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   Salute & Ambiente
  Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori

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  •  Daemon
      Daemon
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#91
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/9/2005
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Paura.

Prima di diventare vegetariano, ogni volta che entravo a contatto con uno di questi "alieni", facevo ragionamenti del tipo:

- vabbè, ma anche le carote soffrono!

- allora mangio biologico, così gli animali fanno una bella vita (è un inizio, perchè implica una presa di coscienza del problema etico)

- ma se nessuno mangiasse più carne, le mucche si estinguerebbero!

- ma l'uomo è sempre stato carnivoro!


Ma nessuna di queste è un'argomentazione logica o "risolutiva". (posso anche auto-rispondermi, se vi va!)
E infatti non era il mio cervello a parlare, ma la mia pancia.
Avevo paura di dover mettere in discussione le mie tanto amate abitudini. Avevo paura di cambiare.
Avevo paura di dover imparare a cucinare cose diverse, di dover rinunciare ad antichi e rassicuranti sapori. Sapori che oggi, purtroppo, sono legati a doppio filo con la fame e la povertà di tante zone del pianeta..
Inviato il: 20/7/2006 17:40
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#92
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/7/2005
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Citazione:
Fuor di metafora, posto che il fabbisogno calorico di Gianni è uguale a quello di Pinotto, Gianni (il SUV) mangiando carne "occupa" piu terra e acqua di Pinotto, che non mangiando carne "consuma " meno risorse (cibo, terreno, acqua, petrolio.. siamo sempre lì) e così facendo ne lascia anche a Mbutu e alla sua famiglia.


Siamo usciti dal tunnel metaforico

Ma infatti finchè mi si parla di risorse e loro utilizzo, io posso anche concordare.

Il mio discorso era su motivi "di salute" che mi impedirebbero, anche volendo, di essere vegetariana o vegana.

Poi mangiando io carne, cerco di risparmiare risorse negli altri mille modi possibili, e faccio anche io la mia piccola parte.
_________________
We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
Inviato il: 20/7/2006 17:40
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  •  Daemon
      Daemon
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#93
Ho qualche dubbio
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Mi spiace per le "motivazioni di salute", che ovviamente vanno al di là del tuo controllo e che purtroppo non dipendono da te.. Capisco che la cosa può essere frustrante, perchè mi sembri una persona molto "impegnata".

PS: hai per caso una carenza di ferro, o soffri di una qualche forma di anemia o talassemia? Perchè conosco persone vegetariane con tali problemi che stanno benissimo.. (e anche il loro nutrizionista è daccordo)

Per tali tematiche ti rinvio ad un sito molto interessante e ben fatto: http://www.scienzavegetariana.it/medici/domande/faq/index.html
Inviato il: 20/7/2006 17:48
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#94
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Siccome mi sembri abbastanza preparato,
saprai che per alcune forme di anemia, come ho scritto in precedenza, il solo apporto di ferro di derivazione vegetale sarebbe inutile...

Se io ho problemi di assorbimento di ferro, e voglio risolverlo solo assumendo ferro di derivazione vegetale, per arrivare all'obiettivo dovrei mangiare quintalate di verdura tutti i giorni...
Con la carne è più semplice, visto che se di ferro vegetale il mio corpo (e non solo il mio) ne assumerebbe il 2/10%, di quello di derivazione animale ne assume il 35%...
Se aggiungo un po' di vitamina C (un po' di limone sopra la bistecca), ancora meglio...

Di conseguenza ci sono situazioni troppo varie in questo ambito per dire che l'alimentazione vegano-vegetariana comunque risolve...

Io dei vegetariani non ascolterò mai il discorso sul senso di colpa, mi spiace, proprio non riesco...
Mangio la carne e sto bene, anche se ho visto tantissimi video di come vengono trattati gli animali in allevamento, ho firmato petizioni etc...
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Inviato il: 20/7/2006 18:10
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#95
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/6/2006
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Citazione:


-citazione-
Sì, io ho fatto la scelta vegan perche' non ho condiviso l'imposizione del consumo di carne


Chi imponeva?

-citazione-
e mi sono trovato benissimo, in salute e a posto con la coscienza.


Io sto benissimo anche da onnivora... E sinceramente anche con la mia coscienza non ho problemi. Dovrei? Torniamo al discorso dei sensi di colpa?

-citazione-
Amavo e amo la Natura e gli animali...come potevo continuare a farlo essendo carnivoro?


Anche io amo gli animali e la natura, vivo in un bosco praticamente, e infatti non ho animali domestici perchè ritengo di non avere sufficiente spazio per poterli far stare bene, ad esempio.
Sono carnivora, mangio carne perchè serve per la mia salute, non per un particolare discorso di gusto.

Di sicuro gli animali allevati dovrebbero essere trattati con maggiore dignità, e capisco che alcune persone maggiormente sensibili vengano toccate al punto tale da non riuscire più a mangiare carne.
Questo però non vuol dire "io vegetariano ho la coscienza a posto, tu carnivoro no"...
Questo è un atteggiamento sbagliato.

