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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#871
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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Florizel:
"Ti anticipo qualcosa,onde prevenire fraintesi:per "mezzi di produzione",si intendomno quelli preposti alla grande distribuzione,in grado,cioè,di risponedere ai bisogni primari dell'individuo,e non certo di piccole attività che non incidono direttamente sulla sopravvivenza. "
++++++++++++++++++++
questa frase e' una miniera.
Anzitutto lascerei stare la "grande distribuzione" che e' tutt'altro.
Ma anche questa definizione dei mezzi di produzione e' almeno curiosa. Ma diciamo pure che queste definizioni vanno riferite agli anarchici e come tali le accettiamo.
Bene.
Ora per procedere a quanto pare dovremmo discriminare i beni "che rispondono ai bisogni primari dell'individuo, che incidono direttamente sulla sopravvivenza", da tutti gli altri.

Faccio presente che, per me, il mio te e' assolutamente essenziale. Sono sicuro che mi protegga dalle malattie e mi allunghi la vita. Per questo sono disponibile a pagarlo molto. Ma siamo in pochi a crederlo. Per altri si tratta di un capriccio, tutt'altro che essenziale. In che categoria lo mettiamo ?
E cosi' via. Quindi chiedo quali sono i criteri di discriminazione, chi li stabilisce e chi li applica.

Altra domanda: questa economia dei beni essenziali, che entita' rappresenta rispetto a tutto il resto ? Non chiedo numeri, ma anche un orientativo tanto/poco/pochissimo...

Infine, ma soprattutto, se ti riferisci solo a tale economia dell'essenziale, a quale regime vorresti fosse soggetta l'area di tutti gli altri beni ? Non credo che tu la voglia lasciare al libero mercato, dove si formano i grandi capitali, profitti ecc.

Sul resto (proprieta' dei mezzi di produzione) mi permetto di non risponderti perche' lo ha gia' fatto Ashoka piu' che bene. Faccio solo notare che la proprieta' si acquisisce anche per usucapione, e che se vogliamo risalire fino ad Adamo ed Eva per valutare la legittimita' dei modi di acquisizione della primissima proprieta' facciamolo pure, se e' questo il vero aspetto dirimente. Purtroppo da tutti i discorsi che si leggono mi pare che cosi' non sia.

Quanto al fatto che tu mi abbia gia' "ampiamente" risposto, riprendo l'ultimo quesito in sospeso:
********************************
Una ipotesi e' una minaccia ESTERNA VIOLENTA (l'avevo gia' qualificata come tale, non so perche' qui hai preferito ignorarlo).
Altro e' entrare e successivamente porre in essere comportamenti non consoni ai principi, senza alcun uso di violenza.
E' rispetto a questi che ripongo la domanda: esistono regole da rispettare per non essere buttati fuori ? il comportamento delle persone viene controllato per verificare il rispetto delle regole ?
La tua risposta (che ritengo incompleta come scrivo sotto) e': "Le regole di cui parli si presuppongono vlontariamente stabilite ed accettate,per cui non posso che rimandarti ai post precedenti,miei e di andycap,per ulteriori approfondimenti.
Ripeto:quel gruppo proviene da una condizione in cui il denaro,ed i criteri per il suo utilizzo,sono stati rifiutati coscientemente,senza imposizioni di sorta.
Questo passaggio non ti piace,mi sembra di capire.Ma è il presupposto per cui "liberamente" si è scelto di aderire a quella comunità."
+
Non e' che non mi piace il passaggio, semplicemente e' incompleto perche' non contempla l'ipotesi che i comportamenti di alcuni nei fatti divergano dalle regole COMUNQUE queste siano originariariamente formate. Il criterio di formazione della regola puo' certamente incidere sul successivo rispetto della stessa, ma non certo garantirlo al 100%.
**********************************
mi incuriosisce la tua idea di "ampia risposta", visto che da qui in poi non ho piu' visto riferimenti al punto (se mi e' scappato un post, faro' ammenda).
Inviato il: 31/5/2006 19:24
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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#872
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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>diciamo pure che queste definizioni vanno riferite agli anarchici e come tali le accettiamo.

Obbligata da tanta clemenza,bandit.Ed hai fatto bene a specificare,perchè invece per il liberismo tutto è potenzialmente trasformabile in "bisogno primario",purchè si venda.Giusto?

>In che categoria lo mettiamo ?
Ti va bene se una parte degli sforzi collettivi vanno in direzione di procurarti il tuo thé?Magari fa bene anche agli altri,e tu avresti contribuito a farne scoprire i benefici.

>Quindi chiedo quali sono i criteri di discriminazione, chi li stabilisce e chi li applica.

