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   Scienze Economiche
  Il Signoraggio e la truffa delle banche

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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#80
Sono certo di non sapere
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questi signori qui?
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/2/2006 22:25
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#79
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Naaaaaaa è uno studio di due economisti dei primi anni '70 dello scorso secolo:

Gary Gygax and David Arneson



Ashoka
Inviato il: 26/2/2006 22:13
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#78
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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hai preso spunto da qui ?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/2/2006 22:07
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#77
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
Volevo aggiungere alle problematiche storiche sollevate da Ulisse che lo stesso impero romano ha sofferto della penuria d'oro ed era costretto continuamente a diminuire la quantità d'oro contenuta in forma di lega nelle monete.


costretto? Diminuiva l'oro nelle monete perché, per poter continuare a sostenere le enormi spese del suo apparato burocratico e soprattutto dell'esercito, che in un periodo di stabilizzazione e difesa dei confini non permette di depredare le ricchezze altrui per pagare le spese ma fa fronte soltanto su quella che è la ricchezza prodotta internamente. Un libro per analizzare il problema della spesa militare può essere quello di Paul Kennedy “Ascesa e declino delle grandi potenze”



Citazione:
Il popolo ovviamente se ne accorgeva ed dava inizio a un rialzo dei prezzi devastante che il governo non riusciva a controllare nonostante il tentativo di controllo dei prezzi.


I legionari (ma anche tutti gli altri stipendiati dell'apparato burocratico statale) , pagati con le monete svalutate dalla zecca imperiale, inondavano di nuovo moneta il mercato e, poiché non erano aumentate le merci prodotte, la domanda fece salire i prezzi. Così era e così è anche oggi.

Citazione:

Penso che un ritorno all'oro determini più problemi di quanti ne risolva in quanto
non è minimamente sufficiente per gli scambi commericiali attuali quindi onde evitare la deflazione dovrebbe essere rivalutato continuamente con rischio di inflazione come nella vecchia Roma e addio alla stabilità dei prezzi


Vuoi un sistema bislacco? Una propostona da riformatore buttata giù da fior fior di economisti?

Sistema pentametallico con monete d'oro, argento, bronzo e rame e stagno

10 monete stagno = 1 moneta rame
10 monete di rame = 1 moneta bronzo
10 monete bronzo = 1 moneta d'argento
10 monete d'argento = 1 moneta d'oro

Sia chiaro che è una battuta :)

Ashoka

P.S. Da dove l'ho preso questo sistema? (un highfive a chi me lo dice :))
Inviato il: 26/2/2006 21:59
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#76
Sono certo di non sapere
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E bravi!
ci siete riusciti a farmi fumare il cervello!
devo ricominciare tutto daccapo ,lincus aiuto!

ma chi me l'ha fatto fare a leggervi?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/2/2006 21:58
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#75
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Scusate di nuovo il lungo post (se rovina il thread lo metto su un doc e lo linko lasciando solo il riferimento)

Citazione:
Per ashoka: premettendo che non ho cambiato idea riguardo il discorso dell'altro giorno in chat, che cioè il ripristino della valuta aurea non metterebbe fine ai problemi relativi al denaro con i suoi annessi e connessi, e che citando esempi illustri quali waimar e la Spagna di CarloV e FilippoII sicuramente dimostri che la convertbilita in oro non risolverebbe il problema del signoraggio,


Esempi in cui la moneta la coniava lo Stato e la svalutò, o che spesero l'enorme afflusso di metallo prezioso per condurre guerre piuttosto che per investimenti produttivi.

ti pongo una domanda: "Perchè il Piemonte invase e conquistò (perché questo avvenne) il regno delle due Sicilie per rubargli l'oro che avevano"?

Il nuovo stato (l'Italia) inizia , pertanto, la propria vita finanziaria con uno stock di debito pari a circa il 40 per cento del prodotto interno lordo stimato dal gruppo Fuà per l'anno 1861. Il carico non è, tuttavia, equamente distribuito tra i cittadini degli stati pre-unitari. Al netto dei debiti dovuti alla guerra d'indipendenza, l'indebitamento per abitante dei cittadini dell'ex Regno di Sardegna è di 188 lire contro le 84 di quelli dell'ex Regno delle due Sicilie, e le 55 dei toscani.

G.Toniolo “Storia economica dell'Italia liberale” pag.90

Citazione:
Ammetterai che dopo quella mossa e dopo l'annessione del Regno delle due sicilie al Piemonte, Cavour, che aveva interessi nella banca d'italia, riusci grazie all'oro rubato a finanziare lo sviluppo del nord a scapito del sud e questo è innegabile.


La spedizione di Garibaldi non comportò i costi di mantenimento di un esercito in pianta stabile e di grosse dimensioni, quale quello necessario per combattere l'Austria. L'invasione del Regno delle due Sicilie comportò più problemi di tipo diplomatico, nel convincere le altre potenze ad accettare la nascita di un'Italia diversa da quella concordata (essenzialmente il centro-nord escluso lo Stato della Chiesa).

Senza l'oro dei Borbone, Cavour avrebbe lasciato il Piemonte in uno stato di arretratezza enorme a causa delle varie guerre e della convertibilita che era di 3 lire di carta per una d'oro.

Talmente prezioso quell'oro che: Nel 1866, quando lo stock di debito pubblico in circolazione ha già raggiunto il 72 per cento del prodotto interno lordo, la guerra a fianco della Prussia pone ulteriori urgenti esigenze di spesa. Il ricorso a nuove emissioni di titoli appare impossibile. Il governo decide, pertanto, di rivolgersi alla Banca Nazionale del Regno per un prestito da 250 milioni di lire. La Banca chiede, quale contropartita, l'autorizzazione a sospendere la conversione metallica dei propri biglietti e l'instaurazione del cosiddetto regime di corso forzoso

ibidem, pag 101/102

tu citi questo passo.in cui si afferma che:
Avvenuta la conquista di tutta la penisola, piemontesi misero le mani nelle banche degli Stati appena conquistati. Naturalmente la Banca Nazionale degli Stati Sardi divenne, dopo qualche tempo, la Banca d'Italia. Avvenuta l'occupazione piemontese fu immediatamente impedito al Banco delle Due Sicilie (diviso poi in Banco di Napoli e Banco di Sicilia) di rastrellare dal mercato le proprie monete d'oro per trasformarle in carta moneta secondo le leggi piemontesi, poiché in tal modo i Banchi avrebbero potuto emettere carta moneta per un valore di 1200 milioni e sarebbero potuti diventare padroni di tutto il mercato finanziario italiano. Quell'oro piano piano passò nelle casse piemontesi. Tuttavia, nonostante tutto quell'oro rastrellato al Sud, la nuova Banca d'Italia risultò non avere parte di quell'oro nella sua riserva.

