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  Psichedelico - ciò che svela la mente

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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#31
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
L'idea di fondo del discorso comunque è che la realtà che investighiamo, anche con la fisica, si basa su delle assunzioni di base, che si possono comunque e sempre fare risalire alla nostra percezione. E se è la percezione stessa ad essere modificata?

Inb effetti è interessante: però ,IMHO,non è possibile "uscire" dal proprio "sistema di base"...Sarebbe un pò come non essere più noi stessi,e allora cosa saremmo? E' un bel paradosso logico.
Citazione:
Sono scettico e materialista come formazione, ma l'idea è quella di sperimentare, no?

Giusto,anche se ilm problema è sempre lo stesso-come riesci ad "evadere" dal tuo sistema di percezione,se questo condiziona TUTTA la realtà circostante?
Delle due l'una: O la "percezione" no ti condiziona in tutto ( e allora si ritorna alle mie "vecchie idee" sul fatto che sia la realtà esterna ad essere vista,non la "percezione") oppure,se è così "totalizzante" non ne esci... Certo il problema è speculare,infatti il dubbio non è se esista una realtà esterna che noi percepiamo (questo mi sembra indubbio ) ma se sia quella dello stato A ("veglia") o quellla dello stato B ("sogno lucido","visione" o come si voglia chiamarlo...). Io propendo per lo stato A,per una srie di motivi (non ultimo l'estrema "soggettività" dello stato B) ma,come al solito,come dimostrarlo?
Inviato il: 13/11/2006 16:41
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#32
Sono certo di non sapere
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Kirbmarc ha scritto:
Citazione:
Da usarsi solo per quelli che sostengono che non esiste realta' al di fuori dell'esperienza sensoriale, che tutto e' materiale e che cio' non e' misurabile e riproducibile non esiste ed altre simili amenita'': gli altri non hanno bisogno di medicinali da usarsi con cautela e possono direttamente passare ad altre pratiche

Divertente questa.Ma non è che invece è un filino il contrario?


E perche' mai dovrebbe essere il contrario? A me sembra perfettamente logico cosi', non al contrario. Il fatto poi che invece, in pratica, succeda quasi sempre il contrario, non e' dimostrazione che la dimostrazione che c'e' gente a cui piace sfondare le porte aperte, ma non e' la condizione piu' proficua.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 13/11/2006 17:45
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
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Citazione:

Kirbmarc ha scritto:
il dubbio non è se esista una realtà esterna che noi percepiamo (questo mi sembra indubbio ) ma se sia quella dello stato A ("veglia") o quellla dello stato B ("sogno lucido","visione" o come si voglia chiamarlo...).

Perche' limitarsi a due stati di coscienza? Se ci si pensa bene sono facilmente riscontrabili almeno 3 stati che seguendo la tua terminologia potrebbero essere SuperA, A e B.
Cio' cambia parecchio il discorso.
Noi ne possiamo regolarmente riconoscere, senza addestramento (ma con un paio di suggerimenti per i disattenti) solo 3, ma qualcuno piu' esperto ne potrebbe indicare anche di piu' di 3.
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Inviato il: 13/11/2006 17:51
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#34
Mi sento vacillare
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Citazione:
la percezione è la chiave, il sistema di riferimento.
Se muta il sistema di riferimento, muta la stessa realtà, in quanto la realtà a livello personale non è altro che la percezione che la determina.


Ciao Padma Ti quoto assolutamente, e aggiungo che non solo il sistema percettivo (le periferiche che digitalizzano le informazioni) ma il sistema elaborativo-cervello (chip-scheda madre- bus) e interpretativo-mente (sistema operativo) sono i filtri che determinano l'apparente realtà simulata dalle nostre menti.
Certo è da determinare se la struttura dell'hardware condiziona inevitabilmente a priori il software o quest'ultimo possiede qualche grado di libertà.
Sono le interessanti domande che John Lilly si è posto per tutta una vita.
Molto intessanti a proposito le analisi di james Kent (devo ancora leggere tutto e in alcuni punti ho delle riserve) che cerca di dare una spiegazione dell'attività delle sostanze psicoattive su base neurofisiologica.
http://www.tripzine.com/pit

Bè per quanto riguarda lo studio della coscienza abbiamo evidentgemente percorso lo stesso sentiero passando per Castaneda , LaBerge e filosofie orientali.
Personalmente durante gli anni universitari mi sono dilettato con i sogni lucidi con modesti risultati...decisamente un'autocoscienza ridotta in ambito onirico.. .Poi con lo stress del lavoro è diventato un disastro.
Cmq ti linko un interessante link (ovviamente in inglese) con intervista al mitico Stephen LaBerge
http://www.futurehi.net/docs/Laberge_WakingDreamer.html

Anch'io mi sono intrigato parecchio con il punto d'unione, che trovo ancora oggi un'ottima metafora....anche se devo dire che la figura di castaneda è alquanto ambigua...cmq sia, affabulatore o scopiazzatore di concetti già noti, le sue rielaborazioni sono assolutamente affascinanti
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Inviato il: 13/11/2006 18:58
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#35
Mi sento vacillare
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Citazione:
Inb effetti è interessante: però ,IMHO,non è possibile "uscire" dal proprio "sistema di base"...Sarebbe un pò come non essere più noi stessi,e allora cosa saremmo? E' un bel paradosso logico.


