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  Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

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  •  andry
      andry
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#181
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/5/2006
Da put de zana
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cioa refosco, scusa se ti rompo.. da dove hai estratto lo spezzone che hai postato. fa parte di un documentario??

ciao dal baglio
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the shock must go on...
Inviato il: 28/7/2006 13:22
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  •  bandit
      bandit
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#182
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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"non te l'ho mostrato perchè dovesse cambiare qualcosa... te l'ho semplicemente proposto per vederlo.
ognuno poi ne trae, se ritiene, le considerazioni che vuole."
++++++
ok Refosco e ti ringrazio. i miei sentimenti davanti a quelle scene non credo siano molto diversi dai "vostri" (se mi consentite la semplificazione).
mi piacerebbe pero' anche sapere cosa ha fatto prima il ragazzo che viene pestato. non giustificherei comunque un pestaggio di quel tipo, ma vorrei capire meglio.

Inviato il: 28/7/2006 13:27
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  •  andry
      andry
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#183
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/5/2006
Da put de zana
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Citazione:
mi piacerebbe pero' anche sapere cosa ha fatto prima il ragazzo che viene pestato. non giustificherei comunque un pestaggio di quel tipo, ma vorrei capire meglio.

ciao bandit. la carica che c'è nel video è stat fatta al concentramento dei cobas, dopo che i black clock si erano allontanati da un pezzo. il tipo per terra pestato mi sembra proprio un fotografo,ha una macchina da foto in mano che gli viene portata via quando è a terra. non credo che un giornalista abbia fatto chissa che. detto questo niente giustifica un pestaggio del genere contro una persona inerme a terra con le braccia alzate, da parte di uan decina di sbirri che sia accaniscono. è di questo che parlavo quando ti dicevo degli abusi della polizia tutto il giorno. è stato questo l'atteggiamento il 20 e il 21 luglio. è questo che ha creato il clima di tensione.

ciao dal baglio
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Inviato il: 28/7/2006 13:36
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#184
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/5/2004
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Citazione:
mi piacerebbe pero' anche sapere cosa ha fatto prima il ragazzo che viene pestato. non giustificherei comunque un pestaggio di quel tipo, ma vorrei capire meglio

sinceramente non lo so.
come avrai notato quello era uno dei tanti che scappavano.

siccome non mi risulta che in tutta la manifestazione, dei dimostranti abbiano aggredito altri cittadini, al massimo potrebbe aver tirato dei sassi o spaccato una vetrina o cose del genere.
non mi sembra che il nostro ordinamento preveda tali punizioni.

la sua sfortuna è stata quella di inciampare scappando.
per questo è stato picchiato - dallo Stato - in quella maniera.

forse (dico forse) Federico Aldovrandi così è morto a Ferrara a 18 anni.

punto.
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la libertà è un bene incommensurabile solo per chi brama essere eretico

(non ricordo di chi)
Inviato il: 28/7/2006 13:37
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  •  andry
      andry
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#185
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/5/2006
Da put de zana
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non mi stancherò mai di ripeterlo, ma è di fronte a questi abusi che trovo del tutto assurdo parare di legittima difesa da parte delle forze dell'ordine di fronte alla reazione più che normale dei manifestanti.

ciao dal baglio
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Inviato il: 28/7/2006 13:45
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  •  bandit
      bandit
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#186
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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"chi era all'interno, pur sentendosi minacciato, avrebbe dovuto sparare dei colpi in aria, una volta mesa mano alla pistola.. non a caso i periti del processo le hanno tentate tutte per dimostrare l'indimostrabile, cioè che il carabiniere, non placanica, avesse sparato colpi in alto. questo non è vero, la pistola è punata ad altezza uomo già prima che carlo si avvicini. "
+++++++
dipende da quanto imminente fosse la minaccia.
la storia dello sparo in alto e della deviazione del colpo mi pare una forzatura attuata per superare le solite regole anacronistiche che avrebbero comunque potuto causare qualche guaio a chi aveva sparato. superare il formalismo per me va bene, alterare la verita' no.

"d'accrodo che la camionetta era assalata, come dici tu"
+++++++++
e meno male !

"ma se permetti la minaccia alla parte posteriore del defender non era cosi impellnte da poter giustificare l'uso di armi da fuoco. ....non mi dire che la minaccia porata al defender era tale da giustificre l'uso di arma da fuoco ad altezza uomo."
++++++++++
su questo non sono d'accordo. credo che avrei sparato anch'io.

"tutto questo con un plotone di polizia a 50 metri, che non fa nulla, salvo poi caricare quando carlo è gia stato colpito."
+++++++
mi pare che il plotone inizialmente stesse scappando e poi abbia chiesto rinforzi.
in ogni caso, ammesso che fosse come dici, se io sono nella jeep e sto per essere scannato, mi difendo anche se a 50 metri ci sono i miei colleghi che stanno a guardare anziche' intervenire.