Peccato che ciò non sia del tutto vero. Infatti benché Cavour fosse ancora nel 1860-1861 favorevole almeno in linea di principio, alla concessione del monopolio dell'emissione a una sola grande banca... tuttavia.... La linea seguita è assai diversa. La Banca nazionale Sarda, diventa Banca nel Regno, riesce ad assorbire solamente la piccola Banca degli Stati Parmensi, la Banca Pontificia per le Quattro Legazioni di Bologna e, nel 1866, il modesto stabilimento Mercantile di Venezia. Per il resto, ancora vivo Cavour nel 1860, il governo provvisorio fiorentino autorizza la creazione di una seconda banca di emissione (la Banca Toscana di Credito). Sono, così, cinque le banche con diritto di emissione operanti nel territorio del nuovo Regno dal momento dell'unificazione politica.

ibidem pag. 92/93

Quali sono queste banche? Banca Nazionale nel Regno, Banca Nazionale Toscana, Banca Toscana di Credito, Banca Romana (dal 1870), Banco di Napoli, Banco di Sicilia.

E la banca d'Italia?

La nuova legge prevede la nascita, il 1 gennaio 1894, della Banca d'Italia – frutto della fusione della Banca Nazionale nel Regno, della Banca Nazionale Toscana, della Banca Toscana di Credito – con il capitale, assai cospicuo, di 300 milioni. Il 73 per cento dei 1097 milioni stabiliti quale limite massimo per la circolazione viene assegnato al nuovo istituto, il 22 per cento al Banco di Napoli e il restante 5 per cento al Banco di Sicilia.

ibidem pag 152

Come vedi gli eredi di Karl Rothschild han saputo mantenere la presa salda.

Citazione:
Ricordo a tutti infatti, che diversamente da quello che dicono i libri di storia il Regno delle due Sicilie ( di cui sono fiero di avere origini ) era un regno ricco e proghedito (non a caso uno dei Rothschild, Carl, era venuto proprio a Napoli per aprire una filiale del padre).


Erano ricchi in pochi, i soliti. So che la tesi di Nitti di un drenaggio di risorse nette da Sud a Nord è seducente, ed in parte è anche vera, ma in parte. Le uniche protoindustrie che erano nate nel regno di Napoli vivevano di commesse pubbliche e di protezionismo e, come dice Fortunato”tutti credevano che la terra promessa, colma di tutti i doni celesti, a' quali male aveva corrisposto la fiacchezza degli abitanti, fosse appunto il Mezzogiorno” [..] “che dalla geografia e dalla storia fu per secoli condannato alla miseria”

G.Fortunato Il Mezzogiorno e lo Stato Italiano p. 318

Ashoka
Inviato il: 26/2/2006 21:47
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#74
Sono certo di non sapere
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Bravi davvero, aspettate che mi rompa il tendine d’Achille per intraprendere la discussione più interessante sul Signoraggio passata da queste parti...

Io personalmente concordo con l’analisi di Ashoka e di Linucs, e credo che al momento il maggior pericolo venga proprio dai riformatori.

E’ logico che venuti a conoscenza di un problema tanto enorme si cerchino delle soluzioni, ma affidarsi ai primi che vorrebbero liberarci dal mostro a volte è un errore.

Bisogna essere molto cauti.

Si potrebbe argomentare che nessuno di questi personaggi lotta contro il signoraggio, mentre lotta per appropriarsi del signoraggio: chi per darlo allo Stato, chi per darlo al Centro Informatico Del Cittadino Antropocratico.

La prima fase è stata scopri cos’è il signoraggio, mentre adesso siamo alla fase due, diffidate dei riformatori.

Comunque mi sembra che Ulisse sia ben disposto a cercare di capire, e ammetto che anche io in fondo sono ancora al livello comprensione.

Blessed be
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Inviato il: 26/2/2006 21:45
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#73
Mi sento vacillare
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Volevo aggiungere alle problematiche storiche sollevate da Ulisse che lo stesso impero romano ha sofferto della penuria d'oro ed era costretto continuamente a diminuire la quantità d'oro contenuta in forma di lega nelle monete.
Il popolo ovviamente se ne accorgeva ed dava inizio a un rialzo dei prezzi devastante che il governo non riusciva a controllare nonostante il tentativo di controllo dei prezzi.

Penso che un ritorno all'oro determini più problemi di quanti ne risolva in quanto
non è minimamente sufficiente per gli scambi commericiali attuali quindi onde evitare la deflazione dovrebbe essere rivalutato continuamente con rischio di inflazione come nella vecchia Roma e addio alla stabilità dei prezzi.
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Inviato il: 26/2/2006 21:32
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  •  Ulisse86
      Ulisse86
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#72
Ho qualche dubbio
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Per Ashoka: premettendo che non ho cambiato idea riguardo il discorso dell'altro giorno in chat, che cioè il ripristino della valuta aurea non metterebbe fine ai problemi relativi al denaro con i suoi annessi e connessi, e che citando esempi illustri quali Weaimar e la Spagna di CarloV e FilippoII sicuramente dimostri che la convertbilita in oro non risolverebbe il problema del signoraggio, ti pongo una domanda: "Perchè il Piemonte invase e conquistò ( perchè questo avvenne veramente) il Regno delle due Sicilie per rubargli l'oro che avevano"?
Ammetterai che dopo quella mossa e dopo l'annessione del Regno delle due Sicilie al Piemonte, Cavour, che aveva interessi nella banca d'italia, riusci grazie all'oro rubato a finanziare lo sviluppo del nord a scapito del sud e questo è innegabile.
Senza l'oro dei Borbone, Cavour avrebbe lasciato il Piemonte in uno stato di arretratezza enorme a causa delle varie guerre fatte e della convertibilità che era di 3 lire di carta per una d'oro.
Ricordo a tutti infatti, che diversamente da quello che dicono i libri di storia, il Regno delle due Sicilie ( di cui sono fiero di avere origini ) era un regno ricco e proghedito (non a caso uno dei Rothschild, Carl, era venuto proprio a Napoli per aprire una filiale del padre).
Inviato il: 26/2/2006 20:40
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  •  Ashoka
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#71
Sono certo di non sapere
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Io veramente questi problemi posti dal ritorno all'oro non li ho colti.

