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1 Utenti anonimi
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Re: Ateismo e Fede | #1381 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/8/2006
Da
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Citazione: (spero di essere stato chiaro)
forse non chiarissimo ma.. direi che mi stupisce tu abbia riformulato in modo abbastanza preciso tale pensiero.. complimenti!... Chissà che un giorno non cominci anche a credere che sia pure "possibile"
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Re: Ateismo e Fede | #1382 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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fiammifero, sul sogno ti inviterei a consultare Carlito Castaneda (Ti prometto che l'andare a dormire non sara' mai piu' lo stesso! ), che non dice mai niente che sia cosi' semplice come sembra. Era uno zuzzerellone e mi manca molto, o per meglio dire rimpiango il fatto di non essere andato ad altri suoi seminari, prima che morisse, ma non me l'aspettavo, sembrava cosi' in forma! Magari qualche aborigeno autraliano potrebbe dirci cose interessanti, di loro pero' non conosco praticamente niente.
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fiammifero |
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Re: Ateismo e Fede | #1383 |
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Per caso ho detto una cazzata?
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Re: Ateismo e Fede | #1384 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
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Certo che no!
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Santro |
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Re: Ateismo e Fede | #1385 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
Da
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Citazione: noi siamo una parte di un processo involutivo ed evolutivo su piani dimensionali paralleli ma, concidenti nella natura stessa dell`energia cosmica, che nella nostra porzione di materia essenziale si manifesta attraverso una palese presa di coscienza quando non siamo svegli. Le religione in diverso grado di spiritualita` o di essenzialita`, intrinseca alle dottrine monoteiste e un po` meno, specialmente su un piano puramente spirituale pseudo-scinetifico, quelle politeiste, si dissociano per una qualche energia di `sensazione` ancestrale, parallela, su piani asimmetrici convergenti su punti equidistanti dalla coscienza. Grazie ciccio! Finalmente un po' di chiarezza! Qualcosa di solido su cui sedersi a riposare i piedi dolenti. Grazie di nuovo e spero che tu non abbia esaurito la vena aurifera.
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Alexandros |
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Re: Ateismo e Fede | #1386 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2006
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Di "necessario" a questo mondo non c'è nulla, men che mai la religione; viceversa, saremmo ancora obbligati a non dubitare, come in fondo accadeva fino al 1400 (ed anche più avanti, in fondo, pur se con tattiche meno "invasive").
La spinta a credere in qualcosa si forma automaticamente, nell'uomo, da motivazioni di varia natura. Sta di fatto che l'uomo crede, e spesso non riesce a trovare l'inizio di specie del credere. Ciononostante, prima di dire "non si può provare se dio esiste o meno", ci si dovrebbe chiedere piuttosto da dove deriva all'uomo l'idea e la "certezza" di dio.
La religione è "necessaria" per tenere buoni gli elementi meno ragionevoli della società (da cui, dato che la violenza deriva da ignoranza > gli individui più ignoranti), e costituire da sfogo per quelli più carichi di problemi e di domande (quindi fondamentalmente ancora di ignoranza, ma nei confronti dell'"ignoto"). In secondo luogo, la religione si interfaccia molto bene con i sentimenti, poichè anche questi prescindono dal calcolo; sono, cioè, "immediati". Da cui la religione è fondamentalmente radicata sul pulsionale; la "razionalizzazione" della religione subentra in fase critica, quando si deve dire che la "credere non è illogico". E da ciò deriva l'altra classica demarcazione derogatoria per cui chi non crede è privo della qualità di "poter provare sentimenti".
L'attitudine a credere non è diretta espressione della quantità d'intelligenza dell'individuo, bensì dalla sua "qualità". Di tipi i credenti ce ne sono a iosa, e altrettanto di non credenti; ognuno ha il suo modo di credere e la sua tattica e motivazioni per difendere la sua religione, perchè essa costituisce l'imprinting della sua "personalità". Inficiare questa, implica togliere "sicurezza" e "radici formative" all'individuo, e renderlo disomogeneo al resto della società impostata su quella forma mentis. Da cui frasi classiche di "dialettica" maccheronica - apprese dai preti fin da tenera età - tipo "l'ateismo è una forma di fede", o "chi è ateo è contro dio", che sono espresse per ben chiari motivi. L'ateismo, per inciso, non è una "fede": è uno strumento di opposizione. Senza le religioni cui opporsi, non avrebbe ragione d'essere.
