Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Commenti liberi
  morire per un tozzo di pane!!

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
12>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
morire per un tozzo di pane!!
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/5/2007
Da
Messaggi: 69
Offline
Morire per un tozzo di pane!


Ieri sono morti tre operai in modo atroce. I loro ultimi attimi di vita strappati in modo raccapricciante sono stati di solidarietà umana : hanno tentato di strappare uno di loro alla morte e ne sono stati falciati tutti e tre.
La loro morte non cambierà niente. Altri operai od operaie moriranno oggi ed altri ancora domani e poi dopodomani. Se, alla fine dell'anno l'Istat ne conterà qualcuno in meno dell'anno precedente, qualcuno si pavoneggierà al Governo dei risultati raggiunti anche se la cifra sarà sempre una spaventosa ecatombe che riempie l'Italia di vedove e di orfani.
La morte di questi e di tutti gli altri lavoratori caduti spesso per un lavoro durissimo pagato meno di mille euro al mese non è dovuta al caso. Anche l'Avvenire comincia a ragionarci sopra anche se non ha individuato tutte le ragioni che generano questa mostruosa macchina di morte. Una responsabilità è certamente quella legata al turnover, all'uso di operai usa e getta, al quale ricorrono le imprese che spesso sono di sub appalto. Cambiare squadre di operai ogni giorno o ogni settimana per assumere spesso i più disperati, per non avere storie con diritti che maturano con l'anzianità può fare comodo alle imprese che vogliono ricavare il massimo profitto dalla commessa che hanno ricevuto. Ma l'operaio usa e getta non ha esperienza e l'azienda di cui è dipendente non accumula Knov-how. La mancata accumulazione di esperienza per l'uso sempre più diffuso di lavoro precario ed occasionale non solo è pericolosa ma costituisce una perdita secca per l'intera società che si impoverisce di cultura tecnica e di specializzazioni ben collaudate. Ho ricordato altra volta che la Torre Eiffel fu costruita da circa duecento carpentieri del ferro in due anni senza un solo infortunio mortale. Gli operai lavoravano in condizioni climatiche spesso proibitive ad altezze da vertigine. Perchè non vi morì nessuno? Per il motivo semplice della alta professionalità di maestranze che non venivano sostituite con la frequenza criminosa ma impunita con la quale vengono assunti e licenziati oggi gli operai delle fabbriche e deu cantieri. Un precario che fa oggi il muratore, domani il cameriere, e poi il fattorino o l'autista o altro e che è costretto a cercarsi il lavoro se vuole sopravvivere non riesce ad impararne bene e fino in fondo uno. La legge Biagi ha dato un colpo mortale alla possibilità di specializzarsi, di accumulare un know-kow personale e di riversarlo nel lavoro. Il capitalismo ha creato una lunghissima schiera di schiavi moderni pronti ad essere usati e poi abbandonati al loro destino.
Ma questa ragione, condivisa da L'Avvenire, non è la sola a generare la morte sul lavoro. L'altra ragione è
legata allo stress di turni pesantissimi e sempre più lunghi che si svolgono con la copertura di un inaccettabile orientamento della legislazione che fissa fino a tredici ore la soglia dell'orario di lavoro e che vorrebbe portare ad oltre sessanta ore il lavoro settimanale.
Ma al centro della questione è la mercificazione del lavoro, della prestazione lavorativa e della stessa vita del lavoratore. Oggi la società capitalistica e asolidale accetta con indifferenza sia pure più dissimulata da un finto scandalizzarsi dei massmedia la morte operaia. Lo considera un costo necessario al tenere in piedi la baracca in cui viviamo. Oggi il lavoratore conta pochissimo non solo in fabbrica ma anche dentro il suo stesso sindacato (ammesso che ne abbia uno).
Ho proposto subito dopo il rogo della Thissen che gli addetti alla sicurezza fossero muniti di poteri ispettivi
e che fossero considerati veri e propri terminali di un sistema di protezione,di allarme, di intervento degli ispettorati del lavoro. Una legge dello Stato dovrebbe conferire questi poteri agli addetti alla sicurezza e si creerebbe uno sterminato meccanismo di contrasto con gli infortuni. Lo Stato non avrà i mezzi per intervenire in milioni di aziende disseminate nel territorio nazionale anche se assumesse molti altri ispettori. Il conferimento di potere agli addetti alla sicurezza genererebbe una rete formidabile ed a costo zero.
Ma questa scelta che farebbe crescere il ruolo di questa importante funzione dei lavoratori della sicurezza non sarà mai accettata. In atto le aziende vogliono gli addetti alla sicurezza come comparse passive, lavoratori che se vogliono continuare a guadagnarsi il pane debbono stare zitti, non chiedere niente, non sapere niente di quello che dovrebbero sapere sui macchinari, sulla organizzazione del lavoro.
Il sindacato è molto impegnato a realizzare enti bilaterali ed accetta un ruolo di collaborazione sempre più subalterno al Dio Imprenditore. Questo sindacato non combatterà la battaglia contro la morte in fabbrica chiedendo poteri per i delegati alla sicurezza. Questo è il mio rammarico più grande, la mia più grande amarezza.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
Inviato il: 27/5/2009 11:42
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: morire per un tozzo di pane!!
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
Messaggi: 507
Offline
La mia pù grande amarezza è che questa è probabilmente solo la punta dell'icerberg....
Inviato il: 27/5/2009 12:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Pietro tu sai che contratto avevano quelle 3 persone?
Sai quale pratica avevano quelle persone?
Sai quale operazione stavano effetuando quando sono morti?
Sai che tipo di impianto era quello in cui é successo il fatto?
Sai da quanto tempo avevano quella mansione?
Sai quali competenze ci vogliono per compiere il lavoro che stavano compiendo quelle persone?

