Ora provo a dire la mia in merito agli ultimi interventi:
Per poter trascendere la dimensione duale o polarizzata dell’esistenza si deve essere “UNO” (termine posticcio per definire un qualcosa di indefinibile essendo a-spaziale, a-temporale non duale)
La nostra visione duale della esistenza parte da un punto di vista centralizzato nell’ambito della nostra esistenza di specie cosciente.
Questa situazione condiziona la nostra visuale dando alle nostre percezione cosciente dei limiti che, se non compresi o intuiti, falsano la comprensione e l’immagine, che costruiamo, in quanto viene centrata su un centro errato.
Da questa errata comprensione nasce la cultura della frammentazione con un concetto meccanicistico e materialistico da un lato controbilanciato da un concetto religioso e spirituale, entrambi i concetti sono vissuti come situazioni separate all’interno di questa cultura.
Un altro concetto che ci porta ad una costruzione errata o limitata, si basa sulla considerazione più o meno conscia di unicità cosciente di specie, ovvero il pensiero diffuso di essere (in quanto esseri umani centrati sulla nostra esistenza temporale e spaziale) unica espressione cosciente a livello universale, per questo immaginiamo d’essere stati creati ad immagine e somiglia di un dio creatore, lasciando sottointendere (almeno fino a poco tempo fa) di essere il centro di una creazione divina.
Questo errore di centratura pone la nostra specie nel centro di un universo che non conosciamo e quindi lo immaginiamo con la nostra coscienza scentrata, per cui la visione che abbiamo di quello che ci circonda è limitato e squilibrato.
Quello che sto cercando di dire (arrampicandomi sugli specchi) e che non siamo le uniche coscienze, ma insieme ad altre coscienze facciamo parte di una coscienza universale da cui deriviamo.
Ognuna di queste coscienze di specie è coinvolta in un percorso conoscitivo che potremmo denominare “evolutivo” … in altre parole la nostra esperienza evolutiva oltre a coinvolgere la nostra specie coinvolge ed è coinvolta anche da altre esperienze evolutive che appartengono ad altre specie ….
Questa parcellizzata dell’UNO, che comprende la nostra specie (comprese le altre specie viventi sulla Terra) e le altre specie senzienti (e non) che popolano l’universo, è come una rappresentazione teatrale, in cui siamo sia figuranti, che attori principali, ovvero siamo attori principali quando poniamo il centro su di noi, ma allo stesso tempo siamo figuranti quando il centro è posto al di fuori della nostra unità senziente …
Quello che voglio dire che non siamo la sola specie senziente e cosciente in questo universo e che siamo tutte coinvolte e collegate in una esperienza conoscitiva multipla all’interno di una realtà duale fatta apparentemente di creazione e distruzione, vita e morte, ma che altro non è che trasformazione attraverso un percorso conoscitivo fatto di esperienze che possono far crescere o decrescere la nostra consapevolezza dell’unità cosciente da cui deriviamo.
Come dire che l’unità cosciente per poter essere autocoscienze di se stessa deve parcellizzarsi in tanti centri coscientemente senzienti in cui specchiarsi attraverso un percorso evolutivo ….
La suddivisione in corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e corpo spirituale, (o come meglio si preferisce, in base agli input che abbiamo raccolto), potrebbero essere la manifestazione di varie frequenze armoniche, ovvero frequenze multiple che compongono la frequenza dell’onda di base.
Ovviamente questa è una similitudine con i suoi limiti, ma che mi può aiutare a dare una senso omogeneo alle varie manifestazioni fisiche ed energetiche che si concatenano tra di loro formando la “tela” di base su cui ogni coscienza proietta l’immagine di se stessa in base alla consapevolezza raggiunta.
Tutto questo giro di parole è dovuto al tentativo di dare la mia risposta a queste domande:
Se è una purificazione, che cosa avremmo fatto, o chi per noi, per doverci mondare?
Se è una iniziazione (dalle maniere forti) quale è la verità che dovremmo assimilare?Concludendo, da mio punto di vista, è una iniziazione che coinvolge tutto l’insieme senziente (e no) all’interno di quello che non si può razionalmente definire, un percorso che attraverso l’esperienza duale, concatenata a più livelli differenti di coscienze di varie specie, ci porta a trascendere la dualità, (dopo averci sbattuto la faccia sopra).
ps.
Calvero ti ringrazio per la benevole considerazione che più volte mi hai manifestato
anche Temponauta mi ha gratificato quindi un grazie anche a lui ...
che rufianata questa