Io da un vegano e vegetariano accetto un discorso di titpo morale si, ma personale, che non parta da un presupposto come quello che ho citato prima (come si fa a essere carnivori e avere la coscienza a posto).
Se poi tu sei vegan, stai bene di salute e sei felice, lo siamo tutti per te.
Ma le prediche no...
Io per stare bene un po' di carne la devo mangiare, e questo non vuol dire che distruggo il piano di sviluppo sostenibile del sig. Lester Brown (sul quale poi ci sono anche molti punti poco... Come dire, chiari...)



1) ho già chiarito che si tratta di un'imposizione "culturale" ed "educativa", non c'e' nessuno che ci punta una pistola per farci mangiare la carne. Ma che ci sian decine di persone ( e medici soprattutto) al soldo di interessi molto molto grossi e quindi disposte a dire delle grosse balle...questo sì! Dire che la carne faccia bene è una balla: quel poco di bene che puo' fare (assimilazione di proteine, ferro, ecc) è pagato a caro prezzo per i motivi esposti nei primi post (tossine, pesticidi, composti della putrefazione, ormoni, ecc). E di certo non fa bene al pianeta o agli animali stessi, se mai ci interessasse. Su questo credo non ci siano dei dubbi, non credo di essere un estremista nel dichiarare ciò.

2)per questo motivo ognuno è libero di fare le sue scelte. Se siete capaci di entrare in un macello o di immaginare una mamma a cui viene tolto il cucciolo per rubarle il latte e siete comunque a posto con la coscienza, buon per voi! Io semplicemente non ho più sopportato tali orrori disumani e ho fatto una scelta.

_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 20/7/2006 21:46
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#96
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Citazione:

Daemon ha scritto:

Prima di diventare vegetariano, ogni volta che entravo a contatto con uno di questi "alieni", facevo ragionamenti del tipo:

- vabbè, ma anche le carote soffrono!

- allora mangio biologico, così gli animali fanno una bella vita (è un inizio, perchè implica una presa di coscienza del problema etico)

- ma se nessuno mangiasse più carne, le mucche si estinguerebbero!

- ma l'uomo è sempre stato carnivoro!


Ma nessuna di queste è un'argomentazione logica o "risolutiva". (posso anche auto-rispondermi, se vi va!)
E infatti non era il mio cervello a parlare, ma la mia pancia.
Avevo paura di dover mettere in discussione le mie tanto amate abitudini. Avevo paura di cambiare.
Avevo paura di dover imparare a cucinare cose diverse, di dover rinunciare ad antichi e rassicuranti sapori. Sapori che oggi, purtroppo, sono legati a doppio filo con la fame e la povertà di tante zone del pianeta..


Quoto!! Bravo, hai colto quelle osservazioni che noi tutti (io e te compresi) ci siamo fatti prima di fare la scelta vegetariana. E alla fine della fiera si tratta sempre della paura inconscia di rinunciare ad un' abitudine, ad un gusto, ai sapori a cui siamo legato da una vita. Solo dopo ci si accorge -almeno per quelli che cambiano dieta- della stupidità di quelle osservazioni o della inutilità dei nostri timori.
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Inviato il: 20/7/2006 21:50
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  •  astro
      astro
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#97
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Citazione:


Ma che ci sian decine di persone ( e medici soprattutto) al soldo di interessi molto molto grossi e quindi disposte a dire delle grosse balle...questo sì!



A me risulta che si consigli caldamente la riduzione dell'uso della carne, portandola a 2 massimo 3 pietanze la settimana.

Ma non opinione condivisa, molti sostengono di ridurla ulteriormente e alcuni (anche illustri come Veronesi) consigliano un'alimentazione vegetariana.

A leggere LC si dovrebbero ammazzare tutti 'sti medici...

E' opinione abbastanza comune invece che alimentazioni vegan estreme siano non sostenibili senza l'uso di integratori di vitamina B12 (nè ferro nè proteine) la cui carenza si manifesta dopo tempi molto lunghi e provoca una forma di anemia piuttosto severa...
e su questo concordano anche i vegan mi pare
http://www.scienzavegetariana.it/rubriche/cong2002/vegcon_B12.html


(non volevo dar giudizi di merito, ma secondo me che un Homo Sapiens mangi alghe - o i suoi estratti --> spirulina - mi pare assai poco "naturale", sicuramente meno di mangiare formaggio... intendendo con naturale quel tipo di discorso traballante su intestino e simili)
Inviato il: 20/7/2006 21:59
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#98
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@astro

La vitamina B12 è prodotta da batteri e si trova abbondante nel terreno. I ns antenati la trovavano in natura cibandosi di tuberi, radici e piante sporche di terra. L'igiene dei nostri tempi ha eliminato la vitamina B12, che rimane soltanto nei cibi di origine animale. Ma anche in quel caso la quantità presente e il potenziale di assorbimento di ciascun individuo son cose tutte da discutere a livello di letteratura sceintifica.

