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   Salute & Ambiente
  Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori

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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#31
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Pioggie acide,scie chimiche,radiazioni,cesio,stronzio,uranio, smog,ed altre cosucce innoque rimangono sospese nell'aria o cadono sul terreno e fertilizzano i vegetali? Parliamo ancora di biologico?
E questo sarebbe mangiar sano?
Credo sia solo questione di gusti,io i vegetali,fatte alcune eccezione,proprio non li digerisco,l'uomo è onnivoro e magia quello che trova e che più gli piace.
Torniamo all'età della pietra,e i problemi sono risolti?
Non credo,perchè anche allora chi era vegetariano mangiava quello che trovava e qualche volta moriva perchè ingeriva bacche tossiche,ma non disdegnava le scarpe fatte con il pellame del cacciatore,le pellicce per ripararsi dal freddo,le ossa di animale per ricavarne attrezzi ed altro. E questo a tutte le latitudini dell'emisfero terrestre,africa,asia,america,ed occidente compreso. Solo che allora la popolazione era un terzo di quella mondiale,all'incirca.
Adesso per sfamare miliardi di persone come si fà? Allevamenti intensivi,produzioni di massa,pesticidi ed altre sostanze,OGM guarda caso introdotti proprio all'insaputa delle popolazioni indigene del terso mondo,e che poi noi acquistiamo per il commercio equo-solidale.
Vedi un po' se questo è un discorso sensato
Una soluzione c'è,la stanno praticando con il NWO,guerre,New Age ed altre cazzate,praticamente dimezziamo la popolazione brutta,cattiva,ignorante e sporca,ed antidemocratica
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 19/7/2006 12:38
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#32
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
Da
Messaggi: 1612
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Buongiorno,
questo spunto è tratto da una battuta di Luttazzi, in "Bollito misto con Mostarda":

"I vegetariani insistono nel non voler mangiare esseri viventi. Ma anche i vegetali sono esseri viventi... solo che sono più facili da catturare!".


Questo invece è tutto mio: ....
_________________
...Ars adeo latet arte sua...
Inviato il: 19/7/2006 12:41
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Fa parte del ciclo naturale per cui l'animale viene allevato, torturato, ingozzato privato dei cuccioli...alla faccia della Natura!

Volenti o nolenti, facciamo anche noi parte della natura.

ma ti fa tanto ridere? pensi che gli animali non provino istinti ed emozioni? senza parole...

Mi fa ridere l'idea della gallina che "si mette al sicuro" salendo sugli alberi: mai sentito parlare di gatti, faine, uccelli rapaci?
Senza parole...

Sì, hai mai sentito parlare dei benefici per salute di una alimentazione vegetariana? o hai sentito dire che: la carne è indispensabile per la crescita, il latte fa bene per le ossa, il pesce aiuta il cervello, la carne ha proteine nobili, ecc ecc?

Ancora non vedo imposizioni.

è inutile che mi posti km di articoli sulla soia. Innanzitutto in una dieta vegetariana ne basta veramente poca perche ci sono un'infinità di altri prodotti vegetali fantastici!

Guarda che sei tu che hai cominciato a scrivere della soja che potrebbe risolvere il problema alimentare del Brasile...

essendo la migliore "antagonista" della carne viene attaccata in maniera veemente su molti siti.

Quindi: quello che posti tu è il vangelo, quello che posto io – se in contrasto con le tue idee – è disinformazione.
Infatti:

1) è infinitamente più salutare della carne (oltre che meno dannosa per l'ambiente)

Cosa smentita da ciò che ho postato io.

2) nonostante tutto viene comunque abbondantemente prodotta ma per finire negli stomaci dei bovini, la cui carne poi finirà nei nostri!

Dopo essere stata processata dal sistema digerente del bovino, però. Anche la soja fermentata, tipo il tofu, diventa un alimento molto diverso (e meno pericoloso, tra l'altro, come si evince sempre dal mio post precedente).

Ma non fai prima a dire che sei e rimarrai un fiero consumatore di carne?

E tu non fai prima a dire che sei e rimarrai un fiero vegetariano? Possibile che ciascuno non possa fare le sue scelte di vita senza farne una questione ideologica? Si sceglie di essere vegan, ma poi si vuole anche l'approvazione degli altri, se questa non arriva allora gli altri sbagliano, se gli altri sbagliano ci vorrà una legge speciale, e così via...
Io la carne la consumo, in quantità molto limitate, e non me ne frega nulla se tu la mangi oppure no: fai come ti pare, ma non venire a menarmela con Madre Natura, con la sensibilità dei polli o con gli squilibri karmici.

Non ho invece alcun problema, ripeto, a discutere di allevamenti intensivi o antibiotici somministrati ai bovini, ma questi sono problemi che non si risolvono necessariamente smettendo di mangiare carne.
Basterebbe smettere di mangiare "quella" carne.
Inviato il: 19/7/2006 12:51
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#34
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/10/2005
Da Puglia
Messaggi: 657
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Dovremmo armarci di arco e frecce ed andare all'allevamento?
Ne saresti capace?
Io me lo sono chiesto, e sono diventato vegetariano (con fatica, per carità...)
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Io ne sono capace...anche di fare pesca subacquea...e di cucinare(oserei dire magnificamente ) quello che posso procacciare.Sono un violento mostro nemico della natura!?
Se mi mettete in guardia dagli allevamenti intensivi,dai medicinali che usano,dai mangimi...insomma dalle multinazionali:sfondate una porta aperta!!!
Da quando mi sono dato al bio,non ho più(o quasi) certi "problemini" al colon...
Però continuo a mangiare carne(possibilmente al sangue,sarà qualche retaggio?),pesce,così come frutta,legumi,verdura...qualsiasi cosa sia commestibile.
E per evitare l'obesità,faccio sport,all'aria aperta,per boschi,in mare...
Perchè si può rispettare la natura,senza idolatrane un idea distorta.
Quello che pesco,lo mangio.Mi è capitato di cacciare,l'ho mangiato.E lo faccio con una certa soddisfazione.Non sparacchio a cazzo,non pesco per regalare o buttare.Così come faccio con soddisfazione altre cose,tipo non fumare nei boschi,non accendere fiamme,non insozzare...
Io mi sento in sintonia con la natura così
Poi,non è del tutto vero che vegetariani e vegani abbiano l'apparato immunitario migliore.
Mio fratello è vegetariano,ed anche la sua ragazza.
E delle contraddizioni e magagne dei vega-vegetariani-amanti della natura,ne ho esempi tutti i giorni...
PS
Pax,ti devo una cena,un giorno...
quei pezzi sulla soya mi faranno rispondere alla grande alle paranoie del mio fratellino,che non fà del proselitismo,ma quando ha una ghiotta occasione...zzack,mena la botta!!!
_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 19/7/2006 13:00
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  •  bandit
      bandit
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#35
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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Messaggi: 1649
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giovani,
nella dieta media dell'italico c'e' troppa carne, e cio' non e' salutare
fonte: bandit

