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  Darwin e l'evoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.

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  •  Davide71
      Davide71
Re: Darwin e l'evoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2131
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
Da
Messaggi: 2108
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Ciao a tutti:
ho perso quasi dieci minuti del mio tempo a vedere il video linkato da Bubu93 sulla versione darwiniana dell'evoluzione umana, e non sono riuscito ad arrivare alla fine.
A me piacerebbe sapere se Bubu93 si è mai posto domande nella vita. Possibile che non si sia mai chiesto perché tanta gente ha smesso di credere nell'Evoluzionismo darwiniano? Possibile che non abbia mai perso un minuto del suo tempo ad approfondire le ragioni dei Creazionisti? Considerato che questa teoria viene dall'America, cioé da un paese in cui l'evoluzionismo viene insegnato a scuola per legge! e che vi sono numerosi scienziati disposti a sostenere il Creazionismo nonostante la palese assurdità di alcune sue assunzioni teoriche, non potrebbe perdere un po' del suo prezioso tempo a chiedersi "Perché succede cio'?"
Se non è disposto a farsi almeno un'infarinatura di Intelligent Design, foss'anche per combatterlo, quale scopo hanno i suoi post?
Posso sapere perché ritiene importante postare su questo forum la versione ufficiale trita e ritrita, senza se e senza ma? Che cosa ci guadagna? La conosciamo tutti! Sarà da quando abbiamo 6 anni che ce la propinano!
Dopo di ché arriva uno come Fealoro a dargli corda affermando che in questo forum si può contestare soltanto la Teoria di Evoluzione per selezione naturale. Come se ce ne fosse bisogno! La stessa Teoria degli Equilibri Punteggiati ci ha messo una pietra sopra, in quanto afferma che la selezione naturale favorisce la fissità della specie e non la sua evoluzione! Ed è proprio per questo che i momenti di massima evoluzione si presentano in corrispondenza delle Grandi Estinzioni.
Potrei dire che tutta la storia dell'aumento delle dimensioni del cervello é tutta una bufala, ma questo é un'altra scienza (e secondo Fealoro non se ne può discutere...). Potrei dire che non esiste nessuna prova scientifica di quanto affermato su quel video (di progressivo passaggio alla posizione eretta, di passaggio da "suoni gutturali" a suoni articolati) e non esiste neanche nessuna necessità di una progressione che sarebbe peraltro una novità nel panorama dell'evoluzione, perché tutte le altre specie rimangono stabili per milioni di anni! Questo la Teoria degli Equilibri Punteggiati lo dice già ma Fealoro la conosce soltanto quando gli fa comodo e Bubu93 non sa che cosa sia...
Potrei dire un mucchio di altre cose, ma sarebbe fatica sprecata. Toglietemi una curiosità! Pensate che così facendo farete cambiare idea ad un creazionista? Beh, se lo pensate mi spiace deludervi, visto che alle domande che lui vi porrebbe rispondete: "Gli scienziati hanno le prove!"
Peccato che altri scienziati dicono che quelle prove non sono valide. Come la mettiamo? Allora io vi dico: se partecipate ad una discussione fatelo innanzi tutto per voi stessi, per ampliare il vostro orizzonte informativo, e cercate di sviluppare una visione un po' più approfondita di quella che vi propinano al liceo! Io vi consiglio di rivedere anche certe cose che vi insegnano all'Università e a non darle per scontate.