Inviato il: 28/7/2006 14:18
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  •  andry
      andry
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#187
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/5/2006
Da put de zana
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Citazione:
la storia dello sparo in alto e della deviazione del colpo mi pare una forzatura attuata per superare le solite regole anacronistiche che avrebbero comunque potuto causare qualche guaio a chi aveva sparato. superare il formalismo per me va bene, alterare la verita' no.

avere inventato la storia del calcinaccio mi sembra esattamente un'alterazione della della verità. bastava allargare l'immamgine di qualsiasi video per vedere che la pistola era punata ad altezza uomo.
se hanno avuto bisogno di fare ciò, era per giustificare la boiata della legittima difesa.che evidentemente tanto legittima non era. non è un superamento di regole anacronistiche,ma il fatto di voler coprire chi ha sparato. che ripeto, non era placanica.se queste regole potevano causare guai a chi aveva sparato, dovevano essere rispettate.
Citazione:
su questo non sono d'accordo. credo che avrei sparato anch'io.

ben per te, o forse no...
ti dico che la minaccia non era impellente,perchè nella parte postriore i manifestanti non erano cosi vicni, come giustifica la foto che ti ho indicato prima. poi credo che prima si debba sparare in aria, o no? invece chi aveva la pistola ha avuto tutto il tempo per puntare per uccidere, non certo per difendersi d una minaccia che per me non giustifica l'uso di arma da fuoco ad altezza uomo.
Citazione:
in ogni caso, ammesso che fosse come dici, se io sono nella jeep e sto per essere scannato,

risposto già sopra.

a propsoto di leggittima difesa, lo ripeto. la difesa per essere legittima, deve essere proprorzionale all'offesa subita. non mi sembra proprio che ci sia questa condizione in questo caso.

ciao dal baglio
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Inviato il: 28/7/2006 14:35
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#188
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Citazione:
andry: cioa refosco, scusa se ti rompo.. da dove hai estratto lo spezzone che hai postato. fa parte di un documentario??


scusa ma mi era sfuggito il post.

quello spezzone l'ho preso dal CD allegato al libro di Gubitosa Genova nome per nome;
nel CD ci sono alcuni altri video (non molti per la verità) e foto;
se vuoi i video li posso postare tutti.
comunque in rete ne ho trovati diversi (con Emule).
se ti interessano, fammi sapere con PM

p.s. il libro è ASSOLUTAMENTE da leggere perchè è fatto benissimo! (molto rigoroso e basato quasi interamente sugli atti del comitato parlamentare di inchiesta - lo consiglio vivamente a bandit - ma ovviamente a chiunque altro - se vuole farsi davvero un'idea seria di quello che è successo)
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(non ricordo di chi)
Inviato il: 28/7/2006 14:56
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  •  bandit
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#189
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"non mi stancherò mai di ripeterlo, ma è di fronte a questi abusi che trovo del tutto assurdo parare di legittima difesa da parte delle forze dell'ordine di fronte alla reazione più che normale dei manifestanti."
+++++
mi sbaglio se dico che molti manifestanti non hanno reagito con contro-cariche, lancio di sassi (poi, da dove arrivavano questi sassi ?), aggressione ai veicoli ecc. ?

poi volevo tornare a chiedere se qualcuno dentro la jeep era gia' ferito prima degli spari

ma soprattutto, non e' che la comprensibilita' (ammesso che vada riconosciuta) della reazione dei manifestanti faccia venir meno la legittimita' della difesa da parte di chi stava nella jeep.
io sono dentro, mi aggrediscono, sono in pericolo, sparo. punto.
dopo di che' se ci sono altre responsabilita' ognuno deve pagare il suo conto.
Inviato il: 28/7/2006 23:46
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#190
Mi sento vacillare
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Citazione:
ho visto molte cose che, se confermate rappresentano comportamenti non accettabili e per i quali andrebbero definite le responsabilita'.


Dunque bisogna fare il processo.


Citazione:
(tra l'altro mi pare anche che qualcuno fosse gia' ferito, se mi sbaglio me lo direte, la conclusione non cambia, mentre se non mi sbaglio credo che il filmato avrebbe dovuto farlo presente).


ti confermo che Placanica era ferito (c’è una foto di Placanica prima di entrare in ospedale con la faccia insanguinata, quella stessa foto è usata nel filmato per confrontarla con quella del carabiniere che si copre la testa all’interno del defender…).*

Citazione:
io sono dentro, mi aggrediscono, sono in pericolo, sparo. punto.


? evidentemente non è così semplice, dal momento che tutta la vicenda è contornata di omissioni, menzogne e segreti.

come si è arrivati a quella situazione? Perchè è stato aggredito il corteo dei "disobbedienti" in via tolemaide, invece di andare a prendere i "black bloc" in zona Marassi? Qual era il reale pericolo che correva il defender? Perché i carabinieri e i poliziotti intorno al defender attaccato non intervengono? Perché la pistola spara ad altezza uomo per uccidere e non in alto? Perché hanno inventato la storia del laterizio che devia lo sparo? Perché è sparita la pallottola?
è tenera la storiella del giovane soldato di leva che spara in preda al panico, vero? è meno tenero che però abbia sparato per uccidere, allora inventiamoci un sasso che cambia la traiettoria della pallottola... è già che ci siamo facciamola anche sparire...