Ciao Kirbmarc,

Questa affermazione può sembrare assolutmanete vera dal punto di vista logico, ma non è vera dal punto di vista esperenziale. Si possono sperimentare stadi alterati di coscienza dove la normale elaborazione dell'io svanisce

Cosa saremmo? eheheheheh, samadhi, nirvana, satori.

Apparentemente sono parole vuote, ma non per la coscienza che le ha sperimentate.

Potrei dire che rimane solo la coscienza senza memoria, senza oggetto nè soggetto, un puro koan.
Ma se la memoria è ciò che ci rende un'individualità direte voi?
Eppure la coscienza può sperimentare pur senza aggrapparsi a nulla, ancorata nel puro vuoto.
E questa realtà può apparire più reale e coerente del nomale stato di veglia. Illusione della mente? Simulazione? Prodotto di un cervello psicotico e quindi frammentato?
Ovviamente non c'è risposta, ma quelle "realtà" sono sperimentabili
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Inviato il: 13/11/2006 19:11
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#36
Mi sento vacillare
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Ancora un link sulla Datura.

http://www.erowid.org/plants/datura/datura_faq.shtml.

Ho letto i resoconti di alcuni "psiconauti", ammetto che è affascinante il livello di profonda allucinazione raggiunta.....ma per il resto il gioco non vale la candela...
Nessun effetto enteogenico e importante amnesia anterograda a rendere quasi inutile l'esperienza.
Le allucinazioni si mantengono coerenti (o quantomeno il soggetto non è in grado di riconosciere le incoerenze all'interno del sistema) ma ripropongono una visione del mondo parallela a quella ordinaria.
E' interessante però leggere i resoconti proprio per vedere come una semplice momentanea alterazione neurochimica possa mantenere un "mondo" coerente per la coscienza percettrice
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Inviato il: 13/11/2006 19:23
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#37
Dubito ormai di tutto
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Ciao Pike,Timor,Fiammifero e altri....Come vedete sono ancora vivo e vegeto e non ho nessuna voglia di conoscere presto il "Fattore di tutte le cose" non ostante i miei 50 autunni.... Pike,forse il mio interesse per questa pianta è motivato dalla facilità di reperirla e gratis... Devo dire che mi ha sempre incuriosito,almeno da quando anni fà la conobbi nelle letture di C.Castaneda (che Dio lo abbia in gloria) anche se la sua era Datura Inoxia,parente stretta della nostra Datura Stramonio,che in questi ultimi anni ,forse per il cambiamento climatico o per la simbiosi con la soia,troviamo in gran quantità nei campi a fine coltura...mentre indietro nel tempo era rara... Timor,hai ragione,non sono alcaloidi (la Scopolamina,atropina,yosciamina) propriamente allucinogeni ,dagli esperti vengono chiamati "delirogeni" che è tutto dire.. Per l'interesse "stregonesco" voglio dire che l'aspetto che mi intriga è il "volo magico" che pare sia possibile con questa pianta anche se bisogna mettere nel conto la presenza di stati alterati che producono visioni ,a detta di chi ha provato,a tinte rosso-scure e popolate da entità Demoniache-Terrifiche superate queste visioni da panico subentra la parte migliore che include la capacità di uscire dal corpo in spirito per" volare " ,la chiaroveggenza e infine una forza fisica sovrumana... Fiammifero,non è questo il motivo che mi ha impedito di partecipare alla cena dal buon Sentiero,purtroppo io abito a 500 km da Roma e avendo impegni improrogabili il Lunedì i tempi erano troppo stretti...peccato,sarà (forse) per un'altra volta Sono contento comunque che siate stati bene.. Saluto tutti e prossimamente vi farò sapere qualcosa sul proseguio dei miei esperimenti con "l'erba del Diavolo"
Inviato il: 13/11/2006 19:58
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#38
Sono certo di non sapere
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clausneghe,tanto per iniziare non sarebbe meglio un caleidoscopio,che ti riconcilia con i colori,i sogni e la bellezza?
una bella serie di immagini per iniziare la giornata
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 14/11/2006 9:24
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  •  padma
      padma
Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#39
Mi sento vacillare
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Ciao Timor, ciao Kirbmarc,pian piano leggo tutto.

Devo dire che io non sono interessato particolarmente a speculazioni filsofiche sul "chi siamo noi", cambiamo noi o cambia la realtà, ecc.. ecc.

Forse ho letto troppo zen, ma il mio punto di vista è esperienziale. Prettamente basato sui ciò che provo concretamente, sulle esperienze che sperimento. Ma cosa vuol dire concretamente, se è in gioco la definizione stessa di realtà?

Mi baso sulla percezione, ovviamente, e quando essa muta muta anche la mia realtà. E questo mi basta, perché mi permette di esplorare e di intuire, che poi è una delle più grandi soddisfazioni della vita. La cosa sconvolgente delle esperienze (con sostanze o meno) è proprio che ci si accorge come sia posticcia la realtà diciamo comune, che sperimentiamo per gran parte delle 24 ore giornaliere. Esattamente è difficile da descrivere, ma l'idea è che si faccia più profonda e nascano collegamenti. Collegamenti, associazioni, questa è la cosa sconvolgente. Negli stati meditativi più profondi è proprio questa la cosa più sconvolgente: il fatto che tutto ciò che ci circonda inizi ad essere unito anziché separato, nascano associazioni e prenda il sopravvento la conoscenza intuitiva. Anche l'identità personale tende ad andare piano piano a vacillare.

