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  L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere

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      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1771
Sono certo di non sapere
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Mentre apprendiamo dai media di curiosi successi dell apolitica estera yankee in campo cosmologico-planetario (link lo scontro violento quale creatore di nuovi scenari ) apprendiamo pure delle ricadute decennali dell missioni lunari: link Acqua sulla Luna? Viene dal vento solare ... C’è acqua sulla superficie della Luna, ma non sono state solo le comete a portarla. Una nuova analisi spettroscopica dei campioni della missione Apollo dimostra un meccanismo di formazione in situ dovuto all’idrogeno che arriva con il vento solare

Quando poi aggiorneranno i diagrammi di stato dell'acqua per tener conto di queste scoperte sarà sempre tardi ma aspettiamo fiduciosi.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 19/10/2012 4:45
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      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1772
Sono certo di non sapere
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Citazione:

toussaint ha scritto:
scusate, ovviamente mi riferivo allo sceriffo di Nottingham. Probabilmente è un lapsus freudiano, vorrei tanto vedere all'opera i briganti di Sherwood.



Da qui link



Brindisi, un uomo sale su un traliccio:
«Equitalia vuole da me 26mila euro»
...
Quasi settanta primavere e una lunga serie di estorsioni e di attentati intimidatori subiti e denunciati alla polizia. L'ultimo due giorni fa, quando qualcuno ha versato liquido infiammabile sul suo furgone parcheggiato sotto casa, al rione Paradiso di Brindisi e ha appiccato il fuoco. Vitantonio Carrone, piccolo imprenditore di Brindisi, ha raccontato di aver ricevuto una cartella esattoriale da Equitalia per 26.000 euro. Sarebbero parte della cifra di 31.160 euro, del fondo anti-racket, denaro che ha ricevuto come vittima di estorsioni e che ora «lo Stato rivuole indietro»



Almeno a Nottingham c'era la foresta dove si poteva scappare.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 19/10/2012 21:40
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      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1773
Sono certo di non sapere
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Affamare la bestia del nostro debito

GUIDO VIALE

«Affama la bestia» è lo slogan con cui Ronald Reagan aveva inaugurato il trentennio di liberismo di cui oggi stiamo pagando le conseguenze. La «bestia» per Reagan era il governo: che - è un altro suo celebre detto - «non è la soluzione ma il problema».

La bestia da affamare è in realtà la democrazia, l'autogoverno, la possibilità per i cittadini e i lavoratori di decidere il proprio destino. Il programma è di mettere tutto in mano ai privati, che si appropriano così delle funzioni di governo e le gestiscono in base alle leggi del profitto.

Quel programma è stato ora tradotto dall'Ue e dai governi dell'eurozona in due strumenti micidiali: il pareggio di bilancio e il fiscal compact. Con queste due misure in Italia verranno prelevati ogni anno dalle tasse, cioè dai bilanci di chi le paga, quasi 100 miliardi di interessi e altri 45-50 di ratei, per versarli ai detentori del debito: in larga parte banche e assicurazioni sull'orlo del fallimento per operazioni avventate e altri grandi speculatori nazionali ed esteri, e solo in minima parte singoli risparmiatori. L'assurdità di queste misure non va sottovalutata: nessun paese al mondo, nemmeno la Germania di Weimar, condannata al pagamento dei danni di guerra, ha mai rimborsato un proprio debito: che è stato sempre ridimensionato o riassorbito dalla «crescita» del Pil - quando c'è stata - o dall'inflazione, o da un condono, o da un default. Sottoporre a un salasso del genere un paese come il nostro, con un debito di oltre il 120 per cento del Pil, vuol dire condannarlo alla rovina.

L'esempio della Grecia, a cui pure sono imposte per ora misure assai meno drastiche di quelle previste dal fiscal compact, è sotto gli occhi di tutti. Ma bisogna ricordare che tre anni fa, quando la Grecia ha cominciato a dare attuazione al primo memorandum della Trojka (Bce, Fmi e Commissione europea), Monti aveva salutato il cammino intrapreso come l'alba del risanamento economico del paese. Esattamente quello che ripete ogni giorno, ora che è presidente del consiglio, lodandosi, e lodando le politiche del suo governo, mentre occupazione, redditi da lavoro, produzione, bilanci aziendali, Pil e debito pubblico precipitano verso il baratro.

D'altronde, se non bastassero le misure contro i lavoratori varati dal suo Governo, va ricordato anche che meno di un mese fa il parlamento europeo ha dovuto bloccare un regolamento proposto dalla Commissione, ma redatto e ispirato nel 2010 proprio da Monti, che mira a subordinare alle «convenienze» dell'impresa il diritto di sciopero: «Regolamentazione dell'esercizio del diritto di promuovere azioni collettive nel contesto della libertà d'impresa e della garanzia dei servizi».
Ecco chi è quello che i partiti che lo sostengono considerano salvatore della patria! «In Portogallo nel 1932 - ricorda l'associazione veneziana Fondamenta - un professore di economia, al secolo António de Oliveira Salazar, fu chiamato a dirigere il Paese per far fronte alla crisi economica e all'enorme deficit di bilancio che attanagliava la terra lusitana. Il suo intento era di creare una struttura super partes capace di riunire in sé tutte le correnti nazionali e di sostituirsi ai partiti. Rimase al potere per 36 anni e 82 giorni, e il suo regime, noto come salazarismo, ebbe termine solo con una rivoluzione, il 25 aprile del 1974». Vogliamo imboccare la stessa strada? O non l'abbiamo forse già imboccata?

