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1 Utenti anonimi
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Re: Anarchia | #1151 |
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Comunque volevo sottolineare che tutti i diritti che avete deciso essere illegittimi se riferiti all'individuo – come l'appropriarsi di un pezzo di terra – li avete proclamati giusti per un gruppo di individui.
Questa è una contradizone che ho notato anche io. Se un individuo non ha il diritto di prendere possesso di un lembo di terra, allo stesso modo non ne ha diritto una comunità.
Quindi quando un altro gruppo organizzato si presenta alle porte della comunità chiedendo di usufruire della stessa terra, essa non avrebbe diritto di negargliela.
La questione della proprietà della terra è cruciale.
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franco8 |
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Re: Anarchia | #1152 |
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Da
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Citazione: Gli azionisti o gli imprenditori saranno soddisfatti se il prodotto vende, e il prodotto vende se il consumatore è soddisfatto.
Bene, pongo io una questione su un esempio, (abbastanza del cxxxx .. cioè, volevo dire, significativo come gli altri visti prima..) (Poi basta, perchè mi sembra che abbiamo parlato anche troppo di mercato e imprenditori ecc. ) : - prodotto: medicine - gli imprendotori sono soddisfatti se il prodotto vende (e quindi se ci sono più malati che utilizzazo il prodotto) - I "consumatori", nel complesso, sono soddisfatti di essere "più" malati?! L'interesse degli imprenditori sono coerenti e concidenti con l'interesse generale? Sotto quali condizioni? Altri esempi: armi, droga... (tali mercati, allora, non funzionano perché sono regolati dallo stato, o sono regolati dallo stato perché non potrebbero funzionare se lasciati a sè stessi?)
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Re: Anarchia | #1153 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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- prodotto: medicine - gli imprendotori sono soddisfatti se il prodotto vende (e quindi se ci sono più malati che utilizzazo il prodotto) - I "consumatori", nel complesso, sono soddisfatti di essere "più" malati?!
Boh?!?
Nun s'è capito gnente!
armi, droga... (tali mercati, allora, non funzionano perché sono regolati dallo stato, o sono regolati dallo stato perché non potrebbero funzionare se lasciati a sè stessi?)
Boh?!? (#2)
Potresti provare ad essere più chiaro? Davvero non capisco cosa stai chiedendo.
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franco8 |
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Re: Anarchia | #1154 |
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Citazione: Potresti provare ad essere più chiaro? Davvero non capisco cosa stai chiedendo.
... interesse primario degli imprenditori produttori di medicine e vendere i prodotti e guadagnarci... Questo cosa comporta? c'è una differenza e un contrasto netto tra interesse di questi e interessi del "consumatore". Ad esempio: Più malati ci sono e più consumano, meglio è per i produttori d farmaci.... (Ma l'interesse generale è avere meno malati possibile) Altro esempio: Che interesse avrebbe un imprenditore a produrre un farmaco che debellasse del tutto una malattia? Venduto una volta... Poi basta... Ottimo per il consumatore... non certo per il venditore. Il proddotto migliore, in questo caso non è il più venduto.
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Ashoka |
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Re: Anarchia | #1155 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
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Premessa: la cura della malattia X è stata scoperta (in caso contrario non vale il tuo esempio) Tra i farmaci venduti non per curare la malattia X si afferma quello prodotto dalla Babur Enterprise, che ti annulla le manifestazioni sintomatiche della malattia ma non la cura. Ha vinto la concorrenza con la Maurya medical corporatios il cui prodotto costa un dollaro in più. La Maurya co. non riuscendo a produrre un farmaco equivalente ad un costo tale da far concorrenza alla Babur enterprise ha due alternative. - lasciare il mercato introdurre il farmaco che cura la malattia per prima, spiazzando la Babur. In tema, tornando ad una domanda di Nessuno Citazione: ]Nel tuo sistema di "mercato libero", che ruolo ha la proprietà della conoscenza? In una società anarchica, data la pubblicità dei dati come premessa, ogni invenzione si diffonde rapidamente, ogni dato può venire vagliato, valutato e utilizzato da tutti. In una società di "libero mercato" (inteso nella tua accezione, non in quella corrente), la proprietà delle scoperte e delle invenzioni, continuerebbe ad esistere? In poche parole, come tratti il diritto di brevetto? E la sua esistenza, non sarebbe una contraddizione rispetto alla "libertà" del mercato? D'altra parte, la sua eliminazione non costituirebbe un ostacolo alla ricerca ed allo sviluppo, dato che esistono produzioni che richiedono costi elevati di ricerca prima di poter venire attuate? Absent patent protection, companies feasibly can protect their investment and potential profits for a good number of years through trade secret and licensing arrangements. Profits generated by initial sales and other support services may still be very lucrative. Economist Fritz Machlup (in Moore, 1997) pointed out that "patent protection is unnecessary as an incentive for corporations in a competitive market to invest in the development of products and processes. The short-term advantage a company derives from developing a new product and being the first to put it on the market may be incentive enough." Ashoka
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franco8 |
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Re: Anarchia | #1156 |
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Citazione: La Maurya co. non riuscendo a produrre un farmaco equivalente ad un costo tale da far concorrenza alla Babur enterprise ha due alternative.
- lasciare il mercato introdurre il farmaco che cura la malattia per prima, spiazzando la Babur.
Scusa tanto Ashoka, (poi, la chiudo qui sul serio) ma la Maurya ci guadagnerebbe poco o nulla. Regalerebbe solo soldi ai consumatori, in quanto il mercato (i soldi potenzialmente spesi) "sparirebbe". Il danno procurato alla Babur non si tramuta in un vantaggio dell Maurya.... ma più soldi in tasca ai consumatori Sarebbe bello... Ma non ubbidirebbe per nulla alla "logica del profitto" ( E non penso che acadrebbe neanche in pratica)
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Ashoka |
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Re: Anarchia | #1157 |
Sono certo di non sapere
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Da
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E invece si tramuta in vantaggio perché la Maurya ha speso x le ricerche del farmaco (e della cura) ed ora si trova con farmaci prodotti da vendere e nessun consumatore. Se riesce a piazzare la "vera cura" per prima, riuscirà, a seconda del prezzo di vendità che riuscirà ad imporre, a ripianare le perdite ed eventualmente avere un profitto.
Se non fa nulla, semplicemente, la Babur continua a guadagnare come prima e la Maurya ha solo speso soldi in ricerca ed in produzione senza vendere nulla. Ovvero ha perso un sacco di soldi e chiuderà.
Ashoka
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Ashoka |
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Re: Anarchia | #1158 |
Sono certo di non sapere
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Rimosso
Babur Enterprise
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franco8 |
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Re: Anarchia | #1159 |
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Citazione: ...Se non fa nulla, semplicemente, la Babur continua a guadagnare come prima e la Maurya ha solo speso soldi in ricerca ed in produzione senza vendere nulla. Ovvero ha perso un sacco di soldi e chiuderà.
1. Incidentalemte. Non sta scritto da nessuna parte che la scoperta sia necessariamente frutto della ricerca e investimento di "un sacco di soldi".... Quindi non vedo perchè, necessariamente deve aver "perso soldi" non vendendo il prodotto (è un'ipotesi in più...) 2. Si deduce ancora, da tutto il discorso, che , se il "palliativo" fosse la stessa Maurya a produrlo e venderlo...e se scoprisse (per caso o no) la "vera cura"... col cxxxx che si preoccuperebbe di commercializzarla !!!
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Ashoka |
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Re: Anarchia | #1160 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
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Franco8 1 Citazione: Che interesse avrebbe un imprenditore a produrre un farmaco che debellasse del tutto una malattia? Venduto una volta... Poi basta... Ottimo per il consumatore... non certo per il venditore. Il proddotto migliore, in questo caso non è il più venduto. 2 Citazione: Scusa tanto Ashoka, (poi, la chiudo qui sul serio) ma la Maurya ci guadagnerebbe poco o nulla. Regalerebbe solo soldi ai consumatori, in quanto il mercato (i soldi potenzialmente spesi) "sparirebbe". Il danno procurato alla Babur non si tramuta in un vantaggio dell Maurya.... ma più soldi in tasca ai consumatori 3 Citazione: Non sta scritto da nessuna parte che la scoperta sia necessariamente frutto della ricerca e investimento di "un sacco di soldi".... Quindi non vedo perchè, necessariamente deve aver "perso soldi" non vendendo il prodotto (è un'ipotesi in più...) Allora i casi son 2 O la Maurya ha ricercato una cura per la malattia X ed allora vuol dire che la Babur era in monopolio (per volere di Dio?) oppure lo ha fatto. Se lo ha fatto evidentemente ha informazioni in suo possesso riguardo alla cura vera e quella “temporanea”. Ha speso per la ricerca perché, se così non fosse, avrebbe avuto quelle informazioni gratuitamente e quindi probabilmente la cura sarebbe a disposizione di chiunque. Non si spiega perché allora la Babur riesce a vendere la sua medicina “temporanea”. Se ha speso ed ha queste informazioni in mano ma non riesce a vendere il prodotto evidentemente è in perdita. Per trasformare questa situazione da passivo ad attivo allora deve fare qualcosa: vendere sottocosto la medicina “temporanea”, provare a vendere la cura “vera”. Nel primo caso rimbalza soltanto la palla alla Babur, che si troverà nelle stesse condizioni. Nel secondo mette fine alla partita. Introduce la sua cura per prima, la vende e recupera i soldi spesi (realizzando eventualmente un profitto). Inoltre si rivela al mercato come l'azienda che ha trovato la cura “vera” e non quella “temporanea”, acquisendo prestigio e fiducia presso i clienti. Citazione: Si deduce ancora, da tutto il discorso, che , se il "palliativo" fosse la stessa Maurya a produrlo e venderlo...e se scoprisse (per caso o no) la "vera cura"... col cxxxx che si preoccuperebbe di commercializzarla !!! Ma ci sarebbe la Babur nella posizione di inferiorità, che agirebbe allo stesso modo. Ashoka
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Re: Anarchia | #1161 |
Sono certo di non sapere
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Da
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Che interesse avrebbe un imprenditore a produrre un farmaco che debellasse del tutto una malattia?
Rubare il mercato a quello che spaccia acqua fresca?
===
Che interesse avrebbe il governo a produrre un farmaco che debellasse del tutto una malattia?
Più malati, più soldi, più iniziative sociali, più denaro da distribuire agli amici degli amici, per debellare le malattie più "in" (non a caso per quelle "out" vengono comunque a chiedere soldi ai privati.)
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andycap |
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Re: Anarchia | #1162 |
Ho qualche dubbio ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/rank3dbf8e94a6f72.gif)
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Da
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X nessuno Anche a me piacerebbe una risposta su brevetti e diritti intellettuali, perché chiarirebbe alcuni aspetti che sembrano motivo di profonda incomprensione…
X ash Nei tuoi esempi c’è sempre il bianco od il nero, ma sappiamo benissimo entrambi che non è così… Non puoi estremizzare la questione in “produco solo la zuppa giornaliera” o “produco per il mercato”, perché così la discussione si affossa… Credo che, umanamente, ci siano posizioni intermedie: conosci qualcuno che si fa l’olio? Generalmente se ne produce qualcosa in più di quello che utilizza in un anno o lo stipa per l’anno venturo o lo regala agli amici… almeno da me funziona così, e così fa il mio vicino che proprio anarchico non è… Quindi c’è differenza tra programmare per i bisogni di una collettività e programmare per un mercato “ampio”, se a questo ci aggiungi la necessità del profitto che è di segno opposto alla logica del mutualismo, capisci da te che si sviluppano sistemi diametralmente opposti… Su Katrina ti dico solo che, se non ci fossero andati di mezzo i soliti afroamericani (quelli che venivano presi a fucilate dalla guardia nazionale mentre cercavano cibo), sarebbe stata un’ottima risposta di Madre Terra a chi se ne fotte dei protocolli di Kyoto… I bambini che cuciono palloni vivono in quelle società nelle quali lo “Stato democratico” è maggiormente assoggettato agli interessi economici stranieri. Per dirla in un altro modo, laddove la “tradizione democratica” ha avuto meno opportunità di sedimentarsi… Ce li vedi bambini italiani che cuciono palloni o bambine italiane che si prostituiscono? Non mi sembra… Un discorso un po’ più ampio lo vorrei sviluppare anche con Pax e Santa sulla presunta contraddizione del possesso della terra, che per me si lega alla tua domanda sui 10000 che si spostano e sulla richiesta di nessuno e mia circa i diritti intellettuali ed i brevetti, in altri termini sulla condivisione della conoscenza. Parto da quest’ultimo punto, perché per me è chiaro che, se non ho intenzione di fare profitto, ciò che io scopro è a vantaggio di tutti, e quindi possiamo fare in modo che la conoscenza venga diffusa in modo orizzontale… a questo punto prendiamo il pezzettino di terra che sto coltivando… vieni tu e mi chiedi “posso coltivarlo anche io?” la mia risposta è che sino a quando quella terra riuscirà a fornire sostentamento per tutti quelli che ci operano, perché no? Non è mia… Ma non mi puoi cacciare, perché non è neanche tua… Se abbiamo intenzione di sopravvivere, e non di accumulare, le nostre conoscenze ci portano tranquillamente ad avere tutta la terra di cui ognuno ha bisogno… senza che questo ne determini il possesso da parte di qualcuno, è un uso… Se tu mi vuoi cacciare dalla terra che uso è perché ne vuoi stabilire un tuo possesso, altrimenti la lavoreresti con me… E se quella terra non bastasse ad entrambi, non c’è motivo di lavorarla insieme, a questo punto il mio legittimo dubbio che tu ti voglia impadronire del mio lavoro (ho dissodato quel terreno, lavorato per portarci l’acqua, ad esempio). Se mi chiedi mano per realizzare le stesse cose da un’altra parte, ben lieto di aiutarti, proprio per il principio di mutuo appoggio. Perché 10000 persone, se hanno libero accesso a tutte le conoscenze ed invenzioni, dovrebbero decidere che proprio la terra che sto lavorando è necessaria a loro?
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Citazione: progressus ad originem, regressus ad futurum
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Re: Anarchia | #1163 |
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Ola Andycap
Perché 10000 persone, se hanno libero accesso a tutte le conoscenze ed invenzioni, dovrebbero decidere che proprio la terra che sto lavorando è necessaria a loro?
Con questa domanda hai portato il discorso ad una dimensione più "concreta". Non puoi infatti negare che la storia degli ultimi tre mila anni è proprio caratterizzata da popoli che si spostano e decidono di di prendere posesso della terra che al momento sta occupando un altro popolo.
La questione della terra è veramente complessa.
A tal proposito ricordo uno studio letto qualche anno fa (magari cerco il link, ma non è essenziale in questo caso) di uno storico americano che sosteneva che le varie tribù di pellerossa con il loro modo di vivere (prevalentemente caccia) occupavano una quantità di territorio enorme rispetto al numero dei loro membri.
Lo storico sosteneva che se quella terra fosse stata adibita all'agricoltura, avrebbe permesso il sostentamento di una popolazione 10 volte più numerosa, e quindi concludeva che i nativi non avevano diritto ad occupare tutta quella terra.
Parere opinabile, ovviamente, ma è interessante la questione di base.
Blessed be
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Re: Anarchia | #1164 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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E se quella terra non bastasse ad entrambi, non c’è motivo di lavorarla insieme, a questo punto il mio legittimo dubbio che tu ti voglia impadronire del mio lavoro (ho dissodato quel terreno, lavorato per portarci l’acqua, ad esempio).Ergo l'individuo ha tutto il diritto ad occupare il pezzo di terra che ha dissodato e reso fruttuoso. Ma allora siamo d'accordo. Su Katrina ti dico solo che, se non ci fossero andati di mezzo i soliti afroamericani (quelli che venivano presi a fucilate dalla guardia nazionale mentre cercavano cibo), sarebbe stata un’ottima risposta di Madre Terra a chi se ne fotte dei protocolli di Kyoto…Lasciando per un attimo da parte i protocolli di Kyoto, non starai mica dicendo che se fossero morti solo bianchi l'avresti considerato un fatto positivo? Non ti pare una posizione un filino razzista?
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florizel |
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Re: Anarchia | #1165 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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> non starai mica dicendo che se fossero morti solo bianchi l'avresti considerato un fatto positivo? Non ti pare una posizione un filino razzista?Sono convinta che andycap sia in grado di rispondere alla tua domanda,però non posso fare a meno di notare che si continuano a presupporre cose a cui l'interlocutore nemmeno pensa. SantaruinaCitazione: la storia degli ultimi tre mila anni è proprio caratterizzata da popoli che si spostano e decidono di di prendere posesso della terra che al momento sta occupando un altro popolo. E se la terra,invece che da un popolo,fosse occupata da "frati"? Ho ancora quell'idea che prende sempre più forma...e l'estate si avvicina...
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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Re: Anarchia | #1166 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Florizel, voglio credere anch'io che si tratti di un errore, ma la frase è questa:
Su Katrina ti dico solo che, se non ci fossero andati di mezzo i soliti afroamericani (quelli che venivano presi a fucilate dalla guardia nazionale mentre cercavano cibo), sarebbe stata un’ottima risposta di Madre Terra a chi se ne fotte dei protocolli di Kyoto…
... e c'è poco da interpretare.
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Ashoka |
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Re: Anarchia | #1167 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
Messaggi: 3660
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Madre Terra... protocolli di Kyoto...
c'è del materiale per il Buzzword Bingo.. con l'aggiunta della maiuscole antropocratiche..
Ashoka
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andycap |
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Re: Anarchia | #1168 |
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Da
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si, scusa, pax, volo pindarico e salto di qualche ragionamento che ad un interlocutore può apparire altro: il mio non è razzismo, perchè pensavo ai poveracci che si sono ritrovati senza casa (e strumenti musicali!), e questi sono generalmente afroamericani, poi certo c'era qualche poveraccio bianco, il mio accento è sulla classe, non sulla razza... per chiarire il concetto, se fossero morti annegati bush e condoleeza (ti piace questa par condicio?), non solo avrei gioito, ma forse fatto anche qualche rituale col mio cappuccio, vero ash?...
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Citazione: progressus ad originem, regressus ad futurum
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andycap |
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Re: Anarchia | #1169 |
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Citazione: Santaruina ha scritto: A tal proposito ricordo uno studio letto qualche anno fa (magari cerco il link, ma non è essenziale in questo caso) di uno storico americano che sosteneva che le varie tribù di pellerossa con il loro modo di vivere (prevalentemente caccia) occupavano una quantità di territorio enorme rispetto al numero dei loro membri.
Lo storico sosteneva che se quella terra fosse stata adibita all'agricoltura, avrebbe permesso il sostentamento di una popolazione 10 volte più numerosa, e quindi concludeva che i nativi non avevano diritto ad occupare tutta quella terra.
Parere opinabile, ovviamente, ma è interessante la questione di base.
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invece il link mi sembra essenziale... così avulso sembrerebbe alla pari di un libello antisemita scritto durante il nazismo, come dire, un pò di parte, no? Detto poi da un americano, che ha fatto dello sfuttamento del suolo moltiplicato su sè stesso (il grattacielo) uno degli emblemi della propria potenza... Sembra la giustificazione del massacro... comunque credo che i pellerossa vivessero una sintonia maggiore con la natura (visto che Madre Terra puzza di massonico)... e qui si tornerebbe ai protocolli di Kyoto...
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franco8 |
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Re: Anarchia | #1170 |
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Re: Anarchia | #1171 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Ciao Andycap mi ero completamente perso l’evoluzione della discussione.
Non sto dicendo che concordo con quello studio sui pellerossa, e sicuramente l’autore voleva in qualche modo giustificare l‘ingiustificabile sterminio che i nativi subirono, ma credo che al di là di tutto sia interessante la questione di fondo.
In altre parole, ragionando in astratto, hanno diritto 10.000 persone a vivere di caccia in un territorio che se adibito all’agricoltura me sfamerebbe 100.000 ?
Finché sono soli, ovviamente sì, ma cosa succede se un giorno arrivano altri 90.000 che chiedono il loro spazio?
Blessed be
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fiammifero |
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Re: Anarchia | #1172 |
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Ogni tanto me la prendo una piccola soddisfazione! E' da quel dì che sostengo che è tutto questione di numeri ! ![](http://www.vocinelweb.it/faccine/party/pag3/36.gif)
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Re: Anarchia | #1173 |
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Da Arkadia-spazio profondo
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Sull'anarchia:Secondo voi , in una società anarchica c'è bisogno di leggi "esterne" o basta la coscienza personale? Come si interviene sui torti subiti, in una società anarchica? L'educazione, come sarebbe impostata?
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fiammifero |
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Re: Anarchia | #1174 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione: in una società anarchica c'è bisogno di leggi "esterne" o basta la coscienza personale? Coscienza personale? e come te la formi se ti porti appresso un bagaglio di millenni e millenni ? La società è bella quando si è dispari,uno è poco e due sono troppo diceva saggiamente mio nonno L'uomo proviene dall'anarchia e si è inventato le cooperative,le associazioni corporative,i feudi,le signorie,i re,i tiranni,gli imperatori,il comunismo,il fascismo e la democrazia e vuole tornare all'anarchia primordiale ? Stanno predisponendo l'estinzione mirata di una gran parte di umanità,vedrete (i più fortunati) che l'anarchia ritornerà da sola e si ricomincerà daccapo
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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felice |
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Re: Anarchia | #1175 |
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x Kirbmarc su 8/9/2006 22:04:47 Citazione: L'educazione, come sarebbe impostata? L'educazione non é la repressione. Quando si é educati si fa così e basta e perché lo senti perché sei così. Chi educato a non suonare il campanello del vicino mai gli verrà in mente di farlo. E' così se si é educati ma, diverso é se s'impone di non suonare il campanello del vicino. Se lo s'impone allora ecco che il piacere della trasghessione ti fa suonare il campanello e disturbare etc. Cambierei il termine anarcha con educazione. Tutto qui. La polizia rimarrebbe disoccupata e esisterebbero i presenti al fatto, il palazzo, il quartiere a isolare ed educare il maleducato. I riflessi? i riflessi potrebbero essere solo positivi perché si svuoterebbero gli arsenali e si riempirebbero i granai anche quelli della conoscenza. fe
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Solo col governo di sinistra possono passare SORDIDE e SILENTI le riforme di destra. Il SOLE é storto! Sento di navigare su una nave tarmata. Le tarme sono tante che la nave sulla quale viaggio é destinata a risolversi consumata nel fuoco delle GUERRE.
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noreprez |
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Re: Anarchia | #1176 |
Mi sento vacillare ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/rank3dbf8e9e7d88d.gif)
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bisognerebbe fare un sunto delle diverse tipologie di organizzazione umana...già dall'epoca primitiva le varie tribù di uomini avevano avuto il sentore di darsi delle regole e delle convenzioni che potessero essere condivisibili all'interno delle stesse. Solitamente il potere del capo era attribuito per le sue capacità guerriere (ed in seguito a quelle organizzative),quasi di pari passo si andò ad organizzare una casta sacerdotale che potesse indirizzare e "indottrinare" il comune ed innato senso del "religioso" insito nell'essere umano. Ma questo tipo di aristocrazia guerriera della terra che era anche il più antico, venne reintrodotto nell'occidente subito dopo la caduta dell'impero Romano. Da quì il punto di partenza verso l'infeudimento della società (anche se io credo che il fenomeno cominciò all'epoca del basso-impero)non dimenticandoci che i piccoli e medi imprenditori e proprietari terrieri, devastati dalla tributaria Romana, preferivano asservirsi ai grandi latifondisti già a partire dal terzo secolo. Ciononostante, i Longobardi di alarico una volta scesi in Italia reclamarono come bottino di guerra un terzo dei vecchi possedimenti romani, lasciandone i due terzi agli italici. Possiamo cominciare di parlare di "feudalesimo" vero e proprio con la venuta di Carlo Magno il quale suddivise il territorio di conquista attraverso le contee i marchesati e i ducati. Al loro interno i vari signori potevano esercitare la legge in proprio ma potevano essere sorvegliati dai "missi dominici" i quali a loro volta potevano sostituirsi come legislatori sia nei processi civili che militari. Ma dovevano rendere conto del loro operato direttamente a Carlo Magno. Di fianco ai feudatari possiamo trovare i vescovi che dalla "prammatica sanzione" di Giustiniano vennero investiti anche dei poteri civili (anche se li esercitavano di fatto già da molto tempo). Ma come tutte le cose, la consuetudine e le abitudini anticipavano le leggi, in principio i feudi,una volta che moriva il signore ritornavano sotto il controllo diretto dell'Imperatore. Ma piano piano si cominciarono a dare in eredità ai figli primogeniti sino a quando l'Imperatore Corrado il Salico riconobbe l'usanza e le dette dignità di legge con la "costiutio feudis".....da QUI' comincò a formarsi una specie di "middle class". (fine prima puntata) ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4d4e4c4f2.gif)
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hornet |
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Re: Anarchia | #1177 |
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"Libertarianism" o in italiano maccheronico "Anarco-capitalismo"
Un mix di idee nelle quali ci potremmo ritrovare quasi tutti.
Ho detto quasi !!!!
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Chi vive senza follia non è cosi saggio come crede
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Re: Anarchia | #1178 |
Dubito ormai di tutto ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/rank3dbf8ea81e642.gif)
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Da Arkadia-spazio profondo
Messaggi: 1665
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Citazione: "Libertarianism" o in italiano maccheronico "Anarco-capitalismo" Ovviamente,comprende anche l'abolizione de protezionismo nel commercio . Se è così,siamo d'accordo.
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Re: Anarchia | #1179 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Su Katrina ti dico solo che, se non ci fossero andati di mezzo i soliti afroamericani (quelli che venivano presi a fucilate dalla guardia nazionale mentre cercavano cibo), sarebbe stata un’ottima risposta di Madre Terra a chi se ne fotte dei protocolli di Kyoto…
Infatti, mi chiedo cosa sia successo a Madre Natura, il cui compito dovrebbe essere sterminare i bianchi cattivi che inquinano l'ambiente: bisognerebbe ammazzarli tutti col gas! I bianchi cattivi hanno tolto le chiavi dagli schoolbus parcheggiati in bella mostra, impedendo a chiunque di utilizzarli! Genìa maledetta, ora e sempre!
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hornet |
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Re: Anarchia | #1180 |
Mi sento vacillare ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/rank3dbf8e9e7d88d.gif)
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Citazione: Kirbmarc ha scritto: Ovviamente,comprende anche l'abolizione de protezionismo nel commercio . Se è così,siamo d'accordo.
Il pensiero libertario sostiene il capitalismo puro sugli interventi dello Stato in campo economico e sociale, ed avversa ogni politica proibizionista. Osteggia inoltre l'imperialismo, così come ogni ipotesi di Stato mondiale, ed appoggia in generale quel diritto alla libertà di azione e di predicazione di sette e piccole comunità che non metta in pericolo il godimento delle stesse libertà per gli altri. Definizione di wikie Per l'Anarco-Capitalismo un articolo di Piombinie Anarco-capitalismo: il liberalismo del futuroe Liberterianism
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