Citazione:
3000, dico TREMILA, pasti all'ora. Niente a che vedere, quindi, con l'EFFICIENZA riservata agli sfollati, in piedi ed in coda per ore ed ore in attesa di un pasto.
Ciao flori , questa non l'ho capita , se è per questo per disguidi burocratici (pasti inviati al campo sbagliato) ci sono stati campi che hanno saltato i pasti , ma non per questo si è fatto l'impossibile , nel campo di Pizzoli con 1100 persone ospitate nel campo la cucina da campo dei vigili del fuoco (600 pasti/ora) ha distribuito 2000 cene ,sempre considerando che il vero limite è la capacità dei posti a sedere al coperto , se sono pochi sorgono comunque problemi.
Purtroppo non è un problema di poco conto , come coordinatore ANPAS del campo me ne sono dovuto occupare , sia con buoni che cattivi risultati (per un malinteso ho scatenato un putiferio riguardante proprio la coda alla mensa , per fortuna poi risolto bene ) , e la questione và a toccare la parte finale del tuo post:
Citazione:
"Il campo di Arischia è gestito dalla protezione civile del Molise, dai vicini di casa. È gestito in maniera militare. Abbiamo già mostrato foto dei cartellini che ogni abitante deve portare al collo, senza di questi non si entra e non si esce. E ora ci sono le regole."
"Non si può organizzare militarmente un campo di sfollati. È come se, a casa vostra, vi si impedisse di rientrare dopo le 23."
Prove tecniche di repressione
Qui devo darti sia torto che ragione
![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4daabd491.gif)
Torto perchè avendo vissuto la situazione dal vivo devo dirti che certe regole basilari devono essere prese , altrimenti non riesci a gestire un assemblamento di persone ognuno con le proprie esigenze.Non c'è problema a cercare di accontentare il più possibile la gente , ma questo porta alla nascita di problemi più grossi che vengono limitati limitando le libertà personali (se prima il magazzino era libero ed aperto h24 ora l'accesso non è consentito e ci sono degli orari ben precisi , un piccolo esempio).
![](http://gi109.photobucket.com/groups/n48/GN6PFEI3VB/DSC01734.jpg)
Da quel che sò io ad Arischia uno dei problemi che la popolazione poneva era l'infiltrazione nel campo di persone esterne al centro abitato distrutto , per la fattispecie sopratutto non-italiani , quindi lì si sarà provveduto prima a dotarsi di badges di riconoscimento,strada che verrà presa anche dagli altri campi , purtroppo è una necessità per la sicurezza , se permetti l'accesso incontrollato entrano anche i malintenzionati , senza contare le tensioni interne alla popolazione , che in queste zone si rifiuta di dormire in tenda vicino a certe "famiglie" , alcune addirittura nello stesso campo, se hai delle soluzioni migliori sarò ben lieto di applicarle , ma dovranno fare i conti con la cruda realtà.
![](http://gi109.photobucket.com/groups/n48/GN6PFEI3VB/DSC01724.jpg)
N.B:Il trucco nel gestire in maniera umana il campo è l'eccezione alla regola , è vietato entrare con le auto private nel campo , ma il signor Tal dei Tali è autorizzato....
Ragione perchè c'è una stonatura nel "sistema"...
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![](http://gi109.photobucket.com/groups/n48/GN6PFEI3VB/DSC01788.jpg)