Per quanto riguarda i sogni lucidi, è molto realistico quello che riporti, Timor. Lo stress, e qui parlo per esperienza prettamente personale, è uno dei fattori più grossi di impedimento. E' come se la calma ed il controllo mentali nella vita quotidiana si riflettessero sul controllo dei sogni lucidi.

Dal link che riporti, l'intervista a Laberge,
I took a workshop from Tarthang Tulku, a Tibetan Buddhist, at Esalen and I was surprised at the topic of the workshop, which was essentially asking us to maintain consciousness throughout the twenty-four hours.

E' esattamente questo il punto. Mantenere il controllo della coscienza, anche in sogno. Può sembrare in contraddizione con l'assunzione di sostanze, ma non lo è.

Ancora per esperienza personale, il controllo e la consapevolezza in ogni azione, il controllo delle emozioni negative, la capacità di non alimentare od addirittura sospendere "la radio interna" portano ad una maggior lucidità e controllo anche in stati alterati di coscienza, siano essi indotti da meditazione profonda, assunzione di sostanze o sogni lucidi.

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The assumption that what currently exists must necessarily exist is the acid that corrodes all visionary thinking.
M.Bookchin
Inviato il: 14/11/2006 9:48
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  •  Santro
      Santro
Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#40
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kirbmarc:Citazione:
Ma la mia domanda è: sono "stati" che permettono la "visione" di altre realtà,o semplicemente momenti di "blocco cerebrale",di un analogo dei bug e dei loop del "sistama operativo"?

Sono dei "bugs" del "sistema operativo" preposto a creare la "realtà" che tutti quanti percepiamo ordinariamente.

Quando si intende sperimentare questo genere di cose, bisogna prima di tutto definire per bene l'obbiettivo da raggiungere e possedere un'apertura mentale ragguardevole, indispensabile per poter riconoscere ciò che si proporrà alla nostra percezione. Essere insomma, "pronti a tutto".
Poi non lo si deve fare a cuor leggero o per gioco...... sono cose serie che richiedono un Sacro rispetto.

C'è un film che mi ha profondamente segnato:Stati di allucinazione (Alterated states) di Ken Russell.
Chi l'ha visto mi capirà.
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ETERNAL SALVATION
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  •  nike
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#41
Mi sento vacillare
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Ciao Timor,
trovo il topic molto interessante, ma di difficile comprensione, non afferro bene quale sia il clou dell’argomento trattato.

Premetto che non ho letto Castaneda , né Huxley, ma leggerò il libro che hai segnalato -e che è anche il tuo avatar- “Programming e metaprogramming in the Human BioComputer di John Lilly.”
------------

Si sta per caso parlando della la "psicologia transpersonale"?
Estasi mistica, coscienza cosmica, esperienza oceanica, peak experience, nirvana, satori, samadhi, ecc.?
Una specie di scorciatoia per provare lo stato di illuminazione?
O si vuole asserire che l’utilizzo di allucinogeni aiuti ad aprire alcune porte della percezione?

La percezione della realtà sotto l’effetto di un allucinogeno: secondo me questo tipo di esperienza può forse aiutare a comprendere che esiste anche un modo diverso di vivere la realtà come la conosciamo e forse può cambiare seppure per poche ore il rapporto con noi stessi. Ma sono l’individualità e l’identità che subiscono una manipolazione, una spaccatura , non l’intera mente e in nessun modo a mio avviso una droga può cambiare lo stato percettivo realmente. E’ vissuta solo come una esperienza psichedelica, non come crescita reale.

Il cervello, invece potrebbe subire un vero trauma: fisico e tangibile, danni collaterali.
E se poi non si tornasse più come prima? Se si rimanesse menomati?

Questo stato di allucinazione non lo vedo come un’ esperienza di un’ altra realtà esistente, ma è semmai, un prodotto del cervello -quale software sia non lo so- che immagina una diversa o parallela realtà; grazie alla capacità creativa della nostra mente e gli effetti chimici delle sostanze che interagiscono con quelle che sono il nostro sistema chimico vero e proprio.

Quindi quello che voglio dire è che l'utilizzo di allucinogeni, non è altro che una sorta di “esperienza chimica” e solo in base a questosi percepisce una "realtà parallela".
Un illusione insomma: reale, ma pur sempre un illusione.

Anche con la meditazione si può arrivare ad alcune fenomenali percezioni: visive, olfattive, uditive, tattili e questa è invece una reale esperienza che apre la mente.