"un inaccettabile orientamento della legislazione che fissa fino a tredici ore la soglia dell'orario di lavoro e che vorrebbe portare ad oltre sessanta ore il lavoro settimanale."

Dove vivi?
Vedi negli impianti chimici il turno é di 8 ore in quelli a ciclo completo.
Generalmente gli orari sono 06-14 / 14-22 / 22-06
se non arriva il cambioturno un operatore non può abbandonare lo stabilimento SE il numero deglioperatori che compongono la 'squadra di emergenza' (il minimo valutato su base sindacale per garantire la sicurezza dell impianto in caso di emergenza) é uguale al numero di operatori normalmente in turno.
Se la squadra di emergenza é contata con un numero inferiore, il turnista può andare a casa, nessuno lo può trattenere.
Inoltre se trattenuto non é obbligato a svolgere le mansioni. E' obbligato 'alla presenza'.
In nessun caso può essere forzato a rimanere oltre la 11a ora consecutiva.
Se il capoturno non ha provveduto a trovare un cambio, l' operatore allo scadere della 11a ora può abbandonare lo stabilimento per legge.
Sarà discrezione del capoturno far intervenire il capo impianto enotificargli una eventuale riduzione di carico o fermata di unità dell' impianto non genstibili con una persona in meno.

Questo per quanto riguarda gli operatori in turno nell' impianto. Il personale di manutenzione ha generalmente orari semigiornalieri. Non fanno notti se non son richieste come presidio appositamente in emergenze o fasi di fermata/riavviamento.
Lavorano dalle 6 alle 9 ore a partire dall 8 del mattino.
Lavorano controllati dall' operatore di zona o dal primo operatore d' impianto.
Lavorano con un permesso (nel caso di serbatoi come nel caso di questo incidente) per spazi confinati e per fuoco, il massimo grado di attenzione e sorveglianza per le mansioni in impianto.
Nonostante questo l' incidente può sempre capitare (io a causa di uno di questi incidenti ho 4 vertebre inclinate).

Vedi la morte di 3 operatori che svolgono il loro lavoro, o come in questo caso, che cercano di salvarsi la vita l' un l' altro, può essere commemorata o sfruttata. Tu secondo me la stai sfruttando per fare un discorso politico.
Il che, da ex operatore di impianto, mi fa alquanto incazzare.
Uno che ragiona come te, a difendere i miei diritti, proprio non ce lo vorrei.


Attendo le tue risposte alle mie domande.
Inviato il: 27/5/2009 15:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: morire per un tozzo di pane!!
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
Da
Messaggi: 384
Offline
Meglio commemorare e non affrontare i problemi, anzi, più ne muoiono più posti di lavoro si liberano....

