Mah, Bandit, in realtà la vendita libera di armi pare proprio essere l'unica cosa che i governi di tutto il mondo non metterebbero mai in atto, se anche negli USA dove possedere armi è una tradizione si ingaggia pure un Michael Moore per contrastare la NRA. Gli stati non gradiscono i sudditi armati, per ovvi motivi.
Del resto, converrai con me se dico che l'unica possibile "prevenzione" sta proprio nella difesa personale, in quanto le forze dell'ordine, sempre puntuali quando c'è da bastonare il cittadino che protesta, arrivano proverbialmente in ritardo quando il cittadino viene stuprato o derubato, e a quel punto il danno è fatto.
In realtà ha ragione Fiammifero quando scrive che bisogna andare alla radice, e ha ragione anche Riccardo che ricorda l'inutilità e la disumanità della punizione: in fondo, non c'è decisione di un tribunale che possa placare il bisogno di vendetta delle vittime, perché la vendetta è un fatto personale, compiuta da terzi risulterà sempre inadeguata.
A mio modo di vedere, comunque, una soluzione a questo problema non esiste all'interno di questo sistema: proponetemi mille approcci diversi, vi troverò ogni volta la controindicazione, tra le quali i delinquenti in libertà sarebbe persino la meno preoccupante, visto che i delinquenti in libertà ci sono già, almeno tutti quelli più pericolosi; dentro ci stanno solo i più sfigati, pusher di periferia pescati con pochi grammi, ladri di quartiere, immigrati, tossici e qualche studentello beccato con una canna in tasca che progetta il suicidio.
Parlavate di lavoro nelle carceri, sembrerebbe una bella idea, ma leggete l'articolo
L'industria carceraria negli Stati Uniti che ho postato qualche tempo fa e vedrete che anche questa soluzione produce altri problemi ancora peggiori.
Le statistiche rivelano che gli Stati Uniti detengono il 25% della popolazione carceraria mondiale, su soltanto il 5% della popolazione mondiale. Da meno di 300.000 carcerati nel 1972, la popolazione delle prigioni ha raggiunto i 2 milioni entro l'anno 2000. Nel 1990 era di un milione. Dieci anni fa c'erano soltanto cinque prigioni private nel paese, con una popolazione di 2.000 carcerati; ora, ce ne sono 100, con 62.000 carcerati. È stato previsto che entro la prossima decade, il numero raggiungerà i 360.000, secondo i rapporti.
Che cosa è accaduto durante gli ultimi 10 anni? Perché ci sono tanti prigionieri?
"I contratti privati per il lavoro dei carcerati sono un incentivo per imprigionare sempre più gente. Le prigioni dipendono da questo reddito. Azionisti corporativi che fanno i soldi grazie al lavoro dei carcerati fanno lobbing a favore di pene più lunghe, per per espandere la loro mano d'opera. Il sistema si alimenta," dice uno studio del Progressive Labor Party, il quale accusa l'industria carceraria di essere "un'imitazione della Germania Nazista riguardo al lavoro forzato schiavista e ai campi di concentramento."Quindi, come era logico aspettarsi, trasformare i detenuti in strumenti di produzione ha come inevitabile effetto la spinta a crearne sempre di più con sempre meno fatica, inasprendo cioè le pene per i reati minori o addirittura trasformando le infrazioni in reati, spostando su questi l'attenzione e gli sforzi della polizia mentre il crimine organizzato gode di sempre maggiore libertà.
No, non credo che esista una soluzione a questo problema senza un cambiamento radicale nella società tutta.
I cani da guardia ed il bastone funzionano bene con le pecore, non altrettanto con gli uomini.