"imporre"...ma quandomai !
per fortuna lo stomaco e' proprieta' (abbastanza) privata e ognuno ci butta dentro piu' o meno quello che gli pare senza tediare il prossimo (a differenza di quanto avviene con le sigarette, per esempio).

poi mica si vuole far diventare tutti vegetariani di botto, che poi ci fate salire il prezzo dell'insalata !

comunque di porcherie ce ne sono un sacco, mica basta limitare (non ho detto eliminare del tutto) la carne. se per esempio elimino la carne e la sostituisco con un maggior consumo di carboidrati raffinati, non faccio una roba bella.
Inviato il: 19/7/2006 13:45
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  •  Daemon
      Daemon
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#36
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/9/2005
Da
Messaggi: 255
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Come con l'11 settembre, non si tratta di convincere, ma di avere gli adeguati strumenti informativi per essere in grado di scegliere da soli.

Fame nel mondo
Si calcola che sulla terra ci siano 15 miliardi di capi di bestiame allevati dall'uomo.
L'89% delle terre coltivate viene impiegato per la loro nutrizione.
Se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati esclusivamente per produrre alimenti vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale: verrebbe quindi risolto il problema della fame nel mondo.

Inquinamento
Per ottenere 1 kg di carne occorrono 15 kg di cereali; il resto va in escrementi. Questi, vista la grande quantità, non possono essere riassorbiti immediatamente dal terreno e di conseguenza immettono ammoniaca e metano nell'atmosfera.
L'ammoniaca prodotta dagli allevamenti è riconosciuta come una delle maggiori cause delle piogge acide e il metano va ad aggiungersi a quei gas responsabili dell'effetto serra.
Per poter nutrire un così alto numero di animali da allevamento è necessaria una sovrapproduzione di cereali e per far ciò vengono utilizzate grandi quantità di fertilizzanti (come I'azoto) e pesticidi. L'azoto finisce nei fiumi e nei mari, soffoca i pesci e facilita il formarsi delle alghe (quelle che ci ritroviamo sotto forma di mucillaggine).

Salute
l pesticidi vengono ingeriti dagli animali allevati portando la loro carne a una concentrazione di residui che risulta essere 14 volte superiore a quella contenuta nei vegetali.
Ogni anno viene bruciata una parte della foresta amazzonica per far posto a nuove coltivazioni e a nuovi allevamenti (è grande ma finirà... e dopo cosa respiriamo?). Senza la produzione di carne, solo una parte molto minore del terreno agricolo verrebbe utilizzato per le coltivazioni, lasciando rigenerare la terra (non avremmo quindi bisogno di utilizzare fertilizzanti chimici).
Statistiche mediche hanno constatato come diabete, trombosi, osteoporosi, artrite, malattie renali, obesità e ipertensione siano strettamente legate al consumo di carne.
Inoltre ricerche dimostrano come i tumori del colon, del seno, della prostata, dell'utero e tanti altri abbiano minor incidenza nei vegetariani e come vi sia, in essi, una totale assenza di forme cancerogene all'apparato digerente. Inoltre questi ultimi risultano essere soggetti al 30% in meno di malattie cardiache dei mangiatori di carne.

Etica e filosofia

gabbie vuote di Tom Reagan - Liberazione animale di Peter Singer
Inviato il: 19/7/2006 14:06
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#37
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati esclusivamente per produrre alimenti vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale: verrebbe quindi risolto il problema della fame nel mondo.

Ti sei mai chiesto cosa potrebbe succedere se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati esclusivamente per produrre alimenti vegetali?
L'habitat è una questione di equilibrio.

Liberazione animale di Peter Singer

No! Peter Singer NO!

“Many people are shocked when they discover that sober philosophers holding positions at prestigious universities in this country and Europe regularly defend the moral permissibility of the direct and fully intentional killing of young children and the severely disabled,” Solomon said, adding that the first defense of such killing appeared in 1973 in an article, “A Defense of Abortion and Infanticide,” written by a well known and widely respected philosopher, Michael Tooley, for Philosophy and Public Affairs, a journal published by Princeton University and regarded by many philosophers as the leading journal of ethics in the English-speaking world.

“When Princeton a few years ago named Peter Singer, the Australian philosopher now most closely identified with the worldwide movement to legitimize infanticide, to a prestigious chair of ethics in their University Center for Human Values, Princeton’s position as the academic beating heart of the assault on children was solidified,” Solomon said.


Inviato il: 19/7/2006 14:21
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#38
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/6/2006
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Citazione:


Volenti o nolenti, facciamo anche noi parte della natura.


Si esatto. infatti i leoni IN NATURA tengono prigioniere le gazzelle e le imbottiscono di farmaci e ormoni prima di mangiarle. Molto naturale

Citazione:
Mi fa ridere l'idea della gallina che "si mette al sicuro" salendo sugli alberi: mai sentito parlare di gatti, faine, uccelli rapaci?


Era solo un esempio per farti capire che gli animali sono senzienti e provano dei sentimenti. Lo dimostrano gli etologi e c'è pure un bel libro: "Il maiale che cantava alla luna"
La vita emotiva degli animali da fattoria
Jeffrey Moussaieff Masson,232 pp., Edizioni Il saggiatore, 16 €
"Peter Singer ha detto di questo libro: "Spero che tutti lo leggano perché cambierà il modo in cui la gente considera animali che incontra ogni giorno: nel proprio piatto."
"Avevamo sentito un' infinità di storie su questa scrofa incredibile che adorava farsi una nuotata di prima mattina, quando il mare era liscio come l'olio, e apprezzava la compagnia dei bambini, sempre che le dessero una grattatina sulla pancia prima di andarsene. Era pulitissima, beneducata, sensibile, intelligente e socievole."

