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   Religioni & Spiritualità
  Ateismo e Fede

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Autore Discussione
Re: Ateismo e Fede
#121
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Ciao Santro

in questo caso Eros non è altro che l’allegoria della forza di attrazione atta alla creazione di un qualcosa che prima non esisteva.

La stessa “forza” che nel mondo umano crea la vita, laddove prima non c’era, atto inspiegabile razionalmente eppure sperimentabile ovunque, di cui noi stessi siamo testimoni, trasportato in un piano più elevato, nella creazione del cosmo intero, laggiù dove prima non c’era nulla.

.........

Nike 13
Sono convinta che Nietzsche abbia anticipato questa rivolta verso la religioni tradizionali e abbia dato il là a quello che io definisco “spiriti liberi” non “atei”.

Nietzsche ha inferto il colpo finale non solo alle religioni tradizionali, ma a tutta la metafisica classica che faceva riferimento a Platone, ultimo erede del sapere tradizionale pre – storico.
------------------
Il “mondo – verità” - un’idea che non serve più a niente, un’ idea divenuta inutile e superflua, per conseguenza un’ idea confutata: sopprimiamola!
(Giornata chiara; prima colazione; ritorno del buon senso e della gaiezza; Platone arrossisce di vergogna e tutti gli spiriti liberi fanno un fracasso del diavolo.)

Crepuscolo degli idoli

---------------------

Nietzsche ha ucciso la metafisica, ma del vuoto che si è creato si sono impossessati i teorici della spiritualità infera, secondo la legge naturale della discesa, cielo – terra – inferi.
Egli era a tutti gli effetti un moralizzatore, voleva sostituire la nuova morale, la fedeltà alla terra, a quella vecchia, l’aspirazione del cielo, ma le cose sono andate diversamente.

La discesa non si è fermata alla terra, ma è andata oltre, come era inevitabile che succedesse, ed alla vecchia spiritualità se ne è sostituita una nuova, una contro spiritualità, di cui oggi vediamo gli effetti.

Blessed be
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Inviato il: 11/6/2006 14:34
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  •  nike
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Re: Ateismo e Fede
#122
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
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Santaruina

Citazione:
Nietzsche ha ucciso la metafisica, ma del vuoto che si è creato si sono impossessati i teorici della spiritualità infera, secondo la legge naturale della discesa, cielo – terra – inferi.
Egli era a tutti gli effetti un moralizzatore, voleva sostituire la nuova morale, la fedeltà alla terra, a quella vecchia, l’aspirazione del cielo, ma le cose sono andate diversamente.

La discesa non si è fermata alla terra, ma è andata oltre, come era inevitabile che succedesse, ed alla vecchia spiritualità se ne è sostituita una nuova, una contro spiritualità, di cui oggi vediamo gli effetti.


Direi di non dare la colpa a Nietzsche.
Ma di trarre spunto dal concetto "del vuoto che si è creato".

Cerchiamo di non buttarla in politica. (…) Citare Nietzsche provoca rotture; ma dato che si parla di “Ateismo e Fede” mi sembrava calzasse.
Soprattutto per parlare delle "tendenze mistiche" delle generazioni moderne. Delle quali facciamo tutti parte.
E soprattutto per esorcizzare qualsivoglia "propaganda spirituale" di cui conosciamo bene gli effetti.

Il problema che volevo sottolineare è che la "religione" mai come oggi, purtroppo, è cercata e praticata con fanatismo.
Si mescola mitologia, stregoneria, settarismo e tutto ciò è patetico e pericoloso.


Anche perché Nietzsche critica in particolar modo il Cristianesimo, come “ religione dei deboli”, ed è una sua interpretazione e parla di “spirito libero”: che un pochino con l'ateismo ha a che fare.

Comunque per chiudere l’argomento su Nietzsche posso dire che semmai egli ha aperto la mente occidentale verso le filosofie medio-orientali e orientali; con Zarathustra in particolare.

Tutto tranne che aprire la strada ad un misticismo verso Satana o Lucifero. Né verso gli inferi, né verso i cieli.

-------------------------------------------
da filosofico.net

[…]Nietzsche è il filosofo che mette in dubbio tutta la storia della filosofia occidentale, che cerca, dopo venticinque secoli di interpretazione metafisica dell’essere, un nuovo principio. Egli sovverte i valori occidentali ed è volto verso il futuro; ha un programma, un ideale, che è quello della "grande salute".[…]

[….]Nietzsche vede nel mondo greco la stagione spiritualmente più alta e ricca dell’umanità. La civiltà greca era infatti nutrita da un vigoroso senso tragico, che è per Nietzsche l’autentico modo di rapportarsi alla vita: è accettazione di essa, coraggio davanti al Fato.

L’uomo greco vedeva dappertutto l’aspetto orribile e assurdo dell’esistenza:

ma egli seppe, nell’arte, trasfigurando l’orribile e l’assurdo in immagini ideali, rendere accettabile la vita.

La grande tragedia greca è la forma suprema di arte, in quanto in essa si compongono gli impulsi vitali creativi (spirito dionisiaco), e la moderazione, l’equilibrio, la razionalità (spirito apollineo).[…]
--------------------

filosofia.it

[…]Nietzsche ci insegna a “danzare” la vita. Nietzsche è un decostruttore impareggiabile di ogni metafisica

Nietzsche teorizza che la verità è solo interpretazione, e quindi opinione, e che il criterio per valutare le opinioni è la potenza energetica che esse possono mettere in azione.

Questo effettivamente non è il quadro delle azioni hitleriane (che era il darwinismo sociale, l’antisemitismo ed il germanesimo razzista), ma delle macchine desideranti delle moltitudini negriane del comunismo del consumo.

