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  Anarchia

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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#391
Sono certo di non sapere
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banditCitazione:
Si tratta solo di ammettere se il libero scambio e' ammesso e auspicabile oppure no. E se no, di riconoscere che e' operante una forma di autorita' ad impedirlo e regolarlo.


Evidentemente,abbiamo due diverse concezioni di "libero scambio".
Per te significa,per quello che sono riuscita a decifrare,che devi sentirti libero di creare un mercato illimitato,che diventa un fine;
per me significa invece che tale "scambio" non è il fine dell'attività umana,ma il mezzo per vivere meglio.
Nel primo caso,il tuo,l'introito ha un peso notevole,perchè implica necessariamente l'investimento,e quello al mio paese si chiama "capitale".

Nel secondo caso,il mio,nella costituzione di piccole comunità quel capitale non sarebbe necessario,perchè imploderebbe.Al suo posto sarebbe necessaria solo una microeconomia i cui mezzi di produzione NON appartengono a nessuno,atta a soddisfare i bisogni della comunità tutta,e non del singolo produttore,la cui sola autorità su tutti sarebbe più che evidente.

Citazione:
Ora, qui mi sa che non scappi piu'.

Ti sembro una che scappa?
Tutt'al più scappo con Robin

Citazione:
primo caso: lei non mi vuole. (.....)sta di fatto che io non becco niente. Siamo nel libero mercato e tra me e lei non avviene nessuno scambio.
Secondo caso: lei mi vuole, e c'e' il contatto. Siamo nel libero mercato e avviene lo "scambio".
Terzo caso: lei mi vuole, ma il contatto viene impedito da altri che hanno il potere di impedirlo (i genitori = l'autorita'). Qui NON siamo nel libero mercato.

Tutto questo,bandit,solo per tentare di dimostrare che il "liberismo" non è figlio legittimo del potere statale?o che in una società anarchica tu,"povero" imprenditore,non potresti sopravvivere?
Fammi capire,se la bionda non ha un'autorità che la obblighi a dover ringraziare qualcuno per la sua sopravvivenza ,se non se stessa e le persone che le sono intorno tramite mutuo appoggio,è un grosso problema,per te?
Se ti pare che io non abbia recepito la "metafora",puoi sempre sostituire te e la bionda con i dovuti soggetto e complemento oggetto,e si riparte da capo.
Nessun problema,ok?

Citazione:
siamo in questa bellissima comunita', e un bel giorno io voglio fare uno scambio con tizio, e tizio e' con me d'accordo: possiamo o no fare lo scambio ? Se si, siamo nel libero mercato

Parli di baratto?
Oppure stai affermando che l'"anarchia" non è tale se non consente a te di farti i soldi sui bisogni delle persone?
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 14/5/2006 22:59
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Re: Anarchia
#392
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
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siamo in questa bellissima comunita', e un bel giorno io voglio fare uno scambio con tizio, e tizio e' con me d'accordo: possiamo o no fare lo scambio ? Se si, siamo nel libero mercato. Se no, evidentemente qualcuno ce lo impedisce, e allora vorrei capire cosa ci sta a fare il cartello "anarchia" davanti al paesotto.

Appunto...

Non che si debba vietare lo scambio di qualcosa, ma che ci deve essere un modo esterno al libero scambio/mercato per regolarne le malfunzioni

Esiste già: è la coscienza.
Inviato il: 14/5/2006 23:10
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  •  franco8
      franco8
Re: Anarchia
#393
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
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Credo come per la questioone "proprietà" così anche la questione mercato il problema sia che non si può generalizzare ( un mini non cagatur, mi pare, almeno per la questione proprietà).

Dobbiamo porci il problema: Di cosa si fa "mercato"?
Cosa è giusto che sia determinato da "leggi di mercato" e cosa no?

Il punto (il vero pericolo) è quello: La Mercificazione dell' Uomo.

(più sintetico di così)
Wappenmunzen a tutti!
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 15/5/2006 0:27
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Re: Anarchia
#394
Sono certo di non sapere
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Cosa è giusto che sia determinato da "leggi di mercato" e cosa no?

Wappenmunzen e prosperità a tutti anche da parte mia.