I problemi sono semplici, non c'é abbastanza oro per finanziare tutti quegli investimenti improduttivi che oggi invece vengono ben sostenuti a forza di debito pubblico.

Pensa a perché Atene ha perso la guerra del Peloponneso (una delle concause)

Perché la ricchissima Spagna di CarloV prima e Filippo II, nonostante il costante afflusso di oro dalle Americhe, non è riuscita a sfruttare la superiorità militare dei tercios per imporre il suo dominio sull'Europa... abbia dovuto dichiarare bancarotta innumerevoli volte..

...ma nonostante ciò sia sopravvissuta

domanda: Perché le guerre, fino a Napoleone almeno, non hanno praticamente mai avuto come esito l'annientamento totale di una delle parti in causa? Perché si è sempre stipulata una pace prima?

Ashoka
Inviato il: 26/2/2006 18:15
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#70
Sono certo di non sapere
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Grazie Ashoka per l'approfondimento.

Il ritorno all'oro come già rilevato nel link da me postato non è credibile e pone problemi anche più gravi della presa di possesso della macchinetta stampa-carta colorata da parte di qualsiavoglia fazione.

Io veramente questi problemi posti dal ritorno all'oro non li ho colti.
Mentre mi sono ben chiari quelli della macchinetta stampasoldi, e da quando lessi l'episodio del gatto e la volpe nel Pinocchio di Collodi, molti anni fa.
A dirla tutta, già mi inquieta il concetto di fazione, pensa te...

Inviato il: 26/2/2006 18:03
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#69
Sono certo di non sapere
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Dalla prima pagina del link che ha postato Timor

Vediamo invece storicamente com’è andata.

Quando nacquero le banche,queste depositavano oro,in quanto il mezzo di scambio dell’epoca era l’oro,o cmq moneta d’oro,o in lega,quindi solo parzialmente d’oro.

Loro facevano questo servizio. Il DEPOSITO. Cioè chi possedeva oro,per sicurezza,lo dava alla banca che lo conservava.

Nelle transazioni,era scomodo(ingombrante) e pericoloso(per i possibili furti) portarsi l’oro dietro. Ecco l’invenzione.

La banconota. Era una nota,di carta,con cui la banca attestava che una determinata quantità d’oro di proprietà di tizio era depositata nella banca stessa.

Così nacquero le banconote,e le persone le usavano perché meno ingombranti dell’oro.

Più avanti nacquero le banche centrali. Quella d’Inghilterra,la prima,nacque nel 1694. Queste erano di proprietà di alcune banche private,che già da tempo prestavano l’oro depositato,sotto forma di banconota,sia ai privati che agli stati.


Cos'é un bignami? E dei millenni precedenti alla fondazione della banca d'inghilterra non se ne vuole parlare? Forse che gli Stati non hanno mai finanziato il loro debito pubblico prima dell'invenzione delle banche centrali? Ed il prestito a ricorsa cos'è?

un piccolo passo da “La Moneta, Storia di un’istituzione mancata” pag. 192 e seguenti

Come e’ fatta, in antico regime, la moneta che serve per i pagamenti oltre frontiera? Anche in questo ambito più ampio di circolazione, le monete d’oro e d’argento non hanno mai avuto il monopolio. Fin dall’inizio della loro ricomparsa in Europa, intorno al 1200, i metalli preziosi sono affiancati, e in parte sostituiti, dalla carta delle lettere di cambio.
[..]
Il cambio mediante lettera [..] risponde allo scopo di consentire la dissociazione e la dilazione temporale tra operazioni di importazione e di esportazione, senza la necessita’ di pagare immediatamente i corrispettivi in contanti.
[..]
Le somme di denaro implicate nel trasferimento sono denominate delle unita’ di conto delle due piazze, che appartengono sempre a zone di diversa sovranità monetaria. [..] Nel cambio mediante lettera intervengono necessariamente tre ordini di differenze che concernono l’unita’ monetaria, il luogo e il tempo. Tra l’emissione e il pagamento di una lettera di cambio trascorre, infatti, sempre un certo periodo di tempo. [..] Alcune lettere vengono spiccate sulle fiere, dove il cambio si concentra in determinati periodi, normalmente quattro del corso dell’anno; le lettere vengono a scadenza alla data della fiera, indipendentemente da quando sono state emesse.
Le fiere costituiscono un luogo di compensazione delle lettere di cambio su scala europea.
(dal 1463 il centro della fiera e’ Lione, poi si sposta, intorno al 1534 a Besancon nel 1579 ndAshoka)
Le fiere di Lione costituiscono un sistema di compensazione delle lettere di cambio spiccate dai mercanti per pagare le merci. I banchieri-mercanti, che vi si riuniscono come una casta ristretta ed esclusiva, stabiliscono un corso dei cambi che rende possibile la compensazione, pareggiando la domanda e l’offerta di lettere di cambio denominate nelle diverse unità di conto nazionali. [..] La moneta di cambio delle fiere di Lione e’ lo scudo di marco, [..] una moneta immaginaria, che svolge, nello spazio del commercio europeo,. quella funzione di misura che le monete immaginarie «locali» svolgono all’interno dei rispettivi spazi di sovranità.
[..]
la moneta di cambio attua, nel suo spazio, una distribuzione secondo misura espressa dal costo [..] spazio sottratto alla giurisdizione dei singoli stati. I mercanti-banchieri, riuniti in una casta [..] determinano i tassi di cambio tra le diverse piazze europee, attraverso un meccanismo centralizzato. Significativamente, le fiere dove viene fissata la misura del cambio godono della extraterritorialità.
Tutte le lettere, che giungono a scadenza alla fiera vengono compensate sulla base del conto; quelle che non vengono compensate reciprocamente, vengono liquidate in oro e ugualmente scompaiono dalla circolazione.