Ecco allora un primo passaggio ineludibile: se non vogliamo rinchiuderci nel solco salazariano tracciato da Monti, pareggio di bilancio e fiscal compact devono venir respinti e disattesi e il debito pubblico va affrontato con altri strumenti. L'Italia ha un avanzo primario consistente: consolidando il proprio debito potrebbe evitare di ricorrere al mercato finanziario per parecchi anni. E senza «uscire dall'euro», a meno di venirne cacciata; cosa che porrebbe più problemi che vantaggi anche a tutti gli altri paesi dell'eurozona. D'altronde, che una ristrutturazione del debito italiano sia prima o poi inevitabile lo dicono ormai anche molti economisti mainstream, da Rubini a Savona. Una forte patrimoniale è certo necessaria, ma non basta a risolvere il problema. Ma questo non va affrontato in ordine sparso: con il fiscal compact i paesi che si troveranno nella nostra situazione, o anche peggio, sono destinati a crescere; e le forze sociali disposte a prendere di petto il debito sono sì sparse e per lo più senza rappresentanza, ma sempre più numerose. Dinnanzi a un loro schieramento compatto, le autorità monetarie e il cosiddetto fronte del nord si vedrebbero costretti a imboccare di corsa strade, come la mutualizzazione o la monetizzazione dei debiti pubblici dell'eurozona, che oggi vedono come fumo negli occhi.

La stretta monetaria e fiscale imposta dalle autorità europee - e, per lo meno fino a ieri, dal Fmi, che con queste imposizioni ha mandato in rovina ben più di un paese nel corso del tempo - ha il suo riflesso più vistoso nel patto di stabilità interno: quello che mette alle corde le finanze degli enti locali - e innanzitutto dei Comuni - costringendoli a svendere patrimonio immobiliare, beni comuni e servizi pubblici per far cassa. Così, nonostante che 27 milioni di italiani abbiano abrogato, con il referendum dello scorso anno, l'obbligo di svendere i servizi pubblici, sono ben quattro i decreti e le leggi che da allora prima il Governo Berlusconi e poi quello Monti hanno varato per reintrodurre quell'obbligo; e l'ultimo anche dopo che la Corte Costituzionale aveva decretato l'illegittimità dei primi tre; e tutti prontamente controfirmati dal Presidente della Repubblica, supremo «tutore» della Costituzione, per il quale evidentemente della volontà degli elettori si può e deve far strame. A sostegno di questo scippo viene poi mobilitata anche la Cassa Depositi e Prestiti - un istituto creato oltre 150 anni fa e finanziato dal risparmio postale per sostenere le iniziative dei Comuni, cioè i servizi pubblici locali - che il governo Berlusconi ha privatizzato con un trucco contabile e il governo Monti sta mettendo al servizio dei peggiori scempi perpetrati a danno dei territori e delle loro comunità. Più salazarismo di così ... .
La cosa è tanto più grave perché è solo dai territori e dalle comunità che lo abitano, e proprio facendo leva su un approccio innovativo ai servizi pubblici locali, che possono prendere piede progetti e pratiche di una vera politica industriale orientata alla conversione ecologica. Una politica industriale fondata sul decentramento delle decisioni, sulla partecipazione della cittadinanza attiva, su impianti di piccola taglia, su servizi flessibili diffusi e diversificati in base alle risorse disponibili e alle esigenze locali: nel campo della cultura, dell'educazione, dell'energia, della mobilità, degli approvvigionamenti alimentari (e quindi di un'agricoltura a km0), della gestione delle risorse materiali (oggi chiamata gestione dei rifiuti), dell'edilizia ecologica, della salvaguardia del territorio; e di tutte le produzioni che potrebbero essere avviate, creando un mercato e riconvertendo molte aziende in crisi, per fornire materiali, impianti, attrezzature e supporto tecnico a quei progetti. E' l'unico modo per salvaguardare l'occupazione e promuoverne di nuova, legandola al sostegno attivo della cittadinanza. Invece, tra patto di stabilità e assalto alla finanza locale sferrato dalle banche, che hanno riempito i comuni di debiti e di derivati per finanziare bilanci sempre meno trasparenti e comprensibili, le amministrazioni locali sono state svuotate di ogni funzione, se non quella di fare da paravento a una progressiva cessione di sovranità a favore dei privati, dell'alta finanza e di poteri centralizzati.

Questa cessione di funzioni è illegittima, contraria alla volontà espressa dagli elettori con il referendum; e i sindaci delle giunte che vogliono rinnovarsi e assumere le responsabilità che la Costituzione attribuisce loro devono prenderne atto: anche adottando - ed è il secondo passaggio ineludibile - misure di requisizione e di esproprio delle aziende necessarie a rimettere in moto l'economia dei propri territori.

Ma i governi locali, si obietta, sono proprio quelli dove corruzione e malgoverno allignano maggiormente, come mostrano gli episodi più recenti di cronaca politica. Intanto se il malgoverno alligna anche lì è perché a promuoverlo sono i poteri centrali: basta pensare a una legge contro la corruzione che non contiene nulla contro il falso in bilancio e che nonostante ciò fatica a passare - e poi si lamentano che nessuno investe in Italia! Lo è venuto a spiegare l'emiro del Qatar al prof. Monti, il quale «credeva» invece che gli investimenti non arrivassero per via dell'art. 18. Per questo l'art. 18 è stato cancellato e per la corruzione è stato invece votato un salvacondotto. Poi ha ragione chi scrive che la corruzione della politica è una compensazione per la cessione del potere reale all'alta finanza e alle grandi corporation.

Ma se il governo del territorio viene affidato a una gestione privata, i poteri pubblici perdono la loro stessa ragion d'essere e non resta loro altra finalità che quella di perpetuarsi a qualunque costo. Per questo l'alternativa tra pubblico e privato ha perso gran parte del suo significato; solo gestendo patrimonio e servizi pubblici come beni comuni, in forme partecipate, si può restituire alla politica il suo significato originario, che è quello di autogoverno.



