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1 Utenti anonimi
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Pispax |
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Questo cazzo di voto | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Messaggi: 4685
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Ogni tanto spunta fuori la questione del "voto-non voto"
E' un po' una costante. Una delle tante.
Quanto si affronta un qualunque tema storico o etico, anche se riguarda la preistoria, di solito arriva qualcuno a parlare dei sionisti e di Israele; quando si sta parlando di un qualunque problema economico di solito arriva qualcuno che la mena sul signoraggio; quando si sta parlando di un argomento qualsiasi, e sottolineo qualsiasi, di solito scappa fuori quello della teoria no-planes.
Allo stesso modo quando si parla di una qualunque cosa che riguarda la politica, fosse anche un commento al Congresso di Vienna del 1815, è abbastanza facile che se ne scappi qualcuno a "invitare" a non andare a votare. I "no-voters". Di solito il metodo scelto per "invitare" a non andare a votare è quello di considerare uno stupido chiunque ci vada.
Be', è un'opinione, per quanto espressa in modo fastidioso.
La cosa particolare è che l'insieme delle persone che "invitano" a non andare a votare è un insieme parecchio complicato. Ci sono gli anarchici, che lo fanno per motivi "istituzionali" (scusate l'ossimoro). Ci sono gli sfiduciati, i delusi e i disillusi veterocinici, e i malconsigliati. Ci sono quelli che non vogliono che la gente voti per rovesciare il sistema in direzione ultracapitalista, e ci sono quelli che non vogliono che la gente voti per rovesciare il sistema in direzione ultrasocialista.
Oltre che per la (variabile) dose di supponenza, tutti costoro sono accumunati da un'altra caratteristisca: non spiegano MAI come e perché il non votare migliorerà le cose.
Questo è irritante. Per me il migliorare le cose ha la massima priorità. Se non ci confrontiamo su come migliorare le cose, su che dovremmo confrontarci?
Invece il massimo che si ottiene come risposta è un banalissimo "perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice". Con qualche variazione
D: "Ma perché tu non voti?" R: "Perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice".
D: "Ma in che modo non andare a votare migliorerà le cose?" R: "Non bisogna andare a votare perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice".
D: "Ma ti rendi conto che occorrono DECINE DI MILIONI di italiani che non vadano a votare per ottenere un minimissimo risultato?" R: "Gli italiani vanno a votare nonostante sia tutto uno schifo perché sono condizionati dal Sistema Scolastico, e quindi sono tutti complici. Occorre cambiare la Scuola".
D: "Guarda, non ti chiedo neanche come perché ho paura della risposta. Però immagino che tu sappia che i cambiamenti nella scuola li stabiliscono i politici. Anche se decidono quelli che vuoi tu, da quando verranno introdotti a quando gli studenti avranno diritto di voto nel migliore dei casi passeranno 12 anni. E nel frattempo?" R: "Se vuoi migliorare le cose non si deve andare a votare lo stesso perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice".
D: "Si, ma COME miglioreranno?" R: "Tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice. Se invece non vai i politici si vergogneranno e si dimetteranno".
La chiusura, che è tipica, è un pezzo di comicità tristissima. Questa forse è la maggiore differenza fra me e i "no-voters": loro hanno fondamentalmente una fiducia nella classe politica che io non ho.
Al politico infatti non importa un emerito tubo di venire eletto con 150 voti o con un milione e mezzo di voti. Anche se ne prende solo 150, la cosa importante per lui è che il suo avversario ne abbia presi non più di 149. Il resto è secondario.
Non esistono limiti numerici nella Costituzione. Un parlamento eletto con l'1% dei votanti, cioè con il 99% di astensionismo, ha esattamente lo stesso valore di un parlamento eletto con l'80% dei votanti.
Tutto il resto è lasciato alla buona volontà dei politici, e alla loro coscienza.
E quindi si arriva al paradosso: io non mi fido per niente dei politici perché li considero solo dei parassiti attaccati alla poltrona, semplici burattini nelle mani del potere economico, e proprio per questo non ho la minima intenzione di votarli; PERO' mi fido del fatto che abbandoneranno la loro amatissima (e assolutamente legittima) poltrona di loro spontanea volontà, senza essere costretti da nessuno, solo per il fatto che non li ho votati.
Oltretutto chi la pensa così parte dalla convinzione che i politici siano "semplici burattini nelle mani di qualche potere economico", quindi a maggior ragione se ne sbattono del numero di voti che ottengono: gli basta la percentuale, gli basta essere legittimati in qualunque modo. Eppure dovrei fidarmi del fatto che si dimettano "per la vergogna".
A me sembra un po' strana come teoria, però a quanto pare ci credono in molti.
Visto che fino a questo momento nessuno è mai riuscito a spiegarmi perché il non andare a votare dovrebbe migliorare le cose, allora provo a iniziare io spiegando perché a votare io ci vado. Chissà che non si sblocchi il discorso.
Intanto esaminiamo il meccanismo elettorale. Dal punto di vista formale il meccanismo democratico che abbiamo in Italia è abbastanza sicuro, persino con il Porcellum (che riguarda solo l'attribuzione dei seggi). E' parecchio difficile truccare le elezioni: tocca pagare la gente, rubare la famosa scheda (vedi "Sud", se non sbaglio di Salvadores). C'è la ragionevole certezza che se io voto il partito X il mio voto venga attribuito al partito X. Non è così scontato. Comunque in Italia questa roba funziona abbastanza bene.
Il Porcellum entra in campo dopo, con sbarramenti percentuali, attribuzioni dei voti "di minoranza" ecc. Però sono abbastanza certo che se io voto il politico Rossi i conteggi che porteranno alla sua elezione verranno fatti correttamente.
Questo comunque non mi dice niente sull'on. Rossi. Mentre dal punto di vista formale il sistema funziona bene, dal punto di vista sostanziale questo meccanismo invece non mi mette al riparo dai Bari della politica. Perché la politica è come un tavolo da gioco clandestino: ci sono i Polli, ci sono i Giocatori Normali e, purtroppo, ci sono i Bari. A volte i Bari sono in largamaggioranza.
In effetti non c'è nessun tipo di meccanismo costituzionale che possa farlo: per ottenere questo risultato in modo ottimale servono una stampa e delle tv indipendenti, con dentro un sacco di giornalisti investigativi.