Per troppo tempo gli animali da fattoria sono stati disprezzati e considerati esseri ottusi e insensibili: attingendo a storia, letteratura, aneddoti e studi scientifici (oltre che alla propria esperienza) l'autore dà voce a queste creature inermi e allevate per essere munte, tosate, macellate e mangiate. Se molti psicologi comportamentisti sostengono che è impossibile determinare quando un animale è felice, Masson fa invece una considerazione molto semplice: un animale è felice quando può vivere secondo la propria natura. E il passo ulteriore per lui è stato scegliere un'alimentazione priva di qualsiasi ingrediente di origine animale. Studioso di sanscrito e psicanalista, Masson è stato direttore degli Archivi Sigmund Freud.

Peter Singer ha detto di questo libro: "Masson è uno scrittore meraviglioso e questo è il suo libro più importante. Spero che tutti lo leggano perché cambierà il modo in cui la gente considera animali che incontra ogni giorno: nel proprio piatto." "





Citazione:
Ancora non vedo imposizioni.


infatti, ho sbagliato! volevo dire LAVAGGIO DEL CERVELLO

Citazione:
Guarda che sei tu che hai cominciato a scrivere della soja che potrebbe risolvere il problema alimentare del Brasile...


Ok ma forse non sai che la soia non è vitale. L'ho nominata perche' è in larghissima parte coltivata per alimentare gli animali di cui ti nutri. Un vegetariano puo' vivere benissimo anche senza soia. E' solamente un alimento come un altro.
Di seguito ti posto un rescoconto di tutti gli studi fatti sulla soia.



Soia, questa sconosciuta

dr.ssa Luciana Baroni

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La letteratura medico scientifica nel campo della nutrizione non è priva di contraddizioni, e la soia non può certo costituire l’eccezione. La ricerca clinica sui rapporti tra soia e salute include molti settori, tra i quali il cancro, la malattia coronarica, l’osteoporosi, le funzioni cognitive, i sintomi della menopausa e la funzionalità renale, ma molti di questi dati sono ancora conflittuali o inconsistenti [Messina_2002a].

Nella Biblioteca Medica Internazionale (Pubmed), disponibile on-line, sotto la voce “soia” sono classificati, a giugno 2005, 6.636 articoli medico scientifici (ben 515 sono stati pubblicati negli ultimi 6 mesi), dei quali 503 sono rassegne e 2.979 sono studi sull’animale. Rispettivamente 147, 161 e 110 articoli affrontano temi di “sicurezza”, “benefici” e “riduzione del rischio”, mentre la chiave “rischio” utilizzata isolata, lista 604 articoli ma appare scarsamente informativa, in quanto include articoli che affrontano sia i rischi legati all’utilizzo della soia che gli effetti della soia sulla riduzione del rischio di svariate patologie (prevalentemente vascolari, tumorali e dell’osso). Molti articoli sugli effetti della soia a carico di vari organi sono condotti sull’animale. Ad esempio, gli effetti della soia sull’”osso” sono affrontati in 273 articoli, di cui 16 sul topo e 60 sul ratto, mentre quelli sulla tiroide sono affrontati in 65 articoli, di cui 39 condotti sull’animale.

Gran parte degli effetti benefici della soia sulla salute, soprattutto nei confronti della salute della donna in post-menopausa, di alcuni tipi di cancro e delle malattie cardiovascolari viene riferita agli isoflavoni, il principale composto fenolico fitochimico in essa contenuto, dotato di numerose azioni biologiche [McCue_2004]. Gli isoflavoni si legano al recettore estrogenico e possono agire in alcuni tessuti come agonisti, esercitando una debole attività simil-estrogenica (come per esempio sull’osso dove aumentano l’attività degli osteoblasti), mentre in altri tessuti la loro azione è di debole antagonismo a quella degli estrogeni (per esempio inibendo la moltiplicazione delle cellule di utero e mammella) [Chen_2002]. Il consumo di almeno 10 g al giorno di proteine della soia ricche di isoflavoni (introito tipico delle popolazioni Asiatiche) sembra essere associato con effetti benefici sulla salute [Messina_2002a], ma molti studi clinici sugli effetti degli isoflavoni sono condotti con l’utilizzo di estratti di soia e preparati a base di isoflavoni.

Cerchiamo di puntualizzare i dati salienti a favore e contro l’utilizzo della soia che emergono dai lavori più recenti di questa vasta letteratura.

Salute Cardiovascolare.
Nel campo della salute cardiovascolare sono disponibili studi clinici non sempre concordi a supporto degli effetti favorevoli della soia.

Rassegne e metanalisi recenti condotte in pazienti iperlipemici indicano come l’assunzione di soia sia in grado di ridurre i lipidi plasmatici in modo variabile ma consistente: Colesterolo totale 10-19%, LDL-colesterolo 14-20%, Trigliceridi 8-14%. Le proteine della soia sono inoltre risultate in grado di elevare il colesterolo-HDL (il cossidetto "colesterolo buono") nelle donne in post-menopausa [Merritt_2004a].

Uno studio trasversale su oltre 1000 donne in pre- e post-menopausa nel “braccio” di Oxford dello studio EPIC ha trovato che l’assunzione di modiche quantità di soia, nell’ambito di una dieta regolare, è risultata in grado di influenzare in modo favorevole i livelli di colesterolo totale e colesterolo-LDL, essendo quindi protettiva nei confronti delle malattie vascolari [Rosell_2004].

Se l’assunzione di integratori a base di isoflavoni, fino a 150 mg al dì, non sembra esercitare effetti clinici di rilevo sui lipidi ematici in una recente metanalisi di studi clinici randomizzati [Yeung_2003], nemmeno la quantità di isoflavoni fornita da una dieta occidentale standard (circa il 15% delle proteine totali [Messina_2002a]) sembra influenzare i fattori di rischio cardiovascolari nel HPFS [van der Schouw_2005].

E’ stato recentemente pubblicato uno studio longitudinale su oltre 45 mila donne cinesi di età compresa fra 40 e 70 anni, che ha dimostrato come il consumo abituale proteine di soia sia inversamente associato con i valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica, soprattutto nelle donne più anziane [Yang_2005].

Tumori ormono-sensibili
Gli isoflavoni della soia sembrano giocare un ruolo importante nella prevenzione del cancro della mammella nelle donne asiatiche, ma il loro utilizzo nelle donne affette da cancro della mammella rimane ancora controverso e non sufficientemente supportato [Hu_2004].