(quindi ogni tre mesi si azzerano queste cambiali)

[..] Fino al 1463 e’ vietato il deposito, ovvero il riporto del pagamento da una fiera alla successiva: tutte le lettere devono essere rigorosamente compensate o liquidate; tutti i conti si chiudono. Anche dopo la liberalizzazione del deposito, continua ad essere vietato, fino alla fine del Cinquecento, il «cambio con ricorsa», che costituisce un vero e proprio strumento di credito, a differenza delle lettere di cambio, che servono per fare circolare le merci. [..] Le fiere di Lione sono commerciali [..] il divieto di deposito e del patto di ricorsa assicura la connessione tra operazioni finanziarie e operazioni commerciali.

[..] (ma poi)

Ma la rete del cambio mediante lettera può essere facilmente trasformata da strumento di compensazione in strumento di anticipazione. E’ sufficiente che l’unita’ di conto cessi di valere come misura di una distribuzione, ma possa essere posseduta e trasferita nel tempo, come qualsiasi altra merce; anzi, più di qualsiasi altra merce perché indefinitamente.
[....]
Tale passaggio corrisponde, di fatto, ad un preciso momento storico: il trasferimento della fiera centrale da Lione a Besancon nel 1579. Da questo momento il fondo commerciale che alimentava le fiere castigliane passo’ nelle mani dei Genovesi, che lo dirottarono a favore della Corona spagnola [..]


Il trasferimento del centro del cambio da Lione a Besancon comporta una profonda trasformazione della natura stessa del cambio traiettizio: in sede di fiera centrale, infatti, le sue funzioni monetarie tendono a scomparire a vantaggio di nuove funzioni di carattere finanziario.
Inviato il: 26/2/2006 17:48
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#68
Dubito ormai di tutto
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Putroppo però impedisce così agli altri di poter analizzare le sue convinzioni al riguardo e di poterle quindi eventualmente dibattere punto per punto.

Non vedo perchè debba farlo, è già tutto scritto su mises.org.
Io sono ancora in fase di studio - l'ho scoperto grazie a lui, ed avrei pure studiato economia per un pò... - ma è indubbio che lui sia in grado di rispondere ad eventuali dubbi o domande.
Inviato il: 26/2/2006 10:45
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#67
Mi sento vacillare
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x Goldestein: non ti preoccupare che è da molto che seguo anche il blog del maestro xian..di cui apprezzo moltissimo l'intento di denuncia e la volontà di "far aprire gli occhi al cittadino e parargli il c..o"

Purtroppo però non ha mai postato un articolo con un analisi approfondita e analitica del problema.
Il ritorno all'oro come già rilevato nel link da me postato non è credibile e pone problemi anche più gravi della presa di possesso della macchinetta stampa-carta colorata da parte di qualsiavoglia fazione.

E' molto comodo e facile commentare articoli con frasi ad effetto, dialoghetti comici e sottintesi come fa il maestro Xian......certo fa sorridere e stimola la riflessione personale.
Putroppo però impedisce così agli altri di poter analizzare le sue convinzioni al riguardo e di poterle quindi eventualmente dibattere punto per punto.
Attento quindi fiducioso un post di Linucs in cui venga, in maniera finalmente coerente, delucidata una sintesi del suo pensiero affinchè possa essere vagliato e commentato da tutti gli interessati in materia economica

Certo mi inquieta che la BIS pensi alla moneta tempo.....ritengo però che la consideri all'interno del sistema della moneta-debito.

ciao
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Inviato il: 26/2/2006 10:20
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#66
Dubito ormai di tutto
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Dal link di Timor:

I neofascisti danno l'emissione ai politici,perchè come sapete loro dicono che nella società c'è un rapporto "organico" tra stato e cittadini,cioè lo stato è un tutt'uno con i cittadini. Questa è la più grossa baggianata della storia e conduce inesorabilmente verso un regime totalitario.
In Gesell l'istituto pubblico di emissione non è del comune,che è un operatore come tutti gli altri. I soci sono tutti i cittadini del comune che nelle assemblee approvano o meno gli atti del c.d.a. nominato e sempre revocabile da loro.
Per evitare imbrogli si potrebbe mettere un quorum di decisione dei 2/3 così da evitare patti parasociali (come ci sono in tutte le società di persone e di capitali).
Insomma Gesell democrazia diretta mentre neofascisti tirannia assoluta.


Timor, Linucs ha già avuto molti dibattiti su Gesell e compagnia cantante, ma soprattutto ha scritto centinaia di pagine.
Te ne consiglio la lettura, ad esempio partendo da qua (poi qua, poi ancora..... qua.)
Inviato il: 26/2/2006 2:03
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#65
Mi sento vacillare
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Ecco un link ad un articolo davvero ben fatto che spero possa al più presto suscitare una sana discussione con Badombe e soci

http://freigeld.iobloggo.com/archive.php?eid=19
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#64
Mi sento vacillare
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Scusate ma è tanto difficile immaginare un ente pubblico adibito ad accreditare ai cittadini moneta soloin quantità sufficiente ad evitare spinte deflazionistiche legate al miglioramento delle attività produttive e quindi debutato al mantenimentro della stabilità dei prezzi a fronte di maggiori scambi commerciali?
E che a sua volta questo ente venga monitorato nella sua funzione di mantenimento della stabilità dei prezzi da un'altra istituzione?

Mi sembra l'unica possibilità, visto che tornare all'oro mi sembrerebbe assurdo e non eviterebbe spinte inflazionistiche dovute alla continua e inevitabile necessità di rivalutarlo.

Ciao
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Inviato il: 25/2/2006 18:56
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  •  Ulisse86
      Ulisse86
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#63
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Questo meccanismo perverso, quando si è verificato ha sempre portato inevitabilmente ad un iperinflazione


E' assolutamente vero, è normale che ogni cosa debbe esser gestita come si deve, altrimenti aumentando la base monetaria senza limiti non viene garantita attività creditizia (oltre ovviamente a generare una iperinflazione).
QUESTO fu l'errore che commise John Law

Citazione:
Se la moneta tornasse ad essere quello che storicamente era in partenza? La merce più liquida e quindi più adatta a favorire gli scambi? Non un pezzo di carta con un valore scritto sopra. Valore imposto da chi?


Mi trovi pienamente d'accordo. La moneta non può essere garantita da un numero scritto su un pezzo di carta, e se dipendesse da me, ripristinerei la tramubilita della moneta in oro (o qualunque materiale prezioso). In tal modo a 100 euro x es. corrisponderebbero tot. oncie di oro. Il problema e che è davvero possibbile oggi tornare ad un simile sistema?
Se poi con merce liquida non intendi oro, ma altro, vorrei me lo spiegassi meglio.