Se la religione si fermasse a questo compito di freno interno, o di sfogo delle carenze, non ci sarebbe nulla di male; il problema è che, come diceva quel tal deista, "chi è capace di farti credere in assurdità, è anche capace di farti commettere atrocità". Il poveraccio che prega per ottenere la "grazia" di un lavoro per portare soldi a casa, suscita simpatia, tutt'al più sorriso, se non ribrezzo; è stupido, ma non è pericoloso. Se questo poveraccio va ad ammazzare la figlia perchè un "angelo" gli ha detto che la colpa dei suoi problemi deriva da lei, che è "assatanata", allora il problema è tangibile, e non consiste nell'ignoranza dell'assassino, bensì nei tornaconti dello stato che permettono ancora l'esistenza delle religioni, che a loro volta spargono disinformazione e fanno perdurare l'ignoranza, sotto la maschera di teologie ed altre acrobazie votate a dissimulare le incongruenze dei sistemi religiosi. E' un esempio-limite, ma realista; ultimamente è accaduta una cosa del genere. Poi è troppo comodo dire che "il diavolo" si è impadronito dell'uomo e lo ha spinto al gesto, così come si grida al miracolo quando si sfiora una tragedia. Una religione incapace di sussistere in maniera stabile nei suoi principii, è un palliativo che prescinde dall'invenzione del "libero arbitrio" per giustificarne l'inefficacia.
Quindi, dato che non sono indispensabili, le religioni andrebbero demistificate e tolte di mezzo. E sarebbe già stato fatto, se non fosse che:
1) l'ingranaggio perdura ormai da due millenni, nel caso cristiano, e da sempre nel caso del credere in generici esseri sovrannaturali e cose simili.
2) da ciò consegue che l'ingranaggio interconnette troppi altri settori della società, per far si che, eliminando il kernel costituito dalla religione, si possa rischiare di compromettere non solo l'esistenza di quelle istituzioni che prosperano su di essa, ma anche tutto il fondamento moral-comportamentale della società.
3) i governi suppliscono con le figure religiose alla mancanza di credito suscitato tramite le forze militari e simili.
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Re: Ateismo e Fede | #1387 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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noi siamo una parte di un processo involutivo ed evolutivo su piani dimensionali paralleli ma, concidenti nella natura stessa dell`energia cosmica, che nella nostra porzione di materia essenziale si manifesta attraverso una palese presa di coscienza quando non siamo svegli. Le religione in diverso grado di spiritualita` o di essenzialita`, intrinseca alle dottrine monoteiste e un po` meno, specialmente su un piano puramente spirituale pseudo-scinetifico, quelle politeiste, si dissociano per una qualche energia di `sensazione` ancestrale, parallela, su piani asimmetrici convergenti su punti equidistanti dalla coscienza.
Ho avuto un flash di Verdone figlio dei fiori nel film "Un sacco bello."
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Re: Ateismo e Fede | #1388 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/8/2006
Da
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Alexandros il tuo post è più divertente di quelli che riguardano l'allunaggio e Armstrong, o di quelli che parlano di una cospirazione dell'uomo contro l'uomo per preparare il mondo al regno di satana. Davvero, ogni tanto 4 sane risate bisogna sapersele fare, grazie di averle fatte fare anche a me stasera, perchè dopo aver ripassato un po di fiscia quantistica grazie a Kirbmarc avevo bisogno di un po di relax.
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ciccio5 |
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Re: Ateismo e Fede | #1389 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/8/2006
Da
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Santro: \Grazie ciccio! \ Prego, dovere, un po` di chiarezza e` necessaria, mi fa piacere che mi capisci
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E`difficile sapere cosa sia la verita` ma a volte e` molto facile riconoscere una falsita`- Albert Einstein
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fiammifero |
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Re: Ateismo e Fede | #1390 |
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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ciccio5 |
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Re: Ateismo e Fede | #1391 |
Mi sento vacillare
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ciccio5 |
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Re: Ateismo e Fede | #1392 |
Mi sento vacillare
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Santro |
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Re: Ateismo e Fede | #1393 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
Da
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Cicciuzzo, se questi sono gli effetti......... fossi in te mi asterrei dal cibo per sempre! Con simpatia.