Il libero mercato significa solo che ognuno può scambiare quello che vuole con chi vuole senza interferenze.

E’ semplice.

Quello che gli “anti liberali” (chiedo scusa per le antipatiche etichette, è per la sintesi) temono sono le conseguenze di questo libero scambio, ovvero, riprendendo la domanda di Franco8, che alla lunga questa libertà porti a posizioni di privilegio in cui i più scaltri, alla lunga, sottomettano i più deboli.

Di questo si parla.

Quello che io vado ripetendo in maniera noiosa e poco comprensibile, è che questo libero scambio, questa libertà, è la condizione naturale che si verifica in assenza di autorità che dirige dall’alto.

E’ il rapporto uomo a uomo, senza stati e saggi che intervengono, senza codici scritti e testi sacri.

Se di questa libertà si temono le conseguenze, ovvero che alla lunga lo scaltro sottometta il debole, non ci si può dire anarchici.

Perché se si è contrari al libero scambio, allora si richiede la presenza di una autorità che lo impedisca.

Nessuna autorità, scambio quel che voglio con chi voglio (e si dimostri il contrario)
Presenza di autorità, me lo possono impedire.

La questione è più che semplice.

Pausania:
E insomma mi dai ragione, il libero scambio non è la soluzione ultima per ogni genere di ingiustizia... e che quindi serve qualcosa che lo regoli, nel senso di non permettergli di creare condizioni di sfavore per qualcuno

Opinione legittima, ma sicuramente non anarchica.


Infine, per sdrammatizzare:

presupposto: io voglio la bionda
primo caso: lei non mi vuole. Avra' i suoi motivi (vuole un altro, che puo' anche essere il tuo robin hood, o vuole stare sola, o altri fatti suoi), sta di fatto che io non becco niente. Siamo nel libero mercato e tra me e lei non avviene nessuno scambio.
Secondo caso: lei mi vuole, e c'e' il contatto. Siamo nel libero mercato e avviene lo "scambio".
Terzo caso: lei mi vuole, ma il contatto viene impedito da altri che hanno il potere di impedirlo (i genitori = l'autorita'). Qui NON siamo nel libero mercato.


Quarto caso: lei non mi vuole, allora interviene il Comitato Solidale che giudica la bionda rea di discriminazione classista in quanto rifiuta di sposare un pastore.
Decreta quindi che divenga mia moglie, in nome della Giustizia Sociale.
(in verità io avevo in precedenza corrotto il Comitato con tre pecore per ogni membro, ma si sa, dove ci sono comitati, esiste anche corruzione...)

Blessed be
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Inviato il: 15/5/2006 0:50
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Re: Anarchia
#395
Sono certo di non sapere
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Dimenticavo: anche da parte mia wappenmunzen e figli maschi a tout le monde!

(Ma il Wappemunzen Day si celebra il 6 maggio, per caso?)


___________________________

*whoops!*

Commento sessista! Pago pegno!
Inviato il: 15/5/2006 0:58
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Re: Anarchia
#396
Sono certo di non sapere
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wappenmunzen e figli maschi a tout le monde!



Comunicato
__________

Il Comitato Solidale decreta che il compagno PAXTIBI circoli per due settimane all’interno della comunità con abiti femminili affinché impari i valori della Tolleranza, del Rispetto delle Diversità e non ricada mai più nell’errore della discriminazione sessista.
__________
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Inviato il: 15/5/2006 1:16
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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#397
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Citazione:
(Ma il Wappemunzen Day si celebra il 6 maggio, per caso?)


Se il compagno PAXTIBI o il compagno SANTARUINA ce la spiegano,ridiamo anche noi.

Per quanto riguarda la pratica degli abiti femminili,in anarchia nessuno esercita un potere su nessun'altro,quindi niente svergognamento.
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Inviato il: 15/5/2006 1:25
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Re: Anarchia
#398
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Alla faccia della tolleranza!... vabbè, non peggioriamo la situazione, ma niente pacche solidali stavolta, eh!?