P.S. esiste un'altra teoria, che si potrebbe definire "Teoria della Simbiosi" e che é quella che preferisco. Io ne ho elaborato una versione un po' azzardata, ma non ve ne parlo perché il problema vostro è l'atteggiamento antiscientifico. Voi ragionate più o meno così: "Se una donna sposata viene uccisa é probabile che sia stato il marito. Perciò tutte le volte che succede mandiamo in galera il marito, tanto chi se ne frega..."
_________________
Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 8/2/2011 2:30
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Darwin e l'evoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2132
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
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Socrate l’aveva capito e predicato: «Io so di nulla sapere», diceva, e ne era convinto. Non cosí i filosofi di adesso,
specie quelli che dibattono sull’esistenza o meno di Dio. I creazionisti affermano che esiste, gli evoluzionisti no, che
non è vero. Né gli uni né gli altri posseggono prove certe per suffragare le loro tesi, e quindi dovrebbero seguire la
massima di Socrate e ammettere: «Io non ne so nulla», lasciando a ciascuno la facoltà di seguire la propria fede, tale
considerando lo stesso ateismo. E invece i due schieramenti si danno battaglia, aprono confronti e dibattiti. L’ultimo
in ordine di tempo si è tenuto a Verona, a metà del mese
scorso. Di fronte il vescovo della città scaligera, Giuseppe
á Zenti e l’astronoma Margherita Hack. Superfluo specificare
per quale campo tenessero l’uno e l’altra dei contendenti.
Ennesimo flop. Al termine dello scontro, farcito di
scontate esternazioni e rivelazioni, un pari e patta che ha
deluso i tanti accorsi per assistere a un duello all’ultimo
sangue, finendo invece col partecipare a una pantomina di
cerimonieri del politically correct. E del resto, che potevano
pretendere da chi sull’argomento ne può sapere quanto, o
meno, di un soggetto dotato di comune buonsenso e di modesta
cultura. Ma come diceva La Rochefoucauld, anche il
dubbio, se espresso con perentorietà, diventa certezza.
La secolare contesa tra creazionisti ed evoluzionisti è
come il fuoco che cova sotto la cenere. Sopisce per brevi
periodi, ma basta un niente per farla erompere in fiammate di rinnovato ardore polemico, non di rado sfociante in
un aperto conflitto tra i supporter dell’uno e dell’altro fronte, per la delizia dei media alla continua ricerca di baruffe
da dare in pasto a un pubblico sempre piú incline ai sadismi gladiatori. Come la propaganda atea sui bus
del trasporto pubblico a Genova, seguita da goffi scambi di invettive su poster e murales. Eppure non è materia,
quella di cui si tratta, per giochi dialettici ed estetici, in quanto l’oggetto vero della contesa verte sul riconoscimento
o sulla negazione dell’esistenza di Dio, e sull’intervento o assenza della divinità e delle Gerarchie celesti nell’origine
dell’uomo e nella sua successiva evoluzione. Nel suo trattato di teologia misterica Gerarchia celeste, Dionigi l’Areopagita,
creazionista ante litteram, cosí si esprime in merito: «Certo le tradizioni occulte, che i Loghia ci rivelano,
celebrano talvolta la venerabile beatitudine del Principio divino sovressenziale come Logos, Pensiero ed Essenza,
mostrando l’intelligenza e la saggezza propria del Divino, oppure la concepiscono come autentica Esistenza, vera
causa dell’esistenza degli esseri, e la raffigurano come Luce e la chiamano Vita …tutte le altre cose ci sono state
date dalle Entità Celesti in modo ultraterreno e sotto forma di simboli. Infatti per la nostra adatta elevazione, il
Principio iniziatore, nel suo amore per gli uomini, ci ha rivelato le Gerarchie Celesti. …Egli ha rappresentato con
immagini sensibili le Intelligenze celesti …in modo da elevarci attraverso le cose sensibili fino alle realtà intelligibili,
e dai simboli che rappresentano il sacro fino alle cime assolute delle Gerarchie Celesti». Parole che farebbero
fremere di sdegno i seguaci del verbo evoluzionista.
Punto di forza della dottrina evoluzionista è la selezione naturale delle specie che avrebbe dovuto dare, per
quanto riguarda la creatura umana, al termine di un processo di interazioni e intrecci biologici rigorosamente
casuali e accidentali, l’uomo perfetto: con il cervello di Leonardo da Vinci, la capacità mnemonica di Pico della
Mirandola, le doti drammaturgiche di Shakespeare, quelle poetiche di Dante e di Goethe, le fattezze fisionomiche
di Brad Pitt innestate sul torace di Arnold Schwarzenegger, a sua volta congiunto alle gambe del siluro umano
Usain Bolt, terminanti, dulcis in fundo, con i piedi sfarfallanti del sublime Rudolf Nureyev. Secondo le teorie evoluzionistiche
partorite da Charles Darwin e compagni, questa dovrebbe essere la creatura umana ideale, grazie a una
erratica combinazione alchemica durata alcuni milioni di anni. Per un modello di perfezione al femminile potremmo
indicare la voce della Callas, la mente della Levi Montalcini, il talento narrativo della Deledda e della Austen,
l’anatomia della Marilyn, la grazia coreutica della Terabust, e via di questo passo, facendo ammenda per le inevitabili
omissioni di altri fenomeni umani di entrambi i sessi che hanno raggiunto livelli di eccellenza in ogni specialità.
La selezione naturale, secondo Darwin e i suoi epigoni evoluzionisti, dovrebbe aver prodotto un simile patchwork
genetico, biologico e anatomico. La legge del migliore, del piú forte, del piú abile, del piú bello, alla resa
dei conti non sembra aver rispettato i canoni, assai forzati, di chi ha ipotizzato che la realtà naturale, l’ordine
cosmico, la società umana dipendessero da un semplice processo meccanicistico, in cui a una causa segue
inevitabilmente un effetto, e cosí via, in obbedienza a una casualità fenomenica che ha preso avvio dal cosiddetto
Big Bang. Prodotto, questo, da un non meglio specificato urto galattico di neutroni ed elettroni, da cui
sarebbe quindi stato partorito il gene primordiale della vita, il famigerato Bosone di Dio, la particella, padre e
madre insieme, della complessa sostanza materica nella quale ci dibattiamo da sempre, tentando di sublimarci
in tutto ciò che questo tormentato involucro di carne, sangue e muscoli contiene. L’attuale umanità mostra
invece nel suo assetto psicofisico il tradimento dei parametri e canoni di perfezione che avrebbe dovuto possedere
L’Archetipo 4 – Febbraio 2010
in base al criterio formulato dagli evoluzionisti. La specie umana è infatti assai varia e promiscua, con belli e
brutti, sani e malati, geni e mentecatti. A cosa mira in definitiva la dottrina evoluzionistica?
Non certo a risolvere problemi economici o filosofici, e neppure a stabilire cronologie assolute nella storia dell’umanità.
Infatti, la datazione storica piú remota che abbiamo potuto stabilire si ferma al Terzo Millennio a.C.,
quando si hanno i primi documenti scritti in caratteri cuneiformi o geroglifici, tracciati su pietra o incisi su
tavolette di argilla e creta. Altro non abbiamo, poiché ogni materiale utile a contenere dati o storie della civiltà
umana non ha retto all’usura del tempo, letteralmente dissolvendosi. Le sole prove che ci sono rimaste del
nostro trapassato remoto le hanno conservate la pietra e la terracotta. I segni espressivi del nostro sentire e
pensare sono stati letteralmente divorati dal tempo e
dalle intemperie. La scrittura vergata su pelli, papiri e
tessuti, e la pittura su tele, tavole e pareti, assimilate al
nulla. Noi conosciamo la pittura minoica solo grazie a
rari reperti tombali â. Uno dei musei piú interessanti
che si possano visitare è quello etno-archeologico di
Heraklion, nell’isola di Creta, la vera culla della civiltà
mediterranea, mediata da quella ellenica. Grazie all’opera
infaticabile di Evans, un archeologo fattivo e non
speculativo, è possibile ammirare nel museo di Heraklion i resti strumentali della civiltà cretese, utensili, suppellettili,
arnesi per gli usi piú disparati, persino eccentrici, alcuni di inspiegabile utilizzazione, tuttavia geniali, tutto
rigorosamente in terracotta. Creta non aveva prigioni né batteva moneta, le abitazioni non avevano porte ma solo
anditi porticati, la ricchezza era la produzione della terra e dei traffici marittimi e la gestiva il re nel suo palazzo, al
quale i cittadini avevano libero accesso per chiedere ciò che loro occorreva. Creta era forse il rifugio ultimo di
una parte degli scampati alla rovina di Atlantide inabissatasi nell’oceano, come gli Egizi, come i Sumeri.
Quando? Solo un Iniziato in grado di leggere la cronaca dell’Akasha può dirlo. Gli altri si astengono dal
formulare ipotesi che sarebbero arbitrarie. Non però gli evoluzionisti, intruppati nella ferrea compagine dei
paleontologi e degli antropologi. Questi scienziati insonni e metodici sanno ricavare dai resti fossili, per lo piú ossa
sparse in frammenti o composte in mummie intere, il quando, il come e il perché di un certo evento che si è
prodotto, con una dovizia di dettagli e particolari da far ritenere che fossero presenti al verificarsi di un certo
fenomeno, e non solo. Insieme ai dati squisitamente tecnici e anatomici, questi paleoromanzieri, manipolando con
spregiudicatezza gli isotopi del carbonio e del potassio, il noto Carbonio 14, tracciano profili psicologici del
personaggio cui appartengono i resti recuperati dopo millenni, grazie al loro seppellimento impenetrabile in
miniere, piramidi, ipogei o ghiacciai. Fin qui nulla di male, essendo la libertà di espressione estrinsecabile in ogni
tipo di attività, dall’arte figurativa alla musica, alla patologia medica, anche quando questa scantona nella necrofilia.
Ma l’essere umano è per natura fallibile e quanto mai vulnerabile alle insidie dell’Ostacolatore. Può capitare
quindi che la scienza da lui espletata smetta di essere pratica funzionale per diventare meccanismo strumentale al
servizio delle mille e piú congiure che i poteri umani imbastiscono dietro suggerimento del perseverante sulfureo
Consigliori. Nella storia è capitato piú volte, in qualunque periodo, presso ogni popolo, in tutti gli angoli del
pianeta, anche qui in Italia. Come, ad esempio, l’epilogo, amaro, di una fase del nostro Risorgimento.
Dopo tre mesi di assedio, l’11 febbraio 1861, cadeva la fortezza di Gaeta, estremo baluardo della resistenza
borbonica alle truppe piemontesi comandate dal generale Cialdini. Due giorni dopo, il 13 febbraio, Francesco II,
ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie, firmava la resa e andava in esilio insieme alla bella e giovane moglie,
á Maria Sofia di Baviera, sorella di Sissi, che si era prodigata nell’animare
con la sua presenza lo spirito dei militari. Tanto coraggio aveva piú
volte fatto interrompere, per ordine di Cialdini, i tiri di artiglieria per non
colpire la spericolata regina che si aggirava, a piedi o a cavallo, sui bastioni,
rincuorando la truppa, sfidando un destino ormai segnato.
Quest’anno si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia, culmine storico
del processo risorgimentale. L’annessione del Regno delle Due Sicilie fu
l’ultima scena di un canovaccio classico, sempre lo stesso da che mondo
è mondo, con le stesse battute, gli stessi personaggi piú o meno seri, piú o
meno drammatici, spesso patetici. Tale fu il proclama con il quale ‘Franceschiello’
si congedava dal suo popolo, vantando di avere con esso una
affinità animica e spirituale, il che non era del tutto vero ma neanche del
tutto falso. Cosí come patetico è il tentativo di far credere che la conquista
delle province meridionali fosse dovuta a uno spontaneo afflato eroico di
un manipolo di ardimentosi capeggiati da un cavaliere senza macchia e
senza paura, dotato di metafisico carisma e protetto dalla fortuna con la
F maiuscola. Anche questa una tesi non del tutto credibile se pure non
del tutto ricusabile.
L’Archetipo – Febbraio 2010 5
In uno dei suoi film, a un personaggio che gli chiedeva se lui fosse un pirata o un uomo onesto, Macario, nei
panni di un povero diavolo capitato in una ciurma di bucanieri, rispondeva :«Sono un piresto!». Ecco, molto della
vicenda unitaria italiana è opera di soggetti non del tutto pirati ma neanche del tutto onesti. Semmai li potremmo definire,