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Re: Ateismo e Fede | #1394 |
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Ciao Santro. OT: Ma la tua firma che vuol dire??? Sono curioso...
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Santro |
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Re: Ateismo e Fede | #1395 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
Da
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Amici vitia si feras, facis tuaCiao kirbmarc. Proprio ora che ho deciso di cambiarla........ Veramente non sono tanto sicuro del suo significato. Forse ha a che fare con l'abbigliamento. Era giusto per darmi un tono di rispettabilità. PS Google is your friend
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ciccio5 |
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Re: Ateismo e Fede | #1396 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/8/2006
Da
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\Inficiare questa, implica togliere "sicurezza" e "radici formative" all'individuo\ per me questo r` un punto interessante su cui riflettere
\L'ateismo, per inciso, non è una "fede": è uno strumento di opposizione\ a me piace pensare di piu` ad uno strumento di comprensione \Se la religione si fermasse a questo compito di freno interno, o di sfogo delle carenze, non ci sarebbe nulla di male; il problema è che, come diceva quel tal deista, "chi è capace di farti credere in assurdità, è anche capace di farti commettere atrocità".\ condivido: quando fai il buio non riesci piu` a vedere bene quello che ti circonda \acrobazie votate a dissimulare le incongruenze dei sistemi religiosi.\ a me a volte queste acrobazie indispongono altre volte me fanno sbellicare dal ridere, io le definisco un volersi arrampicare sugli specchi.
\2) da ciò consegue che l'ingranaggio interconnette troppi altri settori della società, per far si che, eliminando il kernel costituito dalla religione, si possa rischiare di compromettere non solo l'esistenza di quelle istituzioni che prosperano su di essa, ma anche tutto il fondamento moral-comportamentale della società.\ anch`io molte volte mi sono chiesto cosa accadrebbe se di colpo sparisse ogni forma di religione... ciao
p.s. \Il poveraccio che prega per ottenere la "grazia" di un lavoro per portare soldi a casa, suscita simpatia, tutt'al più sorriso, se non ribrezzo; è stupido, ma non è pericoloso.\ forse qui avresti potuto usare un po` piu` di tatto (ma e` una mia opinione)
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fiammifero |
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Re: Ateismo e Fede | #1397 |
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Santro c'entra per caso la quantistica? O.Wilde forse l'aveva già intuito,vedi la mia firma
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ciccio5 |
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Re: Ateismo e Fede | #1398 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/8/2006
Da
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\Veramente non sono tanto sicuro del suo significato\ io credevo che fosse una rarita` estratta da una vena aurifera analoga alla mia
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SENTIERO |
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Re: Ateismo e Fede | #1399 |
Dubito ormai di tutto
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Ciao santro, "non ci resta che piangere" P.S. le so tutte
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Alexandros |
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Re: Ateismo e Fede | #1400 |
Ho qualche dubbio
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Citazione: muratore ha scritto: Alexandros il tuo post è più divertente di quelli che riguardano l'allunaggio e Armstrong, o di quelli che parlano di una cospirazione dell'uomo contro l'uomo per preparare il mondo al regno di satana. Davvero, ogni tanto 4 sane risate bisogna sapersele fare, grazie di averle fatte fare anche a me stasera, perchè dopo aver ripassato un po di fiscia quantistica grazie a Kirbmarc avevo bisogno di un po di relax.
Se sai argomentare, argomenta. Se non sai argomentare, arricchisci pure la casistica delle tirate classiche del credente-tipo, che agli argomenti non ha nulla da replicare se non cose del genere. Ti concedo il "fiscia".
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Re: Ateismo e Fede | #1401 |
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Ciao Alexandros
ti ricordo che per un buon svolgimento della discussione è preferibile mostrare l'adeguato rispetto verso le abitudini e le credenze anche delle persone di cui non condividiamo il pensiero.
Certi aggettivi e certe generalizzazioni sono fuori luogo.