Inviato il: 15/5/2006 1:26
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Anarchia
#399
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Consiglierei alla Redazione di scrivere per affermare la necessità di riscrivere tutti i libri di etica e filosofia degli ultimi 2000 anni, perché è finalmente stata data la definizione di

libertà: fare tutto il cazzo che mi pare a me, e chi dice che non posso fare ogni dannata cosa che mi passa per la mente sarà posto in una apposita lista nella homepage di luogocomune.net e additato alla pubblica gogna come agente del Nuovo Ordine Mondiale, frammassone, apostata della fede e scomunicato; nonché accusato di veneficio, magia bianca e nera e di collusione col nemico
Inviato il: 15/5/2006 1:42
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Re: Anarchia
#400
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Contro Comunicato

Il precedente comunicato a danno del compagno PAXTIBI è revocato poichè sono emerse prove compromettenti che attestano che il Comitato Solidale è stato influenzato nella sua scelta dal dono di numero 8 pecore di provenienza ignota con il chiaro intento di ottenere un decreto a danno dello stesso compagno Paxtibi.

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Inviato il: 15/5/2006 1:44
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Re: Anarchia
#401
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Pausania, cominciano a mancare gli argomenti?

Possiamo cominciare con il definire libertà, magari, e cercare di definire anche chi ha il compito di fare in modo che questa non si traduca nel fare tutto il cazzo che mi pare a me.

O meglio, nel momento che parliamo di Anarchia, cercare di definire a chi spetti questo compito all'interno dell'organizzazione Anarchica.

Abbiamo già visto che è meglio diffidare del Comitato Solidale.

Blessed be


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Inviato il: 15/5/2006 1:49
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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#402
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franco8Citazione:
Dobbiamo porci il problema: Di cosa si fa "mercato"?


Secondo me il problema è un altro:cosa si intende per mercato,in un contesto anarchico?E può esistere,detto concetto?
Ed anche:chi sarebbero i protagonisti di questo mercato?Chi i produttori,e chi i destinatari?

SantaruinaCitazione:
alla lunga questa libertà porti a posizioni di privilegio in cui i più scaltri, alla lunga, sottomettano i più deboli (...)questo libero scambio, questa libertà, è la condizione naturale che si verifica in assenza di autorità che dirige dall’alto (...)Se di questa libertà si temono le conseguenze, ovvero che alla lunga lo scaltro sottometta il debole, non ci si può dire anarchici.


Cioè,stai affermando che gli anarchici debbano preventivare che "libertà" implica il diritto di una o più persone di esercitare un potere su altre,ed assumerlo come "diritto naturale"?!
Guarda che se non fosse esistito il "potere",ma nemmeno l'idea anarchica sarebbe esistita,Santa.


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Inviato il: 15/5/2006 1:52
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Re: Anarchia
#403
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Cioè,stai affermando che gli anarchici debbano preventivare che "libertà" implica il diritto di una o più persone di esercitare un potere su altre,ed assumerlo come "diritto naturale"?!

No, il contrario.
Sto dicendo che ciò che gli anarchici anti liberisti temono è che la libertà del singolo porti a posizioni di privilegio di alcuni a danno di altri.

Non sto dicendo che devono rassegnarsi a questo fatto, sto dicendo che lo temono.

Da qui l'invocazione di comitati, di controlli e di divieti (non è giusto che...) che a mio parere finiscono per essere in antitesi con l'anarchia stessa.

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Inviato il: 15/5/2006 1:56
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  •  florizel
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Re: Anarchia
#404
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SantaruinaCitazione:
se si è contrari al libero scambio, allora si richiede la presenza di una autorità che lo impedisca.


Non necessariamente:posso dirti che con te non voglio scambiare,perchè non mi conviene.
E tu puoi invece obbligarmi,creando le condizioni perchè IO abbia bisogno dei tuoi prodotti.
Per questo,l'autorità,economica e/o politica,serve a te.

Citazione:
Quarto caso: lei non mi vuole, allora interviene il Comitato Solidale che giudica la bionda rea di discriminazione classista in quanto rifiuta di sposare un pastore.

La bionda è scappata con Robin Hood,Santa:non aveva la minima intenzione di allevare pecore per il capitale.
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Inviato il: 15/5/2006 2:00
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  •  florizel
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Re: Anarchia
#405
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SantaruinaCitazione:
Sto dicendo che ciò che gli anarchici anti liberisti temono è che la libertà del singolo porti a posizioni di privilegio di alcuni a danno di altri.


