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Deduzioni al volo.
Se quello (
Oswald) era veramente l'assassino di
John F. Kennedy o, quantomeno, se la consapevolezza degli agenti che lo scortavano era di avere tra le mani l'assassino del Presidente degli Stati Uniti d'America: - che lo trasferissero così, è semplicemente illogico, assolutamente fuori da ogni standard professionale
Cose del genere non le farebbero neanche i carabbbbbinieri in Italia. Anzi, noi le faremmo
(ci sono anche gli esempi della sciatteria italiota).
Ma torniamo oltreoceano:
Se dovevano uccidere
Oswald, l'ultima prova vivente, l'ultimo tassello (e già sbattuto in prima pagina), cioè quello che poteva far saltare il coperchio del complotto, lo avrebbero fatto così?
La risposta è - NI MI SPIEGO:
Se avessero deciso di eliminarlo in un'unica mossa e per di più così platealmente - ecco allora che non avrebbero mandato un pirla a sparare nella pancia di
Oswald ... in ogni caso i mandanti sanno perfettamente che troppe cose possono andare storte in simili scenari; serviva invece un professionista o quantomeno una strategia all'altezza ... (e io dico che c'è stata), un passo la volta; e infatti ...
... infatti a
Robert Kennedy l'hanno seccato ben bene e non mi pare gli abbiano sparato in pancia.
OR DUNQUE
A questo punto si potrebbe pensare che
Ruby fosse un mitomane squilibrato che agisse per conto suo, vista la maniera maldestra e completamente anti-professionale con cui ha agito, ma i conti così non tornano ugualmente e per due semplici motivi e perché:
1) ... allora [
Oswald] le autorità non lo avrebbero fatto sfilare come una modella sul tappeto rosso, pronto per essere seccato dal primo squilibrato di turno e mandare a puttane l'indagine del secolo;
2) ... essendo assodato che a Dallas fu matematicamente un complotto, allora a questo punto è ovvio che il capro espiatorio dovesse fare la stessa fine del presidente. Anche questo è matematico. Quindi, elaborando l'equazione, mi viene da pensare, viste le illogicità presenti sulla scena del crimine, che potrebbe essere andata così:
A) -
Ruby era al soldo dei soliti ignoti, of course, e non era importante se lui fosse riuscito o meno a eliminare
Oswald, era solo importante che una pistolettata ---> davanti le telecamere <---- partisse e anche "a casaccio" (no problem) così che l'evento fosse assodato e acquisito dall'opinione pubblica;
B) Una volta messo sulla barella e portato via, c'era tutto il tempo per assassinarlo con comodo, avvelenarlo o, se la ferita fosse stata di striscio o poco più, farlo anche morire dissanguato per strada e/o - in un ultima ipotesi: - fingerlo assassinato. Ma la vedo meno probabile.
Più probabile invece, visto che
Oswald ha avuto un comportamento assolutamente prevedibile nella cattura, che il piano prevedesse - che lui non mangiasse la foglia; che lui sapeva che sarebbe stato "incastrato" ufficialmente e che la sua finta morte sarebbe servita come "Valore di scambio" per la sua libertà. Ma poi lo seccavano sul serio.
Può apparire esasperato o cervellotico, ma non lo è affatto. Una volta assodato che si è deciso un complotto a un tale livello, con il coinvolgimento di elementi governativi, e per eliminare un presidente degli Stati Uniti, tutto è oltre che plausibile.
Non soltanto: - dopo che hai la conferma di quel che accadde a seguire, e che per
Robert hanno agito con ancor più finezza, allora si può comprende come i conti tornino;
La vicenda di
Oswald ci cade a fagiolo tra il modus operandi per
John - prima e,
Robert - dopo.
Serviva per l'assassinio di
Oswald qualcosa che sembrasse molto meno professionale. Perché all'opinione pubblica era stato già venduto un Killer perfetto, e se ve ne fosse stato uno perfetto anche per
Oswald, non sarebbero tornati i conti a livello emotivo.
In ultimo, va ancora ricordato, come dimostrato, che in queste operazioni la priorità assoluta non è realizzare l'omicidio perfetto (quello è in mano alla psicologia di massa e al controllo che il Potere ha a seguire) ... ma portare a termine il compito.