A presto.
Santaruina.
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edit: mi riferivo al tuo primo post, in cui hai fatto largo uso di epiteti che potrebbero offendere vaste categorie di persone.
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SENTIERO |
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Re: Ateismo e Fede | #1402 |
Dubito ormai di tutto
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Citazione: Kirbmarc ha scritto: Piccola domanda che mi è venuta al momento: secondo voi,si può uscire da se stessi? Mi sembra che questa domandina sia quella fondamentale, che sta "a monte" di tutte le riflessioni spirituali , religiose etc... Vi posto subito la mia risposta: A mio parere,NO. E questo è un NO definitivo. Vi spiego perchè: "Uscire da se stessi" "trascendersi" è un assurdo ,perchè quello che la coscienza fa è: 1) elaborare(non semplicemente percepire!)esperienze. 2)riflettere su sè stessa,ovvero "specchiarsi" atrraverso un mezzo (colluquio,interazione,preghiera...etc) e percepire uno "strato" un livello di sè. Per "trascendersi" bisognerebbe "delimitarsi" ,ovvero "comprendersi completamente". Per potersi concepire"completamente" bisognerebbe inserire quel "completamente" all'interno di un"sistema" superiore. Ma questo vuol dire che questo "sistema" dovrebbe essere superiore a noi stessi, ovvero per "comprendersi completamente" (e quindi limitarsi,uscire da sè stessi) sarebbe necessario diventare più grandi di sè stessi, e il processo riprenderebbe (ovvero,essendo diventati questo "di più", si sarebbe capito quello che si era prima, ma non si sarebbe capito il "di più"...bisognerebbe di nuovo ampliare il "sistema", e conseguentemente ricominciare la stessa sequenza...)
Aspetto risposte
> Ciao kirbmarc, non condivido il tuo ragionamento , che comunque segue una sua logica. Ti rispondo con un paio di domande per chiarire le cose un po' alla volta. Che significa per te uscire da se stessi ? Che significa trascendersi ? Ritengo che la coscienza non elabora. Nel momento in cui accade di "collegarsi" con la coscienza , si riceve ed eventualmente il pensiero elabora. Come gia' detto, una parte di noi riesce ad osservare la mente (i pensieri), il problema e' che quasi sempre siamo identificati con i nostri pensieri , e crediamo di essere i pensieri stessi. Se sei d'accordo , vorrei chiarire questa fase iniziale. Ciao.
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Alexandros |
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Re: Ateismo e Fede | #1403 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2006
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Santaruina Citazione: l'adeguato rispetto verso le abitudini e le credenze anche delle persone di cui non condividiamo il pensiero.
Certi aggettivi e certe generalizzazioni sono fuori luogo. Per offrire dati su cui fare osservazioni, occorre fare esempi estremi. Il credente che si ferma solltanto all'atto di pregare non offre spunti di questo tipo, pur se è comunque definibile quantomeno come una persona che perde il suo tempo, se non ai fini di auto-gratificazione. Citazione: edit: mi riferivo al tuo primo post, in cui hai fatto largo uso di epiteti che potrebbero offendere vaste categorie di persone. Quando si concepisce la religione - nel caso specifico - come qualcosa di fondamentalmente inutile e potenzialmente nocivo, al pari di qualsiasi cosa fondata sul falso o quantomeno su concetti travisati, è sempre difficile non "travalicare" nel definire nel peggior modo chi ci crede; specie alla luce del passato dell'istituzione che ha promosso nel caso il cristianesimo, che di tolleranza non ha certo brillato. Ricordo che ai tempi di Teodosio chi non credeva era definito "folle insensato", e su di lui doveva ricadere prima il castigo di dio, e poi quello - più tangibile - del governo. Vale a dire, eliminazione fisica. Siamo nel periodo in cui, dopo Costantino, è stato inizializzato il processo di cristallizzazione della fede cristiana e di drastica conformazione della società alla fede. E in un certo senso la cosa si ripete comunque quotidianamente ai tempi nostri, nei quali chi non crede è certo definito con epiteti non meno censurabili - per non parlare della derisione gratuita - già "in sola virtù" del fatto che la "maggioranza" è "concorde". Non vedrei dunque per quale motivo, qualora tu o qualcun altro non aveste tali atteggiamenti, si debba comunque evitare di definire nel giusto modo chi fa parte di una maggioranza evidentemente meno corretta, educata, informata e acculturata. E' la massa, il problema. Mi pareva chiaro che la generalizzazione fosse riferita a casi-limite di massa.