Per il resto posso anche essere d'accordo con te.

Inviato il: 21/2/2006 21:45
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  •  Ulisse86
      Ulisse86
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#62
Ho qualche dubbio
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Citazione:
prima di indagare sulle alternative più o meno fantasiose bisogna identificare il problema


Beh, per me, correggimi se sbaglio, il problema si identifica nell' ingiusto profitto che le banche centrali hanno oggi attraverso il prestito di denaro agli Stati e chiedendo indietro gli interessi su banconote che a loro costano niente. Poi se mi dici che questo non è vero, allora io non ci capisco più niente...

Citazione:
puoi tranquillamente gettare nella spazzatura le teorie secondo cui a) stampando carta diventiamo tutti ricchi, o b) decurtando la moneta questa circola più velocemente, e diventiamo ricchi.


Non ho mai pensato che così saremmo diventati tutti ricchi

Citazione:
Stiamo lavorando per voi, nell'apposito mega-post sul Signoraggio II


Non vedo l'ora di leggerlo.

Citazione:
diffida del banchiere


Ahh, questo è poco ma sicuro...
Inviato il: 21/2/2006 21:25
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#61
Sono certo di non sapere
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Ok facciamo un bel discorso generale.
Partiamo dal concetto di popolo sovrano. A sentire i vari Bellia, De Simone e soci, il popolo sovrano dovrebbe essere la gente comune che beneficia del reddito di cittadinanza, che non deve piu' pagare le tasse etc. Sembra tutto bello. Ma c'e' un ma.. e bello grosso. Non si elimina il signoraggio.. no! Anzi Bellia sostiene che senza di esso saremmo ancora all'eta' della pietra.. cambia solo chi ne beneficia. E non e' il popolo.

Lo Stato decide quanti soldi stampare. Ma cosa vuol dire? Le elite che sono al governo decideranno quanto spendere. Di fronte alle richieste di opere pubbliche nuove, di finanziamenti per le imprese, di aumento degli stipendi per i dipendenti pubblici possono fare due cose.

a) stampare più soldi e conceder loro quello che han chiesto
b) negare le loro richieste e perdere le elezioni seguenti.

Questo meccanismo perverso, quando si e' verificato ha sempre portato inevitabilmente ad un'iperinflazione. Lo e' stato durante la rivoluzione francese, durante la Comune di Parigi, durante la repubblica di Weimar.

Chi ci ha rimesso sempre?

Citazione:
Personalmente ho sempre pensato, forse in errore, che se i proventi del signoraggio fossero andati al popolo avrebbero risolto molti problemi, ma tu mi dici che ciò non è possibile ed è una fesseria.


Ma che i proventi da signoraggio non ci fossero proprio? Se la moneta tornasse ad essere quello che storicamente era in partenza? La merce più liquida e quindi più adatta a favorire gli scambi?
Non un pezzo di carta con un valore scritto sopra. Valore imposto da chi?

Citazione:
Una semplice (?) domanda che ti faccio per capire cosa poni come alternativa migliore alla sovranità popolare della moneta.


Che nessuno la stampi sta benedetta moneta? Tu lavori vieni pagato in tante belle banconote di carta e poi un altro accende la stampante, preme print e ti ha appena impoverito, senza che tu possa farci nulla. Che lo stampatore si chiami “Grasso Banchiere” , “Stato” (che NON è il popolo... se non come slogan prima delle elezioni) o chicchessia.

Ashoka
Inviato il: 21/2/2006 21:17
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#60
Sono certo di non sapere
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Il tono che hai usato anche se scortese non mi tocca non preoccuparti.

Meno male, perché le teorie di Frigiola sono spazzatura, e se non usiamo la parola spazzatura si perde il contesto

E' vero che mi sono informato per mezzo di internet della truffa del signoraggio (principalmente signoraggio.com ma non solo) ed è anche vero che ritengo Auriti Frigiola e company esponenti della lotta al signoraggio (forse in errore ma vorrei sapere perchè) come sono vere quasi tutte le cose che hai detto riguardo a Lincoln, Kennedy etc

Si potrebbe argomentare che nessuno di questi personaggi lotta contro il signoraggio, mentre lotta per appropriarsi del signoraggio: chi per darlo allo Stato, chi per darlo al Centro Informatico Del Cittadino Antropocratico. Si potrebbe anche argomentare che il signoraggio è un costo di conio, mentre si parla di interessi riscossi sui titoli a garanzia delle banconote: già qui dovrebbe nascere un vago sospetto.

OK, sono giovane e forse sto sbagliando;

Che vuol dire: Bellia è avanti con gli anni e spara stronzate comunque

QUALI ALTERNATIVE VEDI A QUESTO SISTEMA DI MERDA? Lasciare le cose come stanno adesso non è ammissibile per me!

Fermi tutti: prima di indagare sulle alternative più o meno fantasiose bisogna identificare il problema. I nostri allegri eroi (Bellia e soci) propongono soluzioni tirate fuori dal mondo delle fiabe, e non se ne trovano due che siano d'accordo: ergo, deve nascere il dubbio che anche la loro diagnosi del sistema sia campata in aria. Ovvero: le banche centrali combinano un disastro dietro l'altro, ma per ben altri motivi. Come regola generale, puoi tranquillamente gettare nella spazzatura le teorie secondo cui a) stampando carta diventiamo tutti ricchi, o b) decurtando la moneta questa circola più velocemente, e diventiamo ricchi. Come regola ancora più generale, quando senti parlare di "corso legale" puoi tranquillamente cominciare a ridere.

Aspettando una tua risposta...

Stiamo lavorando per voi, nell'apposito mega-post sul Signoraggio II.

Ci sarà da piegarsi dalle risate, non cambiare canale

Nel frattempo, diffida del banchiere ma ancor di più del riformatore sociale e monetario...

QUALE ALTERNATIVA VEDI (VEDETE) A QUESTO SISTEMA DI MERDA?

Prima è necessario definire esattamente il funzionamento del sistema attuale, no?

