Pispax
Citazione:
Non c'è mai stato e non c'è tuttora genocidio.
Ok. Allora ho avuto conferma del fatto che se la tua opinione non si fonda su una sorta di timore reverenziale nei confronti di una propaganda che anche con te si dimostra ben collaudata, allora la tua è solo una presa di posizione.
E sarei davvero curiosa di sapere in cosa il tuo “acume” trova motivo di sostenere che “riflettere” equivarrebbe ad affermare che non c’è genocidio.
Illuminami di immenso (un po' come ha fatto israele col fosforo bianco su Gaza), mentre STRACONFERMO che ad un popolo occupato, attaccato e massacrato militarmente da più di 50 anni, oltre ai diritti fondamentali all’esistenza viene negata anche la diffusione delle notizie delle condizioni di oppressione in cui versa; e quello che riusciamo a sapere, salvo le notizie da chi rischia la vita in quelle terre, non è che la parte “funzionale” alla contrapposizione politica tra diversi poteri politici.
L’operazione
"Piombo Fuso" non ti dice niente?
Non ti dice niente nemmeno
la strage di Sabra e Chatila?
E la
sperimentazione delle “nuove” armi in dotazione all’esercito del “perseguitato popolo ebraico”, nemmeno ti dice niente? (ATTENZIONE, IMMAGINI FORTI).
Vogliamo parlarne, delle ritorsioni amministrative che paralizzano quel che resta delle attività sociali, economiche e civili dei palestinesi?
Del tentativo quotidiano di cancellazione dell’identità fisica, storica, culturale e collettiva palestinese tramite l’induzione alla disperazione e all’umiliazione, tramite la chiusura delle attività scolastiche che rappresentano un’importante occasione di esercizio della memoria, della
detenzione amministrativa “consentita” dal fottutissimo “diritto internazionale”, che in israele trova la sua ragion d’essere;
dei rastrellamenti notturni e delle esecuzioni sommarie davanti ai parenti delle vittime ne vogliamo parlare?
I link che mancano vatteli a cercare, con la stessa solerzia con cui spacci i tuoi indifendibili arroccamenti fanatici (questi, si, RELIGIOSI) come “ragionamenti”.
IL TERRORISMO SIONISTA.Qui non si tratta di ribattere ad una semplice opinione: potrei capire se a muovere le tue motivazioni fosse la convinzione, seppur infondata, che esiste una effettiva necessità per il popolo ebraico di doversi “difendere” da un NEMICO. Invece ci si trova di fronte ad una serie di tue affermazioni su cui MAI ti sei pronunciato senza dover rischiare di contraddirti.
Prendiamo questa:
Citazione:
CERTO che sto separando i fatti. Sto dividendo gli eventi dalle minchiate metropolitane.
Ci riesco? Credo di no. Ogni volta arrivano vagoni pieni di minchiate tutte nuove.
NO. TU i fatti li separi perché questo TI EVITA vilmente di collegare gli EFFETTI di oggi alle CAUSE che li hanno determinati, e cioè il progetto sionista di Eretz Israel.
Nel 1919 fu Weizmann, capo della Commissione Sionistica e primo presidente dello Stato di Israele , in una lettera al primo ministro britannico David Lloyd Gorge, ad affermare che le richieste delle frontiere per il focolare ebraico in Palestina presupponevano l’arraffamento delle risorse idriche che vanno dal Monte Hermon al Giordano, e che comprenderebbero anche il Litani:
«Se la Palestina venisse amputata del Litani, dell’Alto Giordano e dello Yarmouk, per non parlare della sponda occidentale del mar di Galilea (Lago di Tiberiade), non potrebbe essere indipendente dal punto di vista economico. E una Palestina debole e misera non sarebbe di alcuna utilità per alcuna potenza.».Personalmente, me ne sbatto allegramente della tua obiezione circa l’attuale incompiutezza di quel piano, che secondo il tuo linguaggio politicista implicherebbe ANCHE la sua inconsistenza o inesistenza.