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SENTIERO |
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Re: Ateismo e Fede | #1404 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 24/4/2006
Da ROMA
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Re: Ateismo e Fede | #1405 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
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Citazione: Quando si concepisce la religione - nel caso specifico - come qualcosa di fondamentalmente inutile e potenzialmente nocivo, al pari di qualsiasi cosa fondata sul falso o quantomeno su concetti travisati, è sempre difficile non "travalicare" nel definire nel peggior modo chi ci crede;
Il tuo giudizio sulla religione è leggittimo, ma è appunto il tuo giudizio. Qualcuno potrebbe anche non condividerlo, senza per questo "meritarsi" di essere definito "nel peggior modo". Arricchire la propria esposizione con epiteti offensivi non aiuta lo svolgersi della discussione e il confronto tra idee diverse. Citazione: Non vedrei dunque per quale motivo, qualora tu o qualcun altro non aveste tali atteggiamenti, si debba comunque evitare di definire nel giusto modo chi fa parte di una maggioranza evidentemente meno corretta, educata, informata e acculturata. E' la massa, il problema. Mi pareva chiaro che la generalizzazione fosse riferita a casi-limite di massa. Le generalizzazioni sono sempre da evitare, occorre uno sforzo ulteriore per non farne mai uso. In questo modo si rafforzano anche le basi delle proprie argomentazioni. Blessed be
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Alexandros |
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Re: Ateismo e Fede | #1406 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2006
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Citazione: ciccio5 ha scritto: per me questo r` un punto interessante su cui riflettere
Facciamolo, volendo. Citazione: a me a volte queste acrobazie indispongono altre volte me fanno sbellicare dal ridere, io le definisco un volersi arrampicare sugli specchi. Beh, quando le senti dire alla tv, davanti a milioni di persone, o in libri letti da migliaia di persone, e pensi al fatto che servano a consolidare quella data cosa, l'effetto ridicolo si stempera molto velocemente, e la rabbia subentra immediata. Lessi tempo fa una "analisi" di quel tal ex arcivescovo di Bologna a proposito del purgatorio... Desiderai avere il suo collo tra le mani nel giro di 1/10 di secondo da che finii di leggere l'ultimo rigo; eppure, prima di finire il suo "pensiero", ridevo fra me e me. Citazione: anch`io molte volte mi sono chiesto cosa accadrebbe se di colpo sparisse ogni forma di religione... Eh, bisognerebbe provare... Perlomeno ad immaginarlo, traendo tutto l'opposto da quel che è la situazione attuale, ed escludendo le conseguenze apocalittiche che chi prospera sulle religioni ha sempre collegato ad una società "senza dio". Ciao.
