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   Crollo Torri WTC
  Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#421
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
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Era un suo diritto ...
Inviato il: 27/7/2006 2:03
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#422
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
Da Perugia
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enrigolett:
Citazione:
quando uno compra una macchina a rate e dopo la prima rata gliela rubano, l'assicurazione contro il furto rimborsa tutto il valore dell'auto, o piuttosto magari il proprietario deve continuare a pagarne le rate...


L'assicurazione rimborsa l'intero valore e il proprietario deve continuare a pagare le rate, ma non deve più mantenere il mezzo perchè non c'è più!
Nella fattispecie il personaggio in questione ha intascato il doppio del valore dell'auto, non ne paga più i costi di gestione e con le due lirette costruisce ancora....
Bene bravo bis...
Sento il rumore di unghie sullo specchio.
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In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Inviato il: 27/7/2006 9:03
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#423
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/3/2006
Da
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Ciao,
vedo con piacere che la discussione é proseguita e devo qualche risposta.

per Reaven:
capisco che detta così la cosa possa sembrare una parodia, ma che il crollo sia avvenuto e che le cause potrebbero essere quelle indicate mi pare sia un'ipotesi da non liquidare usando l'arma del sarcasmo. Magari hai ragione, però deve essere eliminato ogni possibile dubbio in merito.

Per quanto riguarda le problematiche urbanistiche di New York, non penso proprio che si possa accennare, nemmeno per scherzo, a motivazioni tanto futili per pensare o solo instillare il dubbio di un auto-attentato, così come l'interesse di Silverstein mi sembra ampiamente sopravvalutato: Silverstein avrebbe guadagnato molto, ma molto, di più sub-affittando per i prossimi 99 anni gli spazi delle TT.
Per quanto ne so, sono tuttora in ballo i processi per i rimborsi e non credo che la cosa sia stata definita.
Comunque sia, il rimborso che potrà avere Silverstein sarà quello che la giustizia americana riconoscerà, non un semplice contratto fra le parti, visto che tutto é finito nelle aule dei tribunali, come é logico che sia.

Fra le altre cose, non bisogna dimenticare che se il numero di vittime é stato "contenuto" - con tutti i limiti che si possono attribuire a questo termine quando si parla di 3.000 morti e di migliaia di feriti, di ammalati per la sindrome innescata dal disastro ambientale provocato dal crollo - ciò é dovuto ad alcune circostanze favorevoli:
1) era il primo giorno di scuola e molti genitori non erano ancora in ufficio perché accompagnavano i figli;
2) l'attacco non é avvenuto in orario di lavoro ma prima;
3) non era ancora iniziato il flusso di turisti verso l'ultimo piano di entrambi gli edifici.

Non dimentichiamoci che il tempo occorrente per l'evacuazione completa di una Torre in normali condizioni di lavoro é di 4 ORE e in 4 ore il numero delle vittime sarebbe stato almeno 10 volte tanto, visto che il crollo é avvenuto in un intervallo di tempo ridotto.

Fra le altre cose, Il NIST segnala anche il fatto che in orario normale i piani più densamente popolati sarebbero stati proprio gli ultimi, per la presenza rispettivamente del ristorante e del belvedere, con una presenza media di 1.000 persone, per cui i sistemi di evacuazione sarebbero certamente stati inidonei a garantire il deflusso.

A tal fine, si sottolinea che il numero ridotto di vittime della Torre Sud é legata al fatto che circa 3.000 persone hanno utilizzato gli ascensori per lasciare l'edificio sia prima che subito dopo l'impatto, cosa impossibile da fare in caso di edificio colpito a freddo come nel caso del WTC1.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 9:06
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#424
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
Da Perugia
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Le problematiche urbanistiche non sono certo il motivo dell'attentato, ci mancherebbe.
Sono però uno dei tanti motivi per cui tutti a NY volevano eliminare i due palazzi.
L'interesse di Silverstein non è affatto sopravvalutato.
Il signore in questione, se cerchi in giro per i post che lo riguardano nel forum, è in mezzo a una quantità tale di schifezze che è tutto tranne che marginale.
Guarda un po' il caso è proprio uno della loro cricca che compra le torri poco prima....ma dimmi un po' che caso.
I costi di gestione del WTC si erano alzati clamorosamente, al punto che il vecchio proprietario era stato costretto a vendere.
Questo Henry significa che il guadagno dagli affitti non era sufficientemente alto da renderlo un affare.
Tutti consideravano le torri "un pessimo affare" e negli ambienti economici il signore in questione era stato preso pesantemente per i fondelli quando decise l'acquisto, venne considerato un "incosciente romantico".