con la garbata malizia di Macario, dei “piresti”. In realtà, come ci dicono i resoconti a freddo, la campagna di
liberazione del Meridione era stata preceduta da un meditato piano di destabilizzazione partito da lontano nel tempo.
Dal 1830, regnando Ferdinando II, moti insurrezionali erano stati fomentati da agitatori un po’ ovunque nelle
province, e poi sabotaggi di arsenali, porti e opifici industriali. Accanto a questi atti clandestini per mano di agenti
che oggi definiremmo di “intelligence”, le denunce e condanne pubbliche da parte di uomini di governo, la famosa
lettera di Gladstone in cui il ministro inglese tacciava il governo del Borbone di “negazione di Dio”, e il discorso di
Vittorio Emanuele al Parlamento di Torino, il 10 gennaio 1859, nel quale il sovrano sabaudo parlò del “grido di
dolore” che si sarebbe levato dalle popolazioni meridionali oppresse dal bieco e ottuso governo borbonico, anelanti
a essere liberate al piú presto da una tirannide oscurantista, bigotta e rapace, per far parte della grande patria
italiana che si andava prefigurando. Facevano da cassa di risonanza delle enunciazioni dei poteri reggenti, i
giornali, le gazzette, gli scritti in forma di libri, libelli e pamphlet che circolavano nel resto d’Italia e che dovevano,
in un globale processo di propaganda strumentale, far passare il Regno delle Due Sicilie dal novero dei governi per
bene a quello degli Stati canaglia. Tale e quale a come si fa tuttora, il che dimostra quanta scarsa fantasia abbiano i
fautori di intrighi. Una volta raggiunto lo scopo della conquista territoriale, si doveva passare alla fase due: la confisca
delle risorse finanziarie, l’assimilazione delle attività commerciali e industriali. La flotta mercantile della
famiglia Florio, siciliana, formata da ben cento navi, venne fusa con quella genovese dei Rubattino. Milioni di
ducati in oro del banco di Napoli e di Sicilia, confiscati da Garibaldi, finirono nelle banche piemontesi, e la
stessa fine fece il patrimonio personale dei Borbone. Alla confisca dei beni pubblici seguí, a stretto giro, il sequestro
e la vendita dei beni ecclesiastici, con la soppressione degli ordini religiosi, comprese le confraternite
contemplative e mendicanti.
In tutto questo comunque non c’era nulla di nuovo. Ogni conquista manu militari o per colonizzazione coatta
prevedeva (e prevede) l’esautorazione materiale e il discredito morale delle popolazioni sottomesse. Lo avevano fatto
i Romani con gli Slavi, i Conquistadores con i Maya, Aztechi e Incas, i Nordamericani con i Pellerossa, i Sassoni
con i Pitti di Scozia, i miti e tolleranti indú con gli Intoccabili. Era, ed è, la norma. La sperequazione era però sempre
stata giustificata con alibi di comodo, surrettizi, strumentali, di natura per lo piú teologica, culturale, tecnologica.
L’unità d’Italia si realizzò in un periodo in cui i princípi ideali e sociali erano cambiati. Dopo il Secolo dei Lumi e il
bagno di sangue della Rivoluzione Francese, cominciavano a circolare teorie e dottrine di nuovo conio speculativo,
che non stabilivano ormai piú le differenze tra i popoli in base ai loro costumi e alla loro religione, non si faceva piú
questione di valori culturali e sociali. Ormai si scendeva nel profondo dell’essenza umana, si cominciava parlare di
costituzione genetica dell’uomo. Alfieri di questa nuova corrente di pensiero erano, tanto per non smentirsi, i francesi.
Cosí come Cartesio aveva iniziato la rivoluzione del pensiero filosofico, fu sempre un francese a promuovere la rivoluzione
della scienza biologica. Jean Baptiste de Monet, cavaliere di Lamarck, fu infatti il primo a parlare di evoluzione,
in uno dei suoi trattati, dal titolo Filosofia zoologica, del 1809. Pertanto è da considerarsi lui, e non Darwin, il
padre, peraltro controverso, delle teorie evoluzionistiche, che irruppero distruttivamente nelle conoscenze acquisite,
stravolgendole. E fu sempre il Lamarck a trattare in altre sue opere temi che abbracciavano tutta la gamma dei grandi
quesiti naturalistici, dall’ereditarietà dei caratteri acquisiti al sistema analitico delle conoscenze dell’uomo, alla
storia naturale degli animali senza vertebre, alla teoria dell’uso e non uso degli organi. Il lamarckismo, assai piú del
darwinismo, ha influenzato la scienza positivistica dell’Ottocento nelle varie branche da essa derivanti: antropologia,
paleontologia, geologia, anatomia e in ultimo psichiatria. Occorreva pertanto
adeguarsi ai tempi, e questi dibattevano i grandi temi dell’origine dell’uomo,
ripresi dalla scienza ormai contagiata dalle inedite teorie della selezione naturale.
Si parlava di ascendenze genetiche, di caratteri ereditari, di fisiognomica,
vale a dire che l’individuo si porta stampata sulla faccia, anzi nel cranio, la
sua appartenenza a una categoria caratteriale, piú attendibile di qualunque
schedatura dell’autorità di polizia, piú credibile ed esauriente di un referto
medico. Nasceva il dogma dell’antropologia criminale, embrione di ogni successiva
forma di razzismo, con l’avallo della scienza. Vessillifero della dottrina
fisiognomica era un medico veronese, ateo e massone: Cesare Lombroso.
Fu a lui che venne affidato il compito di assegnare il marchio di infamia per
via genetica alle popolazioni meridionali italiane. Lombroso fu alacre, meticoloso
e metodico nell’imbastire una delle piú bieche e vili congiure ai danni
di un’intera etnia. Poiché in seguito alle ordinanze di coscrizione militare
emanate dalle autorità sabaude i giovani dei territori ‘annessi’ si erano defilati
dandosi alla macchia, prese corpo il fenomeno della diserzione, prontamente
bollato dagli occupanti col termine dispregiativo di ‘brigantaggio’
perseguito in maniera risoluta e capillare. â
L’Archetipo 6 – Febbraio 2010
Fanno lo stesso oggi, tacciando di banditismo la legittima rivolta dei popoli ‘liberati’. Ebbene, molti dei giovani
briganti del Sud liberato venivano catturati e fucilati sommariamente o, se risparmiati, finivano i loro giorni in
ergastoli e galere. Per Lombroso significava poter disporre di materiale eccellente e pressoché inesauribile per i
suoi studi di antropologia criminale. E poiché tutti quei fucilati, impiccati o morti in segregazione erano oriundi
delle province meridionali, ecco stabilire l’equazione: la criminalità è geneticamente endemica nel Sud. Lo
provano i crani e i ritratti delle cavie.
Nelle “razze” (allora la parola poteva ancora essere usata) meridionali trovava riscontro, in percentuale
nettamente piú alta che altrove, in Italia e nel mondo occidentale, la famigerata teoria lombrosiana della ‘costituzione
innata degenerativa del delinquente’. Ovviamente, l’illustre antropologo omise di allineare accanto ai
teschi di briganti e galeotti – per lo piú di bassa estrazione socio-culturale, come l’anarchico Passannante – i
nobili crani di Archimede, Orazio, Vico, Campanella, Bruno, Cicerone, o quelli santi di Francesco di Paola,
Tommaso d’Aquino, Giuseppe da Copertino, Giovanni da Fiore, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, o quelli creativi di
Tasso, Salvator Rosa, Luca Giordano, Raimondo di Sangro, Scarlatti, Cimarosa, Paisiello, Bellini, e quelli di Lucia,
Rosalia e di tante vergini martiri che avevano ospitato solo pensieri odorosi di consacrazione a Dio e alla santità.
Esibire nelle bacheche dell’Istituto di Medicina Legale di Torino solo crani di individui problematici, era
come se si volesse tracciare un quadro genetico del popolo russo esponendo in un museo di antropologia criminale
il cranio di Andrei Chikatilo, il mostro di Rostov, o dell’ucraino Anatolj Onoprienko, soprannominato “Terminator”
per la sua ferocia; o per il popolo francese il cranio di Landru, detto Barbablú; o per i belgi di Marc Dutroux,
il mostro di Marcinelle; o per gli americani di Albert Fish, detto il vampiro di Brooklyn; o di Jack lo Squartatore
per gli inglesi; e per dovere di equità, quello del nostro Antonio Mantovani, il Mostro di Milano. Per certo,
Lombroso operò una vera e propria selezione non naturale ma strumentale.
Un’ideologia e un modus operandi che hanno connotato e condizionato la scienza e la cultura in tutto il secolo
scorso, e la cui onda di rifrangenza strema fino ai nostri giorni, dando l’impressione che il materialismo razionale
abbia dato scacco all’idealismo trascendente, esiliando per sempre la spiritualità dal mondo e dalle attività umane,
siano esse creative che semplicemente operative, frutto di un semplice gesto o di un comune pensiero.
Ma Scaligero, nel suo libro Il pensiero come antimateria, dice che il problema non scaturisce solo dal materialismo:
«Ciò di cui i popoli soffrono, viene alimentato da una fonte originaria, che non è il materialismo. Il materialismo
non è una causa, ma una conseguenza. Il rimedio non è tanto combattere il materialismo, quanto rimuovere
la causa. Ma occorre conoscerla, per poterla rimuovere. Occorre essere grati ai popoli sopraffatti, perché su essi
si riversano ed essi sostengono le finali conseguenze di un tradimento del pensiero che si è perpetrato e continua
a perpetrarsi in Occidente, nelle università e negli istituti di cultura, come attraverso la deteriore letteratura».
E piú avanti avverte che: «Ciò che viene seminato come pensiero astratto, amorale, meccanicistico, dal razionalismo
agnostico, diviene potenza emotiva e impulsiva nel primitivo. L’errore di pensiero si incarna in esseri che
invece attendono il giusto pensiero: è l’errore che, divenendo nei primitivi forza umana e sociale, rimbalza pericolosamente
contro chi l’ha emanato». Se nel pensiero quindi è il seme deteriore, nel pensiero dovrà operarsi il
riscatto. Altrimenti la forza dell’errore provocherà la rivolta dei popoli, e lo vediamo in tante, ormai troppe emergenze
mondiali, dove alla sete di giustizia della gente si risponde con l’aceto di risibili consolazioni.
E intanto, contraddicendo la massima evangelica che promette “pace in terra agli uomini di buona volontà”,
per celebrare il genetliaco risorgimentale a Torino si è aperto un ennesimo fronte del conflitto tra le due compagini
avverse. Gli evoluzionisti hanno appena inaugurato nel capoluogo piemontese il museo dedicato alla
figura di Cesare Lombroso, riproponendo le teorie e i reperti dell’antropologo. Doppia provocazione: una,
ellittica, per i meridionali, che hanno protestato, e l’altra, piú mirata, per la ostensione della Sacra Sindone, che
i creazionisti cattolici avevano programmato da tempo per il 2010.
Protagonista di questa ennesima baruffa sarà il Carbonio 14, che serve agli evoluzionisti per provare che il
Telo è un’abile mistificazione medievale e ai creazionisti per ribadire che è assolutamente autentico. Intanto il
tam tam dell’evento ha già risvegliato nel mondo i denigratori, veri zombi quiescenti che la figura del Cristo
riporta in vita per impulso reattivo, e subito si scoprono corpi, sudari, teschi e papiri che mettono in dubbio in
maniera apodittica, ma perentoria nei toni, la stessa esistenza storica di Gesú di Nazareth. Ormai la spregiudicatezza
di questi epigoni di Lombroso, “piresti” della scienza e della divulgazione, non ha limiti. Per farsi un
nome e un conto in banca, per scrivere libri e ricevere fondi dai governi e dalle lobby, arrembano i galeoni di
asseverate celebrità per sondarne i versanti oscuri e portarli alla brama scandalistica del pubblico. È toccato
di recente a Madre Teresa, di cui si è giunti ad adombrare una caduta di spiritualità unita ad una crisi agnostica.
Ne sta facendo le spese anche la Gioconda. Indagando il dipinto del Louvre, gli studiosi sono giunti alla
conclusione che la bella dal sorriso enigmatico, pochi motivi aveva per stare allegra: era carica di colesterolo!
In tutto questo spasmodico cercare la verità di eventi e personaggi attraverso la materia e i resti che essa ha
lasciato nella storia, per certi o dubbi che siano, rischiamo di perdere lo Spirito che tutto anima, e il sorriso
poetico della creazione di cui siamo tutti beneficiari, di cui saremo tutti responsabili artefici.
Leonida I. Elliot
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 8/2/2011 5:48
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Darwin e l'evoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2133
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
Messaggi: 4061
Offline
Citazione:

Socrate l’aveva capito e predicato: «Io so di nulla sapere», diceva, e ne era convinto. Non cosí i filosofi di adesso, specie quelli che dibattono sull’esistenza o meno di Dio. I creazionisti affermano che esiste, gli evoluzionisti no, che non è vero. Né gli uni né gli altri posseggono prove certe per suffragare le loro tesi, e quindi dovrebbero seguire la massima di Socrate e ammettere: «Io non ne so nulla», lasciando a ciascuno la facoltà di seguire la propria fede, tale considerando lo stesso ateismo.

Proprio qui sta il nocciolo della questione, quello che continuo a contestere agli evoluzionisti e' quel farsi scudo di "e' ormai accertato dalla scienza" o meglio dalla "VERA scienza".

A riprova di cio' riporto la domanda di Davide 71

Possibile che non si sia mai chiesto perché tanta gente ha smesso di credere nell'Evoluzionismo darwiniano? Possibile che non abbia mai perso un minuto del suo tempo ad approfondire le ragioni dei Creazionisti? Considerato che questa teoria viene dall'America, cioé da un paese in cui l'evoluzionismo viene insegnato a scuola per legge! e che vi sono numerosi scienziati disposti a sostenere il Creazionismo nonostante la palese assurdità di alcune sue assunzioni teoriche, non potrebbe perdere un po' del suo prezioso tempo a chiedersi "Perché succede cio'?"

L'idea che sta alla base di questo atteggiamento e' quella della sicurezza.

Sicurezza di chi sta dalla parte giusta, quella piu' logica, quella piu' ragionevole, quella che una spiegazione ci sara' sicuramente anche se ancora non ce l'abbiamo.

Riconosco in loro la buona fede, sono veramente convinti di questo, senza rendersi conto che diventano dei fedeli di una chiesa laica.

Generalizzare e' sempre sbagliato, quindi prego gli utenti di prendere queste considerazioni a livello generale e non personale.

Mettersi in discussione e' faticoso ed impegnativo, non tutti siamo disposti a farlo, significherebbe mettersi alla prova in altri contesti in cui la "sicurezza" scientifica non offrirebbe nessuna protezione e alibi.

Servirebbe per scoprire altre parti di se', prenderne consapevolezza significherebbe aprire mondi nuovi non confinati nella semplice banale scientificita'.

Un saluto
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Inviato il: 8/2/2011 7:00
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Re: Darwin e l'evoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2134
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Carmine ha scritto:
Va bene, Buddy. Sarebbe non identico ma ridondante. La medusa possiederebbe, in questo caso, due cromosomi gemelli. E anche questo immagino potrebbe giustificare, secondo te, (anche se non si sa bene come) le varie differenze che si osservano tra il polipo e la medusa. Nel frattempo però, approfondendo l’argomento, non ho trovato riscontro all’aploidia (n) del polipo che, nelle varie fonti che ho consultato, risulta essere anch’esso diploide (2n). La fase aploide del ciclo medusa-polipo mi risulta essere quella dei gameti (uovo e spermatozoo) prodotti dalle meduse durante la riproduzione sessuale (la qual cosa, riflettendoci, ha il suo perché). Comunque questo è lo schema del ciclo in cui si evidenzia la diploidia del polipo:



Di conseguenza, se così stanno le cose, si ritorna all’identità esatta tra il patrimonio genetico del polipo e della medusa da esso generata, e la variabilità ascrivibile alla differenza del genoma torna a sparire. Siamo d’accordo od ho frainteso qualcosa?


Il come si arrivi alle differenze te l'ho spiegato nei messaggi precedenti. In linea generale ovviamente perche' stiamo parlando di un phylum parecchio grande, poco conosciuto e soprattutto lo stiamo facendo in un forum generalista.

Tra parentesi all'interno degli cnidari esistono quasi tutte le gradazioni di aplodiploidia. Per esempio la specie che ho citato una pagina fa non ha quasi la fase medusoide e si riproduce solo asessuatamente.

In ogni caso ancora non capisco il problema. Qual'e'?
Vuoi sapere per filo e per segno quali geni e quali molecole sono coinvolte nel ciclo vitale delle meduse? Non credi che un qualsiasi animale possa avere due fasi vitali cosi' diverse? Non ti viene in mente che sotto i mammiferi (specialmente nelle piante) e' cosa assai comune?

Ma soprattutto: se questa risposta non ti soddisfa, secondo te come si puo' spiegare meglio la cosa?
Ovvero: se secondo te non e' possibile che le meduse abbiano tale ciclo vitale a causa di quello che ho spiegato quale altro meccanismo cellulare interviene a produrre l'effetto che tutti possiamo riscontrare?

Citazione:

Carmine ha scritto:
E questa parte della tua risposta la trovo estremamente emblematica della grande debolezza della teoria evoluzionistica neodarwiniana; che consiste nel suo essere, prendendo il termine a prestito dalla genetica, “totipotente” sempre e comunque. Non c’è nessuna manifestazione biologica, per quanto insolita ed enigmatica, che la metta mai in difficoltà. È onnivora e digerisce tranquillamente tutto*.

È venuto prima il polipo? Va bene. È venuta prima la medusa? Va bene lo stesso. Uno stesso genoma consente le manifestazioni morfologiche e funzionali le più diverse? Nessun problema. Non c’è mai problema. All’atto pratico risulta, come dicevo a Bubu, infalsificabile.

Purché, però, si rimanga rigorosamente sul generico, sull’ipotetico, sull’indeterminato: e difatti anche sul rapporto evolutivo tra il polipo e la medusa (come su qualunque altro) nulla ci sa dire di certo e preciso. Quale sequenza di mutazioni ha portato dall’uno all’altra (o dall’altra all’uno)? Boh! Qual è il vantaggio evolutivo? Questo; o forse quello; o magari quell’altro: chi lo sa!

E questa sua perenne genericità (salvo che sul meccanismo di base, sul quale è invece perentoria!) trova confortevole causa (o forse pretesto) nella sostanziale incomprensione che ancora avvolge la maggior parte dei processi biologici, cosa che le lascia disponibili pressoché tutte le ipotesi che le faccia comodo postulare.


*Compresi l’ornitorinco, il petauro, il lupo di Tasmania ed il topo marsupiale, tanto per dire.


Ecco mi soffermerei su due grandi punti:

- Quel "come su qualunque altro" che dice chiaramente che, preso l'esempio piu' difficile da spiegare, si estenda il concetto al tutto senza nessun passaggio logico.
Per prima cosa ti ho spiegato che la classificazione delle meduse e' stata rivista piu' volte e che continuando gli studi si sono scoperte nuove connessioni. Flessibilita'? Forse. Io la vedo piu' come un non dare niente per scontato ed essere pronti a cambiare idea se i dati smentiscono.
Poi ti ho detto che la classificazione e' difficile mancando un record fossile, essendo forme difficili da studiare e delicate.
La filogenia dei marsupiali al confronto e' molto piu' semplice.

- Infine l'incapacita' della teoria nello spiegare tutto nel dettaglio che viene presa come la prova della sua non validita'.
Attenzione che questo e' un passo molto grave.
Per definizione la teoria e' falsificabile (vedi messaggio di fealoro) e in ogni caso usiamo quella solo perche' al momento e' la migliore. Che non vuol dire che spiega tutto ma solo che spiega di piu' di altre teorie.
Il giorno in cui qualcuno riuscira' a spiegare il tutto meglio con un'altra teoria passeremo a quella.
Accomodatevi.

