Una lingua per un'Europa unita è l'elemento di aggregazione che manca.Nessuno l'ha chiesto. L'Europa - in quanto Unione Europea politica - non esiste.
Naturalmente non serve a chi non crede nell'Europa e soprattuto a chi possiede già un linguaggio sufficientemente articolato e puo' esprimere concetti profondi come:"Crede nell'Europa?"
"L'idea di una lingua europea, ovvero la lingua con la quale il governo europeo si rivolgerà ai propri sudditi, è rivoltante quanto un topo morto nella calza di Natale"(dehe!)
Questo è un esempio di dialogo nel quale non serve l'esperanto.Probabilmente servirebbe un
libretto d'economia, magari eviterebbe di partorire boiate di calibro superiore ad un missile intercontinentale.
"Crede nell'Europa..."
===
Dogma: Termine del linguaggio ecclesiastico usato per indicare un principio certo e una verità inconfutabile (dal greco dògma, "dottrina comunemente accettata", "decreto").Infatti.
Si tratta di qualcosa di diverso, molto diverso, da "opinione", "parere".Ecco perché preferisco il termine "boiata."
Ad esempio: "l'Unione Europea, ed in particolare il trattato costituzionale, è una boiata."
L'esperanto
diventa una boiata appena entra nel magico quadretto dell'unione mondiale. E' innocuo finché resta quello che è: una lingua.
Certo bisogna usare il pensiero e articolarlo con il linguaggio.Provaci qualche volta, è un trip da sballo, no ma veramente!
Per cui chiedo scusa all'amministratore del forum per questo intervento sicuramente OT e lo invito ad essere piu' vigile per non far ulteriormente abbassare il livello qualitativo del forum.Al contrario, è sempre utile studiare le mille strane ed insidiose forme della dottrina mondialista, soprattutto quando si nascondono dietro parole come democrazia, fratellanza, unità, unione, coesione sociale, solidarietà, eccetera. Probabilmente
l'allegro glossario del mondialismo non è ancora uscito in esperanto.
===
Cosa che abbiamo fatto, io e altri, ma tu fai finta di non accorgertene, infatti non hai risposto direttamente a nessuna delle critiche rivolte all'esperanto.Più che altro, al mondialismo che lo circonda.
In verità sono sempre meno anche quelli che vogliono "l'Europa unita..."Chi se ne frega? Basta non farli votare: anche questa è
democrazia.
===
Come vedi, il problema della lingua non è nuovo e la soluzione Esperanto, come lingua artificiale e non parlata è destinata storicamente al fallimento.Anche il collettivismo, eppure nel 2006 stiamo ancora a discutere di
coesione sociale.
===
La cosa che non capisco e' che dovrebbero essere le idee ad essere contradette, non le persone. Una buona parte della contrarieta' all' esperanto mi sembra di capire che deriva dal fatto che e' stato un massone a "inventarla".Che vuol dire, pure Mozart era un massone eppure non mi pare che nessuno si sia messo a suonare Mozart per creare l'unione mondiale della coesione sociale.
Per me puo essere anche Berlusconi (per non dire il diavolo) non me ne frega niente. Se puo essere una lingua che puo servire, ben venga.Infatti. Se può servire. Peccato che qualcuno fino a poco fa voleva imporla con la famigerata
scelta politica.
Poi sul fatto che l' inglese sta piano piano fagocitando le altre lingue, non credo che qualcuno puo' contestarlo.Poche palle: io qui sento parlare solo arabo e qualche dialetto rumeno.
Anche se non fosse la lingua degli USA e del Ingliterra (il vecchio ed il nuovo impero) non sarrei comunque d' accordo con l' inglese come lingua universale per il semplice motivo che e' la lingua di un popolo, quindi avvantaggia qualcuno.Motivo per cui possiamo tranquillamente fare a meno di una lingua universale imposta dall'Europa, dall'ONU o da qualche altro parassita.
E non credo che tantissimi di voi si immaginano cosa vuol dire avvantaggiare qualche etnia o popolo.Le etnia e i popoli non esistono, perché siamo tutti uguali. Problema risolto.