Citazione:
dopo di che' se ci sono altre responsabilita' ognuno deve pagare il suo conto


non sappiamo chi ha sparato, il corpo di Carlo è stato "manipolato" e gli hanno spaccato la testa con una pietra. ci hanno mentito.


*EDIT: il filmato in cui si vede Placanica insanguinato è "Niente da archiviare" non "Quale verità per Piazza Alimonda?"
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Inviato il: 29/7/2006 1:49
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  •  tccom
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#191
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Citazione:
evidentemente tu ritieni che anche lui agisca per legittima difesa. a me sembra che le condizioni siano ben diverse.


il mio voleva essere un paragone tra la sproporzione delle due reazioni

fermo restando, mi ripeto, che la colpa non è di chi ha sparato (ammesso che sia stato lui) ma di chi l'ha messo su quella camionetta in una situazione del genere e magari guardava compiaciuto da una cinquantina di metri senza fare niente
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...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 29/7/2006 2:19
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#192
Sono certo di non sapere
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Io estenderei un pochino di piu'.

La colpa e' di chi sa e probabilmente vuole che ci scappi il morto, cosi' imparano. La questione e' che non imparano mai e c'e' sempre qualcuno che si fa sparare.
Spiego meglio. Quando si e' annunciato un casino del genere, l'ultima cosa che persone sane di mente farebbero e' di armare la polizia (e i carabinieri erano polizia in quel frangente) con armi quali fucili e pistole da guerra (proiettili FMJ, che rimbalzano - in guerra chi se ne frega) o non.

In frangenti simili perdere la calma ed avere paura di essere linciati e' naturale, quindi se si ha una pistola e' facile che qualcuno la usi anche se non e' detto che qualora non l'avesse usata sarebbe stato linciato veramente. Come ha detto bandit, avrei sparato anch'io. Il trucco sta nel non averla, la pistola!
Che non mi vengano ora a dire che queste cose non si sanno da tempo.
Che poi l'organizzazione tattica della polizia faccia pena e' semmai una aggravante.

Il fatto e' che tutta la vicenda sembra troppo una commedia degli equivoci per esserlo realmente. Lo stato (tutto, non solo mr B) voleva mostrare i muscoli con l'aiuto di organizzazioni "antagoniste" che e' ora chiaro che siano sul libro paga (si, anche molti di quelli non vestiti di nero, vedi neo-deputati e liquame assortito).
Ovviamente pero' non poteva dichiarare apertamente Genova zona di guerra, ma a buon intenditore poche parole. Molti hanno equivocato, altri sono stati cosi' scemi da provocare con un'estintore gente armata di pistola (viene quasi il dubbio che l'abbiano fatto perche' la pistola non ce l'avevano e volevano procurarsene) ma......... non e' che magari qualcuno aveva assicurato ad altri che tutto andava bene e che sarebbero state sopportate alcune cose che individualmente (e ben si sapeva) non erano sopportabili?

Quelli furbi (o non pagati) da Genova sono stati alla larga........ e se non partecipi la partita non comincia. Non puoi perdere, e, specie se l'ha organizzata Moggi, e' la sola cosa da fare!
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 29/7/2006 9:45
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#193
Sono certo di non sapere
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PS

La prima regola di ogni buon stratega e' scegliere il campo di battaglia, non lasciarlo scegliere al nemico. Sai che fine faceva Wesley a Waterloo se non l'avesse scelta lui quella collina ?
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 29/7/2006 9:51
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#194
Sono certo di non sapere
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Lo stato (tutto, non solo mr B) voleva mostrare i muscoli con l'aiuto di organizzazioni "antagoniste" che e' ora chiaro che siano sul libro paga

Dopo aver letto il sottostante articolo, mi domando se gli "attivisti" non potrebbero essere semplicemente fessi...


Police spies chosen to lead war protest

Two Oakland police officers working undercover at an anti-war protest in May 2003 got themselves elected to leadership positions in an effort to influence the demonstration, documents released Thursday show.

The department assigned the officers to join activists protesting the U.S. war in Iraq and the tactics that police had used at a demonstration a month earlier, a police official said last year in a sworn deposition.

At the first demonstration, police fired nonlethal bullets and bean bags at demonstrators who blocked the Port of Oakland's entrance in a protest against two shipping companies they said were helping the war effort. Dozens of activists and longshoremen on their way to work suffered injuries ranging from welts to broken bones and have won nearly $2 million in legal settlements from the city.