P.s. Ovviamente ipotesi alternative come quella creazionista, pur spiegando tutto, non sono falsificabili pertanto non possono essere considerate scientifiche
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Inviato il: 8/2/2011 7:41
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2135
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fealoro ha scritto:
Citazione:
Ho sottolineato il fatto che due prime-donne del darwinismo hanno inventato di sana pianta i salti evolutivi PROPRIO PERCHE' NON CI SONO FOSSILI INTERMEDI


forse dovresti rileggerti la teoria degli equilibri punteggiati. Il problema non è che non ci siano fossili intermedi (che non è una definizione scientifica, è un artefatto mentale).
Il problema è il periodo di stasi che sembra esserci nelle variazioni dei fossili, per cui sembra che ci siano periodi di maggiore attività evolutiva e periodi di minore attività.



Invece non ci sono proprio i fossili intermedi.
Faresti bene ad arrenderti all'evidenza come hanno fatto le due primedonne del darwinismo sul fatto che i fossili intermedi non possono essere artefatti mentali PROPRIO PERCHE' NON CI SONO. Lo dicono i 2 "missionari" dell'evoluzionismo. Osi smentirli sulla base di 4 link postati da uno qualsiasi che ha googleggiato su internet ?
La mancanza di fossili intermendi e di fossili che non si "evolvono", lo dicono Gould ed Eldrege, E' UN COLPO MORTALE CHE SI SONO AUTOINFLITTI , perchè non è altro che la semplice logica constatazione di quello che hanno per la mani.... E DI ARTEFATTO MENTALE ESISTE SOLO LA TEORIA, ELEVATA QUASI A DOGMA, DEI SALTI EVOLUTIVI IMPROVVISI. Non tirare in ballo la storiealla per bambini della lucertolina che in 20 anni si è "modficata" dopo che era stata introdotta nell' isoletta.
Chissà quale alltre devianze darwiniane ancora più bizzarre dei salti evolutivi staranno già covando i passionari dell'evoluzionismo.
Inviato il: 8/2/2011 7:56
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2136
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@mangog
Citazione:
Invece non ci sono proprio i fossili intermedi .Faresti bene ad arrenderti all'evidenza come hanno fatto le due primedonne del darwinismo sul fatto che i fossili intermedi non possono essere artefatti mentali PROPRIO PERCHE' NON CI SONO. Lo dicono i 2 "missionari" dell'evoluzionismo. Osi smentirli sulla base di 4 link postati da uno qualsiasi che ha googleggiato su internet ?

Capisco, non devo creder ad uno che googleggia, devo proprio credere a quello che dici perchè lo dici tu.

Il fatto di aver letto i testi di Gould e Eldridge non conta perchè tanto mi hanno fatto il lavaggio del cervello. Sei solo tu che sai cos'e' la verità.
Bravo

Guarda mangog continua pure a vivere nel tuo mondo di fantasia

Anzi, scrivi un bell'articolo scientifico, così ci guadagni una cattedra.


@Davide71
Ciao davide, fa piacere rileggere le tue tirate in cui non rispondi alle cose che dicono gli altri ma ripeti solo le tue idee, sperando che prima o poi qualcuno ti creda
Citazione:
Considerato che questa teoria viene dall'America, cioé da un paese in cui l'evoluzionismo viene insegnato a scuola per legge! e che vi sono numerosi scienziati disposti a sostenere il Creazionismo

No, questa è un'altra menzogna. Dove sono questi numerosi scienziati? Tutti ne parlano , ma nessuno li tira fuori.
Citazione:
Potrei dire che tutta la storia dell'aumento delle dimensioni del cervello é tutta una bufala, ma questo é un'altra scienza (e secondo Fealoro non se ne può discutere...)

povero piccolo davide che non può discutere quello che vuole perchè il kattivo fealoro glielo impedisce. Evidentemente hai saltato la parte in cui ti consiglio di aprire un nuovo topic per discutere di ciò ceh riguarda la genetica, invece di mescolare tutto assieme.

Citazione:
La stessa Teoria degli Equilibri Punteggiati ci ha messo una pietra sopra, in quanto afferma che la selezione naturale favorisce la fissità della specie e non la sua evoluzione! Ed è proprio per questo che i momenti di massima evoluzione si presentano in corrispondenza delle Grandi Estinzioni.

Ah, quindi anche tu conosci la teoria degli equilibri punteggiati meglio di Gould ed Eldridge.
Tanto basta avere una tastiera a una connessione ad internet per diventare esperti.
Inviato il: 8/2/2011 9:11
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2137
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Citazione:

mangog ha scritto:
Invece non ci sono proprio i fossili intermedi.
Faresti bene ad arrenderti all'evidenza come hanno fatto le due primedonne del darwinismo sul fatto che i fossili intermedi non possono essere artefatti mentali PROPRIO PERCHE' NON CI SONO. Lo dicono i 2 "missionari" dell'evoluzionismo. Osi smentirli sulla base di 4 link postati da uno qualsiasi che ha googleggiato su internet ?
La mancanza di fossili intermendi e di fossili che non si "evolvono", lo dicono Gould ed Eldrege, E' UN COLPO MORTALE CHE SI SONO AUTOINFLITTI , perchè non è altro che la semplice logica constatazione di quello che hanno per la mani.... E DI ARTEFATTO MENTALE ESISTE SOLO LA TEORIA, ELEVATA QUASI A DOGMA, DEI SALTI EVOLUTIVI IMPROVVISI. Non tirare in ballo la storiealla per bambini della lucertolina che in 20 anni si è "modficata" dopo che era stata introdotta nell' isoletta.
Chissà quale alltre devianze darwiniane ancora più bizzarre dei salti evolutivi staranno già covando i passionari dell'evoluzionismo.


Permettimi.

Secondo me tu confondi gli equilibri punteggiati con altre teorie.

Non so quanti libri sull'argomento tu abbia letto (a veder cosi' sembra pochi) ma tu stai parlando di altre teorie (forse un misto tra evoluzione quantistica e saltazionismo).
Inoltre sembra che tu sia fermo ad un concetto di gradualismo estremo. Nessuno dei neo-evoluzionisti ha mai sostenuto che la velocita' dell'evoluzione e' una ed una soltanto.

Eldredge e Gould hanno specificato chiaramente in piu' di un testo che parlano di rapidita' evolutiva in termini geologici. In quei termini una speciazione che ha richiesto 100.000 anni e' un battito di ciglia. E lo stesso per quanto riguarda la stasi.
Quella degli equilibri punteggiati e' una corrente pienamente all'interno del neo-evoluzionismo. E' semplicemente un'interpretazione estrema della velocita' evolutiva dovuta all'intermittenza del record fossile.

I fossili intermedi, che ti piaccia oppure no, sono la'. Magari non sono tutti per tutti i cladi ma ci sono. Ne mancano alcuni: E ALLORA? Vuol dire che la teoria e' da buttare al vento o solo che ne mancano alcuni?
G&E ne hanno dato la loro interpretazione, qual'e' la tua? Che non esiste evoluzione?

Alcuni foraminiferi planktonici non hanno subito molte variazioni nelle ultime decine di milioni di anni, altri mostrano cambiamenti graduali e costanti.
Dei foraminiferi planktonici marini abbiamo un bel record, costante e completo.

Ricapitolando:
Per alcuni se l'evoluzione viene dimostrata nel breve periodo non va bene (E.coli, rospo della canna etc.) se viene dimostrata per qualche clade nel lungo periodo non va bene.

Allora dov'e' la VOSTRA teoria che spiega meglio di quelle attuali? Finora ho letto solo di alieni e creature mistiche varie..
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Inviato il: 8/2/2011 9:36
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2138
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Buddy ha scritto:

Non so quanti libri sull'argomento tu abbia letto (a veder cosi' sembra pochi) ma tu stai parlando di altre teorie (forse un misto tra evoluzione quantistica e saltazionismo).
Inoltre sembra che tu sia fermo ad un concetto di gradualismo estremo. Nessuno dei neo-evoluzionisti ha mai sostenuto che la velocita' dell'evoluzione e' una ed una soltanto.



Ma tu sei sicuro di aver capito i libri che leggi ? E non contento continui a leggere, o fai credere di aver letto, le stesse identiche storielle con qualche bizzarra variante per paura di accorgerti, prima o dopo, che non stava in piedi nemmeno la storiella del primo libro letto ?