Da il manifesto link
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Inviato il: 20/10/2012 7:34
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1774
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Dalla serie "aveva ragione Cuore"


Renzi vuole chiudere l'Unità?

Ora Matteo Renzi vuole chiudere l’Unità perché l’Unità dà conto della battaglia delle primarie senza edulcorare i termini della competizione politica nel Pd.

...


link articolo
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Inviato il: 20/10/2012 16:53
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1775
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GERMANIA
No al ricorso contro acceleratore Lhc
La Corte: "Non causa la fine del mondo"
I giudici tedeschi hanno rigettato il ricorso di una donna che sosteneva che gli esperimenti con lo strumento del Cern avrebbero potuti causato un buco nero capace di risucchiare la Terra: "Nessun motivo oggettivo per dubitare della correttezza dei report di sicurezza"


link

O anche della scienza dell'apocalisse che smentisce però l'apocalisse quando.
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Inviato il: 20/10/2012 17:41
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1776
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Ieri sera su un canel della Fox (questo) hanno trasmesso un episodio cult di Spazio 1999 ( sole nero).

Tra i vari dialoghi ad un cero punto Victor dice: "il confine tra scienza e misticismo è molto labile".

Ed in effetti su questa labilità si sviluppa non solo quest'episodio ma tutta la serie del telefilm.

Nulla di male in ciò e i films di Gerry e Sylvia Anderson rimangono delle pietre miliari del cinema.

Purtuttavia in questa battuta del 1974 ci sono i germi di come avverrà lo sviluppo della divulgazione scientifica incui questo confine viene sfondato continuamente.

Un esempio lo troviamo su questo pdf di un articolo di Le Scienze:

link pdf computer a buchi neri


E' possibile immaginare le leggi della fisica come programmi informatici e l'universo come un immenso computer quantistico che sta elaborando se stesso ....



O anche della reificazione (nulla di male, basta solo riconoscerlo).
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Inviato il: 21/10/2012 3:46
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1777
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Da qui link

Citazione:

Stangata al superburocrate d'oro
Crosta restituirà 17 mila euro al mese

Accordo con la Regione siciliana: la pensione dell'ex presidente dell'Agenzia rifiuti scende a 3.500 euro mensili. In tutto il dirigente dovrà rimborsare un milione di euro all'amministrazione

di EMANUELE LAURIA

ALLA fine il burocrate d'oro, divenuto suo malgrado simbolo della casta dei colletti bianchi, è stato costretto a una "normale" vita da pensionato. Dopo l'ultima sentenza sfavorevole, Felice Crosta ha firmato un accordo con l'amministrazione regionale, impegnandosi a restituire a rate quanto illegittimamente percepito negli anni scorsi: oltre un milione di euro.
...


e da qui:

link

Citazione:

Spese private con soldi pubblici: la Corte dei Conti accusa Luis Durnwalder
Secondo il quadro accusatorio, in quasi vent'anni il presidente della provincia autonoma di Bolzano avrebbe speso un milione e trecentomila euro in viaggi (non solo per lui, in almeno un'occasione in volo per Vienna c'era anche la sua compagna), feste di compleanno, regali di natale, medicine, tasse per il canone Rai e sulla casa, frutta, caramelle e libri
...


Dice un commento :" Poi vi meravigliate che aumentano le tasse."

E a proposito di tasse che aumentano questa mi era sfuggita:Governo: ancora tasse su pensioni e invalidità .....Dopo il giro di vite su detrazioni e deduzioni fiscali il Governo prende ancora di mira le pensioni. Dalle indennità di accompagnamento per gli invalidi alle pensioni di guerra, agli assegni di reversibilità
....


link
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Inviato il: 22/10/2012 22:01
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1778
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Il prefetto di Napoli De Martino cazzia e umilia il prete anticamorra don Patriciello perchè si è rivolto al prefetto di Caserta Carmela Pagano chiamandola semplicemente "signora". Per De Martino è stata "una mancanza di rispetto per le Istituzioni". Il "signor" De Martino,probabilmente, vorrebbe che ci si rivolgesse alla sua augusta persona e a quella della sua sodale Pagano con il desueto ma sempre ambito termine "eccellenza".
De Martino, ma se uno ti mandasse semplicemente in quel posto? Così, con leggerezza, con soavità, con naturalezza.
Il ministro Cancellieri "copre" il prefetto per nulla pentito
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
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Gilad Atzmon è un mito assoluto, un uomo così capace di astrarsi da legami così meschini e limitanti come l'appartenenza etnica è un esempio da seguire.
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1780
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Gilad Atzmon ...

Chi è e cosa ha fatto ?
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1781
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Grillo e il mistero delle dimissioni in bianco
24/10/2012 - Beppe Grillo reagisce alle accuse di aver costretto i candidati a firmare documenti strani, ma non chiarisce...
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
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TV turns you into a zombie

Mentre da un lato queste parole suonano come la solita metafora utilizzata per evidenziare quanta immondizia ci viene oggi propinata attraverso la televisione, sono anche una terribile affermazione che descrive in modo letterale la nostra realtà.

Solo in quest’ultimo mese due studi separati hanno rivelato che un eccessivo uso della televisione, anche se lasciata in sottofondo, può avere effetti deleteri sullo sviluppo cerebrale nei bambini, al punto che, quando crescono, mostrano difficoltà nelle relazioni sociali.

Se a questo aggiungiamo l’impatto ampiamente documentato che la TV ha su ognuno di noi, il potere che ha di alterare letteralmente la nostra coscienza e deprimere il pensiero critico, si può comprendere perché già da tempo è stata definita la “scatola dell’idiozia”.

