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  Gita a Sorrento con mistero leonardesco...

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Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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Il 25 giugno sono andato a Sorrento con la donna per passare un week-end al mare. Con l’occasione ci eravamo ripromessi di andare a vedere anche il famigerato autoritratto di Leonardo esposto a Villa Fiorentino alla mostra “Leonardo e il Rinascimento fantastico”.

Sabato mattina, prima di andare in spiaggia, decidiamo di andare a fare una passeggiata per il centro e fatto qualche metro notiamo una piccola galleria d’arte che esponeva i quadri sugli scalini dell’ingresso. Mentre guardiamo qualche tela, raffiguranti in maggioranza paesaggi e scorci della costiera amalfitana e sorrentina, esce il titolare della galleria d’arte che cordialmente ci invita ad entrare per mostrarci altri pezzi…

Cominciamo a chiacchierare di vari autori e quasi immediatamente ci chiede se eravamo al corrente della mostra suddetta.

Praticamente eravamo lì per questo! Ne avevamo sentito parlare del presunto auto-ritratto e della mostra in questione ma non avevamo la minima idea dei modi e dei tempi della presentazione di tale evento.
Scoprimmo così che il titolare è uno strenuo oppositore della mostra e che aveva fatto tutto il possibile per evitare che si svolgesse in siffatta maniera, avvertendo l’autorità comunale circa le responsabilità connesse nei confronti del pubblico in caso di frode…

In parte c’era riuscito ritardando l’inaugurazione della mostra dal 5 giugno al 26 giugno.
Data la disputa in corso circa l’attribuzione a Leonardo del ritratto scoperto ad Acerenza qualche anno fa dal sig. Nicola Barbatelli, il gallerista ritiene più opportuno presentare l’”opera” come di dubbia provenienza lasciando ad una commissione scientifico/artistica l’onere di esporre dubbi e certezze in riguardo al presunto auto-ritratto di Leonardo in modo che il pubblico possa trarne le proprie conclusioni…

Nicola Barbatelli:



Questo è il volantino della mostra a Sorrento:



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Mentre il gallerista ci spiegava quanto poco si trovi di fantastico nella mostra in questione, ma tanto di fantasioso, oltre a raccontarci vari retroscena e aneddoti circa il ritrovamento dell’opera, entra nel negozio proprio il sig. Nicola Barbatelli!

Quel giorno, il 26 giugno, ci sarebbe stata l’inaugurazione e probabilmente il sig. Nicola era venuto a trovare il gallerista per cercare di tenere la situazione sotto controllo, dato che l’inaugurazione era stata già posticipata di 20 giorni per l’opposizione del mercante d’arte e all’amministrazione comunale sembra avesse arrecato qualche grattacapo…

Eravamo in quattro nel negozio e il sig. Barbatelli spontaneamente sentì il bisogno di esporre apertamente i propri dubbi in merito all’opposizione del gallerista…

Chiesi allora al sig. Barbatelli di spiegarmi chi e come era stato in grado di attribuire con qualche certezza l’opera a Leonardo mentre, come cominciò a rispondere, il gallerista si mette seduto a braccia conserte su una sedia lì vicino con un sorriso di sfida sulla bocca fissandolo negli occhi!
Il Barbatelli spiega serio in volto che le analisi al carbonio avevano rivelato che la tavola è databile intorno alla seconda meta del quindicesimo secolo.

Il ritrovamento delle tracce di alcune impronte digitali rilevate dall’opera nota come autoritratto di Melzi ad una comparizione con quelle rinvenute sulla presunta tela di Leonardo hanno fornito una compatibilità pari a… 9/19.

Alcuni studi di fisiognomica rivelano che certi tratti del volto dell’autoritratto di Melzi corrispondono a cert altri dell’opera di Acerenza…
Questi sono alcuni dei punti di forza in favore di un’attribuzione a Leonardo.

Vittorio Sgarbi per esempio reputa l’opera una crosta:

[…]
ggi Vittorio Sgarbi dà luce alle ombre che avevano oscurato quella scoperta.
“La perizia per accertarne l’attribuibilità a Leonardo – spiega Vittorio Sgarbi – può essere eseguita anche da un singolo esperto, ma sarebbe ritenuta poco attendibile. Per questo, si lavora in equipe. Chi ne afferma l’autenticità ha delle ragioni diverse dalla verità storica ed artistica. L’esperto deve avere necessariamente una comunità scientifica che converge sul suo parere, come è accaduto per il San Giovanni Battista attribuito a Leonardo. Non basta effettuare analisi computerizzate, è necessario evocare il nome di esperti di provata competenza per gridare al mondo della scoperta di una tela di Leonardo. È una mistificazione, che riesce ad attirare l’attenzione, a destare curiosità, a portare in un determinato luogo nuovi flussi turistici, ma che non aggiunge nulla a quanto già si conosce sull’opera di Leonardo da Vinci. Sicuramente, riecheggia la sua leggenda, ma la verità storica è un’altra cosa”.
[…]

http://www.gialli.it/falso-il-leonardo-di-acerenza-parola-di-sgarbi

E a ben vedere, è anche vero che: la tavola potrebbe essere del quindicesimo secolo senza perciò essere mai stata toccata da Leonardo, le analisi delle impronte non costituiscono una certezza e qualora la tela di Acerenza rappresentasse Leonardo alla perfezione non obbligatoriamente si può attribuirne la fattura a Leonardo stesso…