Basati sui fatti..... I RESTI FOSSILI NON CI SONO LO HANNO DETTO ANCHE GOULD ED ELDEREGE....... i quali non avevano altra scelta che inventarsi di sana pianta una variante bizzarra e ridicola del darwinismo per non farlo cadere definitivametne nel cesso con carriere di baroni universitari annesse. SENZA I FOSSILI DEI PASSAGGI INTERMEDI L'EVOLUZIONISMO RESTERA' SEMPRE UNA STORIELLA.
Sono migliaia di anni che l'essere umano scava, e non sono mai stati trovati fossili intermedi.
Non pensi che sia ora di fare una pausa e di far tornare con i piedi per terra gli evoluzionisti ?
Non discuto la teoria in sè ( anche se la teoria dei salti furbamente by-passa l'esibizione di questi fossili di transizione ).... figurati.. VOGLIO VEDERE I FOSSILI INTERMEDI PRIMA. ( non le sciocchezze postate da Descartes )
Inviato il: 8/2/2011 10:39
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2139
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Citazione:
SENZA I FOSSILI DEI PASSAGGI INTERMEDI L'EVOLUZIONISMO RESTERA' SEMPRE UNA STORIELLA.

questa è la solita frasetta che quelli come te continuano a ripetersi perchè pensano scoperto chissà ceh punto debole della teoria

La verità è che non sei neppure in grado di definire un fossile intermedio. Tu non sai cosa sia, eppure continui ad usare questa frase perchè l'hai sentita su qualche sito divulgativo.

Come la storia di Gould. Ci vorrebbe così poco a citare qualche capitolo in cui Gould da ragione ai creazionisti, eppure sei ancora qui a ripetere frasi fatte imparate a pappagallo
Inviato il: 8/2/2011 10:52
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  •  mangog
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2140
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Citazione:

fealoro ha scritto:

questa è la solita frasetta che quelli come te continuano a ripetersi perchè pensano scoperto chissà ceh punto debole della teoria


Fa venire il nervoso chiedere dove cavolo sono i fossili intermedi ? Dove sono i fossili di tutti i tentativi che sono andati a buon fine tra la rana e l'aquila ? O addirittura i fossili di tutti tentativi che non sono andati a buon fine tra la rana e l'aquila..( che dovrebbero essere molti molti di più)..


Citazione:

La verità è che non sei neppure in grado di definire un fossile intermedio. Tu non sai cosa sia, eppure continui ad usare questa frase perchè l'hai sentita su qualche sito divulgativo.


Che li trovino e a dopo la definizione.

Dove sono i fossili intermedi..? Chissà quante volte te lo ripeteranno.
Perchè i piccoli fans degli evoluzionisti dogmatici si innervosiscono quando si chiede qualcosa sui fossili intermedi.. vengono presi a schiaffi dal professore di biologia di terza liceo ?.. ( per carità tu sei un lettore di internet come tanti altri.. non è un difetto che sia chiaro.... non serve un QI oltre 200 per riuscire a valutare un fossile )


Citazione:

Come la storia di Gould. Ci vorrebbe così poco a citare qualche capitolo in cui Gould da ragione ai creazionisti, eppure sei ancora qui a ripetere frasi fatte imparate a pappagallo


Gould è stato tirato in ballo perchè HA SEMPLICEMENTE DETTO CHE I FOSSILI INTERMEDI NON CI SONO. Cosa centra il creazionismo ?

Procurati vanga e secchiello e comincia a scavare alla ricerca dei fossili intemedi se hai a cuore il destino della teoria evoluzionista dogmatica.
Inviato il: 8/2/2011 11:35
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  •  fealoro
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Re: Darwin e l
#2141
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Citazione:
Che li trovino e a dopo la definizione

ahahaha. Ottimo modo di ricerca...
E' un modo di ammettere che hai imparato a memoria il concetto e non lo sai esprimere?

Citazione:
Fa venire il nervoso chiedere dove cavolo sono i fossili intermedi ? Fossili di tutti i tentativi che non andati a buon fine tra la rana e l'acquila?

Non ti preoccupare, non mi innervosisco, però mi piacerebbe sapere se hai idea di cosa parli o ripeti le cose a pappagallo

Citazione:
Gould è stato tirato in ballo perchè HA SEMPLICEMENTE DETTO CHE I FOSSILI INTERMEDI NON CI SONO.

tanto per chiarire
"Since we proposed punctuated equilibria to explain trends, it is infuriating to be quoted again and again by creationists - whether through design or stupidity, I do not know — as admitting that the fossil record includes no transitional forms. The punctuations occur at the level of species; directional trends (on the staircase model) are rife at the higher level of transitions within major groups."
Stephen Jay Gould, The Panda's Thumb; New York: Norton. p. 189. ISBN 0393013804.

te lo devo tradurre?

EDIT
aggiungo l'articolo
http://www.stephenjaygould.org/ctrl/gould_fact-and-theory.html

Carmine, non me ne volere se metto un link. E' solo a conferma che Gould non ha mai affermato che non ci sono fossili "intermedi".
Inviato il: 8/2/2011 11:41
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  •  Bubu93
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Re: Darwin e l
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Citazione:

Fa venire il nervoso chiedere dove cavolo sono i fossili intermedi ? Fossili di tutti i tentativi che non andati a buon fine tra la rana e l'acquila?


Non se ne trovano semplicemente perchè non ce ne sono o ce ne sono pochissimi.

Proprio per via del fatto che sono finiti male e non si sono riprodotti abbastanza da far si che qualcuno restasse fossilizzato.

Guarda che non è che ogni animale morto si fossilizza eh...

se così fosse dovremmo essere pieni di fossili in ogni parte del mondo, mentre invece si trovano solo in determinati luoghi dove le condizioni sono favorevoli alla fossilizzazione.

E comunque, per i sostenitori del disegno intelligente, sappiate che sposta solo il problema da un' altra parte, perchè allora la domanda sarebbe : chi ha creato la civiltà che ci ha progettato ?

Citazione:

A me piacerebbe sapere se Bubu93 si è mai posto domande nella vita. Possibile che non si sia mai chiesto perché tanta gente ha smesso di credere nell'Evoluzionismo darwiniano? Possibile che non abbia mai perso un minuto del suo tempo ad approfondire le ragioni dei Creazionisti? Considerato che questa teoria viene dall'America, cioé da un paese in cui l'evoluzionismo viene insegnato a scuola per legge! e che vi sono numerosi scienziati disposti a sostenere il Creazionismo nonostante la palese assurdità di alcune sue assunzioni teoriche, non potrebbe perdere un po' del suo prezioso tempo a chiedersi "Perché succede cio'?"
Se non è disposto a farsi almeno un'infarinatura di Intelligent Design, foss'anche per combatterlo, quale scopo hanno i suoi post?
Posso sapere perché ritiene importante postare su questo forum la versione ufficiale trita e ritrita, senza se e senza ma? Che cosa ci guadagna? La conosciamo tutti! Sarà da quando abbiamo 6 anni che ce la propinano!

Si me lo sono chiesto, e la risposta è che certa gente è troppo orgogliosa del suo status di umano superiore da rifiutare di essersi evoluta per caso dalle scimmie.
Tanto più che guarda a caso il creazionismo e le teorie del disegno intelligente sono più sviluppate in America, paese con una forte dominanza cristiana...
Se tu conoscessi la "versione ufficiale" così bene come sostieni non ci troveresti tute le incongruenze che sostieni che ci siano...

Citazione:

Potrei dire che tutta la storia dell'aumento delle dimensioni del cervello é tutta una bufala, ma questo é un'altra scienza (e secondo Fealoro non se ne può discutere...). Potrei dire che non esiste nessuna prova scientifica di quanto affermato su quel video (di progressivo passaggio alla posizione eretta, di passaggio da "suoni gutturali" a suoni articolati) e non esiste neanche nessuna necessità di una progressione che sarebbe peraltro una novità nel panorama dell'evoluzione, perché tutte le altre specie rimangono stabili per milioni di anni! Questo la Teoria degli Equilibri Punteggiati lo dice già ma Fealoro la conosce soltanto quando gli fa comodo e Bubu93 non sa che cosa sia...

L'analisi dei fossili ritrovati ti basta come prova ? Se a te non basta allora non so cosa dirti...
la teoria degli Equilibri punteggiati non si sostituisce all' evoluzione, e già Darwin 200 anni fa sosteneva che l'evoluzione potesse avvenire con velocità molto diverse.

Citazione:

"Gli scienziati hanno le prove!"
Peccato che altri scienziati dicono che quelle prove non sono valide. Come la mettiamo?


Allora fammi un esempio di questi scienziati che sanno che le prove a favore dell' evoluzione son sbagliate...
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"sembra che la potenzialità di huber il telescopio volante... possa benissimo fornire tale prova..."

"SONO ULTRA CONVINTO DA MATEMATICA CERTEZZA... LA LUNA NON RUOTA SUL PROPRIO ASSE..."
Cit.dino

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cit. Klaatu
Inviato il: 8/2/2011 11:47
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  •  mangog
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2143
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fealoro ha scritto:
Citazione:
Che li trovino e a dopo la definizione

ahahaha. Ottimo modo di ricerca...
E' un modo di ammettere che hai imparato a memoria il concetto e non lo sai esprimere?