A mio avviso lo stato di allucinazione, invece, porta ad una realtà che non è gestibile: oltre che non strumentalizzabile, oltre che dannosa per il cervello.
Un‘ esperienza pericolosa insomma.

psichedelici-empatogeni-enteogeni-deliriogeni-oneirogeni
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Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 14/11/2006 14:41
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  •  UnderminE
      UnderminE
Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#42
So tutto
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Grazie a voi ragazzi ho scoperto che gli strani sogni inspiegabili che faccio sono sogni lucidi...per farli mi basta mettermi nel letto e pensare in modo analitico poi il sonno sopraggiunge ma e' controllato da me....mi capita spesso di apprendere cose che nella vita reale non riuscirei a nemmeno a comprendere....
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Il consumatore ha il potere di controllare il mondo , in quanto tutto il mondo si basa su di esso per esistere.
Inviato il: 14/11/2006 15:06
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#43
Mi sento vacillare
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Citazione:
Negli stati meditativi più profondi è proprio questa la cosa più sconvolgente: il fatto che tutto ciò che ci circonda inizi ad essere unito anziché separato, nascano associazioni e prenda il sopravvento la conoscenza intuitiva. Anche l'identità personale tende ad andare piano piano a vacillare.


Effetti facilmente riproducibili con sostanze psichedeliche o probabilmente in futuro con stimolazioni cerebrali selettive.
La domanda che si pone è se questa funzione sia solo il segno di una disfunzione neuronale (un bug) o l'apertura a nuove possibilità esperenziali "ultra-umane". Personalmente studio la prima per confermare la seconda

Citazione:
ll controllo e la consapevolezza in ogni azione, il controllo delle emozioni negative, la capacità di non alimentare od addirittura sospendere "la radio interna" portano ad una maggior lucidità e controllo anche in stati alterati di coscienza, siano essi indotti da meditazione profonda, assunzione di sostanze o sogni lucidi.


Assolutamente d'accordo, lo yoga (spt il raja yoga), lo zen, il buddismo presuppongono la presenza mentale, la consapevolezza dei gesti, delle azioni e dei pensieri anche durante il sonno (yoga del sonno). Questa presenza mentale è la vera ginnastica della mente, ma nello stesso tempo ne confermano il carattere illusorio e impermanente.

Citazione:
C'è un film che mi ha profondamente segnato:Stati di allucinazione (Alterated states) di Ken Russell


Eheheh, indovina da che soggetto hanno preso spunto per il film?

http://www.futurehi.net/docs/Lilly_Omni_Interview.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Altered_States
http://en.wikipedia.org/wiki/John_C._Lilly

Concordo anche sul sacro rispetto.
L'utilizzo che è stato fatto di alcune sostanze a puro scopo ricreativo è uno dei fattori che ha portato alla loro svalutazione e ingiustificata demonizzazione .
Eppure da millenni sono stati validi strumenti di ogni cultura precristiana.
Vedasi misteri eleusini, il concetto di soma, culture amerinde, etc

PS per Clausneghe

Ieri un collega ha ricoverato un intossicato da Datura Stramonium raccolto dalla polizia mentre tentava di spostare nudo un masso gigantesco sostenendo che stava facendo un trasloco.
Ovviamente ce ne hanno messo di tempo per capire che era un'intossicazione.....pensavano a un'emorragia cerebrale con ipertensione endocranica vista la midriasi.
E' rimasto allucinato per due giorni.

Scopolamina e atropina sono due alcaloidi dell'acido tropinico.
Definizione di alcaloide ovviamente su wikipedia
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Inviato il: 14/11/2006 16:56
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  •  Santro
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#44
Mi sento vacillare
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Citazione:
per farli mi basta mettermi nel letto e pensare in modo analitico poi il sonno sopraggiunge ma e' controllato da me....mi capita spesso di apprendere cose che nella vita reale non riuscirei a nemmeno a comprendere..

Che c..o!! E non scherzo!

Citazione:
L'utilizzo che è stato fatto di alcune sostanze a puro scopo ricreativo è uno dei fattori che ha portato alla loro svalutazione e ingiustificata demonizzazione .

Ti stai forse riferendo alla, così detta, extasi?
Il suo uso/abuso è un esempio della leggerezza e mancanza di rispetto di cui parlavo prima.

Che serate! Le ricordo con un misto di nostalgia e riverente timore (non so definirle in un altro modo).

Edit:
Niente a che fare con la discoteca.
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Inviato il: 14/11/2006 19:09
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  •  fiammifero
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#45
Sono certo di non sapere
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Domanda forse OT:
Vi è mai capitato di voler sognare una cosa e poi sognarla veramente,anche a colori,con diverse varianti di svolgimento e soluzioni con la consapevolezza di vivere un sogno e poi ricordare tutto la mattina dopo?
(senza prendere alcun medicinale,sonnifero o altro)
A me sì
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Inviato il: 14/11/2006 19:14
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#46
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Citazione:
Vi è mai capitato di voler sognare una cosa e poi sognarla veramente,anche a colori,con diverse varianti di svolgimento e soluzioni con la consapevolezza di vivere un sogno e poi ricordare tutto la mattina dopo?