C'è sempre il lato positivo

Andiamo avanti così, c'è da esserne fieri...
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 27/5/2009 20:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Maggiolino ha scritto:
Meglio commemorare e non affrontare i problemi, anzi, più ne muoiono più posti di lavoro si liberano....

C'è sempre il lato positivo

Andiamo avanti così, c'è da esserne fieri...


No i problemi bisogna affrontarli, ma quelli giusti, non quelli inventati.
Inviato il: 27/5/2009 20:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: morire per un tozzo di pane!!
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/5/2007
Da
Messaggi: 69
Offline
per sitchinite


Non ho niente di dirti. Noto malafede, voglia di disinformare,
incompetenza.
Inviato il: 27/5/2009 20:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: morire per un tozzo di pane!!
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
Pietro, se vuoi ti dico com'è andata.
La squadra non aveva l'autorizzazione ad effettuare quel lavoro (prima di dare quella autorizzazione si fanno dei test strumentali per verificare l'atmosfera dell'ambiente).
Uno della squadra entra lo stesso e perde i sensi, un'altro entra per aiutarlo ma perde i sensi anche lui, un terzo entra per salvarli entrambi e sebbene trattenuto da chi stava fuori, si svincola ed entra.
Tre morti, causate dalla totale mancanza di ossigeno.
Posso dirti che alla saras, il 70% del tempo è passato a pianificare ogni operazione (piuttosto che a farla punto e basta) proprio per esigenze di sicurezza.

nota: non lavoro alla saras. Sitchinite, anche lui non lavora alla saras ma nel settore, perciò non ti ha parlato in malafede ma con cognizione di causa.
Inviato il: 27/5/2009 23:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: morire per un tozzo di pane!!
#8
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
Da
Messaggi: 384
Offline
Citazione:

sitchinite ha scritto:

No i problemi bisogna affrontarli, ma quelli giusti, non quelli inventati.


La mancanza del rispetto delle normative antifortunistiche e dei controlli è un problema inventato?

Avanti così, sempre più fieri....
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 27/5/2009 23:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

edo ha scritto:
Pietro, se vuoi ti dico com'è andata.
La squadra non aveva l'autorizzazione ad effettuare quel lavoro (prima di dare quella autorizzazione si fanno dei test strumentali per verificare l'atmosfera dell'ambiente).
Uno della squadra entra lo stesso e perde i sensi, un'altro entra per aiutarlo ma perde i sensi anche lui, un terzo entra per salvarli entrambi e sebbene trattenuto da chi stava fuori, si svincola ed entra.
Tre morti, causate dalla totale mancanza di ossigeno.
Posso dirti che alla saras, il 70% del tempo è passato a pianificare ogni operazione (piuttosto che a farla punto e basta) proprio per esigenze di sicurezza.

nota: non lavoro alla saras. Sitchinite, anche lui non lavora alla saras ma nel settore, perciò non ti ha parlato in malafede ma con cognizione di causa.


Era esattamente a questo che volevo arrivare...
controllo dell' abitabilità: l' ossigeno deve essere intorno al 21%, assolutamente non sotto il 18%, percentuale sotto la quale viene diluito l' ossigeno nel sangue causando asfissia.
Ora, se qualcuno é entrato nel Tank senza che questo controllo fosse fatto, c' é una duplice colpa... di chi non ha fatto il test (e spesso i test non vengono fatti ma i fogli vengono firmati comunque, per non rallentare i lavori) e di chi é entrato nel tank.
Ovvio il tst di abitabilità non basta... a me stesso é capitato in fase di fermata di entrare a operare in un bacino di acetone all' aperto, quindi con ossigeno superiore al 20%, ma di rimanere quasi soffocato dalle esalazioni e dall' odore pungente...
alcune sostanze causano conati, che si possono strozzare in gola causando soffocamento...

In 7 anni di lavoro in impianto enichem di queste cose purtroppo se ne vedono e se ne vivono tante...


e credo che l' approccio giusto non sia certo dire 'la legge biagi, il precariato, il know-how'.