Negando il problema della verità, Nietzsche è il teorico ideale di un sistema che non si legittima più con il richiamo alla verità stessa (religiosa e/o illuministico-razionalistica), ma all’opinione, che è appunto il modo in cui si legittima il mercato (audience, pubblicità, eccetera).[…]
---------------------------------------------------------------
Peace&Love
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Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 11/6/2006 15:47
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  •  soleluna
      soleluna
Re: Ateismo e Fede
#123
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/3/2005
Da orbita di Anarres
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Scusate se con questo mio intervento riporto la discussione a terra

Vengo da una storia di cattolicesimo imposto come tradizione, sinceramente se dovessi dire credo o non credo opterei per la seconda, ma a volte guardando un tramonto sul mare, anche la mia razionalità vacilla nel senso che dubito di me stessa figuriamoci di una cosa così immensa....
...tuttavia visto che la fede è assolutamente a-razionale (per l'alfabeto completo ci attrezziamo Fiamma detta zolfino ) mi chiedo come si possa trasportare su un piano formale di raziocinio e di conversazione intellettuale tale esperienza, visto che qui usando uno strumento tecnologico e il linguaggio e la razionalità si sta cercando di veicolare l'immanenza.
A volte mi perdo nei voli pindarici che fate, ma questo è un problema mio, evidentemente peso troppo
Ancor di più mi perplime come si possa, su quali basi, distinguere e comprendere, cosa porti taluni a credere e altri a non credere, pur essendo tutti noi umani di carbonio composti.
Come si possa a forza convertire chicchessia davvero.
In definitiva come si possa parlare di fede nella speranza di capirsi

dubbiosa-mente
Pat
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"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
Inviato il: 11/6/2006 16:12
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Re: Ateismo e Fede
#124
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
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Ciao Nike

Nietzsche è solo stato uno dei tanti fattori che ha contribuito alla situazione attuale, non l’unico, ma sicuramente uno dei più determinanti.
D’altra parte è stato forse il filosofo più lucido degli ultimi 300 anni, la sua importanza l’ha avuta.

Si stanno facendo delle semplici considerazioni, a mio parere più che motivate.
Riassumendo, per raggiungere una nuova sensibilità, occorre che quella vecchia sia annullata.
Sulle sue macerie poi si creerà il “nuovo”.

Nietzsche non per niente si autodefiniva filosofo col martello, demolire il vecchio era lo scopo che si prefiggeva.
Il fatto che gli architetti degli inferi abbiano poi eretto la loro scuola sul deserto che anche Nietzsche aveva contribuito a creare, è un altro dato di fatto.

Nietzsche sognava il ritorno alla terra, hanno approfittato del suo lavoro gli scavatori dell’abisso.

Il problema che volevo sottolineare è che la "religione" mai come oggi, purtroppo, è cercata e praticata con fanatismo.
Si mescola mitologia, stregoneria, settarismo e tutto ciò è patetico e pericoloso.


Sicuramente vi è una religione praticata con fanatismo, ed è proprio quella infera di cui spesso ci occupiamo.
Stregoneria e settarismo, di cui parli, ne sono i chiari segni di identificazione.

Comunque per chiudere l’argomento su Nietzsche posso dire che semmai egli ha aperto la mente occidentale verso le filosofie medio-orientali e orientali; con Zarathustra in particolare.
Tutto tranne che aprire la strada ad un misticismo verso Satana o Lucifero. Né verso gli inferi, né verso i cieli.


Ha aperto la via a tradizioni totalmente estranee al pensiero occidentale, che per questo non potevano essere comprese nella loro autentica essenza.
Nietzsche ha bollato il cristianesimo come la religione dei deboli, e non ha criticato la degenerazione del cristianesimo, ma la sua essenza più profonda.
Descrisse con disgusto l’amore disinteressato, la compassione, quali segni di debolezza, e pose la fatidica domanda, che effettivamente spalancava le porte degli abissi:

perché il bene deve essere preferibile al male?

Questa è la conclusione di un percorso lucido e coerente, ed è il fondamento della religione autentica delle elite dei nostri tempi.
E’ una nuova moralità, con le sue leggi e le sue regole, una moralità che disprezza la compassione, l’amore disinteressato, ed esalta la forza e il naturale sfruttamento del forte sul debole.

Sicuramente Nietzsche è il protagonista della modernità, della vera essenza della modernità, che agisce nietzschaniamente e si mostra camuffata di eguaglianza e fratellanza.

Blessed be
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Inviato il: 11/6/2006 18:38
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Ateismo e Fede
#125
Sono certo di non sapere
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SoleCitazione:
ma a volte guardando un tramonto sul mare,


io penso solo a quanto sà essere bella e buona la Natura,però allo stesso tempo quando vedo i risultati di una eruzione vulcanica o di un terremoto o maremoto penso quanto è stupido l'uomo a vivere in tali territori!
Madre benigna e non Matrigna come sosteneva il Leopardi.
A Dio,scusate non mi viene proprio da pensare
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 11/6/2006 19:43
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  •  nike
      nike
Re: Ateismo e Fede
#126
Mi sento vacillare
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Santaruina

Citazione:

Riassumendo, per raggiungere una nuova sensibilità, occorre che quella vecchia sia annullata.
Sulle sue macerie poi si creerà il “nuovo”…..

Sicuramente Nietzsche è il protagonista della modernità, della vera essenza della modernità, che agisce nietzschaniamente e si mostra camuffata di eguaglianza e fratellanza.



Cosa significa “agisce nietzscheanamente”? Non sarei così catastrofista nei confronti del povero Nietzsche.

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Trovo che Nietzsche e Freud siano adatti per parlare di religione, e di rifiuto della religione, e spesso di conseguenza il rifiuto della fede e di Dio.

Sul perché si cerchino “ fedi alternative“ alle grandi monoteiste, Nietzsche e Freud penso siano perfetti per portare avanti l' argomento “Ateismo e Fede” .

Il “ peso” della cultura cattolica è “la colpa”.

La religione cristiana vuole che si venga battezzati poiché nella dottrina cristiana una delle forme di purificazione è quella del Battesimo, che purifica l'anima dal peccato originale.
Veniamo battezzati per essere purificati. (…) Cosa abbiamo fatto? Non siamo nemmeno nati e già abbiamo commesso un crimine…

Questo introduce una distanza incolmabile tra uomo e Dio e grava l'uomo di un debito che non potrà mai essere saldato e che costantemente si oppone a ogni suo desiderio, rendendolo colpevole.

Possiamo essere o no d’accordo , ma è un dato di fatto che Nietzsche nell'800 per il suo approccio spericolato, e il suo studio sulla civiltà greca e con “La nascita della Tragedia” su il culto del dio Apollo e il dio Dioniso, è estremamente attuale.