The extent of the officers' involvement in the subsequent march May 12, 2003, led by Direct Action to Stop the War and others, is unclear. But in a deposition related to a lawsuit filed by protesters, Deputy Police Chief Howard Jordan said activists had elected the undercover officers to "plan the route of the march and decide I guess where it would end up and some of the places that it would go."


Inviato il: 29/7/2006 14:49
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#195
Sono certo di non sapere
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Citazione:
mi sbaglio se dico che molti manifestanti non hanno reagito con contro-cariche, lancio di sassi (poi, da dove arrivavano questi sassi ?), aggressione ai veicoli ecc. ?
...
....io sono dentro, mi aggrediscono, sono in pericolo, sparo. punto.


Evidemente, quei pochi che "aggredivano i veicoli" la pensavano come te.... eccoti la risposta che cercavi. Niente cariche, niente contro-cariche. E la soluzione piu' "logica" non e' manganelliamo tutti indiscriminatamente, quindi, quali altre motivazioni c'erano sotto? ...a vedere la carriera di alcuni, nelle forze dell'ordine e non, se non altro, e' stato un "lavoro" ben remunerato... e questo e' un fatto, non una considerazione politica.

Ti pare una "gestione" della crisi di quei gg. ben fatta, tale da giustificare avanzamenti in carriera?

...e se fossi tentato di controbbattere parlando di "teste saltate", prima leggi questo:

e decisioni del ministro dell'Interno non chiudono
il "caso Genova": resta la necessità di accertare la verità

Se saltano gli uomini
del capo della polizia


di GIUSEPPE D'AVANZO
NON sarebbe esaustivo parlare ora di teste cadute. Con la rimozione dal loro incarico del vicecapo della polizia Ansoino Andreassi, del direttore di quella che una volta era la "polizia politica" Arnaldo La Barbera e del questore di Genova Francesco Colucci, con buone o cattive ragioni (giusto e ingiusto sono qualifiche fluide, in questi casi) la polizia di Stato paga il prezzo di quanto è accaduto a Genova. Bisogna allora ricordare quanto è accaduto a Genova per comprendere quanto è accaduto ieri.

A Genova soprattutto tra sabato e domenica (i micidiali Black bloc si erano esibiti con le loro distruzioni soprattutto il venerdì) la polizia e (anche se nessuno ha voglia di ricordarlo) i carabinieri si sono abbandonati a metodi e procedure indegni di uno Stato di diritto che hanno compromesso duramente il rapporto di fiducia tra forze dell'ordine e opinione pubblica e seriamente ferito l'immagine internazionale del nostro Paese.

Era senza dubbio legittimo perquisire sabato notte le aule della scuola Diaz di via Cesare Battisti, ma non c'è ombra di legittimità nello scientifico pestaggio a cui sono stati sottoposti coloro che vi soggiornavano. Di peggio, è accaduto nelle venti ore seguenti quando i fermati sono stati ancora picchiati nella caserma di Bolzaneto.

Di fronte a questi episodi, nulla poteva restare come prima a meno di non voler deformare l' idea stessa di democrazia. Qualcosa doveva accadere, e ieri è accaduto. Mai le alte burocrazie della sicurezza in Italia hanno pagato un prezzo tanto alto alle loro responsabilità oggettive. Mai in un colpo solo il vertice di un'istituzione antica di 150 anni ha accettato di mettere sul ceppo la testa dei suoi uomini più in vista. Anche al di là delle loro responsabilità dirette. È il caso, per dire, di Arnaldo La Barbera. È arrivato a Genova soltanto nel pomeriggio di sabato. Ha invitato alla prudenza e alla cautela i funzionari che si stavano muovendo verso la Diaz anche quelli che strologavano di "bombardamenti di lacrimogeni". Inquieto e preoccupato, ha raggiunto la Diaz per tenere freddi gli animi. Ha anche tentato all'ultimo momento di far rientrare l'azione. Si è arreso di fronte a un quadro di comando che non gli attribuiva nessuna responsabilità né di ufficiale di polizia giudiziaria né di funzionario per ordine pubblico.

È un capro espiatorio e nessuno può meravigliarsi che una catastrofe come quella di Genova travolga colpevoli e innocenti dando la stura a un fiume di polemiche (e faide e agguati di palazzo) che non vanno sottovalutate perché interpellano il ruolo, la responsabilità e il destino stesso del capo della polizia Giovanni De Gennaro. I prefetti Andreassi e La Barbera sono i collaboratori più stretti del capo della polizia. Da lui direttamente scelti per organizzare e controllare il summit genovese. Se loro hanno fallito, ha fallito anche De Gennaro.

Salvare De Gennaro dalle responsabilità che pagano Andreassi e La Barbera, non significa proteggerlo, ma indebolirlo e con lui indebolire la credibilità e il prestigio della catena di comando che deve assicurare al Paese la sicurezza, l'ordine, il rispetto dei diritti e l'obbligo dei doveri. Una polizia debole, succube piuttosto che subordinata nelle regole (come è giusto che sia) all'esecutivo è un motivo di preoccupazione in un periodo in cui troppi uomini politici affollano le sale operative dei carabinieri, troppi ministri e vicepremier frequentano prefetture e caserme di polizia.

