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  Il rifiuto dell’autorità

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  •  benitoche
      benitoche
Re: Il rifiuto dell’autorità
#211
Dubito ormai di tutto
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Il sito di luogocomune, quale esempio della società del futuro, priva di qualunque tipo di Autorità

I soci che lo vogliono si pongono scopi di lavoro e si prefiggono di attuare iniziative

La volontà e le intenzioni all origine delle loro azioni sono nella più totale libertà

Quel che nessuno vuole non avviene

D altra parte quel che è voluto e compiuto dipende dalla libera decisione di chi vi partecipa



Theodor Beltle:
Nella storia dell umanità non vi è mai stata,come oggi,una così totale liberazione da ogni guida.
Solo pochi decenni fà l uomo veniva diretto in modo rigido dalla famiglia,dalla chiesa,dallo stato assoluto,dalla condizione sociale.Tali poteri sono crollati ovunque,e sempre di più crollano trascinando con sè gli antichi ordinamenti.
Questi eventi parlano una lingua potente,additando una svolta significativa nello sviluppo della coscienza umana

LAO-TSE
Di un buon capo che abbia realizzato il propio compito,che abbia svolto il suo lavoro,essi diranno:
siamo noi che l abbiamo fatto

Wilhem Ernst Barkhoff
Io do un compito a me stesso


Chi vuole guidare se stesso deve sapere dove
Prima di tutto deve essere se stesso.Si imparano a conoscere i punti di vista che si possono accogliere in piena libertà(nel puro pensare),e dai quali raggiungere prospettive per il propio cammino evolutivo.
Nell autodirezione è il propio sè superiore la guida di quello già formato,inferiore.
Tutto questo presuppone però che io tenti di realizzarlo;altrimenti superficialità e arbitrio prenderanno il posto di ciò che ha il segno della coerenza e dell armonia.
Autodirezione è connessa ad auto-responsabilità.
Altrimenti non vi è alcuna guida
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 6/4/2007 2:44
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  •  nichilista
      nichilista
Re: Il rifiuto dell’autorità
#212
Mi sento vacillare
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AUTORIMOSSO PER "CONCORSO DI COLPA"
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"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
Inviato il: 6/4/2007 2:54
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  •  florizel
      florizel
Re: Il rifiuto dell’autorità
#213
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> sottomerttersi liberamente sia un momento molto alto di liberta' , rispetto alla disinfezione (che sia tua o che sia mia)

Era appunto ciò che intendevo con "merda". Ed è tutta tua, io non ho mai chiamato l'autofustigazione "libertà".

>Per il momento è “eloquente di molte cose” solo nel tuo cervello.

Oltre ad essere un po' nervosetto, sei anche un "gentiluomo"...Peccato che la sensazione che dài sia quella di aver finito gli argomenti.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 6/4/2007 2:57
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  •  nichilista
      nichilista
Re: Il rifiuto dell’autorità
#214
Mi sento vacillare
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AUTORIMOSSO
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"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
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Inviato il: 6/4/2007 3:46
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  •  franco8
      franco8
Re: Il rifiuto dell’autorità
#215
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
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Benissimo, nichilista.
Ho una risposta lunga da darti e vorrei tornare su tutti gli argomenti toccati (spero di trovare il tempo di metterla in termini comprensibili e di non annoiare troppo; si tratta solo di mettere insieme concetti che sono già stati toccati: la volontarietà e la costituzione della società, le differenze tra le società e la Società, l'unicità della gerarchia, ...)
----
Per il momento ti faccio notare solo la tua ultima parte:
Citazione:
Spero poi che si chiarisca almeno a livello accettabile che cosa intendiamo con "autorità".
questo mi sa è ancora arduo vero?


Al di là della battuta, sì, se non provi a chiarire, visto che non si capisce, per esempio, il seguito:
Citazione:

il problema nasce quando si pone il problema di chi ha l'autorità per stabilire le regole , chi hal'autorità per farle rispettare, e se regole possano generarsi ed esistere altrimenti

E allora: è l'autorità che stabilisce il sistema e le regole? le regole discendono dall'autorità?
se le regole sono (fossero) concordate e comunemente accettare perchè non si dovrebbe rispettarle, e perché dovrebbe servire organi speciali preposti a controllare/punire?...
Se gli scopi della Società fossero chiari e condivisi nella sua costituzione ("costituzione" che in effetti nno c'è e non c'è stata ad esser pignoli, diversamente dagli esempi di società con la s minuscola che hai riportato) , perchè mai dovrebbe essere stabilite e imposte da una autorità?

Non ho una mia "soluzione" al problema, ma dico solo che i paradossi che vengono fuori ci sono e non sono solo apparenti, ( come quelli sul discorso della "volontaria sottomissione" dei precedenti post).
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 6/4/2007 15:42
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#216
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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se le regole sono (fossero) concordate e comunemente accettare perchè non si dovrebbe rispettarle, e perché dovrebbe servire organi speciali preposti a controllare/punire?...

Quoto alla grande!
Inviato il: 6/4/2007 15:49
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#217
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
anche il battesimo alla nascita lo è

Difatti è un grosso errore iscrivere i tuoi figli ad una religione da neonati.
Ma questo è off-topic.
Citazione:
lo stato, monopolista della forza, non ha ( se vuoi non dovrebbe avere) nessun interesse personale nel esercitare la propria forza in quanto,non è una persona, ma bensì un insieme di individui dagli interessi eterogenei.

Ma e non ha nessun interesse,perchè dovrebbe difenderti?
Citazione:
con l'atomizzazione del monopolio invece ogniuno potrebbe indiscriminatamente esercitare violenza sull'altro, e il potente (privato del vincolo legale e coercitivo) potrebbe indiscriminatamente far valere la sua forza su di te.

Ma io potrei difendermi: e visto che la mia voglia di difesa è più ampia del semplice desiderio di fregarmi qualcosa, in un regime in cui anche io posso esercitare la violenza posso difendermi molto più efficientemente da solo.-citazione-
sicurezza poi è meglio gestibile se è un nutrito gruppo rispetto ad un singolo a finanziarla e controllarla.
Citazione:
lo stato tende in parte a "frenare"e i sopprusi indiscriminati possibili con tale potere

Sostituendoli con il suo?
Citazione:
Se la sicurezza non è vincolata al profitto, ma solo ad un sistema di regole condivise da un accordo tra parti stipulato a monte, e questo è soggetto( sotto meccanismi rigidi) a mutare con le esigenze difficilmente degenererà.

Dove lo vedi l'accordo formulato a monte?
Citazione:
ma tutti i sistemi da te criticati come "autoritari" ,ovvero quelli offerti dalla storia, sono universali e quindi non permettono di uscire dall'universo.

Una ragione in più per abbatterli.
eCitazione:
SOPRATUTTO vale l'inverso di quello da te affermato. se io nasco in un sistema anarchico, come faccio ad uscire per passare ad uno autoritario?
A parte che l'anarchia non è un sistema, ma lo stato di assenza di un sistema (come il vuoto non è pieno),inregime di piena libertà ,se vuoi associarti al circolo comunitaristico rosso o nero e metterti i vari gagliardetti puoi farlo benissimo.
Inviato il: 6/4/2007 17:29
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  •  nichilista
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#218
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Inviato il: 6/4/2007 19:14
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  •  nichilista
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#219
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Inviato il: 6/4/2007 19:41
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  •  NERONE
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#220
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xNichilista



come si potrebbe fare in modo, non essendoci regole, che qualcuno" superiore"( per capacità, fortuna, richezza)alla massa prenda in mano il potere ed instauri un regime?


sai di chi sono queste frasi ?

“la conquista del potere non può che essere rivoluzionaria, contro lo stato borghese"

“Il parlamentarismo non è necessario assolutamente al socialismo in quanto che si può concepire e si è concepito un socialismo anti-parlamentare o a-parlamentare, ma è necessario invece alla borghesia per giustificare e perpetuare il suo dominio politico. E’ il sacco d’ossigeno che prolunga la vita dell’agonizzante”.

Inviato il: 6/4/2007 19:55
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  •  nichilista
      nichilista
Re: Il rifiuto dell’autorità
#221
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AUTOROMOSSO PERCHè "ESIZIALE"
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"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
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Inviato il: 6/4/2007 22:25
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Il rifiuto dell’autorità
#222
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Ciao, Benitoche. Devo purtroppo contraddirti.

Benitoche
Citazione:
Il sito di luogocomune, quale esempio della società del futuro,

Luogocomune non può essere assolutamente assimilato ad un contesto sociale reale. Non ne possiede né la complessità, né gli obiettivi, né l’influenza concreta sulla vita dei membri, né mille altri aspetti.

Citazione:
priva di qualunque tipo di Autorità

Su LC un moderatore, ruolo che comporta certamente l’autorità, ha potere nei confronti dell’utente di:
- richiamo
- rimozione parziale o totale dei post
- sospensione
- espulsione

Trasposto in un contesto reale (“utente” = “cittadino”), in cosa si tradurrebbe?
Rispettivamente, direi:
- “diffida legale”
- “censura”
- “pena detentiva” (privazione delle facoltà di agire nella società)
- “pena di morte” (oppure “esilio” se si preferisce; comunque eliminazione del “cittadino” dalla società)

Il tutto a fronte di violazioni della Legge (la policy del sito) stabilita unilateralmente da chi dirige LC (costituendone di fatto l’Autorità) e applicata più o meno arbitrariamente (soggettivamente) da chi ne ha le facoltà (discese dall’alto).

Citazione:
I soci che lo vogliono si pongono scopi di lavoro e si prefiggono di attuare iniziative
La volontà e le intenzioni all’origine delle loro azioni sono nella più totale libertà

Perché si tratta comunque di attività in nessun caso legate alle necessità primarie (sussistenza, salute, vita o morte) dei componenti la comunità, e quindi sempre voluttuarie; in una società reale non è assolutamente così.

Citazione:
Quel che nessuno vuole non avviene

In un certo senso, data la sua virtualità, su LC non “avviene” proprio niente (per pietà, questa frase non sia assunta “alla lettera”). Aggiungo (diciamo in sostituzione della frase precedente che mi costerà probabilmente quarantacinque post di inutili contestazioni) che se qualcosa dipende dalla volontà di qualcuno e nessuno la vuole, non avviene a prescindere dal contesto.

Citazione:
D’altra parte quel che è voluto e compiuto dipende dalla libera decisione di chi vi partecipa

Vedi terzo punto.


Dopodichè, alcune ulteriori considerazioni.
Quanto sopra descritto avviene in un contesto infinitamente meno complesso ed articolato di una società; ciononostante per preservare il buon funzionamento del sito (la sua utilità) leggi, autorità e potere sono ritenute comunque necessarie. Il monitoraggio sull’andamento delle discussioni è costante. E gli utenti, evidentemente, si adeguano. Anche quelli con idee piuttosto estreme sull’intangibilità della propria libertà personale accettano di essere sottoposti all’autorità dei moderatori.
Perché?
Semplicissimo.
Perché riconoscono il “superiore interesse” di fare procedere il sito rispetto alla propria “libertà di espressione incondizionata”. E anche perché implicitamente riconoscono la “scala di valori” che è sottintesa a tutto questo.
Scandalo? Anatema? Obbrobrio?
No: puro buonsenso. E assoluta normalità.

Unica stonatura: se si parla di traslare la stessa formula nella società reale, coro nutrito di “Vade retro!”.

Lo trovo curioso.


Prealbe
Inviato il: 6/4/2007 22:47
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  •  NERONE
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#223
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Posso aggiungere una cosa a quanto hai detto Prealbe ? Si posso .

In questo "parallelo" da te fatto non hai preso in considerazione l'elemento assolutamente "libero" da questo contesto (virtuale) che solitamente nei blog, forum ecc. viene definito Troll.

Il Troll non osserva nessuna regola, non accetta l'autorita' o potere. Anzi, a ben vedere , il suo atteggiamento è contro ogni regola (almeno cosi' dice chi frequenta i forum ed ha un senso di ostilita' nei confronti dei troll).

Diciamo che il Troll è l'anima anarchica dei forum...lo possiamo dire ?



PS: Bravo Nichilista, hai indovinato
Inviato il: 6/4/2007 23:23
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  •  florizel
      florizel
Re: Il rifiuto dell’autorità
#224
Sono certo di non sapere
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prealbeCitazione:
Quanto sopra descritto avviene in un contesto infinitamente meno complesso ed articolato di una società; ciononostante per preservare il buon funzionamento del sito (la sua utilità) leggi, autorità e potere sono ritenute comunque necessarie.

Con un paio di differenze: la prima, è che se non mi sta bene il "contesto" di un sito, posso sempre non frequentarlo, mentre la "società" mi è imposta anche mio malgrado.
La seconda, è che forse stai confondendo le regole con l'autorità. Regole stabilite ed accettate esattamente per garantire "libertà di espressione".
NERONECitazione:
Diciamo che il Troll è l'anima anarchica dei forum...lo possiamo dire ?

Lo potresti dire se il "potere" si ispirasse al pensiero anarchico, dal momento che fino a prova contraria il POTERE (e chi se ne investe) è l'unico a sottrarsi a OGNI regola e principio, e fa il cazzo che vuole .
A proposito, tu le rispetti, le "regole"?
Vedo che, gira gira, sempre sul "sito" si va a parare.
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Inviato il: 7/4/2007 13:46
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  •  Pausania
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#225
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Nerone Citazione:
Diciamo che il Troll è l'anima anarchica dei forum...lo possiamo dire ?

No, non lo puoi dire nemmeno per scherzo. Prima, fai il solito uso del sapone all'interno del cavo orale. Poi, pensa. Poi, conta fino a 10. Poi articola la parola "anarchia".

Devi reprimere quell'insistente impulso a parlare di questa misteriosa cosa, l'anarchia, di cui non ha il minimo concetto in mente.

Cosicché tu possa cessare di dire cose che non stanno né in cielo né in terra, ma che sono espresse al solo fine di far incazzare le persone dotate di sinapsi.
Inviato il: 7/4/2007 14:24
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  •  nichilista
      nichilista
Re: Il rifiuto dell’autorità
#226
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Inviato il: 7/4/2007 14:49
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  •  NERONE
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#227
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Lo potresti dire se il "potere" si ispirasse al pensiero anarchico, dal momento che fino a prova contraria il POTERE (e chi se ne investe) è l'unico a sottrarsi a OGNI regola e principio, e fa il cazzo che vuole .

Qui non ho capito assolutamente niente di quello che vuoi dire .

Questa invece l'ho capita :

, non lo puoi dire nemmeno per scherzo. Prima, fai il solito uso del sapone all'interno del cavo orale. Poi, pensa. Poi, conta fino a 10. Poi articola la parola "anarchia".


Piccolo esempio (virtuale) di autoritarismo .
Inviato il: 7/4/2007 14:58
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  •  prealbe
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#228
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Florizel
Citazione:
Con un paio di differenze: la prima, è che se non mi sta bene il "contesto" di un sito, posso sempre non frequentarlo, mentre la "società" mi è imposta anche mio malgrado.

Che forse il vero punto della questione sia invece che “Sito che vai, regole che trovi.”? Cioè che delle regole le trovi comunque? Mah! Boh! Chissà!

Citazione:
La seconda, è che forse stai confondendo le regole con l'autorità.

Tanto per cambiare, “No!”. Ci sono le “regole” E c’è l’“autorità” che le fa rispettare. Lo so, è un concetto un po’ complicato, un po’ contorto, forse addirittura criptico; ma con un certo sforzo ci si può arrivare. Coraggio!

Citazione:
Regole stabilite ed accettate esattamente per garantire "libertà di espressione".

Ma guarda un po’! “Regole” (di cui un sinonimo è “leggi”, casualmente) che servono per garantire “libertà”. Florizel, oibò! Che piano piano tu ci stia arrivando?


Prealbe


P.S. Attento, Nerone: mai stuzzicare un credente sulla sua religione!

P.P.S. Nichilista! Mi hai rubato un argomento! Ma l’avevo già scritto e lo posto lo stesso.
Inviato il: 7/4/2007 15:04
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  •  nichilista
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#229
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Inviato il: 7/4/2007 15:11
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  •  NERONE
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#230
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P.S. Attento, Nerone: mai stuzzicare un credente sulla sua religione

ma qui si sfiora il fondamentalismo !
Inviato il: 7/4/2007 15:12
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  •  prealbe
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#231
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@ Nichilista
Violento e autoritario! Tié!


P.S. Buona Pasqua a te.
Inviato il: 7/4/2007 15:14
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  •  NERONE
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Re: Il rifiuto dell’autorità
#232
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non sono credente, per cui buona pasqua nel senso cristiano/cattolico della parola per me non significa nulla.

ma pasqua vuole dire anche passaggio, ed un buon passaggio lo auguro a tutti, almeno a chi ha desiderio di andare oltre (qualsiasi cosa)

Buon Passaggio!
Inviato il: 7/4/2007 15:21
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  •  nichilista
      nichilista
Re: Il rifiuto dell’autorità
#233
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Inviato il: 7/4/2007 15:28
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Il rifiuto dell’autorità
#234
Sono certo di non sapere
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Nerone Citazione:
Piccolo esempio (virtuale) di autoritarismo

E perché mai? Il mio era un piccolo consiglio: tu sei liberissimo di esporti al pubblico ludibrio con le tue panzane, straparlando di cose che non conosci. Chi sono io per impedirtelo?

Prealbe Citazione:
P.S. Attento, Nerone: mai stuzzicare un credente sulla sua religione

Penuria d'argomenti, mi par di capire.
Inviato il: 7/4/2007 15:33
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  •  NERONE
      NERONE
Re: Il rifiuto dell’autorità
#235
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E perché mai? Il mio era un piccolo consiglio: tu sei liberissimo di esporti al pubblico ludibrio con le tue panzane, straparlando di cose che non conosci. Chi sono io per impedirtelo?

non scendo a battibecchi inutili, e quel che è stato detto è stato detto, "arrotondarlo" o "sfrondarlo" non ne cambia il senso.

Buon Passaggio anche a te
Inviato il: 7/4/2007 15:40
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  •  nichilista
      nichilista
Re: Il rifiuto dell’autorità
#236
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  •  NERONE
      NERONE
Re: Il rifiuto dell’autorità
#237
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"ahhh ve lo detto io che finiva tutto in FLAME ! si savi chi può!!!"

Nichilista, ci sono domande che hai fatto in questo 3D che meritavano non solo una risposta, ma anche uno sviluppo argomentativo , perche' rilevanti ed interessanti per entrambe le posizioni ideologiche, cioe' quelle per e quelle contro le regole, l'autorita' ecc ecc.

Non ne ho viste di risposte.
Ma tentativi di fare andare a puttane il 3D ce ne sono stati. Nonostante i tuoi innumerevoli post argomentati e quelli di Prealbe e di altri notevolmente argomentati.

Ora dove sta la penuria di argomenti ?
Inviato il: 7/4/2007 15:47
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Il rifiuto dell’autorità
#238
Sono certo di non sapere
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Citazione:
non ho mai ben capito perchè qualcuno si inserisce in un discorso per asserire che le cose che son state dette sono panzane, senza però argometare il perchè.

Per il semplice motivo che, sebben abbia evitato di partecipare a questa discussione per motivi che non sto a dire, quando ho visto che qualcuno si mette a dire che i troll sono gli anarchici di internet, interviene per dire che questa è una panzana.

Lo è per il semplice motivo che traccia l'infantile equazione tra anarchico e teppista. Ora, credo che la differenza sia chiara. Se non lo è, non è certo colpa mia, ma di chi parla di cose che non sa, e non solo: pontifica insultando il pensiero altrui.

Quindi intervengo per far rendere noto ai lettori che ha detto una panzana: ecco il motivo per cui ho scritto "panzana". Non mi pare così difficile.

Come disse Giovanni: se spari cazzate e io non ti fermo, è colpa mia.

Citazione:
poi si aggiunge che c'è una certa Penuria d'argomenti

E lo ribadisco: siccome la persona in questione ha insinuato che il mio pensiero sia solo una forma di credenza immotivata, fomentata dal fuoco dell'ossessione e accecata dal fumo che quello stesso fuoco produce; insomma: dicendo che sono un ragazzino che crede alle fiabe; ho fatto notare che è un intervento che manca di argomentazioni e di contenuti.

Precisamente "penuria d'argomentazioni".

Citazione:
io ho adesso , qui sopra,ho provato a fare esempi e spiegare il mio ragionamento ma nessuno pare aver contestato nulla.

Buon per te, sarai molto convincente...
Inviato il: 7/4/2007 15:53
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  •  NERONE
      NERONE
Re: Il rifiuto dell’autorità
#239
Mi sento vacillare
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Comunque Pausania, il mio riferimento ai troll era una conseguenza alla sillogia posta da Prealbe tra un sito internet e nello specifico un forum e la societa', ed era in risposta ad un post di Benitoche.

Il "pezzo" di Prealbe al quale ho messo la mia aggiunta era questo :


-------Su LC un moderatore, ruolo che comporta certamente l’autorità, ha potere nei confronti dell’utente di:
- richiamo
- rimozione parziale o totale dei post
- sospensione
- espulsione
Trasposto in un contesto reale (“utente” = “cittadino”), in cosa si tradurrebbe?
Rispettivamente, direi:
- “diffida legale”
- “censura”
- “pena detentiva” (privazione delle facoltà di agire nella società)
- “pena di morte” (oppure “esilio” se si preferisce; comunque eliminazione del “cittadino” dalla società)
Il tutto a fronte di violazioni della Legge (la policy del sito) stabilita unilateralmente da chi dirige LC (costituendone di fatto l’Autorità) e applicata più o meno arbitrariamente (soggettivamente) da chi ne ha le facoltà (discese dall’alto).

----------------------------------------------------------------------


dire che il troll è lo spirito anarchico di un forum stava a significare esattamente quello che puo' essere nel contesto sviluppato da Prealbe e cioe' :
un utente che non si attiene alle regole del sito.
Non ho certo fatto attinenze con il perche' ed il percosa un troll si manifesta in un forum , che possono essere, come dici tu, solo azioni teppistiche.
Ma la cosa non era oggetto del mio paragone.
Il riferimento era solo alla non accettazione delle regole.
Ma sul pezzo di Prealbe hai sorvolato...eheheheh
Inviato il: 7/4/2007 16:05
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Il rifiuto dell’autorità
#240
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
Messaggi: 3872
Offline
Citazione:
Il riferimento era solo alla non accettazione delle regole.

No no: è proprio questo il punto. Continui a confermare quello che ho detto. Tu del pensiero anarchico nel suo complesso non conosci nulla.

Io non ne sono il massimo esperto che puoi trovare su piazza, lo confesso; però almeno è da un po' che non faccio affermazioni di questa portata.
Inviato il: 7/4/2007 16:19
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