Detto ciò, il gallerista comincia a spazientirsi cominciando a chiedere al Barbatelli perché, se l’opera è in qualche modo attribuibile a Leonardo non ha destato l’attenzione di nessuna commissione artistica, perché Pedretti uno dei massimi conoscitori di Leonardo, riconosciuto dalla stessa critica artistica, non ritiene il pezzo un Leonardo e perché anziché essere il pezzo esposto in mostra a Milano, piuttosto che a Firenze o a Roma viene presentato invece, con tutto rispetto per il comune di Sorrento, a Sorrento.

Ne nasce un battibecco finché non si arriva agli insulti, sino ad un litigio manesco. Nel frattempo i due si erano spinti fin dietro un piccolo tramezzo divisorio che non mi permetteva di vedere chiaramente la scena e chi avesse iniziato ad alzare le mani per primo.

Intanto s’insultavano ad alta voce e la gente dalla strada cominciava ad accorrere incuriosita alle vetrine della galleria per vedere cosa stesse succedendo. Il Barbatelli insultava il gallerista attribuendogli la richiesta di svariate centinaia di migliaia di euro per l’organizzazione della mostra mentre di rimando il gallerista dava al Barbatelli del truffatore per una vicenda legata a degli assegni.

Mi alzai da dov’ero seduto e mi avvicinai mettendomi in mezzo a loro per dividerli. La situazione si calmò un poco anche se il Barbatelli si lamentava di soffrire di cuore ed esser padre di famiglia e il gallerista riportava del sangue sul pollice di una mano!

Il cellulare di Barbatelli durante la breve colluttazione era caduto a terra e si era spaccato…

Entrambi volevano chiamare la Polizia e il Barbatelli si prodigò a chiedere a me e alla mia ragazza di testimoniare in favore suo:

“Voi avete visto tutto!”

Intanto il gallerista si spazientì di nuovo preso per un braccio il Barbatelli lo accompagnò fuori dal negozio.

Tre signore sulla sessantina fuori dal negozio fissavano l’evento incredule…

Ritornato indietro il gallerista mi raccontò che alla prima presentazione del quadro il Barbatelli portò un critico che con enfasi indicò essere un consulente del Metropolitan di New York(se non vado errato è questo il Museo).

Poiché il gallerista conosce l’ex direttore del Metropolitan non esitò a chiamarlo immediatamente chiedendo lumi e per tutta risposta si senti dire che nessuno del Metropolitan conosceva questo critico.

Ovviamente di questa notizia il gallerista non mancò di farne richiesta di spiegazioni pubblicamente alle autorità comunali anche se poi, come lui mi ha raccontato pare essere stato allontanato in fretta e furia dalla scena…

Intanto il Barbatelli si era dileguato ed erano passate circa 3 ore da quando ero entrato nella piccola galleria di sorrento. La sera per nulla al mondo mi sarei perso l’inaugurazione della mostra!

Scegliemmo due quadri che ci facemmo recapitare all’albergo e andammo in spiaggia, sennonché nel tragitto di ritorno all’albergo incontrammo il Barbatelli con la moglie e i suoi tre figli ad un angolo della strada che ci fermarono di nuovo per parlare dell’accaduto e darci nuovi motivi per avvalorare l’attribuzione a Leonardo del suo ritrovamento…

Cercai di tagliar corto perché ci eravamo stufati e cominciava a far caldo, perciò lo salutammo e gli promettemmo che la sera saremmo andati a vedere la sua mostra.

…era oramai tramontato il sole quando ci dirigemmo verso Villa Fiorentino dove si svolgeva l’inaugurazione della mostra. L’ingresso era libero e c’era un piccolo rinfresco con salatini e pasticcini.

Alcune hostess(forse una decina[?!]) in completo blu ricevono i visitatori, alcune di queste assistono ognuna per ciascuna sala. La sale sono in tutto 5 o 6 stanze di circa 20 metri quadrati.

L’impressione estetica tutto sommato è buona.

In esposizione ci sono circa una trentina di pezzi: arazzi, qualche calco, quadri e alcune riproduzioni di macchine di Leonardo.