@pietroanco

"Non ho niente di dirti. Noto malafede, voglia di disinformare,
incompetenza"

Chi sta disinformando sei tu...
con 7 anni di lavoro come turnista in impianto e 4 come progettista di impianti... beh guarda... te la vorresti 1/3 della competenza che ho sul campo.
Inviato il: 28/5/2009 0:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: morire per un tozzo di pane!!
#10
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/5/2007
Da
Messaggi: 69
Offline
insomma i morti hanno torto!! E' colpa loro se sono morti!!

E' allucinante!

Spero in una inchiesta imparziale della Magistratura. Basta con il giustificazionismo ad ogni costo delle imprese e del loro disprezzo per la vita dei dipendenti!!


http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/incidenti-lavoro-3/reportage-saras/reportage-saras.html
Inviato il: 28/5/2009 0:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: morire per un tozzo di pane!!
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
insomma i morti hanno torto!! E' colpa loro se sono morti!!

Per quanto ne so, l'unica responsabilità che potrebbe ascriversi a carico dell'azienda è quella di non aver messo un cartello di divieto d'ingresso, davanti all'impianto in manutenzione.
Ripeto: gli operai non avevano l'autorizzazione a operare, e so che alla saras i permessi a operare non sono solo dei fogli timbrati e firmati. Prima di timbrare e firmare il foglio i controlli si fanno davvero.
Non voglio convencerti di niente, ti riporto solo quello che mi è stato riferito da chi era li e non ha nessuna responsabilità (nel senso che non deve necessariamente costruirsi una versione di comodo).
Inviato il: 28/5/2009 0:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: morire per un tozzo di pane!!
#12
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/5/2007
Da
Messaggi: 69
Offline
Italia
27/05/2009 - 18.12
INCIDENTE SARAS: LE TESTIMONIANZE DI DUE OPERAI DELLA ZONA