Ipotesi assolutamente inesistente,nel momento in cui il contesto in cui si vive non contiene i presupposti per cui il singolo per arricchirsi debba esercitare posizioni di potere o di privilegio a danni di altri.

Gli anarchi "liberisti",dal momento che temono di non poter esercitare il "diritto" al libero mercato,quindi al potere economico per mantenere in vita il suddetto,quindi al profitto,non possono definirsi anarchici.

Mica per forza dobbiamo vivere nella stessa comunità.

Citazione:
Da qui l'invocazione di comitati, di controlli e di divieti

Questa,Santaruina del mio cuore,te la sei inventata.
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Inviato il: 15/5/2006 2:07
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Re: Anarchia
#406
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Gli anarchi "liberisti",dal momento che temono di non poter esercitare il "diritto" al libero mercato,quindi al potere economico per mantenere in vita il suddetto,quindi al profitto,non possono definirsi anarchici.

Alla fine credo che sia una questione di termini, me ne convinco sempre più.

Questo libero scambio, significa solo che io posso scambiare quello che voglio con chi voglio.

Non necessariamente:posso dirti che con te non voglio scambiare,perchè non mi conviene.
E tu puoi invece obbligarmi,creando le condizioni perchè IO abbia bisogno dei tuoi prodotti.


Io non ti posso obbligare di niente Flo, se tu non vuoi non scambi con me.
Per questo si chiama "libero" mercato, altrimenti sarebbe mercato forzoso.

A quanto pare, io sono un pastore, ma dal momento che voglio scambiare il mio latte divengo un sopraffattore.
E’ un passaggio improprio, che denota poca fiducia nell’uomo, dal momento che si da per scontato che chi scambia liberamente tende anche a diventare oppressivo nei confronti dei suoi simili.

E’ il discorso di prima, quello della poca fiducia nell'uomo.

Ipotesi assolutamente inesistente,nel momento in cui il contesto in cui si vive non contiene i presupposti per cui il singolo per arricchirsi debba esercitare posizioni di potere o di privilegio a danni di altri.

Specificando concretamente questo contesto la discussione ne beneficerà.
Nella visione liberista la situazione è chiara.
Io scambio con te, tu scambi con me se lo vuoi, nessuna interferenza.
Punto.

Ma nella visione "anti liberista", chi mi impedirà di scambiare il mio latte in cambio di, mettiamo, metallo lucente, dal momento che ho scoperto che il falegname è d’accordo anche lui di darmi un suo mobile in cambio di questo metallo?

Chi lo impedisce?

Domanda legittima, credo.

Infine
La bionda è scappata con Robin Hood,Santa:non aveva la minima intenzione di allevare pecore per il capitale

Il Comitato Solidale serve proprio a questo, a rincorrere le bionde che deturpano l’ordine naturale della comunità, e ad evitare che Robin Hood goda di una situazione di privilegio a causa della sua fama.
Dobbiamo o no partire tutti dalle stesse condizioni di partenza?

Che diritto ha Robin di prendersi le donne migliori?
(per sdrammatizzare... )

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Inviato il: 15/5/2006 2:21
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  •  Pausania
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Re: Anarchia
#407
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Provo a citare un po' di persone che sicuramente anarchiche non erano, secondo la definizione di Santaruina:

Bakunin: “che la seria, finale e completa liberazione dei lavoratori è possibile soltanto con una condizione: quella dell’appropriazione del capitale, cioè, le materie prime e gli strumenti del lavoro, inclusi la terra, dall’intero corpo dei lavoratori.”

“vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.” [The Political Philosophy of Bakunin, p. 271]

Quando gli oppressi "insorsero per abolire lo Stato e la proprietà, è allora che nacque l'anarchismo". [Errico Malatesta: His Life and Ideas, p.19]

Negli Usa, come notò Murray Bookchin, "è un problema che l'uso del "termine "libertario" associato specificatamente ad un ideologia anti-autoritaria, venga usato da uno sbandato movimento per il "puro capitalismo" e per il "libero commercio". Non è questo movimento che ha creato la parola, se ne è piuttosto appropriato dal movimento anarchico del [diciannovesimo] secolo. Ed essa deve essere ripresa dagli anti-autoritari.. che provano a parlare alle persone dominate nel loro insieme, non agli egoisti personali che identificano la libertà con l'impresa ed il profitto". Questi anarchici in America devono "riprendersi in pratica una tradizione che è stata snaturata" dalla destra del libero-mercato. [The Modern Crisis, pp. 154-5] E come abbiamo sempre fatto, dobbiamo continuare a chiamare le nostre idee, socialismo libertario.

“l’unica garanzia per non essere derubati dei frutti del proprio lavoro è di possedere gli strumenti del lavoro” [Peter Kropotkin, The Conquest of Bread, p. 145]

In una società anarchica, le numerose associazioni autonome sarebbero gestite da assemblee di massa, dove tutti partecipano, basandosi sulla discussione, dibattito e conflitto cooperativo tra “uguali”, per gestire i compiti diversi tra loro, regolato da un comitato eletto dai soci. Il comitato sarebbe composto da delegati temporaneamente affidati da mandato dall’assemblea, per gestire l’organizzazione, ma senza nessun potere legislativo

“l’uguaglianza non vuole dire una quantità identica, ma opportunità identiche…non commettere l’errore d’identificare l’uguaglianza di libertà con l’uguaglianza obbligata dei campi forzati. La vera uguaglianza anarchica implica libertà, non quantità. Non vuol dire che tutti devono mangiare, bere, vestirsi con le solite cose, fare i soliti lavori, o vivere alla solita maniera. Lontano da questo: anzi il contrario. I bisogni individuali e gusti variano, come variano gli appetiti. Le pari opportunità per soddisfarle costituiscono vera uguaglianza ... libero opportunità espressione ed azione della nostra individualità significa uno sviluppo delle dissomiglianze e variazioni naturali.” (Alexander Berkman - 1977, p.25)


Testi presi da qui
Inviato il: 15/5/2006 2:26
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Re: Anarchia
#408
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E poi sembra quasi che io sia un difensore del turbo capitalismo...

Io sono solo una mente medioevale che giudica i beni materiali come secondari nell’esistenza dell’uomo, sono anti moderno e sono convinto che l’etica protestante che ha dato giustificazione morale al capitalismo sia stata il colpo finale per la completa materializzazione dell’anima umana.

Ma l’anarchia collettivista continua a sembrarmi una religione senza dio, un’idea di società che abbisogna di innumerevoli codici morali per funzionare ma non riconosce nessun potere che li possa legittimare e nel contempo non pone fiducia sufficiente nella bontà dell’uomo che viene sempre visto come potenziale sopraffattore, se lasciato a se stesso.

Ripeto, non condivido l’anarco liberismo di Mises, ma esso è indubbiamente una costruzione coerente con se stessa.

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Inviato il: 15/5/2006 2:38
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  •  Pausania
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Re: Anarchia
#409
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Aggiungo altri elementi sviluppati da pensatori che non sono per niente anarchici:

Anarchists define "private property" (or just "property," for short) as state-protected monopolies of certain objects or privileges which are used to control and exploit others. "Possession," on the other hand, is ownership of things that are not used to exploit others (e.g. a car, a refrigerator, a toothbrush, etc.). Thus many things can be considered as either property or possessions depending on how they are used. To summarise, anarchists are in favour of the kind of property which "cannot be used to exploit another -- those kinds of personal possessions which we accumulate from childhood and which become part of our lives." We are opposed to the kind of property "which can be used only to exploit people -- land and buildings, instruments of production and distribution, raw materials and manufactured articles, money and capital." [Nicholas Walter, About Anarchism, p. 40] As a rule of thumb, anarchists oppose those forms of property which are owned by a few people but which are used by others. This leads to the former controlling the latter and using them to produce a surplus for them (either directly, as in the case of a employee, or indirectly, in the case of a tenant).