I tassi di morte per cancro della prostata sono ridotti negli uomini asiatici (così come negli avventisti californiani che consumino latte di soia), e una delle ipotesi per spiegare queste differenze invoca il consumo di cibi a base di soia. Quest’effetto sarebbe imputabile all’azione degli isoflavoni sull’antigene prostatico specifico, il testosterone, gli estrogeni e l’espressione dei recettori ormonali [Holzbeierlein_2005]. Anche se una recente analisi di studi clinici conclude che solo pochi studi supportano un effetto protettivo dei fitoestrogeni (della soia ma non solo) nei confronti del cancro della prostata [Ganry_2005], questi composti sono risultati in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali prostatiche in vitro [Messina_2003]. Una recente metanalisi di studi epidemiologici concernenti la relazione tra soia e rischio di morte per cancro prostatico ha evidenziato una riduzione del rischio del 30% (RR 0.7%) associato al consumo di cibi a base di soia [Yan_2005].

Salute dell’osso
Nelle donne asiatiche, l’assunzione di isoflavoni è associato con un’aumentata densità minerale dell’osso [Chen_2002]. Molti studi nell’ambito della salute dell’osso sono però stati condotti con integratori. Una recente rassegna di studi clinici ed epidemiologici suggerisce che, sebbene i risultati degli studi analizzati siano poco incisivi, gli isoflavoni sarebbero in grado di ridurre la perdita di tessuto osseo nelle donne nella prima post-menopausa [Messina_2004a].

Altri studi hanno dimostrato che gli isoflavoni, somministrati in dosi appropriate (es. 100 mg al dì [Mori_2004]), eserciterebbero degli effetti protettivi sullo scheletro, aumentando la densità minerale dell’osso, ma una riduzione nel rischio di fratture non è stata ancora evidenziata in studi prospettici. L’evidenza dell’efficacia degli isoflavoni della soia sulla salute dell’osso è da alcuni autori considerata comunque ancora priva di consistenza [Weaver_2005].

Formulazioni per l’infanzia a base di soia
Le formulazioni per l’infanzia a base di soia sono utilizzate nei Paesi occidentali da circa 100 anni per nutrire, oltre che lattanti vegetariani, anche lattanti affetti da intolleranza al lattosio, galattosemia e allergia al latte vaccino IgE-mediata.

Soprattutto sulla base di esperimenti condotti sull’animale, molto scalpore è stato sollevato sull’adeguatezza nutrizionale di questi prodotti e sulla pericolosità del loro contenuto di isoflavoni, e sono stati ipotizzati effetti negativi sullo sviluppo sessuale e del comportamento dei bambini che li assumono, nonché sulla funzione riproduttiva, del sistema immunitario e della tiroide.

Ad oggi l’evidenza clinica che deriva da studi sull’uomo indica che queste sostanze presenti nelle formulazioni per l’infanzia a base di soia non causano effetti negativi su crescita, sviluppo e funzione riproduttiva [Miniello_2003, Merrit_2004]. Uno studio recente evidenza che, nonostante i prevedibili livelli più elevati di fitoestrogeni nel sangue e nelle urine di lattanti nutriti con formulazioni a base di soia, non sono presenti differenze nello sviluppo fisico e mentale di questi bambini [Ryowon_2004].

Tiroide
Sono riportate in letteratura segnalazioni sul possibile effetto gozzigeno della soia, da riferire ancora al contenuto di isoflavoni. Queste preoccupazioni si basano su ricerche in vitro, studi sull’animale e vecchi report di casi di gozzo in lattanti nutriti con formulazioni per l’infanzia a base di soia non addizionate con iodio.

Oltre alla letteratura relativa ai lattanti già riportata nel precedente paragrafo, uno studio clinico randomizzato recentemente condotto su un gruppo di donne con disponibilità di iodio nella dieta, trova che gli isoflavoni della soia non esercitano effetti negativi sulla funzionalità tiroidea [Bruce_2003].

Miscellanea
Una recente rassegna sistematica sugli effetti dei fitoestrogeni (non solo di soia) nel trattamento dei sintomi da menopausa conclude che l’evidenza non supporta un miglioramento di questi sintomi con l’utilizzo di cibi o estratti contenenti fitoestrogeni [Krebs_2004].

L’assunzione di elevate quantità di isoflavoni della soia è risultata in grado di ridurre la prevalenza di rinite allergica in una coorte di un migliaio di donne giapponesi in gravidanza [Miyake_2005].

Inoltre, la soia è una fonte abbondante di altri nutrienti, oltre agli isoflavoni. Il solo isolato proteico contiene molte altre sostanze fitochimiche (ne sono state identificate 136), come saponine e fosfolipidi, tra cui la fosfatidilserina, che sarebbe in grado di migliorare la funzionalità della membrana delle cellule nervose) [Fang_2004].

La soia contiene inoltre fibre solubili e acidi grassi poliinsaturi, ed è virtualmente priva di acidi grassi saturi. Infine le proteine della soia, sostituite nella dieta alle proteine animali, si sono dimostrate ancora in un vecchio studio clinico risalente a 30 anni fa più che adeguate in quanto in grado mantenere normale il bilancio azotato nell’uomo [Derby_1975].

Commenti
La variabilità dei risultati che derivano dagli studi clinici sulla soia può avere differenti spiegazioni. La diversa composizione dei vari prodotti a base di soia utilizzati nelle differenti ricerche può sicuramente essere uno dei motivi che spiega questa variabilità: è ovvio come differenze nella composizione chimica dei vari prodotti a base di soia possano essere responsabili di notevoli differenze nella loro attività biologica. Se chiaramente gli isoflavoni privati della componente proteica presenti negli integratori differiscono da quelli contenuti nei prodotti proteici a base di soia, pure gli integratori possono differire notevolmente tra loro nel profilo degli isoflavoni e i prodotti proteici essere molto differenti tra loro nel contenuto di isoflavoni.

