redna ha detto
Citazione:
E’ una cosa vera per tutti i farmaci. Cioè noi non conosciamo mai a fondo un farmaco. L’aspirina esiste da più di cent’anni e ancora non sappiamo ancora tutto su quello che fa e dei suoi effetti. I farmaci devono continuare ad essere studiati. Non bisogna accontentarsi del fatto che un farmaco è stato approvato. Va continuamente studiato perché per conoscere un farmaco non basta un secolo
concordo. Infatti ritengo che uno dei principali problemi dei farmaci "generici" è che non siano proprio identici a quelli "di marca" e che tipicamente non si interessano minimamente di continuare a conoscere il farmaco. E anche le industrie che hanno "inventato" il farmaco "di marca" da quando perde valore il prodotto (perchè ormai generico) smettono di studiarlo.
L'errore fondamentale è che considerano il farmaco una merce, come altre. Dovrebbe invece per legge non essere consentito tale atteggiamento. Dovrebbero essere gli enti regolatori ad imporre una reale
farmacovigilanza per tutti i farmaci in commercio, ma questo avviene solo in minima parte.
Citazione:
dire ora quali potrebbero essere gli effetti collaterali è del tutto superficiale ed esistono pochi riscontri anche perchè in altre parti di europa le donne non vengono tenute nella struttura ospedaliera e quindi i casi negativi non li pubblicizzeranno (come per gli effetti collaterali di qualsiasi farmaco, del resto...)
Trovo ingenuo pensare che i casi negativi vengano nascosti (qualche caso è esistito per la verità). Infatti gli effetti indesiderati non credo che siano scritti a tutela dei pazienti, ma piuttosto a tutela legale della azienda che li produce (soprattutto negli USA dove le cause legali fioccano molto più facilmente).
Tuttavia con la RU486, nota dal 1988 (!), mi sembra che ormai ci sia poco da nascondere.
Citazione:
Se non basta un secolo per conoscere un farmaco, nel frattempo le generazioni future (visto che dovranno pur sempre nascere dalle donne) nasceranno avvelenate di più o di meno?....in fondo è di questo che si tratta - al di la di quello che dice il vaticano.
Avvelenare la terra e ogni forma vivente comporta che poi si deve rimediare al danno fatto. Motivo: nessuno uomo ha fatto la terra e nessun uomo è delegato ad ucciderne un altro.
Concordo, ma voglio precisare "avvelenare" l'ambiente, non le donne o i loro figli: non per tutti i farmaci è pensabile che se la donna prende un farmaco si abbiano ripercussioni sui figli. Questo avviene tipicamente in alcuni trimestri durante la gravidanza, e con alcuni farmaci piuttosto che con tutti. E non sembra che la RU486 rientri tra questi
Sull'inquinamento hai ragione. Bastino come esempi i pesci del Tamigi (che tendono al sesso femminile per gli estrogeni riversati nel fiume e legati all'uso dei contraccetivi orali) o anche l'esempio clamoroso (ma forse falso) sulla presenza di cocaina nel Tevere.