Te lo dico senza ricorrere ai "testi sacri",proprio terra terra:i per beni "primari" intendo quelli di cui tutti,indipendentemente dalle proprie inclinazioni o scelte,usufruiscono necessariamente.
Il tuo thé,ad esempio,può convincere me e qualcun altro,come la mia tisana può non interessare necessariamente tutta la comunità.
Mentre invece,sia per il thé che per la tisana,entrambi abbiamo bisogno dell'acqua,e non solo per quello.
Non mi cadere dalla sedia:
tali criteri li stabilisce e li applica la comunità,in base alle esigenze degli individui che la compongono,e quanto maggiori saranno le iniziative di coordinazione e di creatività,tanto maggiore sarà il risultato e l'abbondanza di beni.
L'entità dei beni "non primari" è proporzionale alla richiesta e all'esigenza di quei beni,non è certo un prodotto da "lanciare" sul mercato,potrebbe andare sprecato,altrimenti,come accade alle tonnellate di frutta mandata al macero per "tenerne" il prezzo.
Questo non implica che se ne possa e se ne debba fare scorta,se lo si desidera.
Stiamo parlando di realizzare l'anarchia delle possibilità,non quella della miseria.
Ed ho risposto anche alla domanda seguente.

>Faccio solo notare che la proprieta' si acquisisce anche per usucapione

Infatti,questa è un'altra delle leggi stataliste che favorisce la privatizzazione di uno spazio o di un mezzo da parte di uno a discapito di molti altri,peccato che ci voglia una certa quantità di anni per poterla acquisire,e nel frattempo qualcuno più "dotato" può sempre intervenire ed acquistarla.
Qualora poi il diritto di usucapione dovesse essere per te questione di vita o di morte,tanto da rimandarci ad Adamo ed Eva,stabiliamo per benino se Adamo ha fregato Eva o viceversa.Magari è stato lo stesso padreterno a fregarli entrambi,e l'Eden è riamasto tutto suo.

Quanto all'ultima risposta che mi chiedi,cerca bene nei post:te l'ho data.

Un omaggio:



Santaruina...
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 31/5/2006 20:12
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  •  nike
      nike
Re: Anarchia
#873
Mi sento vacillare
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La "classe" non è acqua,non c'è niente da fare...

Neanche la "paraculaggine" non è acqua.

_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 31/5/2006 20:37
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  •  nike
      nike
Re: Anarchia
#874
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
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ctz.
Fra le innumerevoli suddivisioni che si possono fare nel classificare i fenomeni della vita, una suddivisione si può fare, distinguendoli in fenomeni in cui prevale la sostanza e in fenomeni in cui il problema è la forma. Fra questi […] quella dei saloni. Questa vita è immutabile.

Tolstoj, Lev Nikolaievič

Guerra e pace: Libro II, Parte seconda, VI


---------------------------------
depressa-mente

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Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 31/5/2006 21:05
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#875
Dubito ormai di tutto
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Andycap:
"perché dopo che il suo operaio non ha reso quanto la metà del suo sforzo iniziale, non lo considera socio? "
+++++++++++++++
non ho capito bene la storia del rendimento comunque e' l'operaio che non vuole diventare socio. Dovrebbe partecipare alle spese e rendere incerto il compenso. Ma non e' un problema, c'e' sia il mercato del lavoro che quello dei "soci", e su entrambi ci si cerca, ci si trova e si fanno contratti consensuali.

Florizel e Andycap:

Chiaramente dopo i vostri inviti a rileggere indietro ho visto che avete risposto "ampiamente" a tutto.
Quasi quasi metto su anch'io un messaggio come firma: "se pensi che non ti abbia risposto, rileggi i post indietro".

Grazie per il te, che per il momento posso ancora prendere senza dover "convincere" nessuno.
Una differenza da niente ?

"L'entità dei beni "non primari" è proporzionale alla richiesta e all'esigenza di quei beni"
++++++++++++++++
[edit: qui forse c'e' una incomprensione (tra le tante!) cerco di correggere]:
quella frase si attaglia benissimo al libero mercato.

in generale mi sembra notare che la vostra comunita' funziona per definzione, se non funziona, non rientra nella definizione, quindi non e' la vostra comunita'.

Avrei ancora una domanda, forse l'ultima, se vorrete rispondere, bonta' vostra.
Vorrei sapere se gli scambi avvengono con interazione individuale coinvolgendo SOLTANTO gli attori che scambiano oppure se (e nel caso quando) e' prevista la partecipazione (e allora con quale ruolo) di persone/entita' diverse. Ad esempio se vado direttamente da Pino per scambiare vino contro farina come ci pare a noi, oppure se dobbiamo portare tutto al magazzino dove poi qualcuno cura la distribuzione, o qualche altra roba simile. La domanda vale sia per gli scambi all'interno della comunita' che per quelli tra un membro della comunita' e l'esterno. Grazie.
Inviato il: 31/5/2006 21:25
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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#876
Sono certo di non sapere
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>Neanche la "paraculaggine" non è acqua.

nike13,potresti "amabilmente" decriptare la tua affermazione?
Giusto per prendere parte alla discussione.