PS
Se riesco nel pomeriggio aggiungo i link agli articoli del Financial Times a riprova delle mie due affermazioni. Scusatemi ma ora non posso proprio.
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Inviato il: 27/7/2006 9:21
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#425
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/3/2006
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Ciao Lestaat,
ti credo sulla parola.
Non c'é bisogno di mettere i link; solo una precisazione: chiariscimi per favore, se puoi, se la proprietà era sempre del PANYNJ.
A me risulta che Silverstein abbia "affittato" per 99 anni le Torri; ora non so se questo é un tipo di contratto che configuri la responsabilità dell'affittuario come se fosse il proprietario o no (non sono molto pratico di diritto) ma la cosa dovrebbe essere piuttosto importante ai fini delle responsabilità civili per le cause delle singole vittime nei confronti dei proprietari dell'immobile.
In parole povere, le singole famiglie delle vittime che dovessero fare una richiesta di danni, la dovrebbero fare alla PANYNJ o alla Silverstein Properties?
Ciao e grazie,
Enrico
Inviato il: 27/7/2006 9:28
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#426
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
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Alla Silverstein.
Aveva affittato non soltanto l'immobile e la gestione di tutta la parte pubblica ma anche e soprattutto l'intero aspetto amministrativo (affitti, vendite, ecc....), faceva come fanno tente immobiliari anche qui da noi insomma, soprattutto con i palazzi Unipol.

PS
I link sono un dovere, anche se tu ti fidi mi sembra corretto nei confronti di tutti gli altri.
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Inviato il: 27/7/2006 9:41
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#427
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Se le cose stanno così, l'ipotesi di un coinvolgimento di Silverstein la vedo ancora più difficile da accettare!
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 9:48
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#428
Dubito ormai di tutto
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Probabilmente perchè ancora non hai capito....scusa se te lo dico.
Ripeto.
Costava talmente tanto la gestione degli stabili che gli affitti erano insufficienti per un bilancio decoroso!
Meglio così?
Silverstein ci ha solo guadagnato dal crollo, con quei soldi ci ha rimesso in piedi il WTC7, nuovo e con costi più bassi, e sempre con quei soldi può ora costruire altri immobili più convenienti. Ricordati che ha intascato il doppio del valore delle torri facendo passare l'attentato come due attentati separati.
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Inviato il: 27/7/2006 10:04
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#429
Mi sento vacillare
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Ciao,
a me risulta che non sia stata completamente definita la questione, cioé che il risarcimento non ci sia ancora stato, ma potrei sbagliarmi.
Comunque sia, se la responsabilità civile é della Silverstein Properties, prevedo una lunga sequela di cause per risarcimento danni.
Non credo che la questione sia semplicemente nei termini indicati, ma non sono certo un esperto di questioni legali e mi affido al parere di chi é più competente di me in merito.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 10:28
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#430
Dubito ormai di tutto
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E' vero che ancora non è definitiva la questione ma il massimo che rischia Silverstein è di vedersi rimborsare "solo" un attentato.
Il risarcimento danni invece è da escludere, il proprietario non è responsabile per i danni provocati da "terzi". Direi quasi sia evidente, considerato poi che la sicurezza degli immobili era sub-appaltata ad altre società, che tra l'altro conosciamo bene.
Qualsiasi richiesta di risarcimento può facilmente essere "girata" a queste società, che non sono nemmeno americane, figurati quanto sarà difficile ottenere qualche soldo.
Hnery perdonami, daccordo che nel film ci sono inesattezze ma volerne screditare ogni singola parte mi sembra abbastanza tendenzioso non ti pare?
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Inviato il: 27/7/2006 10:44
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#431
Sono certo di non sapere
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Non so se qualcuno l'abbia ricordato ma Silverman non si è limitato a pagare un caxxo il WTC e a intascarsi 7 miliardi di dollari sull'unghia ma è ANCORA il proprietario del WTC.