Per quanto rigurda la spirulina o le alghe, rimangono sempre dei prodotti VEGETALI. Il formaggio invece è un concentrato di un latte che la Natura ha creato apposta per i vitelli e non certo per l'Uomo. Quindi tra alghe e latte trovo molto più "naturale" il consumo delle prime..
_________________
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Inviato il: 20/7/2006 22:26
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  •  bandit
      bandit
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#99
Dubito ormai di tutto
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Astro:
"ma secondo me che un Homo Sapiens mangi alghe...mi pare assai poco "naturale", sicuramente meno di mangiare formaggio"
++++++++++++++
in Japan sono Homo Sapiens pure loro ?
(anche se le donne sono pericolose, come abbiamo visto piu' indietro)
la' ne mangiano un casino di alghe...mentre i latticini sono poco graditi...
sullo stile alimentare...credo che ci siano notevoli influenze di tipo "regionale/culturale"...


Inviato il: 20/7/2006 22:47
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  •  astro
      astro
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#100
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guardate, per me è proprio insensato il discorso naturale / non naturale in questi termini, quindi non so proprio dirvi cosa sia più o meno naturale.

Il punto è che con la sola alimentazione vegan mantenere buoni livelli di B12 / folati è alquanto arduo (per usare un eufemismo).
Quindi è necessario prendere degli integratori (a meno di non voler mangiare giornalmente una ventina di chili di alghe, cosa che dubito facciano i giapponesi... altrimenti sarebbero tutti estinti a causa dei blocchi intestinali )

Secondo la mia personalissima idea di alimentazione sana non si dovrebbero assumere integratori (preparati in maniera alquanto artificiale) per mantenere i propri fabbisogni.

Ma è solo una opinione, inoltre, dato che è possibile comunque farlo, non c'è nessuna controindicazione a voler seguire questo tipo di alimentazione per l'appunto, integrandola.

Non volevo affatto prendere parte nella diatriba, ma solo chiarire che in linea di massima i nutrizionisti consigliano di mangiare mooolta meno carne di quella che normalmente mangiamo e non il contrario.

Per una volta che la medicina "ufficiale" potrebbe essere usata come un rafforzativo alle proprie tesi, si preferisce mentire e dire che per colpa della medicina ufficiale si continua ad abusare di carne.
Atteggiamento alquanto bizzarro... pare che avere il dissenso della medicina sia un riconoscimento di merito.
Inviato il: 20/7/2006 23:10
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  •  bandit
      bandit
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#101
Dubito ormai di tutto
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Il punto è che con la sola alimentazione vegan mantenere buoni livelli di B12 / folati è alquanto arduo (per usare un eufemismo).
Quindi è necessario prendere degli integratori (a meno di non voler mangiare giornalmente una ventina di chili di alghe, cosa che dubito facciano i giapponesi... altrimenti sarebbero tutti estinti a causa dei blocchi intestinali )
+++++++++
in effetti ho introdotto il caso Giappone per rispondere a te su un altro punto, facendo notare che il giudizio sulla "naturalita'" non e' assoluto ma dipende tra l'altro da fattori regionali. formaggio o alga ? la risposta non e' la stessa in paesi diversi.
riguardo alla quantita' di alghe tericamente necessarie...credo che ti sbagli..ma ora a memoria non ricordo

Secondo la mia personalissima idea di alimentazione sana non si dovrebbero assumere integratori (preparati in maniera alquanto artificiale) per mantenere i propri fabbisogni.
++++++++++
personalmente sono abbastanza d'accordo su questo
anche se il livello di lavorazione e' da vedere...se mi limito a polverizzare e comprimere non e' molto "piu' artificiale" che produrre la pasta.
(parentesi: il sale iodato non e' stato messo in giro per integrare il fabbisogno di iodio ?)

Per una volta che la medicina "ufficiale" potrebbe essere usata come un rafforzativo alle proprie tesi, si preferisce mentire e dire che per colpa della medicina ufficiale si continua ad abusare di carne.
Atteggiamento alquanto bizzarro... pare che avere il dissenso della medicina sia un riconoscimento di merito.
+++++++++++
la mia posizine e' diversa...non sono "avverso" alla med. uff...ma su questo per parte mia lascio stare, se no la faccio troppo lunga
Inviato il: 20/7/2006 23:29
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#102
Mi sento vacillare
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Le imposizione culturali le capisco solo in questo contesto:
non si nasce vegan.
Certo, tutti mangiano carne da piccoli, e questo viene ovviamente imposto, ma appena si arriva all'età in cui "si può scegliere", l'imposizione cade...

Per il resto vedo che non ci si schioda si 1 mm dalle proprie posizioni, quindi direi che si può chiudere anche qua.
Parlare in maniera cosi categorica di medici "comprati" dagli interessi mi sembra un discorso riduttivo e superficiale.
Cosi come esistono molti nutrizionisti che dicono no al discorso vegano ce ne molti che lo supportano, e non credo che la differenza la facciano solo "i grandi interessi".
Io non mi prendo la responsabilità di vedere chi ha torto e chi ha ragione.