L'alternativa richiede che qualcuno si rassegni al fatto di non poter creare ricchezza dalla stampante, con tutte le conseguenze del caso. Ti immagini le risate?
Inviato il: 21/2/2006 21:03
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  •  Ulisse86
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#59
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Per Ashoka: come promesso ti rispondo, però piuttosto di risponderti punto per punto come avevo fatto inizialmente, farò un discorso generale.
Innanzitutto mi è parso di capire che entrambi non vogliamo che il signoraggio sia delle banche e su questo almeno ci troviamo d'accordo.
Il punto della questione e che io affermo come soluzione ( non definitiva, ma sicuramente migliore ) che il signoraggio ( inteso come valore nominale meno valore intrinseco della "nota di banco" ) debba andare al popolo sovrano (?), mentre tu - come linucs - affermi che neanche questa soluzione andrebbe bene evidenziandomi con vari esempi ( alcuni molto discutibili ) che questo sarebbe un errore.
Personalmente ho sempre pensato, forse in errore, che se i proventi del signoraggio fossero andati al popolo avrebbero risolto molti problemi, ma tu mi dici che ciò non è possibile ed è una fesseria.
Ora pongo anche a te la stessa domanda che ho fatto a linucs, senza provocazione o malizia:
QUALE ALTERNATIVA VEDI ( VEDETE ) A QUESTO SISTEMA DI MERDA?
Una semplice (?) domanda che ti faccio per capire cosa poni come alternativa migliore alla sovranità popolare della moneta.
Come linucs, attendo anche una tua risposta.

Ulisse.
Inviato il: 21/2/2006 20:25
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  •  Ulisse86
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#58
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Il tono che hai usato anche se scortese non mi tocca non preoccuparti.
E' vero che mi sono informato per mezzo di internet della truffa del signoraggio (principalmente signoraggio.com ma non solo) ed è anche vero che ritengo Auriti Frigiola e company esponenti della lotta al signoraggio (forse in errore ma vorrei sapere perchè) come sono vere quasi tutte le cose che hai detto riguardo a Lincoln, Kennedy etc
OK, sono giovane e forse sto sbagliando; OK, mi sono iscritto a luococomune.net per maturare e confrontarmi con idee nuove quindi ti pongo una domanda:
QUALI ALTERNATIVE VEDI A QUESTO SISTEMA DI MERDA?
Lasciare le cose come stanno adesso non è ammissibile per me!
Non è una domanda maliziosa o altro, è una domanda che ti pongo come persona che puo sbagliare e che sa accogliere idee nuove senza soffermarsi sull'apparenza o su banalità.
Spero vorrai rispondermi dandomi quella che tu ritieni possa essere una migliore alternativa.
Aspettando una tua risposta...
Inviato il: 21/2/2006 0:36
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#57
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Adesso: basta.

Lo confesso: me la prendo con te perché ci sei capitato dentro per caso.

Un puro arbitrio.

La moneta è innanzitutto un mezzo per acquistare beni e servizi. La sovranità spetta a chi la fabbrica: se la fabbrica lo Stato è "nostra" se la fabbrica la banca è "loro".

No: lo Stato non fabbrica niente e non produce nulla. Ruba. Se stampa soldi, acquistando beni, ruba comunque. Mettici una pietra sopra, rassegnati. Anche se Bellia dice il contrario, insieme a Frigiola, resta comunque una stronzata: la carta straccia resta carta straccia, il valore indotto sarà pure indotto ma se qualcuno stampa soldi ruba perché ne può stampare finché vuole.

I titan altro non sono che carta da cesso, non abbiamo ancora avuto il piacere di vedere una FAZ alla "De Simone", infatti casualmente quelli di Altramoneta vogliono l'aiuto del Comune per imporre il corso legale della loro carta straccia.

Come, si chiederà il lettore, dato che il comune non ha il controllo del corso legale?

Semplice: il comune accetta la moneta complementare come pagamento per le tasse, lo stesso motivo per cui oggi usi l'euro. Peccato che la moneta complementare doveva coprire le spese pubbliche, e tanti cari saluti ai riformatori dei miei stivali.

intascarsi attraverso la circolazione del denaro il valore nominale di una moneta più gli interessi del capitale prestato di una banconota che alla banca costa pochi centesimi.

No. Cito a memoria dal mega-post: "Seigniorage is the difference between the interest earned on the government's securities portfolio, and the costs of producing and distributing bank notes. Unlike the seigniorage for coins, bank note seigniorage is collected in instalments over a period of years."

Google, dio santo: Google. Libri, e Google: non puttanate prima e dopo i pasti.

No! Innanzitutto diminuendo il carico fiscale, cosa possibile attraverso la proprietà popolare della moneta, poi distribuendo equamente, a chi davvero ne ha bisogno (e non regalando soldi a tutti come tu hai detto) una cifra minima per garantire a tutti un'esistenza dignitosa.

Non esiste. Cerca con Google il Sovereignty Movement e vedi cosa salta fuori.

Non ho mai detto che lo Stato dovrebbe "regalare" i soldi, perchè se questo avenisse provocherebbe un iperinflazione.

Dai?

Se lo Stato gestisse la regolazione del denaro potrebbe immettere una quantità definita di denaro e cosi facendo in caso di inflazione potrebbe togliere denaro dalla circolazione e in caso di deflazione immetterlo, è molto semplice, e così facendo i prezzi resterebbero stabili.

Certo. Ovvio. Lo Stato toglie il denaro. Perché l'effetto dell'inflazione è immediato. Anzi, ti dirò di più! Si può misurare con il paniere dell'ISTAT, nel quale non compaiono gli immobili. Vero?

Se precedentemente c'è stata una svalutazione della lira, questa è avvenuta perchè la banca dìitalia (privata) avava stampato senza alcun freno banconote non garantite da oro diversamente dal dollaro che negli anni'20 era garantito ancora da oro.

E lo Stato è una povera vittima. Ho indovinato? Poi nel '29 c'è stata la Depressione, perché il dollaro era garantito dall'oro. E la Fed stava lì a giocare al solitario. Perché l'oro viaggia sempre accompagnato dalla banca centrale, e causa i cicli di boom & bust. Per via della deflazione! (si?)

Vorrei farti una domanda: non preferiresti avere una moneta che a fabbricarla fosse lo Stato ( e quindi teoricamente noi) invece di una banconota fabbricata senza alcuna garanzia aurea dalle banche?

Preferisci una pedata nel culo o una manganellata in testa? Che domande fai?