(IRIS) – ROMA, 27 MAG: Le morti sul lavoro diventano presto anonimi elenchi. Dopo ogni lutto ci si ferma per il cordoglio necessario e per aggiornare le statistiche. Dopo la strage di ieri alla Saras di Sarroch nel cagliaritano, i morti nelle cisterne aumentano di tre e si vanno ad aggiungere a quella ‘lista della spesa’ che campeggia in ogni quotidiano; così tornano in mente i due operai morti mentre pulivano una stiva a Porto Marghera (Gennaio 2008), le cinque vittime delle esalazioni di una cisterna a Molfetta (Marzo 2008), i sei operai morti a Mineo, in Sicilia, mentre pulivano un depuratore (Giugno 2008).
Tutte queste tragedie hanno come comune denominatore da un lato la scarsa attenzione dei media, dall’altro il tentativo da parte degli operai di aiutare i propri compagni che unisce tutte queste morti. Ieri la Saras, petrolchimico di proprietà della famiglia Moratti, ha ucciso Pierluigi Solinas di 26 anni, Daniele Melis di 28 anni e Bruno Muntoni di 56 anni (che lascia quattro figli). Gianluca Fazio, il quarto operaio giunto in soccorso dei compagni è sopravvissuto dopo aver visto morire gli altri tre. Gianluca è siciliano, di Siracusa, ha accettato un lavoro per 900 euro al mese alla Comesa, cooperativa sociale che lavora a contratto nella raffineria per la pulizia degli impianti, perché in Sicilia lavoro non ce n’è.
La cisterna dove sono morti i tre operai serve a trasformare il gasolio in blu diesel, è invasa da vapori di azoto e l’azoto può uccidere- e infatti è successo - in pochi secondi, perché brucia ogni molecola di ossigeno che incontra. I vertici della fabbrica si sono precipitati in Sardegna, a sottolineare l’impegno profuso nel settore sicurezza, come si legge anche sul sito della Saras. Ma questo impianto era già da qualche mese sotto i riflettori a causa di un documentario, ‘Oil’ di Massimiliano Mazzotta, che coadiuvato da un ricercatore dell’Università di Firenze Annibale Biggeri, mette in relazione l’alta incidenza dei decessi dovuti a malattie tumorali nella zona industriale e limitrofa, con l’attività della raffineria. La Saras, naturalmente, ha chiesto il sequestro del film ed è fissata per questo mese l’udienza in tribunale.
La famiglia Moratti, dunque, si preoccupa del danno d’immagine, intanto gli operai piangono i compagni e organizzano delle mobilitazioni dopo la forte tensione di ieri davanti ai cancelli, alla notizia della strage.
Gli operai sono indignati, rischiano la vita per novecento euro al mese, per turni di lavoro massacranti. Ai microfoni di Radio Città Aperta, Luca Lai, della Cub del polo industriale di Sarroch, ha spiegato che “il vero problema sicurezza è che i padroni vogliono aumentare il profitto sulle spalle dei lavoratori, sulla carta- dice- le norme di sicurezza sono rispettate, ma per economizzare sulla forza lavoro, si tende ad ottenere la stessa resa con la metà degli operai. In alcuni stabilimenti- dice Lai- fino a qualche tempo fa lavoravano quattro o cinque operai, oggi ne basta addirittura uno. I rischi, naturalmente, si moltiplicano fino a tragedie come quella di ieri”.
È il ricatto occupazionale che torna come filo rosso di tutte queste morti. Anche quando l’allarme diventa routine, come alla Saras, dove solo una settimana fa erano state denunciate emissioni anomale.
L’azienda poi, ha una storia lunga che ha determinato sconvolgimenti paesaggistici e sociali nell’area del cagliaritano che occupa. Questo impianto è stato progettato nel 1962 ed ha iniziato la sua attività nel 1965, su idea della famiglia Moratti. È composto da 19 stabilimenti, tra impianti di generazione elettrica e raffinerie e si estende su tre chilometri quadrati con mille dipendenti diretti e tremila per l’indotto. È una delle raffinerie più importanti del Mediterraneo, distilla 300 barili al giorno, il 15% della produzione italiana, la cui produzione è destinata per la metà al mercato italiano e per l’altra metà al mercato estero.
L’incidenza non è, però, solo paesaggistica (e per paesaggistica si intende mare e cielo che diventano spesso neri tra il fumo e i miasmi), è legata al fatto che la famiglia Moratti, a Sarroch, non ha costruito solo il petrolchimico, ma anche una città da esso dipendente, dove risiedono la stragrande maggioranza dei lavoratori , come ci racconta Manuele Tronci, operaio cassintegrato nel cagliaritano: “quando si passa con la macchina vicino alla Saras, vengono i brividi, non solo per la puzza, ma anche per come ha sconvolto una delle parti più belle della Sardegna e perché il quartiere dove sono ‘confinati’ gli operai sembra un contentino dato dalla Saras, li fanno vivere poco, ma per quel poco cercano di farli vivere bene”. Manuele spiega che il quartiere della Saras, ‘La Industria’, come la chiamano i giovani è vista come una sorta di punto d’arrivo, la liberazione dalla disoccupazione, un contratto vero perché gli operai con contratto chimico alla Saras hanno contratti da duemila euro al mese, ed è un elemento di cui l’azienda si vanta. “Il punto- dice Manuele- è che ormai gran parte dei lavori vengono subappaltati a ditte esterne, come la Comesa, appunto, in cui i lavoratori sono costretti a turni massacranti. La mia azienda- spiega ancora- è finita per giorni sui principali quotidiani della Sardegna perché ci siamo rifiutati di accettare la proposta di lavorare undici ore al giorno. Noi lavoriamo con corde d’acciaio, nella mia fabbrica quando non si contano i morti, si contano le dita che perdono i miei compagni. Molti operai che ho intorno hanno mani distrutte dal lavoro, anche senza quatto dita”: è questa dunque la base del ‘problema sicurezza’. Il ricatto occupazionale al quale sono sottoposti gli operai e che spesso fa leva sul disagio giovanile di zone particolarmente problematiche, come lo è in parte la Sardegna.
Manuele ora è in cassa integrazione. E ci tiene a ricordare che la Sardegna non è solo il suo mare.