Me ne fotto, perché i FATTI stanno dimostrando che allo stato sionista per ora è bastato ciò che RUBATO per realizzare in parte i suoi piani, grazie all’impunità che gli viene riservata internazionalmente.
Non esistono riferimenti geografici ai confini di Israele, a tuttoggi.
Questo nemmeno ti smuove qualche neurone?
A rendere evidente il progetto di espansione c’è anche Michel Warschawski, che NON è esattamente un sovversivo:
"Un'evoluzione era in atto dai primi anni Ottanta.""A causa della guerra del Libano per la prima volta nella storia d'Israele si era incrinato quel pensiero unico di falsa compattezza nazionale. Rabin ha voluto riequilibrare la situazione, ritenendo il Paese abbastanza forte da poterselo permettere.
Questo limite all'espansione, allo stato di guerra permanente, al consenso totale alle politiche governative, ha infastidito una metà della società israeliana che l'ha fermato. L'assassinio di Rabin ha fermato questa evoluzione. L'omicidio è stato il simbolo del rifiuto di porre un limite, una frontiera, allo Stato ebraico".Citazione:
Guarda, io non so se la Nirenstein è amica tua.
Credo di no.
Ma di sicuro tu sei una delle migliori amiche sue.
Pensaci.
Ci ho pensato. E se ho intuito quali sono le motivazioni che ti spingono a questa “riflessione”, ti rispondo subito: io sarei “funzionale” (ma in generale tutti quelli che si oppongono ad Israele secondo i parametri mediatici) solo se facessi l’equazione ebrei=sionisti.
In quel caso, considerando il sionismo una conseguenza delle persecuzioni ebraiche si darebbe modo a chiunque di poter continuare ad affermare che chi ce l’ha con Israele ce l’ha con gli ebrei come razza.
Personalmente non la faccio, questa considerazione; anzi la RIGETTO, e tolta la spudoratezza dell’enorme spazio lasciato alle farneticazioni arbitrarie e salottiere di tutta una serie di BUGIARDI che non hanno il coraggio di relazionarsi in un contraddittorio PUBBLICO con pensatori seppur di modesto calibro, alla suddetta resterebbero pochi specchi su cui arrampicarsi; quindi abbiamo appurato che tipo di "attenzioni" nutro per la succitata tipa , nota e stimata solo presso il pubblico dal cervello catodicamente avariato.
Citazione:
Da tempo i Palestinesi sono molti meno degli israeliani e perlopiù sono armati di cerbottane.
Mi spieghi per quali motivi a tuo avviso gli israeliani non hanno già risolto da tempo il problema facendone piazza pulita?
Perché, ritieni che se volesse non potrebbe massacrare in una sola giornata quello che resta del popolo palestinese?
Ritieni che il popolo palestinese, in quel caso, smetterebbe (come tu stesso sostieni) di essere strumentalmente utilizzato ANCHE dai regimi arabi, che magicamente si lascerebbero scappare l’occasione di intervenire per stipulare altri accordi o suggellare disaccordi con Israele e mondo occidentale?
Ma davvero credi che assoggettare un popolo implica solo il suo sterminio, totale e subitaneo?
Ma davvero hai il coraggio di ricorrere a questi mezzucci dialettici per discutere in questo forum?
“…la separazione non tanto degli israeliani dai palestinesi quanto dei palestinesi da altri palestinesi, e ma soprattutto l'esito della combinazione tra 'fuori e dentro', e cioè Gaza, laboratorio di quanto accadrà - 'uno strangolamento controllato, nei limiti della accettabilità internazionale', quello che con sinistra eco chiama gazification: complementari all'occupazione, squarci ricorrenti di violenza, con i civili obiettivi ormai intenzionali e non collaterali: una violenza terroristica che non ha l'obiettivo di conquistare, e neppure sterminare, ma appunto indurre alla resa, al trasferimento.”Per il resto, posso RIDERE a quel tuo
“perlopiù sono armati di cerbottane”?
E’ davvero puerile. Oltre che spudorato, come l'amica tua.