Come ha riportato in quest’ultimo mese la Reuters, ricercatori dell’Università della North Carolina Wilmington (UNCW), hanno scoperto che i rumori di sottofondo emessi dalla televisione distraggono e confondono a tal punto i bambini da pregiudicare, nel lungo termine, la loro capacità di interagire con altri esseri umani, rallentarne il pensiero cognitivo e lo sviluppo del linguaggio.

Lo studio, pubblicato nella rivista Pediatrics, ha rivelato che i bambini statunitensi sono attualmente esposti a una media di cinque ore di televisione al giorno. Matthew Lapierre, che ha coordinato lo studio, ha spiegato che quei bambini che sono più esposti alla televisione passano meno tempo a interagire con i genitori e i coetanei.

Lapierre ha anche osservato che sono i bambini più piccoli quelli maggiormente esposti alla televisione di sottofondo.

“Questo è un chiaro avvertimento per i genitori: quando non stanno guardando la televisione, la devono spegnere.” Ha detto il Dr. Victor Strasburger, un pediatra dell’ Università del New Mexico di Albuquerque che in precedenza aveva studiato l’esposizione dei bambini ai mezzi di comunicazione. E ha aggiunto “E’ anche un consiglio ai genitori di evitare totalmente la televisione per i bambini sotto i due anni.”

“Avere voci indistinte di sottofondo genera confusione nei bambini in fase di comprensione ed elaborazione del linguaggio” ha sottolineato Strasburger, e ha aggiunto agli intervistatori che quando i genitori gli portano i loro bambini, riesce facilmente a individuare quali sono più esposti alla televisione e quali meno.

“I bambini ai quali viene spesso letto, chiacchierano in modo disinvolto, mentre quelli che stanno davanti alla televisione per lungo tempo, sono più silenziosi”. Ha detto. “Questo significa che viene messo in pericolo lo sviluppo del loro linguaggio – possono recuperare, sì, ma è comunque un problema.”

In un altro studio, alcuni medici del Royal College of Paediatrics and Child Health (College Reale di Pediatria e di salute infantile) di Londra, hanno scoperto che i bambini che nascono oggi, all’età di sette anni avranno visto un intero anno di televisione. Lo studio ha anche rivelato che in media i bambini oggi passano più tempo davanti alla televisione di quanto ne passino a scuola.

Il Dr Aric Sigman ha pubblicato lo studio negli Archives Of Disease In Childhood (Archivi di malattie infantili), una rivista medica associata al gruppo del British Medical Journal.

Sigman ha evidenziato che una tale esposizione elevata alla televisione può provocare delle lacune nei rapporti sociali, problemi di deficit d’attenzione e provocare gravi danni psicologici. Sigman ha aggiunto che la sovraesposizione a nuove tecnologie come la televisione in 3D e la console di gioco possono causare nei bambini gravi difetti nello sviluppo della percezione della profondità spaziale.

Lo studio consiglia di evitare che bambini sotto i tre anni guardino la televisione tutti insieme, e aggiunge che il tempo dedicato alla televisione è bene che sia limitato a un massimo di due ore al giorno.

“Avendo appurato che i problemi arrivano quando si supera il limite massimo delle due ore di schermo al giorno, e benché i nostri bambini siano attualmente esposti in media tre volte questo tetto, una decisa iniziativa mirata a ridurre il tempo giornaliero dedicato alla televisione porterà certamente dei miglioramenti nella salute e nello sviluppo infantile”. Ha detto Sigman.

In un rapporto pubblicato un anno fa, l’American Academy of Pediatrics ha evidenziato che numerosi studi precedenti sono arrivati alle stesse conclusioni; ovvero che esiste un collegamento diretto tra l’aumento dei tempi televisivi e i ritardi cognitivi dei bambini.

Nel 2010, un altro studio pubblicato in Pediatrics, riportò che dall’analisi di oltre 1000 bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni, si scoprì che quelli che passavano almeno due ore al giorno davanti alla TV avevano il 60% in più di probabilità di sviluppare problemi psicologici di quegli altri bambini che ne passavano meno o per niente.

Lo studio rivelò anche che quei bambini impegnati in attività fisiche, e che comunque guardavano molta televisione, avevano il 50% di probabilità in più di soffrire di problemi d’iperattività, difficoltà a relazionarsi con i coetanei e gli amici, cattivo carattere e comportamenti antisociali.

Altri studi pubblicati in Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine (Archivi di Medicina Pediatrica e Adolescenziale), mostrarono che i bambini maggiormente esposti allo schermo televisivo hanno più probabilità di sviluppare comportamenti aggressivi e avere uno scarso rendimento scolastico. Inoltre, i dati mostravano che i bambini che guardano più televisione tendono a mangiare più cibi non sani e a diventare vittime di atti di bullismo da parte dei compagni di scuola – conseguenze che causano dei “corto-circuiti” a livello cerebrale.

Altri studi recenti hanno rivelato che molti programmi televisivi creati apposta per i bambini possono addirittura avere effetti dannosi sul loro sviluppo, perché contengono immagini e animazioni troppo veloci, sovraccaricando quindi il cervello e provocando una ridotta capacità di attenzione.

A causa di questi effetti della televisione e dei videogiochi, la mente dei bambini è obnubilata prima ancora di potersi sviluppare. Quando diventeranno adulti, agiranno sulla base di scelte e comportamenti presi per lo più a livello inconscio. In pratica, degli zombie; umani che agiscono secondo un processo mentale impulsivo e reattivo, penalizzando la logica e il pensiero critico.

E non sono solo i bambini a essere esposti al rischio di creare un esercito di morti viventi. E’ noto che le fluttuazioni luminose dello schermo televisivo inducono onde cerebrali Alpha, cullando il cervello in uno stato di subconscio simile al sonno, causando una sorta d’ipnosi che rende più suscettibili alle suggestioni.