E' sua intenzione infatti costruire un mega complesso in e attorno a Ground Zero anche se è in rotta con il sindaco Bloomberg perchè uno vorrebbe farci uffici mentre quest'ultimo vorrebbe più aree residenziali.

Inutile dire che tra infrastrutture tirate a nuovo a spese della città (super rete della metropolitana in primis), i memorial che sorgeranno al posto delle ex-wtc (con tanto di hall ricostruita, negozi di souvenir e ristorante "da Osama" ) e la mega-super-freedom-tower (inziata verso Aprile e che sarà terminata l'11-11-2011 - giusto in tempo per essere abbattuta da uno space shuttle dirottato da ecologisti cinesi - già in addestramento presso il maestro Maipei) quello che ha guadagnato supera di gran lunga i soldi già ciullati all'assicurazione.

Il fatto che Silverbond si sia preso un sacco di soldi non prova proprio nulla, certo è un ottimo movente (fra l'altro se Giuliani non avesse lucrato sulle radio tarocche della Motorola, i collassi delle torri non avrebbero praticamente fatto vittime...purtroppo i 400 vigili del fuoco caduti dopo il pull hanno appesantito la coscienza del Silver)
Inviato il: 27/7/2006 10:49
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#432
Mi sento vacillare
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Ciao Lestaat,
io non voglio proprio screditare nessuno, solo che se mi dici che Silverstein aveva convenienza a che le TT cadessero, vorrei capire quale sia la convenienza.
A me sembrerebbe l'esatto opposto.
Se poi si pensa ad un coinvolgimento attivo, direi che la cosa cambia ancora: in caso di demolizione controllata, non é un intervento di "terzi", ma qualcosa che potrebbe essere avvenuto soltanto con una complicità e quindi gli aspetti della responsabilità civile non sono marginali.
In pratica, non si può continuare a dire che la demolizione controllata andava bene anche da un punto di vista di "opportunità" economica e che qualcuno avrebbe fatto soldi a palate sulle vittime e poi affermare, come se niente fosse, il contrario quando é evidente che sarebbe interesse in primis delle assicurazioni far emergere la congiura - e non parlo delle vittime, che hanno logicamente a cuore più di ogni altro iil raggiugimento della verità.
Francamente, sto cercando di capire le motivazioni di alcune affermazioni che ho visto postate.
A me sembra che proprio non reggano, ma potri sbagliarmi.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 10:54
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#433
Dubito ormai di tutto
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Nessuno ha mai parlato di coinvolgimento attivo, si dice soltanto che è uno della cricca di amici dei soliti noti, così come lo era Giuliani e che a mio avviso ha lasciato fare a chi di dovere quel che voleva.
Non solo continuo a dire che la demolizione andava bene da un punto di vista economico, lo si può anche dimostrare con un po di algebra.
Se cerchi un po scoprirai che erano almeno 10 anni che si discuteva se abbatterle o meno proprio perchè non "conveniva più tenerle li in piedi". Se una azienda ha un bilancio attivo di poce centinaia di migliaia di dollari l'anno, a fronte di una possibile cartolarizzazione immediata e senza i costi di demolizione (a quelli a pensato il contribuente americano) non c'è nessun dubbio su quale sarebbe la scelta da parte di un immobiliarista.
Anche Ricucci avrebbe fatto altrettanto.
Le torri non furono abbattute perchè i costi di demolizione erano troppo alti e nel bilancio gravavano come un passivo pesantissimo.
Se elimini quelli divente economicamente conveniente la demolizione e la ricostruzione di un nuovo e più economico immobile.
E' davvero semplice algebra.
Invento cifre.
Se entravano 1500 di affitti, uscivano 500 di spese di gestione.
1000 di guadagno.
Con un palazzo nuovo entrano 1800 (sono nuovi quindi più cari) e costa 300= 1500 di guadagno.
E' evidente.
Se il costo della demolizione fosse di 5000 serabbero serviti 10 anni per ammortarne il costo.
Se quei 5000 spariscono e si può cartolarizzare subito l'immobile grazie all'assicurazione, diventa economicamente conveniente.
Direi che è semplice da comprendere no?
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Inviato il: 27/7/2006 11:08
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#434
Mi sento vacillare
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Ciao Lestaat,
prendo atto dei tuoi argomenti, ma mi dissocio dal tuo pensiero.
Però mi fermerei qui, perché siamo veramente OT.
Torniamo in argomento, per favore.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 11:13
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#435
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
prendo atto dei tuoi argomenti, ma mi dissocio dal tuo pensiero.


