La disposizione al cancro comincia sul piano animico-spirituale, quando dei gravi fatti del destino, in soggetti psichicamente labili, conducono ad una diminuzione delle difese immunitarie e delle forze formatrici.
Dall’altro lato nel nostro ambiente siamo esposti ad una molteplicità d’effetti cancerogeni generali e particolari per diversi organi, che tuttavia conducono al cancro soltanto determinate persone.
Perché si manifesti un cancro sembra siano necessarie entrambi le condizioni: il deficit immunitario e gli influssi cancerogeni dell’ambiente.
Considerando il cancro una malattia della persona, la neoplasia fisica è un sintomo della malattia mentre la terapia deve rivolgersi all’intero organismo.
Ciò equivale a cercare un medicamento quanto più possibile adatto alla malattia, che non sia soltanto efficace contro il tumore, ma che al contempo sostenga l’organismo nella sua difesa contro il tumore.
Nell’uso dei citostatici ci si trova in un dilemma, dal momento che essi agiscono in modo citotossico, ma anche in modo immunosoppressore: essi creano fondamentalmente una fase anergica nell’organismo, non come effetto collaterale ma in accordo con il principio d’azione di tutte le terapie chimiche e che in questo caso è quello d’intervenire nella divisione cellulare colpendo la mitosi.
Il vischio fu introdotto da Rudolf Steiner nella terapia del cancro in conformità a conoscenze scientifico-spirituali.
Gli uomini delle epoche più remote conoscevano in base ad un sentimento inconscio la posizione del vischio nell’ambito del mondo vegetale. Il vischio ha un ruolo importante nella mitologia germanica: Loki uccide Baldur con un inganno servendosi del cieco Hodur e del vischio. Il vischio è l’unico strumento che egli può adoperare nell’ambito di tutta la natura vivente per uccidere Baldur perché il vischio proietta nell’ambito centrale della vita impulsi distruttivi, agenti in modo specifico. Si tratta di un’azione velenosa che, come per altre piante, può essere indirizzata verso la terapia.
Il vischio è una pianta semiparassita giacché forma la clorofilla ma non può vivere da solo in modo autotrofo: è costretto a vivere su un ospite. Altri semiparassiti, come le orchidee, vivono su piante morte oppure in materiale organico; il vischio ha bisogno di un organismo vivente, di un albero. Però non è un vero parassita, di quelli che vivono a spese dell’ospite e lo danneggiano in quanto la vita dell’albero non viene compromessa.
Quindi, dal punto di vista metabolico il vischio è autotrofo, dal punto di vista delle modalità di vita è eterotrofo perché è costretto a vivere su un ospite vivente.Il suo spazio vitale è sempre al disopra della terra ed anche nel suo comportamento si può dedurre che non ha alcun rapporto con la terra: ogni pianta superiore mostra un geotropismo e un eliotropismo cioè si rizza secondo un asse che passa attraverso il punto centrale della terra e si dirige verso il sole.
........................ In conclusione nel vischio abbiamo un principio attivo finora mai osservato: il fatto cioè che un’efficacia citostatica sia unita con una stimolazione immunitaria.
Si può pertanto vedere nel vischio un rimedio della malattia cancerosa proprio per questa straordinaria particolarità della sua azione.
Fa parte tuttavia dell’essenza di un medicamento che la sua azione sia in primo luogo sintomatica, ma che poi aiuti a superare la malattia in direzione della causa secondo un preciso processo di forze in equilibrio tra malattia e salute.
Il trattamento con il vischio provoca
a livello corporeo:
innalzamento del livello termico
approfondimento del sonno
aumento dell’appetito
regolazione dell’alvo
miglioramento delle ghiandole endocrine
superamento dell’anemia.
a livello psichico si nota che nei pazienti si determinano nuovi impulsi:
diventano più svegli, ricchi d’iniziativa con volontà di guarire e collaborare alla terapia.
Tenendo conto di quello che si è detto all’inizio la terapia deve essere sostenuta da impulsi terapeutici che conducano il paziente dal piano fisico al piano animico-spirituale.
La medicina antroposofica offre molte opportunità per questo scopo.
http://digilander.libero.it/antroposofiaefuturo/orsini01.htmhttp://www.snamid.org/Dottor-Web/cancro.htmhttp://www.fiorigialli.it/dossier/view/3_le-arti-del-benessere/449_una-cura-dal-vischio