Siccome quando vado una mostra mi piace leggere le didascalie mi soffermo a leggerle tutte scoprendo che la maggior parte dei quadri, se non ricordo male pressoché tutti, sono attribuzioni…

Cominciai a farci caso dopo che leggendo il nome dell’autore di un quadro notai a mio avviso una pessima fattura e ritornai di colpo a rileggere cosa riportava la didascalia: “Atribuzione al Tintoretto”…
Cominciai a riflettere se questa mostra fosse uno specchietto per le allodole o una trovata per spillare qualche soldo dalle casse comunali…
Certo io non sono un critico, non sono neppure un esperto d’arte ma devo dire che rimasi parecchio deluso dall’aver visto una mostra, se così si può chiamare, in questo modo allestita…

Soprattutto dopo averne approfittato durante la settimana della cultura ed essere ritornato tre volte agli Uffizi in una settimana dove i quadri del Tintoretto esposti sono veri e non attribuzioni!

Finalmente arriviamo alla stanza di Leonardo!

L’esposizione del quadro è da manuale. Un’elaborata bacheca ad altezza d’uomo illuminata al centro della stanza e, scostata dall’angolo, un’altra più semplice con appoggiati dei calchi di teste frutto degli studi effettuati sull’opera….

Su una parete e mezza la spiegazione degli studi di fisiognomica effettuati su quest’altra attribuzione a Leonardo.

Mi sembrava di leggere una di quelle convincentissime spiegazioni del “debunker” per definizione!

Lessi tutto avidamente fino ad intuire che quella spiegazione potrebbe essere utile semmai a gettare più dubbi sull’attribuzione a Leonardo che a confutarne e che comunque è di fatto ingannevole…

Dopo una ventina di minuti lasciai la stanza e mi diressi verso l’esposizione delle riproduzioni delle macchine leonardesche. Anche qui rimasi deluso. Le didascalie, un trafiletto scarno di 4-5 righe riportato in varie lingue su un cartoncino plastificato appeso al fianco di ogni macchina, non rendono l’idea dell’azione che la macchina avrebbe dovuto svolgere…

Anche la mia ragazza era profondamente colpita da tutto ciò…

Prima di uscire ritornai indietro alla stanza del cosiddeto presunto auto-ritratto di Leonardo per dargli un’ultima occhiata…

Mah!

Che dire?!

Eravamo d’accordo col gallerista che la sera ci saremmo rivisti per andare a bere qualcosa insieme, quindi dopo cena lo incontrammo…

Avevo un dubbio in effetti per quanto sulla mostra potesse avere ragione mi chiedevo quanto di vero ci fosse nelle parole del Barbatelli in relazione al fatto che il gallerista avesse chiesto di organizzare lui la mostra con una richiesta alle autorità comunali di quattrocentomila euro.

In fin dei conti il gallerista avrebbe potuto benissimo tentare il boicottaggio della mostra per invidia del Barbatelli e per la rabbia suscitata da un mancato introito…

Venni a sapere che la richiesta di budget per la mostra che avrebbe voluto fare lui ammontava a circa cinquantamila euro e avrebbe compreso l’esposizione di alcune collezioni private, mentre attualmente il budget della mostra di Barbatelli superava di parecchio i duecentomila euro per l’esposizione di… attribuzioni!

L’indomani mattina mentre ero nella hall dell’albergo e commentavo con il direttore la mostra che concordava con me quanto fosse dubbia l’attribuzione a Leonardo compresa la validità della mostra nella sua interezza, mi soffermai in particolar modo a descrivere quanto reputassi ingannevole la spiegazione relativa agli studi di fisiognomica mostrati...

Mentre gli esponevo i miei dubbi mi interruppe seccamente e disse:

“Ecco qua il proprietario del quadro!”

Mi voltai e riconobbi immediatamente il sig. Barbatelli anche lui come me al banco della reception dell’albergo dove mi trovavo.

Salutatolo gli raccontai della mostra visitata e della pessima impressione che mi aveva fatto nonché dell’ingannevole e fuorviante maniera in cui era stato presentato al pubblico un presunto quadro di Leonardo.

Stetti ad ascoltarlo per una mezzora circa, sulle varie motivazioni che avevano spinto gli organizzatori a esporre quelle spiegazione, quando la ragazza insisté per andarsene.

A quel punto mi feci lasciare la sua mail e io lasciai a lui la mia e me ne andai…



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Il gallerista mi ha raccontato che la piuma sul cappello è stata dipinta 1-2 anni fa circa, il Barbatelli conferma…


EDIT:

il quadro è una copia di una falsa attribuzione a Leonardo scoperta all'inizio del '900
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“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
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Inviato il: 8/7/2010 16:10
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  •  florizel
      florizel
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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Caro shm, posso dirti una cosa cuore a cuore? Che cazzo ci sei andato a fare a Sorrento...?! Quella zona di costiera è un imbroglio totale, a partire dalla qualità delle offerte turistiche fino ai mille business pur di racimolare soldi...

