"Opzionali e non necessarie" è solo un rafforzativo/peggiorativo della MIA posizione: e cioè che le masse hanno vettori di movimento che ai singoli sfuggono; che abbiano "un'anima" più grande, più primitiva (e più saggia nella sua intuitività) di quella che si possono permettere i singoli.
Non so se ho compreso bene.
Io credo in peculiarità umane di ottimissima fattura che si sono eclissate (ma non spente) man mano, nei tempi moderni. La "sfiga" ha voluto che quando si era schiavi e più schiettamente sotto Padroni nei giochi dell'Ancien Regime - a poco e niente serviva essere individualmente vettori di un anima speciale, e poi, oggi, la modernità ha voluto la nuova maschera, e siamo evoluti come robot in vece degli schiavi.. creando, o meglio potendo sfruttare così una forma di controllo, appunto, fintamente democratica e illusoria per le "anime" dei nuovi schiavi che divenivano .. CVD ...cittadini; codici fiscali con le gambe; liberi di "progredire" nel trogolo del consumismo.
Nell'Era degli eufemismi, dell'informazione alla velocità della luce (che non è la cultura), dei linguaggi rovesci, della propaganda più sottile, si è portati a credere che forme di cooperazione possano nascere "in partenza" per una battaglia. Ma se anche di coscienza si è parlato, allora sarà solo la volontà di disgregarsi dal concetto di massa che potrà condurre ad un work in progress lento ma efficace per abbandonare le logiche del Potere che non è, mai, a senso unico. Da qui la "necessità" di cui parlavo.
Il distacco da questa "routine" (prima ancora che da quella ideologica/politica che avverrà subito dopo) è quella necessità - quando cioè il fine prioritario rimarrebbe lo sganciarsi dai meccanismi che ci hanno portati a questi livelli.
Credo che quell "anima più grande" di cui parli, possa esistere/manifestarsi, ma la vedo pronta a rientrare sempre nel ciclo che vuole vedere - il Potere - piramidale. La non/disgregazione dalle logiche moderne, chiederà ancora una ri-aggregazione piramidale. Che ritengo, a prescindere, schiavizzante nel percorso umano.
Probabilmente questa discussione alla fine ritornerebbe al diverbio sogni/utopia/fattibilità/programmi eccetera eccetera ... e io ribadisco (cosa che già mi hai criticato) 1) di ripudiare la politica fino a nuovo ordine e 2) prenderne le conseguenze con l'inevitabile salto nel buio.
Oggi l'individuo è la risposta ... e si ritorna ai concetti libertari/anarchici in cui "risolvo" il percorso utile alla crescita personale e della collettività.
.. in parte avevo risposto di questo anche a Florizel quando lei giustamente sottolineava di stare attenti alle parole grosse:
Quoto e provo a spiegarmi. Hai fatto bene a sottolineare questa cosa. Le virgolette non bastavano quando le ho messe. Quando qui dico "Anarchia", io la intendo come «progetto Uomo» ( - U - maiuscola) la chiamerei così, proprio così, questo è quel che auspico nel termine "Anarchia": come volontà; come trasmittente di idee non più soggiogate alla morale del gregge; come Anima che [e ora nel senso del verbo "animare"]: - anima.
.. ma non credo capirò bene cosa stai intendo tu con il dibattito. Mi è difficile mettere a fuoco. Fa nulla...
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.