Ma non stai cercando su google? dai cambia motore di ricerca.. che magari troverai qualcosa..sui fossili intermedi.
Inviato il: 8/2/2011 11:49
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  •  Buddy
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2144
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Citazione:

mangog ha scritto:
Ma tu sei sicuro di aver capito i libri che leggi ? E non contento continui a leggere, o fai credere di aver letto, le stesse identiche storielle con qualche bizzarra variante per paura di accorgerti, prima o dopo, che non stava in piedi nemmeno la storiella del primo libro letto ?


Ragionevolmente sicuro si. Almeno io li ho letti, in lingua originale e ho i mezzi per comprenderli (leggi qualche decennio di studi alle spalle).

Tu quotandoli a sproposito come qui sotto:

Citazione:

mangog ha scritto:
Basati sui fatti..... I RESTI FOSSILI NON CI SONO LO HANNO DETTO ANCHE GOULD ED ELDEREGE....


Dimostri solo di non averli nemmeno aperti quei libri.
Semplicemente perche' metti in bocca agli autori parole che non hanno mai pronunciato o scritto. Oltre a non capire le basi su cui viene proposta quella teoria.

Non ti basta che te lo dicano chiaramente gli autori stessi?

Citazione:

mangog ha scritto:
VOGLIO VEDERE I FOSSILI INTERMEDI PRIMA. ( non le sciocchezze postate da Descartes )


Bene, definisci un fossile intermedio che ti vada bene. Anzi, definisci in generale cosa ti va bene e cosa non ti va (magari spiegandone anche il motivo). Cosi' evitiamo di perdere tempo a portare esempi che non ti comodano..

Citazione:

mangog ha scritto:
... non serve un QI oltre 200 per riuscire a valutare un fossile


Per carita' hai ragione. Non e' questione di QI.
E' che per valutare un fossile servono i mezzi adatti per farlo. Si parla di biometria, filogenetica, anatomia comparata, paleontologia e geologia.

Tu come sei messo in queste materie? Dobbiamo far valutare a te i fossili intermedi? Perche'?
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Inviato il: 8/2/2011 12:07
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  •  fealoro
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2145
Mi sento vacillare
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Citazione:
Ma non stai cercando su google? dai cambia motore di ricerca.. che magari troverai qualcosa..su fossili intermedi.


Anche se non sei gentile ti ho trovato questo fossili di transizione
Inviato il: 8/2/2011 12:08
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  •  incredulo
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2146
Sono certo di non sapere
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Qualcuno si e' mai posto la domanda cosa sia il TEMPO, o meglio la dimensione temporale?

Come si puo' capire il tempo senza usare la capacita' di astrazione?

Sappiamo che piu' ci si avvicina alla velocita' della luce, piu' il tempo rallenta.

Sappiamo che il tempo e' percepito individualmente non alla stessa maniera.

Per un bambino, un anno e' un tempo lunghissimo, perche' lo confronta con la sua eta', mentre per un adulto un anno e' molto piu' "corto" sempre per lo stesso motivo.

Cosi' probabilmente per gli animali, per noi la farfalla ha la vita di un giorno solo, per la farfalla quel giorno equivale ad una vita.

Tutto questo lo sappiamo grazie al metodo scientifico.

Come ho gia' scritto nel forum sulla scienza, un ottimo metodo, ma non l'unico.

Con la capacita' di astrazione riusciamo a fermare il tempo dentro di noi e percepire un altro mondo, un altra dimensione.

Cambiano i parametri, cambiano i pensieri, cambiano le convinzioni, cambiano i risultati.

Per queste piccole considerazioni, ritengo il metodo scientifico un ottimo strumento ma limitato.

La pretesa che quello che osserviamo OGGI, sia il risultato di qualcosa che esisteva ieri e che sottostava alle stesse leggi, quando sappiamo di quanto incerta sia la dimensione temporale.

Per assurdo, lo scorrere del tempo potrebbe essere solo una nostra percezione illusoria.

La scienza osserva la Natura all'interno di questa dimensione spazio-temporale e ne interpreta i valori validi, ma SOLO all'interno di questa.

L'uomo non e' SOLO questo.

Un saluto
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Inviato il: 8/2/2011 12:13
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  •  fealoro
      fealoro
Re: Darwin e l
#2147
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Citazione:
La scienza osserva la Natura all'interno di questa dimensione spazio-temporale e ne interpreta i valori validi, ma SOLO all'interno di questa.

L'uomo non e' SOLO questo.


Ma certo! su questo hai tutto il mio appoggio.
Come del resto l'uomo non è solo il tifoso allo stadio o il giocatore di videogame o il meccanico di macchine o il contadino.

Però la scienza si limita a studiare qullo ceh è il suo campo.
D'altra parte dire ceh la scienza sia l'unica fonte di conoscenza è una scelta personale, non necessariamente condivisibile e neppure dimostrabile, e soprattutto che esula dal discorso teoria dell'evoluzione

Citazione:
Per queste piccole considerazioni, ritengo il metodo scientifico un ottimo strumento ma limitato.

esatto è uno strumneto limitato. Il fatto di riconoscerne il limite, che è quello di studiare solo gli eventi misurabili, le permette di ottenre i risultati che ha.
Inviato il: 8/2/2011 12:22
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Darwin e l
#2148
Dubito ormai di tutto
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Ciao Fealoro,

forse non conosco la teoria degli Equilibri Punteggiati come Gould e Elridge, ma sicuramente la conosco meglio di te...

Questa è l'introduzione del libriccino: "I pennacchi di San Marco" di Gould e Lewontin, che critica il ruolo della selezione naturale:

Citazione:
Un programma di tipo adattazionista ha dominato il pensiero evoluzionistico in Inghilterra e negli Stati Uniti negli ultimi quarant’anni. Esso è basato sulla fede nel potere della selezione naturale come agente ottimizzante, e procede suddividendo un organismo in «caratteri» unitari e proponendo una storia adattativa per ognuno di essi considerato separatamente. Solo il bilancio della competizione fra le varie richieste della selezione esercita un freno nella corsa verso la perfezione: quindi anche la non-ottimalità è considerata come un risultato dell’adattamento. Noi critichiamo questo approccio e tentiamo di affermare la nozione alternativa (da tempo popolare nell’Europa continentale) secondo cui gli organismi devono essere considerati come delle unità integrate, con piani costruttivi [Baupläne] talmente costretti dall’eredità filogenetica, dai modelli di sviluppo e dall’architettura generale, che le costrizioni stesse diventano più interessanti e importanti nel delimitare le vie del cambiamento di quanto non lo siano le forze della selezione che possono mediare il cambiamento quando questo avviene. Noi troviamo carente il programma adattazionista perché non distingue l’utilità attuale dalle cause della sua origine (i maschi dei tirannosauri possono benissimo avere usato le loro zampette anteriori per titillare le femmine, ma ciò non spiega perché siano divenute così piccole); perché non considera storie adattative alternative; perché si affida alla sola plausibilità come criterio per accettare storie solo speculative; perché non considera in modo adeguato modelli alternativi come la fissazione casuale degli alleli, la produzione di strutture non-adattative attraverso la correlazione del loro sviluppo con quello di strutture selezionate (allometria, pleiotropia, compensazione materiale, correlazione meccanica forzata), la separazione dell’adattamento dalla selezione, i picchi adattativi multipli e l’utilità attuale come epifenomeno di strutture non-adattative. Noi sosteniamo l’approccio pluralistico di Darwin nell’identificare gli agenti del cambiamento evolutivo


Potrei anche trovare il punto in cui Gould e Elridge sostengono che la selezione naturale agisce CONTRO la mutazione e non a favore, ma se permetti vorrei che un po' di lavoro di informazione te lo facessi anche da solo!
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Inviato il: 8/2/2011 13:08
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  •  incredulo
      incredulo
Re: Darwin e l
#2149
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Citazione : Fealoro

D'altra parte dire ceh la scienza sia l'unica fonte di conoscenza è una scelta personale, non necessariamente condivisibile e neppure dimostrabile, e soprattutto che esula dal discorso teoria dell'evoluzione

Assolutamente no, tutto e' collegato, l'uomo non e' a compartimenti stagni, e la conoscenza trascende la scienza, della quale, quest'ultima, e' solo una componente.

E' il predominio della scienza sperimentale sulle altre forme di conoscenza che e' diventato quasi un dogma e non piu' una scelta personale.

Con la filosofia, l'arte, la poesia, la metafisica, la scienza dello spirito, non SI MANGIA.

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Un saluto
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Inviato il: 8/2/2011 13:55
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  •  Bubu93
      Bubu93
Re: Darwin e l
#2150
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Citazione:

incredulo ha scritto:

Assolutamente no, tutto e' collegato, l'uomo non e' a compartimenti stagni, e la conoscenza trascende la scienza, della quale, quest'ultima, e' solo una componente.

E' il predominio della scienza sperimentale sulle altre forme di conoscenza che e' diventato quasi un dogma e non piu' una scelta personale.

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Si ma la metafisica e la scienza dello spirito non possono sostituirsi alla scienza !

