Citazione:
florizel ha scritto:
Makk: Senso di identità che invece non viene minacciato dalla camorra.
Capisco cosa vuoi dire. Ma non mi riferivo all’ebreo “qualunque”,
Mah, non è che io abbia stima infinita per Saviano.
Scrive bene, ha scritto un'opera coraggiosa e utile. Sulla realtà non ha poi 'sto controllo ferreo.
Ad esempio la sua scelta di equidistanza destra-sinistra è miope. Non che la sinistra italiana sia chissà quale baluardo antimafia, ma di sicuro la destra è infognata con la mafia fino a sopra il tricotrapianto. Alla destra lui darà sempre fastidio, la variabile è che passeranno dal silenzio imbarazzato all'avversione dichiarata.
E' il suo essere tanto perbenino, perfetto rampollo di antica borghesia, che lo spinge a
questo qualunquismo, sicuramente *non* la visione della realtà.
Chiaro e tondo: se io (makk) potessi schiacciare un pulsante per decidere chi sostenere e chi esecrare nel casertano, a sinistra c'è da salvare, piluccando qua e là e facendo molta attenzione ma alla fine ci sono tentativi di resistenza/ribellione a 'o sistema che vanno supportati senza mezzi termini.
A destra... chettelodicoaffà (giusto qualche prete di frontiera, posto che siano di destra).
Saviano starebbe lì a non sbilanciarsi troppo per i "piccoli resistenti" e a non mazzolare troppo i collusi. I preti però con tutto il cuore e la penna, se appena presentabili.
Ma mica perché è un figlio di puttana, quanto piuttosto perché "non sta bene", sbilanciarsi "non fa fine".
Citazione:
Mi riferivo ad uno scrittore abituato a leggere NELLA realtà, ed anche dietro di essa; non esattamente radicato in terra sionista, e con abbastanza interessi da voler restare qui, e ben protetto. [a differenza dell'ebreo] non ferrato in fatto di speculazione della realtà e in possesso di interessi tali da non poter rigettare la terra dove ora risiede, già prima del suo arrivo teatro di massacri progettati e sistematici.
A questo punto sono proprio solo sfumature, ma stiamo dicendo la stessa cosa.
Io sto descrivendo una "sindrome" che colpisce praticamente tutti gli ebrei, variando solo nella gravità colla quale si manifesta.
La tua idea è che si finisca preda di questa sindrome se si è ricattati psicologicamente dalla propria situazione contingente. Conflitto di interessi, come dici tu.
Sono d'accordo.
Solo che io non credo che la "visione di realtà" sia uno schermo sufficente. Ho già detto che intellettuali coi fiocchi, abituati a decodificare "la realtà"[*], cascano nelle trappole tese dalla loro stessa intelligenza (Marx diceva "ideo-logie": partire da un'idea e costruirsi nel cervello una realtà fittizia consonante a quest'idea).
Il "conflitto di interessi" è che tutti gli ebrei hanno una "patria potenziale" in cui rifugiarsi, là in Palestina. Non hanno bisogno di rifugiarvisi oggi, domani neanche, ma dopodomani... oy vey!
Peraltro Saviano è PESANTEMENTE ricattabile.
Fa un vita di merda da 2 anni. Non ha un posto dove stare in pace. Israele potrebbe essere un'oasi dove "il sistema" locale è amichevole e addirittura protettivo.
Ma lo è davvero? Non è che lo è per lui e non per quei noiosi palestinesi? E, soprattutto, quanto il suo desiderio di sicurezza fa si che NON faccia le domande scomode a se stesso?
[*]diamo per cognizione condivisa che La Realtà non è mai una sola.