- RU486 -
a cura di Paolo De Gregorio, 15 dicembre 2008

La notizia è che questa pillola abortiva sostituisce la pratica dell’aborto chirurgico, presto sarà disponibile in Italia (come già in tutta Europa), non in farmacia, ma solo in ambito ospedaliero, dove ci si dovrà trattenere una intera giornata, ma dopo aver superato le “forche caudine” dei medici obbiettori di coscienza, che contano tra i loro membri personaggi obbiettori nella struttura pubblica, abortisti clandestini in privato.
La rilevante presenza di questi obbiettori, spinti dalla Chiesa, ma anche dalla perdita irreversibile dei loro sporchi affari privati, porterà molte donne italiane a saltare la struttura pubblica e a procurarsi in altri paesi la RU486, assumendosi il rischio (basso) di qualche complicanza.
La riflessione che mi viene è che il Servizio sanitario nazionale di un paese laico deve tutelare la salute e la volontà dei cittadini o le pelose obiezioni di coscienza, che stranamente non si vedono fra i dirigenti delle fabbriche di armi e ancor meno tra i ferventi industriali cattolici del Nord che uccidono ambiente e abitanti dei luoghi dove mandano a sversare i loro rifiuti tossici?
Per fortuna la scienza offre agli uomini la possibilità di autodeterminazione e di affermazione del proprio io, che nessuna religione, nessuna politica, potrà più comprimere. Anche se la via è lunga, ognuno di noi diventerà arbitro della propria vita, fuori da ogni modello integralista, e potrà disporre di un testamento biologico, in cui nessun prete, né alcun magistrato possa mettere bocca, anche se la propria volontà è quella dell’eutanasia o del rifiuto delle cure, o della propria cremazione.
Il potere politico e quello religioso si basano sulle masse di pecore che obbediscono, producono, credono alle palle della giustizia divina, ma mettono nel piatto sofferenze, doveri, divieti, infelicità, rimozione degli istinti, rassegnazione, passività.
Il capitalismo e le religioni sono alleati nella stessa guerra contro l’uomo, ma sono entrambi in crisi: il modello capitalista alla bancarotta e distruttivo per l’ambiente, il modello religioso contro i piaceri della vita e ottuso nell’impedire qualunque riduzione delle nascite che stanno portando l’ecosistema al collasso.
Comunque la pensiate, vi offro queste informazioni di servizio: la pillola del giorno dopo (Levonorgestrel), che nulla ha a che fare con la RU486, viene venduta negli USA anche nei supermercati. In Italia si ostacola l’accesso alla pillola con la obbligatoria prescrizione medica.
In Francia è disponibile in farmacia senza prescrizione medica, a scuola è disponibile gratuitamente anche per le minorenni che non devono dichiarare la loro identità (osservo che in Francia, dove la religione conta poco, la vita per i giovani e per l’autodeterminazione è più facile).
Paolo De Gregorio

Comunque la pensiate, vi offro queste informazioni di servizio: la pillola del giorno dopo (Levonorgestrel), che nulla ha a che fare con la RU486, viene venduta negli USA anche nei supermercati. In Italia si ostacola l’accesso alla pillola con la obbligatoria prescrizione medica.

In Francia è disponibile in farmacia senza prescrizione medica, a scuola è disponibile gratuitamente anche per le minorenni che non devono dichiarare la loro identità (osservo che in Francia, dove la religione conta poco, la vita per i giovani e per l’autodeterminazione è più facile).

"Mica come negli USA, patria del Capitalismo Cristiano, dove ti devi addirittura recare fino al supermercato!"

Ora aspettiamo che cambi nuovamente il vento con il prossimo articolo, in cui "negli USA si spacciano farmaci senza ricetta nei supermercati come caramelle" e "la ricetta serve a tutelare il malato e i suoi diritti grazie al monopolio pubblico" (notare come in questo caso il supermercato non sia apparentemente un bieco strumento del capitale, né come il farmaco in questione sia bene o male prodotto e venduto da qualcuno).

Domanda di scorta: se davvero ci fosse la "globalizzazione", non farei prima ad importare farmaci dagli USA e rivenderli liberamente o regalarli a chi li vuole?

(mistero del "libero mercato" del padegre e soci)