Nemmeno l'enigmistica non è acqua,da un po' di tempo in qua.
E rischia di spaccare i ponti.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 31/5/2006 23:10
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#877
Ho qualche dubbio
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“Piccola” digressione sulla massoneria

L’origine della massoneria è da ricercarsi nelle corporazioni medievali (!!!) di muratori (franc maçons), ma, nella sua forma moderna, nasce nel 1717 a Londra (masonry). Per tutto il settecento si ispira a ideali umanitari e progressisti, assumendo una caratterizzazione anticlericale; in Italia compare nel 1730 ed è al suo interno che emerge il pensiero riformatore.
Nel 1815 il Congresso di Vienna ricostruisce la carta d’Europa dopo l’avventura Napoleonica: principio generale del Congresso è il ritorno dei “legittimi” sovrani sui loro troni. Questo principio scavalca il concetto del diritto dei popoli che già si è affermato culturalmente nella rivoluzione Francese, e paga le opportune cambiali ai vincitori: l’Austria si annette il lombardo veneto, la Russia annette la Polonia, il Belgio assoggetta l’Olanda e così via.
In questa situazione si sviluppano società segrete (manca la libertà di riunione e di espressione), che hanno però tendenze varie: si va dai moderati, che aspirano alla conquista di libertà fondamentali, ai democratici (che quindi si spingono un po’ più in la, visti i tempi), socialisti (con istanze rivoluzionarie) e cattolici popolari. Diciamo che un generale fine ultimo di queste sette è il riconoscimento di una costituzione, niente di così anarchico…
Inoltre è vero che alle società segrete appartenevano membri della borghesia ed intellettuali e che il fine ultimo delle stesse è a conoscenza solo del vertice della struttura piramidale, ma all’epoca questa non è che l’unica possibilità di un’organizzazione segreta per difendersi dalla repressione.
Che questa la Massoneria attuale sia altra cosa non c’è bisogno di dirlo, anche perché (mi sembra evidente) non ci sono più ideali progressisti (o Licio Gelli è considerato un comunista?). E, soprattutto, mancano le premesse per essere così “segrete”.
Perché il movimento neofascista osteggia la Massoneria?
Bisogna riconoscere a questo movimento una matrice anticapitalista e antiamericana: d’altronde il fascismo stesso nasce come una “evoluzione” del pensiero socialista di Mussolini in chiave fortemente gerarchica ed autoritaria (nulla da invidiare a Stalin). Quindi vede come sabbia negli occhi il potere economico americano, le istanze progressiste (anche quelle dell’ottocento) e quelle rivoluzionarie (sempre nell’ottocento). Ora, siccome la Massoneria è attualmente trasversale e transnazionale, questo urta contro le istanze nazionaliste di chi si professa neofascista (e non postfascista alla Fini). Unire questo all’internazionalismo attuale in virtù dell’aderenza alla Massoneria da parte dei rivoluzionari è assolutamente strumentale per dimostrare le loro tesi del complotto “pluto-giudaico-massone”. Infatti il programma che leggete della Massoneria su Thule italia e quello che più spaventa i “moderati”, ma non è quello,ad esempio, della Giovine Italia di Mazzini, che recita:

le moltitudini non sono mai dottrinarie, non sanno di epoca o transizione: sanno di benessere e malessere – di libertà e schiavitù – di miseria e miglioramento, ecco tutto… Gli iniziatori delle insurrezioni in Italia saranno padroni sempre delle moltitudini…

non mi sembra un concetto anarchico…
certo che anche per lui:

La ingiustizia la più palpabile si è che il piccolo numero goda nell’ozio, mentre il gran numero lavora, si consuma, soffre e spesso è privo del bisognevole. Questo disordine spaventevole ha luogo perché le cose sulla terra sono disposte in maniera che i beni d’ogni specie presso alcuni non sono distribuiti agli altri che con crudele parsimonia

però

la classe media, rinunciando all’egoismo ed all’individualismo, riconoscerebbe spontaneamente la validità delle richieste dei lavoratori mediante l’unione del capitale, dell’intelletto, del lavoro

quindi, la creazione di uno stato democratico, concetto rivoluzionario rispetto alla Restaurazione, ma non così rivoluzionario come le istanze anarchiche contemporanee

facendo un grosso salto temporale, quello di Licio Gelli recita:
Pregiudiziale è che oggi ogni attività secondo quanto sub a) e b) trovi protagonista e gestore un Governo deciso ad essere non già autoritario bensì soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi esistenti.
Così è evidente che le forze dell'ordine possono essere mobilitate per ripulire il Paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi e condanni rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda.