Inoltre, la letteratura suggerisce che la lavorazione industriale della soia alteri la struttura delle proteine e i prodotti della sua digestione intestinale nell’uomo. Prodotti parziali della digestione della proteine della soia, i peptidi, possono essere assorbiti ed esercitare degli effetti in vivo, e sono quindi da aggiungere alla lista dei componenti della soia dotati di attività biologica. E’ quindi importante stabilire come la trasformazione industriale sia in grado di alterare l’attività biologica delle proteine della soia, e distinguere tra studi clinici che hanno utilizzato le proteine della soia trasformate dall’industria alimentare da quelli che hanno utilizzato i cibi tradizionali a base di soia.

Esiste inoltre una variabilità nell’azione della flora intestinale sugli isoflavoni, che può condizionare la quantità ed il tipo di isoflavoni presenti nei tessuti tra individuo e individuo, ma soprattutto solo il 30-50% della popolazione adulta possiede i batteri intestinali in grado di convertire l’isoflavone della soia daidzeina nell’isoflavone equolo, la cui produzione è vantaggiosa in quanto composto dotato di molteplici azioni.

Gli isoflavoni sono poi convenzionalmente considerati gli estrogeni delle piante, in quanto sono in grado di legarsi ai recettori per gli estrogeni. Deve però essere chiaro come gli effetti biologici complessivi degli isoflavoni siano marcatamente differenti da quelli degli estrogeni, e comprendano anche importanti effetti non-ormonali [Messina_2004].

Infine, esiste nella letteratura scientifica una mancanza di standardizzazione nella nomenclatura dei prodotti a base di soia il cui effetto viene analizzato, che rende quasi impossibile confrontare tra loro i vari studi. Vi sono inoltre differenze sostanziali ben intuibili tra studi in vitro, su colture cellulari, con modelli animali, e studi sull’uomo. Va poi precisato che i risultati di studi sulle popolazioni Asiatiche, che utilizzano cibi tradizionali a base di soia, non possono essere comparati con quelli di studi clinici sull’uomo o peggio sull’animale, che generalmente utilizzano integratori o isolati di soia. Infine, molti dati sono basati su studi modelli animali di malattia, che non possono essere equiparati con malattie che spontaneamente insorgono nell’uomo [Erdman_2004].

Conclusioni
L’enorme mole di articoli pubblicati annualmente in letteratura sulla soia e i suoi derivati rende difficile anche per gli studiosi specializzati in questo campo della nutrizione riuscire a sintetizzarne i risultati e fornirne un’interpretazione prospettica. E’ quindi necessaria una grande cautela quando si voglia analizzare questi dati in termini di rapporto rischio/beneficio per la salute, soprattutto quando essi siano utilizzati per scopi informativi o educativi.

Anche se sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati a lungo termine per valutare l’efficacia dell’utilizzo della soia per l’uomo, per quanto riguarda la sicurezza si può affermare che questa è sicuramente già supportata dalla lunga storia di utilizzo di questo cibo da parte delle popolazioni Asiatiche e dalla letteratura già esistente nel campo della nutrizione umana. Mancano invece ancora dati definitivi e inequivocabili sugli effetti della soia sulla salute, che pongano come outcome eventi importanti come le fratture e gli eventi coronarici: la maggior parte degli studi in questo campo è infatti ancora prevalentemente composta da piccoli studi clinici a breve termine, mentre studi clinici più vasti sono tuttora in corso [Messina_2004].

Gli studiosi di Nutrizione Vegetariana consigliano di consumare una dieta variata che includa cibi appartenenti a tutti 5 i gruppi alimentari vegetali: cereali; legumi, frutta secca e altri cibi ricchi proteine; verdura; frutta; cibi grassi. La soia va collocata nel gruppo alimentare dei legumi, di cui viene consigliato un minimo di 5 porzioni al giorno. Va notato che 1 porzione di fagioli di soia secca sono circa 30 grammi e che 1 porzione di tofu e tempeh sono circa 70 grammi, mentre 1 porzione di proteine di soia (“analoghi della carne”) sono 30 grammi scarsi [Messina_2004b].

Il legume soia, in tutte le sue forme e preparazioni, va consumato alternandolo con gli altri legumi, molti dei quali appartenenti alla tradizione italiana: tutti i tipi di fagioli (borlotti, lamon, cannellini, dall’occhio, neri messicani, rossi, pavone, corona, bianchi di Spagna), i piselli, tutti i tipi di lenticchie (rosse, Castelluccio, giganti), le fave, le cicerchie, i ceci, i lupini e i fagiolini.

Inoltre, anche per la soia vale il principio che tutti i cibi vegetali sono tanto più salutari quanto più vengano consumati vicino al proprio stato naturale: ciò significa che è preferibile utilizzare i fagioli di soia cotti piuttosto che tofu e tempeh, ma anche che è preferibile utilizzare tofu e tempeh piuttosto che l’isolato proteico di soia o gli hamburger vegetali.

In sintesi, un consumo limitato di soia, quale si realizza rispettando le dimensioni di una porzione e la variabilità di assunzione dei cibi vegetali che appartengono al suo stesso gruppo alimentare, non può essere considerato dannoso e potrebbe invece esercitare degli effetti favorevoli sulla salute. Le popolazioni asiatiche consumano in media 10 grammi di proteine di soia al giorno, e questo quantitativo può essere ottenuto semplicemente con l’assunzione di 30 grammi di fagioli di soia secchi, poco più di 80 grammi di tofu bianco o 12 grammi di isolato proteico. Non ci sono al momento evidenze che supportino un rapporto rischio/beneficio favorevole legato ad assunzioni più elevate di soia e suoi derivati o men che meno di integratori.

Anche per la soia valgono comunque i principi della moderazione e della varietà più che quelli della praticità e della rapidità di preparazione del piatto, che possono rendere la scelta di alimentarsi di cibi vegetali estremamente vantaggiosa per la salute.


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Fonti
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http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/GAV_ital.html (accesso 16.06.2005).

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[Yeung_2003] Yeung J, Yu TF. Effects of isoflavones (soy phyto-estrogens) on serum lipids: a meta-analysis of randomized controlled trials. Nutr J 2003 Nov 19;2(1):15.


Citazione:
Si sceglie di essere vegan, ma poi si vuole anche l'approvazione degli altri, se questa non arriva allora gli altri sbagliano, se gli altri sbagliano ci vorrà una legge speciale, e così via...
Io la carne la consumo, in quantità molto limitate, e non me ne frega nulla se tu la mangi oppure no: fai come ti pare, ma non venire a menarmela con Madre Natura, con la sensibilità dei polli o con gli squilibri karmici.