L'unico consiglo al mondo vegan è quello di non pensare di essere gli unici a salvare il mondo, perchè non è cosi.
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Inviato il: 21/7/2006 10:05
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#103
Sono certo di non sapere
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Citazione:
L'unico consiglo al mondo vegan è quello di non pensare di essere gli unici a salvare il mondo, perchè non è cosi.


Straquoto Ivy
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 21/7/2006 10:28
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#104
Dubito ormai di tutto
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Ciao a tutti
si intrecciano in questa discussione vari "filoni": da quello generale sulla medicina a quello personale sul fabbisogno di alcuni elementi, dalla scelta etica alla naturaralità o meno di certi cibi...
E' quindi un po' difficile mantenere "chiarezza" di un filo conduttore che ha in realtà tante ramificazioni.

Questo per dire cara Ivy che non credo che questo thread possa chiudere anche qua: ci sono molte cose da dire ancora! Certo però con la voglia di ascoltare l'altro, non con quella di dire la propria e poi degli altri che me frega


Il discorso imposizione è molto "sottile":
io vivo in un posto dove per tradizione si ficca la carne dappertutto. Non vi dico le occhiatacce e le facce schifate di chiunque viene a sapere che sono vegetariana...
Non è facile qui evitare la carne, non perché è imposta ma semplicemente perché la cucina tradizionale ne è piena.

In estate ci sono feste popolari a gogò... e vi assicuro che ne ho trovate pochissime che offrissero piatti senza carne al di là della pasta al pomodoro e dell'insalata mista...
Ma è così.

Io non la chiamo imposizione perché dò a questo termine un significato ben preciso, ma certo si può parlare di "induzione culturale", che porta spesso a un circolo vizioso per cui alla fine diviene difficile allontanarsi dai sapori che hanno "costruito" il palato.


Il mio concetto di vegetarianesimo non è rigido: se posso scegliere (disponibilità di molti e vari cibi) e se non ho problemi di salute, allora preferisco non causare la morte di animali.
Ma se il mio organismo richiede cibi animali, allora cerco almeno la via dell'allevamento che tratta bene gli animali (cosa peraltro molto difficile di questi tempi, per lo meno da me).


Infine, non entro nel discorso dei nutrizionisti e dei medici, perché credo che olte ai condizionamenti culturali (ed economici) che di sicuro esistono, molta parte la fa comunque, credo, il personale pensiero di ognuno.
Ogni esperto fa un proprio "cammino", esattamente come noialtri, e alla fine semplicemente seguirà la strada che egli ritiene migliore secondo il cammino che ha fatto.






PS: piccola nota di folklore

io- Ah scusatemi, per domani sera, io sono vegetariana... non mangio carne.
amici- Aaah... ah. Cioè? Ma il pesce sì però.
io- Ehm... no, nemmeno il pesce.
amici- Perché il pesce no? Non è mica carne il pesce!
io- (stupita) No? Non è un animale?
amici- Beh sì ma... non è mica carne!
io- (sospiro)

Non vi dico la confuzione che regna poi nel settore "molluschi" e... "frutti di mare"!!!
Inviato il: 21/7/2006 10:40
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  •  Daemon
      Daemon
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#105
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Citazione:
L'unico consiglio al mondo vegan è quello di non pensare di essere gli unici a salvare il mondo, perchè non è cosi.


Credo che il mondo vegan abbia individuato una strada possibile ed efficace per contribuire a "salvare il mondo".. vi stupite se cerca di dare indicazioni su come percorrerla? Poi a volte dall'esterno purtroppo l'entusiasmo può essere confuso con l'arroganza..

I vegan auspicano fortissimamente che sempre più persone si diano da fare per salvare il mondo, ognuno come può.. usare la forchetta è solo una delle scelte più alla portata di tutti!

Peace & Love
Inviato il: 21/7/2006 10:42
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#106
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Citazione:

Daemon ha scritto:

Credo che il mondo vegan abbia individuato una strada possibile ed efficace per contribuire a "salvare il mondo".. vi stupite se cerca di dare indicazioni su come percorrerla? Poi a volte dall'esterno purtroppo l'entusiasmo può essere confuso con l'arroganza..

I vegan auspicano fortissimamente che sempre più persone si diano da fare per salvare il mondo, ognuno come può.. usare la forchetta è solo una delle scelte più alla portata di tutti!

Peace & Love


E' vero: non capisco come ci si possa accusare di "arroganza" (anche se a volte siamo un po' bruschi), ma stiamo -in fondo- portando avanti una battaglia per il benessere di tutti. Non è una lotta pro nucleare o pro OGM...è una lotta (non LA lotta) per la salvaguardia del pianeta. Ed è incredibile, ripeto, come possa partire da cio' che scegliamo di infilzare con la nostra forchetta ogni giorno.