MiMo
Archivio - Italia »
18.12 Fonte: Iris | Invia ad un amico | STAMPA
Inviato il: 28/5/2009 0:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
E l' incidenza dei tumori cosa c' entra con il ripulire un tank?
Ti rendi conto che hai perso solo tempo a incollare quell' articolo? Di cosa ci volevi convincere?
Che il lavoro di impianto é duro sono il primo a dirlo, non ho bisogno delle tuer lagne e dei tuoi articoli, ma evitiamo di cadere nella protesta per forza mettendo in mezzo cose che non hanno a che fare con l' incidente di cui stiamo parlando.
Inviato il: 28/5/2009 1:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: morire per un tozzo di pane!!
#14
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
perché il quartiere dove sono ‘confinati’ gli operai sembra un contentino dato dalla Saras

Giusto per "pignolare": il villaggio Moratti è costruito dietro un promontorio, ed è quindi più lontano dalla saras rispetto alla follia di Sarroch, un paesino che ha voluto ampliarsi il più vicino possibile agl'impianti.
Tempo fa parlai con uno psichiatra che lavorava nel paese, mi disse che, per la sua esperienza, in nessun'altra parte aveva visto verificarsi fatti altrettanto "stravaganti".
Per il resto:
- vero che dopo la costruzione della saras tutti i km di spiaggia dunale a ovest di Cagliari sono letteralmente scomparsi.
- vero che la saras non è il luogo ideale per far passare una bella giornata all'aria aperta ai bambini.

nota: pochi km dopo la saras, lungo la scarpata stradale, c'è una lapide in marmo che ricorda la visita del re. Non ricordo le parole esatte, che meriterebbero di essere riportate perchè scritte in modo estremamente efficace. La scritta cita una plaga desolata e deserta dove la gente è costretta a mangiare le cavallette... in un contesto del genere, quella stessa gente, negli anni 60 avrebbe accettato anche la costruzione di una centrale nucleare a cielo aperto, purtroppo.
Inviato il: 28/5/2009 1:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: morire per un tozzo di pane!!
#15
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
Da
Messaggi: 384
Offline
Citazione:

sitchinite ha scritto:
E l' incidenza dei tumori cosa c' entra con il ripulire un tank?


Ah già, nell'articolo c'era scritto solo quello....

Allineati e coperti ( per chi ha fatto il militare)
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 28/5/2009 2:07
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: morire per un tozzo di pane!!
#16
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Già, che incidenza c'è tra le malattie e il lavoro, come ad esempio ripulire serbatoi industriali.

Per chi si vuole fare un'idea, un classico della letteratura, il caso PCV a Porto Marghera:

link
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 28/5/2009 6:44
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Maggiolino ha scritto:
Citazione:

sitchinite ha scritto:
E l' incidenza dei tumori cosa c' entra con il ripulire un tank?


Ah già, nell'articolo c'era scritto solo quello....

Allineati e coperti ( per chi ha fatto il militare)


complimenti 3 interventi per non dir niente...
P.S. io ho fatto il servizio civile
Inviato il: 28/5/2009 7:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#18
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

ivan ha scritto:
Già, che incidenza c'è tra le malattie e il lavoro, come ad esempio ripulire serbatoi industriali.

Per chi si vuole fare un'idea, un classico della letteratura, il caso PCV a Porto Marghera:

link


Ripeto, cosa c' entra l' incidenza dei tumori con l' operazione di ripulire un tank?
Quale é il senso del tuo articolo?
Il tank della saras era di CVM?
Ti rendi conto che la correlazione tra cvm e tumori, come per qualsiasi sostanza (benzene, butadiene, benzaldeide etc) é dipendente dai tempi di esposizione e da un progressivo accumularsi di queste sostanze nell' organismo nel corso del tempo?

Di cosa vuoi parlare? Del fatto che lavorare negli impianti è dannoso, o dell' incidente durante una operazione di manutenzione?
Inviato il: 28/5/2009 7:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: morire per un tozzo di pane!!
#19
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
Offline
In Sardinia tutto il settore chimico e petrolchimico ha già fallito, e non da ieri ma da anni. La Saras deve chiudere, i Moratti devono andarsene, semplice.

La Saras è solo un peso morto che genera morti. Quindi, cari Moratti, bessiminci da is kallonisi. A FORA!
Inviato il: 28/5/2009 8:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: morire per un tozzo di pane!!
#20
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
Quindi, cari Moratti, bessiminci da is kallonisi. A FORA!