Io non voglio nessuna approvazione, sto benissimo e la mia salute è molto migliorata da quando son diventato vegan. Volevo solo INFORMARE, dal momento che allevare animali significa anche inquinare, fare un danno alla nostra salute, sottrarre cibo ai popoli più poveri e provocare torture indicibili agli animali...sono DATI DI FATTO. Vuoi confutare anche questi?
Se sei fiero mangiatore di carne allora non postare, sappiamo tutti le qualità miracolose della carne che ci vengono propinate dai media. Permittimi di esporre degli argomenti per contrastare la disinformazione.
Se poi mangi la carne e hai problemi di coscienza , quelli sono fatti tuoi.
Con rispetto.

_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 19/7/2006 14:34
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  •  bianca
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#39
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Citazione:
Se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati esclusivamente per produrre alimenti vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale: verrebbe quindi risolto il problema della fame nel mondo.



Ma il disboscamento per la creazione di campi coltivabili, non è un danno all'ambiente?
_________________
Citazione:
Il futuro dell’uomo
è a una drammatica stretta
ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 19/7/2006 14:41
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  •  migiu2
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#40
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titano75 ha scritto:
L'uomo fa parte del ciclo naturale aniamale ( superiorità intellettiva compresa ) , quindi essendo anche animale , è anche quasi sempre insensibile al dolore altrui ( invece di pensare a qualche gallina con il collo tirato, ti ricordo le diverse tonnellate di bombe scaricate su Beirut senza il minimo scrupolo ) ,


Oddio, questa storia della SUPERIORITA' dell'Uomo mi fa strani ricordi...Sai per questo non tantissimo tempo fa era considerato "normale" schiavizzare i negri (essere inferiori...). E' un atteggiamento pericoloso sentirsi "superiori" verso altri esseri viventi..

Citazione:
perciò ne consegue che, l'uomo non si fa questo tipo di scrupoli

hai fatto tutto da solo eheh

Citazione:
e da sempre HA preferito dell'ottima carne,piuttosto che soja e derivati, si buoni, ma sicuramente meno nutrienti...( almeno secondo il mio palato e al mio Ritmo di vita "decisamente molto sportivo ", se andassi avanti a Soja e "margherite" nn lo sò .... )


Da sempre non credo! L'apparato masticatore (assenza di canini pronunciati e presenza di molti molari e premolari) e digerente (lunghissimo)-per esmpio- assai diversi dagli animali carnivori, indicano che la dieta non è certo basata sul consumo di carne!

_________________
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Inviato il: 19/7/2006 14:48
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#41
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Volevo solo INFORMARE, dal momento che allevare animali significa anche inquinare, fare un danno alla nostra salute, sottrarre cibo ai popoli più poveri e provocare torture indicibili agli animali...sono DATI DI FATTO.

No. È disinformazione.
Inviato il: 19/7/2006 14:51
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#42
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Abulafia ha scritto:
Buongiorno,
questo spunto è tratto da una battuta di Luttazzi, in "Bollito misto con Mostarda":

"I vegetariani insistono nel non voler mangiare esseri viventi. Ma anche i vegetali sono esseri viventi... solo che sono più facili da catturare!".
Citazione:


Ma ha perfettamente ragione! peccato pero' che i vegetali sono sì viventi, ma non tanto senzienti quanto un animale. Sono questioni fisiologiche molto chiare!
questo dei vegetali è un discorso di comodo che in genere si ha paura di affrontare la verità e si preferisce sviare il discorso.. L'ho fatto pure io che ero un mangiatore di carne. La consapevolezza si acquista molto lentamente.
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Inviato il: 19/7/2006 14:53
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#43
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Paxtibi ha scritto:
Volevo solo INFORMARE, dal momento che allevare animali significa anche inquinare, fare un danno alla nostra salute, sottrarre cibo ai popoli più poveri e provocare torture indicibili agli animali...sono DATI DI FATTO.

No. È disinformazione.



questa poi! Mi stupisco che in un sito che parla di 11 settembre non si OSSERVINO dei dati di fatto. Fatti un giro nella Padana e vediamo che ne pensi degli scarichi di liquami dai capannoni...
_________________
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Inviato il: 19/7/2006 14:56
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#44
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bianca ha scritto:
Citazione:
Se tutti i terreni coltivabili della terra venissero usati esclusivamente per produrre alimenti vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5 volte superiore a quella attuale: verrebbe quindi risolto il problema della fame nel mondo.



Ma il disboscamento per la creazione di campi coltivabili, non è un danno all'ambiente?


Sì, ma lo è molto meno se quel campo è destinato alla produzione di vegetali per il consumo DIRETTO anziche' per il consumo di animali che inquinano, bevono acqua potabile, si ammalano e il tutto per produrre pochi kilogrammi di proteine "nobili" da parte dei popoli industrializzati...
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Inviato il: 19/7/2006 15:05
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  •  bandit
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#45
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"almeno secondo il mio palato e al mio Ritmo di vita "decisamente molto sportivo ", se andassi avanti a Soja e "margherite" nn lo sò .... "
++++++++++++
credi che i vegetariani siano tutti debolucci pelle e ossa ?
io mi ricordo il vecchio Stu, per citarne uno:
http://www.worldultrafit.com/whois.html
non posso garantire che sia vegetariano al 100% ma con una certa sicurezza direi che dovrebbe essere vicino a quella filosofia
che dici ha un ritmo "sportivo", pure lui ?

ah vedo che sta anche qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Stu_Mittleman
(poi basta che non mi paga per fargli pubblicita' !)

comunque oltre a Stu mi ricordo di aver letto di diversi atleti olimpici vegetariani, non ho qui la lista pero'.
Inviato il: 19/7/2006 15:09
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#46
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questa poi! Mi stupisco che in un sito che parla di 11 settembre non si OSSERVINO dei dati di fatto. Fatti un giro nella Padana e vediamo che ne pensi degli scarichi di liquami dai capannoni...

Se vuoi "informare" devi essere preciso. Dovevi quindi scrivere:

allevare intensivamente animali significa anche inquinare, fare un danno alla nostra salute, sottrarre cibo ai popoli più poveri e provocare torture indicibili agli animali

Inviato il: 19/7/2006 15:17
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#47
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Citazione:
Fatti un giro nella Padana e vediamo che ne pensi degli scarichi di liquami dai capannoni...