Con questa perplessità sullo sfondo, va dato atto al ministro dell'Interno Claudio Scaloja di essersi mosso forse con qualche ora di ritardo, ma con discrezione e decisione. Può essere un primo passo affinché il ministro recuperi agli occhi della maggioranza e dell'opposizione, del governo e dell'opinione pubblica, soprattutto del capo del governo Silvio Berlusconi, un ruolo super partes, bipartisan come usa dire, necessario alla sua più autentica missione istituzionale. Perché un ministro dell'Interno, in fondo, garantisce le regole del gioco per chi vuole mostrare in pubblico il suo consenso ma anche per chi vuole manifestare il suo dissenso, e le manifestazioni di dissenso nei prossimi mesi non mancheranno.

Sarebbe sbagliato, però, considerare chiuso, con la rimozione di Andreassi, La Barbera, Colucci, il "caso Genova". Anzi, quelle rimozioni finalmente lo aprono riportandolo lungo percorsi più trasparenti e comprensibili. Vale la pena di definirli.

Se il Viminale destina ad altro incarico tre dirigenti di quel livello vuol dire che prende atto che qualcosa a Genova non ha funzionato, che qualcuno nelle forze dell'ordine è andato oltre il recinto della legalità. Questa presa d'atto rende possibile un più coerente e fondato accertamento della verità. Andreassi, La Barbera e Colucci non possono pagare per tutti. Sono stati individuati come responsabili oggettivi di quanto è accaduto. Diciamo anche che sono i capri espiatori che pagano per tutti ora, ma da oggi vanno cercate le responsabilità soggettive e personali di chi ha distribuito a Genova mazzate gratuite, inutili e vendicative su cittadini inermi. È il lavoro che spetta ai pubblici ministeri di Genova impegnati nelle sei inchieste aperte da quell'ufficio. C'è poi la commissione d'indagine parlamentare. Anche qui la rimozione dei tre alti dirigenti del Viminale potrebbe e, negli auspici, dovrebbe riportare un clima di serenità nel confronto tra maggioranza e opposizione. La speranza è che si abbandonino i toni da crociata dall'uno e dall'altro lato, la voglia di processi e di pubbliche condanne che sembra accedere di volta in volta gli uni e gli altri.

La commissione dovrà accertare anch'essa le responsabilità dei funzionari dello Stato ma nella prospettiva di individuare quali sono gli ostacoli da rimuovere nella pubblica amministrazione e nella politica per evitare che un aspro confronto politico e sociale degeneri in spietata repressione o in aggressione armata. Vale la pena che i politici di tutti gli schieramenti si leggano l'intervista a Luca Casarini che Repubblica pubblica in questo numero. Molti dei suoi argomenti non possono essere condivisi, ma in quegli argomenti affiora un grido d'allarme che è anche un'invocazione d'aiuto. Dopo la "battaglia di Genova", ci sono larghi settori del movimento giovanile tentati dallo scontro armato, affascinati dallo straordinario marketing mediatico dei Black bloc, attratti dalla tentazione di rispondere al fuoco con il fuoco. Ecco il pericolo che incombe sul nostro futuro cominciato nelle strade di Genova tra via Tolemaide e piazza Alimonda. Una generazione che può cadere ancora una volta, a distanza di venti anni, nel gorgo della violenza è una questione che chiama in causa le responsabilità della politica. Di quella di sinistra e di quella della destra di governo.

(3 agosto 2001)
... da repubblica (e' molto soft, come si puo' vedere, ma e' proprio per questo che l'ho scelto...e, poi, la retorica finale... brrr...).

Uno spunto interessante, no?
Interessante il passo dove si narra' della arresa "di fronte a un quadro di comando che non gli attribuiva nessuna responsabilità né di ufficiale di polizia giudiziaria né di funzionario per ordine pubblico".
Interessante soprattutto il doppio attacco, uno alla popolazione e allo "stato di diritto", e uno ai vertici, evidentemente poco graditi, delle forze "implicate".

Perche' non ti cerchi, chesso', qualcosa su Truglio (il tenente colonnello Giovanni Truglio) ...?
Che ci siano accordi tra quell'area politica del paese e alcuni gruppi interni alle forze armate ?
...la storia si ripete...

(pardon per la lunghezza... ma non volevo tagliare l'art. per correttezza, e volevo dare la possibilita' anche ai piu' pigri, che non avrebbero aperto il link alla pag., di leggere lo spunto... ciao... )

mc
Inviato il: 29/7/2006 17:04
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  •  bandit
      bandit
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#196
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Iscritto il: 28/11/2005
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"Evidemente, quei pochi che "aggredivano i veicoli" la pensavano come te.... eccoti la risposta che cercavi. "
++++++++
la risposta che cercavo (se capisco bene) e' che molti non hanno fatto le contro cariche.
come la pensavano quelli che invece le hanno fatte non lo so, ma certo non mi sembra siano vicini al mio modo di pensare.