Qualcuno me la spiega?

A me le cose sembrano due, o ho ragione o sbaglio qualche conto...
Cmq...
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Inviato il: 27/7/2006 11:15
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#436
Mi sento vacillare
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Ciao Lestaat,
i conti possono anche essere giusti, ma é il principio che non condivido e mi dissocio sia nel merito che nel modo in cui lo stai portando avanti.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 11:23
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#437
Dubito ormai di tutto
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Guarda che non è un "mio" principio, è l'economia che è semplice matematica.
Una cosa è conveniente se fa guadagnare più di un altra indifferentemente se sia un bene per la società e il mondo.
Se è per questo nemmeno io condivido questo principio ma sta di fatto che è così che funziona il mercato.
Ti sto solo dimostrando il motivo per cui a Silverstein conveniva buttarle giù, che non è opinabile, è matematica.
Tutto qui.
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Inviato il: 27/7/2006 11:27
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#438
Mi sento vacillare
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Ciao Lestaat,
tornando agli argomenti tecnici, volevo chiedere se qualcuno ha dei dati sulla composizione dei seguenti elementi architettonici presenti nelle TT:

- cemento "alleggerito" (a bassa densità?) che costituiva lo strato superiore di tutti i pavimenti dei piani non occupati da componenti tecniche di servizio;

- cemento "normale" che costituiva i pavimenti dei piani occupati da installazioni tecniche;

- pannelli in gesso utilizzati ampiamente per locali di uso comune e di uso privato, adibiti anche a protezione anti-incendio per le colonne del core nel lato esposto al pubblico, usati anche per creare corridoi protetti per 1 ora dall'incendio per l'accesso alle scale di evacuazione (questo spiega perché una scala della Torre Sud é rimasta agibile, non essendo stata interessata dall'impatto e avendo potuto offrire protezione dall'incendio).

Ciao
Inviato il: 27/7/2006 11:50
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#439
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
pannelli in gesso utilizzati ampiamente per locali di uso comune e di uso privato, adibiti anche a protezione anti-incendio per le colonne del core nel lato esposto al pubblico, usati anche per creare corridoi protetti per 1 ora dall'incendio per l'accesso alle scale di evacuazione (questo spiega perché una scala della Torre Sud é rimasta agibile, non essendo stata interessata dall'impatto e avendo potuto offrire protezione dall'incendio).


Ste protezioni c'erano o no?
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Inviato il: 27/7/2006 11:54
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#440
Sono certo di non sapere
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Lestaat sta solo dicendo che Silverstein aveva ottimi motivi per esultare della tragedia da un punto di vista puramente economico - non dico progettare una demolizione che comunque non avrebbe causato vittime AGGIUNTIVE se non fosse stato per le radio motorola fabbricate a taiwan.

Per quanto riguarda le obiezioni sulle società assicuratrici che non avrebbero indagato, la questione si chiude lì visto che ufficialmente sappiamo benissimo come sono andate le cose: attentato terroristico.

Visto che neppure le Famiglie delle Vittime o la stessa 911 Fraud Commission è riuscita a ottenere risposte a maggior ragione non credo che tali risposte possa ottenerle una socetà assicuratrice (SA) con sede a Francoforte o a Londra (è un esempio).
Sarebbe stato imbarazzante se Mr Llloyd avesse tirato fuori oscure teorie cospirazioniste relative a demolizioni controllate proprio quando l'america, insieme al mondo intero, piangeva per le Vittime dell'immane disgrazia!