Spesso mi è successo,ma mi è anche successo il contrario(non volere vedere più una cosa e ritrovarmela in sogno),anzi,adesso che ci penso,per la buona legge di Murphy, mi è successo molte volte la seconda cosa,e poche la prima..
Inviato il: 14/11/2006 19:19
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#47
Mi sento vacillare
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Ciao Nike, se mi domandi qual'è il clou del thread attualmente mi è difficile risponderti.
All'inizio la mia intenzione era condividere una concezione della realtà che è mi sembra essere (per come l'ho estrapolata da alcuni autori) il punto di convergenza di filosofie orientali, studi di neurofisiologia odierna, realizzazioni della scienza occidentale (fisica quantistica) e della cibernetica, esperienze di psiconauti, rappresentazioni cinematografiche recenti, sviluppo di reti informatiche.
Certo una sintesi non è realizzabile attualmente ma sono soverchiato da un presentimento intuitivo che tutti questi elementi debbano convergere verso un unico modello di mondo che probabilmente non è intellettualmente rappresentabile (intuitivamente mi sovvengono il teorema delll'incompletezza di Godel e il problema dell'arresto nelle macchine di turing.....ma non vorrei dire castronerie ) ma che è probabilmente sperimentabile e gestibile per un certo tipo di coscienza su un piano non verbale o speculativo.

Visto il livello di prepazione, l'apertura mentale degli avventori di luogocomune e lo spessore di alcuni threads ho pensato che forse questa intuizione era intercorsa in molti.
E ho voluto proporre il concetto di psichedelico nella sua accezione più ampia, come esperienza non ordinaria che svela la natura relativistica della mente e quindi di qualsiasi sua rappresentazione, nonchè l'impossibilità di dire qualcosa di "vero" (quoto carloooo vedi epistemiologia) sulla realtà e sul mondo.

Su queste premesse penso che sia giusto porsi delle domande sul valore esperienzale di stati meditativi, stati di premorte, stati di sogno, stati indotti da sostanze psicoattive.
Domandarsi poi se queste domande non siano troppo scomode e penose per la massa (e la comune rappresentazione del mondo-realtà di consenso collettiva) e se questo disinteresse ha in qualche modo penalizzato lo studio di certi settori.

Mi piacerebbe non solo condividere idee ma anche esperienze su questi temi.

Citazione:
Sono l’individualità e l’identità che subiscono una manipolazione, una spaccatura , non l’intera mente e in nessun modo a mio avviso una droga può cambiare lo stato percettivo realmente. E’ vissuta solo come una esperienza psichedelica, non come crescita reale.


Queste affermazioni sono ambigue (poco definite).

Citazione:
Il cervello, invece potrebbe subire un vero trauma: fisico e tangibile, danni collaterali.


Il cervello o la mente subirebbe un trauma?

Cmq neurotossicità in studi su primati è stata dimostrata solo per l' ecstasy e ovviamente cloroformio e solventi vari. Discorso a parte per la neurotossicia nei ratti a livello cerebellare da fenciclidina e a livello della corteccia cingolata posteriore per gli antagonisti NMDA in genere .

Citazione:
l'utilizzo di allucinogeni, non è altro che una sorta di “esperienza chimica” e solo in base a questosi percepisce una "realtà parallela


Anche la coscienza ordinaria è riducibile a un'esperienza chimica

Citazione:
Anche con la meditazione si può arrivare ad alcune fenomenali percezioni: visive, olfattive, uditive, tattili e questa è invece una reale esperienza che apre la mente.


Mha ??????......quanti pregiudizi

Ciao
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#48
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Ciao, Timor,sei medico? Mi pare di capirlo da quel riferimento al "collega" che ha ricoverato un "Diablero"in preda al delirogeno Stramonio.. Saresti così gentile da darmi informazioni un pò più dettagliate tipo la modalità di assunzione,la quantità e il tipo (semi comperati nei smart drugs o raccolto spontaneo) Per quanto mi riguarda,ho provato a fumare con la pipetta ad acqua una mista di tabacco strofinato sul residuo secco ancora caldo ottenuto per evaporazione... La prima fumata è stata nulla per cui ho impregnato un pò più a fondo il tabacco e me ne sono fumata un'altra..Dopo 6-7 minuti quando oramai ero convinto della inefficacia,mi sono di colpo sentito fremere e gonfiare dall'interno,un formicolio caldo non tanto piacevole...Dopo un attimo,la consapevolezza di "esserci dentro" mi ha provocato un attacco di panico che ho contrastato recandomi subito fuori casa,con il cane,e camminando intanto che un fremito irrefrenabile mi faceva battere i denti e la mano sinistra tremava per conto suo...Per farla breve,dopo una ventina di minuti sono tornato "normale" (a parte un piccolo ritorno) e anzi mi sono sentito bene,calmo e forte.. Allucinazioni niente,se non un tono scuro predominante.. Sono indeciso (devo ponderare bene) se proseguire nella esperienza o lasciar perdere tutto...
Inviato il: 14/11/2006 20:30
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#49
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[rimosso]

Clausneghe:

non avevo letto bene il tuo esperimento: comunque fai bene a essere prudente,
Inviato il: 14/11/2006 21:28
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#50
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Cavolo Clausneghe,da quello che hai descritto mi è venuto subito in mente l'omeopatia con dosi non giustamente diluite in quanto " LO STRAMONIO O ERBA DELLA STREGA O ERBA DEL DIAVOLO, era la preferita dalle streghe per provocare visioni. Pianta altamente tossica che può portare alla morte.
In giuste dosi viene impiegata contro il morbo di parkinson" l'avevo letto tempo fà qui
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Inviato il: 14/11/2006 22:35
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#51
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Clausneghe IMHMO te la sconsiglio vivamente.
E MAI sperimentare da solo

