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  Ken il rosso

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Ken il rosso
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/10/2005
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Messaggi: 92
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Il sindaco di Londra Ken Livigstone (il rosso) esce dalla festa gay (per le destre neocon si tratta ovviamente di immoralità da vietare) e si trova davanti un giornalista dell’Evening Standard. Il fatto stesso che lo aspetta all’uscita della festa gay dimostra che il giornalista è interessato a parlare degli orientamenti sessuali del sindaco anarco-marxista.

Il fatto raccontato da Repubblica:

Giornalista: “Com’è andata stasera, sindaco”
Sindaco: “Fatti curare”
G.: “Com’è andata”
S.: “Fatti curare”
G.: “E’ stato un bel party? Cosa significa per lei?”
S.: “Cosa facevi prima? il criminale nazista?”
G.: “No, sono ebreo, le sue parole mi offendono.”
S.: “Può anche darsi che tu sia ebreo, ma allora è come se fossi un kapò perché il tuo giornale è pieno di bigotti reazionari.”
G.: “Sono un cronista, faccio il mio mestiere.”
S.: “Allora va a lavorare per un giornale che non sia fascista.”

Il giornalista denuncia il fatto alla Commissione Disciplinare dei funzionari pubblici. La Commissione sanziona il comportamento del sindaco con una sospensione dalle funzioni pubbliche per 4 settimane (il massimo applicabile era di 5 anni).

Come leggo io questa notizia:

Beh, non è una sanzioncina da poco! adesso la smetteranno di dire che quelli di sinistra possono tacciare di fascismo chiunque osi criticare le loro posizioni.
Qua c’è un giornalista che sarà sicuramente un rompiscatole come quelli delle Iene o di Striscia la Notizia, e s’è beccato un bel “nazista” e “kapò” solo perché critica la libertà dei gay di organizzare feste e la libertà dei politici di parteciparvi.
Un sindaco è il sindaco di tutti e deve rispettare anche l’avversario, anche quello un po’ fascista perché in democrazia il partito fascista non è ammesso, ma le singole opinioni sono tutte ammesse. Inoltre in Inghilterra non c’è distinzione tra apparato politico e apparato amministrativo, il sindaco è un funzionario con gli stessi doveri di correttezza del bobby in divisa e non può insultare il cittadino.
Dunque mi dispiace, ma non posso protestare. Questa è la stessa offesa che Berlusconi fece nel Parlamento Europeo ad un deputato della sinistra tedesca e mi dispiace che là non ci fosse una commissione disciplinare. Le regole sono uguali per tutti e spero che ora nessuno dica più che c’è una cultura dominante tutta di sinistra che tappa la bocca o affibbia l’etichetta fascista a chiunque osa criticare. Qui è successo il contrario.

Come rischia di essere diffusa dalla crescente cultura dell'odio:
Ecco a voi l'ennesima prova di come gli ebrei usano l'Olocausto per crearsi un alone di intoccabilità.

Questa lettura distorta si fonda sulle seguenti premesse:

1 - Gli ebrei non sono membri di una religione con ovvia libertà di schierarsi politicamente a destra a centro o a sinistra, no! gli ebrei sono tutti agenti di un unico complotto internazionale che non distingue tra destra e sinistra. Quindi non dobbiamo distinguere neanche noi.

2 - In questo caso non c’è un comunista che insulta un conservatore anti-gay. No, il comunista viene immediatamente assolto dall’accusa di far parte della congiura mondiale massonico-sionista-marxista, viene riabilitato all’istante e trasformato in onesto cittadino, valoroso sindaco, vittima del perfido ebreo.

3 - Anche il giornalista non è più considerato né conservatore, né anticomunista antigay e nemmeno probabile antimassonico e antisionista. Siccome ha detto di essere ebreo questo cancella istantaneamente ogni altra idea: conta solo la razza.

4 - Oltre a cancellare la posizioni politiche dobbiamo anche rovesciare il rapporto tra politico e giornalista. A chi va garantita la libertà di espressione? all’uomo di governo o al giornalista? chi dei due ha cercato di tappare la bocca all’altro col richiamo al tabù storico? per poter dire che l’ebreo, con la sua intoccabilità di vittima, sta cercando di negare agli altri la libertà di espressione dobbiamo rovesciare il rapporto e dire che la libertà di espressione è un diritto che serve a tutelare gli uomini di governo dallo stapotere dei giornalisti (Berlusconi di questo è fermamente convinto) ma anche questo sarà un gioco da niente per molta stampa che ormai sembra avere l’unico scopo di fomentare odio razziale e religioso.

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Purtroppo molti europei cadranno nell’ennesima trappola costruita per seminare odio e divisione e portarci alla guerra, e io sono addolorato non tanto per le 4 settimane di sospensione inflitte al sindaco di sinistra da una commissione disciplinare probabilmente composta da lord reazionari che non si sono lasciati scappare l’occasione di bastonare il rosso con un argomento tipico dei rossi, ma sono addolorato per l’uso scriteriato che i razzisti potranno fare di questa notizia.


Inviato il: 25/2/2006 18:00
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