Inoltre una SA può rifarsi con i nuovi contratti che saranno stipulati, può rifarsi sui suoi clienti (dopo il 9/11 immagino che tutti i premi siano aumentati); inoltre non possiamo escludere che membri influenti del consiglio d'amministrazione di tali società non fossero d'accordo con Silverman perchè comprati con denaro sonante o con "dritte" con cui effettuare proficue speculazioni in borsa (vedi accuse di insider trading, speculazioni, put options, uffici della SEC bruciati per primi al WTC7, movimenti miliardari dall'interno del WTC alle 8 del mattino, ecc... tutte cose su cui nessuno ha mai pensato di indagare): le vere risposte sarebbero state lì ovviamente.

Inviato il: 27/7/2006 11:57
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  •  Henry62
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#441
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Ciao,
le protezioni anti-incendio passive (quindi escludo estintori e sistema anti-incendio a pioggia dal discorso) c'erano ed erano sostanzialmente di due tipi: pannelli di gesso per le zone aperte al pubblico e per ampie superfici che avevano anche funzione operativa di delimitare le zone occupate dai singoli affittuari, e pasta cementizia con fibra di vetro (che ha nel tempo sostituito l'amianto) spruzzata a spray su strutture reticolari (tipicamente la parte inferiore dei pavimenti, o il soffitto di ogni piano, per capirci) e per superfici piccole, come travature non posizionate in modo da consentire l'installazione di pannelli.
Mi risulta inoltre che le colonne perimetrali avessero sulla faccia interna una composizione dei due metodi più una interposizione di altro materiale, tipo vermiculite.
Tutte queste componenti anti-incendio hanno però scarsa o quasi nulla resistenza meccanica e l'ipotesi del NIST, che mi sento di condividere, é che laddove siano arrivati i rottami dell'aereoplano con sufficiente energia cinetica, le protezioni sono state danneggiate o distrutte, lasciando allo scoperto l'acciaio.
Esistono fotografie riprese dopo l'attentato del '93 che evidenziano la mancanza di protezione spray in alcune travature reticolari e in zone di non facile accesso, coma la tromba degli ascensori e nessuno é in grado di dire che queste mancanze siano state aggiustate; comunque sia, il problema é da analizzare soprattutto sui piani impattati.
Per quanto riguarda la scala rimasta attiva nella Torre Sud, precise testimonianze concordano che non fosse stata colpita dall'impatto dell'aereo, in virtù della traiettoria decentrata dell'aereo rispetto al core dell'edificio.
Riassumendo, le protezioni c'erano, ma non erano certamente in grado di opporsi ad una offesa meccanica come quella dei rottami derivanti dall'impatto di un aereo e dai proiettili secondari posti in movimento da tale impatto.
Aggiungerei poi un altro problema, cioé la scarsissima elasticità di queste protezioni, che già solo per le vibrazioni indotte dall'impatto potevano staccarsi dalle componenti in acciaio su cui erano state spruzzate (in particolar modo mi riferisco alle travature reticolari dei floor).
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 12:11
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#442
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Per quanto riguarda la scala rimasta attiva nella Torre Sud, precise testimonianze concordano che non fosse stata colpita dall'impatto dell'aereo, in virtù della traiettoria decentrata dell'aereo rispetto al core dell'edificio.


Ma cmq dal core erano saltate via le protezioni anti-incendio....tanto da rnedere possibile che 800 gradi facessero perdere la resistenza dell'acciaio, ovviamento lungo l'intera altezza dei piloni, visto che è venuta giù l'intera torre.
Interessante.


C'è qualche fisico in grado di dirmi quanto tempo ci vuole per portare ad almeno 600 gradi un plone di acciaio di circa 400 metri scaldandone a contatto con del fuoco comune alimentato da kerosene una parte di (a occhio ed esagero) 50 metri posta a circa 3/4 della sua intera altezza?
E' una domanda serissima, non è retorica o sarcastica.
Vorrei davvero una risposta scientifica.
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Inviato il: 27/7/2006 12:32
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#443
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Non scherzare su queste cose, Lestaat.
Sai perfettamente che non é così e che nessuno l'ha mai detto.
Le protezioni anti-incendio sono venute via, ammesso che ciò sia successo, sui soli piani impattati dall'aereo, non sull'intera struttura; ed é lì che si é verificato l'incendio.
Il collasso, secondo il NIST, é stato innescato dal cedimento termico degli elementi verticali del perimetro e dall'allungamento, con relativa freccia verso il basso, dei floors (che, tanto per inciso, non sono caduti sul piano sottostante, quindi no-pancake, ribadisco perché é fondamentale).