Cmq tossicologicamente parlando:

- in soggetti ipersensibili 1-2mg di atropina possono dare effetti tossici

- nell'adulto normale 10 mg danno la completa sindrome anticolinergica centrale e periferica che comprende midriasi,congestione del viso, blocco secrezione e sudorazione con conseguente ipertermia, riduzione movimenti intestinali e difficoltà ad urinare, tremori, eccitamento psicomotorio, allucinazione, disturbi della memoria, possibili convulsioni.
Da qui il detto caldo come una lepre, cieco come un pipistrello, secco come un osso, rosso come una barbabietola, matto come una gallina.
Gli effetti, spt la midriasi, possono durare fino a una settimana

- dosi superiori a 50 mg possono essere letali.
La morte può insorgere per aritmia, collasso cardiocircolatorio, paralisi respiratoria, ma la maggior parte sono dovute a incidenti legati alo stato confusionale

La scopolamina ha invece maggiori effetti ipnotico-sedativo-amnesizzanti.

L'esatta concentrazione di alcaloidi nella datura è indeterminabile perchè differisce a seconda della foglia, della pianta, della maturità, della stagione.

I semi hanno la più alta concentrazione di atropina, circa 0,1 mg per seme secondo questo link
http://www.erowid.org/plants/datura/datura_info5.shtml
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Inviato il: 14/11/2006 22:40
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  •  padma
      padma
Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#52
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Ma sono l’individualità e l’identità che subiscono una manipolazione, una spaccatura , non l’intera mente e in nessun modo a mio avviso una droga può cambiare lo stato percettivo realmente. E’ vissuta solo come una esperienza psichedelica, non come crescita reale.

NIke13, secondo me dipende dal controllo di colui che ne fa uso, non altro. Sono possibili anche esperienze meditative profonde agevolate con l'utilizzo di sostanze. L'idea è solamente quella di espandere, o spostare la percezione, e quindi la nostra realtà. A quel punto non ha più significato parlare di illusione e realtà.

Grazie a voi ragazzi ho scoperto che gli strani sogni inspiegabili che faccio sono sogni lucidi...

Cavolo UnderminE, non è cosa da tutti. A me per fare un sogno lucido è necessaria una preparazione specifica.. Un consiglio.. prova a fissare l'attenzione su oggetti o su ciò che ti sta attorno, ed a raccogliere i dettagli. Poi prova a cercare in sogno te stesso mentre stai dormendo, nel tuo contesto reale..

La domanda che si pone è se questa funzione sia solo il segno di una disfunzione neuronale (un bug) o l'apertura a nuove possibilità esperenziali "ultra-umane".

Ed eccoci al punto cruciale, Timor..
Ovviamente tienimi/ci informati degli sviluppi dei tuoi studi. Io personalmente ho già trovato una risposta relativa (nel senso non assoluta) al quesito.
La lotta (perché così per me è ed è stata) per espandere la mia percezione è passata e passa per una via di crescita personale che mi ha cambiato profondamente, a livello di controllo, consapevolezza, gestione delle emozioni, ecc..
L'espansione delle mie percezioni (perché cosi è, a tutti gli effetti) posso dire che mi abbia portato completezza anche nella vita chiamamola -ehm- quotidiana.
Questa per me, a livello strettamente personale è già una risposta. Insomma, posso dire che la via è la meta.
Ma i mondi percettivi da esplorare sono infiniti, e non c'è certo desiderio di arrestarsi. I sogni lucidi sono ad esempio una potenzialità incredibile a mio avviso. Si riescono a creare situazioni -e perché non chiamarle realtà- coerenti, a cui si ritorna di sogno in sogno, con la sola volontà.

Risultati, sempre personalissimi sia chiaro, nel mio piccolo incredibili li ho ottenuti con lo zazen, ovvero la meditazione seduta zen classica di scuola Soto Zen, di matrice ovviamente buddista, mediante la quale dopo anche soli pochi minuti di spegnimento della "radio interna" si raggiunge uno stato non ordinario di coscienza, il cosiddetto samadhi, anche se i nomi mi interessano poco, nel quale la prima cosa che si sperimenta è la cosiddetta "non-dualità"; oltre allo zazen, spesso anche la pratica di qi gong riesce a portarmi mutare lo stato ordinario di coscienza, oltre ad essere incredibilmente energizzante come pratica.

Vi è mai capitato di voler sognare una cosa e poi sognarla veramente,anche a colori,con diverse varianti di svolgimento e soluzioni con la consapevolezza di vivere un sogno e poi ricordare tutto la mattina dopo?

Sì fiammifero, e la si può far capitare volendo, certo non è facile e non c'è una ricetta esatta per farlo.

Ieri un collega ha ricoverato un intossicato da Datura Stramonium raccolto dalla polizia mentre tentava di spostare nudo un masso gigantesco sostenendo che stava facendo un trasloco.

Questa è stupenda. Io una sera ho dovuto soccorrere un mio amico per ore che era convinto di essere intrappolato in un cubo, mentre il suo cervello funzionava in multitasking.
Per questo dico che ci vuole controllo.
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Inviato il: 15/11/2006 11:15
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#53
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Intuitivamente parlando, a mio avviso (nessuna conoscenza biochimica specifica da parte mia), si "scassano", chimicamente parlando, gli schemi interpretativi a cui facciamo riferimento "normalmente", frutto di esperienze personali e di ceorcizione comportamentale conseguente all'indottrinamento dovuto all'appartenenza ad un "gruppo" sociale.