Per chi parla di carne come scelta e/o forzatura: i bambini molto piccoli generalmente rifiutano istintivamente la carne (piangono o la sputano), salvo poi "abituarsi" al suo sapore e al suo consumo nel tempo. Ma in quel rifiuto così ancestrale c'e' un segnale molto chiaro per me..
_________________
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Inviato il: 21/7/2006 10:56
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#107
Dubito ormai di tutto
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Ciao Migiu
come detto nel mio precedente post, non sono una vegetariana "rigida", non nel senso che a volte mangio carne ma nel senso che essendo stata onnivora fino a pochi anni fa capisco il pensiero dei "carnivori"

Condivido (non avrei fatto questa scelta altrimenti) il punto sul "fare qualcosa nel proprio piccolo", cioè scegliere la forchetta come UNA delle azioni possibili per fare qualcosa di concreto (insieme ad altre possibilmente!).


Ma questo non mi toglie un pensiero dalla testa (sarà che ormai so' diventata 'na complottara malefica): siamo sicuri che si possa davvero "lottare per il pianeta"?

Mi spiego: non penso che il mio piccolo gesto quotidiano (che in questo caso consiste nella scelta alimentare, ma sono moltissimi altri possibili) possa contribuire alla salvaguardia del pianeta.
Non mi illudo!
Conosco un po' di cifre e so come gira l'economia ("so" è una parola grossa ma mi evita giri di parole)...
La questione è, semplicemente, più grande di noi.

Ma allora perché diamine sono vegetariana??
Beh perché penso che la mia piccola, anzi minuscola, parte può contribuire non alla "salvaguardia del pianeta" ma al ""benessere"" di qualche animale, e so che il mio gesto va a sommarsi a quello quotidiano di molti altri.
Non salveremo il pianeta, ma forse riusciremo a sostenere un certo tipo di gestione del territorio a scapito di un altro.

Certo l'informazione è lo strumento più utile, per questo mi piace parlare con le persone. Confrontare quello che penso con quello che pensano gli altri è già un primo passo verso una presa di coscienza delle infinite sfaccettature poste da un argomento simile.


--------


Non condivido poi l'ultima frase di Migiu. La nostra storia evolutiva è lì a dimostrarci che siamo onnivori...

Suvvia, non esageriamo, se no finiamo come quelli di Bible.ca che per dimostrare che è esistita un'età dell'oro dove l'uomo viveva in armonia con il creato e nessuno mangiava nessuno (paradiso terrestre), si porta come prova una leonessa vissuta in cattività negli USA che, si dice, rifiutava la carne...
Non sto facendo un paragone sia chiaro, solo dico che la nostra storia evolutiva non dimostra il vegetarianesimo naturale dell'uomo...

(Hey! Come vegetariana non è che vi sto dando esattamente una mano eh? )
Inviato il: 21/7/2006 11:24
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#108
Sono certo di non sapere
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Ma visto che hai compreso il rapporto tra quantità di terra coltivata (che per semplicità esclude l'acqua e l'energia) e tipo di alimentazione, avrai anche capito che diminuire (o escludere, come fanno i vegetariani) il consumo di carne avrebbe come conseguenza una maggiore disponibilità di terreno per coltivare vegetali per gli umani, ovvero un bel passo avanti verso la fine della fame nel mondo.

Ma ho già detto di essere d'accordo sulla diminuizione del consumo di carne, del resto, come già detto da altri, più o meno tutti i nutrizionisti consigliano di consumarla al massimo un paio di volte alla settimana. Ora, senza fare calcoli, immagino che un tale livello di consumo sarebbe facilmente soddisfatto dalla sola produzione biologica che, ricordo, oltre ad avere cura delle esigenze degli animali, rispetta l'ambiente e i cicli della natura.

In Europa x ogni mucca l'allevatore riceve ben 2 euro al giorno (più del reddito di gran parte della popolazione mondiale).

Ed ecco dov'è il vero problema: senza questa intromissione dello stato, la carne costerebbe di più, e a quel punto sarebbero i consumatori stessi a ridurne il consumo, presumibilmente orientandosi verso carni di qualità: se diventa un consumo "di lusso" meglio assicurarsi che sia il meglio in circolazione, e il meglio – sia dal punto di vista nutrizionale che da quello del gusto – è la carne biologica.
In breve, senza sussidi, il meccanismo che rende l'allevamento intensivo conveniente per i produttori cesserebbe di esistere.

Insistere sulla eticità come fanno i vegan non fa altro che distrarre da questa semplice realtà, oltre ad innervosire persino chi, come me, sarebbe in fondo dalla loro parte su quasi tutti i problemi che sollevano.
Inviato il: 21/7/2006 11:29
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  •  titano75
      titano75
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#109
Mi sento vacillare
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Citazione:
Insistere sulla eticità come fanno i vegan non fa altro che distrarre da questa semplice realtà, oltre ad innervosire persino chi, come me, sarebbe in fondo dalla loro parte su quasi tutti i problemi che sollevano


Stra-quoto Pax...

L'eticità di una scelta piuttosto che di un'altra è troppo soggettiva.... come in tutte le cose non c'è e non esisterà mai una verità assoluta..
Bisognerebbe semplicemente , come dal resto in tutte le cose, eliminare gli eccessi ( guarda caso sempre mirati al guadagno ed al profitto di pochi a scapito di molti ).....