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Alexandros |
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Re: Ateismo e Fede | #1407 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2006
Da
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Citazione: Il tuo giudizio sulla religione è leggittimo, ma è appunto il tuo giudizio. Qualcuno potrebbe anche non condividerlo, senza per questo "meritarsi" di essere definito "nel peggior modo". Sai... ho sempre trovato molto curioso il fatto che quando si tratta di opinioni espresse da non religiosi, si tratta di "opinioni personali", mentre quando si tratta di opinioni espresse dalla maggioranza, si tratta di verità assoluta ed indiscutibile, e come tale esprimibile senza alcuna censura. Stesso dicasi quando ci si trova dinnanzi a due pareri "egualmente validi"; non potendo concepire che uno dei due abbia ragione, si dice che si tratti di "opinioni". Guarda caso, a rifugiarsi in simili escamotage sono sempre i credenti (permettimi quest'altra "generalizzazione"). E così, la verità assoluta dell'esistenza di dio, diventa magicamente un'opinione. Sfortunatamente, non possono esistere due verità: una delle due dev'essere per forza di cose quelle falsa. Se ora ti senti in causa tu (se questo è), il problema sarebbe solo tuo; viceversa, ne dovremmo desumere che in fondo ti riconosci in una casistica deteriore, nonostante gli appelli al liberalismo ed al rispetto delle opinioni altrui? Citazione: Arricchire la propria esposizione con epiteti offensivi non aiuta lo svolgersi della discussione e il confronto tra idee diverse. Puoi elencarmi questi epiteti così mostruosamente "offensivi", cortesemente? Così casomai constatiamo la valenza della loro "offensività". Citazione: In questo modo si rafforzano anche le basi delle proprie argomentazioni. Il contrismo non ha mai avuto nulla dal guadagnare dall'essere troppo tollerante, se non il perdurare della situazione preconformata; per poter essere davvero tolleranti, occorre iniziare ad essere intolleranti verso chi è intollerante, come diceva il filosofo. D'altronde, generalizzare implica un campo assai vasto; il dettagliare no. Li si rischia di andare ad hominem. Se la maggioranza è "boccalona", ciò non implica che chi si sente un gradino più su rispetto alla massa dei credenti, pur essendo anch'egli credente, debba difendere i primi per puro precetto di principio, dietro lo spurio presupposto di un comportamento "adeguato" nei confronti di tutti i credenti.
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Re: Ateismo e Fede | #1408 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Ciao Alexandros Citazione: Se ora ti senti in causa tu (se questo è), il problema sarebbe solo tuo; viceversa, ne dovremmo desumere che in fondo ti riconosci in una casistica deteriore, nonostante gli appelli al liberalismo ed al rispetto delle opinioni altrui? Le mie erano delle indicazioni per fare in modo che la discussione restasse sui binari dello scambio pacato, fatte nella veste di moderatore di questo topic. Spero che ne terrai conto. L'argomento è di per sè particolare, quando si parla di "fede" o "non fede" bisogna mostrare il massimo rispetto nei confronti di coloro che hanno opinioni diverse dalle nostre. Blessed be
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Alexandros |
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Re: Ateismo e Fede | #1409 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2006
Da
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Citazione: Le mie erano delle indicazioni per fare in modo che la discussione restasse sui binari dello scambio pacato, fatte nella veste di moderatore di questo topic. Spero che ne terrai conto. Se era questo, non preoccuparti. Perlomeno da parte del sottoscritto, la probabilità di una simile eventualità è pressochè nulla. Citazione: L'argomento è di per sè particolare, quando si parla di "fede" o "non fede" bisogna mostrare il massimo rispetto nei confronti di coloro che hanno opinioni diverse dalle nostre. Il "problema dio" è esageratamente complesso, perchè travalica automaticamente in tante nozioni e discipline (dio è l'argomento su cui, alla fine, converge qualsiasi altra discussione dei filosofi, diceva Trifone a Giustino), poichè per definizione "dio è tutto"; la "fede" è solo uno degli ennesimi affluenti di questo argomento. Se la fonte è inquinata, uno qualsiasi dei suoi rivoli non potrà essere potabile. Ma è chiaro che voi richiedete spiegazioni sul perchè questa fonte dovrebbe essere inquinata... Il "rispetto" per la fede si può richiedere finchè essa mostrerà le carte in regola per essere rispettata; se questa non ne ha, non si può rispettare qualcosa che in fondo coincide con la credulità, pur a differenza di denominazione. Fede è, dice Guicciardini, credere in cose che non sono ragionevoli (viceversa si chiamerebbe "ragione"), e ripeterle al punto che alla fine diventeranno ragionevoli. Goebbels ringrazia. Rispettare qualcosa per il semplice motivo che fa parte del bagaglio di una personalità, non è un buon motivo. E' chiaro che c'è modo e modo; ma a me pare comunque d'esserci andato comunque assia pacato, nonostante l'entità del problema.
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SENTIERO |
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Re: Ateismo e Fede | #1410 |
Dubito ormai di tutto
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Citazione: Alexandros ha scritto:
Fede è, dice Guicciardini, credere in cose che non sono ragionevoli (viceversa si chiamerebbe "ragione"), e ripeterle al punto che alla fine diventeranno ragionevoli.
Ciao alexandros, che cosa e' per te la fiducia ?
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