"Inquinando" le modalita' di percezione, quelle a cui abbiamo fatto sempre riferimento, si demoliscono gli schemi logico-interpretativi ai quali ci affidiamo in base a quello che ci e' stato insegnato e che abbiamo imparato nel corso della vita, e se ne "sperimentano" altri, che ci forniscono, appunto, quella che, qualcuno, potrebbe una interpretazione "ultraumana" della realta'.

E' come per un taxista: esso e' tenuto a conoscere ogni posto in citta, ogni via, stradina. Se facesse sempre le stesse strade per arrivare in un posto conosciuto, non potrebbe mai scoprire nuovi posti. Continuerebbe a conoscere solo quello che ha sempre conosciuto. Cambiando i suoi itinerari (i propri usuali "schemi") senza dubbio arricchirebbe le sue conoscenze, probabilmente conoscendo sempre meglio "la propria citta'".

Per cui, per rispondere a nike, ogni esperienza accresce. La ripetitivita' nelle esperienze alla lunga non dona piu' niente di nuovo. Rifare alcune esperienze in maniera differente, dimenticando o non facendo cio' che si e' sempre fatto, potrebbe essere funzionale all'accrescimento (cosa che nella ripetitivita' della "normalita'" non avverrebbe).



p.s.: mi sono affacciato agli ultimi post solo da poco, mi scuso, con tutti, per eventuali travisazioni, ot della mie osservazioni al riguardo, o ripetizione di quanto gia' detto...

cia'

mc
Inviato il: 15/11/2006 13:24
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  •  nike
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#54
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Citazione:
Per cui, per rispondere a nike, ogni esperienza accresce. La ripetitivita' nelle esperienze alla lunga non dona piu' niente di nuovo. Rifare alcune esperienze in maniera differente, dimenticando o non facendo cio' che si e' sempre fatto, potrebbe essere funzionale all'accrescimento (cosa che nella ripetitivita' della "normalita'" non avverrebbe).


Just Dropped In

Ciao
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Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 15/11/2006 15:24
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#55
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Padma devo ammettere che per quanto abbia ottenuto esperienze interessanti con la meditazione (dhyana), che facilmente conduce a un potenziamento delle proprie facoltà mentali, artistiche ed emozionali, non sono stato in grado di raggiungere significative alterazioni dello stato ordinario di coscienza che andassero oltre a brevi stati visionari e distorsioni dello schema corporeo.

Personalmente una vera epifania che potremmo anche definire come completa derealizzazione e depersonalizzazione dell'io l'ho ottenuta solo con sostanze psichedeliche.
Il totale stato di libertà raggiunto dalla coscienza durante quell'esperienza è stato etichettato dallo stato ordinario, in mancanza di termini migliori, con il termine di samadhi o Sat-Chit-Ananda (Esistenza, Conoscenza, Beatitudine) per analogia con quanto precedentemente intelluttualmente estrapolato da resoconti altrui. Vedi Ramakrishna, Yogananda, Patanjali etc.

Questo ovviamente non vuole essere un invito a "giocare" con le sostanze psichedeliche ma la semplice ammissione che senza di queste mi sarebbe stata preclusa la sperimentazione di certi stati dei quali avevo una semplice rappresentazione intellettuale e che probabilmente tale sarebbe rimasta.

Citazione:
ogni esperienza accresce. La ripetitivita' nelle esperienze alla lunga non dona piu' niente di nuovo. Rifare alcune esperienze in maniera differente, dimenticando o non facendo cio' che si e' sempre fatto, potrebbe essere funzionale all'accrescimento (cosa che nella ripetitivita' della "normalita'" non avverrebbe)


Condivisibile ma non applicabile a ogni nuova esperienza.
La valutazione del rapporto rischio/beneficio è fondamentale ma a sua volta è inficiata dalla soggettività del giudizio su cosa sia corretto perseguire e con che rischi.

Per chi è interessato alle Out of body Experience e alle Near Death esperience due links di wikipedia.
L'attento letture riconoscerà la citazione di alcune sostanze
http://en.wikipedia.org/wiki/Out-of-body_experience
http://en.wikipedia.org/wiki/Near-death_experience
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Inviato il: 15/11/2006 19:59
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#56
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Buona sera...Citazione:
Questo ovviamente non vuole essere un invito a "giocare" con le sostanze psichedeliche ma la semplice ammissione che senza di queste mi sarebbe stata preclusa la sperimentazione di certi stati dei quali avevo una semplice rappresentazione intellettuale e che probabilmente tale sarebbe rimasta
Ti credo Timor,ho sempre pensato che le sostanze sono l'elicottero che ci permette di raggiungere la cima della" montagna sacra" in modo subitaneo e poco faticoso Naturalmente l'elicottero bisogna saperlo guidare a destinazione... Fuor di metafora,penso che le sostanze psicoattive funzionino come chiavi chimiche che si inseriscono nella giusta toppa neuronica geneticamente predisposta aprendo quelle porte che ci svelano una realtà "altra" che è dentro di noi e parla a noi... e ci dice che un'altra dimensione è possibile nei territori sconosciuti dove vive la nostra" anima"
Inviato il: 15/11/2006 23:17
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#57
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Citazione:
Ti credo Timor,ho sempre pensato che le sostanze sono l'elicottero che ci permette di raggiungere la cima della" montagna sacra" in modo subitaneo e poco faticoso Naturalmente l'elicottero bisogna saperlo guidare a destinazione...