Questo è noto fin dagli anni ’60 e fu dimostrato chiaramente in un esperimento del 1969 da Herbert Krugman. La ricerca intrapresa da Krugman nel quadro di un più ampio progetto relativo alla pubblicità, rivelò che l’emisfero cerebrale sinistro, che elabora le informazioni in maniera logica e analitica, viene completamente disattivato quando un individuo guarda la televisione.

La luce radiante e le oscillazioni luminose degli schermi televisivi riducono l’attività cerebrale a uno stato “Theta” (onde Theta). Si riduce il pensiero critico, lasciando attive le parti del cervello che conservano i ricordi, le sensazioni e le emozioni.

Tutto ciò che arriva dalla TV in qualche maniera “bypassa” la mente logica e va a inserirsi direttamente nel subconscio. In altre parole, la TV fa presa più sulle emozioni che sulla logica. Numerosi studi hanno anche mostrato che le oscillazioni luminose nei videogiochi causano stati di alterazione della coscienza. In alcuni casi l’attività cerebrale si riduce al di sotto della frequenza Delta. Altri studi hanno anche evidenziato un collegamento tra l’eccessiva esposizione alla televisione e la malattia di Alzheimer. Lo stato semi-conscio indotto dalla TV pare che influenzi direttamente i meccanismi della memoria, del linguaggio e delle percezioni.

Krugman ha anche scoperto che leggere e ascoltare aumentano la cognizione e costruiscono nuovi percorsi neuronali, poiché quando si ascolta si è costretti a pensare in modo critico e a visualizzare il “teatro della mente”.

Inoltre, il passaggio dal cervello sinistro al destro indotto dalla visione degli schermi televisivi, causa un rilascio degli oppiacei naturali del corpo, simile al rilascio delle endorfine durante l’attività fisica. Questo provoca nello spettatore un effetto di piacere. Di conseguenza, quando si spegne lo schermo si scatenano dei sintomi di dipendenza. E come in ogni situazione di astinenza da oppiacei, tali sintomi comprendono ansia, frustrazione e depressione.

Degli esperimenti eseguiti negli anni ’70 dimostrarono che le persone che tenevano la televisione spenta per lunghi periodi, dopo visioni prolungate, tendevano a soffrire di depressione; alcuni si sentivano come se avessero “perso un amico”.

Una combinazione di quattro studi, pubblicati nel Journal of Experimental Social Psychology (Rivista di psicologia sociale sperimentale), concludeva che la televisione può indurre un senso di dipendenza in spettatori con poca autostima e con scarse relazioni sociali. Riferendosi all’ipotesi di surrogato sociale, degli psicologi dell’Università di Buffalo e Miami, Ohio, dimostrarono che per riempire il vuoto emotivo della privazione sociale, alcune persone instauravano dei rapporti con i personaggi dei programmi televisivi.
v La TV è davvero l’oppio dei popoli.

Ovviamente quello di cui parlo qui è solo un flash. Oggi siamo bombardati da ogni parte da distrazioni, sostanze e condizioni create per trasformare il modo in cui interpretiamo la nostra realtà. Siamo condizionati fin dalla nascita ad agire sempre più senza coscienza, proprio la cosa che ci distingue da ogni altro organismo vivente dell’universo conosciuto.

Siamo letteralmente programmati a uno stato di sonno vigile, un’esistenza da zombie. Abbiamo il dovere di agire in modo cosciente e educare gli altri allo stesso modo, se vogliamo spezzare questa dannosa “programmazione” e preservare l’umanità.

Steve Watson, da Londra, scrittore e redattore per Alex Jones in Infowars.com e Prisonplanet.com. Ha un Master in Relazioni Internazionali conseguito alla Scuola Superiore di Politica dell’Università di Nottingham in Gran Bretagna.

Fonte: www.infowars.com
Link: http://www.infowars.com/the-idiot-box-how-tv-is-turning-us-all-into-zombies/
12.10.2012

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da SKONCERTATA63
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Inviato il: 26/10/2012 22:01
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  •  Red_Knight
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1784
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Tra TV in senso stretto e videogiochi, i nati negli anni '80 hanno passato letteralmente più tempo della loro infanzia a contemplare immagini a matrice di pixel davanti a un televisore o monitor generico che panorami reali dal vivo. I nati negli anni '90 possono aggiungere personal computer e cellulari. Se questo facesse male a livello fisico e in maniera non context-dependent, si vedrebbe. Ma non si vede, anzi*. L'assenza di prova in questo caso, vista la natura dell'affermazione, è prova di assenza.

Fine della questione.

*http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Flynn
Inviato il: 27/10/2012 1:54
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1785
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Citazione:
I nati negli anni '90 possono aggiungere personal computer e cellulari.


beh io ho notato che ormai c'è in giro una pazzia dilagante e ricordo bene che il fenomeno è iniziato alla fine degli anni 90 ed è aumenato gradualmente col passare del tempo

ovviamente la tv è in parte responsabile ma sono sicuro che i segnali prodotti dalle stazioni radio base e dai cellulari non consentono al cervello di funzionare correttamente
Inviato il: 27/10/2012 10:59
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1786
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Citazione:

I nati negli anni '90 possono aggiungere personal computer e cellulari.... Se questo facesse male ...


Da link sito medicina del lavoro "RISCHIO DA VIDEOTERMINALI"

Citazione:

STRESS
L’utilizzo delle tecnologie informatizzate è stato associato ad un aumentato livello si stress, con manifestazioni di tipo emozionale (ansietà, depressione, irritabilità) e di tipo psicosomatico (insonnia, anoressia, epigastralgie).

...
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Inviato il: 27/10/2012 16:09
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1787
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Citazione:
ivan ha scritto:
L’utilizzo delle tecnologie informatizzate è stato associato ad un aumentato livello si stress, con manifestazioni di tipo emozionale (ansietà, depressione, irritabilità) e di tipo psicosomatico (insonnia, anoressia, epigastralgie).


Ecco, su sei ne ho cinque e mi manca l'anoressia.

E' come far la gara a chi è più sfigato... e arrivar secondo...
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Inviato il: 27/10/2012 22:44
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1788
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1789
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Lo stress non fa bene a nessuno e passare ore davanti a un monitor può stressare parecchio, specialmente se si è costretti per lavoro o per studio, e soprattutto se non si prendono le minime precauzioni posturali, oculistiche ed ergonomiche. Quanto detto dal secondo link infatti è assolutamente pacifico (se è per questo ci sono effetti collaterali anche peggiori), ma è ben diverso rispetto al parlare a sproposito di zombie e altre cagate degne dei migliori settimanali per zitelle.

-----------------------

Citazione:
Le cose buone fatte da Silvio Berlusconi


Ci sono un sacco di utenti che la pensano uguale.
Inviato il: 28/10/2012 2:16
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1790
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Citazione:
Red_Knight ha scritto:
Ci sono un sacco di utenti che la pensano uguale.


Ma LOL, per un sacco di utenti Silvio Berlusconi sarà ricordato, nel bene e nel male, come l'ultimo autentico statista della repubblica italiana?

E la lista... è spettacolare!

12. l'avere denunciato l'uso sistematico della magistratura da parte dei poteri occulti come arma per eliminare personaggi scomodi.

Riarrangiando un po le parole si può leggere:

12. l'avere eliminato in modo sistematico i personaggi scomodi della magistratura.

(ogni riferimento a Falcone e Borsellino è puramente casuale)
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Inviato il: 28/10/2012 3:45
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1791
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A me sconvolge anche solo che qualcuno possa ancora sostenere che sia mai stato un politico, comunque sì, ce ne sono parecchi.
Spettacolare è dir poco, per quella lista. Specialmente la premessa su Mani Pulite è una chicca.
Inviato il: 28/10/2012 4:19
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      ivan
Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1792
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Sertes ha scritto:
Questa merita

Le cose buone fatte da Silvio Berlusconi


O anche dell'efficacia della propaganda.

Questo è cosa dice M. Fini:

link



IL REGIME DI BERLUSCONI CE LO SIAMO MERITATO
Postato il Sabato, 27 ottobre @ 07:45:00 CDT di Davide

DI MASSIMO FINI
ilfattoquotidiano.it

Questa settimana non ci si può esimere dall’occuparsi di Berlusconi. Speriamo sia l’ultima, anche se col Cavaliere non si può mai dire. Però il Tempo, il padrone delle nostre vite, ha fatto il suo implacabile lavoro, cui nessuno può sfuggire. Ave- va 58 anni quando ‘scese in campo’, oggi ne ha 76. Le sue formidabili energie, succhiate da migliaia di saprofiti, si sono andate via via affievolendo. Oggi è un vecchio come denuncia il suo volto che, nonostante tutti gli accorgimenti, anzi proprio per essi, è diventato un mascherone impressionante. Lo stesso, disperato, patetico, aggrapparsi a giovani donne è il segno di una inesorabile, infantile, senilità.

È un vecchio logoro perché a differenza, poniamo, di Napolitano che non ha mai battuto chiodo in vita sua, si è speso molto. Ho avuto con- tezza di Berlusconi nei primissimi anni 80 quando il direttore del Giorno, Guglielmo Zucconi, mi affidò il compito di scandagliare i quartieri di Milano e io, fra gli altri, scelsi Milano Due. Scoprii quindi più che un quartiere, un ceto medio nuovo, nascente, senza storia, senza tradizioni, senza cultura, senza un’ideologia che non fosse la più gretta difesa dei propri interessi, di cui Berlusconi era il perfetto rappresentante e, insieme, il demiurgo. Come per le sue Tv.

In quei primi anni 80 il suo braccio destro era Marcello Di Tondo, che era sta- to mio collega alla Pirelli. In uno scantinato di Milano Due stava organizzando una televisione di quartiere. “Lui è convinto – mi disse – di poter creare un grande network nazionale che possa far concorrenza alla Rai. C’è sempre qualcosa di vagamente delirante in quel che dice Berlusconi e io stesso ne rimango perplesso. Ma poi mi affaccio alla finestra, vedo le case di Milano Due e mi dico: però tutto questo l’ha creato lui”.

La grande forza di Berlusconi è sempre stata quella di credere ai propri sogni e perciò di realizzarli. “Con quali metodi – disse Indro Montanelli al giovane Travaglio – preferisco non saperlo”. Sono sempre stati meto- di, per usare un eufemismo, fuorilegge (e Indro, cinico la sua parte, lo sapeva benissimo) ma poi- ché c’erano milioni di imprenditori italiani disposti a usare gli stessi metodi pur di raggiungere i risultati di Berlusconi, e non ce l’hanno fatta, bisogna pur dar atto al Cavaliere di essere stato, nel campo del banditismo finanziario, il campione dei campioni. Non ho mai capito se Berlusconi sia una persona intelligente. Certamente è molto abile.

Nei primi anni 90 fu Umberto Bossi a scuotere l’al- bero della partitocrazia, ma è stato Berlusconi a coglierne i frutti. È perlomeno curioso che nel momento in cui si dichiarava di voler fare piazza pulita della Prima Repubblica gli italiani abbiano votato in massa un imprenditore che era stato il principale sodale economico di Bettino Craxi che della degenerazione della Prima Repubblica era ritenuto il massimo responsabile. Dei 18, desolanti, vuoti, anni di regime responsabile non è il Cavaliere, responsabili sono gli italiani, sia quelli che gli han- no creduto, sia quelli che – per usare un’espres-sione di Giuseppe Berto a proposito di Benedetto Croce e il fascismo – “lo hanno avversato in modo così balordo da favorirlo”.

Massimo Fini
Fonte: www.ilfattoquitidiano.it
27.10.2012


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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1793
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Citazione:
Red_Knight ha scritto:
Ci sono un sacco di utenti che la pensano uguale.


Ma LOL, per un sacco di utenti Silvio Berlusconi sarà ricordato, nel bene e nel male, come l'ultimo autentico statista della repubblica italiana?

E la lista... è spettacolare!
.....


Anche questa è spettacolare: link Uno statista che lascia senza fiato
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Inviato il: 28/10/2012 6:16
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1794
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Da Brignano G.D'Adda
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Ma vi sembra un filmato porno questo :



E ci fanno i dibattiti !!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 28/10/2012 11:47
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1795
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Accade anche questo:

link discariche e vigneti
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Inviato il: 29/10/2012 16:07
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1796
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Sono ben note le cronache politiche siciliane attuali.

E mentre lo spoglio delel urne è ancora caldo, apprendiamo dai media alcune cosette.

La prima:

link Il giornalismo secondo i grillini ...
29/10/2012 - La colonna milanese del partito manda al Corriere un vademecum su come scrivere di loro


Ha ragione l'articolo: "con che parola identifichiamo tutto questo?".

Da stracciarsi le vesti .

Citazione:

Citazione:
Le cose buone fatte da Silvio Berlusconi


Ci sono un sacco di utenti che la pensano uguale.


E piove pure sul bagnato :

Citazione:

Effetto Berlusconi sui listini
Lo spread peggiora di 20 punti


link la stampa

E a proposito di grandi politici al governo:


Tfr, stop alla ritenuta degli statali

Il Consiglio dei ministri si adegua a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale

francesco grignetti


Tremonti era stato impietoso, con le sue ultime Finanziarie. Tra le altre cose, aveva colpito le liquidazioni dei pubblici dipendenti, prevedendo una “rivalsa” a carico dei dipendenti pari al 2,5% della base contributiva. In pratica Tremonti aveva cambiato d’autorità i conteggi del Tfr. E ogni dipendente pubblico ci rimetteva in media 1000 euro. È intervenuta però la Corte Costituzionale, qualche giorno fa, a dichiarare illegittima questa norma. Ieri il governo ne ha dovuto prendere atto ...



link la stampa

In pratica il costo della patch saranno ulteriori tagli.

Ma perchè non chiedono conto a ... ovvio ... anche in termini economici ?

Biosgnrebbe mettere una regola in politica: " se per motivi ideologici hai fatto un disastro, bè provvedi a riparare e non sulle spalle di Pantalone".
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Inviato il: 29/10/2012 20:19
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1797
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Si discuteva alcuni post da della pericolosità o meno dei mezzi audiovisivi.

Un utente diceva che preoccuparsi di cose simili lascia il tempo che trova.

Purtuttavia, al di là di quel che diceva Pasolini decenni fa quando raccontava di come la tv avesse annullato in poco tempo la "cultura popolare" che nemmeno le dittature piu' feroci avevano piegato, la cosa pare abbai dei risvolti anche militari:


link CDC


OME UN EPISODIO DEI POKEMON HA ISPIRATO I MILITARI STATUNITENSI E RUSSI A CREARE LE “ARMI ZOMBIE”

Postato il Domenica, 28 ottobre @ 13:57:21 CDT di davide

DI STEVE WATSON

prisonplanet.com

Una volta gli alti ufficiali statunitensi hanno preso in considerazione l'idea di creare armi “non letali” che avrebbero letteralmente “zombificato” chiunque nel raggio di centinaia di metri. Curiosamente hanno citato una trasmissione televisiva giapponese come loro musa ispiratrice.

Nel 1997 un episodio del popolare cartone animato “Pokemon” ha provocato in quasi 700 telespettatori giapponesi (1), di cui la maggior parte bambini, una serie di malesseri che andavano dalla vista annebbiata, ai capogiri e alla nausea per arrivare fino ad iperventilazione, convulsioni e addirittura epilessia e casi di cecità temporanea.

Queste gravi reazioni sono state provocate dalla scena di un'esplosione virtuale durante la quale sullo schermo è apparsa per un attimo una luce rossa e blu, giusto la frequenza necessaria per ripercuotersi sul cervello e scatenare una reazione fotosensibile.

Uno studio successivo ha rivelato che quasi un quarto dei soggetti colpiti è stato vittima di convulsioni almeno una volta nel corso dei cinque anni seguenti alla trasmissione dell'episodio.

L'incidente è servito per ricordare come gli stimoli visivi, quali appunto le luci intermittenti ed i circoli rotanti, possono portare ad un'alterazione della coscienza. Si ritiene che circa una persona su 4000 sia suscettibile di attacchi causati da queste visioni e, comunque, il numero dei soggetti che hanno subito dei danni in seguito alla puntata dei Pokemon ha fatto sì che qualcuno iniziasse a porsi degli interrogativi su queste immagini.

L'episodio ha rappresentato inoltre un chiarissimo esempio di come il cervello umano può essere manipolato e di come la coscienza può essere alterata su scala di massa.

Quest'anno infatti sono stati resi noti dei documenti dell'esercito statunitense che facevano esplicitamente riferimento alla puntata dei Pokemon (3) e in cui ci si chiedeva come i militari potessero sviluppare armi in grado di riprodurre effetti simili.

“Si ritiene che utilizzando un metodo in grado di stimolare le sinapsi nervose direttamente attraverso un campo elettrico, circa il 100% degli individui sarebbe suscettibile all'induzione dell'attacco”, si legge nei documenti.
...