E mentre va via gli operai tutti in coro, con saluto romano:

"Moratturi te salutant."
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 28/5/2009 10:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#21
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

SpikeZ ha scritto:
In Sardinia tutto il settore chimico e petrolchimico ha già fallito, e non da ieri ma da anni. La Saras deve chiudere, i Moratti devono andarsene, semplice.

La Saras è solo un peso morto che genera morti. Quindi, cari Moratti, bessiminci da is kallonisi. A FORA!


prova a dirlo a chi ci lavora e alle loro famiglie...
Inviato il: 28/5/2009 11:03
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: morire per un tozzo di pane!!
#22
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
Offline
Strano, proprio ieri le famiglie han detto: "Chiudete la Saras".

I sardi possono vivere come e meglio di prima, senza la chimica. Io sono di Cagliari e so di cosa sto parlando; e voi?
Inviato il: 28/5/2009 11:34
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: morire per un tozzo di pane!!
#23
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/5/2006
Da
Messaggi: 384
Offline
Citazione:

sitchinite ha scritto:
complimenti 3 interventi per non dir niente...


Altrettanti a te, per non averne colto il senso, ma non avevo dubbi, del resto hai fatto il servizio civile....

Avanti così.
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 28/5/2009 14:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: morire per un tozzo di pane!!
#24
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
Offline
Citazione:
I sardi possono vivere come e meglio di prima, senza la chimica.

Prendiamo atto.

Pero' a questo punto dovresti spiegarci come mai qualcuno tra di loro (o magari erano piemontesi) si ostina a morirci, per la chimica. Tanto per sapere.
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 28/5/2009 15:03
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: morire per un tozzo di pane!!
#25
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
SpikeZ: I sardi possono vivere come e meglio di prima, senza la chimica. Io sono di Cagliari e so di cosa sto parlando; e voi?

Se ti capita di passare sulla strada di pula fai caso alla lapide di cui ho parlato prima, è poco prima del forte village, sulla scarpata di sinistra andando verso chia. (anzi, se puoi fotografala e postala qui). Tieni conto che non è segnalata e d è appoggiata sul terreno, perciò devi prestare attenzione (se mi capita la fotografo io).
Ciò detto significando...che l'uomo è l'animale più adattabile. I nostri antenati non erano certamente meno capaci di noi a sopravvivere anche mangiando cavallette e usando l'olio di lentischio.
In attesa di trovare un'alternativa al puzzolentissimo petrolio... t'invito a provarci!
Inviato il: 28/5/2009 15:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: morire per un tozzo di pane!!
#26
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

SpikeZ ha scritto:
Strano, proprio ieri le famiglie han detto: "Chiudete la Saras".

I sardi possono vivere come e meglio di prima, senza la chimica. Io sono di Cagliari e so di cosa sto parlando; e voi?


Allora spiegami a cagliari dove sarebbe occupata tutta la gente che lavora in saras...

io son di sassari, a portotorres in enichem ci ho lavorato per 7 anni, e senza quello stabilimento sassari portotorres ploaghe ittiri e tanti altri paesi avrebero un tasso di disoccupazione dieci volte superiore a quello che é attualmente...

La sardegna può vivere senza la chimica... come?
Inviato il: 28/5/2009 15:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: morire per un tozzo di pane!!
#27
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
Offline
Il perchè la gente continua a crepare mi sembra ovvio: 4 soldi. L'alternativa alla chimica poteva arrivare se i finti sardi non avessero votato berluscacci, portando indietro la Sardinia a solita colonia per ricchi annoiati. Soru stava per dare inizio alle energie rinnovabili, ma grazie ai pezzenti sardi che si son venduti per 30 denari, ai coglioni di Portovesme (son contento che ora sono tutti a spasso), e agli ignoranti, ci tocca restare poveri e inquinati.

La Sardinia può vivere senza la chimica? Certo che può, DEVE, visto che la chimica in Sardinia è già moribonda. E non è che siccome sta merda inquinante da 900 euro a 3 gatti (confronto a tutta la popolazione) dobbiamo continuare a respirare e mangiare merda per loro.

Avete anche rotto 3/4 di grongo con questo modo di pensare ridicolo. Dovete capire che l'isola è di tutti e va salvaguardata, non spremuta come una cazzo di arancia. Sciraeisì.
Inviato il: 28/5/2009 18:58
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: morire per un tozzo di pane!!
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
Il perchè la gente continua a crepare mi sembra ovvio: 4 soldi.