Vedo ora il tuo edit: ma pensi davvero che l'intera colonna sia a 800°C o scherzi?
Perché se lo pensi davvero inizio a spiegarmi i tuoi dubbi, altrimenti "sei su scherzi a parte".
E' logico che la temperatura di cui parliamo NON é stata raggiunta dall'intera colonna, ma solo dalle parti direttamente investite dall'incendio e rimaste prive di protezione!
In un mio post precedente mi sono permesso di dire anche una mia personalissima teoria, che non fa parte del report NIST e di cui mi assumo la piena responsabilità: se le colonne, nei piani sotto e sopra a quelli impattati, avevano ancora la protezione anti-incendio efficiente, questa cosa ha favorito il processo di indebolimento dell'acciaio, impedendo uno scambio termico con l'ambiente circostante, creando cioé una struttura interna in acciaio surriscaldata che non poteva raffreddarsi cedendo il calore verso l'esterno, perché da questo isolata dalla protezione anti-incendio, che non ha una direzione di funzionamento ma che compie il suo lavoro sia se il calore é all'interno che all'esterno della colonna.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 12:37
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#444
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Non stavo scherzando, mi ha solo frainteso o magari mi sono spiegato male.
Intendevo che mi suona abbastanza strano che le protezioni siano venute via alle colonne centrali (ovviamente dove c'è stato l'impatto) ma non alle scale che sono anch'esse al centro.
Quando dico sull'intera lunghezza non parlavo delle protezioni, ma della temperatura.

Entrando nello specifico tu dici:
Citazione:
E' logico che la temperatura di cui parliamo NON é stata raggiunta dall'intera colonna, ma solo dalle parti direttamente investite dall'incendio e rimaste prive di protezione!


Questo ha si, da un lato, protetto le colonne da uno scambio di calore con l'esterno ma vuol dire che il fuoco che occupava si e no 30 metri dell'intera lunghezza di ogni pilone è riuscito in mezzora a portare ad una temperatura sufficiente ad indebolire, non dico tutta, ma almeno l'80 90 per cento dei piloni?
Per questo ponevo la domanda.
Anche considerando l'isolamento con l'esterno, le colonne non erano certo isolate dalle travature orizzontali alle quali eerano saldate, le quali a loro volta erano saldate al "guscio" esterno sempre di acciaio.
Considerata la velocita a cui il calore si propaga nell'acciaio ti rendi conto di cosa stai sostenendo?
Se l'80% delle colonne centrali aveva raggiunto almeno 600 gradi vuol dire che non una sola parte dell'edificio era del tutto fredda.
Lo dico così a occhio io, per questo cheidevo se qualcuno poteva fare un conticino magari anche senza considerare il contatto con le travature orizzontali ma solo si un singolo pilone, magari vengono fuori cifre già significative. Ti pare?
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Inviato il: 27/7/2006 12:56
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  •  Jimbo72
      Jimbo72
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#445
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Buongiorno Henry

vedo che si va avanti col discorso...

Ma il punto rimane sempre quello : vedo che sostieni che una parte delle colonne potrebbe aver raggiunto quella temperatura (anche con la tua personalissima teoria delle protzioni antincendio che peggiorano la situazione) di 800° e questo calore si sarebbe comunque propagato alla restante parte delle colonne.
Ma tornando alla plastilina di ieri , se le colonne solo si ammorbidivano le torri non dovevano piegarsi? Capisco quello che dici sul fatto del crollo dei vari piani tramezzi e colonne perimetrali (non sei d'accordo col pancake e neanch'io ma per motivi diversi ) ma , tornando alla domanda di ieri e oggi : secondo te le colonne non dovevano solo piegarsi? e nello stesso modo le torri che erano sostenuta im maggior parte dalle colonne del core centrale?