Caspita è stato trovato il rimedio per l'effetto serra
tutta colpa dei liquami,dello sterco di animale che continuano ad usare per fertilizzare il biologico
Quindi il petrolio,il carbone,le industrie chimiche,l'amianto,i gas di scarico delle macchine,degli aerei,dei motoscafi non centrano niente!
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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  •  SirEdward
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#48
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Sì, gli allevamenti intensivi inquinano e maltrattano gli animali

Sì, bisognerebbe eliminarli ed allevare le bestie senza farle soffrire.

Sì, anche a costo di alzare i costi di produzione.

Sì, sarà tautologico, ma se ucido un animale vuol dire che lo uccido, cioè che gli faccio violenza.

Sì, in Italia, e in generale nel mondo "occidentale" si consuma troppa carne.

E sì, sarebbe bene consumarne di meno, di qualità superiore, e alternata ai vegetali.

Ma...

No, se gli allevamenti non sono "etici", non significa che io debba rinunicare alla carne. Significa solo che dovrei cercare carne proveniente da altri tipi di allevamento (che spesso è anche molto più buona...)

No, non è perché si eccede che bisogna eccedere dal lato opposto.

No, se l'animale soffre quando muore non significa che io non debba più mangiare la sua carne. Significa che debbo essere cosciente di questa sofferenza. Ridurla al minimo e non sprecare la sua carne. Ed essere pronto ad ucciderlo con le mie mani.

No, non è vero che l'intestino umano non è progettato per manigare carne. L'essere umano è onnivoro, e il suo intestino è lungo per permettere la digestione e l'assorbimento proprio dei prodotti vegetali. L'intestino dei carnivori non è più corto per le tossine, ma perché serve meno tempo e sforzo per digerire la carne di quanto non ne serva per i vegetali. Difatti l'intestino degli erbivori non finisce più. Se fosse solo una questione di tossine sarebbe anch'esso corto, perché non ha senso realizzare una struttura immensa se questa non serve. Sicuramente però con la carne non bisogna eccedere.

No, non è vero che la carne che manigamo è "morta" e i vegetali no. Anche i vegetali che mangiamo sono "morti". Semplicemente sono ad un livello di complessità inferiore, e sono abbastanza diversi da noi da trasmetterci meno malattie. Ma anche i pomodori possono fare molto male, se non sono freschi.

No, non avrei nessun problema ad uccidere un animale per mangiarlo. E se ne avessi, o me li farei passare o smetterei di mangiare carne.

No, in fin dei conti penso che se avessi dei problemi ad uccidere un animale dovrei farmeli passare, perché anche i vegetali sono esseri viventi, e per molti di essi la raccolta da parte dell'uomo significa morte. Se avessi dei complessi per gli animali dovrei averne anche per moltissimi vegetali, perché la violenza è la stessa, mancano solo i comportamenti empatici, le grida di dolore e gli occhioni da preda che commuovono tanto.

Infine

Sì, credo che ognuno sia libero di mangiare quello che vuole, fino a che sia coerente con le proprie scelte e fino a che la sua condotta non danneggi gli altri.
Inviato il: 19/7/2006 15:22
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  •  migiu2
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#49
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fiammifero ha scritto:
Citazione:
Fatti un giro nella Padana e vediamo che ne pensi degli scarichi di liquami dai capannoni...


Caspita è stato trovato il rimedio per l'effetto serra
tutta colpa dei liquami,dello sterco di animale che continuano ad usare per fertilizzare il biologico
Quindi il petrolio,il carbone,le industrie chimiche,l'amianto,i gas di scarico delle macchine,degli aerei,dei motoscafi non centrano niente!


Ma perche' sviare sempre il discorso? le disgrazie son tante purtroppo. Ma pensiamo per un attimo a questa:

Le deiezioni


In Italia gli animali da allevamento producono annualmente circa 19 milioni di tonnellate di deiezioni a scarso contenuto organico, che non possono essere usate come fertilizzante. Attualmente, lo smaltimento di questi liquami avviene per spandimento sul terreno, il che provoca un grave problema di inquinamento da sostanze azotate, che causa inquinamento nelle falde acquifere, nei corsi d'acqua di superficie, nonché eutrofizzazione nei mari.

Anche i farmaci somministrati agli animali possono passare nell'ambiente con i reflui e residuare nei suoli, nei vegetali, nelle acque e quindi negli alimenti di cui si ciba l'uomo, come le verdure o il pesce.

Calcolando il carico equivalente, ovvero trasformando il numero di animali in quello equivalente di popolazione umana che produrrebbe lo stesso livello di inquinamento da deiezioni, in totale, in Italia, gli animali equivalgono ad una popolazione aggiuntiva di 137 milioni di cittadini, cioè più del doppio del totale della popolazione.

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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
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Myth: Soy foods are good for your sex life.

Truth: Numerous animal studies show that soy foods cause infertility in animals. Soy consumption enhances hair growth in middle-aged men, indicating lowered testosterone levels. Japanese housewives feed tofu to their husbands frequently when they want to reduce his virility.


la soya e' definitamente out!

Ragazzi, per voi e' semplice. avete tutti accesso a prodotti genuini, mika da discount!

Io ho vissuto anche a NY e citta del messico, e vi assicuro che vuoi la pubblicita' martellante, vuoi i prezzi accessibili (un dollaro o pochi pesos per un pasto a base di carne bovina), da quelle parti, il consumo di carne nei fatti e' IMPOSTO.

Ciao,
Stefano
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Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
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  •  bandit
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#51
Dubito ormai di tutto
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"Japanese housewives feed tofu to their husbands frequently when they want to reduce his virility. "
++++++++++++++
LOL LOL LOL !
praticamente sempre !?
capito cosa c'e', dietro il consumo di soia ! e' l'antiviagra, e il marito giapponese che non se ne accorge !

stai a vedere che adesso arriva qualcuno a dire che e' tutta una strategia della Pfizer per vendere piu' viagra in giappone !
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#52
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Citazione:
il leone fa parte del ciclo naturale......... l'uomo no!!

Ah no?? E di quale ciclo farebbe parte, scusa?


Volevo essere ironico.......... A sentire qualcuno, l'uomo è una specie di cancro che andrebbe estirpato o quantomeno, "ri-modellato".

Come la mettiamo con gli esquimesi?

Woody Allen (non ricordo in quale film) dice che il mondo è un grande ristorante.
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Di tutto con moderazione e camperai cent'anni.