Scusa il cinismo, ma passata l'emozione, saranno gli operai a tornare a essere disposti a morire nel momento in cui i soldi , da 4 passeranno a 5.

Riguardo a Soru, io sono un suo votante e ho capito perchè abbiamo perso: non puoi tentare di cambiare le abitudini di un popolo intervenendo senza gradualità... mi riferisco al fatto che, anzichè mettersi la corona in testa e pensare d'avere la bacchetta magica tentando di cancellare d'un colpo ogni cosa "brutta" per farla "più bella e luminosa che pria", il nostro Re-nato avrebbe potuto cancellarne -una- per cambiarla davvero in meglio e rendere tangibile (cioè percepibile al senso comune), il percorso da seguire.
Prova a pensare a cos'è abbanoa... o le nuove sigle del comparto agricolo... o a ciò che ha NON prodotto nel settore artigiano... o (se conosci qualche funzionario della sanità) fatti dire se è vero che la dindirindin ha lottizzato in modo da far rimpiangere Oppi (!!!!!). In più non ha neppure tutelato l'ambiente. L'ambiente lo tuteli quando progetti un percorso condiviso e sostenibile anche economicamente dalla maggior parte della gente che governi, in alternativa esponi quelle stesse persone a non votarti, con il risultato che, per reazione, chi verrà dopo di te distruggerà anche ciò che di buono hai costruito.
Re-nato ha tutelato l'ambiente? Si, per cinque anni. Che figo! La responsabilità di questo è dei "sardi" o di chi non ha saputo valutare ciò che "i sardi" sono?
Ai Cappellacci l'ardua sentenza.

VIDEO
Inviato il: 28/5/2009 19:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: morire per un tozzo di pane!!
#29
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
Vorrei ricordare che la chimica in Sardehgna è stata IMPOSTA dall'alto. La gente è stata convinta grazie a promesse di decollo industriale mai mantenute.
Negli anni 60 la gente non è stata presa dalle strade, ma da un settore che era potenzialmente molto produttivo ...settore che ancora oggi viene continuamente bistrattato.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 28/5/2009 19:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ivan
      ivan
Re: morire per un tozzo di pane!!
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Citazione:


Ripeto, cosa c' entra l' incidenza dei tumori con l' operazione di ripulire un tank?


Dipende da cosa c'e nei tank ...


Citazione:

Quale é il senso del tuo articolo?


Il link era un riferimento di letteratura su questi argomenti.

Citazione:


Il tank della saras era di CVM?


Mica ho mai detto nulla di simile; anzi sulla Saras non mi sono espresso per nulla; mi sono sic et simpliciter ricoradto di quel che accadeva con i macchinari dove si produceva e si polimerizzava il CVM: alla fine qualcuno doveva pur pulire il tutto e questo comunque avea delle l conseguenze per chi svolgeva per un magro salario la mansione di addetto alle pulizie di tali macchinari.

Citazione:

Ti rendi conto che la correlazione tra cvm e tumori, come per qualsiasi sostanza (benzene, butadiene, benzaldeide etc) é dipendente dai tempi di esposizione e da un progressivo accumularsi di queste sostanze nell' organismo nel corso del tempo?


La modica dose in questi campi è solo un'astrazione e nulla piu'; l'esposizione ad agenti chimici e fisici ha sempre delle conseguenze e il conto, spesso salato ed amaro e triste, prima o poi inesorabile arriva.
Solo che questo triste conto arriva quasi sempre a quelli che stanno in basso, che per un pezzo di pane fanno i lavori piu' umili e pericolosi.


Citazione:

Di cosa vuoi parlare? Del fatto che lavorare negli impianti è dannoso, o dell' incidente durante una operazione di manutenzione?


Parliamo del fatto banale che ogni cosa ha delle conseguenze, belle o tristi che siano. La vita è una lotta per la sopravvivenza, ma si sperava che nei secoli del progresso fosse via via sempre meno feroce, almeno per noi umani e tra noi umani e tra noi umani e il resto del mondo.
Ma feroce era e feroce rimane.
_________________
The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 28/5/2009 19:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
12>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA