Citazione:
Ho capito che quel video poteva essere stato fatto con quell'applicazione, ma resta il fatto da capire se QUEGLI studenti che si sono presentati come autori fossero veramente stati in grado di fare qualcosa del genere. Può essere eh, non lo metto in dubbio, ma potrebbe anche essere che in giro ci siano alle volte anche un po' troppi mitomani...
Credo che sopravvaluti la questione. I ragazzi dovevano smanettare un poco di 3D per fare il disco volante...operazione per la quale serve un medio/basso skilling in modellazione. Per il tracking lo fa il software per la maggior parte; basta caricare la sequenza nel programma e lanciare il tracking. Si tratta di una sequenza semplice, senza particolari ostacoli, ricca di elementi di aggancio...e molto piatta.
Il software inizia a passare la sequenza fotogramma per fotogramma e genere dei punti di tracciamento basati su aree molto piccole che conservano la medesima struttura nel tempo. Questi punti restituiscono una mappatura dello spazio in base a formule che tengono conto dell'ottica (che è un dato che se conosciuto si può inserire nel calcolo oppure viene calcolato dal software).
Alla fine di questo processo (fatto dal programma per il 90%) ti ritrovi un file che contiene i nodi di tracking.
A questo punto, nel programma di 3D o di compositing, ti carichi il file che contiene i nodi e lo applichi ad una telecamera virtuale inserita in un piano (da qui il discorso di fare caso al contesto scelto). Il risultato è, se tutto è andato a buon fine, una telecamera virtuale che si muove nello stesso identico modo di quella reale.
Ora non devi far altro che far fare al tuo disco volante i movimenti che preferisci, sopra al piano del modello 3D, facendogli percorrere lo stesso spazio inquadrato dalla telecamera.
Fatto questo renderizzi la sequenza del discovolante con la sua bella trasparenza, che andrai a compositare in un programma come AE, Premiere, Fusion o quello che preferisci. Avrai a disposizione un file con il discovolante che fa le sue manovre inseguito dalla telecamera che fa gli stessi movimenti della sequenza originale.
Poi ci si lavora di fino con eventuali maschere (se l'oggetto passa dietro ostacoli troppo complessi da poter essere modellati), di color correction per dare all'oggetto colori e pasta simile al contesto (e qui sono stati un po scarsini)...ed un filtraggio finale su tutto per uniformare la patacca.
Sembra complesso, ma ti assicuro che un modesto smanettone, dopo qualche giornata di prove riesce nell'intento. Non farà un capolavoro da Pixar, ma potrà benissimo fare una roba simile a quella del video che, ripeto, ad un occhio esperto suona come una evidente patacca. Ci sono sul tubo migliaia di video di MatchMoving, fatti da ragazzini, che sono molto ma molto superiori come grado di qualità...ma rimarranno sempre riconoscibili come patacche. Del resto, nemmeno la Pixar o Lucas, sono riusciti nell'integrazione perfetta...e anche nei film multimiliardari le patacche sono più che riconoscibili..:)
Ciau..