La fusione fra l'italiana Autostrade e la spagnola Abertis fa molto discutere. Non solo il mondo della politica, con la raffica di critiche piovuta dal Centrosinistra, ma anche quello accademico. Molti sono rimasti perplessi dal fatto che i due gruppi, che sui rispettivi mercati nazionali operano in regime di monopolio, abbiano proceduto con la fusione molto velocemente. In un periodo di "vacanza governativa" e senza che il progetto sia stato sottoposto a una preventiva verifica dell'autorità pubblica. Anche perché il flusso di profitti dei due colossi autostradali è frutto di concessioni politiche. "E' un bene che due aziende si fondano. Nulla lo vieta - spiega ad Affari Marco Ponti, docente di economia dei trasporti al Politecnico di Milano ed ex membro del Nars, l'organo tecnico del Cipe deputato al controllo delle tariffe - ma bisogna tutelare gli utenti dal fatto che le due società operano in un regime di monopolio naturale".........
L'articolo fa notare come questa fusione sia avvenuta in un periodo di ingorgo istituzionale, con le elezioni politiche, del Presidente della Repubblica e delle 3 città più grandi d'Italia! spesso le manovre più furbe avvengono in questi momenti speciali!
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