrenalina e acido lattico (derivati dalla paura e dallo stress della povera bestiola) che non fanno in tempo ad essere smaltite! Alla morte si producono inoltre tossine cadaveriche (putrescina, cadaverina, ptomaine ecc) che il nostro intestino (lungo + di 8 metri e quindi inadatto ad un simile "pasto") digerirà lentamente e a fatica.
Che la carne ed il latte (con i loro derivati) siano un problema salutare del mondo occidentale è testimoniato dalla letteratura scientifica e certe malattie (cancro al colon, al pancreas, alla mammella, infarto, artrite, gotta, aterosclerosi, obesità, reumatismi, OSTEOPOROSI* e chi più ne ha più ne metta) sono tipiche delle culture occidentali, dove pare "d'obbligo" il consumo di carne e latte.

* le potenti lobby industriali della carne e del latte ci vogliono far credere per esempio che bere latte allontani il rischio di osteoporosi. Niente di più falso! Tale malattia, che provoca l'idebolimento della matrice ossea, è praticamente sconosciuta nei popoli che NON consumano latte e formaggi.L'assunzione di latte provoca l'osteoporosi.

Questione ETICA: molti di noi si professano amanti degli animali ma commettono un errore di fondo, distinguendo tra animali di serie A (i nostri amici da compagnia come gatti o cani oppure le specie in via di estinzione come balene e panda) e animali di serie Z, destinati a vivere in condizioni misere per poi essere "immolati" per il nostro esigente palato.
In realtà tutti gli animali sono in grado di "sentire": amore, affetto, compagnia, amicizia, tristezza, paura proprio come noi umani! Ma questo viene negato agli animali da allevamento ed eccoli subire i peggiori soprusi degni di campo di concentramento: immobilizzazioni in gabbie strettissime, trasporti su strada lunghi dei giorni, amputazioni di becchi o parti del corpo, allontanamento coatto dei propri cuccioli, malattie da stress, alimentazione forzata ed innaturale, sconvolgimento ed accorciamento del ciclo di vita fino ad arrivare a casi aberranti (come l'ingozzamento artificiale delle oche per il patè de foie gras).
E' giusto far subire tutto questo a degli animali senzienti?

Considerato che il potere delle industrie lattiero-casearie e quello degli allevamenti è correlato con quello delle case farmaceutiche (prima ci fanno ammalare e poi ci "curano") se ne deduce che smettere di consumare carne e latticini è un dovere, un piacere e un DONO che facciamo all'ambiente, a noi stessi, alla società e agli animali.

Ps c'e' molta disinformazione e omertà nei media, soprattutto per il controllo esercitato dalle potenti industrie che pagano profumatamente innumerevoli spot ed "esperti" molto compiacenti...

_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 18/7/2006 22:57
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