Emiliano
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a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Inviato il: 21/7/2006 11:52
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#110
Mi sento vacillare
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ciao _gaia_

purtroppo il nostro essere vegetariani (più o meno "spinti") non salverà il pianeta...ma questo è un motivo sufficiente per non esserlo? Io credo di no! Anche perche' come singoli abbiamo un immenso potere, basta pensare alle azioni di boicottaggio: quando "i singoli" si uniscono il potere che ne scaturisce ha una forza quasi devastante Quindi ben venga un piccolo grande cambiamento nella nostra cucina e il palato -una volta disabituatosi ai sapori forti- non ci farà più sentire desiderio di carne (io ne ero un gran mangiatore e mi piaceva).

Per il discorso "onnivorismo"..beh come già detto ci sono evidenze anatomo-fisiologiche che dimostrerebbero più propensione ad una dieta erbivora o vegetariana piuttosto che carnea:


Citazione:

Effettivamente gli studi di anatomia comparata fanno classificare l'essere umano fra i frugivori. Invero le nostre mani sembrano fatte per cogliere, svellere, sgusciare, e per se stesse non hanno nulla dell'arma assassina. Invece le zampe degli animali carnivori sono armate di poderosi e mortali artigli. La forma della bocca umana non ha le caratteristiche di quella dei carnivori né di quella degli erbivori: le loro robuste strutture diventano inutili quando si usano le mani per offrire il cibo alla masticazione.
Ma ancor più serve alla classificazione dell'uomo la conformazione della dentatura. I carnivori hanno incisivi piccoli, canini lunghi a forma di uncino, molari appuntiti e taglienti; gli erbivori hanno canini poco sviluppati, grandi incisivi, molari piatti adatti alla triturazione; l'uomo invece ha incisivi di media grandezza, canini corti seppure accentuati, molari di media grandezza e mammellonati. L'uomo ha quindi una dentatura simile a quella del frugivori, particolarmente adatta alla masticazione di frutta, granaglie, legumi ecc.
Inoltre lo stomaco dei carnivori è semplice, rivestito di mucosa che secerne un succo molto acido, e si continua con un intestino la cui lunghezza è considerata pari a tre volte quella del corpo, esattamente in rapporto alle particolari esigenze digestive delle proteine e all'assorbimento dei loro prodotti di scissione. Negli erbivori invece lo stomaco, voluminoso, è diviso in tre o anche quattro compartimenti, e l'intestino raggiunge una lunghezza pari a circa dieci volte quella del corpo: volume e lunghezza che permettono agli alimenti vegetali, data la loro particolare struttura, una sosta prolungata nell'apparato digerente. Se confrontiamo queste particolarità anatomiche con quelle corrispondenti dell'uomo, troviamo che lo stomaco umano è semplice, di grandezza media, secerne un succo gastrico di media acidità, mentre la lunghezza dell'intestino, in rapporto al corpo, sta fra quella del carnivori e quella degli erbivori. L'intestino umano appare quindi troppo lungo per la digestione della carne, che ha così tutto il tempo di abbandonarvi le sue scorie, come le purine. La fisiologia ci conferma che la digestione e l'assorbimento delle proteine carnee avviene dallo stomaco all'intestino tenue, cosicché le scorie non completamente digerite proseguono per tutto il colori, dove è facile la putrefazione, con formazione delle cosiddette «leucomaine», che vengono assorbite dal sangue.

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Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 21/7/2006 11:55
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  •  astro
      astro
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#111
Ho qualche dubbio
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Volevo fare un paio di precisazioni:

nell'ambito di una "dieta mediterranea" è vero sì che che si consiglia di limitare il consumo di carne rosse/bianche a 2 massimo 3 pietanze a settimana, ma si consiglia anche di consumare pesce 3 - 4 volte alla settimana. Insomma non è un invito ad essere vegetariani. Ciò non toglie che ci sono molti sostenitori di una dieta vegetariana o prevalentemente vegetariana.

Sui chili di alghe sono sicuro d'aver sbagliato in quanto con "ventina" non intendevo dare un numero preciso ma sono anche sicuro che, volendo basare l'apporto di B12 solo su alghe siamo comunque nell'ordine dei chili... e se fosse anche 1 solo chilo, converrete con me che mangiare 1 chilo di alghe non è proprio un pasto "leggero".


P.S.: io da piccolo rifiutavo a priori le verdure invece, ho cominciato a mangiare verdure intorno agli 8 anni, il minestrone soltanto durante l'adolescenza... invece ho sempre mangiato carne. Da quel pizzico di esperienza che ho, mi pare che il rifiuto di verdure durante l'infanzia sia piuttosto comune, si vede che frequentiamo bambini diversi.
Inviato il: 21/7/2006 12:03
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  •  franco8
      franco8
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#112
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

...Da quel pizzico di esperienza che ho, mi pare che il rifiuto di verdure durante l'infanzia sia piuttosto comune, si vede che frequentiamo bambini diversi.