"Niente cariche, niente contro-cariche. "
++++++++
guarda che fare a botte con la polizia non e' come fare una scazzottata al bar con uno che ti rompe le palle o ti provoca.

"quali altre motivazioni c'erano sotto? ...a vedere la carriera di alcuni, nelle forze dell'ordine e non, se non altro, e' stato un "lavoro" ben remunerato... e questo e' un fatto, non una considerazione politica."
+++++++++
un avanzamento di carriera e' un fatto; il collegamento agli eventi di genova quale causa invece non e' per nulla un fatto, e' una tua congettura, piu' o meno verosimile.
quali sono i criteri di avanzamento in quel settore ? quali altri fattori possono avere determinato le promozioni ?
col che' non intendo giustificarle, ma la tua analisi non mi sembra corretta.
da quanto ho capito per diversi agenti ci sono procedimenti in corso, ma (io credo), tale fatto non e' ostativo rispetto alla progressione in carriera, almeno finche' non si arrivi ad una sentenza definitva.

"Ti pare una "gestione" della crisi di quei gg. ben fatta, tale da giustificare avanzamenti in carriera?"
+++++++++
mi pare piuttosto tale da richiedere le dovute verifiche, che infatti se ho ben capito sono in corso. rispetto alla carriera ti ho gia' risposto. se non conosciamo esattamente le regole di avanzamento e' inutile parlarne (l'importanza della documentazione, ricordi...)

domanda: la contro-carica e' una vendetta ?
Inviato il: 29/7/2006 17:40
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#197
Sono certo di non sapere
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Risposta veloce... nel frattempo ho aggiunto un articolo, diciamo, neutrale, che potrebbe aiutare nella lettura tra le righe che facevo...

Citazione:
da quanto ho capito per diversi agenti ci sono procedimenti in corso, ma (io credo), tale fatto non e' ostativo rispetto alla progressione in carriera, almeno finche' non si arrivi ad una sentenza definitva.


Scusa, bandit, ma ti sei fermato al punto di inizio, perche' le mie "congetture", come le chiami, non rimangono ferme alla carriera, ma vanno un po' oltre, e si inquadrano sulle caratteristiche per cui, questi signori, furono scelti.

...questo sito con qualche nome... forse il manifesto non lo avresti letto volentieri...

mc
Inviato il: 29/7/2006 18:06
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#198
Sono certo di non sapere
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Citazione:
domanda: la contro-carica e' una vendetta ?


Secondo quelli che la pensano come te, e' "legittima difesa", no?
Si aggredisce per non essere aggrediti (con i manganelli e i lacrimogeni... e le armi )

mc
Inviato il: 29/7/2006 18:08
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  •  bandit
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#199
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"Scusa, bandit, ma ti sei fermato al punto di inizio, perche' le mie "congetture", come le chiami, non rimangono ferme alla carriera, ma vanno un po' oltre, e si inquadrano sulle caratteristiche per cui, questi signori, furono scelti."
++++++++
io mi sono fermato a quello che hai detto: parlavi di promozioni.
ora estendi, va bene. ma non ci vedo comunque nulla che possa contraddire quello che ho detto io.

bandit: domanda: la contro-carica e' una vendetta ?
mc: Secondo quelli che la pensano come te, e' "legittima difesa", no?
Si aggredisce per non essere aggrediti (con i manganelli e i lacrimogeni... e le armi).
++++++++
secondo me no.
ma io la domanda l'ho fatta a "voi".
se nell'ultima frase e' la tua risposta ("Si aggredisce per non essere aggrediti"), continuo:
una specie di intervento preventivo, quindi.
basato ad evidenza sull'idea che, se si riesce a menare di brutto il tale gruppo di agenti, poi le cose andranno meglio e i pericoli saranno ridotti. gli agenti vanno all'ospedale o si ritirano, e la manifestazione quindi prosegue tranquilla. giusto ?

Inviato il: 29/7/2006 21:37
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#200
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Citazione:
basato ad evidenza sull'idea che, se si riesce a menare di brutto il tale gruppo di agenti, poi le cose andranno meglio e i pericoli saranno ridotti. gli agenti vanno all'ospedale o si ritirano, e la manifestazione quindi prosegue tranquilla. giusto ?


Dovresti chiedere ai pochi di quei 300000 che lo hanno fatto.
Comunque, diciamo di si.
Quindi?

mc
Inviato il: 29/7/2006 21:42
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#201
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Citazione:
no mi sono fermato a quello che hai detto: parlavi di promozioni.
ora estendi, va bene. ma non ci vedo comunque nulla che possa contraddire quello che ho detto io.


Non estendo ora, l'ho da sempre vista in maniera piu' ampia, la vicenda.