Solamente quelli che si sono trovati in zone con conflitti interetnici sanno di cosa parlo.Ciampi dice che l'Europa ci impedisce di entrare in guerra con la Francia. Altro problema risolto.
Poi per quanto riguarda la bellezza, e' una cosa relativa. Una cosa che "fa cagare" ad uno, ad un' altro puop piacere da morire, quindi non e' un metro di giudizio (secondo me).E' un metro di giudizio soggettivo: a Paxtibi l'esperanto fa cagare. Ne prendiamo atto: anche se fosse stato francese o portoghese probabilmente ci avrebbe fatto comunque cagare non come lingua in sé, ma come ennesimo pretesto per l'unione mondiale del globo globale.
P.S. Se trovate degli sbagli di ortografia, abiate pazienza: non sono italiano, e non ho mai studiato l' italiano, ed in piu' sono anche ignorante come una capra. Sei comunque anni luce avanti ad alcuni diplomati e laureati di mia conoscenza, il che ci dovrebbe far riflettere.
===
Che tu non avesi a cuore l'Europa era chiarissimo e, quindi, che te ne importa di discutere circa una possibile lingua comune europea?Fai finta di non capire: qui non si parla di una lingua che diventa "comune" con l'utilizzo o per motivi pratici, bensì di un'imposizione a livello politico con le ovvie conseguenze sull'allegra macchina che forgia i cittadini, ovvero la scuola pubblica gratuita ed obbligatoria.
Da qui un infantile piacere, tuo e di qualche tuo amichetto, di cercare di portare sullo sfottorio ogni intervento sulla questione linguistica, di cui è chiaro che ignori tutto, e sull'esperanto.E meno male che non ti sei messo a parlare di
moneta, altrimenti sai che risate?
Non hai argomentazioni per confutare le tesi altrui e non ne hai portate.Non ho visto alcuna tesi. L'unica tesi potrebbe essere il sostegno all'opportunità di stabilire una lingua comune a livello politico: magari non ci sei ancora arrivato, ma il problema non è l'esperanto bensì l'imposizione di una lingua a livello politico. Il cittadino europeo non ha alcun bisogno di dialogare con le istituzioni europee, dato che nessuno le ha richieste. Se devo colloquiare con il francese di passaggio userò il francese, l'esperanto o il badombese a seconda del caso. Ti lascio volentieri le scelte politiche a livello europeo, ovvero la scappatoia per far risorgere l'esperanto dal suo meritato limbo.
Se hai scritto delle fesserie non puoi pensare di essere preso in considerazione.Eppure ti rispondiamo ugualmente, vedi come siamo carini
tutti insieme.
Che siano sempre meno quelli che vogliono un'Europa unita è una tua opinione assolutamente indimostrabile perchè i fatti dicono il contrario.I fatti ci mostrano i pessimi risultati dei referendum, e mostrano che il trattato europeo è stato ratificato senza alcuna
consultazione democratica ma unicamente con la firma solenne del
banchiere centrale Ciampi, quello che parla sempre degli immobili (battuta che probabilmente ti sfuggirà.)
Altre domande?
Sulla questione della lingua è invece vero che non se ne dibatte se non in ambienti circoscritti e specializzati. Questo dipende, come credo di aver già detto, dal fatto che i mass media evitano di affrontare la questione.Probabile: forse i media sono troppo occupati ad informarci sulle meraviglie della società multiculturale globale.
Dovresti sapere che l'opinione pubblica viene formata per il 60/70% dalla TV.Questa gente
vota. Non è straordinario?
===
Il problema della lingua comune è vechissimo e quello che riporti dimostra che alla fine si ricerca sempre una lingua comune unificante. Quindi, se mi permetti, è esattamente il contrario di quanto affermi circa l'esperanto.Forse ti sfugge la differenza tra ricerca ed imposizione politica.
Di esempi ce ne sono tanti, il più recente è il caso del serbo-croato che nasce dalla fusione di due lingue per le esigenze dello stao Jugoslavo.E se è per lo stato allora va bene.
Quindi vacci cauto prima di emettere sentenze storiche prive di fondamento.Senti questa: esperanto = lingua comune = abolizione delle differenze = socialismo mondiale.
Spero che anche tu non sia mosso da un'avversione verso l'Europa.Ma l'Europa è un gran bel posto, anche se ormai sembra di vivere a Katanga.
Con l'Unione Europea invece risparmio sulla carta igienica: indovina perché.
Io non ho dimenticato i refrendum, sei tu che hai dimenticato che l'Europa è passata da 20 a 25 membri ed è destinata a crescere ancora.Guarda che l'Europa dopo un po' finisce. Quando arrivate ad includere il Sud Africa ricordate magari di chiamarla "Unione" e basta.
A proposito...
The European Union is poised to overtake America to become the premier superpower, according to an EU exhibition launched yesterday in the heart of Brussels.The pop-art collage mounted in a tent outside the European Commission narrates 50 years of EU history and projects events into the future in an unusually frank display of European ambition.Segments sketched across 80 yards of canvas predict that the 21st century will be the "European Century" as the EU pushes its borders deep into Eurasia, North Africa, and the Middle East and comes to dominate world affairs through its vast "legal and moral reach".Under the heading the "Roman Empire returns", it says the EU will be renamed "The Union" once it grows to 50 states over the next three decades.The United Nations headquarters will be moved to Gibraltar as the EU defends the international order against the "American onslaught".The euro will break the "overbearing monopoly of the dollar" by 2010 as China and India switch their reserves to punish America for its "stratospheric deficit".Casting the United States as the villain of modern times, it says: "The lonely superpower can bribe, bully or impose its will almost anywhere in the world, but when its back is turned, its policy is weakened."Entitled "The Image of Europe", the display is not a formal expression of EU policy but it captures views that can be heard every day in the corridors and canteens of the Union's institutions.The exhibit was co-ordinated by the European Commission and sponsored by the European Council. The EU's Dutch presidency said yesterday it was designed to narrow Europe's "iconographic deficit" by conjuring up forceful images.Indovina un po'.
Nessuna speranza dai mass media non foss'altro perché non è possibile contare sulla massoneria (altra sciocchezza colossale che ti sei, o ti hanno, messo in testa)Al contrario di te, io leggo Erasmo, la rivista del Grande Oriente. Prova a leggerla anche tu, magari ne cavi qualcosa.
L'unica lingua imposta è l'inglese.Balle: mostrami dov'è la
legge che la impone.
Nessuno ha mai sostenuto di voler imporre una lingua, cosa assolutamente impossibile ed è semplicemente sciocco solamente pensarlo.Ah ecco. E che fine ha fatto la
scelta politica?
Ma tu insisti con questo disco e pretendi pure di essere preso in considerazione.Badombe> Devi farne, di strada, bimbo,
Badombe> Se vuoi capire com'è fatto il mondo...
E' tutto molto divertente, l'Europa è come il gatto di Schroedinger: l'Europa
non esiste in quanto popolo, perché siamo tutti uguali e dobbiamo sbracare il confine per scontare i nostri peccati. Allo stesso tempo, l'Europa
esiste come unione politica. Solo che, casualmente, non ha nulla a che fare con il concetto di Europa geografica (e non solo, per chi vuol capire.) L'attento lettore potrà fare il classico 2 + 2 oppure aspettare il consueto mega-post.
===
La scelta di discutere e promuovere un processo di integrazione linguistica deriva proprio dalla considerazione che il processo di "americanizzazione" viene calato dall'alto.Acqua, acqua, acqua! La parola promuovere indica la scelta politica, quindi l'imposizione, la promozione con la refurtiva fiscale su scala europea.
Se necessario anche con qualche forzatura militare. L'Europa è piena di basi militari USA e adesso lo sono anche l'Afganistan, l'Iraq, prossimamente l'Iran.Per rubare il petrolio, mica per parare il culo ad Israele,
non sia mai.
Anche in questi paesi ora si rende necessario imparare l'inglese.Poverelli.
Affrontare la questione linguistica significa contribuire a fare gli europei."Fare che?"
L'italiano dei promessi sposi è diverso da quello che si parlava agli inizi del 900 come l'italiano degli inizi del 900 è diverso da quello che si parla oggi. La lingua, le lingue si evolvono e si evolve anche il pensiero degli uomini.Quindi, creando una lingua artificiale, possiamo creare un nuovo pensiero per l'uomo nuovo, rimuovendo le sirene del nazionalismo e le sirene dell'intolleranza, muovendo il cittadino ad accettare una Nuova Cultura Condivisa a Livello Globale.
Ho indovinato?
===
No Florizel, qui non ci sono progetti massonici segreti. Queste sono invenzioni per esorcizzare l'incapacità di accettare idee che si ritengono utopiche.Infatti nessuno sostiene che siano segreti. E' sufficiente leggere il sapido mensile indicato poco sopra.
Nessuno tace su nulla. Anzi molti hanno parlato a sproposito. Cosa si dovrebbe nascondere? Ti sembra così strano che degli individui si pongano il problema di abbattere le barriere linguistiche?Giammai: pare invece strano che qualcuno abbia tanta fretta di fare gli europei, continuando tuttavia ad espandere l'Unione.
Magari prova a spiegarci cosa intendi per "europeo", così lo capiamo anche noialtri poverelli. Con un po' di fortuna lo capisce anche il topo morto della calza (sarà cittadino anche lui, con diritto di voto?)
E la farsa continua.
L'Unione Europea non ha bisogno di una lingua comune per il semplice fatto che
non deve dire nulla ai propri sudditi: che altro potrebbe comunicare se non altre leggi, altre multe, altre sanzioni ed altre
tasse solidali da utilizzare come sussidio alla carta igienica?
Se l'esperanto funziona, si diffonderà. Altrimenti, pazienza. Ci mancano solo i sussidi alle lingue morte, oltre che a Fiat ed Alitalia.
Badombe> La ilaha illallah Muhammadun rasulAllah, pallido infedele!
Una lingua per un'Europa unita è l'elemento di aggregazione che manca.Nessuno l'ha chiesto. L'Europa - in quanto Unione Europea politica - non esiste.
Naturalmente non serve a chi non crede nell'Europa e soprattuto a chi possiede già un linguaggio sufficientemente articolato e puo' esprimere concetti profondi come:"Crede nell'Europa?"
"L'idea di una lingua europea, ovvero la lingua con la quale il governo europeo si rivolgerà ai propri sudditi, è rivoltante quanto un topo morto nella calza di Natale"(dehe!)
Questo è un esempio di dialogo nel quale non serve l'esperanto.Probabilmente servirebbe un
libretto d'economia, magari eviterebbe di partorire boiate di calibro superiore ad un missile intercontinentale.
"Crede nell'Europa..."
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Dogma: Termine del linguaggio ecclesiastico usato per indicare un principio certo e una verità inconfutabile (dal greco dògma, "dottrina comunemente accettata", "decreto").Infatti.
Si tratta di qualcosa di diverso, molto diverso, da "opinione", "parere".Ecco perché preferisco il termine "boiata."
Ad esempio: "l'Unione Europea, ed in particolare il trattato costituzionale, è una boiata."
L'esperanto
diventa una boiata appena entra nel magico quadretto dell'unione mondiale. E' innocuo finché resta quello che è: una lingua.
Certo bisogna usare il pensiero e articolarlo con il linguaggio.Provaci qualche volta, è un trip da sballo, no ma veramente!
Per cui chiedo scusa all'amministratore del forum per questo intervento sicuramente OT e lo invito ad essere piu' vigile per non far ulteriormente abbassare il livello qualitativo del forum.Al contrario, è sempre utile studiare le mille strane ed insidiose forme della dottrina mondialista, soprattutto quando si nascondono dietro parole come democrazia, fratellanza, unità, unione, coesione sociale, solidarietà, eccetera. Probabilmente
l'allegro glossario del mondialismo non è ancora uscito in esperanto.
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Cosa che abbiamo fatto, io e altri, ma tu fai finta di non accorgertene, infatti non hai risposto direttamente a nessuna delle critiche rivolte all'esperanto.Più che altro, al mondialismo che lo circonda.
In verità sono sempre meno anche quelli che vogliono "l'Europa unita..."Chi se ne frega? Basta non farli votare: anche questa è
democrazia.
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Come vedi, il problema della lingua non è nuovo e la soluzione Esperanto, come lingua artificiale e non parlata è destinata storicamente al fallimento.Anche il collettivismo, eppure nel 2006 stiamo ancora a discutere di
coesione sociale.
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La cosa che non capisco e' che dovrebbero essere le idee ad essere contradette, non le persone. Una buona parte della contrarieta' all' esperanto mi sembra di capire che deriva dal fatto che e' stato un massone a "inventarla".Che vuol dire, pure Mozart era un massone eppure non mi pare che nessuno si sia messo a suonare Mozart per creare l'unione mondiale della coesione sociale.
Per me puo essere anche Berlusconi (per non dire il diavolo) non me ne frega niente. Se puo essere una lingua che puo servire, ben venga.Infatti. Se può servire. Peccato che qualcuno fino a poco fa voleva imporla con la famigerata
scelta politica.
Poi sul fatto che l' inglese sta piano piano fagocitando le altre lingue, non credo che qualcuno puo' contestarlo.Poche palle: io qui sento parlare solo arabo e qualche dialetto rumeno.
Anche se non fosse la lingua degli USA e del Ingliterra (il vecchio ed il nuovo impero) non sarrei comunque d' accordo con l' inglese come lingua universale per il semplice motivo che e' la lingua di un popolo, quindi avvantaggia qualcuno.Motivo per cui possiamo tranquillamente fare a meno di una lingua universale imposta dall'Europa, dall'ONU o da qualche altro parassita.
E non credo che tantissimi di voi si immaginano cosa vuol dire avvantaggiare qualche etnia o popolo.Le etnia e i popoli non esistono, perché siamo tutti uguali. Problema risolto.
Solamente quelli che si sono trovati in zone con conflitti interetnici sanno di cosa parlo.Ciampi dice che l'Europa ci impedisce di entrare in guerra con la Francia. Altro problema risolto.
Poi per quanto riguarda la bellezza, e' una cosa relativa. Una cosa che "fa cagare" ad uno, ad un' altro puop piacere da morire, quindi non e' un metro di giudizio (secondo me).E' un metro di giudizio soggettivo: a Paxtibi l'esperanto fa cagare. Ne prendiamo atto: anche se fosse stato francese o portoghese probabilmente ci avrebbe fatto comunque cagare non come lingua in sé, ma come ennesimo pretesto per l'unione mondiale del globo globale.
P.S. Se trovate degli sbagli di ortografia, abiate pazienza: non sono italiano, e non ho mai studiato l' italiano, ed in piu' sono anche ignorante come una capra. Sei comunque anni luce avanti ad alcuni diplomati e laureati di mia conoscenza, il che ci dovrebbe far riflettere.
===
Che tu non avesi a cuore l'Europa era chiarissimo e, quindi, che te ne importa di discutere circa una possibile lingua comune europea?Fai finta di non capire: qui non si parla di una lingua che diventa "comune" con l'utilizzo o per motivi pratici, bensì di un'imposizione a livello politico con le ovvie conseguenze sull'allegra macchina che forgia i cittadini, ovvero la scuola pubblica gratuita ed obbligatoria.
Da qui un infantile piacere, tuo e di qualche tuo amichetto, di cercare di portare sullo sfottorio ogni intervento sulla questione linguistica, di cui è chiaro che ignori tutto, e sull'esperanto.E meno male che non ti sei messo a parlare di
moneta, altrimenti sai che risate?
Non hai argomentazioni per confutare le tesi altrui e non ne hai portate.Non ho visto alcuna tesi. L'unica tesi potrebbe essere il sostegno all'opportunità di stabilire una lingua comune a livello politico: magari non ci sei ancora arrivato, ma il problema non è l'esperanto bensì l'imposizione di una lingua a livello politico. Il cittadino europeo non ha alcun bisogno di dialogare con le istituzioni europee, dato che nessuno le ha richieste. Se devo colloquiare con il francese di passaggio userò il francese, l'esperanto o il badombese a seconda del caso. Ti lascio volentieri le scelte politiche a livello europeo, ovvero la scappatoia per far risorgere l'esperanto dal suo meritato limbo.
Se hai scritto delle fesserie non puoi pensare di essere preso in considerazione.Eppure ti rispondiamo ugualmente, vedi come siamo carini
tutti insieme.
Che siano sempre meno quelli che vogliono un'Europa unita è una tua opinione assolutamente indimostrabile perchè i fatti dicono il contrario.I fatti ci mostrano i pessimi risultati dei referendum, e mostrano che il trattato europeo è stato ratificato senza alcuna
consultazione democratica ma unicamente con la firma solenne del
banchiere centrale Ciampi, quello che parla sempre degli immobili (battuta che probabilmente ti sfuggirà.)
Altre domande?
Sulla questione della lingua è invece vero che non se ne dibatte se non in ambienti circoscritti e specializzati. Questo dipende, come credo di aver già detto, dal fatto che i mass media evitano di affrontare la questione.Probabile: forse i media sono troppo occupati ad informarci sulle meraviglie della società multiculturale globale.
Dovresti sapere che l'opinione pubblica viene formata per il 60/70% dalla TV.Questa gente
vota. Non è straordinario?
===
Il problema della lingua comune è vechissimo e quello che riporti dimostra che alla fine si ricerca sempre una lingua comune unificante. Quindi, se mi permetti, è esattamente il contrario di quanto affermi circa l'esperanto.Forse ti sfugge la differenza tra ricerca ed imposizione politica.
Di esempi ce ne sono tanti, il più recente è il caso del serbo-croato che nasce dalla fusione di due lingue per le esigenze dello stao Jugoslavo.E se è per lo stato allora va bene.
Quindi vacci cauto prima di emettere sentenze storiche prive di fondamento.Senti questa: esperanto = lingua comune = abolizione delle differenze = socialismo mondiale.
Spero che anche tu non sia mosso da un'avversione verso l'Europa.Ma l'Europa è un gran bel posto, anche se ormai sembra di vivere a Katanga.
Con l'Unione Europea invece risparmio sulla carta igienica: indovina perché.
Io non ho dimenticato i refrendum, sei tu che hai dimenticato che l'Europa è passata da 20 a 25 membri ed è destinata a crescere ancora.Guarda che l'Europa dopo un po' finisce. Quando arrivate ad includere il Sud Africa ricordate magari di chiamarla "Unione" e basta.
A proposito...
The European Union is poised to overtake America to become the premier superpower, according to an EU exhibition launched yesterday in the heart of Brussels.The pop-art collage mounted in a tent outside the European Commission narrates 50 years of EU history and projects events into the future in an unusually frank display of European ambition.Segments sketched across 80 yards of canvas predict that the 21st century will be the "European Century" as the EU pushes its borders deep into Eurasia, North Africa, and the Middle East and comes to dominate world affairs through its vast "legal and moral reach".Under the heading the "Roman Empire returns", it says the EU will be renamed "The Union" once it grows to 50 states over the next three decades.The United Nations headquarters will be moved to Gibraltar as the EU defends the international order against the "American onslaught".The euro will break the "overbearing monopoly of the dollar" by 2010 as China and India switch their reserves to punish America for its "stratospheric deficit".Casting the United States as the villain of modern times, it says: "The lonely superpower can bribe, bully or impose its will almost anywhere in the world, but when its back is turned, its policy is weakened."Entitled "The Image of Europe", the display is not a formal expression of EU policy but it captures views that can be heard every day in the corridors and canteens of the Union's institutions.The exhibit was co-ordinated by the European Commission and sponsored by the European Council. The EU's Dutch presidency said yesterday it was designed to narrow Europe's "iconographic deficit" by conjuring up forceful images.Indovina un po'.
Nessuna speranza dai mass media non foss'altro perché non è possibile contare sulla massoneria (altra sciocchezza colossale che ti sei, o ti hanno, messo in testa)Al contrario di te, io leggo Erasmo, la rivista del Grande Oriente. Prova a leggerla anche tu, magari ne cavi qualcosa.
L'unica lingua imposta è l'inglese.Balle: mostrami dov'è la
legge che la impone.
Nessuno ha mai sostenuto di voler imporre una lingua, cosa assolutamente impossibile ed è semplicemente sciocco solamente pensarlo.Ah ecco. E che fine ha fatto la
scelta politica?
Ma tu insisti con questo disco e pretendi pure di essere preso in considerazione.Badombe> Devi farne, di strada, bimbo,
Badombe> Se vuoi capire com'è fatto il mondo...
E' tutto molto divertente, l'Europa è come il gatto di Schroedinger: l'Europa
non esiste in quanto popolo, perché siamo tutti uguali e dobbiamo sbracare il confine per scontare i nostri peccati. Allo stesso tempo, l'Europa
esiste come unione politica. Solo che, casualmente, non ha nulla a che fare con il concetto di Europa geografica (e non solo, per chi vuol capire.) L'attento lettore potrà fare il classico 2 + 2 oppure aspettare il consueto mega-post.
===
La scelta di discutere e promuovere un processo di integrazione linguistica deriva proprio dalla considerazione che il processo di "americanizzazione" viene calato dall'alto.Acqua, acqua, acqua! La parola promuovere indica la scelta politica, quindi l'imposizione, la promozione con la refurtiva fiscale su scala europea.
Se necessario anche con qualche forzatura militare. L'Europa è piena di basi militari USA e adesso lo sono anche l'Afganistan, l'Iraq, prossimamente l'Iran.Per rubare il petrolio, mica per parare il culo ad Israele,
non sia mai.
Anche in questi paesi ora si rende necessario imparare l'inglese.Poverelli.
Affrontare la questione linguistica significa contribuire a fare gli europei."Fare che?"
L'italiano dei promessi sposi è diverso da quello che si parlava agli inizi del 900 come l'italiano degli inizi del 900 è diverso da quello che si parla oggi. La lingua, le lingue si evolvono e si evolve anche il pensiero degli uomini.Quindi, creando una lingua artificiale, possiamo creare un nuovo pensiero per l'uomo nuovo, rimuovendo le sirene del nazionalismo e le sirene dell'intolleranza, muovendo il cittadino ad accettare una Nuova Cultura Condivisa a Livello Globale.
Ho indovinato?
===
No Florizel, qui non ci sono progetti massonici segreti. Queste sono invenzioni per esorcizzare l'incapacità di accettare idee che si ritengono utopiche.Infatti nessuno sostiene che siano segreti. E' sufficiente leggere il sapido mensile indicato poco sopra.
Nessuno tace su nulla. Anzi molti hanno parlato a sproposito. Cosa si dovrebbe nascondere? Ti sembra così strano che degli individui si pongano il problema di abbattere le barriere linguistiche?Giammai: pare invece strano che qualcuno abbia tanta fretta di fare gli europei, continuando tuttavia ad espandere l'Unione.
Magari prova a spiegarci cosa intendi per "europeo", così lo capiamo anche noialtri poverelli. Con un po' di fortuna lo capisce anche il topo morto della calza (sarà cittadino anche lui, con diritto di voto?)
E la farsa continua.
L'Unione Europea non ha bisogno di una lingua comune per il semplice fatto che
non deve dire nulla ai propri sudditi: che altro potrebbe comunicare se non altre leggi, altre multe, altre sanzioni ed altre
tasse solidali da utilizzare come sussidio alla carta igienica?
Se l'esperanto funziona, si diffonderà. Altrimenti, pazienza. Ci mancano solo i sussidi alle lingue morte, oltre che a Fiat ed Alitalia.
La risposta alla domanda "Quale lingua per l'Europa?" è molto semplice:
una qualsiasi, purché comprenda la parola
vaffanculo da dedicare al governo di Bruxelles.
Badombe> La ilaha illallah Muhammadun rasulallah, pallido infedele!