L'autoritratto di Leonardo, purtroppo, è una delle "sòle" più innocenti...

La prossima volta proponiti di visitare il Cilento, piuttosto: un mare ancora cristallino, ed un entroterra ancora selvaggio.
Magari, se anche lì c'è chi specula, in proporzione i bidoni sono molto meno che non in costiera.
Lasciatelo dire da chi conosce i suoi polli...

Per ogni informazione, mi metto a tua disposizione personalmente.

Un abbraccio sudatissimo...

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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/7/2010 16:32
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Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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...non generalizziamo e poi la costiera sorrentina è una gran figata dai!
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Inviato il: 8/7/2010 17:48
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Secondo me, facendolo passare per un ritratto di Marco Polo avrebbero potuto sperare di convincere molta più gente.
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Inviato il: 8/7/2010 18:11
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  •  edo
      edo
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
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Terribile. Ma per ipotizzare di attribuirlo a Leonardo cos'hanno preso? Soldi.
Di quei duecentomila euro gliene rimarranno si e no un quarto, il resto è da distribuire ai complici. Certo, se ben costruita, la "sola" può figliare tante mostre nella profonda e buia provincia della squallida italietta.
Un bel busìnesss, complimenti per la faccia da culo.
Inviato il: 8/7/2010 19:12
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  •  florizel
      florizel
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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shm
Citazione:
...non generalizziamo


Da queste parti "non generalizziamo" si dice per le persone oneste...

... insomma, dove c'è turismo e relativi polli da spennare, la corruzione è sempre al lavoro, in costiera...
A meno che tu non ti chiami Brunetta e riesci a comprare un posto simile per 53mila euro...

Poi fammi sapere cosa ci hai trovato di "figo" a Sorrento...

@ Pyter: perchè proprio Marco Polo??
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Inviato il: 8/7/2010 19:12
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Perchè se l'obiettivo è quello di attirare i turisti e vendere il quadro, considera quanti cinesi sarebbero accorsi a Sorrento.

Prezzo di partenza: un MILIONE.
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Inviato il: 8/7/2010 19:24
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  •  florizel
      florizel
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Un po' criptica, o "arrisicata", come battuta...

Vero è, però, che mooolto di quello che si vende in costiera è ormai MadeinChina.

Noi Sorrentini invece ci facciamo prendere per il culo pure dai cinesi, che hanno capito come si fa l'intarsio: ed ecco l'intarsio sorrentino made in China....

Non hanno risparmiato nemmeno i vetri di Murano...

Non ci resta che abituarci al riso alla cantonese a al maiale al vapore...?
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Inviato il: 8/7/2010 19:43
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  •  hendrix
      hendrix
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/9/2006
Da
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Citazione:
Il gallerista mi ha raccontato che la piuma sul cappello è stata dipinta 1-2 anni fa circa, il Barbatelli conferma…




Anche io ho trovato in soffitta un quadro simile.
Che dite, è una sòla pure questo?
Inviato il: 8/7/2010 19:52
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  •  francesco7
      francesco7
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#10
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/5/2006
Da Tarentum
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Citazione:
Anche io ho trovato in soffitta un quadro simile. Che dite, è una sòla pure questo?


Mi sembra di riconoscere il protagonista di questo ritratto....mi sa tanto che anche questo thread è andato a puttane....
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La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché s'infuochi il gusto della ricerca e l'amore della verità. (Plutarco)
Inviato il: 8/7/2010 20:44
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#11
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
Da
Messaggi: 2722
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Citazione:

francesco7 ha scritto:


Mi sembra di riconoscere il protagonista di questo ritratto....mi sa tanto che anche questo thread è andato a puttane....


Mi sa che anche il tizio ritratto nel quadro trovato da hendrix ci va a puttane.
_________________
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Inviato il: 8/7/2010 21:45
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Re: Gita a Sorrento con mistero leonardesco...
#12
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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A parte i vari interventi fuori tema edo, credo che si cerchi di far raggiungere al quadro una certa celebrità facendo leva sull'ignoranza della gente: in fin dei conti se due critici riconosciuti dicono che è un falso ma 1000 pecoroni si son son convinti di aver visto un Leonardo è chiaro che ha più visibilità il secondo caso...

Il quadro so che è stato esposto anche in Basilicata e per un certo periodo in una mostra di secondo piano a Roma...

Recensione qui, recensione là, una risicata validazione circa l'attribuzione e un po alla volta il quadro ottiene notorietà...
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Inviato il: 9/7/2010 10:28
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