Ciao

Jimbo
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Inviato il: 27/7/2006 13:52
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#446
Sono certo di non sapere
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Il nucleo centrale era un'area di circa 45 x 25 metri, fitta di colonne e con le trombe degli ascensori (due dozzine per piano, oltre 100 in totale per ogni torre ) e delle scale (tre) a fare da intercapedini.
Il nucleo aveva un suo sistema indipendente di piani piccoli e più robusti; le colonne erano unite tra loro da travi ad I, non erano isolate.
Guardando le foto delle Torri in costruzione si vede qualcosa di più che una serie di colonne centrali isolate.

Impossibile che lo stesso effetto di ammorbidimento (a 200°) si sia avuto anche sulle file di colonne più interne o su quelle dalla parte opposta: il NIST non spiega quali colonne centrali si sarebbero "sciolte", considerando che le dimensioni maggiori erano associate proprio alle file esterne.

Infine occorre smetterla con la bufala degli incendi a 800°C perchè sul Report del NIST, dai grafici si evince chiaramente che nel nucleo, nel punto più caldo e nel momento più caldo - cioè a 15 minuti dall'impatto - la temperatura dell'aria non ha MAI superato i 200-250°; la stessa conclusione si trova anche ripetuta "a parole" a pagina 140 del PDF.
Calore Virtuale

A questo punto ricapitoliamo:

accendo un fuoco da 200°C - il mio forno raggiunge anche i 250°C senza "collassare" - a fianco di una colonna spessa dai 5 ai 10 cm e con un lato di 50 ... ok ... quindi?

fatemi capire: collassa l'intero palazzo... ho capito bene, vero?
Inviato il: 27/7/2006 14:24
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#447
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Ciao Jimbo72 e Lestaat,
chiariamo magari insieme questo aspetto, che ritengo possa fare parte della famosa base condivisa di qualche pagina fa.

Protezioni anti-incendio:
rimosse per impatto meccanico e vibrazione della struttura metallica sui piani impattati dall'aereo.

Incendi:
presenti sui piani impattati, innescati dal carburante dell'aereo e alimentati dal materiale combustibile a qualunque titolo presente sul piano considerato.

Colonne del core:
al di là dei danni strutturali diretti da impatto, nelle colpite dall'aereo sono rimaste prive, anche parzialmente, delle protezioni anti-incendio e in tali zone hanno raggiunto temperature elevate. Queste temperature sono state raggiunte nel punto direttamente esposto al calore e non importa che sopra e sotto fossero connesse con altre travature, perché laddove la colonna era esposta direttamente all'incendio la temperatura, secondo il NIST, é stata raggiunta.
Si tratta quindi di porzioni di colonne relative ai soli piani impattati e incendiati.

Colonne perimetrali:
sottoposte allo stesso tipo di sollecitazione del core, con la differenza che l'azione della dilatazione dei floor ha su di esse esercitata la deformazione, essendo queste colonne strutturalmente più deboli delle colonne del core collocate al lato opposto di ogni singolo elemento del floor.

Il NIST ipotizza quindi che la temperatura in alcune zone dei piani impattati abbia raggiunto ed anzi superato la temperatura in cui l'acciaio scoperto "perde" fino all'80-90% delle caratteristiche meccaniche che invece ha a temperatura ambiente.

Il modello del meccanismo che innesca il collasso é quello descritto in uno dei miei primi post della discussione, con alternanza di processi di carico e scarico, che porta al collasso delle colonne del core.

Chiaro quindi che le zone ad alta temperatura delle colonne sono limitate ai piani colpiti, che il collasso NASCE per effetto termico (secondo il meccanismo già descritto) ma é un collasso strutturale degli elementi verticali, cioé lo sforzo interno é superiore alla resistenza del metallo e quindi la struttura collassa.
La velocità con cui si propaga lo stato di sforzo interno é quella del suono nell'acciaio, che a 0°C (273,16K) é di circa 4,9 Km/s.
Non si possono avere evidenze dell'onda dello sforzo che si propaga, perché l'evidenza fisica é quella del crollo, che avviene con meccanismo e tempi diversi a seconda della capacità del singolo elemento strutturale di svincolarsi dagli altri elementi della travatura.

Spero di aver chiarito un poco il discorso.
Le colonne del core non si dovevano piegare, perché il calore é in una zona concentrata: per semplificare, é come se una lama di calore avesse tagliato le fibre delle colonne, pur senza interromperne la continuità fisica, alterandone il reticolo cristallino.
In tal modo le colonne non danno più supporto alla parte superiore, che iniziandosi a muovere determina il collasso di tutta la struttura.

Ciao
Inviato il: 27/7/2006 14:44
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  •  Henry62
      Henry62
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#448
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Ciao Max-Piano,
io non so più come dirti qual é il mio pensiero, perché mi rispondi sempre fischi per fiaschi.
Se leggi, la parte che citi riguarda i campioni di colonne perimetrali che non erano nelle zone che raggiunsero, secondo il modello di simulazione di incendi del NIST, le temperature di 800°C. Il NIST le analizza col metodo del paint-crack e dice che queste colonne, perimetrali e quindi lontane dal core e non a diretto contatto con le fiamme (altrimenti non c'era più paint da controllare), non hanno superato i 250°C, quindi immaginati il core e le colonne a diretto contatto con le fiamme.

Te lo ripeto per l'ultima volta: l'acciaio non si é "sciolto".

Ora, se lo capisci bene, altrimenti mi viene il sospetto che lo hai capito ma continui a spacciare disinformazione volutamente e quindi in cattiva fede.

Per favore, sostieni le tue idee ma non negare l'evidenza di ciò che il NIST scrive.

Data l'importanza dell'affermazione e, soprattutto il tono da chi la sa lunga, invito veramente tutti a verificare la pagina 140 del report definitivo NIST per verificare cosa c'é scritto e poi giudicate voi.

Mi sono francamente stufato di dover ricominciare ogni volta da capo e leggere simili falsità.
Se vogliamo discutere, benissimo, siamo qui apposta, ma non raccontiamoci falsità, per favore, anche solo per rispetto a chi ci legge.
Grazie.
Ciao
Inviato il: 27/7/2006 15:00
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#449
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scusa se te lo dico ma guarda che era chiaro anche prima, solo che trascura dettagli talmente grotteschi che mi spingevo a fare altre congetture.
Mi spiego.
Mi stai dicendo praticamente che nei piani impattati le colonne centrali si sono rotte.
E fin qui, con tutte le eccezioni che posso sollevare che ormai credo sanno anche i muri tra le quali la chiara sottolineatura appena fatta da max, posso anche concordare.
Se però come sostieni il danno fisico alla resistenza dell'acciaio ha compromesso solo quelle colonne e solo a quei piani risultano del tutto inconcepibili sia il crollo totale di entrambe le torri che soprattutto la frantumazione completa dei piloni portanti.
Perdonami ma è davvero inconcepibile.
Un'asta di 400 metri di acciaio non si frantuma come un grissino PER INTERO.
Dovrebbero esserci pezzi di piloni da 30, 40 , 50 e anche 100 metri ancora interi, magari piegati ma interi.
Non solo dovrebbero esserci ma tronconi di grossissime dimensioni dovrebbero spuntare dal suolo e dalle macerie levandosi se non in verticale quasi per decine e decine di metri.
E' sempre accaduto nei crolli di palazzi e per ovvi motivi per di più.
Se così fosse c'è da pregare che a Manatthan non avvenga mai un terremoto di magnitudo 3 o 4 senno viene giù l'intero quartiere.
Non scherziamo dai!

PS
attento che quello della temperature dell'acciaio esterno è un campo minato Henry. Ci sono video e foto che mostrano persone vive e vegete proprio dove l'aereo ha impattato.
Se quell'acciaio fosse a 250 gradi sarebbe complicato da spiegare...
E ricordati che le colonne centrali erano un unico pezzo di acciaio, non erano a pezzi.
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Inviato il: 27/7/2006 15:05
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  •  Henry62
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Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?
#450
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Come queste, Lestaat?

http://www.hostfiles.org/download.php?id=C55CCCC6


A proposito, qualcuno mi può indicare un sistema più efficiente per condividere immagini? Questo che utilizzo é diventato inusabile e mi scuso per questo.

Ciao
Inviato il: 27/7/2006 15:09
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