"Possession is a right; property is against right. Suppress property while maintaining possession." [Op. Cit., p. 271] As Alexander Berkman frames this distinction, anarchism "abolishes private ownership of the means of production and distribution, and with it goes capitalistic business. Personal possession remains only in the things you use. Thus, your watch is your own, but the watch factory belongs to the people. Land, machinery, and all other public utilities will be collective property, neither to be bought nor sold. Actual use will be considered the only title -- not to ownership but to possession." [What is Anarchism?, p. 217]
Inviato il: 15/5/2006 2:41
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  •  florizel
      florizel
Re: Anarchia
#410
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Citazione:
cominciano a mancare gli argomenti?


Veramente,ragazzi,mi pare che di argomenti,fra "faq",link,discussioni,ce ne sia a iosa,ma vedo che i wappenmunzen riscuotono maggior successo.
Forse è con questo che il potere rende gli uomini schiavi?

Io non ti posso obbligare di niente Flo, se tu non vuoi non scambi con me.
però,se crei le condizioni per impedirmi di dirti di no,mi obblighi,non trovi?
perchè io morire di fame non posso,a meno che non mi auto organizzo con altri per creare le condizioni di sopravvivenza,come minimo.
Che possono anche includere il rubarti una pecora,perchè no?
Tu ne hai 37!
Facciamo due,36 è un brutto numero.

Citazione:
io sono un pastore, ma dal momento che voglio scambiare il mio latte divengo un sopraffattore.

E chi l'ha detto? Tu scambi il tuo latte con qualcuno che ne vuole,ed in cambio avrai quello che non puoi produrre da solo.
Oppure,ti tieni le tue pecore,perchè TUTTI sono in condizione di farselo da sè,il latte. Oppure di scambiarlo con altri pastori.
Mica saresti l'unico produttore di latte e derivati.
Che facciamo,il monopolio di stato?!

Citazione:
nella visione "anti liberista", chi mi impedirà di scambiare il mio latte in cambio di, mettiamo, metallo lucente, dal momento che ho scoperto che il falegname è d’accordo anche lui di darmi un suo mobile in cambio di questo metallo?


Chiamamo il metallo "denaro",ok?
Se partiamo da questo presupposto,la discussione ne beneficerà.

Per sdrammatizzare:

Che diritto ha Robin di prendersi le donne migliori?

Ha il fascino dell'anarchico.
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Re: Anarchia
#411
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Provo a citare un po' di persone che sicuramente anarchiche non erano, secondo la definizione di Santaruina:

Anarchico è quindi chi dice di essere anarchico?

Se troviamo la Sacra Bibbia dell'Anarchia possiamo confrontare il Credo Anarchico e decidere con chiarezza chi sia anrchico e chi no.

Ma l'anarchia non ha sacre Bibbie, altrimenti non sarebbe coerente con se stessa.

Quindi ritorniamo al primo post
Anarchia, assenza di governo.

Il comitato sarebbe composto da delegati temporaneamente affidati da mandato dall’assemblea, per gestire l’organizzazione, ma senza nessun potere legislativo ...

la seria, finale e completa liberazione dei lavoratori è possibile soltanto con una condizione: quella dell’appropriazione del capitale, cioè, le materie prime e gli strumenti del lavoro, inclusi la terra, dall’intero corpo dei lavoratori.”
(e dopo?)

non commettere l’errore d’identificare l’uguaglianza di libertà con l’uguaglianza obbligata dei campi forzati. La vera uguaglianza anarchica implica libertà, non quantità. Non vuol dire che tutti devono mangiare, bere, vestirsi con le solite cose, fare i soliti lavori, o vivere alla solita maniera.
Quest'ultimo mi sembra veramente anrachico, gli altri un po' meno.

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Re: Anarchia
#412
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E tu puoi invece obbligarmi,creando le condizioni perchè IO abbia bisogno dei tuoi prodotti.

Nel caso delle multinazionali – che sarebbero poi il problema principale nell'attuale "mercato libero" – le condizioni che creano sono rappresentate dal sistema politico, su questo dovremmo essere d'accordo, giusto?

Eliminato questo, dovremmo aver tagliato gli artigli alla tigre, nessuno ci imporrà scambi che non desideriamo fare.
Se a voi sembra poco, io non desidererei nulla di più, ve l'assicuro.

Una volta ottenuto questo risultato, Mica per forza dobbiamo vivere nella stessa comunità.