Che hai detto in relazione a cosa?

Citazione:
una specie di intervento preventivo, quindi.


No, non direi proprio cosi'. Direi piu' una reazione all'aggressione. Non solo del tutto inutile, fondamentalmente, perche' la maggioranza non avrebbe partecipato alle controcariche (quel numero esiguo non avrebbe avuto nessuna speranza contro le armi e l'organizzazione strategica militare), ma anche mossa dalla tensione del momento, dalla paura, dalla emotivita', dalla rabbia repressa, da coglionagine, dalla forza del branco, irresponsabilita' e immaturita', ed infine anche da una voglia di rivalsa sulla violenza subita in quel momento di protesta... ma dove vuoi arrivare?


mc

Inviato il: 29/7/2006 21:55
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  •  bandit
      bandit
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#202
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"Direi piu' una reazione all'aggressione. Non solo del tutto inutile, fondamentalmente, perche' la maggioranza non avrebbe partecipato alle controcariche (quel numero esiguo non avrebbe avuto nessuna speranza contro le armi e l'organizzazione strategica militare), ma anche mossa dalla tensione del momento, dalla paura, dalla emotivita', dalla rabbia repressa, da coglionagine, dalla forza del branco, irresponsabilita' e immaturita', ed infine anche da una voglia di rivalsa sulla violenza subita in quel momento di protesta...

ma dove vuoi arrivare?"
++++++++++
esattamente qui, mc. esattamente qui...
Inviato il: 29/7/2006 22:12
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#203
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Citazione:
esattamente qui, mc. esattamente qui...


Superficiale, molto superficiale.... siamo qui per analizzare le acque di una palude e tu ti sei fermato a rimuginare e pontificare sulle figure riflesse dalla superficie...

mc
Inviato il: 29/7/2006 22:32
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  •  bandit
      bandit
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#204
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bandit: "[un intervento] basato ad evidenza sull'idea che, se si riesce a menare di brutto il tale gruppo di agenti, poi le cose andranno meglio e i pericoli saranno ridotti. gli agenti vanno all'ospedale o si ritirano, e la manifestazione quindi prosegue tranquilla. giusto ?"

mc: "Dovresti chiedere ai pochi di quei 300000 che lo hanno fatto.
Comunque, diciamo di si.
Quindi?"

++++++++++++
che devo dire, se per alcuni e' realistico menare gli agenti allo scopo di avere poi vita piu' tranquilla, anziche' aspettarsi che arrivino presto i rinforzi e con essi momenti ben piu' "difficili"...non so, vedano loro. si puo' anche pensare di spegnere un fuoco buttandoci sopra della benzina.
edit:
ma mi hai poi dato una risposta piu' realistica (a mio avviso) con il post successivo, parlando di "rabbia repressa..forza del branco..voglia di rivalsa"
(tutti concetti lontani dall'idea di legittima difesa, vorrei far notare).

inoltre, confermandomi che a reagire erano in pochi, confermi anche l'idea che reagire in quel modo non era affatto scontato o normale o necessario, come altri (anche nelle fonti che citate) invece vanno dicendo. e' stata una scelta.
con la quale, tra l'altro, possono aver creato condizioni piu' difficili per tutti gli altri, anziche' "aiutarli" (altra tesi spuntata qua' e la').
Inviato il: 29/7/2006 22:45
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  •  bandit
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#205
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"ti confermo che Placanica era ferito (c’è una foto di Placanica prima di entrare in ospedale con la faccia insanguinata...)"
++++++
"dettaglio" tutt'altro che trascurabile.
pero' nel filmato mi pare che non venga notato, mentre sono sicuro che piu' volte si fa notare che i cc all'interno della jeep avevano gli scudi, lasciando intendere che avevano i loro validi "mezzi di difesa", e quindi non erano in pericolo. sicuramente non e' la parte migliore e la piu' oggettiva di quella ricostruzione.

Inviato il: 29/7/2006 22:56
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#206
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3 parole ancora:
Sei fuori tema.
"Quale verità per piazza Alimonda" cita il titolo, non "Di quali stronzate preferisci parlare invece dei metodi anticostituzionali del governo italiano"...

Citazione:
(tutti concetti lontani dall'idea di legittima difesa, vorrei far notare).


Vuoi far notare che hai una poco spiccata visione globale delle cose: sono tutte circostanze, quelle che ho elencato, correlate con la decisione di aggredire per legittima difesa... ma non ti posso suggerire ogni volta la chiave di lettura .

Approfondisci, caro bandit, e poi, tutta questa storia delle "controcariche" ti sembrera' uno spreco di energie mentali tale...

...passo e chiudo...

mc
Inviato il: 29/7/2006 23:35
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  •  bandit
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#207
Dubito ormai di tutto
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"Sei fuori tema."
+++++
se si puo' cambiare nick, mollo il bandit e mi trasformo in "fuoritema" o "offtopic".
se no potrei metterlo come firma. adesso vedo.

