sono realmente perplesso se non seriamente preoccupato o direttamente atterrito dalla storia di Alcamo (1976): due carabinieri uccisi Cinque condanne. Nessun colpevole e aggiungerei io una persona uccisasi per disperazione dopo le torture (o forse ammazzata) una morta dicono per morte "naturale" e tre vite devastate.

classico esempio di come la sete di giustizia sia solo parte del problema e non la soluzione .
una vergogna per l'arma dei carabinieri.

comunque il punto è tutto un altro su cui mi vorrei soffermare .
la mia riflessione parte dall'articolo della repubblica sul caso di Giuseppe Gulotta

all'epoca dei fatti aveva 18 anni appena compiuti e in seguito alla confessione (sempre estorta con le torture) di un presunto "complice" viene arrestato e torturato fino a confessare anch'egli per non subire piu violenze di ogni genere.

dopo ritratta ma ormai nessuno gli crede piu e i carabinieri coinvolti ridipingono la caserma e cambiano arredamento per smentire le sue accuse.
gullotta si fa 2 anni di carcere per poi uscire , nel 90 rientra in carcere dato che lo hanno condannato in via definitiva all'ergastolo

poi ...
Citazione:

mi chiedo ma tutto l'impianto accusatorio di gulotta era basato sulla "soffiata" di uno che poi si è tolto la vita per le torture e di lui stesso che poi ha ritrattato?

fatemi capire bene questa cosa perche è allucinante

nel 2007 un carabiniere dice :"li abbiamo torturati quindi hanno confessato"

ma che un giudice non sa che una confessione può essere estorta? basa la sua sentenza solo sulla confessione ? ma dove siamo?

se c'erano degli elementi allora li hanno costruiti perche non è possibile ....non ci posso credere che un giudice riapre un processo solo sulla base di un unico elemento di una confessione estorta. ci devono essere stati altri elementi altrimenti non solo i carabinieri di quel fatto erano marci fino al midollo ( dei porci sono piu rispettabili ) ma anche i giudici coinvolti .... sono esterrefatto