Inviato il: 15/5/2006 2:50
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Re: Anarchia
#413
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Che possono anche includere il rubarti una pecora,perchè no?
Tu ne hai 37!


Veramente 9 ho dovuto darle ai tre membri del comitato per “convincere” la bionda a sposarmi, 8 per il decreto su Paxt... hemmm... 8 le ho perse, quindi me ne rimangono 20.

E comunque il tuo io lo chiamo furto.

E ritorniamo alla questione della proprietà privata.

Ma proprio le mie pecore devi rubare?

E chi l'ha detto? Tu scambi il tuo latte con qualcuno che ne vuole,ed in cambio avrai quello che non puoi produrre da solo.

E questo è il libero mercato, niente più.

Ha il fascino dell'anarchico.

Commento classista, insinui che l’anarchico ha maggior fascino del pastore.
Invoco l’intervento del comitato!
(anzi no, se no rimango senza pecore...)

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Inviato il: 15/5/2006 2:56
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  •  Pausania
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Re: Anarchia
#414
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Santa: Citazione:
Quest'ultimo mi sembra veramente anrachico, gli altri un po' meno


Mi arrendo,domani vado in Wikipedia e in tutti i siti anarchici e chiedo di cambiare, nella bibliografia, l'intestazione: vi presentiamo una serie di titoli di scrittori un po' meno anarchici, i più importanti teorici del movimento un po' meno anarchico

M. Bakunin, "Stato e un po' di Anarchia"
Kropotkin, "La morale quasi anarchica"
E. Malatesta, "Anarchia ma senza esagerare"

Va un po' meglio adesso? E' che sono stati un po' sbrigativi a chiamarli anarchici senza chiedere a chi dovere se costoro erano davvero anarchici.

Inviato il: 15/5/2006 3:01
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  •  florizel
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Re: Anarchia
#415
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Santaruina del mio cuoreCitazione:
Io sono solo una mente medioevale che giudica i beni materiali come secondari nell’esistenza dell’uomo


E le 37 pecorelle,che fai:non le mungi?

Citazione:
sono anti moderno e sono convinto che l’etica protestante che ha dato giustificazione morale al capitalismo sia stata il colpo finale per la completa materializzazione dell’anima umana.


Siamo d'accordo.
Però l'etica cattolica non pare aver fatto di meno peggio.
Ti sembrerà strano,ma leggi qui:

"La polemica di Marx contro la società e contro la religione al servizio degli interessi di classe non colpisce tanto il cattolicesimo, quanto il protestantesimo. I Manoscritti economico-filosofici di Marx, infatti, sono stati scritti a Londra contro una certa società che sicuramente cattolica non era. Il protestante addirittura sostiene, con l'ingenuità e il rigorismo dei calvinisti, il mondo borghese e capitalista perché l'uomo che si realizza da sé sperimenta la benevolenza di Dio."

Io marxista non mi sento,non è che mi ci diventi tu,ora?

Citazione:
l’anarchia collettivista continua a sembrarmi una religione senza dio, un’idea di società che abbisogna di innumerevoli codici morali per funzionare ma non riconosce nessun potere che li possa legittimare e nel contempo non pone fiducia sufficiente nella bontà dell’uomo che viene sempre visto come potenziale sopraffattore, se lasciato a se stesso.


L'anarchia non è una religione,Santa,non è un dogma nè un imposizione,
è semmai un atto di fiducia nel fatto che l'essere umano possa vivere in pace con i suoi simili,e che i codici morali siano ascritti in lui,per cui qualunque potere che li legittimi o li sancisca è un orpello,una piaga che mistifica ed impone loro la staticità come un valore dato una volta per tutte,impossibilitati ad evolversi ed a fiorire perchè atrofizzati dall'abitudine alla delega.

Un abbraccio libertario.

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Inviato il: 15/5/2006 3:11
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  •  florizel
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Re: Anarchia
#416
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Citazione:
Nel caso delle multinazionali – che sarebbero poi il problema principale nell'attuale "mercato libero" – le condizioni che creano sono rappresentate dal sistema politico, su questo dovremmo essere d'accordo, giusto?


Ma non avevi detto che nelle condizioni attuali il mercato libero non esiste?
Eri te o un altro?
Non ricordo più...