"Vuoi far notare che hai una poco spiccata visione globale delle cose..."
+++++
sarei un "poco global" ?
dai mc, stai perdendo grinta.

[ma stare in tema in senso stretto (come sembri richiedere) , non si contrappone ad una visione globale (che vuole una analisi piu' ampia ?) ]

alla prossima.

Inviato il: 29/7/2006 23:46
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#208
Mi sento vacillare
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Citazione:
pero' nel filmato mi pare che non venga notato


infatti avevo scritto:

Citazione:
"ti confermo che Placanica era ferito (c’è una foto di Placanica prima di entrare in ospedale con la faccia insanguinata, quella stessa foto è usata nel filmato per confrontarla con quella del carabiniere che si copre la testa all’interno del defender…).* (...)

*EDIT: il filmato in cui si vede Placanica insanguinato è "Niente da archiviare" non "Quale verità per Piazza Alimonda?"



Al "dettaglio" di Placanica ferito ci avevano già pensato Emilio Fede e company. "Quale verità per piazza Alimonda?" era "impegnato" a far notare tutti quegli altri "dettagli" che imporrebbero l'apertura di un processo.

Ma sulla necessità del processo mi sembra che siamo d'accordo... in quella sede gli avvocati delle forze dell'ordine dimostreraranno che qualcuno(?) ha sparato ad altezza d'uomo per uccidere perché era ferito e aggredito e tra le altre cose dimostreranno che a spaccare la testa di Carlo con una pietra è stato un "black bloc" sceso dal cielo... magari lo stesso black bloc che ha bruciato la "macchina della signora Pina".
_________________
Inviato il: 29/7/2006 23:49
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  •  bandit
      bandit
Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#209
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"infatti avevo scritto: il filmato in cui si vede Placanica insanguinato è "Niente da archiviare" non "Quale verità per Piazza Alimonda?" "
+++++++++
sarebbe bastato almeno dirlo, anche senza farlo vedere.

"Al "dettaglio" di Placanica ferito ci avevano già pensato Emilio Fede e company. "Quale verità per piazza Alimonda?" era "impegnato" a far notare tutti quegli altri "dettagli" che imporrebbero l'apertura di un processo."
+++++++
quindi doveva escludere anche gli spari, che avevamo gia' sentito ?
orsu'. una ricostruzione e' una ricostruzione e deve essere completa. mica mi devo recuperare il video di Fede per complementare il video.

Ma sulla necessità del processo mi sembra che siamo d'accordo... in quella sede gli avvocati delle forze dell'ordine dimostreraranno che qualcuno(?) ha sparato ad altezza d'uomo per uccidere perché era ferito e aggredito e tra le altre cose dimostreranno che a spaccare la testa di Carlo con una pietra è stato un "black bloc" sceso dal cielo... magari lo stesso black bloc che ha bruciato la "macchina della signora Pina".
++++++++
queste robe non piacciono nemmeno a me, come ho gia' detto.
anche se continuo a non spiegarmi il senso di quel colpo col sasso alla testa.
Inviato il: 30/7/2006 0:01
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Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?
#210
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confermandomi che a reagire erano in pochi, confermi anche l'idea che reagire in quel modo non era affatto scontato o normale o necessario, come altri (anche nelle fonti che citate) invece vanno dicendo. e' stata una scelta.

Tutto giusto Bandit, ma facciamo un passo in più. In fondo dovrebbe essere chiaro che nel cosiddetto movimento per la pace sia i traditori che i fessi abbondano, come dimostra la notiziola che ho postato precedentemente.
È ovvio che rispondere ad una carica della polizia non è un azione né intelligente – se preferisci, tatticamente valida – né scontata, ma è altrettanto palese che il comportamento delle masse, in special modo in caso di manifestazioni, sia argomento di studio nelle procure di tutto il mondo.

In altre parole, quando un questore o chi per lui ordina una carica di quel tipo, assolutamente ingiustificata, sa già quale sarà il comportamento successivo dei manifestanti: panico nella maggior parte delle persone, che come una scarica di adrenalina si trasmette ad alcune decine dei partecipanti più sensibili, maschi giovani estremamente reattivi che reagiranno con violenza scompostamente e senza il minimo ragionamento. Di conseguenza, assodato che quella carica di per sé non aveva alcun senso relativamente al contenimento del corteo, dovrebbe essere chiaro che è stata portata coscientemente per ottenere esattamente il risultato che ha ottenuto.

Quindi, se maggior responsabilità va caricata su chi ha maggior coscienza di quello che sta facendo, è chiaro che le colpe della morte di Giuliani – ma non solo di quella – si trovano quasi completamente dalla parte di chi aveva in quei giorni il vero controllo su ciò che stava accadendo, e queste persone sono solo quelle che stavano ai vertici.

Non solo delle forze dell'ordine, secondo me.
Inviato il: 30/7/2006 0:07
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