Il primo problema non è quello di sapere cosa farà l'on. Rossi se viene colto con le mani nella marmellata: il problema principale è di SAPERE che l'on.Rossi ha messo le mani nella marmellata. Il resto è conseguenza.
Ok, si può lottare per ottenerli. Non è un obiettivo impossibile.
Visto che il MIO problema sono solo i bari e non il meccanismo democratico stesso, il fatto di non avere dei media indipendenti mi rende la vita MOLTO più faticosa, ma comunque non impossibile. Mi tocca stare più attento, ricordarmi più cose, fare più collegamenti, parlare molto di più.
Difficile combattere contro Minzolini e il TG1, il TG4, il TG5, quasi tutto il TG2, una parte del TG3 e Studio Aperto, accompagnati da circa l'80% della stampa "libera" italiana. Per non parlare del web e persino dei varietà televisivi.
E quindi vado a votare.
Vado a votare con una informazione, per quanto possibile, non manipolata.
Sono anche consapevole che se non vado a votare, mi limito a rendere il gioco più facile alla Cricca della Propaganda e dell'Informazione Manipolata.
E allora, qualcuno può spiegarmi chi me lo fa fare di andare al mare?
N.B. Sia chiaro che qui nessuno è verginello. Anch'io ho passato una decina di anni a non votare, quando si doveva votare DC perché non vincessero i comunisti o si doveva votare PCI perché non vincessero i democristiani. Contando che all'epoca si votava più o meno ogni anno, è come restare 50 anni senza votare oggi.
E anch'io, sotto sotto, covavo la convinzione che il non voto potesse portare miglioramenti.
Poi però il tempo passava, e invece dei miglioramenti arrivavano i peggioramenti. E allora ho capito come funziona il gioco e ho ricominciato a votare. E anche a darmi da fare.
Però non voglio mettermi come Termine di Paragone Universale. Qualcuno può illustrarmi come il suo non-voto abbia migliorato la situazione?
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Red_Knight |
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Re: Questo cazzo di voto | #2 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
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Credo che l'errore fondamentale che commetti, mio buon Pispax, è attribuire ai "no-voters" (mi piace l'espressione) la presunzione di cambiare qualcosa col non-voto
Il non-voto è una mancata azione; può avere delle conseguenze, ma sono comunque le azioni a dover trovare motivazione, e non l'omissione delle stesse. Se la logica non è un'opinione (ma queste cose praticamente me le insegni tu, Pispax).
Per cui potrei rigirarti la domanda: cosa ottieni votando? Io, infatti, non penso di cambiare le cose non votando (sarebbe assurdo). Penso semplicemente che votare sia inutile e anche un po' controproducente.
Non sto contestando l'idea di votare il meno peggio: l'ho fatto anche io recentemente (alle regionali). E non credo che questo abbia minimamente a che vedere con l'essere pro o contro lo Stato in linea di principio.
Ma non riesco veramente a capire il senso del voto qui e adesso, nell'Italia del 2010. Abbiamo uno che controlla tutto ciò che gli interessa controllare, e le uniche persone che si possono votare sono uomini che fanno i suoi interessi in prima persona oppure, nella migliore delle ipotesi, gente comunque funzionale ai suoi interessi.
Tornando al non voto, sebbene fondamentalmente non si possa affermare logicamente che possa avere propriamente uno scopo, possiamo comunque analizzarne le conseguenze.
Con una minora affluenza infatti le percentuali saltano: meno gente vota per i grandi partiti, più grande è la fetta per le formazioni insignificanti. E quel giorno (anche se in pratica questo non accadrà mai) che il Partito degli amanti dello zucchero filato ottenessero, a parità di voti, una percentuale apprezzabile gli altri potrebbero cominciare a valutare l'idea di fare qualcosina di buono in più per tornare a mangiarsi la torta intera. Anche se questo è abbastanza utopico, devo ammetterlo, in linea di principio non è opinabile. Ma, in ogni caso, un'opposizione come quella che ci ritroviamo, cioè un'opposizione comprata, rende un servizio peggiore rispetto all'assenza di opposizione. Prova a pensare cosa accadrebbe se il PD scomparisse fisicamente nel nulla domani mattina. Sul serio, pensaci.
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #3 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
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Inviato: 30/3/2010 20:54 Aggiornato: 30/3/2010 20:54 Mi sento vacillare
Re: Ha vinto chi non vota Cit A livello politico la mancanza di legittimazione costringerebbe i partiti politci a porsi il problema, dal momento che l'alternativa sarebbe dichiarare defunta la democrazia rappresentativa.
Così la proposta di elezione diretta del presidente della repubblica diventa di colpo il toccasana
In pratica come la storia dell'orso nero con le palle bianche e dell'orso bianco con le palle nere.
20/07/10
Cosa hanno proposto appena finite le elezioni?
La propaganda dell'elite continua. Le infatuazioni sono tollerate in gioventù,perché attraverso gli errori si impara. Poi basta.
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Manfred
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Re: Questo cazzo di voto | #4 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/6/2006
Da Bologna
Messaggi: 9236
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Dunque Pispax, andiamo per gradi. 1) Non corriamo da un eccesso ad un altro: tu in relazione ai no-voters stai facendo sia discriminazione che strawman. Li stai condannando perchè simili ad altre categorie dalle connotazioni negative, li etichetti, li tratti come se avessero tutti un idea preconcetta e stupida; e per smentirli stai usando delle argomentazioni deboli, create da te, o trasmesse dall'ultimo "no-voter" che hai incontrato, che essendo incapace di argomentare (pur di restare al centro dell'attenzione) riesce solo a fare settepostintreminuti, tutti ignobilmente privi di contenuti. Invece ti assicuro che c'è anche chi non vota e ti sa spiegare il perchè. Cioè, detto in altre parole: c'è ben di più nella scelta di non votare che quanto hai riportato nella triste scenetta che hai descritto. 2) Perchè non votare? Perchè se ad un gioco non ho possibilità di vincere non gioco. Tu giochi a tris Pispax? Al meglio che la giochi vai patta, quindi è una perdita di tempo. Come aggravante coloro che voti possono arrogarsi il diritto di dire che votano "per consenso popolare", e sai chi glielo da il consenso popolare? Il fatto di aver vinto di +1% rispetto al secondo classificato, che magari è quello che voti tu. Quindi chi non vota può almeno dire: "io non sono complice di questo sistema criminalmente artificiale" 3) Infine c'è il falso argomento dell'1%: Citazione: "Un parlamento eletto con l'1% dei votanti, cioè con il 99% di astensionismo, ha esattamente lo stesso valore di un parlamento eletto con l'80% dei votanti." Stocazzo. Un parlamento che viene eletto con l'1% dei votanti vedrebbe subito comparire un figuro esterno che si sbatte per capire come rastrellare almeno il 2% dei voti. Cioè che andrebbe dalla gente a chiedere: ma perchè non avete votato? cosa vi manca? io vi prometto che ve lo faccio avere, se mi eleggete! Quindi, per dirla alla Mazzucco, "voto: capovolgere prima dell'uso". Cioè il politico si informa delle esigenze del popolo, poi si fa votare. Questa non sarebbe male, eh? EDIT: pardon, ho corretto un inesattezza.
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #5 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Cit Il non-voto è una mancata azione; può avere delle conseguenze, ma sono comunque le azioni a dover trovare motivazione, e non l'omissione delle stesse. Se la logica non è un'opinione (ma queste cose praticamente me le insegni tu, Pispax).
Anche l'omissione di soccorso?
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Manfred
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Red_Knight |
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Re: Questo cazzo di voto | #6 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
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Anche l'omissione di soccorso cosa?
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #7 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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E' una mancata azione che, secondo la vostra logica non necessita essere motivata. Penso che qualsiasi collegio giudicante sia di tutt'altro parere, su questa ora citata e tanti altri tipi di omissione.
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Manfred
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temponauta |
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Re: Questo cazzo di voto | #8 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Il problema non è il voto, ma questa oligarchia mascherata da democrazia. Non andare a votare significa porsi manifestamente in antitesi con l'oligarchia che, beninteso, comprende poteri molto eterogenei, mescolando caste-corporazioni, società occulte, politica corrotta, ebreaismo sionista e sinarchico, criminalità organizzata, comunismo e, ultimo ma non ultimo, il Vaticano. Non votare è una sorta di rivoluzione "istituzionale", ma non elimina l'oligarchia (e in questo senso si può concordare che serve a poco): molto meglio un colpo di stato nazionalista che provveda ad una pulizia generale, fisica e mentale.
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Red_Knight |
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Re: Questo cazzo di voto | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
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Vostra di chi? Sono l'unico ad aver detto quella frase. Già con questo cominciamo veramente male (a meno che tu non mi stia dando del voi, ma ne dubito).
Comunque ciò che hai detto, tanto per cambiare, non ha alcun senso compiuto. Io ho detto che è inutile cercare motivazioni nelle mancate azioni: si manca di far qualcosa quando non si ha motivo di farla. Cosa c'entrano i collegi giudicanti?
Ma non rispondermi. Non voglio saperlo. Come ti ho già detto desidero ignorarti e ti sarei grato se tu ignorassi me.
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Re: Questo cazzo di voto | #10 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/8/2009
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Personalmente non voto per un motivo molto semplice: mi sta sulle balle esser preso per i fondelli. Per quale motivo devo essere costretto a votare per forza IL MENO PEGGIO? Me lo dicono tutti quando si arriva alle elezioni: "ah guarda io voto sempre il meno peggio, piuttosto che non andare a votare". Ma perché IL MENO PEGGIO? Cosa vuol dire? E come mai non esiste qualcosa di meglio? Nessuno che sia in grado di rappresentare Italia e Italiani senza rubare, senza prendere per il culo, senza interessarsi unicamente al proprio benessere e al proprio portafogli?
Il titolo del thread è proprio azzeccato: questo cazzo di voto. Il miglior commento che abbia mai letto.
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«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #11 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Non ho citato io l'insegnamento di Pispax, il resto si commenta da solo.
PS Troppo comodo se gli esercizi di stravolgimento della logica venissero lasciati passare inosservati.
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Manfred
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Re: Questo cazzo di voto | #12 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Come se il nazionalismo, peraltro già sperimentato, non fosse una operazione voluta dall'etile per favorire l'oligarchia come sistema di potere.
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Manfred
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Re: Questo cazzo di voto | #13 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Citazione: Manfred ha scritto: Come se il nazionalismo, peraltro già sperimentato, non fosse una operazione voluta dall'etile per favorire l'oligarchia come sistema di potere.
Tutto si può correggere: l'importante è rompere il giocattolo.
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #14 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Con queste idee e altre idee, non si è mai rotto nessun giocattolo, i catasti e le conservatorie sono sempre rimasti in piena salute al contrario di milioni di poveretti.
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Manfred
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temponauta |
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Re: Questo cazzo di voto | #15 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Citazione: Manfred ha scritto: Con queste idee e altre idee, non si è mai rotto nessun giocattolo, i catasti e le conservatorie sono sempre rimasti in piena salute al contrario di milioni di poveretti.
I milioni di vittime sono stati prodotti dalla volontà delle oligarchie di distruggere i nazionalismi alla radice. Non tirare fuori l'insulsa propaganda ebrea.
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #16 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
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Milioni di poveretti.
Da Wikipedia Più vittime Ebree 6.000.000 Stato Abitanti (1939) Vittime Militari Vittime Civili Vittime Totali Vittime/1,000 ab. Albania 1,100,000 28,000
28,000 25.5 Australia 7,000,000 39,366 735 40,119 5.7 Belgio 8,400,000 12,000 76,000 88,000 10.5 Birmania 17,500,000
60,000 60,000 3.4 Brasile 41,500,000 493
493 0.00 Bulgaria 6,300,000 22,000
22,000 3.5 Canada 11,600,000 39,300
39,300 3.4 Cecoslovacchia 15,300,000 30,000 340,000 370,000 24.2 Cina [1] 530,000,000 4,100,000 15,500,000 19,600,000 37.0 Corea [2] 23,400,000
378,000 378,000 16.2 Danimarca 3,800,000
4,100 4,100 1.1 Estonia 1,100,000
40,000 40,000 36.4 Etiopia 14,100,000 5,000 200,000 205,000 14.5 Filippine 16,400,000 42,000 119,000 161,000 9.8 Finlandia [3] 3,700,000 91,000 2,000 93,000
Francia [4] 41,700,000 210,000 350,000 560,000 13.4 Germania [5] 78,000,000 5,500,000 2,100,000 7,600,000 97.4 Giappone [6] 78,000,000 1,930,000 700,000 2,630,000 33.7 Grecia 7,200,000 20,000 280,000 300,000 41.7 India 345,000,000 36,100 1,500,000 1,536,100 4.5 Indocina 24,600,000 2,000 485,000 487,000 19.8 Indonesia 70,500,000
400,000 400,000 5.7 Iraq 3,700,000 1,000
1,000 0.3 Isole del pacifico 1,900,000
57,000 57,000 30.0 Italia [7] 43,800,000 313,000 130,000 443,000 10.1 Jugoslavia 15,400,000 300,000 800,000 1,100,000 71.4 Lettonia 2,000,000
220,000 220,000 110.0 Lituania 2,500,000
345,000 345,000 138.0 Lussemburgo 300,000
4,000 4,000 13.3 Malaysia 5,500,000
83,000 83,000 15.1 Malta 300,000
2,000 2,000 6.7 Mongolia 700,000 300
300 0.4 Nuova Zelanda 1,600,000 12,200
12,200 7.6 Norvegia 2,900,000 3,000 7,000 10,000 3.4 Paesi Bassi 8,700,000 12,000 200,000 212,000 24.4 Polonia 34,800,000 123,000 5,500,000 5,623,000 161.6 Regno unito 47,800,000 272,000 93,500 365,500 7.6 Romania 19,900,000 317,000 450,000 767,000 38.5 Singapore 700,000
200,000 200,000 285.7 Spagna 25,500,000 4,000
4,000 0.2 Sudafrica 10,300,000 6,841
6.841 0.7 Thailandia 15,300,000 5,647 310 5,957 0.4 Tunisia 2,781,000 1700 450 2150 0,8 Ungheria 9,200,000 300,000 280,000 580,000 63.0 Unione Sovietica [8] 168,500,000 10,400,000 12,600,000 23,000,000 164 USA 132,000,000 405,000 8,000 413,000 3.1 Totale 1,899,500,000 22,564,947 48,525,113 71,090,060 37
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Manfred
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Calvero |
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Re: Questo cazzo di voto | #17 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione: Qualcuno può illustrarmi come il suo non-voto abbia migliorato la situazione?
.. è impossibile che la migliori
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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sitchinite |
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Re: Questo cazzo di voto | #18 |
Sono certo di non sapere
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Da Roma - Pomezia
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Citazione: Pispax ha scritto:
Invece il massimo che si ottiene come risposta è un banalissimo "perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice". Con qualche variazione
D: "Ma perché tu non voti?" R: "Perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice".
D: "Ma in che modo non andare a votare migliorerà le cose?" R: "Non bisogna andare a votare perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice".
D: "Ma ti rendi conto che occorrono DECINE DI MILIONI di italiani che non vadano a votare per ottenere un minimissimo risultato?" R: "Gli italiani vanno a votare nonostante sia tutto uno schifo perché sono condizionati dal Sistema Scolastico, e quindi sono tutti complici. Occorre cambiare la Scuola".
D: "Guarda, non ti chiedo neanche come perché ho paura della risposta. Però immagino che tu sappia che i cambiamenti nella scuola li stabiliscono i politici. Anche se decidono quelli che vuoi tu, da quando verranno introdotti a quando gli studenti avranno diritto di voto nel migliore dei casi passeranno 12 anni. E nel frattempo?" R: "Se vuoi migliorare le cose non si deve andare a votare lo stesso perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice".
D: "Si, ma COME miglioreranno?" R: "Tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice. Se invece non vai i politici si vergogneranno e si dimetteranno".
La chiusura, che è tipica, è un pezzo di comicità tristissima. Questa forse è la maggiore differenza fra me e i "no-voters": loro hanno fondamentalmente una fiducia nella classe politica che io non ho.
Presumo che quella serie di domande-risposte siano ciò che tu pensi possa verificarsi in un dialogo sul tema voto in base a come tu concepisci il non votante. Un non votante potrebbe costruire un dialogo simile ma al contrario con il comune votante. Ad esempio: D: scusa ma tu perchè voti? Non ti accorgi che le tre parti tra cui devi scegliere son uguali e che si rubano i programmi l' una con l' altra? R: Ma votare é un dovere perchè se no non hai possibilità di cambiare le cose D: Ma come cambi le cose qando devi votare comunque dei personagi che sono accordati tra di loro e magariquello che voti alla legislatura successiva passa dall' altra parte? R: Si lo so é un rischio ma bisogna votare comunque perchè se no non puoi cambiare le cose D: Ma scusa... come cambi le cose quando tutte le parti politiche ono invischiate in giochi mafiosi? R: Si ma io al voto ci credo perchè devi dire la tua per cambiare le cose. Etc etc ad libitum... Ora, io soon per il non voto, ma ti do ragione sul fatto che spesso i nonvotanti rompono i maroni con le loro campagne di astensione. Non rendendosi conto che alla fine finiscono per essere il corrispondente dei movimenti di sensibilizazione al voto. C' é un però. Tu dici di non avere fiducia nei confronti dei politici. Però voti uno di quei politici. Il chè é come darti una martellata sull' uccello, o come andare a mangiare in un ristorante dopo che t' hanno detto che nel 90% dei ristoranti ella città sputano nei piatti. Perchè? Spero che la tua risposta non sia 'perchè se non voti non hai possibilità di cambiare le cose' perchè rientreresti nel caso tipico del dialogo da me inventato. Allora su cosa si basa la tua coscenza del votare? In base a cosa scegli chi votare? Scegli il meno peggio (secondo i tuoi canoni)? Scegli quello che ha programmi che ti piacciono? Scegli quello che non ha condanne o comunque processi in corso? Renditi conto che tutti questi parametri sono soggettivi. Spero comunque che dietro la tua scelta di continuare a votare non ci sia nè un discorso ideologico nè il discorso del 'meno peggio', e che tu esca dal coro della massa che sceglie appunto, il meno peggio. Io come non votante non mi accontento el meno peggio. E come non votante mi sento libero di gridare al marcio da etrambe le parti. Se votassi qualcuno mi sentirei una cacca poi a lamentarmi di come va il mio paese. Se tu invece stai bee con la tua scelta, io son felice per te, ma ti riconocerò sempre meno diritto di me di lamentarti della condizione del paese, perchè tu contribuisci attivamente col voto a questo peggioramento, io no.
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sitchinite |
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Re: Questo cazzo di voto | #19 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
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Citazione: Manfred ha scritto: E' una mancata azione che, secondo la vostra logica non necessita essere motivata. Penso che qualsiasi collegio giudicante sia di tutt'altro parere, su questa ora citata e tanti altri tipi di omissione.
Ma che paragone fai?
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temponauta |
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Re: Questo cazzo di voto | #20 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
Da
Messaggi: 2040
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@ manfred
Lo sanno anche i muri che 6 milioni è simbolico perchè doveva corrispondere alle 6 punte della stella di david. Basta con questo pietoso O.T.
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #21 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
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sitchinite
Parti dall'inizio e vai fino alla fine dei post che i paragoni calzano. Non venire a fare giochetti con me.
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Manfred
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Manfred |
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Re: Questo cazzo di voto | #22 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Ho solo riportato delle cifre ufficiali, non mi interessa se sono più o meno precise, per sottolineare la pericolosità di chi inculca le ideologie e di chi le segue. Hai imparato a sventolare l'OT come i politici che detesti!
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Manfred
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Calvero |
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Re: Questo cazzo di voto | #23 |
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
.. io son felice per te, ma ti riconocerò sempre meno diritto di me di lamentarti della condizione del paese, perchè tu contribuisci attivamente col voto a questo peggioramento, io no.
né più né meno
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Calvero |
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Re: Questo cazzo di voto | #24 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Qualsiasi forma di Governo è un fallimento: il dispotismo è ingiusto per tutti, incluso il despota che probabilmente era fatto per cose migliori. Le oligarchie sono ingiuste per i molti, e le olocrazie sono ingiuste per i pochi. Una volta si pensava alla democrazia come speranza per il futuro, ma la democrazia significa semplicemente far bastonare il popolo dal popolo in nome del popolo. L'abbiamo smascherata.
O.W.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Calvero |
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Re: Questo cazzo di voto | #25 |
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Il problema è sempre lo stesso: credere che la politica sia cosa seria. Serie invece (e qui l'illusione stupida dal non saper discernere) sono le conseguenze, nel dare credito a questa buffonata. A riprova che dietro ai Buffoni, ci sono i burattinai. La mancanza di voler mettere a fuoco una seria visione di insieme, non può che essere relegata ad una prigione mentale in cui affidare i propri dubbi... ..che, come detto, portano più certezze (e indignitose convenienze), che non quel salto nel buio, per affrontare con Onore il senso di una rivalsa degna di questo nome. Politica? roba da mediocri. Il voto? il suo obolo. La chiamate azione? si chiama delegazione di responsabilità e compromesso alla dignità di onesto cittadino. Questa la differenza tra un cittadino e un suddito. Sforzarsi fino all'impossibile di difendere il suo ruolo onesto. Il diavolo non esiste, ma vendersi "l'anima" è sempre possibile. Soprattutto quando si professa di voler votare per il bene comune, votando il male minore. Il male non è mai minore quando nella politica è identificativo di una classe oggettivamente fatta di delinquenti disonesti complici opportunisti. Ma quale male minore?? ma di che state parlando?? Almeno chi vota abbia la coerenza di rinunciare all'idea di ritenersi un cittadino: questo sì, sarebbe un segno di maturità. Almeno. Siate sudditi e dichiaratelo. Citazione: ... quando il fascismo si travestì da "collaborazione"; l'esigenza di appagare l'illusione di essere partecipi al progresso civil-patriottico venne ancora una volta avvitata nei cuori dei disperati; quando gli uomini avevano ancora la coda la natura li rendeva più saggi e mentre si mangiavano ancora le banane con la buccia, nonostante tutto, nessuno riusciva ancora a vendergli l'idea che il Voto fosse cosa sana. Poi, acquisirono la posizione eretta. La strada verso una collettività veramente Civile, ha un prezzo da pagare ..il primo, probabilmente è quello che chi inizia questo percorso, non ne vedrà nemmeno i frutti. Ma senza scordare che essere mediocri è sicuramente da meno: la crocetta, il suo simbolo. Un marchio di infamia. Un «codice a barre» sulla coscienza ancora imprigionata dall'illusione di cercare le convenienze (come la Politica insegna), e non l'onestà .. costi quel che costi.
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Calvero |
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Re: Questo cazzo di voto | #26 |
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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e che questo volantino sia sempre ben visibile il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma che strano!?) un aumento di stipendio per i parlamentari, di circa euro 1.135 al mese. Inoltre, la mozione é stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali. STIPENDIO Euro 19.150 STIPENDIO BASE Euro 9.980 PORTABORSE Euro 4.030 (generalmente parenti o familiari) RIMBORSO SPESE AFFITTO Euro 2.900 INDENNITA? DI CARICA tra Euro 335 ed Euro 6.455 TUTTO ESENTASSE!!! più 2 TELEFONO CELLULARE Gratis TESSERA DEL CINEMA Gratis TESSERA TEATRO Gratis TESSERA AUTOBUS ? METROPOLITANA Gratis FRANCOBOLLI Gratis VIAGGI AEREI NAZIONALI Gratis CIRCOLAZIONE su AUTOSTRADE Gratis PISCINE e PALESTRE Gratis TRENI Gratis AEREO DI STATO Gratis AMBASCIATE Gratis CLINICHE Gratis ASSICURAZIONE INFORTUNI Gratis ASSICURAZIONE DECESSO Gratis AUTO BLU CON AUTISTA Gratis RISTORANTE Gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000) 3 Hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in Parlamento, mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!). Circa 103.000 euro li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per coloro che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera (es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio). La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola Camera dei Deputati costa al cittadino Euro 2.215 al MINUTO... bella, poi, la nenia del «meno peggio» e chissà perché ai sudditi in cerca di convenienze, hanno venduto per oro colato la morale del - il meno peggio - (e se la sono bevuta! ) ... ..mentre ai burattini per tutte le convenienze c'è sempre «l'unanimità». E passa pure in sordina
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Pispax |
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Re: Questo cazzo di voto | #27 |
Sono certo di non sapere
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Inizio dal facile: commenti sparsi, imprecisioni mie e interpretazioni fuorvianti. Poi c'è un rispostone collettivo a obiezioni di fondo abbastanza simili (nel senso che si possono affrontare con un ragionamento solo) fatte da Red_Knight, Sertes, Calvero e altri. Però mi serve un po' più di lucidità di quanta ne abbia adesso. Spero in una miglior fortuna domani. Red_KnightCitazione: Prova a pensare cosa accadrebbe se il PD scomparisse fisicamente nel nulla domani mattina. Sul serio, pensaci. Succederebbe esattamente la stessa cosa che è successa quando è scomparsa la DC: nascerebbe un altro partito più o meno con lo stesso segmento di votanti. In quel caso nacque Forza Italia, e il segmento di votanti erano quelli che votavano DC solo perché non vincessero i comunisti. Anche se la cosa che succederebbe è esattamente la stessa, credo che in questo caso ci sarebbe più incertezza sul segmento: ancora non è molto chiaro che cosa sia, il PD. N.B. So che il senso della tua domanda non era proprio questo. Onestamente non so cosa rispondere meglio di così. So che la risposta attesa probabilmente è "assolutamente nulla", però non mi soddisfa perché affronta solo un pezzo del problema. Un mio vecchio professore in questi casi diceva che "la domanda è malposta"; però questa cosa mi ha sempre fatto incazzare e quindi io non la dico. Riparlo un po' di questa roba alla fine del post. Red_KnightCitazione: Tornando al non voto, sebbene fondamentalmente non si possa affermare logicamente che possa avere propriamente uno scopo, possiamo comunque analizzarne le conseguenze.
Con una minora affluenza infatti le percentuali saltano: meno gente vota per i grandi partiti, più grande è la fetta per le formazioni insignificanti. E quel giorno (anche se in pratica questo non accadrà mai) che il Partito degli amanti dello zucchero filato ottenessero, a parità di voti, una percentuale apprezzabile gli altri potrebbero cominciare a valutare l'idea di fare qualcosina di buono in più per tornare a mangiarsi la torta intera. Anche se questo è abbastanza utopico, devo ammetterlo, in linea di principio non è opinabile. SertesCitazione: 3) Infine c'è il falso argomento dell'1%: Citazione:
"Un parlamento eletto con l'1% dei votanti, cioè con il 99% di astensionismo, ha esattamente lo stesso valore di un parlamento eletto con l'80% dei votanti."
Stocazzo. Un parlamento che viene eletto con l'1% dei votanti vedrebbe subito comparire un figuro esterno che si sbatte per capire come rastrellare almeno il 2% dei voti. Cioè che andrebbe dalla gente a chiedere: ma perchè non avete votato? cosa vi manca? io vi prometto che ve lo faccio avere, se mi eleggete! Quindi, per dirla alla Mazzucco, "voto: capovolgere prima dell'uso". Cioè il politico si informa delle esigenze del popolo, poi si fa votare. Questa non sarebbe male, eh? Certo, sarebbe fantastico. Piacerebbe molto anche me questa cosa della "politica che si riavvicna al cittadino" (L'ho messo fra virgolette perché è uno slogan abbastanza abusato) Questo però non toglie che sia formalmente che sostanzialmente un Parlamento eletto con il 99% di astensionismo sarebbe pienamente legittimato a governare. Moralmente invece non lo sarebbe. Quindi toccherebbe fidarsi solo della moralità dei politici, visto che la Costituzione dà ragione a loro. Tu ti fidi? Per quanto riguarda le simulazioni su cosa succederebbe dopo, l'una vale l'altra. Per esempio, se non ci affrettiamo a sbattere fuori dalla politica i vari Dell'Utri, Cosentini, Cuffari e compagnia bella quella cosa che ci auguriamo tutti probabilmente non avrebbe modo di realizzarsi: per passare al 2% e riacquistare un pezzo di torta basterebbe fare una telefonata a un boss mafioso. Con un lieve sovrapprezzo ti fa arrivare anche al 3%. La cosa si risolverebbe facilmente con un ennesimo "piccolo" aumento dei rimborsi elettorali. La mafia avrebbe solo trovato un nuovo business, pagato come sempre con i soldi delle tasse. SertesCitazione: 1) Non corriamo da un eccesso ad un altro: tu in relazione ai no-voters stai facendo sia discriminazione che strawman. Li stai condannando perchè simili ad altre categorie dalle connotazioni negative, li etichetti, li tratti come se avessero tutti un idea preconcetta e stupida In realtà la descrizione avrebbe voluto essere solo un po' umoristica. A rileggerla invece è suonata anche a me un po' sarcastica. Mi dispiace: si vede che il caldo dà noia anche a me. Anche il termine "no-voters" è nato pari pari da wordreference. E' la traduzione letterale. Ed è nato solo perché scrivere tutte le volte "tutti quelli che ti "invitano" a non andare a votare" è una gran pippa. E' una gran pippa anche a leggerlo: no-voters è più svelto.
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Pispax |
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Re: Questo cazzo di voto | #28 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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SertesCitazione: e per smentirli stai usando delle argomentazioni deboli, create da te, o trasmesse dall'ultimo "no-voter" che hai incontrato SitchiniteCitazione: Presumo che quella serie di domande-risposte siano ciò che tu pensi possa verificarsi in un dialogo sul tema voto in base a come tu concepisci il non votante. Il mio primo intervento su LC è stato proprio a proposito del non-voto. Non sapevo neppure che questo sito trattasse di 9/11: mi sono iscritto proprio per parlare di questa cosa. Tutto questo per dire che a questa cosa ci tengo, e di solito quello che viene scritto su questa roba tendo a ricordarmelo. Di "scontri" dialettici con i "no-voters" in questo tempo ne ho avuti parecchi. L'ultimo di una certa rilevanza è stato in occasione dell'articolo in home di tale Rickard. Se vi va date un'occhiata - ma ora non ho energie per trovare il link, scusate. Quello che ho riportato è solo un piccolo compendio, dalle caratteristiche abbastanza comuni, delle "interlocuzioni" tipo. Niente di immaginario. A scelta vostra, potete fidarvi o andare a controllare qua e là. Ho tralasciato intenzionalmente il canale anarchico (o protoanarchico) de "il concetto di stato è una merda quindi non bisogna votare per non avallarlo"; come pure non mi sono messo a parlare della linea di pensiero de "non bisogna votare perché la democrazia rappresentativa è una merda e serve la democrazia diretta". Pure questi sono dei cavalli di battaglia abbastanza comuni, ma ho deciso di non includerli perché il primo si perderebbe in uno scontro puramente ideologico, il secondo si dimostra facilmente che è solo frutto di un frainteso mentale (tempo fa affrontai proprio questa discussione con a_mensa). Non credete che siano interlocuzioni tipo? Rapida controprova: SertesCitazione: Quindi chi non vota può almeno dire: "io non sono complice di questo sistema criminalmente artificiale" SitchiniteCitazione: Se tu invece stai bee con la tua scelta, io son felice per te, ma ti riconocerò sempre meno diritto di me di lamentarti della condizione del paese, perchè tu contribuisci attivamente col voto a questo peggioramento, io no. CalveroCitazione: Che c'è di così diverso da "perché tanto è tutto uno schifo, e se te sei così coglione da andare a votare allora sei complice"? DecalagonCitazione: Personalmente non voto per un motivo molto semplice: mi sta sulle balle esser preso per i fondelli. Per quale motivo devo essere costretto a votare per forza IL MENO PEGGIO? Me lo dicono tutti quando si arriva alle elezioni: "ah guarda io voto sempre il meno peggio, piuttosto che non andare a votare". Ma perché IL MENO PEGGIO? Cosa vuol dire? E come mai non esiste qualcosa di meglio? Nessuno che sia in grado di rappresentare Italia e Italiani senza rubare, senza prendere per il culo, senza interessarsi unicamente al proprio benessere e al proprio portafogli? Iniziamo dal piccolo: TU che fai per migliorare la situazione? Scusa se me la prendo con te per una cosa che riguarda tutti, ma questo atteggiamento, generalizzato, lo trovo incredibile. Tutti criticano ferocemente la politica, tutti criticano ancora più ferocemente i politici. Poi però, se ci fai caso, quando si arriva al dunque tutti di fronte alla politica assumono un atteggiamento spaventosamente passivo. "Tocca a Loro farlo! Che c'entro io, adesso?" E invece ci entriamo tutti, volenti o nolenti. Si, anche i nolenti. Personalmente sono convinto che se c'è una cosa che davvero non mi piace, allora tocca che mi dia da fare per risolverla. Se la lascio lì so già in partenza che non si risolve da sola e che continuerà a non piacermi. Se non sei soddisfatto di quello che esprime la classe politica attuale, scegliti un partito, creati una base di consensi e un programma.. e candidati. Dopo finalmente ci sarà qualcuno che sia in grado di rappresentare Italia e Italiani senza rubare, senza prendere per il culo, senza interessarsi unicamente al proprio benessere e al proprio portafogli: tu. Citazione: Il titolo del thread è proprio azzeccato: questo cazzo di voto. Il miglior commento che abbia mai letto. Si, immaginavo che sarebbe piaciuto a parecchi.
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Pispax |
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Re: Questo cazzo di voto | #29 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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ManfredCitazione: Non ho citato io l'insegnamento di Pispax Manfred, addirittura l'"insegnamento"? Wow! Ragazzi, non preoccupatevi: quando sarò in grado di moltiplicare i pani e i pesci, prometto un milione di cacciucchi per tutti! SitchiniteCitazione: C' é un però. Tu dici di non avere fiducia nei confronti dei politici. Però voti uno di quei politici. Il chè é come darti una martellata sull' uccello, o come andare a mangiare in un ristorante dopo che t' hanno detto che nel 90% dei ristoranti ella città sputano nei piatti. Perché? Questa mi sembra una clamorosa forzatura del concetto. Provo a ridirlo. Sono poche le persone di cui mi fido "a prescindere". Se mi lascio da solo con i profiteroles in frigo mi fido poco anche di me stesso: questo però non significa che non debba rivelarmi il codice del bancomat. Un politico generalmente è uno che dedica la propria vita (TANTA parte della propria vita) per soddisfare un'ambizione legata esclusivamente al potere. A seconda del politico in questione posso fidarmi più o meno per un sacco di cose. L'unica cosa per cui non mi fido assolutamente, chiunque sia questo politico, è la sua buona volontà nell'abbandonare una carica di potere se proprio non è costretto a farlo. E un politico eletto con appena 150 voti non è costretto ad abbandonare un bel niente se solo i suoi concorrenti hanno ricevuto al massimo 149 voti. E quindi non lascerà la seggiola. Il fatto che 150 voti corrispondano allo 0,003% dell'elettorato per lui è trascurabile: sarà comunque disposto a "sacrificarsi", per "non tradire il mandato che numerose persone gli hanno accordato con fiducia e speranza". I no-voters invece ragionano al contrario: non si fidano PER NIENTE del politico, chiunque esso sia; però sono stranamente disposti ad accordargli la loro fiducia proprio nell'unica cosa che il politico non farà mai, cioè dimettersi senza essere obbligato a farlo. Citazione: In base a cosa scegli chi votare? Scegli il meno peggio (secondo i tuoi canoni)? Scegli quello che ha programmi che ti piacciono? Scegli quello che non ha condanne o comunque processi in corso? Come ho già detto nell'altro thread, quello che hai aperto tu, in linea di massima su un piatto della bilancia ci metto tutte le cazzate che ha fatto (compreso le promesse non mantenute), sull'altro le cose che plausibilmente mi aspetto che faccia. La miglior pesata vince il voto. Citazione: Renditi conto che tutti questi parametri sono soggettivi. E MENO MALE che sono soggettivi! Citazione: Spero comunque che dietro la tua scelta di continuare a votare non ci sia nè un discorso ideologico ... OVVIAMENTE c'è un discorso ideologico dietro. Tze. Ci mancherebbe altro. Per esempio, se qualcuno mi porta un politico che favorirà la concentrazione dei capitali o le privatizzazioni selvagge di tutto, ivi comprese le Polizie municipali, per quanto bravo sia difficilmente avrà il mio voto. Citazione: nè il discorso del 'meno peggio', e che tu esca dal coro della massa che sceglie appunto, il meno peggio. Io come non votante non mi accontento el meno peggio. Questa roba del "meno peggio l'hai tirata fuori adesso tu, e l'hanno già tirata fuori in tanti. Se si può chiedere: ma che cazzo è questo "meno peggio"? Qui pare che venga fatta l'Elogio del Pensiero Unico. Onestamente non capisco cosa vi aspettiate* dalla politica. La politica ha uno scopo solo: quello di migliorare le situazioni che trova. Chiaro però che l'asino casca qui, sul concetto di "migliore". Una bella e costosa patrimoniale secca sulle seconde case è "migliore"? Bella domanda. Per me si: io ho solo la casa dove abito. Meglio che i soldi li prendano da chi ce li ha piuttosto che mettere una tassa sui fagioli, che mangio anch'io. Per chi ha una casetta al mare è molto meno "migliore": a lui i soldi li prendono comunque. Se uno ha TANTISSIME case e vive (bene) sugli affitti questa scelta per lui è decisamente peggiore: tassate i fagioli, cazzo! Rispetto a ogni cosa facciamo tutti i nostri personalissimi calcoli economici, e le nostre misure rispetto ai nostri ideali. E inoltre stabiliamo le nostre priorità. Sulla base di questo diamo il nostro giudizio (per fortuna) soggettivo. Prendiamo un politico X che vuole mettere la patrimoniale sulle seconde case per finanziare gli orfanatrofi. Contrapposto c'è un politico Y che non metterà la patrimoniale, però per compensare le mancate entrate chiuderà la metà degli orfanatrofi esistenti. Per me X è il politico ideale.Non mi dà problemi e fa una cosa che mi piace. Quello con la casa al mare è indeciso. Quello che tante case invece voterà per il politico Y. Gli dispiace un sacco per gli orfanatrofi, però se passa la patrimoniale sulle seconde case per lui è una mazzata parecchio forte. Domanda: quest'ultima persona ha votato il "meno peggio", visto che non è d'accordo sugli orfanatrofi, oppure ha fatto un preciso calcolo dei costi e dei benefici e ha deciso di votare il politico migliore per lui? Passiamo all'opposizione e torniamo sul reale. Fondamentalmente la "sinistra" si divide in due linee di pensiero. In linea di massima secondo Di Pietro l'opposizione si fa principalmente facendo antiberlusconismo e lasciando in secondo piano l'alternativa sui programmi; nel PD si tende a preferire l'alternativa sui programmi lasciando in secondo piano l'antiberlusconismo. Un antiberlusconiano puro voterà Di Pietro, e al diavolo i programmi. Ha trovato il partito ideale. Uno che considera Berlusconi solo un disgraziato e transitorio incidente della Storia andrà a guardare i programmi del PD: se gli piacciono ha trovato i suoi candidati ideali. Ma che succede a quello che è antiberlusconiano ma che apprezza i programmi alternativi del PD? CHIUNQUE decida alla fine di votare, lo accontenterà per un pezzo e lo scontenterà per un altro pezzo. Domanda: si è accontentato del "meno peggio" oppure ha fatto una precisa scelta (individuale) di priorità e di valori, decidendo di tralasciare quelli a cui teneva di meno? Insomma: visto che ognuno di noi fa singolarmente le proprie scelte di valori e di priorità, e che queste scelte sono diverse fra di loro, semplicemente il politico ideale per tutti non può esistere. E' per questo che fatico a riconoscere un valore alla retorica del "meno peggio": è come trovare sensato dire che è ingiusto che di notte faccia buio. *plurale giustificato
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a_mensa |
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Re: Questo cazzo di voto | #30 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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Caro Pispax Devo ammettere che scrivi da dio, e ragioni anche bene, e altrettanto ragionano bene coloro che ti hanno risposto. Il tema è molto interessante, e soprattutto richiede di esprimere dei convincimenti profondi, forse talmente profondi che abbiamo dimenticatole basi su cui si poggiano. Per cui ti pongo io una domanda che ancora non è comparsa:
“qualcuno, quando sei nato , o meglio quando sei diventato maggiorenne, ti ha chiesto se approvavi questo tipo di organizzazione sociale?”.
A me no, nessuno mi ha chiesto se mi andava bene, mi hanno infarcito la testa di democrazia, come il miglior sistema possibile, dimenticandosi però di chiarire cosa intendessero con tale termine. Quando sono cresciuto ulteriormente, e mi sono trovato nel vicolo cieco da te indicato, ovvero , voto /non voto, mi sono reso conto che ciò che mancava era l’essenza stessa della democrazia, ovvero la conoscenza, per cui sono risalito fino a quella domanda, come l’origine del falso problema.
Ora, tu mi dirai che, se questo “sistema” ( fatto di una costituzione votata al massimo dai miei nonni che erano praticamente analfabeti, ed ai quali hanno chiesto una approvazione globale, un si o un no) non mi piace , potrei emigrare in un paese dove vigesse un sistema che più mi aggrada, vero, ma io qui sono nato, qui ho i miei affetti, la mia lingua, questo paese io conosco, non un altro, che peraltro non esiste, per cui, provvisoriamente ubbidendo, anche se non approvando, a questo sistema, cerco di cambiarlo con le uniche armi non violente a mia disposizione, ovvero la parola. Progettando e cercando di convincere altre persone, che un altro sistema è possibile. Se io ti chiedessi se preferisci darmi 100 oppure 200 euro, cosa mi risponderesti ? Ovviamente , che non mi dai un accidenti. Per cui, vedi, c’è sempre l’alternativa (o quasi sempre) di non cadere nel tranello delle risposte “chiuse” , predisposte. Abbiamo sempre una alternativa, al limite di morire, per rifiutare una scelta che legittimi qualcosa che non si approva. È un falso riconosciuto da tutti gli psicologi, quello di presentare delle soluzioni, SOTTINTENDENDO che siano le uniche possibili, è un falso creato per la manipolazione mentale, e che non ha nulla a che fare con la democrazia e cose del genere. Onestà, e intenzione non manipolatoria, vorrebbe che in qualsiasi gioco (intendendo con questa parola tutte quelle attività soggette a regole che prevedono scelte di comportamenti e azioni) si mostrasse il regolamento, si invitasse la persona a leggerlo e capirlo , e solo DOPO gli si chiedesse se intende giocare, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che tale gioco potrebbe dare. Perché la libertà di un individuo è prima di tutto la scelta se giocare o no. A qualsiasi gioco. Questo è il quadro generale, se poi ti interessa sapere: a) A quale condizione potrei tornare a votare in “questo” sistema. b) Quale sistema di organizzazione sociale , invece riterrei il migliore. Allora potrei anche presentartelo, ovviamente con pregi e difetti, per me però sicuramente preferibili ai difetti del voto nell’attuale sistema.
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
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