L'impressione che ho io del particolare, invece, è che raramente, da parte dei bambini ci sia un rifiuto di tutte le verdure in generale (ma solo di alcune... così come ciascuno di noi anche da adulto ha dei gusti particolari e preferisce una pietanza ad una altra... Per esempio: non ho mai sopportato le lenticchie neanche da piccolo, ma mi piacciono tutti gli altri legumi.. a mio figlio non piacciono i piselli -solo per via delle bucce-, ma piaccino molto, ad es., le carote ...ecc ecc). Insomma: credo che ci sia, in genere, poca varietà a tavola.... e i bambini la subiscono...
Limitare la carne, credo che "obblighi" ad aumentare la varietà... E questo (e orientarsi al biologico, come ha detto Pax) mi pare sicuramente una buona cosa da tutti i punti di vista... (salute, ambiente ecc..)
ciao a tutti.
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 21/7/2006 12:18
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#113
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Il termine "arroganza" non l'ho usato, quello che volevo dire è che non è essere vegan l'unico modo di salvare il mondo...
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Inviato il: 21/7/2006 12:21
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  •  Daemon
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#114
Ho qualche dubbio
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B-12: la necessità di integrarla dipende dall'eccessiva igiene e dall'uso di pesticidi.

Se devo scegliere tra prendere un integratore, evitando di sfruttare gli animali e magari lasciando più acqua e terreno al villaggio degli Mbutu e non farlo, perpetuando lo status-quo, personalmente preferisco la prima.

P.S. Tanto per parlare della questione (secondo me non rilevante, in fondo) se l'uomo è onnivoro o no: gli animali carnivori riescono a digerire facilmente la carne CRUDA, mentre gli esseri umani devono utilizzare la COTTURA per poterla assimilare.

Poi la questione etica e filosofica è molto interessante, in quanto relativa al nostro rapporto col "diverso" da noi: perchè chiudere qui? paura di trovarsi di fronte a scelte difficili?

E se il senso di colpa fosse la "spia" che qualcosa non va? (non sto provocando, è uno spunto di riflessione!)
Inviato il: 21/7/2006 12:22
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  •  migiu2
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#115
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Citazione:

astro ha scritto:
Sui chili di alghe sono sicuro d'aver sbagliato in quanto con "ventina" non intendevo dare un numero preciso ma sono anche sicuro che, volendo basare l'apporto di B12 solo su alghe siamo comunque nell'ordine dei chili... e se fosse anche 1 solo chilo, converrete con me che mangiare 1 chilo di alghe non è proprio un pasto "leggero".


Ma la B12 si trova anche in altri prodotti come il lievito di birra! Non è nemmeno accertata l'assimibilità dalle alghe (per altro ottime sotto altri punti di vista...nutrizionali).

Citazione:

P.S.: io da piccolo rifiutavo a priori le verdure invece, ho cominciato a mangiare verdure intorno agli 8 anni, il minestrone soltanto durante l'adolescenza... invece ho sempre mangiato carne. Da quel pizzico di esperienza che ho, mi pare che il rifiuto di verdure durante l'infanzia sia piuttosto comune, si vede che frequentiamo bambini diversi.


io mi riferisco alle primissime "imboccate"! Dopo un po' di tempo ci si abitua a sapori forti (salati, speziati, con conservanti, esaltatori di sapidità, ecc) per cui una foglia di insalata risulterebbe quasi "schifosa"...
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Inviato il: 21/7/2006 12:22
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#116
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Citazione:
Il termine "arroganza" non l'ho usato


l'ho usato io, perchè prima di diventare vegetariano ho avuto spesso anche questa (erronea e auto-difensiva) impressione verso gli "alieni"!
Inviato il: 21/7/2006 12:24
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#117
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Sinceramente io simpatizzo per l'alimentazione prevalentemente vegetale, ma consuno anche carne e pesce,quindi mi sento u po' in bilico sull'argomento...

Come riportava Astro, anche io ho incontrato più difficolta nell'inserire verdure e e proteine vegetali nella dieta dei miei figli, rispetto alle proteine di origine animale.

il latte per esempio, è un alimento al quale i miei figli non rinunciano, nonostante io abbia tentato di sostituirlo con altre bevande...
E' da considersi anche il fatto, che su un bambino "inappetente" (caratteristica di alcuni dei miei) è molto difficile prendere iniziative drastiche (quali appunto l'eliminazione di quei 100/150 grammi di latte al mattino...).

Alla fine , magari erroneamente, si preferisce fornire la proteina animale, magari in ridotte quantità, che insistere sul consumo giornaliero di legumi.. (chi ha problemi con i figli inappetenti sa di quel che parlo..)

inoltre la medicina , non incoraggia lo svezzamento "naturale" (quello privo di proteine animali fino all'anno) quindi una madre dubbiosa, finisce per affidarsi al parere della maggiorparte dei medici pediatri, inclini allo svezzamento tradizionale.