Ora , aldilà di implausibili raggi paralizzanti da fumetti e films degli anni 50-70 (bellissimi tra l'altro) , il monitor (di tv o di pc) è un mezzo formidabile di propaganda.

Alcune rivoluzioni colorate dell'est sono state innescate proprio con la catalisi del mezzo televisivo.

Il potere politico si regge oggi sulla persuasione condotta con i messaggi veicolati dal monitor con storie al limite del pietoso (vedere la serie di peppone e don camillo rimandata da decenni all'infinito non appena si profila all'orizzonte una elezione .

Sorvoliamo poi sulla vendita di merci discutibili o indispensabili che siano: basta apparire in tv e il gioco è fatto, si possono vendere tranquillamente a peso d'oro tir di sale grosso contro il malocchio .

Insomma, può essere brutale pericolo cio' che passa attraverso il monitor (diceva Paolini: nulla è piu' feroce della banale televisione).

Il punto è: come difendersi ?
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Non mischiamo le carte in tavola.
L'epilessia è un fenomeno relativamente comune le cui crisi possono essere scatenate da determinati stimoli visivi. Si sa da decenni, ed è da decenni che cartoni animati e videogiochi sono fatti in modo da evitare "flash" pericolosi in tal senso (l'abbandono del tubo catodico ha ridotto di parecchio i rischi). Quell'episodio, relativamente famoso (citato anche ne I Simpson), fu dovuto a un errore degli animatori e la percentuale di bambini (700 su qualche milione) colpiti rientra appieno nelle statistiche. Di solito non capita.
Lo spezzone incriminato è questo (a partire da 00:15), ed è effettivamente estremamente fastidioso anche visto comodamente da Youtube e su uno schermo ben tarato, perfino per occhi allenati come i miei (non guardatelo a meno che non siate sicuri di non essere soggetti a rischio, naturalmente):
http://www.youtube.com/watch?v=Y3bKOzjw9KE

Chi lo guarda e ha meno di 40 anni può comunque verificare come la sequenza sia anomala confrontata con l'iconografia standard del raggio "tecno-magico" nell'animazione giapponese.

Non stupisce apprendere (posto che l'articolo non sia fuffa, il che visto il linguaggio non è da escludere) che gli instancabili e immaginifici ideatori di armi possano aver pensato di sfruttare questo glitch nel nostro cervello, comunque molto probabilmente invano.

Però cosa c'entri tutto ciò con la propaganda, l'alterazione della coscienza e i contenuti specifici di televisione e videogiochi, non è dato sapere. Più in generale confondere il monitor per ciò che è fisicamente con ciò che mostra è un errore un tantinello grave...

Citazione:
Il punto è: come difendersi ?


Se c'è qualcosa da cui difendersi è solo la propria vulnerabilità ai condizionamenti disonesti, ma se anche ci fosse qualche oscuro sortilegio legato alla diabolica matrice di pixel, il controincantesimo più efficace sarebbe senz'altro spegnere l'apparecchio. Facile, sicuro, economico, alla portata di tutti.
Inviato il: 29/10/2012 22:52
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
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Il tubo catodico con annessi e connessi anche nella sua versione digitale non può essere disinventato.

Magari bastasse spegnerlo per sanare la situazione.

Nell'Ungheria degli anni 70 e 80 provarono a fare le giornate senza Tv per arginare il fenomeno della nocività televisiva, ma sappiamo tutti come è andata finire: al di là dei rovesci politici adesso l'ungheria è come tutti gli altri stati, con le tv che trasmettono implacabili 24 ore su 24.
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Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere
#1800
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C' un 3ad dove si discute se mangiare o meno carne, poi c'è da qualche parte un 3ad sulla corrente epidemia di diabete, infine, le cronache ci raccontano da diversi decenni in qua di rifiuti interrati qua e là .

Girando per il web ho trovato questo lavoro :


Role of environmental chemicals in diabetes and obesity: a National Toxicology Program workshop review.
Thayer KA, Heindel JJ, Bucher JR, Gallo MA.
Source
Division of the National Toxicology Program, National Institute of Environmental Health Sciences, National Institutes of Health, Department of Health and Human Services, Research Triangle Park, North Carolina, USA.

...

CONCLUSIONS:
overall, the review of the existing literature identified linkages between several of the environmental exposures and type 2 diabetes. There was also support for the "developmental obesogen" hypothesis, which suggests that chemical exposures may increase the risk of obesity by altering the differentiation of adipocytes or the development of neural circuits that regulate feeding behavior. The effects may be most apparent when the developmental exposure is combined with consumption of a high-calorie, high-carbohydrate, or high-fat diet later in life.
...


link pubmed

In pratica l'esposizione ad agenti chimici aumenta il rischio di sviluppare obesità e patologie ad esse correlate.

Fin qui appare pacifica la cosa, le solite storie che si leggono sull'inquinamento.

Ora dicono i media:
link


IL CASO
Salute, è allarme obesità
record negativo in Campania
Ben 700 mila gli obesi, quasi 3 milioni coloro che vivono portandosi addosso un peso decisamente eccessivo. Al Cardarelli nasce il progetto "Cambiovita"



Sempre dai media apprendiamo che:
link


Gomorra, rifiuti tossici spacciati per concime ai contadini
Contestato il reato di disastro ambientale. Ma tra i coltivatori diretti c'era anche chi si faceva corrompere in cambio di denaro


Ovvie le conclusioni.

Infine, qua è la si legge degli integratori, si importanti in determinate circostanze, ma che richiedono sempre cautele; tra di essi, molto spesso è citato il selenio che a dire di taluni è una specie elisir di lunga vita con tanto di esempio di .

Bè, come al solito,anche nel caso del selenio c'è sempre il rovescio della medaglia:

link High levels of selenium may increase the risk of type 2 diabetes. Selenium supplements should be avoided,
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