Secondo me è la droga [1] che guida te e non viceversa: più che a un elicottero la associerei alle montagne russe... sali a bordo, alzi le braccia e via che si parte...
Le sostanze pischedeliche possono dare risultati simili alla meditazione? Forse. Ma di certo sono strade diverse e non è detto che vadano sempre verso lo stesso obiettivo.
Si tratta di roba pericolosa da assumere con grande attenzione ma si tratta comunque di esperienze estreme per le quali non si può che essere impreparati.


[1] non mi riferisco certo alle cannette che ogni tanto qualcuno di voi si spupazza
Inviato il: 15/11/2006 23:48
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#58
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Concordo con Max che sono le sostanze psicheliche che conducono il gioco e spesso conducono in "dimensioni" loro proprie ovviamente con tutte le eccezioni del caso a seconda del soggetto e dell'ambiente.
Ma l'analogia con le montagne russe, che in questo contesto assume una connotazione negativa, è pertinente solo in parte e a stirala con un uso esclusivamente ricreativo.
Torno a ricordare che per sostanze psichedeliche ci si si riferisce in genere a sostanza "sciamaniche" che fanno parte della storia delle società extracristiane in cui il loro uso era fortemente regolamentato e usato a scopo conoscitivo e non certo voluttuario.
Droghe quali gli oppiodi, la cocaina e le anfetamine non sono psichedeliche ( anche se si possono verifficare effetti allucinatori) e verosimiilmente il "rush" orgasmico che inducono può essere paragonato a un viaggio sulle montagne russe, dove forse è molto probabile trovarsi a fare l'"abbonamento" una volta che si siano fatti alcuni giri.
Sono ovviamente implicite le conseguenze.

Certo un uso ricreativo è stato fatto anche delle sostanze psichedeliche, ma ovviamente questo non è sufficiente a etichettarle come droghe pesanti, tanto più che non inducono dipendenza (ci sono delle sottili eccezioni a onor del vero). Le difficili sfide che spesso pongono alla mente dello sperimentatore non inducono certo a prenderle a cuor leggero.

Le sostanze devono essere conosciute per i loro effetti e la loro tossicità prima di accomunarle in un unico indistinto calderone
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Inviato il: 16/11/2006 1:52
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#59
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Citazione:
Droghe quali gli oppiodi, la cocaina e le anfetamine non sono psichedeliche ( anche se si possono verifficare effetti allucinatori) e verosimiilmente il "rush" orgasmico che inducono può essere paragonato a un viaggio sulle montagne russe, dove forse è molto probabile trovarsi a fare l'"abbonamento" una volta che si siano fatti alcuni giri.


Sfido chiunque a controllare una micropunta di LSD: da qui l'analogia con le montagne russe: non un qualcosa di ricreativo ma un qualcosa su cui non è possibile agire per rallentare o cambiare strada fino a quando il giro non sia finito. Una delle sensazioni più fastidiose delle sostanze psichedeliche forti, con continui sali-scendi, è infatti quella di "non uscirne più": una vera paranoia.

Citazione:
Certo un uso ricreativo è stato fatto anche delle sostanze psichedeliche, ma ovviamente questo non è sufficiente a etichettarle come droghe pesanti, tanto più che non inducono dipendenza


Non indurranno dipendenza ma di certo non credo vi sia nulla di più pesante: se una canna è paragonabile a un bicchiere di vino, un acido è allora paragonabile a una damigiana intera di alcool etilico (sebbene non induca malessere fisico nè dipendenza).
Inviato il: 16/11/2006 9:03
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Re: Psichedelico - ciò che svela la mente
#60
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Max:
Secondo me è la droga [1] che guida te e non viceversa: più che a un elicottero la associerei alle montagne russe... sali a bordo, alzi le braccia e via che si parte...

Sarà per quello che odio le giostre?
Citazione:

Timor ha scritto:
Torno a ricordare che per sostanze psichedeliche ci si si riferisce in genere a sostanza "sciamaniche" che fanno parte della storia delle società extracristiane in cui il loro uso era fortemente regolamentato e usato a scopo conoscitivo e non certo voluttuario.


Potresti spiegare meglio questo concetto: usato a scopo conoscitivo ? O meglio per "sostanze sciamaniche" cosa si intende?

...Gli stregoni mirano a raggiungere lo stato di consapevolezza totale per sperimentare tutte le possibilità di percezione che l’uomo ha. Questo stato diconsapevolezza implica perfino una morte alternativa...

«Fin da quando nasciamo gli altri ci dicono che il mondo è in un determinato modo, e naturalmente noi non abbiamo altra scelta che accettare che il mondo sia come gli altri ci hanno detto che è.»
Don Juan Matus
Carlos Castaneda, Una Realtà Separata
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