Apollo è il dio solare, emblema dell'equilibrio, dell'armonia, della razionalità e dell'ordine.

Dioniso è l'orgiastico dio della natura selvaggia e incarna il disordine, le forze irrazionali e istintive dell'uomo.

Nietzsche mette in risalto l'aspetto dionisiaco(..)

Freud invece scorgeva nella religione un insieme di rappresentazioni sorte dal bisogno di rendere sopportabile l'infelicità e la miseria umana.

La religione svolgeva quindi una mansione positiva per alcuni individui, soprattutto l'aveva svolta in epoche passate, ma comportava costi assai elevati, in quanto finiva per essere dannosa per la mente e così Freud poteva dire che ' la religione é un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente '.

Per Freud, la religione era destinata a rivelarsi sempre più come “un'illusione” e, quindi, a soccombere.

Noi siamo in un periodo storico-sociale piuttosto complesso e pericoloso.

Essere atei e affrontare il divino razionalmente è sacrosanto.

Oggi il “senso del divino” di qualsiasi natura esso sia, new age o cristiana o mussulmano o buddhista, può ancora essere salvifico?

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Sole-Luna

Citazione:
mi chiedo come si possa trasportare su un piano formale di raziocinio e di conversazione intellettuale tale esperienza, visto che qui usando uno strumento tecnologico e il linguaggio e la razionalità si sta cercando di veicolare l'immanenza.


Non sono sicura che i sentimenti che proviamo siano poi così purificati da cultura cattolica e dalla sovrastruttura occidentale.

Ecco perché riesco ad affrontare il divino solo con estrema prudenza.

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P.S. Non scriverò più posts così lunghi, spero; volevo soltanto che il mio pensiero, dato che non ero mai intervenuta nel forum precedente sul “Concetto di Dio”, avesse delle premesse.
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Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 11/6/2006 21:35
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Re: Ateismo e Fede
#127
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Da Sud Europa
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Ciao Nike

innanzitutto una precisazione: non c’è nessun problema con i messaggi lunghi, quando questi servono per chiarire ed argomentare il nostro pensiero.
Personalmente trovo l’argomento molto interessante, e trovo molto costruttivo questo scambio.

La discussione inevitabilmente è ampia e può toccare molti aspetti, così come quello personale, “recuperato” da soleluna non va assolutamente lasciato cadere.
I vari aspetti possono coesistere.

Si è anche toccato un altro punto molto importante, il concetto di “colpa”, che va approfondito.
E’ un aspetto proprio della religione, del cristianesimo in particolare, o una malintepretazione di concetti ancora più complessi?

Da approfondire.

A presto.

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Inviato il: 12/6/2006 1:08
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  •  Santro
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Re: Ateismo e Fede
#128
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Ciao Santa. Grazie per la tua risposta.

Questa forza d'attrazione la si potrebbe identificare con la forza nucleare debole di cui parla Giuliana Conforto? ()

Credo che se riuscissimo ad "illuminare" chiaramente, cioè comprendere a fondo la "stanza dei segreti" dell'infinitamente piccolo, quantomeno i reali componenti ed energie dell'atomo, saremmo in grado di gettare una luce anche sui segreti della vita e, forse, su Dio.

Purtroppo anche in questo campo, la sperimentazione scientifica non è in grado di operare. La sola fisica teorica non ha la "rispettabilità" necessaria per imporsi sui dogmi (comprensibili) della scienza; anche qui, dunque, si dovrebbe ricorrere............ alla FEDE.
Non c'è scampo!

Vorrei, in due parole, dire la mia sul concetto di "colpa".
Mi sembra che possa essere un tentativo di dare una spiegazione ed una ragione alla indubitabile presenza del male nella altrimenti perfetta creazione divina. Dio non può avere creato il male, percui è l'uomo ad essere corrotto! Si ma............ chi ha creato il Corruttore?

Saluti
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ETERNAL SALVATION
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Inviato il: 12/6/2006 8:39
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  •  fiammifero
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Re: Ateismo e Fede
#129
Sono certo di non sapere
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Interessante Nike 13 Citazione:
Freud invece scorgeva nella religione un insieme di rappresentazioni sorte dal bisogno di rendere sopportabile l'infelicità e la miseria umana.

Per me questa è esattamente la chiave d'apertura per spiegare il perchè della Fede in una religione ed il senso di colpa che non è esclusiva cristiana,se pensiamo anche alla reincarnazione ed alle Caste in India .

Alibi per i più smaliziati,consolazione per altri,artefici mentali che hanno portato l'umanità al punto in cui è!
Il senso di colpa,per me è una costruzione,infatti il bambino fino ad una certa età ne è immune,sono le regole,le leggi che generano il senso di colpa,ma anche l'esperienza che ci portiamo addosso,i risultati di certi atteggiamenti,l'educazione ricevuta ed altro ancora.
In molti è più sviluppato che in altri,(divagando per me è amorale rubare mentre per Berlusconi è lecito ) Lui come altri si dichiarano Cristiani io non credente.
Dov'è la differenza del senso di colpa?
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Inviato il: 12/6/2006 10:47
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Re: Ateismo e Fede
#130
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Da Sud Europa
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Ciao Santro

Questa forza d'attrazione la si potrebbe identificare con la forza nucleare debole

Personalmente non vedo la necessità del creare nuove definizioni complesse come quelle che segnali, per descrivere realtà che tutti noi conosciamo bene.

Questa è solo la mia opinione, naturalmente, dal mio punto di vista questi discorsi si avvicinano alle tendenze "neo spirituali", su cui ho già detto abbastanza.

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Inviato il: 12/6/2006 11:40
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Re: Ateismo e Fede
#131
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Fiammifero
..Per me questa è esattamente la chiave d'apertura per spiegare il perchè della Fede in una religione ed il senso di colpa che non è esclusiva cristiana,se pensiamo anche alla reincarnazione ed alle Caste in India…

Il buddhismo non parla di “lotta contro il peccato”, ma di “lotta contro il dolore”.
Il fine è non soffrire. La “samsara” è il ciclo della vita su questa terra e solo con la meditazione e il raggiungimento del “nirvana” cessa il ciclo della reincarnazione (samsara).

Il peccato non è presente nella religione buddhista. Certo per congiungerci con il Brahman dobbiamo non provare più desideri e quindi non soffriamo; ecco che " l’ Atman" l’ Io individuale si congiunge con “Il Tutto “ il Brahman.

Il “senso di colpa” è una prerogativa occidentale; le caste in India sono comunque un problema etnico-politico e sono ereditate dall’Induismo.

Quando mi riferisco al buddhismo mi riferisco alla religione orientale e in particolare alla Thailandia o al Tibet; in India sono presenti moltissime religioni.

Non conosco il “senso di colpa orientale” che certamente se esiste è un prodotto culturale e socio-politico; quello che so è che non è presente nel buddhismo.

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Inviato il: 12/6/2006 13:43
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  •  Santro
      Santro
Re: Ateismo e Fede
#132
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No Santa. La realtà che tu dici conosciamo bene, è la "realtà" della fede (quel sentire non traducibile in parole) non della ragione; la parola "amore" o "forza d'attrazione" non mi spiega niente. Se vogliamo esaminare la cosa dal punto di vista ateo quindi razionale, dovremo seguire i progressi e le speculazioni della scienza; scienza che secondo me va individuata nella fisica delle particelle e microbiologia.
Penso che il voler separare lo spirituale (Dio) dalla materia (mondo) a tutti i costi sia sbagliato. Credo che ci sia un luogo nel tempo e nello spazio dove fisicamente lo spirito diviene materia e viceversa; dove il Verbo (vibrazione) si manifesta ai nostri sensi.


"Neo spiritualità"!! Ma non potrebbe essere la "spiritualità tradizionale" quella erronea? Infatti non mi pare abbia dato buoni frutti in questi ultimi millenni, anzi, il male l'ha fatta da padrone.

Saluti
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Inviato il: 12/6/2006 14:01
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  •  Farvatus
      Farvatus
Re: Ateismo e Fede
#133
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Personalmente non vedo la necessità del creare nuove definizioni complesse come quelle che segnali, per descrivere realtà che tutti noi conosciamo bene.


Personalmente, credo invece che una ridefinizione della "realtà che noi tutti conosciamo bene" non sia mai stata più necessaria. Questo non vuol dire che il nuovo annulli il vecchio, anzi, il nuovo è destinato a rinfocolare una spiritualità occidentale ormai usurata buona solo per la guerra e lo sterminio, ma assai poco adatta a ricondure l'essere umano ad un rapporto armonico con la natura e con se stesso.
Forse dovremmo chiederci come mai l'occidente a fronte del proprio vuoto esistenziale, abbia scelto di abbracciare i comandamenti spirituali dell'economia del libero mercato, creando quella religione chiamata consumismo, a cui noi tutti bene o male dedichiamo la vita. Certo un volta c'erà anche il comunismo, ma quella religione è crollata per bancarotta, ed era comunque solo l'altra faccia della stessa medaglia.
Ma forse dovremmo chiederci, ma questo vuoto esistenziale da dove è venuto? Se le grandi religione monoteistiche, erano così piene di senso, come mai l'umanità occidentale ha smarrito il cammino? E non è che trovo poi così convincete il solo fatto, che le classi sacerdotali abbiano per prime abbandonato la strada maestra per darsi al vizio ed alla politica, perchè certo appare innegabile che questo inconveniente sia insorto, ma è una ragione sufficiente a giustificare il tutto? C'è un vecchio detto che dice: "dai frutti vedrai l'albero", vista la qualità del prodotto finale forse era propio il seme che già nelle sue formulazioni iniziali, presentava già connaturato qualche "piccola" controindicazione.
Non mi si venga a citare l'ateismo come cura di ogni male spirituale, perchè mi pare che questo, cioè la visione materialistica dell'esistenza umana, abbia, mi sembra già avuto la sua chance di potarci tutti allegramente alle soglie dell'estinzione...


Citazione:
Penso che il voler separare lo spirituale (Dio) dalla materia (mondo) a tutti i costi sia sbagliato. Credo che ci sia un luogo nel tempo e nello spazio dove fisicamente lo spirito diviene materia e viceversa; dove il Verbo (vibrazione) si manifesta ai nostri sensi.


Qui Santro, secondo me ha ben citato quale sia il male di cui in effetti soffra la spiritualità occidentale, che se vede in Cartesio il suo preciso formulatore, egli non ha fatto altro che mettere per iscritto ciò che era già abbondantemente sostenuto dalle grandi religione monoteistiche. Abbiamo separato l'anima dalla materia proprio perchè Dio si era fatto trascendente, divenedo altro rispetto al mondo, creatore estraneo rispeto al creato. Se questa interpretazione ha permesso lo sviluppo scentifico, perchè un mondo non più divino, ma puramente meccanico, poteva essere smontato a piacere, questo ci ha altresì condotto verso impervi e pericolosi sentieri.
Nella spiritualità orientale invece, Dio ed il mondo, non sono state mai separate, l'uomo non è stato mai veramente lontano dal divino, la sua immanenza così come la visone olistica, cioè vedere la realtà come "più della somma delle parti" ha reso non necessario un sviluppo scientifico. La cina possedeva la bussola, la polvere da sparo, ma non ha mai sentito il vero bisogno di una corsa tecnologica.
Proprio oggi, che l'umanità attraversa la più radicale crisi della sua storia, abbiamo bisogno di una nuova spiritualità che unifichi, la concezione occidentale e quella orientale, che ne fonda i vantaggi dell'una a quelli dell'altra, che sancisca la fine del materialismo. La scienza nel suo lungo viaggio, ha infine copiuto solo un grande giro ellittico per riportarci ciò che abbiamo nel corso del tempo irrimediabilmente smarrito, il nostro spirito. Resta da capire se i pochi illuminati ricercatori avranno il tempo necessario e se alla fine verrano ascoltati. Inutile dire che solo un miracolo oggi ci può salvare, chissà che alla fine un fisico non ci dica che proprio i miracoli sono possibili.


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"In un certo senso tutto il nostro universo è tempo, è irreversibilità. Però il tempo emerge da una realtà eterna che è il vuoto." Ilya Prigogine
Inviato il: 12/6/2006 15:32
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Re: Ateismo e Fede
#134
Sono certo di non sapere
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Ciao Santro

La realtà che tu dici conosciamo bene, è la "realtà" della fede (quel sentire non traducibile in parole) non della ragione; la parola "amore" o "forza d'attrazione" non mi spiega niente.

In questo caso la fede non entra in gioco, poichè il riconoscimento di quel sentimento chiamato amore è spontaneo ed insito in ogni uomo.
Il difficile è parlarne , ma tutti sappiamo di cosa si tratti,magari senza essere in grado di descriverlo.

Penso che il voler separare lo spirituale (Dio) dalla materia (mondo) a tutti i costi sia sbagliato. Credo che ci sia un luogo nel tempo e nello spazio dove fisicamente lo spirito diviene materia e viceversa; dove il Verbo (vibrazione) si manifesta ai nostri sensi.

Su questo siamo d'accordo, ed è anche il fondamento di ogni scienza ermetica e del cristianesimo stesso.

"Neo spiritualità"!! Ma non potrebbe essere la "spiritualità tradizionale" quella erronea? Infatti non mi pare abbia dato buoni frutti in questi ultimi millenni, anzi, il male l'ha fatta da padrone.

Secondo le dottrine tradizionali l'ultimo stadio della "decadenza" ebbe inizio con la nascita dell'epoca storica, quindi parliamo del I millennio prima di Cristo.
Sempre secondo queste dottrine il culmine della decadenza viene raggiunto dopo che la vecchia spiritualità decadente lascia via via lo spazio a nuove dottrine "materialiste", finchè, al culmine della discesa, i vecchi rapporti si invertono, ed il vuoto così raggiunto viene sostituito dalla spiritualità alla rovescia.

Ovviamente si tratta di dottrine ermetiche che vanno considerate nel loro piano, ma non si può non notare la contraddizione tra chi dice di ispirarsi a queste dottrine tradizionali senza rendersi conto che per esse in questo periodo una nuova spiritualità non potrà che essere "infera".

Insomma, chi vuole prendere spunto dalle dottrine tradizionali, deve anche essere coerente con il loro insegnamento.

Blessed be

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Inviato il: 12/6/2006 15:36
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Re: Ateismo e Fede
#135
Sono certo di non sapere
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Ma forse dovremmo chiederci, ma questo vuoto esistenziale da dove è venuto? Se le grandi religione monoteistiche, erano così piene di senso, come mai l'umanità occidentale ha smarrito il cammino?

Forse perchè non le ha mai seguite fino in fondo.

E non è che trovo poi così convincete il solo fatto, che le classi sacerdotali abbiano per prime abbandonato la strada maestra per darsi al vizio ed alla politica, perchè certo appare innegabile che questo inconveniente sia insorto, ma è una ragione sufficiente a giustificare il tutto?

Le classi sacerdotali corrotte sono solo specchio del tempo in cui vivevano e vivono.

C'è un vecchio detto che dice: "dai frutti vedrai l'albero", vista la qualità del prodotto finale forse era propio il seme che già nelle sue formulazioni iniziali, presentava già connaturato qualche "piccola" controindicazione.

Su questo non sono d'accordo, perchè se qualcuno predica un messaggio e quelli che si proclamano suoi seguaci combinano disastri agendo nel modo opposto non si può dar la colpa al messaggio.
Trovo molto più coerente Nietzsche che critica il cristianesimo nella sua vera essenza, scagliandosi contro l'amore disinteressato e la prassi del perdono, di coloro che criticano il cristianesimo scagliandosi conto personaggi che cristiani non lo sono mai stati.

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Inviato il: 12/6/2006 15:44
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Re: Ateismo e Fede
#136
Sono certo di non sapere
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Il controllo di massa non e' un problema di corruzione, piuttosto che di indole. E' una modalita' di vita. E' la scelta consapevole di dover "essere" al di sopra dei popoli, della collettivita' confusa ad arte, della confusione esistenziale nata per dirottare la potenza mentale di una societa' verso cio' che non sia "esercizio del potere" o "affrancamento da esso".

Un passatempo nei secoli, che ha occupato i cervelli di generazioni successive, dall'alba della societa' ad oggi.
Gli uomini, quelli del passato remoto e prossimo, sono sempre gli stessi, ridotti ai minimi termini, anche se con meno pensieri inutili di adesso.
Una moda, che e' riuscita a non tramontare per i "trucchi-trappole" delle varie dottrine. Delle deviazioni che portano spesso al "corto circuito" della ragione, e da cui e' ancora piu' difficile affrancarsi (alcuni li enunciava santa, male e bene, e male nel bene... per esempio...o dio-buono-dio-cattivo).
Il nulla, aria fritta. Parole in liberta' condite da emozioni individuali e dogmi, morali pilotate e illusioni, tante illusioni.

E mentre l'uomo comune pondera sulle proprie origini e perde di vista il presente, piu' si lascia coinvolgere, e piu' vive in relazione a questo modo di pensare. E piu' vive in questo modo, meno vede il vero "disegno sociale". Anzi, ne vede altri, sempre in relazione a cio' su cui pondera. E pondera su ponderazioni passate, che rappresentano la stessa identica penetrazione sociale, con gli stessi metodi della suggestione, del mistero, della fiducia (ovvero, fede), dell'illusione, della confusione, dell'ignoranza. E come in un circolo vizioso, piu' legge le origini del proprio pensiero, piu' motiva con le proprie ponderazioni gli scritti che sono la fonte originale del proprio pensiero... (....piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii..... come un larsen sul palco!....).

Anche gli studiosi, i filosofi, i religiosi del passato sono stati vulnerabili alla dottrina, alla coercizione, a questa "moda-lita'" di pensiero. Eppure se ne parla come gli "originali". I puri. Gli unici a conoscere la "verita'", e piu' tempo hanno visto passare i loro scritti, meno sono contrastabili per motivi storici e di ricostruzione... sono piu' indefinibili, piu' manipolabili.

Se oggi un bush senior puo' manipolare la realta' cosi', pensate che prima le cose fossero piu' difficili per i governanti?
E dell''aiuto di chi si fregiarono per poter cambiare la realta'? ... dei miti, dei misteri, delle cose non riscontrabili nella realta' e quindi, indimostrabili... si ma non solo per chi ne osanna l'esistenza, ma anche per coloro che vorrebbero smentirla.... VI RICORDA QUALCOSA?


(secondo me... ovvio...)

mc


Inviato il: 12/6/2006 17:52
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Re: Ateismo e Fede
#137
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Non sono sicura che i sentimenti che proviamo siano poi così purificati da cultura cattolica e dalla sovrastruttura occidentale.


Coltivatelo tutti questo dubbio!!!
(...che, naturalmente, quoto ...)

Citazione:
Ancor di più mi perplime come si possa, su quali basi, distinguere e comprendere, cosa porti taluni a credere e altri a non credere, pur essendo tutti noi umani di carbonio composti.


Le diverse esperienze di vita.... la risposta e' banale...
Se vi fosse una motivazione realistica per credere, non dovrebbero esserci differenze tra degli esseri della stessa razza, ma soprattutto "destinati" a vivere nell'extraterreno come eletti (... ... ).
Ricondurre tutto all'impronta ricevuta durante le proprie esperienze di vita, e' la controprova che di azioni umane, condotte per motivi umani, sono indirizzate verso altri umani per poterli "inglobare" in un credo. La complessita' della cosa e' data dai molteplici strati di "credenza" susseguitisi nel corso della storia (il discorso religione che fa capolino di nuovo...).
Ma l'importante e' creare una identita' dietro questa modalita', creare dei misteri, creare dei meccanismi inconsci che possano regalare mezzi di controllo, facilmente utilizzabili per variegati scopi... dalle opere benefiche, a guerre di religione... Lo scopo ultimo non e' far credere o meno, ma controllare. Anche se solo una fetta della popolazione rimane tra le maglie del controllo, e' sufficiente per creare correnti di pensiero... di "peso" a seconda della sua diffusione e contrari a seconda di quello che si prefigge chi ha il controllo.........

mc
Inviato il: 12/6/2006 18:23
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  •  fiammifero
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Re: Ateismo e Fede
#138
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Nike io non ho parlato di Buddismo ma di senso di colpa inculcato tramite spiegazioni più o meno riconducibili al divino,praticamente di rassegnazione sia al dolore,alla vita che una persona conduce .
Tu spieghi tutto in prodotto culturale etnico-politico,mi sta bene,io lo definisco religione perchè più persone insieme la formano e producono questa cultura.
Idem il Cristianesimo che a mio avviso è il prodotto di un misto di cultura pagana,politica,etnica e sociale.
Forse parliamo di stesse cose con parole diverse.
Di fatto concordo con Freud,che scorgeva nella religione un insieme di rappresentazioni sorte dal bisogno di rendere sopportabile l'infelicità e la miseria umana.
Citazione:
Il buddhismo non parla di “lotta contro il peccato”, ma di “lotta contro il dolore”. Certo per congiungerci con il Brahman dobbiamo non provare più desideri e quindi non soffriamo; ecco che " l’ Atman" l’ Io individuale si congiunge con “Il Tutto “ il Brahman.

Parliamo di rinuncia,quindi di privazioni ,di non soddisfazione dei sensi.,a casa mia si chiama peccato in oriente ascetismo ma sono le stesse cose non trovi?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 12/6/2006 18:36
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  •  Farvatus
      Farvatus
Re: Ateismo e Fede
#139
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Di fatto concordo con Freud,che scorgeva nella religione un insieme di rappresentazioni sorte dal bisogno di rendere sopportabile l'infelicità e la miseria umana.


Freud era un criminale... (Ti ho anticipato Santa!)

A parte gli scherzi, L'interpretazione di Freud è troppo riduttiva, la realtà a mio parere è un filino più complessa e variegata...

Citazione:
Parliamo di rinuncia,quindi di privazioni ,di non soddisfazione dei sensi.,a casa mia si chiama peccato in oriente ascetismo ma sono le stesse cose non trovi?


Alt... l'ascetismo è un metodo spirituale già presente ben prima del Buddismo non facciamo confusione, ma fortemente radicato nella cultura spirituale induista. Il buddismo è una interpretazione, dell'insegnamento originale e ne rappresenta una forzatura in senso psicologista. Appiattire Cristianesimo e buddismo, uno sull'altro poi è molto ingenuo, ed è una mancanza di rispetto per la ricchezza di questi due insegnamentei spirituali. E' pur vero che comunque vi sono punti in comune, anche perchè i contatti con l'india erano nel mondo antico molto più ampi di quanto si creda.
Considerato poi che lòa cultura vedica è qulla più antica che si conosca, molto più antica di quella mesopotamica.
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Inviato il: 12/6/2006 19:58
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  •  nessuno
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Re: Ateismo e Fede
#140
Mi sento vacillare
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Citazione:
Freud era un criminale...


Please, don't touch my God...

Buona vita

Guglielmo
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"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
Inviato il: 12/6/2006 20:56
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  •  fiammifero
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Re: Ateismo e Fede
#141
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Che Freud abbia detto un sacco di boiate è fuori dubbio ma quello sulla religione,per me ècondivisa,anche se semplificata e ridotta all'osso.
Io le appiattisco tutte le religioni perchè credo fermamente che sono delle fregature,al di là delle loro differenze e sfumature.
Io vado al sodo,se non si era capito,non mi piace filosofeggiare,è una mia particolarità andare al nocciolo,Dio invenzione della mente per spiegarsi l'inspiegabile,Religione raggruppamento di persone che si identificano in questo ragionamento ed hanno bisogno di guide,gerarchie e dogmi da seguire senza porsi domande.
La spiritualità è una faccenda seria,non riconducibile alla religione,la si sente anche in un tramonto,nella natura,in se stessi e nell'amore per gli altri.
Semplice-mente
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Inviato il: 12/6/2006 22:08
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Re: Ateismo e Fede
#142
Mi sento vacillare
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Fiammifero...
Citazione:
Che Freud abbia detto un sacco di boiate è fuori dubbio ma quello sulla religione,per me ècondivisa,anche se semplificata e ridotta all'osso.
Io le appiattisco tutte le religioni perchè credo fermamente che sono delle fregature,al di là delle loro differenze e sfumature.

Io vado al sodo,se non si era capito,non mi piace filosofeggiare,è una mia particolarità andare al nocciolo,Dio invenzione della mente per spiegarsi l'inspiegabile,Religione raggruppamento di persone che si identificano in questo ragionamento ed hanno bisogno di guide,gerarchie e dogmi da seguire senza porsi domande.
La spiritualità è una faccenda seria,non riconducibile alla religione,la si sente anche in un tramonto,nella natura,in se stessi e nell'amore per gli altri.



Ciao Fiammifero,

considera che ogni cosa che dici o quasi la quoterei da quando sono in questo sito.
Anzi, se sono qui, Mazzucco dovrebbe ringraziare te. Ma questo è un altro discorso...
-----


Dato che Santaruina mi dice che il problema non sono i posts lunghi..
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Leggetevi per cortesia questo (cliccate): "una delle 101 storie zen" [/u]

[..”A Buddha “

In Tokyo in the Meiji era there lived two prominent teachers of opposite characteristics. One, Unsho, an instructor in Shingon, kept Buddha's precepts scrupulously.

He never drank intoxicants, nor did he eat after eleven o'clock in the morning.

The other teacher, Tanzan, a professor of philosophy at the Imperial University, never observed the precepts.

When he felt like eating, he ate, and when he felt like sleeping in the daytime, he slept.

One day Unsho visited Tanzan, who was drinking wine at the time, not even a drop of which is supposed to touch the tongue of a Buddhist.

"Hello, brother," Tanzan greeted him. "Won't you have a drink?"

"I never drink!" exclaimed Unsho solemnly.

"One who does not drink is not even human," said Tanzan.

"Do you mean to call me inhuman just because I do not indulge in intoxicating liquids!" exclaimed Unsho in anger.

"Then if I am not human, what am I?"

"A Buddha," answered Tanzan….]

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A questo punto, non posso che dire che non sarò certo io a difendere una religione piuttosto che un’ altra , ma certamente il Buddhismo , visto come filosofia e come la storia zen segnalata, può far comprendere che non ci sono limiti in questa “religione”.

Corretto da parte di Farvatus sottolineare che..

Appiattire Cristianesimo e buddismo, uno sull'altro poi è molto ingenuo, ed è una mancanza di rispetto per la ricchezza di questi due insegnamentei spirituali….

Fino a qui corretto….

E' pur vero che comunque vi sono punti in comune…
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Ciao Farvatus, dimostramelo!

Ci sono similitudini tra Cristianesimo e Buddismo?

In che cosa, ad esempio?

-----------------------------------------------------------------------------------------------
Per quanto riguarda Freud....

Farvatus,

mi anticipavi!

So benissimo che nei confronti di Santaruina citare Freud non era che una provocazione.(…)

So esattamente cosa questi anarco-clericali” pensano di Freud…

Ma vorrei che facessimo tutti finta di avere già letto (cliccate) l’ articolo di Blondet del 15/05/2006 : “Freud, o del veleno”

[…] Per uno della mia generazione, è stupefacente la sordina con cui si sono celebrati i 150 anni della nascita di Sigmund Freud, il 6 maggio scorso…

La psicanalisi è passata di moda per sempre; i giovani non possono nemmeno immaginare l’impero che questa mitologia pseudoscientifica esercitò sulla collettività occidentale, la presa totalitaria che ebbe sulle coscienze. …
.[….]

Non è più di moda «andare in analisi», né sospettare in un episodio passeggero di stitichezzaun sintomo di «regressione nella fase sadico-anale», né spiegare il Terzo Reich (o il comunismo, il liberalismo, o Cristo stesso, fate voi) in termini di «irrisolto complesso di Edipo».
Nessun intellettuale à la page interpreta più il mondo secondo i canoni del freudismo.
Come mai? …
[…]

I pazienti «sperimentali» di Freud venivano quasi esclusivamente da famiglie ebraiche borghesi della Vienna del tardo ‘800, veri nidi proliferanti di nevrosi e snobismi, di arrivismi e sensi di colpa, oltrechè di «schadenfreude».
Su questo, Karl Kraus ha sparato aforismi definitivi: «la psicanalisi è quella malattia mentale di cui pretende di essere la cura», «quelli che oggi si chiamano uomini vanno dallo psicanalista a farsi abortire».
Ma tutta questa enorme frode è durata quasi un secolo. …

Ma che dire, quando si apprende che le anoressiche o bulimiche ricorrono spesso ad auto-mutilazioni?
E’ la moda, ovvia risposta, il piercing, il tatuaggio… in Inghilterra, certi ospedali forniscono un «kit di mutilazione» con lamette almeno sterilizzate.
[…]
-----------------------------

Che dire?
Chi è il criminale?
Freud o Blondet?

Ragazzi…no comment! Ne parliamo dopo che avete letto!

Con tutto il rispetto per M. Blondet. (sapete come la penso)
Nike13
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Re: Ateismo e Fede
#143
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Credo sia uno degli articoli di Blondet meglio riusciti.

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Inviato il: 12/6/2006 23:05
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Re: Ateismo e Fede
#144
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Comunque potremo anche parlare di psicologia e dell’amico Freud profeta dell’abisso, abisso che lui chiamava subconscio; ci sono molte cose da dire.

Per rimanere in tema, è interessante la teoria di Freud sull’origine dell’ebraismo.
Ce ne parla David Donnini:

Una ventina d'anni fa, mentre rovistavo nella vecchia libreria di mio padre, fra scaffali nei quali facevano bella mostra di sé le eleganti costole rilegate in tela di volumi degli anni trenta e quaranta, mi capitò fra le mani un testo di Sigmund Freud: "Mosè e il monoteismo".
Rimasi stupito del fatto che Freud si fosse occupato di quell'argomento; ero abituato a titoli come "Psicopatologia della vita quotidiana", o "L'interpretazione dei sogni", e pensavo che il padre della psicanalisi non si fosse mai interessato di questioni storiche o religiose. Iniziai a leggerlo e, devo confessare, fu un impatto travolgente; rimasi talmente affascinato da ciò che scoprii che mi domandai com'era possibile che certi significativi incontri dipendessero da circostanze così casuali.


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Re: Ateismo e Fede
#145
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per chi fosse interessato, una piacevole lettura: L'ESPERIMENTO DI ROSENHAM: l'esperimento che dimostrò che la psichiatria è in definitiva una pericolosa non-scienza

Da leggere anche gli altri contributi.

Interessante anche questo articolo sui nipotini di Freud:

Psichiatri e Massoni.

Il messaggio che Freud ha contribuito a diffondere ancora oggi domina le nostre menti.
Questo messaggio dice semplicemente: "Siete tutti malati".

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Re: Ateismo e Fede
#146
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Proseguendo:

Assai pericoloso, l'equivoco della psicologia porterebbe per Guénon -attraverso la nozione di subcosciente- alla sostituzione del dominio spirituale con il dominio psichico. Avviato da William James con il suo classico di sociologia della religione The Variety of Religious Experience -in cui si identificava «nel subconscio il mezzo con il quale l'uomo può entrare in comunicazione con il Divino»- questo processo sarebbe stato completato dalla psicanalisi nell'interpretazione sia freudiana che junghiana.

Scrive Pacilio:
«L'irruzione del subconscio, ossia degli elementi inferiori della psiche, conferisce un carattere 'infero' alla psicanalisi stessa, la quale assume, meglio di ogni altra scienza moderna, una funzione specificatamente 'sovversiva', nel significato etimologico del termine: ossia di sostituire ciò che sta sopra con ciò che sta sotto».

A questo proposito è significativa per Guénon l'epigrafe virgiliana posta da Freud all'inizio de L'interpretazione dei sogni: «Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo».
L'interpretazione psicanalitica dei simboli ne stravolge il significato autentico, diffondendo uno psichismo inferiore come surrogato della spiritualità.
Secondo il tradizionalista francese infatti, «il simbolismo può essere riferito solo al 'superconscio', vale a dire al mezzo con cui si stabilisce una comunicazione con il sopra-umano».

.....................

Un'altra critica mossa alla psicoanalisi è quella secondo cui non appare opportuno indurre le persone ad addentrarsi nel difficile e pericoloso mondo del subconscio con il solo aiuto dell'intelletto, occorrono forza interiore ovvero valori spirituali interiori, una solida luce interiore, in caso contrario, v'è il fondato rischio di creare negli altri squilibri e malesseri interiori. Nel subcosncio, entriamo in contatto, infatti, con forze che potremmo anche non gestire e controllare.

Bisogna essere spiritualmente attrezzati per esplorare queste regioni vicine alle nostre radici. E' un percorso necessario che la vita prima o dopo obbliga ciascuno di noi a compiere, ma preferibilemente, non nello studio di un medico, ma naturalmente e gradualmente nella vita quotidiana, in un contesto adeguato. Il fatto di essere affetti da turbe o da depressione non è un buon motivo per scavare nel subconscio.


Scavate, scavate...

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Re: Ateismo e Fede
#147
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Wikipedia divertente:

Pseudoscienza

Pseudoscienza è ogni disciplina che utilizza metodi non scientifici per tentare di spiegare eventi e fenomeni naturali, ma apparentemente insoliti, inspiegabili. Una pseudoscienza si avvale di metodi differenti dal metodo scientifico (o metodo sperimentale), che è alla base della scienza moderna. Il prefisso pseudo (dal greco pseudos, ossia falso) sta ad indicare che una pseudoscienza non ha nulla da condividere con la scienza.
Di contro, i sostenitori delle pseudoscienze le definiscono "scienze alternative", mettendo l'accento su un diverso approccio di analisi dei fenomeni e affermando che non si tratta di modi finti di spiegare i fenomeni insoliti. Tuttavia, il rifiuto del metodo galileiano rende le affermazioni delle pseudoscienze non verificabili, e, quindi, spesso arbitrarie.


più in basso...

la psicologia ha provato, a proposito delle pseudoscienze, che esse si basano fondamentalmente sul desiderio innato, più o meno cosciente, che l'uomo ha di spiegare tutti i fenomeni del mondo che lo circonda. Le dottrine delle pseudoscienze, essendo talvolta molto vaghe e approssimative (proprio perché spesso basate su impressioni e sensazioni, in contrasto col metodo scientifico), sono alle volte più semplici di un'equazione matematica, di una legge fisica o di una dimostrazione geometrica, e verrebbero quindi più facilmente recepite da persone di basso livello culturale, o quantomeno da persone con minore conoscenza della scienza ufficiale. In genere sono i bambini i più portati a credere in telepatia, telecinesi e magia; ma anche molti adulti sono fermamente convinti dell'esistenza di fatture e malocchio.

Ne deduciamo che la psicologia stessa definisce se stessa una pseudoscienza.

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Re: Ateismo e Fede
#148
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per chi fosse interessato, una piacevole lettur

Ottimo libro, quello di Antonucci. Ce l'ho sul comodino.

Inviato il: 13/6/2006 0:00
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Re: Ateismo e Fede
#149
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per chi volesse approfondire ulteriormente:

http://www.medicinenon.it/modules.php?name=Psichiatria

Letture consigliate per l'estate....

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Re: Ateismo e Fede
#150
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Ciao Santa,

non potevo segnalare un articolo di Blondet e non sottolineare come la penso.

Ma qui si sta parlando di “Ateismo e Fede” quindi non si può parlare di Dio senza palesare cosa contribuì a cambiare registro.

Mi rendo conto di essere “fuori moda”, , ma storicizzare la storia non fa mai male.
Freud , è un dato di fatto, cambiò il concetto di colpa.

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Da “catto-comunista” a Buddhista? No.

Ma se vogliamo etichettarci….Io ti do dell’ anarco-clericale e tu mi puoi etichettare come ex catto-comunista…

Leggerò con calma i links che mi hai segnalato , ma non cambierà la mia posizione.

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Non riesco però ad ascoltare Alex Jones e non pensare che sia in preda a “trans spirituale” (…)

Tutto il resto è storia.

Ne vogliamo parlare?
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Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
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