Sicuramente anche questa è una tappa quasi obbligata, perchè normalmente si tende a seguire le indicazioni di chi si ritiene competente (nello specifico, il pediatra)




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Il futuro dell’uomo
è a una drammatica stretta
ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 21/7/2006 12:25
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#118
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Vado a pranzo: buon appetito a tutti!


INVOLTINI DI SEITAN AROMATICI

400 gr di seitan al naturale, un cespo di foglie di finocchio (la parte aerea della pianta di finocchio, ovvero le piccole foglioline tenere verdi scuro), aglio, olio extra vergine di oliva, sale e pepe, dado vegetale, pangrattato.





Tagliare il seitan a fettine sottili trasversali e passarlo nel pangrattato su entrambi i lati. Sciacquare le foglie di finocchio, tagliuzzarle e metterle in una casseruola con un dito di acqua, il dado e l’aglio sminuzzato o schiacciato. Coprire con un coperchio e lasciar stufare a fuoco basso finché il dado non è sciolto e le foglie ben stufate ( gli steli devono risultare morbidi). Utilizzare le foglie di finocchio così preparate per riempire le fettine di seitan, arrotolandole a formare un involtino, da fermare con uno stuzzicadenti. Scaldare in una pentola 3 cucchiai di olio, disporre gli involtini e farli rosolare su tutti i lati. Spegnere e lasciar intiepidire. Servire, accompagnando con patate al forno al rosmarino e/o con carciofi alla romana.

P.S. : Il SEITAN è una gustosa alternativa vegetale alla carne che può essere utilizzato come sostitutivo in quasi tutti i piatti; facile da cucinare è reperibile in tutti i negozi di alimentazione naturale. Si ottiene dal residuo dell’estrazione acquosa delle farine dei cereali, soprattutto del frumento. Ne esistono diverse varietà da quello naturale, più adatto a preparazioni come polpette, polpettoni, ragù, brasati, a quello alla piastra, utilizzabile per scaloppine e piatti simili. A base di seitan esistono in commercio anche dei gustosi e pratici affettati vegetali utilizzabili per sandwich, panini e tartine.
Inviato il: 21/7/2006 12:56
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  •  astro
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#119
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Citazione:

migiu2 ha scritto:

Ma la B12 si trova anche in altri prodotti come il lievito di birra! Non è nemmeno accertata l'assimibilità dalle alghe (per altro ottime sotto altri punti di vista...nutrizionali).



Sì, verissimo, si trova in moltissimi prodotti, ma difficilmente in alimenti (per alimenti intendo delle vere e proprie pietanze che porti in tavola) che non siano d'origine o derivazione animale.

Insomma, vanno integrate, ad esempio con il lievito di birra.

Ripeto, per me non c'è nessun male nel farlo! Va benissimo.

Secondo la mia opinione, eviterei però la farmacizzazione dell'alimentazione, mi spaventa il dilagare di integratori - non solo nell'alimentazione vegetariana s'intende -, si integrano le fibre, si integrano le vitamine, si integrano gli acidi grassi polinsaturi, si integrano i fermenti lattici... e non vorrei arrivare in vecchiaia ad assumere pillole che integrano l'intero pasto per poi bere bibitoni che diano il senso di sazietà! Tutto qui.
Per me stare in equilibrio con la natura non significa rinunciare ad essa...

Ma queste sono opinioni personali, come lo sono le tue.

Per essere esplicito, non ho nulla in contrario all'alimentazione vegan, e tanto meno contro l'alimentazione vegetariana.
E, quando eserciterò, fatti i dovuti scongiuri, non sconsiglierò ad un paziente che non abbia particolari esigenze una alimentazione vegetariana.

Ero entrato nel topic solo per dire che NON E' VERO che la medicina sconsigli in modo assoluto l'alimentazione vegetariana.

E' vero che la sconsiglia in alcune fasi della vita, l'infanzia, l'adolescenza e a volte anche la senilità, e che raccomanda, in caso di alimentazione vegan con rifiuto d'ogni alimento di derivazione animale (latte e derivati, uova*) di tenere sotto controllo almeno l'apporto di vit. B12 (mentre per il Fe si sta relativamente tranquilli)

*Latte e derivati e uova di cui si consiglia un uso molto modico, tra l'altro.

Per quanto riguarda i discorsi di anatomia/fisiologia, secondo me si evince soltanto che l'uomo abbia caratteristiche intermedie tra quelle di un carnivolo e quelle di un vegetariano, o in altre parole sia onnivoro
Inviato il: 21/7/2006 13:15
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  •  migiu2
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#120
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@ bianca


ciao, volevo risponderti con una semplice osservazione: il latte di mucca è stato creato dalla Natura per i fabbisogni di un vitello e non di cucciolo di uomo.
Questo significa che i nutrienti come proteine e grassi hanno una composizione adatta alla crescita del vitello, che nei primi anni di vita è QUADRUPLA rispetto al bambino. Purtroppo anche sostituire il preziosissimo latte materno con il latte vaccino in polvere è una pessima abitudine!
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Inviato il: 21/7/2006 13:19
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