Malatesta era anarchico. Era anche comunista, nel senso della proprietà comune dei mezzi di produzione
Ah beh.. il sistema era talmente buono che necessitava della usuale rivoluzione per convincere i meno convinti. Certo, almeno sulla carta, l'originale programmino libertario di Malatesta non è male:
Abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui. Guerra alle religioni ed a tutte le menzogne, anche se si nascondono sotto il manto della scienza. Istruzione scientifica per tutti e fino ai suoi gradi più elevati. Abolizione delle frontiere: fratellanza fra tutti i popoli.
ma penso che nessun anarco-socialista o nazional-feticista sia mai andato al potere mettendo in guardia dai possibili effetti collaterali conseguenti all'attuazione del programma.
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