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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#53
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ciao Stefano,
Citazione:
a quelle parti, il consumo di carne nei fatti e' IMPOSTO

io sono stata in America del Nord solo 2 settimane in vacanza, per cui non conosco le abitudini di quelle popolazioni; mi ero fatta comunque l'idea che in effetti sia un po' difficile evitare la carne da quelle parti, ma non credo sia alla fine "imposto": se non erro ci sono moltissimi vegetariani laggiù... Poi la storia dei prezzi però non so come sia.

Il discorso di tipo energetico che faceva Migiu2 non è sbagliato: coltivare ettari di terra per il consumo diretto dei vegetali comporta uno spreco di energia enormemente minore che coltivarli per ottenere poi proteine animali (avevo in giro anche i dati della perdita di energia che si verifica man mano si "sale" nella "piramide" alimentare, ma ora non l'ho sotto mano).

Questo per dire che se io nel mio paese ho immensi campi coltivati, il cui prodotto non finisce a me direttamente ma alle mie vacche, che io allevo in modo intensivo quindi inquinando parecchio (bene faceva Paxtibi a sottolineare la differenza!), alla fine ho che da TOT energia che potevo ricavare dai campi ho ottenuto una minima parte di quell'energia, perché la maggior parte se n'è andata.
Non ricordo il rapporto numerico ma era davvero impressionante.

Questo discorso credo sia bene comunque tenerlo separato da quello più "etico/morale", perché lì entra in gioco la soggettività e tutti possono dire tutto...


PS: ma voi le mangereste o no larve di cavalletta, come da mia precedente domanda?
Inviato il: 19/7/2006 16:50
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  •  bandit
      bandit
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#54
Dubito ormai di tutto
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"Di tutto con moderazione e camperai cent'anni."
+++++++++++
per esempio le alghe chi le mangia ?

"ma voi le mangereste o no larve di cavalletta, come da mia precedente domanda?"
+++++++++++
io si', una volta appurato per bene che roba c'e' e che effetto fa.
o meglio: non direi di no solo in base al fatto che non conosco "il prodotto" e non ci sono abituato e non fa parte delle nostre tradizioni...
Inviato il: 19/7/2006 16:52
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  •  vernavideo
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#55
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
ma non credo sia alla fine "imposto"

Imposto, altroche' se imposto!
Specialmente negli states, dove hanno fatto passare il messaggio che e' un atteggiamento patriottico mangiare carne in scatola prima e hamburger poi........

Citazione:
ma voi le mangereste o no larve di cavalletta, come da mia precedente domanda?


mmmh, tu come le cucini?

Ciao,
Stefano
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Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Inviato il: 19/7/2006 17:09
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  •  bandit
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#56
Dubito ormai di tutto
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"Imposto, altroche' se imposto!
Specialmente negli states, dove hanno fatto passare il messaggio che e' un atteggiamento patriottico mangiare carne in scatola prima e hamburger poi......"
++++++++++
per "imposto" di solito si intende che se non ti adegui paghi una multa o vai in gattabuia o comunque l'alternativa non ce l'hai proprio o e' praticamente impossibile da attuare.
Inviato il: 19/7/2006 17:14
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#57
Mi sento vacillare
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Evvai!!!

Finalmente la mia disputa personale arriva sui forum di LuogoComune...
GRAZIE!!!!

Vivo quotidianamente a contatto di persone vegetariane (per fortuna non vegane) che tentano di convertirmi e portarmi sulla retta via, per non parlare degli atroci sensi di colpa che dovrebbero divorare il mio fegato alla sola vista di una bistecca...

Migiu2, se posso darti un consiglio, sbagli l'approccio...
Se vuoi convincere gente che mangia carne di quanto sia sbagliato farlo, parti proprio male, con questo atteggiamento tipo "ah ma voi non sapete quei poveri animali..."
Pax l'ha detto... C'è il biologico, basta scegliere con attenzione cosa si compra...

In alcuni casi inoltre l'assunzione di carne è inevitabile per motivi di saluti (alcuni tipi di anemia ad esempio): a queste persone cosa diciamo?

Poi mi piacerebbe anche che tutta l'energia che certe persone rivolgono alla difesa degli animali, la rivolgessero in ugual misura anche alla difesa degli esseri umani...
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Inviato il: 19/7/2006 17:34
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  •  vernavideo
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#58
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Poi mi piacerebbe anche che tutta l'energia che certe persone rivolgono alla difesa degli animali, la rivolgessero in ugual misura anche alla difesa degli esseri umani...


Se permetti anche molto di piu'!
Solo che credo che Migiu2 stia dicendo un altra cosa: maltrattando l'ecosistema, in realta' stiamo maltrattando noi stessi, quindi e' ovvio che difendendolo, difendiamo in primo luogo le persone che lo abitano.

Ciao,
Stefano

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Inviato il: 19/7/2006 17:43
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#59
Mi sento vacillare
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Si certo, le cose sono assolutamente collegate ovvio.

Poi la mia frase non era diretta proprio e solo a migiu, assolutamente...
Come ho detto questo dibattito è per me quotidiano, e ci sono persone che purtroppo si preoccupano più degli amici animali...
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Inviato il: 19/7/2006 17:45
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#60
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Ivy,
Se ho capito bene, riassumendo le cose stanno cosi':
Secondo i vegetariani, il consumo di carne e' nocivo per questi motivi:
- In virtu dell'apparteneza a una classe superiore nella scala della vita, la carne animale contiene gli stessi elementi negativi dei vegetali, ma in concentrazioni maggiori.
- Le moderne tecniche di allevamento impongono l'uso di antibiotici e altri medicinali potenzialmente nocivi.
- La digestione di carne assorbe piu' energia della digestione di vegetali e sottopone gli organi digestivi a uno strss maggiore.

(se ho dimenticato qualcosa, per cortesia correggete)

A questo bisogna aggiungere il fattore "etico" associato al consumo di carne anilmale, nonche' l'impatto sull'ambiente di tecniche di allevamento intensivo.

La tua decisione dovrebbe partire da qui'.

Personalmente mangio troppo di tutto, ma, nei limiti cerco di limitare le proteine animali in favore di quelle ittiche, specialmente nella dieta delle mie due figlie.

Ciao,
stefano
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Inviato il: 19/7/2006 18:01
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