Sono solo speculazioni prive di fondamento
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"SONO ULTRA CONVINTO DA MATEMATICA CERTEZZA... LA LUNA NON RUOTA SUL PROPRIO ASSE..."
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"Anche le rocce hanno un loro dna"
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Inviato il: 8/2/2011 14:19
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  •  fealoro
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2151
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Citazione:
Assolutamente no, tutto e' collegato, l'uomo non e' a compartimenti stagni, e la conoscenza trascende la scienza, della quale, quest'ultima, e' solo una componente.

E' il predominio della scienza sperimentale sulle altre forme di conoscenza che e' diventato quasi un dogma e non piu' una scelta personale.


Ma dimmi, tu per fare arrivare ad ottenere il risultato di 1+1 ti interroghi sul significato della vita? o ancora meglio , ti interroghi sul significato che hanno i numeri nella nostra cultura e cosa rappresentano ontologicamente?
Inviato il: 8/2/2011 14:25
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  •  SecondLife
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Re: Darwin e l
#2152
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Bubu93 ha scritto:

Si ma la metafisica e la scienza dello spirito non possono sostituirsi alla scienza !

Sono solo speculazioni prive di fondamento

Sono speculazioni prive di dimostrazione scientifica. Non è la stessa cosa.
Inviato il: 8/2/2011 14:42
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  •  incredulo
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2153
Sono certo di non sapere
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Citazione Bubu93

Si ma la metafisica e la scienza dello spirito non possono sostituirsi alla scienza !

Citazione Fealoro

Ma dimmi, tu per fare arrivare ad ottenere il risultato di 1+1 ti interroghi sul significato della vita? o ancora meglio , ti interroghi sul significato che hanno i numeri nella nostra cultura e cosa rappresentano ontologicamente?

Siete l'esempio vivente di quanto affermo.......

Nessuna disciplina vuole sostituirsi alla scienza, e' la scienza sperimentale che vuole il primato della conoscenza non tenendo in considerazione le altre discipline che secondo Bubu93:

Sono solo speculazioni prive di fondamento

Siete arroccati sulla sacralita' della scienza sperimentale, di cui nessuno disconosce il valore e non riuscite ad uscire dalla dualita' di pensiero che, nelle vostre menti, si trasforma in: "O scienza oppure fuffa".

Un saluto
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Inviato il: 8/2/2011 14:46
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  •  Bubu93
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Re: Darwin e l
#2154
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Citazione:

SecondLife ha scritto:

Sono speculazioni prive di dimostrazione scientifica. Non è la stessa cosa.


Non è necessaria una dimostrazione scientifica perchè sono le stesse speculazioni da 2000 anni a questa parte e derivano da ciò che l'uomo non conosceva 2000 anni fa e ora conosce.

E comunque come ho già detto non serve a niente dire che non è stata provata l'impossibilità di qualcosa poichè sono speculazioni legate non alla sfera fisica e quindi c'è la scusa per non poterli dimostrare...

un po' come la storia della tazzina che ruota attorno a Marte, sarebbe troppo piccola per poter essere vista quindi sarebbe impossibile dire che sicuramente non c'è, ma questo non vuol assolutamente dire il contrario.
Ed è su questo che giocano la maggior parte di quelli che propongono teorie che pretendono che ci sia altro oltre al mondo che percepiamo.
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Inviato il: 8/2/2011 14:49
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  •  fealoro
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2155
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Citazione:
Ciao Fealoro,

forse non conosco la teoria degli Equilibri Punteggiati come Gould e Elridge, ma sicuramente la conosco meglio di te...


No, e non perchè io la conosca chissà quanto, ma per il fatto che tu, coscientemente o meno, distorci a tuo vantaggio le cose che leggi. Ho ancora memoria del tuo incaponirti su uno studio sugli algortimi che diceva esattamente il contrario di quello che sostenevi tu.

Ma prima di farti gridare allo scandalo aggiungo subito che non è un problema. Tu sei convinto di saperne più di me. Va bene, dissento, ma non voglio convincerti del contrario.

Per quanto riguarda Gould anche in questo caso prendi quello che ti interessa dell'articolo. Gould sostiene che la selezione naturale non ha la grande importanza nell'evoluzione che gli viene attribuita dai gradualisti, ma ci sono anceh altri fattori come lo stesso Darwin sembra affermare. Mi pare ben diverso da metterci una pietra sopra.

Però per venirti incontro, e per ringraziarti di queste pagine che hai trovato, le leggerò volentieri e vedrò se in effetti in qualche parte Gould sostiene che la selezione naturale gioca a favore della fissità della specie (visto che a quanto ho capito tu questo riferimento non l'hai trovato)
Inviato il: 8/2/2011 14:53
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  •  SecondLife
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2156
Ho qualche dubbio
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Bubu93
Citazione:
Non è necessaria una dimostrazione scientifica perchè sono le stesse speculazioni da 2000 anni a questa parte e derivano da ciò che l'uomo non conosceva 2000 anni fa e ora conosce.

E comunque come ho già detto non serve a niente dire che non è stata provata l'impossibilità di qualcosa poichè sono speculazioni legate non alla sfera fisica e quindi c'è la scusa per non poterli dimostrare...

un po' come la storia della tazzina che ruota attorno a Marte, sarebbe troppo piccola per poter essere vista quindi sarebbe impossibile dire che sicuramente non c'è, ma questo non vuol assolutamente dire il contrario.
Ed è su questo che giocano la maggior parte di quelli che propongono teorie che pretendono che ci sia altro oltre al mondo che percepiamo.

L’unica cosa che scientificamente puoi fare attorno ai temi metafisici è tacere.
Inviato il: 8/2/2011 15:03
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  •  fealoro
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2157
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Citazione:
Siete arroccati sulla sacralita' della scienza sperimentale, di cui nessuno disconosce il valore e non riuscite ad uscire dalla dualita' di pensiero che, nelle vostre menti, si trasforma in: "O scienza oppure fuffa".


questo mi sembra del tutto gratuito.
In questi thread si è solo attaccato la scienza e le sue teorie.
Molti di noi probabilmente pensano che anche l'etica dovrebbe basare le sue scelte sulla base della scienza, ma:
1-è una scelta personale e una particolare filosofia di vita che non tutti gli "scienziati" condividono
2-questa scelta non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico e la sua validità.

Per cui se a te sta sulle scatole il genietto ateo che viene e ti dice che l'anima non esiste ne discuti con lui dal punto di vista filosofico. Ma non cercare su questa base (elitaria) di sostenere che quindi il metodo scientifico è sbagliato.
Non perchè ci sia bisogno di difendere il metodo scientifico, che funziona benissimo da solo, ma perchè è una posizione del tutto incoerente.
Inviato il: 8/2/2011 15:03
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  •  Bubu93
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Re: Darwin e l
#2158
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SecondLife ha scritto:
Bubu93
Citazione:
Non è necessaria una dimostrazione scientifica perchè sono le stesse speculazioni da 2000 anni a questa parte e derivano da ciò che l'uomo non conosceva 2000 anni fa e ora conosce.

E comunque come ho già detto non serve a niente dire che non è stata provata l'impossibilità di qualcosa poichè sono speculazioni legate non alla sfera fisica e quindi c'è la scusa per non poterli dimostrare...

un po' come la storia della tazzina che ruota attorno a Marte, sarebbe troppo piccola per poter essere vista quindi sarebbe impossibile dire che sicuramente non c'è, ma questo non vuol assolutamente dire il contrario.
Ed è su questo che giocano la maggior parte di quelli che propongono teorie che pretendono che ci sia altro oltre al mondo che percepiamo.

L’unica cosa che scientificamente puoi fare attorno ai temi metafisici è tacere.


tipico attacco gratuito di chi non è in grado di argomentare...
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Inviato il: 8/2/2011 15:07
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Re: Darwin e l
#2159
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Bubu93
Citazione:
tipico attacco gratuito di chi non è in grado di argomentare...

Assolutamente no. Era una semplice constatazione di fatto. Se non ne capisci il senso, non ti sono chiari i limiti epistemologici della scienza.
Inviato il: 8/2/2011 15:11
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  •  incredulo
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Re: Darwin e levoluzionismo. Il dibattito è ancora aperto.
#2160
Sono certo di non sapere
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Citazione Fealoro

Per cui se a te sta sulle scatole il genietto ateo che viene e ti dice che l'anima non esiste ne discuti con lui dal punto di vista filosofico. Ma non cercare su questa base (elitaria) di sostenere che quindi il metodo scientifico è sbagliato . Non perchè ci sia bisogno di difendere il metodo scientifico, che funziona benissimo da solo, ma perchè è una posizione del tutto incoerente.

Lo ripeto, e' nel dualismo della tua mente che esiste questo.

Io ho scritto:

Siete arroccati sulla sacralita' della scienza sperimentale, di cui nessuno disconosce il valore e non riuscite ad uscire dalla dualita' di pensiero che, nelle vostre menti, si trasforma in: "O scienza oppure fuffa".

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Inviato il: 8/2/2011 15:12
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