Citazione:
Eliminato questo, dovremmo aver tagliato gli artigli alla tigre


Le restano le zanne,paxtibi:
anche se il liberismo non può essere paragonato alla politica economica riservata alle multinazionali,il fatto che abbia bisogno di destreggiarsi nel mercato ha in sè i presupposti del monopolio.Puoi negarlo?
D'altra parte,il fatto che il liberismo di mercato accolga sempre più consensi,non vuole certo dire che stanno diventando tutti anarchici,mi pare.

Ora,a questo un anarchico non può desiderare di opporre un'autorità o uno stato,assolutamente.
Però gli è consentito di esprimere un dissenso senza essere tacciato di contraddizione,o che gli venga subdolamente imputato di invocare enti e comitati come se fossero probiviri,oppure no?

Altrimenti,pare che per forza dobbiamo vivere nella stessa comunità.


SantaruinaCitazione:
E comunque il tuo io lo chiamo furto.

Io chiamo "furto" il possesso di un singolo di 37 pecore e tenersele per sè mentre 35 altre persone muoiono di fame.
A meno che non invochi l'autorità e mi fai manganellare.

Ma proprio le mie pecore devi rubare?

In realtà,tutte quelle "libere" e "selvagge" sono state prese e fatte proprie da persone che vivevano isolate:non ce ne sono più,altrimenti non avrei sfidato i mastini di guardia.

insinui che l’anarchico ha maggior fascino del pastore.

Se il pastore fosse stato anarchico,avrebbe avuto una chance in più.
Ed avrebbe ancora tutte le sue pecore.
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Inviato il: 15/5/2006 3:46
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  •  florizel
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Re: Anarchia
#417
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Citazione:
la seria, finale e completa liberazione dei lavoratori è possibile soltanto con una condizione: quella dell’appropriazione del capitale, cioè, le materie prime e gli strumenti del lavoro, inclusi la terra, dall’intero corpo dei lavoratori.” (e dopo?)


Dopo:collettivizzazione.

E dopo ancora?Socializzazione.

E ancora dopo? Ad libitum.

>sono stati un po' sbrigativi a chiamarli anarchici senza chiedere a chi dovere se costoro erano davvero anarchici.

E noi che ci eravamo illusi...
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Inviato il: 15/5/2006 4:07
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Re: Anarchia
#418
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Ma non avevi detto che nelle condizioni attuali il mercato libero non esiste?
Eri te o un altro?
Non ricordo più...


Ero io, ero io, infatti l'ho scritto tra virgolette...

il liberismo non può essere paragonato alla politica economica riservata alle multinazionali,il fatto che abbia bisogno di destreggiarsi nel mercato ha in sè i presupposti del monopolio.Puoi negarlo?

Non capisco cosa intendi per liberismo qui. Comunque, a me preme che tutti siano liberi di scambiare o di non scambiare come più gli aggrada, per il resto mi va bene tutto.

Inviato il: 15/5/2006 6:53
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Re: Anarchia
#419
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Eh eh eh eh eh ....... cuccati!
Inviato il: 15/5/2006 8:36
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  •  Pausania
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Re: Anarchia
#420
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Professo ignoranza: che vuol dire "cuccati"?

Dunque, per spiegare le lodi del libero mercato siamo arrivati a dire che esso consiste in un libero baratto tra individui. Certamente se si afferma che libero mercato significa tre patate in cambio di un salame, nessuno si prende la briga di creare un comitato per impedire questo genere di scambi. Rimane il fatto però che qui siamo al livello di società neolitica, se si postula che la società si fondi su questo genere di economia.
Ipotizziamo che domani cadano tutte le autorità statali. Non per rivoluzione, ma -diciamo- perché tutti i politici si sono svegliati e hanno capito. Non ci sono stati espropri, perché sono lesivi della libertà, né collettivizzazioni: solo assenza di stato. Non c'è più nessuno che regoli dall'alto la vita degli uomini. Ora, vorrei capire se in questo genere di scenario l'umanità, senza toccare in alcun modo le strutture economiche, ha trovato la via della libertà....
Inviato il: 15/5/2006 10:55
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