non è il massimo del progressista…
ma, per l’appunto

Chi è questo Gelli? - si chiedono Turone e Colombo. Quasi sconosciuto, allora, dal grande pubblico, era il Maestro Venerabile della loggia massonica Propaganda 2, che riuniva la crema del potere italiano. C’era la fila, per ottenere udienza da Gelli nella sua suite all’hotel Excelsior, in via Veneto, a Roma. La loggia era segreta, per non mettere in imbarazzo i suoi potenti iscritti, dispensati anche dalle ritualità massoniche. Bastava la sostanza.
Gelli era arrivato al vertice della P2 dopo una onorata carriera come fascista, simpatizzante della Repubblica di Salò, doppiogiochista con la Resistenza, collaboratore dei servizi segreti inglesi e americani, infine agente segreto della Repubblica italiana. Volonteroso funzionario del Doppio Stato: soldato, come tanti altri fascisti e nazisti, arruolato nell’esercito invisibile che gli Alleati avevano approntato, dopo la vittoria contro Hitler e Missolini, per combattere la «guerra non ortodossa» contro il comunismo. Entrato nella massoneria, aveva contribuito a selezionare, dentro l’esercito, gli ufficiali anticomunisti disposti ad avventure golpiste. Nel colpo di Stato (tentato) del 1970 aveva avuto un ruolo di tutto rispetto: suo era l’incarico di entrare al Quirinale e trarre in arresto il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, quello che mandava telegrammi a raffica che finivano sempre con un bel «viva la Resistenza, viva l’Italia». Poi il golpe non ci fu, sospeso forse dagli americani, ma la «guerra non ortodossa» continuò, con una serie di stragi che insanguinarono l’Italia. Fino al 1974, anno di svolta. Allora la strategia della guerra segreta contro il comunismo cambiò: basta con la contrapposizione diretta, con i progetti apertamente golpisti, sostituiti da una più flessibile occupazione, attraverso uomini fidati, di tutti gli ambiti della società, di tutti i centri di potere.[g] La massoneria (o almeno una parte di essa) fornisce le strutture e le coperture necessarie a organizzare questo club del Doppio Stato, questo circolo dell’oltranzismo atlantico[/g]. Nasce la P2 di Licio Gelli. In cui poi, all’italiana, entrano anche (e per alcuni soprattutto) le protezioni, le carriere, gli affari e gli affarucci. Ma tutto ciò, tra il 1980 e il 1981, Turone e Colombo ancora non lo sapevano, non lo immaginavano neanche. I due andavano avanti per la loro strada, a districare i misteri del caso Sindona

http://digilander.libero.it/infoprc/gelli.html

non mi riesce difficile pensare che per un neofascista “puro” Gelli sia un traditore (anche se le connivenze tra neofascisti e servizi segreti sono alla base della parentesi stragista)
ma stiamo attenti, Proudhon non è Mazzini, e neanche Gelli, e chi cerca di porli sullo stesso piano distorce la realtà…

a bientot…
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progressus ad originem, regressus ad futurum
Inviato il: 31/5/2006 23:10
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  •  andycap
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Re: Anarchia
#878
Ho qualche dubbio
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x santa...
leggo ora quanto hai scritto sulla massoneria...
fermo restando che si rimane ciascuno della sua idea, non ti sto dando del neofascista, sia chiaro...
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Citazione:
progressus ad originem, regressus ad futurum
Inviato il: 31/5/2006 23:15
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Anarchia
#879
Sono certo di non sapere
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Nike13,già faccio fatica a seguire questo mega post sull'anarchia,ma mi spieghi cosa centra neanche la paraculaggine non è acqua quando Flò ha ringraziato Santa per aver postato l'immagine che lei stessa non sapeva come fare?
E' per caso un motto anarchico che non conosco?
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 31/5/2006 23:28
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#880
Ho qualche dubbio
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non ho capito bene la storia del rendimento comunque e' l'operaio che non vuole diventare socio. Dovrebbe partecipare alle spese e rendere incerto il compenso.
il tuo amico spende tot per fare l'officina... arriva tizio e si mette a lavorare con lui:
1) il tuo amico gli dà l'esatto compenso di ogni lavoro che tizio svolge
2) il tuo amico dà uno stipendio a tizio, quindi trattiene per sè la differenza tra la somma dei lavori che tizio svolge in un mese e lo stipendio a tizio.
se questa differenza è negativa il tuo amico è un santo, ma generalmente non è così...
quando il tuo amico ha trattenuto a tizio una cifra pari a tot/2, tizio è a tutti gli effetti socio...
se credi che la partecipazione alle spese sia un problema, stai implicitamente dicendo che le condizioni del tuo amico sono sfavorevoli rispetto ad un salariato, allora perchè il tuo amico non va a fare il salariato da qualcun'altro, e si risparmia le beghe? te lo dico io, perchè così guadagna sul lavoro di altri...
_________________
Citazione:
progressus ad originem, regressus ad futurum
Inviato il: 31/5/2006 23:42
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#881
Dubito ormai di tutto
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"Non mi cadere dalla sedia:"
+++++
eh eh, quando leggo i tuoi post, metto le cinture !

"per beni "primari" intendo quelli di cui tutti,indipendentemente dalle proprie inclinazioni o scelte,usufruiscono necessariamente...entrambi abbiamo bisogno dell'acqua,e non solo per quello."
+++++
ok aria e acqua, possibilmente pulite, poi ?

carne ? pesce ? o tofu per i vegetariani ?
zucchero ? o miele per i salutisti come me ?
robe senza glutine per chi ha la celiachia ?
e' piu' necessaira la pasta o il riso o tutti e due ??
sono tutte scelte individuali ! ! !
Inviato il: 31/5/2006 23:43
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#882
Ho qualche dubbio
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Lo studio di Epiphanius non perde una virgola del suo valore per il fatto di essere stato proposto da un sito di estrema destra, purtroppo l’unico che lo propone nella sua interezza

ammetto l'ignoranza, ho cercato epiphanius in ogni dove, e l'ho solo trovato in siti dichiaratamente fascisti e cattolici oltranzisti, senza peraltro riuscire a trovare uno straccio di notizia sulla sua biografia...
mi puoi aiutare? altrimenti per me non rimane che un anonimo revisionista:
come chiedere a Priebke un giudizio sugli ebrei...
_________________
Citazione:
progressus ad originem, regressus ad futurum
Inviato il: 31/5/2006 23:55
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#883
Dubito ormai di tutto
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"il tuo amico spende tot per fare l'officina... arriva tizio e si mette a lavorare con lui:
1) il tuo amico gli dà l'esatto compenso di ogni lavoro che tizio svolge
2) il tuo amico dà uno stipendio a tizio, quindi trattiene per sè la differenza tra la somma dei lavori che tizio svolge in un mese e lo stipendio a tizio.
se questa differenza è negativa il tuo amico è un santo, ma generalmente non è così...
quando il tuo amico ha trattenuto a tizio una cifra pari a tot/2, tizio è a tutti gli effetti socio...
se credi che la partecipazione alle spese sia un problema, stai implicitamente dicendo che le condizioni del tuo amico sono sfavorevoli rispetto ad un salariato, allora perchè il tuo amico non va a fare il salariato da qualcun'altro, e si risparmia le beghe? te lo dico io, perchè così guadagna sul lavoro di altri..."
+++++++++++++++++++++++
ma ti rendi conto del determinismo e della staticita' che viene fuori da quello che dici ?
al mio amico puo stare bene chiudere in pari per 2 anni perche' ha un progetto in testa ed e' convinto di farcela alla fine. oppure perche' non ha voglia di timbrare il cartellino e ubbidire a un capo idiota. oppure al contrario l'operaio vuole staccare alle 6 mentre il titolare ci mette l'anima e stacca alle 10 di sera. che ne sai tu. e che ne so io, e infatti non pretendo di dire che uno deve fare il socio e quando lo diventa.
inizi a farmi paura.
e aggiungo: sai prevedere il futuro ? sai se tra 3 anni gli affari andranno meglio o peggio ? ti va di assumerti il rischio ? ti va di prenderti sulle spalle qualche debito ?
e se ne ho voglia poi ne aggiungo ancora.
ricordo una videoteca con 2 soci che andava benissimo ma si facevano il culo, e dopo un po' uno e' uscito dalla societa' e si e' fatto assumere come dipendente perche' si era rotto di farsi il mazzo. le persone hanno preferenze individuali.
e comunque grazie, perche' e' stato un post chiarificatore. credo di aver capito molto meglio cosa vogliono gli anarchici.
Inviato il: 1/6/2006 0:01
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#884
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/3/2006
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Escludendo l’ignoranza, se uno “istruito” fa certe affermazioni, non rimane che la malafede.
Tra l’XI e il XII secolo, sta parlando dell’Europa delle Cattedrali...


nè ignoranza nè malafede:

Le tensioni esplosero nel 1045 con l'elezione ad arcivescovo di Milano di Guido da Velate (1045-1071), successore di un personaggio, già molto discusso, come Ariberto da Intimiano (n. 967, arcivescovo: 1018-1045).
Quest'ultimo, un uomo molto potente ed influente, che aveva interpretato alla lettera il suo ruolo di feudatario, era stato il signore assoluto della città e di un vasto territorio che si estendeva sulla Lombardia, Piemonte, Liguria e parte dell'Emilia. Ariberto lottò tutta la vita per mantenere l'autonomia dall'impero, da una parte, ma anche per tenere soggiogati i valvassori, i nobili minori, dall'altra.
Fu la crescita d'importanza di questi ultimi, ma soprattutto della nascente borghesia, a creare una nuova esigenza di maggiore uguaglianza tra i ceti e di più onestà e moralità nel clero.

http://www.eresie.it/id285.htm

e ancora:
Fenomeno dell’XI secolo, la città Comune si colora appunto nella penisola italiana di tensioni e contenuti volontariamente guerreschi; una rivoluzione interna al sistema e una rivoluzione più o meno riuscita sul piano internazionale, per il suo rapporto conflittuale con 1’Impero .
"perchè la storia" vol. 2
a bientot
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Inviato il: 1/6/2006 0:12
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#885
Ho qualche dubbio
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ma ti rendi conto del determinismo e della staticita' che viene fuori da quello che dici ?
al mio amico puo stare bene chiudere in pari per 2 anni perche' ha un progetto in testa ed e' convinto di farcela alla fine.
oppure perche' non ha voglia di timbrare il cartellino e ubbidire a un capo idiota. oppure al contrario l'operaio vuole staccare alle 6 mentre il titolare ci mette l'anima e stacca alle 10 di sera. che ne sai tu. e che ne so io, e infatti non pretendo di dire che uno deve fare il socio e quando lo diventa.
inizi a farmi paura.
e aggiungo: sai prevedere il futuro ? sai se tra 3 anni gli affari andranno meglio o peggio ? ti va di assumerti il rischio ? ti va di prenderti sulle spalle qualche debito ?
e se ne ho voglia poi ne aggiungo ancora.


sul voler chidere dopo 2 anni si potrebbe dire che allora non dà garanzie a chi lavora sotto di lui (che dopo due anni si deve trovare un altro lavoro)
per quanto riguarda il capo idiota, questo stabilisce il fatto che lui presume di non esserlo, e che comunque prefersice sfangare questa possibilità e proiettarla su qualcun'altro...
se uno stacca alle 6 e l'altro stacca alle 10, possono guadagnare in base al loro lavor, lui prenderebbe comunque di più, no?
le ulitme domande valgono per chiunque, quindi sono inutili...
il problema è che a nessun padrone viene in mente di prendersi l'operaio come socio quando, come ti ho illustrato prima, il guadagno che ne ha ricavato è pari alla metà dell'investimento iniziale. E c'è un motivo, ma tu continui a sfuggirlo...
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Inviato il: 1/6/2006 0:21
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#886
Ho qualche dubbio
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Ad esempio se vado direttamente da Pino per scambiare vino contro farina come ci pare a noi, oppure se dobbiamo portare tutto al magazzino dove poi qualcuno cura la distribuzione, o qualche altra roba simile. La domanda vale sia per gli scambi all'interno della comunita' che per quelli tra un membro della comunita' e l'esterno. Grazie.

a me personalmente questa storia del magazzino non mi convince, non mi ricordo chi l'ha tirata fuori, ma puzza un pò di centralismo...


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Inviato il: 1/6/2006 0:25
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#887
Dubito ormai di tutto
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"sul voler chidere dopo 2 anni si potrebbe dire che allora non dà garanzie a chi lavora sotto di lui (che dopo due anni si deve trovare un altro lavoro)"
+++++++++++++++
ma lo sai che ci sono aziende che falliscono o no ? e poi non ho detto che vuole chiudere dopo 2 anni, ho detto il contrario, rileggi. chiudere in pari vuol dire non avere profitti per quell'anno. mai sentito ?

"per quanto riguarda il capo idiota, questo stabilisce il fatto che lui presume di non esserlo,"
+++++++++
il che e' un peccato secondo la tua teoria ? c'e' un postulato in cui si dice che bisogna presumersi idioti ?

"e che comunque prefersice sfangare questa possibilità e proiettarla su qualcun'altro..."
+++++++++
sa fare bene il suo mestiere e sa trattare bene i dipendenti, mentre il suo capo precedente era un rompipalle, quindi si e' messo per conto suo.
un altro peccato ?

se uno stacca alle 6 e l'altro stacca alle 10, possono guadagnare in base al loro lavor, lui prenderebbe comunque di più, no?
++++++++
leggiti il caso che ho aggiunto al post di sopra.
fare impresa non e' un gioco matematico. lo garantisco.

...ma la cosa piu' bella e' che tu vai dietro a tutti i casi che ho buttato li' di getto come esempio e li contesti uno per uno...cioe' tu sei davvero convinto che il tutto sia un giochetto matematico, e che tutti faremmo le stesse scelte nelle stesse condizioni. individuo = zero. siamo tutti robot. non ho parole.

...ma se poi aggiungiamo anche quello che diceva Florizel, che determina la dieta necessaria universale...pian piano tutto diventa molto chiaro...

[e...il ragioniere puo' essere dipendente o deve essere socio pure lui ? credi che sia facile determinare i costi/ricavi legati a un prodotto/progetto/area aziendale ? sai a cosa serve la contabilita' analitica e quante risorse assorbe ? ...]










Inviato il: 1/6/2006 0:39
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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#888
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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banditCitazione:
...ma se poi aggiungiamo anche quello che diceva Florizel, che determina la dieta necessaria universale...pian piano tutto diventa molto chiaro...


Guarda,per le spiegazioni temo che dovrai aspettare ancora un po',sto seguendo Matrix,ma ti tengo d'occhio...

Non scappo,tranquillo...
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 1/6/2006 1:23
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#889
Dubito ormai di tutto
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...dove vuoi che vada...con le guardie ROSSE armate messe da Andycap in ogni angolo...
vi leggero' volentieri domani ma forse non potro' rispondere (finalmente !)
buonanotte
Inviato il: 1/6/2006 1:41
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#890
Ho qualche dubbio
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ricevo e inoltro:
Alcune precisazioni in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate da Oriana
Fallaci a un settimanale statunitense.
Siamo in qualche modo costretti a farle perché - come spesso accade -
l'identità e la storia politica degli anarchici sono state utilizzate
provocatoriamente e in maniera del tutto distorta.
Da alcuni anni, ormai, Oriana Fallaci si fa interprete dei più biechi e
viscerali istinti di odio e discriminazione, e il suo livore contro tutto ciò
che non sia bianco, cristiano e occidentale ha raggiunto livelli talmente
parossistici che saremmo tentati di non prenderla più molto sul serio.
Ma il delirio xenofobo di un personaggio pubblico come Oriana Fallaci gode,
purtroppo, di una copertura mediatica talmente rilevante che, alla fine, un
personaggio del genere raggiunge il suo narcisistico scopo: diffondere idee e
contenuti di violenza e razzismo anche per soddisfare il proprio desiderio di
onnipotenza.
Oriana Fallaci, nella sua umana disperazione, incarna quel cortocircuito
culturale che da anni ormai affligge il mondo occidentale, lo stesso
cortocircuito secondo il quale è giusto e legittimo reprimere in nome della
libertà, uccidere per conto della democrazia, discriminare in difesa
dell'uguaglianza. Nell'identificare il nuovo nazismo nell'Islam, Oriana
Fallaci sembra non accorgersi di essere ella stessa una specie di nazista.
Tutte le religioni sono, per noi, uno strumento di potere e di dominio, ma la
nostra lotta per la libertà da ogni condizionamento clericale o religioso
degli individui e della società non ha nulla a che fare con la visione
oscurantista di Oriana Fallaci. Gli scontri di civiltà che eccitano tanto la
fantasia dei guerrafondai come Fallaci non appartengono al patrimonio
culturale e politico dell'anarchismo, perché gli anarchici sono
internazionalisti e antirazzisti per definizione.
Proprio per questo noi non abbiamo - né vogliamo avere - nulla a che fare con
questa persona, la quale farebbe meglio a non millantare amicizie o comunanza
d'intenti con gli anarchici di Carrara o di qualunque altro posto nel mondo.
Non si permetta la signora Fallaci, o chi per lei, di usare il nostro nome per
pubblicizzare i suoi deliri di distruzione, siano essi di una moschea in
Toscana o di tutto ciò che non rientra nei suoi schemi bigotti e reazionari.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
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Inviato il: 1/6/2006 8:49
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#891
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/3/2006
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Citazione:

bandit ha scritto:
...dove vuoi che vada...con le guardie ROSSE armate messe da Andycap in ogni angolo...
vi leggero' volentieri domani ma forse non potro' rispondere (finalmente !)
buonanotte


uh... buona questa... ma anche tu a confusione non vai male... quello che dici tu sull'impresa è incontrovertibile in regime capitalista (anche se ti faccio notare che c'è la liberta di un socio di fare un passo indietro e diventare salariato, ma non il contrario, e continui a non spiegarmi perchè), ma noi stiamo parlando in una società dove non ci interessa guadagnare sul sudore altrui... (e senza guardie rosse, provò!!)

buon tea (visto che sei salutista, hai mai provato la malva, o la camomilla, o una tisana di serpillo ed equiseto?)
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Inviato il: 1/6/2006 8:54
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#892
Dubito ormai di tutto
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"ti faccio notare che c'è la liberta di un socio di fare un passo indietro e diventare salariato, ma non il contrario, e continui a non spiegarmi perchè"
+++++++++++++
a parte che non hai mai formulato la domanda in questi termini, ma la risposta e' semplicissima: NON E' VERO.
Inviato il: 1/6/2006 10:48
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#893
Dubito ormai di tutto
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"buon tea (visto che sei salutista, hai mai provato la malva, o la camomilla, o una tisana di serpillo ed equiseto?)"
++++++++++++
si' grazie ma contro il liberticitismo (per quanto creativamente mascherato) non mi calma nemmeno l'anestesia
Inviato il: 1/6/2006 11:17
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  •  padma
      padma
Re: Anarchia
#894
Mi sento vacillare
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si' grazie ma contro il liberticitismo (per quanto creativamente mascherato) non mi calma nemmeno l'anestesia

mah.. libertà e liberismo non c'entrano nemmeno dipinti (come direbbe massimo)

o credi nella mano invisibile?

Proletariato in armi>il momento è giunto!
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The assumption that what currently exists must necessarily exist is the acid that corrodes all visionary thinking.
M.Bookchin
Inviato il: 1/6/2006 11:50
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Re: Anarchia
#895
Sono certo di non sapere
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Ciao Andycap

per quanto riguarda la Massoneria diciamo che una mia idea me la sono fatta.
Ne potremo parlare in qualche topic dedicato magari, quando vuoi.

Capitolo Epiphanius.
Epiphanius è uno pseudonimo sotto il quale si celano due ricercatori che in gergo si chiamano "insider".

Hanno conosciuto le organizzazioni esoteriche dall'interno, ed in questo modo sono venuti a capo di documenti ed informazioni difficilmente reperibili ai non addetti ai lavori.

Il loro libro "Massoneria e sette segrete" è una miniera di informazioni, tutte documentate da innumerevoli fonti comparate.
Come ogni libro, andrebbe letto soffermandsoi sui fatti descritti, usando il proprio giudizio per stabilirne l'attendibilità.

Ma è un lavoro che fatto sul testo.

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 1/6/2006 12:25
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  •  bandit
      bandit
Re: Anarchia
#896
Dubito ormai di tutto
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"mah.. libertà e liberismo non c'entrano nemmeno dipinti (come direbbe massimo)
o credi nella mano invisibile?
Proletariato in armi>il momento è giunto!"
++++++++++++++
spero che tu NON abbia letto tutti i post di questo forum, altrimenti se questo e' il contributo che puoi dare a questo punto...

ma almeno adesso e' tutto piu' chiaro:

"Proletariato in armi>il momento è giunto!"

bene bene, no comment. vediamo adesso chi intende seguirti.
Inviato il: 1/6/2006 12:27
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#897
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/3/2006
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Epiphanius è uno pseudonimo sotto il quale si celano due ricercatori che in gergo si chiamano "insider".
grazie... hai anche i loro nomi ?
a buon rendere..
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Inviato il: 1/6/2006 13:26
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  •  andycap
      andycap
Re: Anarchia
#898
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/3/2006
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Citazione:

bandit ha scritto:
"ti faccio notare che c'è la liberta di un socio di fare un passo indietro e diventare salariato, ma non il contrario, e continui a non spiegarmi perchè"
+++++++++++++
a parte che non hai mai formulato la domanda in questi termini, ma la risposta e' semplicissima: NON E' VERO.


io e te parliamo lingue diverse avevo scritto:
"perché dopo che il suo operaio non ha reso quanto la metà del suo sforzo iniziale, non lo considera socio? "
se mi dici che questo succede di norma e che l'eccezione è che il salariato costringe il padrone a tenerlo a salario, io e te viviamo anche in mondi diversi...
comunque non temere, per quanto ti farebbe piacere una conferma, io non mi metto in armi...(ma potrei capire chi lo fa, se sbatte contro il muro dell'ipocrisia "liberista")
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Inviato il: 1/6/2006 13:34
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Re: Anarchia
#899
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
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grazie... hai anche i loro nomi ?

certo, se vuoi te li dico anche, ma dopo dovrei ucciderti.

( )

Diciamo che sono notizie confidenziali.

Blessed be
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Inviato il: 1/6/2006 13:46
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Anarchia
#900
Sono certo di non sapere
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Citazione:
certo, se vuoi te li dico anche, ma dopo dovrei ucciderti.


Eh,questi incappucciati,ne sanno una più del diavolo

Santa comincio a fare qualche crocetta su NWO Buzzword Bingo?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 1/6/2006 13:55
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