Anche se questo non eliminasse tutti i problemi non sarebbe più giusto cosi?

Balle. Balle spaziali col botto! Quale parte di "stampa soldi" non hai capito? Stampa-soldi.

Perchè le banche devono detenere la sovranità monetaria che è inalienabile al popolo sovrano?

Favole, favole che hai letto da qualche parte, favole per cui lo Stato è la povera verginella smarrita vittima del banchiere. Chi ha creato la Federal Reserve, mia nonna in carriola? Chi spende soldi di carta straccia tra una guerra e l'altra, mio zio zoppo?

Per sovranità monetaria intendi l'uso della stampante per stampare foglietti di carta colorata, "così finalmente ci saranno soldi per tutti."

Se leggo un'altra volta questa balla giuro che vomito sulla tastiera.

Anzi, raccontami la storia di Lincoln, quello che liberava gli schiavi. Vai a leggerti i suoi discorsi, vedi cosa pensava in proposito.

Poi magari leggiamo insieme con cura l'executive order di Kennedy.

Sì, lo so, non è colpa tua, è colpa di alcuni pagliacci di mia conoscenza che hanno cominciato a spararle troppo in alto. Purtroppo qui ci sei tu, quindi mi tocca insultare te, nella speranza che ti attacchi a Google e verifichi le oscenità che hai appena scritto.

Gradirei una risposta e se ti va ponimi pure delle domande, sarò ben lieto di risponderti

Domanda: chi vi ha messo in testa la favola per cui stampando soldi diventiamo tutti ricchi? Il fratello scemo di Keynes? La sorella demente di Gesell? Chi?

Frigiola? Bellia? De Simone? Auriti? Ce ne fosse uno d'accordo con gli altri, e ce ne fosse uno che leggendo le loro stronzate se ne sia accorto?

Ma è finita l'Età delle Favole, in cui i nostri eroi si aggirano inventando boiate ed adescando innocenti, il mega-post si avvicina e mettiamo un po' d'ordine in questa farsa...

Diosanto, mi sembrate degli zombie, con questa sovranità monetaria dei miei stivali e qualche pubblico ufficiale con la stampante in mano pronto a pagare un milione di sbirri per combattere la disoccupazione e il terrorismo. Per non parlare della decurtazione monetaria il cui calcolo non include le Spese Pubbliche, vero Bellia?

Pagliacci, pagliacci, mille volte pagliacci.

Salvati almeno tu che sei giovane e sei ancora in tempo finché ti funziona il cervello, quegli altri ormai ce li siamo persi da un pezzo.

Cerca "allegro dibattito signoraggio" con il tuo amico Gooooooogle.

(PS: sì, sono scortese, ma in questi casi urge la terapia d'urto.)
Inviato il: 21/2/2006 0:21
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  •  Ulisse86
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#56
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Thank's Ashoka
Inviato il: 21/2/2006 0:07
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#55
Sono certo di non sapere
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salva sempre su un word processor prima, cosi fai cut and paste e non perdi nulla in ogni caso.

Ashoka
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#54
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Maledizione, ti avevo risposto punto per punto ma quando ho inviato la risposta mi dice che non posso inviare messaggi.
Non sapevo ci fosse un tempo limite per poter rispondere.
Se penso che avevo scritto molto mi incazzo come una bestia.
Ora non c'è la faccio a risponderti e a riscrivere tutto da capo ma appena ho tempo lo farò (magari salvo prima )
Inviato il: 21/2/2006 0:01
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  •  goldstein
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#53
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Scusate l'intromissione, ho una chicca...

"L'Iran e' il banchiere centrale del terrorismo" Condoleeza Rice
Inviato il: 20/2/2006 23:09
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  •  Ashoka
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#52
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La moneta è innanzitutto un mezzo per acquistare beni e servizi. La sovranità spetta a chi la fabbrica: se la fabbrica lo Stato è "nostra" se la fabbrica la banca è "loro".


Se la “fabbrica” la banca e' loro e se la “fabbrica” lo Stato è sempre loro, nel senso che è di quelli che decidono ad es. quanto stampare, quanto retribuire i dipendenti pubblici, le opere da finanziare etc. Non è mai nostra.


Citazione:
I proventi del signoraggio non possono non esistere: se la moneta è garantita da una base aurea il valore nominale è pressocchè uguale a quello intrinseco (come un tempo era) e il signoraggio, inteso come guadagno da parte di chi produce la moneta, è quasi nullo. Se la moneta non è garantita da una base aurea - come avviene dal 1971 dopo che Nixon svicolò l'oro dal dollaro - il valore nominale è di molto superiore al valore intrinseco (carta, inchiostro e varie tecniche di lavorazione che raggiungono pochi cent) e questo è il signoraggio bancario: intascarsi attraverso la circolazione del denaro il valore nominale di una moneta più gli interessi del capitale prestato di una banconota che alla banca costa pochi centesimi.


Se dai uno sguardo alla storia noterai come la moneta sia attraverso scambi e piano piano sia stata individuata come la merce più liquida. Ma è merce ed il suo valore lo si misura dai beni che riesci a scambiare per essa. Prova ad andare tu con una moneta d'oro nel deserto insieme ad un tuo amico con una bottiglia d'acqua. Accetterà la moneta per l'acqua? Stessa situazione davanti ad una fontana. Vorrai scambiare la moneta per l'acqua?
Ora immagina all'euro senza il corso legale, siediti, prendi un pacchetto di popcorn e goditi lo spettacolo.

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No! Innanzitutto diminuendo il carico fiscale, cosa possibile attraverso la proprietà popolare della moneta, poi distribuendo equamente, a chi davvero ne ha bisogno ( e non regalando soldi a tutti come tu hai detto) una cifra minima per garantire a tutti un'esistenza dignitosa.


Cosa vuol dire cifra minima per garantire un'esistenza dignitosa? Facciamo un esempio numerico.
Convertiamo cambio 1 a 1 ogni euro per un eurolira alla Bellia. Dopodichè distribuiamo 500 eurolira al mese a tutti, ripaghiamo il debito pubblico, facciamo tutte le grandi opere, tutta la spesa pubblica finanziata emettendo moneta, niente tasse, e diciamo di sì ad ogni richiesta di aumento perché se rifiutiamo perderemo voti alle prossime elezioni. Abbiamo appena triplicato la moneta in circolazione creando un'inflazione del 300%. Bello eh? Remember Weimar 1923, La comune di Parigi 1871 (quella del fare i buchi e riempirli tanto cara a Keynes). Questa politica dà occupazione a tutti e fa ripartire l'economia creando un esercito di schiavi in miseria....

Citazione:
Non ho mai detto che lo Stato dovrebbe "regalare" i soldi, perchè se questo avenisse provocherebbe un iperinflazione.
Se lo Stato gestisse la regolazione del denaro potrebbe immettere una quantità definita di denaro e cosi facendo in caso di inflazione potrebbe togliere denaro dalla circolazione e in caso di deflazione immetterlo, è molto semplice, e così facendo i prezzi resterebbero stabili.

E perchè mai dovrebbe farlo? Un giorno scioperano gli statali perché vogliono l'aumento, l'altro ti premono gli industriali x un bonus di qua, ci son le grandi opere da fare.. hai a disposizione la stampatrice di soldi.. la usi. Dici.. non ci sono tasse! Ed impoverisci la gente. Però lo fai a fin di bene perché la moneta è del popolo!

Citazione:
Se precedentemente c'è stata una svalutazione della lira, questa è avvenuta perchè la banca dìitalia (privata) avava stampato senza alcun freno banconote non garantite da oro diversamente dal dollaro che negli anni'20 era garantito ancora da oro.

parlavo di Weimar non dell'Italia. E non fu una banca privata .) Cosa ti fa pensare che una classe dirigente manovrata dalle lobby, pressata dai sindacati, etc. non faccia lo stesso? Dopotutto dovrà farsi rieleggere democraticamente no?

Citazione:
Vorrei farti una domanda: non preferiresti avere una moneta che a fabbricarla fosse lo Stato ( e quindi teoricamente noi ) invece di una banconota fabbricata senza alcuna garanzia aurea dalle banche?


Scusa il francesismo ma teoricamente noi un cazzo!. Non voglio nessuno che fabbrichi la moneta. La moneta è la merce più liquida che viene usata come mezzo di scambio. Non deve essere fabbricata su carta e imposta per legge (corso legale).

Citazione:
Anche se questo non eliminasse tutti i problemi non sarebbe più giusto cosi?


non elimini il problema ma cambi i beneficiari. Risolviamo il problema invece

Citazione:
Perchè le banche devono detenere la sovranità monetaria che è inalienabile al popolo sovrano?


non la devono detenere loro e nemmeno lo Stato che non siamo noi ma non ce ne siamo ancora accorti.

Citazione:

Gradirei una risposta e se ti va ponimi pure delle domande, sarò ben lieto di risponderti


Domande:

Quanto vale un euro?

Se hai un titan (moneta datata) la tieni o cerchi di scambiarla con delle merci?
S
e lo Stato siamo noi perche' esistono i segreti di Stato? Perche' siamo in Iraq? Perché ci ruba i soldi con le tasse? (ma ci son altre mille domande...)

A Weimar, nella comune di Parigi, nella Francia rivoluzionaria del terrore è stata imposta una moneta di carta stampata dallo Stato. Che è successo in tutti e 3 i casi specialmente al ceto medio? Chi si è arricchito? Chi si è impoverito?

Che moneta si usava a Sparta? Scambiavano con le altre citta'?

Sai chi e' John Law? Cosa fece costui in Francia tra il 1715 ed il 1720?

Ashoka
Inviato il: 20/2/2006 22:38
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Re: Il Signoraggio e la truffa delle banche
#51
Ho qualche dubbio
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Citazione:
La moneta è una merce e la sua sovranità non è ne delle banche nè dello Stato


La moneta è innanzitutto un mezzo per acquistare beni e servizi. La sovranità spetta a chi la fabbrica: se la fabbrica lo Stato è "nostra" se la fabbrica la banca è "loro".

Citazione:
i proventi del signoraggio NON ci dovrebbero essere e basta. Non dovrebbero essere trasferiti da una banca allo Stato [...]


I proventi del signoraggio non possono non esistere: se la moneta è garantita da una base aurea il valore nominale è pressocchè uguale a quello intrinseco (come un tempo era) e il signoraggio, inteso come guadagno da parte di chi produce la moneta, è quasi nullo. Se la moneta non è garantita da una base aurea - come avviene dal 1971 dopo che Nixon svicolò l'oro dal dollaro - il valore nominale è di molto superiore al valore intrinseco (carta, inchiostro e varie tecniche di lavorazione che raggiungono pochi cent) e questo è il signoraggio bancario: intascarsi attraverso la circolazione del denaro il valore nominale di una moneta più gli interessi del capitale prestato di una banconota che alla banca costa pochi centesimi.

Citazione:
E come la garantiscila vita dignitosa col reddito di cittadinanza?
Stampando e distribuendo carta senza valore?


No! Innanzitutto diminuendo il carico fiscale, cosa possibile attraverso la proprietà popolare della moneta, poi distribuendo equamente, a chi davvero ne ha bisogno ( e non regalando soldi a tutti come tu hai detto) una cifra minima per garantire a tutti un'esistenza dignitosa.
Non ho mai detto che lo Stato dovrebbe "regalare" i soldi, perchè se questo avenisse provocherebbe un iperinflazione.
Se lo Stato gestisse la regolazione del denaro potrebbe immettere una quantità definita di denaro e cosi facendo in caso di inflazione potrebbe togliere denaro dalla circolazione e in caso di deflazione immetterlo, è molto semplice, e così facendo i prezzi resterebbero stabili.
Se precedentemente c'è stata una svalutazione della lira, questa è avvenuta perchè la banca dìitalia (privata) avava stampato senza alcun freno banconote non garantite da oro diversamente dal dollaro che negli anni'20 era garantito ancora da oro.

Vorrei farti una domanda: non preferiresti avere una moneta che a fabbricarla fosse lo Stato ( e quindi teoricamente noi ) invece di una banconota fabbricata senza alcuna garanzia aurea dalle banche?
Anche se questo non eliminasse tutti i problemi non sarebbe più giusto cosi?
Perchè le banche devono detenere la sovranità monetaria che è inalienabile al popolo sovrano?
Gradirei una risposta e se ti va ponimi pure delle domande, sarò ben lieto di risponderti
Inviato il: 20/2/2006 17:06
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